1) Modalità di candidatura scelta (trasformazione o creazione ex novo), ed elemento scelto per il pg;
Vorrei che Silith, un Elfo dei Boschi Liv. 7, fosse trasformato in un Elementale di tipo Terra.
2) Breve descrizione della storia del pg, sia di background che giocata, della sua situazione psicologica e dei suoi scopi nella vita;
BG
Più di ventotto anni or sono, nella capitale elfica, Heliriel, nacque un piccolo elfo dai lineamenti delicati, quasi eterei, un viso paffuto e roseo, contornato da dei ciuffi castani che sarebbero cresciuti molto nel passare del tempo, divenendo una lunga treccia. Felice fu l'infanzia del bambino, il cui nome era Silith, con la famiglia, i genitori e qualche cugino, e gli amici, trascorrendo allegre giornata spensierate, crescendo con valori sani e giusti principi morali. La presenza del padre era di gran conforto per l'Elfo, sopratutto nei momenti in cui la madre mancava, momenti che comprese appieno solamente diversi anni dopo.
La tranquillità della fanciullezza, tuttavia, fu bruscamente interrotta il giorno del suo decimo compleanno, quando un grave malanno che aveva colpito da tempo il suo migliore amico lo portò via. Per sempre. Lacrime amare e giornate di solitudine e tristezza passò il ragazzino, affogava nel ricordo dell'amico scomparso e dei momenti passati insieme, in allegria e felicità. Non riusciva a trovare una motivazione, non poteva capire perché mai fra tutti proprio lui era dovuto andare via. Quell'esperienza, in particolare, marcò la sua scelta futura.
Raggiunse la decisione definitiva nel X Mese dell'Anno VIII: con nient'altro che uno zaino in spalla si mise in viaggio verso la famosa cittadina dei Guaritori, Sylan. Lì avrebbe chiesto agli gnomi guaritori di diventare uno di loro, potendo sventare malattie e ferite delle creature delle terre note, salvando le loro vite come col suo caro compagno di giochi non era riuscito a fare.
Nel XXIII giorno di quello stesso anno, Silith incontrò il Sommo Renit, diventando un Iniziato all’Ars Medica. Non fu facile facile il cammino che intraprese, ma insieme ad altri due Iniziati, Darlyns ed Ahanby, iniziò lo studio teorico in biblioteca e quello pratico, le esercitazioni, con le Lady Endryu ed Elden che avrebbero avuto entrambe un ruolo importante nella sua vita. Tutto procedeva tranquillamente, fatta eccezione per un attacco incognito all’Ospedale. Un periodo buio, eppure tutto venne apparentemente risolto dalla Suprema Merenwen, che abbandonò dopo poco tempo l'Ordine, sostituita da Elden, sotto la guida della quale divenne un Guaritore.
Per molto tempo rimase al servizio dell'Ordine, venendo a conoscenza di moltissimi suoi abitanti, fra cui la regina di Heliriel, Galadriel, membri dell’esercito dei Nani, degli uomini, dell’esercito elfico, delle seguaci di Morwell. Viaggiava in lungo ed in largo dispensando la sua opera in svariate città. Viveva fra la vita e la morte, combattendo le malattie ed i morbi, curando ferite accidentali e di guerre, diventando uno dei Guaritori migliori di Sylan.
Molto il tempo trascorso, tante le persone conosciute in tempi oscuri, che hanno portato Silith ad allontanarsi dal Nosocomio. La sua ricerca verte verso altre mete, ma la voglia di aiutare è sempre la stessa. Proprio in questo periodo scopre il motivo per cui la madre s'allontanava spesso da casa: faceva parte di una sorta di società, esercito, segreta.
Varie vicissitudini, su tutti proprio l'attacco alla madre da parte degli uomini di Khorr, riducendola in fin di vita hanno portato l'elfo a unirsi a un gruppo di Ribelli, al contempo prestando ancora la sua opera da Guaritore. Un lungo anno e mezzo ha trascorso con gli altri, raggiungendo i vertici della gerarchia del gruppo, divenendo l'Araldo della Pace. Tuttavia una lunga prigionia, la guerra e diversi avvenimenti l'hanno ricondotto a Sylan, dove ha ricominciato a prestare la sua opera come Guaritore al Nosocomio.
Qui ha ritrovato vecchi amici e conoscenti, allievi e maestri, e fra questi, finalmente, ha ottenuto la tanto ambita e desiderata carica di Luminare del Risveglio, affinando le sue arti a tal punto da divenire capace di richiamare dal mondo dei morti le anime perdute. I vari avvenimenti, inoltre, l’hanno portato a conoscere la Magia, percependola nel mondo e negli esseri che lo abitano, oltre ad esercitarla, riconoscendone l’utilità ed i rischi al contempo.
Situazione psicologica e scopi nella vita
L’Elfo, giocato un tempo come un pg alla ricerca di una ragione di esistere e di una redenzione dal dolore che l’affliggeva, è maturato col passare degli anni di gioco, diventando di temperamento stabile, razionale, oculato nelle scelte, Equilibrato. Da esperto guaritore e seguace di Morwell, è un cultore della vita e della Natura in generale, uno dei suoi scopi principali è quello di aiutare gli altri, a prescindere dalla razza, nel qual caso siano malati, feriti o abbiano anche bisogno di un supporto morale o psicologico. Sicuramente è più affine ai “buoni”, a coloro che portano pace ed armonia nel mondo, rifiutando quegli ideali di guerra, caos e disordine che spesso hanno portato il Nosocomio alla distruzione ed alla diaspora dei suoi membri.
È una persona stabile, nel suo animo non c’è tumulto, ha trovato la propria pace, la propria via, in primis nell’opera apportata come guaritore, ma non è solo questo. Fra le sue passioni spiccano l’erboristeria ed il pozionismo, gli piace studiare la Terra, le sue creature- umane e vegetali- preservandole e aiutandole. Infine, come da Bg, si è avvicinato alla Magia. Ha scoperto on game di possederla, iniziando a percepirla e poi a servirsene, di tanto in tanto, per difendersi in caso di pericoli e calamità.
Le sue ricerche vertono su quanto esposto: la magia, i suoi utilizzi, i suoi limiti, le sue potenzialità, l’utilizzo della Terra come mezzo di cura e conforto spirituale, l’equilibrio delle menti e dei popoli, laddove possibile.
3) Motivo per cui si ritiene il pg proposto adatto a far parte della razza elementale;
I motivi on-game per cui vorrei che Silith divenisse un Elementale è per quanto già detto, in particolare l’ho sempre giocato come una persona neutrale, capace di aiutare gli altri a prescindere da razza e motivazioni, rimanendo estraneo alle faide personale, alle guerre- quando possibile- agendo marginalmente, dall’esterno quasi. Ha il suo codice comportamentale personale, fra le cui norme spiccano il culto di Morwell, l’attaccamento alla Terra, la difesa della Natura.
I motivi off-game sono che la razza mi è sempre piaciuta, ma non ho avuto in passato il tempo necessario per giocare come si deve questa razza chiusa. Con maggiore consapevolezza della razza, le novità introdotte con la Land e più tempo, mi piacerebbe provare questa avventura.
4) (opzionale) Descrizione di come ci si immagina il processo di cambio razza.
Ho immaginato che gli spiriti della Natura “scegliessero” l’Elfo avendo notato in lui un buon potenziale per servire la Dea e la Terra, trasformandolo in qualcosa di superiore, donandogli maggiore consapevolezza e potere per portare a compimento i suoi scopi e perseguire i suoi obiettivi. Dunque potrebbero trattarsi della fusione con gli alberi, le loro radici, i germogli, plasmandolo come nuovo essere, seppur mantenendo il ricordo di chi era. I cambiamenti psicologici e caratteriali sarebbero quelli che coinvolgono il distacco- parziale- dalla vita materiale, seppur non troppo evidenti essendo già l’Elfo di indole similare a quella di un Elementale, almeno come lo vedo io.
Come aspetto originale, mi piacerebbe una cosa del genere, una sorta di protettore della Terra:
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[Modificato da Silith 30/11/2015 10:58]
* Kaljel - Umana lv7 - Strega *
° Silith - Umano lv7 - Guaritore °