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[CASTLE CERWYN] Donne, diverse

Ultimo Aggiornamento: 15/09/2015 12:09
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Sesso: Femminile
15/09/2015 12:09


Asyartha [Castle Cerwyn * Sala Grande]   « La pioggia non ha cessato un attimo di scendere, scaraventarsi fitta e copiosa dal cielo, strisciare verso il muro di pietra e giungere perfettamente formata in goccioline trasparenti sulle finestre ad arco di Castle. La sala è stata sgombrata dai fiori, dai nastri uniti in un acceso rosso e in un candido argento, i piatti dipinti dalla testa di cavallo e dall'ascia ripuliti e riposti in vetrinate lì accanto. E' rimasto solo l'arazzo sul cavalletto del simbolo a mò di stendardo. Non ha voluto rimanere molto di più a Grande Inverno. Una parte di lei si nasconde, l'altra fatica a far finta di essere colei che non è. Clerance passa, ripassa, esce ed entra da quella sala. La scruta. ASYARTHA è in attesa, seduta su una specie di sedia a dondolo, davanti ad una finestra colorata di azzurro. Indossa un abito color grigio-azzurro, lungo, dalle maniche strette fino ai polsi, ricamati di filo di seta di un' edera che forma una rosa strana da un lato. Un rosa aperta. I capelli lunghi, lunghissimi sciolti le incorniciano un viso giovane, rotondo, aperto al mondo, da questo e da quel lato della vita. Un ciclo di luna è saltato, per lei vi sono solo due strade da percorrere. Il girone degli impuniti, oppure quello dei colpevoli.  »


Deirdre [Corridoio - sala grande]  « Alle prime luci dell'alba, un piccolo corteo Ryswell ha raggiunto Castle Cerwyn, sotto la pioggia battente. Due guardie, Osrik e Brand, sempre accompagnano la dama delle Rills: entrambe ben piazzate, alte sul metro e novanta, indossano cotte imbottite sotto corazze a scaglie bronzee. Sull'elmo e sui gambali è inciso l'emblema di casa Ryswell, la testa di cavallo. Tutti e due possiedono uno scudo di legno tondo, coperto di cuoio, convesso all'esterno. Entrambi portano uno spadone al fianco. Un'anziana donna, Errana, completa il corteo, presumibilmente con l'incarico di balia. E'stretta in una gamorra di lana blu, resa più pesante da un ampio scialle color latte, un po' vissuto. Dal fianco le pende un sacchettino di cuoio, legato alla veste da un laccetto del medesimo materiale. Indossa un elegante abito in velluto grigio scuro, con ampie maniche a losanga. Appena visibile, un'elegante sottotunica grigio perla. Una discreta lavorazione in filo argentato accompagna lo scollo appena accennato, l'orlo della gonna e quello delle maniche. L'insieme è ravvivato solo dalla chioma color del rame, ondulata, lunga fin oltre le anche, lasciata libera di ricadere sulle esili spalle e raccolta sulla sommità del capo in eleganti, piccole trecce, che liberano il viso dai lineamenti algidi ammorbiditi appena dall'infanzia non lontana. Al collo, il solito monile con la testa di cavallo, regalo del fratello Ryan. Una carrozza è stata approntata, per trasferire il resto degli averi di Deirdre a Grande Inverno. Osrik e Brand si stanno occupando di caricarla a dovere, mentre Errana si stringe in uno scialle, riparata dalla pioggia sotto una terrazza. Sbagliando direzione, Deirdre, invece di raggiungerli nel cortile, finisce in Sala Grande. »



Asyartha [Castle Cerwyn * Sala Grande]   «  Odori mischiati, voci, tintinnio costante e ripetuto di cambi di guardia qui e lì del castello. Sui merli, appostati ad ogni metro, vi sono alcuni arcieri. Niente di più eppure Castle offre un villaggio, amico e sincero, piccole botteghe cariche di merci. Uomini che, nonostante l'impegno del Lord, spesso faticano a superare gli Inverni. ASYARTHA lo sa, conosce i conti della sua terra e comprende quanto monete d'oro abbiano un costo. A volte un sangue. Fissa la violenza dell'acqua, della goccia che smarrisce la sua forma. Non ci mette molto però ad accorgersi di rumori a margine di quella sala, con tavoli centrali, lampade e candele sempre pronte a rosseggiare sui muri. Si scosta, si porta leggermente con il busto in avanti, da quella prospettiva intravede un via vai quasi ignoto per i movimenti di Castle stessa. Si alza in piedi, scruta la figura di giovane fanciulla che entra, sbagliando ingresso, in quell'alcova di onore e prontezza. L'ascia spicca sullo scranno di Lord Cregan ma lei, ASYARTHA, non vede suo padre in quel nobile stemma.  » Scusate, vi siete persa? «  parla di un torno armonico, molto femminile, tuttavia fermo. La osserva, v'è qualcosa in quella giovane di familiare. Parecchio vicino al cuore. Crede di aver un lampo di genio, in un attimo riconoscere ciò che per settimane non ha potuto vedere.  »


Deirdre [Sala grande]  « La giovane dama delle Rills ha da poco compiuto quindici anni. E'piccola di statura, minuta, eppure qualcosa nella sua espressione fredda e severa la fa sembrare più grande di quanto non sia. Gli occhi, nel taglio e nel colore, sono identici a quelli del padre e della zia, la regina Celine. Completamente diversi da quelli del fratello maggiore, Tharek. I colori scuri che veste la fanno sembrare ancor più pallida di quanto non sia, e nell'insieme, tanto candore risulta quasi stridente con la chioma color del fuoco, ancora più mossa oggi a causa della persistente umidità. Una giovane dama benvestita, dai lunghi capelli, le rivolge una domanda. Deirdre si inchina, formale » Credo di aver sbagliato percorso, in effetti. « quindi, formale, saluta » Lieto mattino a voi. Sono Deirdre Ryswell. « si presenta, con sicurezza. Proprio in quel momento, catturando uno sparuto raggio di luce, l'occhio di rubino dell'emblema di casata che porta al collo brilla in maniera sinistra. »


Asyartha [Castle Cerwyn * Sala Grande]   «  Una massa di capelli rossi, uno sguardo distaccato, un movimento freddo ed altero la investono completamente. Occhieggia su quella presentazione, poiché il misfatto in persona, la pietra lanciata nello stagno, lo scombussolamento creatosi in Castle in quei giorni dell'incontro tra il nobile Ryswell e Cregan, si fa avanti, o per lo meno è molto più vicina adesso.  » Ho finalmente il piacere di conoscervi Deirdre «  mormora parla piano, è una conversazione che non ha spettatori, eppure il vetro batte pioggia come se volesse entrare anch'esso, spaccarsi e ascoltare.  » Siete la Benvenuta a Castle Cerwyn, il Lord ed io speriamo che vi siate trovate al meglio, seppur la vostra permanenza è stata breve qui. «  compie un passo avanti. Ha negli occhi una luce nuova ASYARTHA, un desiderio alla vita irrefrenabile, ma anche una sorta di pacata morigeratezza, influenzata da nobili gesti dettati dal sangue che le scorre nelle vene.  » Sono ASYARTHA Cerwyn «  incurva le labbra, le sorride, è un sorriso timido, quasi incerto frenato nella spontaneità di nascere per via di quel muro lastricato che sente pararsi innanzi.  » Venite, accomodatevi, vi prego «  la invita pienamente, sinceramente, al centro di quella sala, accanto al tavolo.  »



Deirdre [Sala grande]  « La dama dei cavalli segue ogni movimento della Cerwyn con interesse, dopo averne scoperto l'identità. » Mio fratello è stato imperdonabile. Un corteggiamento tanto lungo, e non ci ha mai presentate, nè a Pinkmaiden, nè a Città del Gabbiano, nè qui. « Ne studia le fattezze, attenta. Lascia che faccia gli onori di casa, quindi, si dipinge in volto un sorriso cortese. » Splendidamente. Avete una magione assai confortevole. « enuncia, estremamente pacata » Tuttavia, come saprete, a breve i Consiglieri del Re si sposeranno... Inoltre la Regina ha indetto un concorso assai interessante. Non ne sapevate nulla? « le chiede, con un velo sottile di perplessità nella voce. All'invito ad accomodarsi, attende qualche istante, quindi si siede. » Non posso trattenermi molto. Proprio nel pomeriggio, è prevista un'escursione a cavallo cui desidero ardentemente partecipare. Con la carrozza, sono certa che l'ora di galoppo che separa Castle Cerwyn e Grane Inverno sarà più lunga da percorrere « spiega, accomodandosi. La schiena ben dritta, le gambe chiuse, i piedi che si toccano. Le mani in grembo. Il viso alto, un atteggiamento che trasuda sicurezza. »


Asyartha [Castle Cerwyn * Sala Grande]   «  Quello che risalta agli occhi della Cerwyn da subito è questo snocciolare perfetto della vita di corte. Totalmente diverso da ciò che l'ha fatta crescere a quell'età, quando erano altri i desideri che la spingevano, anche sporca di terra, a vagare per i borghi di Castle. Si ritrova davanti una donna già cresciuta. Non riesce a intravedere la purezza, l'innocenza e l'incertezza di gesti impacciati ma assai gradevoli in una giovane genuina. Asserisce con il capo, affermando la scortesia di Tharek  » Tharek non mi ha mai detto di avere una sorella, Deirdre, ho saputo della vostra esistenza da un altro nobile, una sfida lanciata, il lontano Owen Harclay. Lo conoscete? «  domanda quasi sicura che vi sian un'affermazione in quella risposta.  » Tuttavia sono stata informata del concorso per mia cugina Altheia, ma vi garantisco che lascio a dame eccelse come voi vi state dimostrando, questo onere. «  Le sorride, questa volta è un incurvarsi delle labbra molto più solare. Si accomoda e Clerance porta lesta una bevanda calda per entrambe.  » Deirdre..«  sussurra piano il nome della nobile, come se non volesse nemmeno sgualcirlo.  » Posso sapere per quale motivo avete lasciato Castle di gran corsa, tutti qui si sono risentiti dell'accaduto e hanno pensato che non fosse di vostro gradimento.. qualcosa. Io però vi ho difesa, senza pensarci. Non voglio che vi siano incomprensioni tra i Cerwyn ed i Ryswell, immagino che sappiate della promessa tra me e ? «  una piccola pausa, perché ad un certo punto si ricorda che ha saltato una luna  » Tharek. «  porta la mandritta a prendere la tazza  » Deirdre, vorrei che, qualora, fosse successo qualcosa che vi ha turbato sotto questo tetto voi vi sentiate libera di parlarmene e gli eventuali colpevoli saranno puniti, per lo meno si prenderanno dei provvedimenti.  » E' ignara Asya di ciò che ha comportato la fuga di Deirdre e quella successiva di Tharek stesso.  »


Deirdre [Sala grande]  « Ascolta attenta il dire di ASYARTHA, annuendo con un sorriso compiaciuto nella discussione sul fratello. Sembra che manifesti il proprio parere con sincerità, senza farsi troppi problemi. » Oh, Harclay. E'una vostra conoscenza? « le domanda, vagamente incuriosita » Altroché, per rispondervi. Fin troppo bene. « mormora, per un momento, apparendo quasi assente. » Grazie per la premura. « pronuncia, interrompendosi, quando Clearance serve da bere per entrambe le dame. Ascolta quindi senza lasciar trasparire particolare emotività sul volto, il racconto della nobile. » Alquanto bizzarro, dama Cerwyn. Quasi non so a cosa vi riferiate. « solleva le sopracciglia, sottolineando la propria estraneità al discorso » Mio fratello è stato avvisato per tempo. Temo non vi abbia comunicato le mie intenzioni. Del resto... Aveva ben altro per la testa, come ormai è risaputo. « la mano bianca, giovane e disadorna, si posa sulla tazza, godendo, pare, del tepore da essa rilasciato. » Avevo premura di incontrare nuovamente il Re e la Regina « anche se si tratta dei suoi zii, non li menziona con il titolo famigliare, per rispetto » inoltre, il bando indetto dalla nostra sovrana mi ingolosisce alquanto. « rimarca il proprio interesse, aggiungendo » La possibilità di raffinare le proprie maniere e la propria cultura vivendo a Grande Inverno, a fianco della Regina d'Inverno, non è qualcosa che si possa prendere alla leggera. « e concludendo » Inoltre, il Re ha aggiunto un generoso compenso. In tempi di guerra, non si sa mai cosa possa far comodo.


Asyartha [Castle Cerwyn * Sala Grande]   «  Il Bianco ed il Nero. La Luna ed il Sole. Sono due mondi opposti, diverse aspettative e soprattutto pensieri che fermentano in animi decisamente buoni o cattivi. Dipende dalla prospettiva. Quando la sente parlare per poco non le va di traverso quella sorta di infuso. "ormai è risaputo" Quello la mette in guardia da una probabile gravidanza e Deirdre è spigliata, fin troppo per poterle confidare qualcosa di così enorme.  » No, io non amerei passerei la mia vita a Grande Inverno, chiusa in una gabbia dorata, per quanto Re Rickard sia il nostro Re e.. NO, mi spiace, non è ciò che desidero, preferire sentirmi libera di partire, conoscere, bagnarmi di altre piogge dei sette regni, non gradirei essere una sorta di spettatrice silente, a meno che voi, Deirdre, non nascondete mire, come dire, -espansionistiche- di cento volte il vostro cognome e il vostro titolo nella Capitale. «  quello che dice si libra senza macchia, ASYARTHA è sincera, anche troppo, potrebbe crearle dei futuri problemi questa trasparenza ma è figlia di suo padre e sotto l'ascia vige l'onore di se stessi. La dignità.  » Sarete così gentile da tenermi informata, spero, io credo che rimarrò a Castle per un po', permettendomi di tanto in tanto delle visite a Corte «  le strizza l'occhiolino, per invogliarla a parlare e  » Pensavo che qualcuno dei miei inservienti o armigeri avesse avuto nei vostri confronti un atteggiamento spavaldo ed errato, se così non è stato sono sollevata. Tharek mi dice molte cose, ma molte altre cose gliele devo tirare dalla bocca  » mima un gesto comico, sorseggia a tratti e posa la tazza.  » Vi rivedrò presto, Deirdre? «  dovrebbero rivedersi probabilmente presto ma chi lo sa dove le porterà entrambe, la vita. Tralascia il discorso sull'Harclay, anche quello è decisamente impegnativo per le condizioni di Asyarha.  »


Deirdre [Sala grande]  « Al dire della dama d'argento non riesce a celare, comunque, una certa incredulità. » Mio fratello non erediterà il feudo di mio padre « esordisce » Tuttavia dubito che potrà continuare la vita del pellegrino, una volta sposato, e voi con lui. « perentoria, come se esponesse riflessioni che la riguardano in prima persona, e che ha avuto più volte modo di fare. » Non condivido le vostre vedute sul ruolo di Dama di compagnia a Grande Inverno, sapete? « introduce il discorso » Quella che per voi è una gabbia dorata, a me appare come un trampolino verso mille diverse opportunità. « un sorrisetto divertito, forse per dissimulare e alleggerire l'atmosfera. » Oh, non crucciatevi. Non è avvenuto niente di simile, tuttavia... Se non sapessi mettere al suo posto qualche ribaldo, sarei indegna del titolo che porto, vi pare? « continua » Fu in modo simile che conobbi Harclay, ora che mi sovviene. « quindi, torna sull'argomento » E voi invece, in che occasione l'avete conosciuto? « le chiede, sorseggiando la propria bevanda calda con noncuranza. »


Asyartha [Castle Cerwyn * Sala Grande]   «  Decisamente enigmatica, controllata. Troppo perfetta.  » Quanti anni avete, Deirdre? «  chiede spingendosi leggermente con il busto in avanti.  » Io non voglio un trampolino di lancio, non lo è un epitaffio, non lo sarà mai Tharek, non avrei mai amato un uomo diverso, io voglio  » ci pensa un attimo «  una vita tranquilla, nessun orpello, viaggiare, portare lontano i miei figli dal Nord, perché possano anche conoscere che il Nord ha dei confini e questi confini è il Nord stesso che li pone. Io voglio vivere per come sono, non per come mi vorrebbero.  » Si solleva in piedi, la guarda per un attimo ma in modo dolce  » Vorrei che foste più libera nei pensieri, meno artefatta, provate a bagnarvi i piedi nel mare, poi tornate indietro. «  Cammina, si muove piano, sempre di più sente una sorta di consapevolezza. Una maternità che avanza prepotente e mille fardelli che sente leggeri.  » Io amo Tharek, vorrei che lui fosse felice, che possa condurre la vita da guerriero che lo spinge in avanti e che possa sorridere, sempre. Comunque vada. «  Si gira, sorride nuovamente al pensiero di Owen  » Ho conosciuto Owen Harclay a Città del Gabbiano. E' un mio amico caro, sono in pensiero per lui.«  la scruta, il viso è serio ora, ombroso  » E' a Dorne, spero vivo.  »


Deirdre [Sala grande]  « Piuttosto freddamente, la dama delle Rills non tarda a rispondere » Chiaramente non mi riferivo all'epitaffio, come trampolino di lancio. Mi riferivo alla compagnia della Regina, dama Cerwyn. Alquanto offensivo da parte vostra, insinuare diversamente. « un sospiro, un po' artefatto » Lasciamo perdere, di grazia. « prosegue, da sola » A quanto pare, avete il giudizio un po' facile. « commenta caustica, senza nulla aggiungere, limitandosi a finire il té in piccoli sorsi. » Per quanto mi riguarda, ritengo che non esista nessun luogo come il Nord, di cui siamo figli. Si può viaggiare fino a Lancia del Sole, come ci si può lanciare in mille conoscenze di ogni genere, ma non c'è luogo come la propria casa, e non c'è legame come quello fra consanguinei. « mette in chiaro, senza lasciare alcun dubbio. » L'educazione cortese vuole che l'etichetta abbia più spazio nella vita di una donna, di quanto ne sia concesso ai sentimenti, o ai bagni in mare. « riprende la frase della bella dama di Castle Cerwyn, pacatamente » L'onore di una donna si misura in base alle sua azioni, che devono essere il più possibile misurate e fedeli agli ideali della propria famiglia d'origine. « snocciola concetti triti e ritriti, ben noti a chiunque. » Ma portiamoci su un argomento più facile da trattare. Abbiamo poco tempo a disposizione, e sarebbe forse un po' noioso spenderlo trattando le nostre vedute palesemente differenti. « e più distanti non potrebbero essere. Dove ASYARTHA parla d'amore, Deirdre considera solo la convenienza. » Harclay ha più vite di un gatto. « commenta, a guisa di rassicurazione » E'anche il peggior nemico di sé stesso, tuttavia. « aggiunge » Rissoso, inopportuno ma leale e forte. « lo descrive in base a come l'ha conosciuto » Forse Tharek vi ha raccontato che, come posta in gioco per la sfida a cavallo che disputammo e in cui vinsi, aveva chiesto la mia mano. « termina di sorseggiare il té » Iniziammo come avversari sulle sponde più opposte del torrente degli ideali, dama Cerwyn, ma mi giurò lealtà e protezione, l'ultima volta che lo vidi. Ho fiducia in lui, penso che in qualche modo se la caverà.


Asyartha [Castle Cerwyn * Sala Grande]   L'Onore di una Donna si misura in base alle sue Azioni  » quasi le escono di scherno quelle favelle «  Allora io sarò davvero una poco di buono, Deirdre poiché le mie azioni sono state sciolte, libere, anche sporche, no in linea con l'educazione cortese a cui vi riferite. Se vi raccontassi che ballai all'accampamento di Dorne con altri dorniani e dai loro bacchetti ho fatto festa e del loro vino inebriata, se vi raccontassi che ho dormito con una ancella, una serva e a lei ho affidato la più totale della mia fiducia e se vi raccontassi molte altre cose di me, cosa pensereste, cosa direbbe la vostra ligia educazione? Vi fidate della persona o del protocollo? «  si diverte in parte, Deirdre non poteva che capitare nelle fauci del lupo sbagliato. Del lupo nero del Nord, e di lei si dica che abbia vissuto e sia andata per i boschi, così selvaggia, così di foresta. Nuda, scalza, Anima nell'anima.  » Il giudizio è ciò che vedete voi, io osservo i punti di vista e penso che vi pentirete presto di aver scelto una vita così severa, Dama Deirdre. «  è sorniona nel parlare, non c'è un tono accusatorio, ma due diverse dame del nord.  » Torno a casa e da qui parto, ma la conoscenza è sapere, sapere è vedere, il Nord non offre tutto lo scibile che possiamo e potremmo richiedere. «  Si porta alla finestra e ripensa all'Harclay  » Ha chiesto la Mia mano anche Owen, ma non ha importanza, Owen è un brav'uomo del nord, non trovate? «  Sorride  » Avete qualche pretendente a corte, siete molto bella, ma peccato vi reprimiate in tale modo  » sciocca una punta di ilarità e torna a posare lo sguardo fermo su di lei.  »


Deirdre [Sala grande]  « Non riesce a trattenere una risatina, un po' irriverente. » Dèi! « esclama » Parlate seriamente? « scuote il capo, assumendo improvvisamente un'aria... Decisamente poco amichevole » Sbandierate le vostre mancanze con l'orgoglio con il quale vorreste portare il mio cognome, un domani, magari...? « un sospiro, quindi, fissando l'altra, continuerà » Io non ho alcuna fretta di sposarmi, dama Cerwyn. « precisa »Chiaramente, spero abbiate inteso che la proposta fattami da Harclay era uno scherzo, una sciocca fantasia, manifestata per indispormi. « prosegue quindi, lasciando la tazza sul tavolo e riportando le mani in grembo » Sono una Ryswell. Nel mio sangue scorre il sangue della Regina d'Inverno. « lo dice con sicurezza, con determinazione, con fierezza. » Non è nemmeno lontanamente immaginabile, che venga concessa ad un clansman. « una pausa, nella quale osserva ASYARTHA, sempre più scettica e sempre meno intenzionata a nasconderlo. » Dama Cerwyn... « esordirà, alzandosi in piedi a sua volta e ponendosi a fianco della poltroncina precedentemente occupata » ...Il numero e il volto di eventuali pretendenti, proprio non rientrano nel mio interesse.« concluderà quindi » Una nobildonna si sposa per convenienza, lascio volentieri i sogni alle popolane. Ma voi siete libera di lasciar vagare morale e pensieri fin dove preferite... Se non altro, per il momento pare sia stato così. « si fa pensierosa, alza lo sguardo al soffitto, quindi lo riporta in direzione della dama » Dove voi vedete repressione, io vedo contegno. Quella che per voi è libertà, per me è... « un risolino » Ben altro, direi, e nulla di cui personalmente potrei vantarmi.


Asyartha [Castle Cerwyn * Sala Grande]   Non mi offendo Deirdre, di me potete pensare ciò che più vi aggrada. Costruitemi una bugia intorno, farete del male a Tharek non a me. Ma ci tengo a precisare che ho amato solo vostro fratello. «  Le strizza di nuovo un occhiolino questa volta complice, davvero malizioso e terribilmente femminile.  » Deirdre credo che, tuttavia, io mi sia già affezionata a Voi, voglio assolutamente ce torniate a farmi visita al più presto, sono sicura che la prossima volta avrete molto da raccontarmi. «  Le si avvicina ora, arginando il tavolone di legno, cerca di farsi più vicina.  » Anche Amelie Cerwyn era mia zia, ho pianto per Altheia, ho giocato e ho imparato da lei questa libertà come la chiamate voi, Altheia sognava ma i suoi sogni ora sono i miei, saranno anche i vostri.  » Le parole si spengono, ora è un momento di ricordo e per quanto diverse, probabilmente, stringono lo stesso lutto.  » Voglio il meglio per voi, promettetemi che combatterete fino alla fine, se avrete bisogno io per voi ci sarò sempre, di questo non dovete dubitarne. Grande Inverno è vicina, non molto lontana.  » La dolcezza di ASYARTHA dovrebbe fare capolino prima di qualsiasi altra etichetta o pregiudizio. Negli occhi ha un certo buon senso della giustezza delle cose.  » Se ora dovete andare, andate e scrivetemi presto. « Ogni sillaba è trasparente, non mente non usa sotterfugi in quello che desidera per se e per le persone che le vivono vicino.  »


Deirdre [Sala grande - cortile]  « Sembra che il comportamento e le parole di ASYARTHA abbiano destato in Deirdre un notevole miscuglio di risentimento e perplessità, e la ragazza non si impegna troppo per nascondere il tutto. » Ben altro nuocerà a mio fratello, se le cose non cambieranno, temo. « una frase tutt'altro che amichevole, in effetti. » Evidentemente, abbiamo amato e conosciuto due principesse molto diverse.« un inchino, quindi, verrà mosso in direzione della bella dama argentea dai lunghi capelli. Nessuna promessa a corredarlo. » Bene... Prendo congedo, con il vostro permesso. « quindi » La carrozza e la pioggia sono un binomio poco vantaggioso. « spiega, giustificando l'esigenza di non prolungare oltre la sua permanenza a Castle Cerwyn in quel modo. Ancora per qualche istante, le iridi color del mare inquadrano e studiano ASYARTHA, fredde, anaffettive. »Lieto meriggio, dunque, al nostro prossimo incontro... « la saluta, restando in attesa di una risposta. Quando essa perverrà, Deirdre si avvierà di nuovo in corridoio, dove incontrerà Errana, tornata indietro per recuperarla. Il viaggio di ritorno a Grande Inverno sarà prudente, e caratterizzato da un'atmosfera piuttosto tesa. »


Asyartha [Castle Cerwyn * Sala Grande]   «  La segue con lo sguardo, tutti quei salamelecchi la confondono.  » Buon meriggio a Voi, piccola Deirdre «  la guarda uscire sotto la pioggia verso la carrozza. Si accorge che non vi sono state promesse. Poco male. Alfridh si avvicina con un fare guardingo. L'armigero la guarda di sottecchi.  » Ma, dimmi un po', io ero così alla sua età? «  domanda sollevando il mento indicando Deirdre che scompare e si allontana.  » No, voi siete stata ostinata e controcorrente.  » lei sorride e spinge il pover'uomo avanti.  » E' il tuo turno, capitano, ti tocca«  a dispetto della pioggia e del freddo in arrivo quell'uomo dai tratti marcati prenderà il suo posto innanzi al portone del castello.  » [exit]

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