Durata ami

Apro il seguente thread perchè, curiosando in giro nel forum, non sono stato in grado di trovare una risposta alla domanda che mi sono posto da quando ho iniziato ad acquistare ami per esche che utilizzavo prima pochissimo.
Prima di avvicinarmi alla PAF ed al Surf casting (che finalmente forse riesco ad attuare visto il mare che monta sul Tirreno ) utilizzavo ami che ero solito sostituire ad ogni pescata.
Li gettavo semplicemente, mi rendevo conto che sopratutto la punta perdeva in capacita' penetrativa.
Sto parlando di ami del 16/18, gambo corto, che normalmente innescavo con l'alalunga, il bigattino, il pane francese. Le prede, sopratutto il sarago e l'occhiata, costringevano spesso insieme al cefalo, vero distruttore di parature, al cambio di tutto il sistema pescante.
Ho notato invece una certa tenuta degli ami con dimensioni generose, come l'mr700 n. 4 che dopo due pescate mi si è conficcato in un dito (per fortuna non è entrato l'ardiglione ).
La mia domanda è appunto dettata dalla voglia di capire quando sostituire l'amo. Che cosa tenete in considerazione? Li cambiate ad ogni battuta di pesca? Fate la prova su qualcosa? Li confrontate con uno nuovo?
Un amo nuovo è di sicuro efficacissimo ma come punge un mr700 dopo una battuta di pesca, anche dopo aver allamato un'orata in gola, è impressionante.
Grazie per le risposte

per quanto mi riguarda nella tecnica che pratico (bolognese) li sostituisco in continuazione anche durante la battuta di pesca, anche usando ami di ottima qualità, questo su ami di misura dal 22 al 16, me ne accorgo dopo un paio di catture che quando innesco il bigattino ho difficoltà a penetrare la carne, al contrario quando pescavo a spinning e usavo ami dal 1/0 al 5/0 ci facevo una stagione, sempre avendo l'accortezza di lavarli e spruzzarli con il CRC dopo ogni uscita, ritenco che sia importantissima l'efficacia di penetrazione di un amo e non vada sottovalutata, in molti casi si rischia di perdere il pesce!

Infatti è proprio l'esperienza fatta a bolognese e fissa a portarmi a controllare sempre l'amo. E resto stupito dalla durata dello stesso. Saranno le dimensioni, il trattamento che puo' ricevere una superficie di metallo piu' grossa ma, appunto, mi sono reso conto di come tengano l'affilatura.
Forse è dovuto al tipo di pesca, le prede sono in numero decisamente inferiore rispetto allo slama/innesca/slama di quando ti passano sotto gli schiumaroli ed a questo punto mi resta da capire come valutare un amo.
Il piccolo lo butti, in una bustina ce ne sono 20 e neanche ti accorgi di quanti ne consumi e neanche lo sbattimento di andare a sciogliere e conservare una capocchia di spillo. Con numerazioni grosse è tutto piu' facile oltre che economico
Come valutarne quindi l'affilatura? C'è un parametro o vale solo l'esperienza?

personalmente in passato sottovalutavo questo problema...poi le slamate ripetute mi hanno consigliato di essere un pochino piu' accorto,adesso in base all'esperienza li tocco a fine pescata per vedere se hanno perso efficacia,il piu' delle volte li butto,in quanto pescando in fondali rocciosi si spuntano facilmente ad ogni minimo contatto con le roccie,gli ami mr700 hanno un'affilatura incredibile.

È proprio il come capirlo che vorrei sapere. Ho fatto la prova diverse volte sui polpastrelli ma non lo vedo un punto efficace. La pelle sopratutto sul pollice è spessa. Un amo del 16 punge quando lo appoggi appena, uno dell'1/0 devi comunque metterci un po di forza.
E non sempre si riesce a valutare. Il freddo rattrappisce di più la pelle, l'inclinazione con cui poggi l'amo cambia l'angolo di penetrazione, quando è ancora efficace un amo?

come detto prima, se vedo che l'amo non buca bene il bigattino lo sostituisco, come metodo empirico uso questo

rcrusso, 24/11/2015 13:00:

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È proprio il come capirlo che vorrei sapere. Ho fatto la prova diverse volte sui polpastrelli ma non lo vedo un punto efficace. La pelle sopratutto sul pollice è spessa. Un amo del 16 punge quando lo appoggi appena, uno dell'1/0 devi comunque metterci un po di forza.

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Hai provato nel labbro interno?... scherzo naturalmente. Quello delle dita è un metodo che io non ti consiglio, se l'amo è ancora buono ti buca...usa un criterio generico. Pescata su fondali "tranquilli" anche due/tre volte. Pescata lato Ionio...una volta e li cambi. Fidati...

Sargus69, 24/11/2015 17:20:

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Hai provato nel labbro interno?... scherzo naturalmente. Quello delle dita è un metodo che io non ti consiglio, se l'amo è ancora buono ti buca...usa un criterio generico. Pescata su fondali "tranquilli" anche due/tre volte. Pescata lato Ionio...una volta e li cambi. Fidati...

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Ed allora, tenendo in considerazione che pesco prevalentemente sul Tirreno e che i pesci..............no0n ci su......una serie di ami mi dura una stagione......

Grazie del consiglio, ne faccio tesoro

Ti auguro che tu possa cambiare decine di ami per le catture...sarebbe una dolce spesa...

Anche il toccare ripetutamente il bordo dell'ago da innesco
nonché i fluidi, per lo piu' acidi, dei vermi li fanno spuntare
velocemente e non pensiamo che spesso, durante il recupero,
vanno a sbattere sui sassi o nella sabbia a riva.
Secondo me la sostituzione deve essere proporzionata alla
grandezza dell'amo: più piccolo è prima si sostituisce, in
effetti Cosimo dice bene, a bolognese io con un amo
faccio una sola uscita e spesso ne cambio due!

Infatti era mia abitudine con la bolognese sostituirli ad ogni pescata.
Grazie per i consigli e le osservazioni.
A presto