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[CASTLE CERWYN] All'Onore

Ultimo Aggiornamento: 29/09/2015 18:35
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Sesso: Femminile
29/09/2015 18:35


ASYARTHA «  C'è un gracchiare di corvi in lontananza, un suono aspro e ripetuto, quasi dannato da sentire con le sole orecchie, legate a sensazioni continue di perdita e di arrivo. Una pelliccia bianca le avvolge il collo, una specie di sciarpa piumata dal candido colore bianco, di pelo morbido probabilmente di lupo, inoltre ha una vestito delizioso, sul bianco ghiaccio che non le sta nemmeno più comodo, o forse le sembra stringersi addosso, come se ogni granello di clessidra stia toccando qualcosa di inevitabile.  » Clearance prendo fuori l'infuso oggi, non ho voglia di rientrare. «  Sta a pochi metri dal portone di ingresso, ovunque dovrebbero esserci guardie Cerwyn, ed ovunque gli occhi degli armigeri crollano su di lei. Lei è una nota in questo castello, il giorno in cui si ritroverà a lasciarlo mancherà come l'aria quando entra dai piccoli infissi rotti. Le mani nude, bianche ed affusolate si nascondono intrecciate nell'ampiezza delle maniche che le scendono larghe dai gomiti. Ha un chè di diverso negli occhi, una presa di coscienza che smuove chi osa sfidare l'ascia bipenne che svetta nello stendardo sui merli di casa sua. Perché questa è ancora casa sua.  »


Tharek [ Cortile ]   « Muove fragili passi tra i corridoi del castello che è ormai la sua seconda casa. Costretto da troppi giorni a riempire pergamene di inchiostro, consumare ceralacca, ricevere messaggeri. Gli occhi gli bruciano e sono rossi dallo sforzo di leggere anche ad ore tarde. Le preoccupazioni poi lo avvolgono costantemente e lo tengono sveglio anche nelle ore che dovrebbe dedicare al placido sonno: matrimonio, guerra, alleanze, il padre, il fratello. Non un attimo di pace. La schiena quasi ingobbita ha dato non poco dolore non appena il giovane Ryswell si è levato dalla sedia per imporsi un po' di aria fresca e riposo. Giunge nel cortile dove la luce del sole gli lascia una sfumatura biancastra alla vista per qualche istante. La mano destra va a coprirsi il volto mentre le iridi color ghiaccio osservano tutt'attorno. Poco distante nota la non più troppo esile figura della sua amata e ogni dolore sparisce, ogni preoccupazione si dissolve mentre muove i propri passi verso di lei. » Mia dolce Asyartha... « Favella quando si trova a circa due metri da lei, aggirandola per portarsi al suo fianco destro. Non la sfiora, ma la guarda con l'immenso amore di sempre. » Finalmente sei tornata dalla capitale. « Asserisce in tono neutro. »


Asyartha [ Cortile ]   «  I passi che giungono la fanno voltare immediatamente, lo sguardo che si scambiano parla più di ciò che non sono ancora capaci di dirsi.  » Sono tornata, non può esserci un altro posto per me, credo «  lascia quel balzo di comprensione nell'aria, sostiene uno sguardo tuttavia amorevole, dolce e femminile come sempre negli occhi di Tharek, ma un attimo dopo lo stesso sguardo del ghiaccio si distrae cadendo da un'altra parte lontana da lui.  » Ti ho fatto avere una comunicazione, spero tu sia d'accordo con me e spero tu voglia parlarne semmai. «  l'aria che vortica intorno li stringe entrambi, ma non sarà accusatorio il tono, nemmeno un po', solo presente verso alcune direttive che hanno disturbato un castello intero. Ora anche lei.  » Ho dovuto ragionare con Alfridh su parecchie situazioni, non non vorremmo una guerra interna tra le nostre casate non ora, né adesso «  la mano lascia la gemella, si slega da quel nodo e se vi riuscisse allungherebbe il braccio destro al fine di sfiorargli il viso.  » Io sono sempre stata molto buona e disponibile, ma quel tempo credo che ormai sia finito. «  sospira, prende un grosso respiro che le riempie i polmoni e l'aria che le esce dal naso smuove la pelliccia intorno al collo, questo però non la confonde, risollevando quei due zaffiri chiari in quelli di lui. Potrebbero sembrare valanghe di parole scivolate su pendii ripidi, ma non sono state lanciate nel nulla?  »


Tharek [ Cortile ]   « Annuisce alle parole della ragazza e lo sguardo si fa severo e sicuro. » Amore mio, non c'è altro da aggiungere a quello che tu hai scritto. Dovrò parlare con mia sorella. Se la guida non arriva dal Lord mio padre in persona o da mio fratello maggiore Ryan, devo essere io a impartirle la lezione, a indirizzarla su una nuova via. « La mano sinistra di lui andrebbe a prendere la mano di lei che corre lungo il viso fino a fissarle entrambe sulla guancia glabra di lui. » L'unica cosa che posso fare io e che ho già fatto è scusarmi con Lord Cregan che si è dimostrato fin troppo gentile ed accondiscendente verso l'intemperanza immotivata di Deirdre, e con chi del tuo seguito si è sentito ferito da quel gesto dettato solo dall'incoscienza giovanile. « Le parla da diplomatico nonostante l'ira abbondi in lui. » La maggior parte ha compreso che quel gesto è stato quello di una ragazza troppo giovane e che non conosce il mondo...ti prego però di darmi il tempo è l'occasione di parlare io personalmente con lei...ma nel frattempo chiedo anche a te di scusarmi, scusarmi a nome dei Ryswell. « Così dicendo la mano di lei verrebbe delicatamente spostata e presentata di dorso alle labbra del giovane il quale vi posa sopra le labbra in un caldo bacio mentre gli occhi rimangono fissi sul viso della ragazza. Questo gesto dura alcuni lunghi istanti prima che le mani vengano abbassate. » Per quanto riguarda... « lo sguardo si aggira intorno in cerca di orecchie indiscrete. » la seconda parte del messaggio: hai più consultato il Maestro?« Le parole non hanno un significato preciso se non per loro due. »


Asyartha [ Cortile ]   «  Una passione incontenibile è spesso la via per una più seria sequela di problemi. La Cerwyn ne ha uno enorme, conseguenza di una sua -senz'altro- avventatezza di una notte. Una notte per ricevere e togliere in egual modo. La voce di Tharek si diffonde come cotone soffiato da un vento gentile, non hanno peso, apparentemente, ma solcano un disegno più sottile che ASYARTHA ha nella mente. Lo sguardo le rimane fisso e carico di un nuovo ardore per quel minimo, così impercettibile tocco delle sue labbra sul dorso della sua mano. Conosce il nobile, conosce di Tharek alcuni angoli, ombre e luci che si mischiano in lui in una battaglia ben diversa oggi. Inarca l'angolo sinistro della bocca, una bocca leggera baciata ed amata. Cerca di mantenere un normale tono di voce ma ciò che proferisce è sulle labbra di tutti a Castle Cerwyn ed oltre, fino al villaggio.  »Vorrei molte volte poter chiudere un occhio, l'ho già fatto quando ha lasciato il castello, quando è fuggita per motivi a me ancora sconosciuti, perché nessuno dei due mi racconta la verità dei fatti che accadono, o che sono accaduti, o che hanno portato quella ragazza a beffeggiare le mure di casa mia con quel suo gesto, una fuga maleducata e repentina, nemmeno fossimo in mezzo al deserto tra vipere e scorpioni «  la cadenza è ironica, ma la serietà di quel discorso prende piede leggermente in avanti. Lascia un momento le dita ad intrecciarsi in quelle di lui, per poi abbassare la stessa e coprire sotto alle maniche lunghe le dita affusolate.  » Una seconda volta non lo farò. Ora questa ragazza non è più gradita a Castle Cerwyn, non è più gradita in mia presenza, se la mia ombra la scorgerà sarò io stessa a lasciare il luogo in cui mi trovo. Al momento non posso accettare di vivere alle Rills, non con lei e lei non vedrà né assisterà alla crescita del mio bambino.«  e' solo una parte, ma è la parte di colpe nella vita non lavate prima e questa presunta Deirdre ha da mondare il suo orgoglio e la sua arroganza.  » E' entrata ed è uscita da questo castello senza mostrare rispetto e non ha palesato un minimo sforzo di armonia, se n'è andata senza -promettere- e di sicuro ciò che ha sentito non fa di me la sua beniamina.  » Non le dispiace affatto, lei detesta quella ragazzina dai capelli rossi, detesta quello che rappresenta e non si macchierà mai più in uno sguardo così distante.  »


Tharek [ Cortile ]   « La ascolta senza battere ciglio, la trattiene ancora per la mano e il tocco non si fa meno delicato mentre assimila quelle parole ferme e decise. » Come ti o detto poco fa interverrò io stesso, non ci sarà più un'altra onta del genere da subire da ambo le parti, perchè è di questo che si tratta: entrambe le nostre case sono state vittime del comportamento di quella ragazzina. « Le parole scivolano dalle labbra avvelenate dalla rabbia che alberga ne giovane Ryswell. » E il Lord mio padre è già a conoscenza di quanto accaduto...se non sarà lui sarò io! « Un monito e una promessa alla ragazza che gli sta di fronte. » Non esisteranno scuse accettabili e in ogni caso io non le accetterò. E' troppo grande per permettersi di fare la bambina capricciosa ed è giunto il momento che capisca che ad ogni azione corrisponde una reazione: ha sbagliato e pagherà. « I lineamenti di solito levigati nel marmo come espressioni dolci sono ora contratti in posizione risoluta e severa, quasi austera, anche quando lei pronuncia ad alta voce il peccato e il dono del loro amore. » Hai parlato con il Maestro? « Chiede per l'ennesima volta quasi seccato, ancora i filamenti della sua rabbia che si ripercuotono nelle sue parole. »


Asyartha [ Cortile ]   «  L'Amore che prova per Tharek è fuori discussione, lo si scorge al modo in cui lei guarda lui. Lo si intravede da quei piccoli movimenti delle labbra, dal battito delle ciglia e dalla confusione che egli genera nella sua mente quando sono, proprio come ora, così vicini.  »Cerwyn è una casa rispettabile, ho sempre seguito gli insegnamenti di Cregan ma HO la mia personalità, ho le mie idee e la mia vita non è un affare di commercio e di convenienza se questo genere di discorso non è stato gradito a me non dispiace, non dispiace affatto Tharek. Si venderà per un trampolino di lancio più grande di lei, ma se mi avesse donato la sua amicizia e vicinanza io l'avrei salvata da qualsiasi dolore avrebbe potuto incorrere nella vita, lei non l'ha detto apertamente ma non mi ha accettato, quindi io mi riserbo il diritto di camminarle lontana. «  L'acciaio di un'ascia splende anche sotto la neve, dalla lama ne gocciola il sangue, ma un cavallo, per quanto nobile sia, può cadere e ruzzolare via, può morire. L'acciaio non si piega e non lo faràASYARTHA. Non ha più Tia vicina, né Nì ne altre persone che sarebbero rimaste vicine a lei, ora soprattutto.  » Ci parlo a giorni, ma è solo una conferma amore mio, solo una certezza cerco dalle parole del maestro. Ho paura, perché non so come verrà presa questa notizia se sarà così, ma è così lo so. Un rumore di passi metallici sul suolo si spandono lesti, l'armigero, il primo delle guardie Cerwyn si avvicina cauto, in modo rispettoso ai due giovani che parlano, già uniti senza altri alambicchi.  » Scusate mia signora, vorrei gentilmente dire due parole al qui presente nobile delle Rills «  il vocione di Alfridh pare essere spento ma sicuro  »Quello che facciamo lo facciamo per dama ASYARTHA, che venga protetta e che lo stemma che serviamo con onore e fedeltà del nostro signore di Castle possa splendere alto senza macchia, so che capirete Nobile delle Rills. «  detto questo attenderebbe una risposta dal giovane e guarderà la Cerwyn memore ora di quanto sia importante difenderla.  »


Tharek [ Cortile ]   « Ancora le parole di lei vertono sull'onore delle due casate e soprattutto su quello della casata Cerwyn ma per il giovane il discorso è già stato oltremodo consumato. Annuisce ancora a quel suo dire e nella sua testa si è già formata l'idea di come intervenire. L'attenzione che fino a pochi istanti prima era per la ragazza ora si sposta all'armigero che lesto si avvicina ai due. Lo osserva quasi trafelato accostarsi alla dama di Castle e riprender fiato un istante prima di pronunciar parola. Sorride al soldato e l'istinto sarebbe di posargli una mano sulla spalla come farebbe ad un suo pari. » Ed io mio buon Alfridh non smetterò mai di ringraziarti per tutto l'impegno che metti nel tuo lavoro e la dedizione. So quanto stia a cuore la salute e l'onore della mia futura sposa e ti prometto che anche io ho i medesimi intenti. « La voce cristallina si spande nella fredda aria pomeridiana a che le sue parole possano essere udite da tutti quelli che nei paraggi si troveranno ad ascoltarle. » Ancor prima che Lord Cregan in persona mi desse il suo benestare alla nostra unione ho votato anima e corpo alla protezione della mia Signora Asyartha...« Lo sguardo si fissa sul soldato » E non verrò mai meno alla mia parola! « Poi lo sguardo si posa ancora sulla ragazza. » Affronteremo questa cosa insieme...verrò anche io dal Maestro. « La voce è dolce ma ferma, non ammette repliche. »


Asyartha
 [ Cortile ]   «  C'è sempre un attimo nel quale ASYARTHA si concede quella morsa -delicata- alla vita, quando Alfridh si avvicina si rende conto in un attimo di quanto sia amata dalla sua famiglia, dal suo piccolo popolo.  » Ohh Alfridh «  le si accenna sul viso una sorta di malizioso scherno tipico ed usuale tra i due. Una vita, il doppio degli anni della Cerwyn eppure è lì che spiazza tutti. Gli sorride a quell'armigero che si è perso l'arrampicata di Tharek da dietro la casetta, e poi oltre una finestra piccola, ma è questa la vita che vuole lei, imprevedibile e sorprendente.  »Prenderemo delle decisioni e le prenderemo insieme «  parla assicurandosi che lo stesso armigero possa ascoltare e venirne coinvolto. Gli alberi piantati intorno al cortile si smuovono al fremito costante del vento che si sta facendo sempre più freddo. L'inverno sta Arrivando.  » Io direi di entrare tutti e andarci a bere questo meraviglioso infuso di Clearance che non arriva più «  porta la mano destra ad intrecciare le dita di Tharek, come un nodo invisibile sentirebbe, se lui lo concedesse quell'attimo, intrecciarle la pelle alla sua. Non è questo il momento semplice di una quotidianità rapida che lascia grandi spazi vuoti. Annuisce al suo promesso, non c'è bisogno di molte parole tra loro, non erano pronti, ma forse lo sono sempre stati a questo evento, lieto. Lo tirerebbe un po' a sé, cercando di posare le sue labbra rosee sull'angolo destro della sua bocca. Ammicca e gli sorride. Segue i passi di Alfridh percorrere il sentiero verso l'ingresso e forse presto nevicherà.  »


Tharek [ Cortile ]   « Si concede un'occhiata veloce al ventre della ragazza, si concede di indugiare su quel bene che gli Dei gli hanno concesso, una loro benedizione per l'unione che avverrà, si concede quello sguardo carico d'amore e la mente galoppa verso il proprio futuro fatto delle risate e dei pianti del nascituro. L'occhio ricade sul ventre appena accennato della ragazza quando Alfridh non lo guarderà più e poi si lascia stringere la mano da lei e le sue dita stringono le sue con dolcezza. » Si rientriamo...« sussurra » che comincia a fare freddo e l'aria diventa gelida « S'incammina al suo fianco e si sente come aleggiare sul pavimento. L'amore lo solleva e lo rende sempre più sicuro. » [EXIT]

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