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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di febbraio 2016...

Ultimo Aggiornamento: 22/02/2016 21:37
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19/02/2016 22:36
 
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viceadmintdg1, 15/02/2016 12:05:



I successori degli apostoli vengono chiamati con due termini, all’inizio senza una chiara distinzione di ruoli:

1) presbìteri o preti = anziani;
2) epìscopi o vescovi = sorveglianti.




come già evidenziato, tra anziano (presbitero) e sorvegliante (episcopo) non vi era, nella primitiva ekklesìa apostolica, alcuna differenza, basta leggere Tito 1:5-7.

La nota in calce della cattolica Bibbia di Gerusalemme a Filip. 1:1 afferma che gli episcopi “non sono ancora i nostri vescovi, ma presbiteri o anziani incaricati di dirigere o assistere la comunità”, evidentemente in modo collegiale, visto che in Filip. 1:1 si parla di episcopi.

La nota in calce della Bibbia CEI a 1 Tim. 3:1-7 ammette che “nel N.T. il termine episkopos non ha ancora quel significato di capo unico di una chiesa locale che avrà invece all’ inizio del II secolo nelle Lettere di Ignazio”.

La cattolica Bibbia di Gerusalemme, nella nota in calce a Tito 1,5, afferma che “ le prime comunità cristiane, sia a Gerusalemme che nella diaspora, avevano a capo un collegio di presbiteri, anziani (senso etimologico) o notabili. Gli episcopi (etimologicamente sorveglianti) che non sono ancora dei “vescovi” sembrano in certi testi (Tito 1:5,7 ; Atti 20:17, 28) praticamente identici ai presbiteri".

La stessa Bibbia di Gerusalemme, nella prefazione alle lettere di Paolo, afferma che nelle epistole paoline “se il capo carismatico ha lasciato il posto a una direzione istituzionale, NON VI SONO TRACCE della forma di episcopato monarchico attestato da Ignazio di Antiochia. L’ autorità della chiesa è collegiale e i “vescovi” hanno la stessa funzione dei presbiteri”.

La Bibbia di Gerusalemme, riguardo all' episcopato (episkope, 1 Tim. 3:1), nella nota in calce a Tito 1,5, dopo aver chiaramente evidenziato l' identità episcopo/presbitero, afferma che il titolo di episcopo "designa piuttosto una funzione, un ufficio, mentre quello di presbitero connota uno stato, una dignità"

Questa era l’organizzazione teocratica della “Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio” (Atti 20:28), dove lo spirito santo aveva costituito quegli anziani come sorveglianti per pascere il gregge, come afferma lo stesso versetto.

Nessuno era autorizzato a cambiarla, operando una distinzione tra episcopo e presbitero, aprendo così la strada all' episcopato monarchico.

L’ ekklesìa apostolica aveva una direzione collegiale (Atti capitolo 15) e doveva continuare ad averla: gli anziani fecero parte di quel centro decisionale (che potremmo chiamare "corpo direttivo"), come si legge in Atti 15:6.

Alla morte degli apostoli, gli anziani collegialmente, senza la preminenza di alcun “episcopo monarchico”, avrebbe dovuto portare avanti la successione apostolica!



(Segue, a domani…)

[Modificato da Aquila-58 19/02/2016 22:56]
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