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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di dicembre 2015...

Ultimo Aggiornamento: 01/01/2016 10:07
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29/12/2015 21:28
 
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viceadmintdg1, 23/12/2015 22:46:



La Roccia della Chiesa è Gesù, ma Pietro partecipa di questa Roccia. Il detentore delle Chiavi è Gesù, ma ne comunica il potere a Pietro.




Gesù è la roccia dell’ ekklesìa che è edificata su di Lui, giacchè l’ ekklesìa è di Dio, che si è acquistata con sangue del suo proprio Figlio (Atti 20:28), le porte dell’ Ades non possono sopraffarla giacchè Cristo ne possiede le chiavi (Apoc. 1:18).

Come ho già detto, Cristo gli assegnò un importantissimo incarico affidandogli le tre chiavi del Regno dei cieli, ma questo non conferì a Pietro alcun primato nel collegio apostolico, cosa che non si evince in nessuna delle epistole paoline e nel corpus giovanneo…

Come già abbiamo visto, gli apostoli assumevano collegialmente le loro decisioni (Atti capitolo 15),
si noti in particolare Atti 15:24:

Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi” CEI. ).

Furono i Dodici apostoli, tutti insieme, a decidere come provvedere alle necessità materiali dei bisognosi (Atti 6:1-6).

Fu ancora il corpo dei Dodici a decidere chi mandare ai samaritani che avevano accettato la buona notizia. Fu stabilito di inviare Pietro e Giovanni. In questa circostanza Pietro, anziché essere colui che ha il potere di decidere da solo, appare piuttosto come un semplice ‘inviato’ degli apostoli :

Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni “ (Atti 8:14 CEI)

Non ci siamo proprio….


viceadmintdg1, 23/12/2015 22:46:




Gesù è il buon Pastore: Gv 10. Ma affida anche a Pietro il ruolo di partecipare e continuare il suo ruolo di far pascolare le sue pecore e i suoi agnelli:
─ Gv 21,15: Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse Gesù: «Pasci i miei agnelli».






Anche qui viene fatta una forzatura del testo a fini puramente teologici.
Gesù non stava affidando a Pietro alcun primato sul collegio apostolico o vicariato che dir si voglia. Non ce ne sarebbe stato bisogno, giacchè Cristo è sempre vivente ed è con noi tutti i giorni sino alla fine dei tempi (Ebrei 7:25 ; Mt. 28:20) e il Paraclito li avrebbe guidati, essendo con loro per sempre (Gv. 14:16).

Pietro aveva rinnegato Gesù tre volte e ora Gesù gli offrì per tre volte l’ opportunità di dichiarargli il suo affetto. Gesù gli disse come mostrare quell’ amore: doveva mettere il servizio sacro prima di ogni cosa pascendo il gregge di Cristo, cioè i suoi fedeli seguaci, le pecore disperse (Mt. 26:31).
Questo passo giovanneo va ricollegato al passo di Luca 22:31-32 (di cui si parlerà successivamente).

Il gregge era disperso, Gesù stava per ascendere al cielo e il Paraclito non era ancora arrivato.

In questo preciso contesto, con Satana che intendeva “vagliare i discepoli” (Luca 22:31), Pietro, dopo l’ Ascensione di Gesù, era la persona più adatta in assoluto, per la sua indole e per il suo temperamento, per “rafforzare” (il verbo greco è sterizo, che secondo l' autorevole Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di Balz e Schneider, significa “rendere saldo, rafforzare, consolidare”) i suoi fratelli.

A Pietro venne dato il compito di rafforzare i discepoli in un momento di estrema difficoltà.
In questo senso va letto il “pascere le mie pecore, i miei agnelli” .

Pietro era uomo d’ azione e di iniziativa, coraggioso nonostante l’ apparente fragilità e il timore dell' uomo, persona di gran cuore e con grande attaccamento per Gesù:
nel mar di Tiberiade si tuffò e andò immediatamente incontro al Signore mentre tutti gli altri arrivarono tranquillamente in barca (Gv. 21:7-8), Pietro si alzò e corse al sepolcro mentre gli altri non credevano alle donne (Luca 24:11-12), quando arrestarono Gesù Pietro lo seguì a distanza (Luca 22:54) , prese coraggio per camminare sulle acque in un mare in tempesta (Mt. 14:28-29), nella sua irruenza trasse la spada per difendere Gesù (Gv. 18:10) e molto altro ancora...

In un momento estremamente difficile in cui i discepoli erano stati dispersi e avevano abbandonato Gesù, Pietro era l’ uomo adatto per rafforzarli e risollevarli e Gesù ne era pienamente consapevole.



viceadmintdg1, 23/12/2015 22:46:



Pietro, durante il processo a Gesù, per paura lo rinnega, ma nonostante il brutto episodio del rinnegamento, riceve il compito di confermare gli altri discepoli nella fede; Gesù, nell’ultima cena, dice a Simone, che riceverà il nome di Pietro:
─ «Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli» (Lc 22,31-32).
‪Queste frasi del Vangelo, indicano che Pietro, nonostante il rinnegamento, ha ricevuto da Gesù il compito di confermare i cristiani nella fede. Secondo noi cattolici, il papa di Roma, successore di Pietro, è pastore della ‏Chiesa universale, col compito di confermare i fratelli nella fede.

Parola a chi desidera replicare...




Ne ho già accennato sopra.
Anche nel passo lucano vi è una assoluta forzatura del testo.
Infatti, come detto, qui troviamo il verbo greco sterizo, ma la parole di Gesù non gli conferiscono alcun “primato nel seno del collegio apostolico” (nota in calce della Bibbia di Gerusalemme a Luca 22,32).

Infatti la stessa cosa faceva Paolo che “confermava” (episterizo, verbo affine a sterizo) le chiese, vedasi Atti 15:41.
Paolo fece la stessa cosa anche in Atti 18:23, Giuda e Sila in Atti 15:32 e anche Timoteo in 1 Tess. 3:2, in tutti questi casi troviamo “sterizo” o episterizo!

Non si trattò quindi di conferire primati sugli altri apostoli, ma di incaricare Pietro di rafforzare i fratelli nel momento più difficile e drammatico, ormai prossimo.

Pietro li rafforzò immediatamente dopo l’ Ascensione di Gesù (Atti 1:12-26) e oltre a ciò assolse al compito che il Signore gli affidò, “aprire” le tre chiavi del Regno dei cieli, ma non ebbe mai alcun primato sul collegio apostolico, come ampiamente dimostrato in tutta la trattazione!

Grazie.
[Modificato da Aquila-58 29/12/2015 21:54]
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