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Pagelle Inter-Lazio 1-2

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2015 10:40
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Post: 2.878
20/12/2015 23:41
 
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Berisha 5.5: Non bene, rischia su una punizione innocua di Telles, si fa bucare sotto le gambe e poi prende con le mani il retropassaggio di Radu invece di sparare lontano coi piedi, per sicurezza
Konko 6: In grave difficoltà con Perisic, unico vivo, nella prima mezzora. Poi con un buon tackle prende le misure e tiene botta. Qualche errore di troppo in impostazione, e soprattutto l'errore di posizione sul pareggio di Icardi. Però è suo il cross da cui scaturisce il rigore
Mauricio 6: Qualche incertezza, ma molto meno del solito, anche perché la pressione nerazzurra per vie centrali è minima
Hoedt 6: Vedi Mauricio. Deve disimpegnarsi poco, ma lo fa quasi sempre bene
Radu 7: Re degli anticipi, annulla Biabiany e tutti quelli che passano dalle sue parti
Parolo 6: A tratti tuttocampista come lo scorso anno, ma solo a tratti, e per i primi 45'
Biglia 7: Rende vistosa la superiorità numerica in mezzo della Lazio, e smista con grande maestria, facendosi sentire anche in ripiegamento
Milinkovic 5.5: Nonostante un paio di giocate nel primo tempo e il rigore procurato (regalo di Melo) nella ripresa, la sua è una prestazione tatticamente ma anche tecnicamente insufficiente
Candreva 7: Segna il primo gol stagionale in Seria A della Lazio nel quarto d'ora d'avvio di un tempo di gioco, poi attacca sempre bene, sbagliando però clamorosamente il gol del raddoppio. Nella ripresa perde il pallone che si trasforma nel pareggio dell'Inter. Trova però il modo di segnare l'1-2, nonostante avesse sbagliato il rigore
Matri 6.5: Non tira mai ma prende tanti falli da parte di due mostri come Miranda e Murilllo, e partecipa sempre alla manovra
Anderson 6: Questa è una brutta partita dell'Anderson dello scorso anno, e non una bella partita dell'Anderson di quest'anno. Meno bene nella ripresa, ma nel primo tempo gioca come sa, innescando il possibile 0-2 di Candreva. Bene soprattutto l'addio alla chioma iper-ricciolona
Keita sv: Non riesce ad accendersi
Djordjevic sv: Un buon passaggio, battagliero ma senza incidere
Patric sv
Pioli 6.5: Baricentro basso e ripartenze sugli esterni, la Lazio batte la capolista a casa sua (nessuno oltre la Fiorentina aveva segnato a San Siro) e si regala un Natale meno amaro. Nella torta delle responsabilità, grande merito va all'imperizia di Mancini e dei suoi uomini. Ma la Lazio è diversa da quella vista fino a domenica scorsa, e lascia aperta una speranza per il 2016

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20/12/2015 23:53
 
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il migliore dellalazio è stato.. mancini che ci ha regalato il dominio tattico del centrocampo per un ora. quando poi ha corretto l'assetto ha trovato il gol immediatamente sull'unica palla persa in uscita che abbiamo concesso, quindi non si può sapere se i correttivi avrebbero rovesciato gli equilibri. alla fine arriva finalmente un episodio che svolta la gara a nostro favore dai binari su cui sembra incanalata.

secondo me però sei stato un pò tirato coi voti, specie konko che secondo me merita una sufficienza piu ampia e che sta disputando a sorpresa la miglior stagione laziale dopo la sua prima, e milinkovic che per la prima volta fa con profitto il doppio ruolo mezzala-incursore per cui secondo me lo abbiamo comprato, certo commette anche pasticci ma fa anche parecchie cose buone e soprattutto contro una squadra fisica è irrinunciabile.

ho visto in ripresa anche anderson, per lo meno come atteggiamento, erano i capelli a deprimerlo. e anche, udite udite, djordjevic che gioca una piccola porzione di partita ma si fa un mazzo assurdo pressando da solo tutta l'inter.

in generale comunque, la squadra dimostra una compattezza e lucidità simili a quelle viste l'anno scorso, specie il primo tempo è stato quasi perfetto.

pioli in conferenza stampa dice le stesse cose che vado dicendo io, ovvero che il vero momento nero della lazio c'è stato parecchie giornate fa (milan e palermo IMO) e ne eravamo gia usciti solo che per un motivo o per l'altro non riuscivamo a trasformare i miglioramenti che pure c'erano in qualcosa di tangibile.

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Post: 2.878
21/12/2015 00:09
 
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Siamo d’accordo, è soprattutto una sconfitta di Mancini, alla seconda formazione sbagliata consecutiva dopo Udine. Su KonKo e Milinkovic: ritenevo di essere stato anche troppo largo. Il primo per mezzora è stato l’unico buco della difesa, alla sue spalle Perisic si infilava sempre, e ha anche concesso una punizione pericolosa, e poi se prendiamo un tiro in porta (l’unico) e un gol, la colpa è sua che non sale con la linea. Parlare di miglior stagione dopo la prima per me è assolutamente prematuro, specie se è iniziata a dicembre e con una partita e mezza quasi inutili. Milinkovic non ha giustificato la maglia da titolare davanti a Cataldi. E ho anche omesso l’espulsione finale (con applausi agli interisti), ulteriore segnale di un giocatore ancora non pronto. Ha vanificato molto di più di quanto abbia costruito. E fa rabbia, proprio perché ha fisico e piedi da grande giocatore, oltre che corsa

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Post: 652
21/12/2015 06:55
 
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BERISHA 5-L'uscita a gambe larghe sul gol è buona per qualche gioco di parole in una barzelletta triviale, non per il repertorio di un portiere da serie A. Se Guerrieri chiedesse la cessione ci sarebbe da capirlo.
KONKO 6.5-Meglio dalla metacampo in su, dietro alterna momenti di sicurezza e di sofferenza ma senza che l'avversario di turno dilaghi. Per affidabilità, una prestazione al di sopra della sua media.
MAURICIO 6.5-Chiuso in uno sgabuzzino con l'avversario diretto da uno schieramento che gestisce meglio la distanza fra le linee e gli risparmia i confronti in campo aperto, fa valere fisicità e una concentrazione finalmente costante. Partecipa allo scempio collettivo sul gol, nei movimenti prima ancora che nell'applicazione del fuorigioco, ed è l'unico errore o quasi.
HOEDT 5.5-Vedi Mauricio, con l'aggravante dell'assurdo intervento finale che regala una pericolosissima punizione allo scadere di un recupero interminabile: roba da ripetere il siparietto Lucchini-Mihajlović dopo il derby della Lanterna dell'anno scorso. Piccoli progressi, ma se in una giornata positiva commette comunque errori del genere la strada è ancora lunga.
RADU 7-Nella giornataccia di Biabiany c'è parecchio della sicurezza con cui tiene la fascia. Assolto insieme a Berisha, perché il fatto non costituisce reato, sulla punizione a due: solo un criminale incallito poteva interpretare come retropassaggio quello che costituiva ad ogni evidenza un semplice controllo approssimativo.
PAROLO 6-Lavoro grigio e disciplinato. Utile, anche se solo omonimo di quello della scorsa stagione.
BIGLIA 7-Finalmente leader, anche nella decisiva fase di contenimento: senza randellare più di tanto, bastano accuratezza e continuità nel tenere la posizione per garantire alla terza linea una protezione sin qui inimmaginabile. Mezzo voto in meno per i calci piazzati, compreso quello che lascia a Candreva dal limite dell'area nonostante la tecnica di tiro più adatta fosse la sua. Solidarietà per i rischi corsi quando uno psicopatico cerca di recidergli una carotide.
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 5-Basta toglierlo dalla posizione di lampione-trequartista-torre per restituire un minimo di razionalità allo schieramento. Per un reale adattamento al ruolo, citando un recente tormentone forumistico, siamo ancora a “carissimo amico”. Mezzo voto in meno per la sciocchezza che costa alla squadra la superiorità numerica: a maggior ragione con quei piedi, c'erano metodi più intelligenti per far passare qualche secondo.
CANDREVA 7-Una prodezza balistica non facile per Messi o CR7, e non si esagera in alcun modo. Un errore madornale sul possibile raddoppio. La bravura di Handanovič sul rigore. La sua nel reagire prontamente e appoggiare senza patemi un pallone neppure facilissimo, con una carica di cavalleria che sopraggiunge alle spalle. Mattatore, sia pure con gli alti e bassi di sempre.
MATRI 5-Quando la squadra recupera palla in velocità per un contropiede breve, tocca al centravanti dare profondità e delineare le geometrie dello schieramento: sarà un caso, ma tutte le situazioni di quel tipo abortiscono per mancanza di alternative in retropassaggi, che costringono a ricominciare da capo contro una difesa schierata. Poi ci sono sacrificio, movimenti e tutto il resto: un contributo utile da parte di un Firmani, non di una prima punta.
FELIPE ANDERSON 6-Bene per applicazione, meno per gli spunti. Atteggiamento diversissimo rispetto alle ultime gare, ed è un dettaglio fondamentale.
ĐORĐEVIĆ s.v.-Dà il cambio a Matri nel bene e nel male.
KEITA s.v.-Non trova spunti, e neppure una particolare collaborazione nell'innescarlo.
PATRIC 4-Dovrebbe portare un minimo di tecnica e dribbling nel gestire il possesso palla finale; perde palloni su palloni cercando giocate assurdamente difficili. Uno spezzone paragonabile a quello di Berisha con la Samdoria, solo in un ruolo meno esposto. Certo che anche mandarlo in campo a freddo (eufemismo) in quel frangente richiede un discreto talento.

PIOLI 6.5-Una formazione sensata, il modulo meglio conosciuto dal gruppo, un minimo di logica tecnica nelle gerarchie interne ai singoli ruoli: basta per ritrovare in campo una squadra degna di tale nome.
Al di là degli errori individuali, pesa l'inesistenza offensiva: tolte la prodezza di Candreva e la follia di Felipe Melo su una situazione più che innocua, siamo a zero pericoli creati sul fronte offensivo.
Buon Natale, ma soprattutto buon lavoro.

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Post: 107
21/12/2015 10:40
 
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Concordo con le considerazioni di Drenai.

A me sono piaciuti tutti, considerando il momento e l'avversario poi...
Pure Djo che entra e non fa che correre come un matto per 15 minuti!

SMS per me è stato un protagonista oscuro, e cerco di spiegare perchè: era l'uomo di Felipe Melo, il quale pronti-via comincia a menargli ed intimorirlo. Lui inizialmente fatica, ma poi cresce e regge botta. Comincia a farsi sentire, sia fisicamente che tecnicamente. Melo, secondo me, sbrocca anche grazie a lui....non è casuale il suo eccesso di foga in occasione del rigore proprio su SMS.
Poi si, non ha una grande corsa e fa ancora troppi errori, però ragazzi una prestazione del genere a S.Siro, a quell'età....

Biglia comunque si dimostra ancora una volta il faro di questa squadra.
Parolo in ripresa, Felipe forse ha capito che non è il momento di tentare ricami che, ad oggi, non riescono: ha fatto una partita di totale abnegazione tecnico-tattica.

Applausi per Konko e Radu.
Bene pure Mauricio che dimostra di essere un difensore discreto quando può difendere sulla posizione e non sulla corsa.

Candreva finalmente decisivo.

Pioli magari ha capito che bisogna fare le cose facili.

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