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[CASTLE CERWYN] I Nastri rosso e grigio - Ryswell e Cerwyn

Ultimo Aggiornamento: 12/09/2015 09:18
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Sesso: Femminile
12/09/2015 09:16


Tharek [Castel Cerwyn | stanza Asyartha] « Tutto è pronto ormai, gli inservienti di Castel Cerwyn sono stati ligi alle istruzioni impartite dal giovane di casa Ryswell. Il corridoio è percorso da mazzi di fiori misti di gigli rossi e aquilegia, di semprevivo e falso zenzero. Ogni metro è un piccolo mazzo disposto in modo che punti verso il centro del corridoio. A chiudere ogni mazzo è chiuso da un nastro rosso e uno grigio: i Cerwyn e i Ryswell. Il giovane fa segno a tutti di dileguarsi rapidamente e solo quando tutti saranno spariti dalla vista busserà alla porta della ragazza. » Sono Tharek « Dice attendendo qualche secondo prima di entrare nella camera; un largo sorriso si forma sui giovani tratti del viso increspando le labbra, emanando gioia e trionfo. » Vieni ASYARTHA, la colazione è servita nella sala grande « Nel salone infatti attende la colazione e una nuova sorpresa. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Scale]   «  Non si fanno mai i conti senza l'oste, questa perla non è di sicuro frutto degli insegnamenti del Lord di Castle, invero degli armigeri ubriaconi che sono stati con lei a cavalcare. Non c'è nessuno in quella stanza, dove Tharek ha disposto ogni minima cosa per ASYARTHA. Ma ASYARTHA è uscita all'alba, ha preso Seuros, Alfridh e Markus e li ha portati con sè. Non c'è che l'eco delle sue parole oltre il sordo rintocco del legno.  » Non c'è Dama ASYARTHA, signore «  stridono un po' quelle parole sulle labbra ancora dolci e sottili di Clearance.  » Ma sono rientrati ora, salirà sicuramente «  Lei conosce quella giovane ribelle da molto tempo, crede però che Tharek dovrebbe impararla a conoscerla realmente meglio, per ciò chè. Lei lascia il mantello cadere su una poltrona tra l'angolo del corridoio e le scale, le stesse che conducono il giro verso la Torre di Nord Ovest. E' vestita deliziosamente da uomo, tranne che per i capelli legati in coda molto alta, le mani coperte da soffici guanti di un leggero grigio-azzurro scamosciato. Ha una camminata decisamente slanciata, felina. Gli stivali sono di un cuoio scurito molto alti fino alle ginocchia.  » Ti prego, Alfridh non hai davvero più l'età per le fuine con me «  gli strizza un'occhiolino mentre l'armigero si stravacca letteralmente su una sedia lasciando che ella possa andare a cambiarsi e a lavarsi. Clerance ha preparato una vasca di acqua calda, fumante. Risalgono dalla superficie dei vapori carichi di fragranze di rose. Non è ancora sul pianerottolo, dove sosta Tharek, ma giungerà a momenti.  »


Tharek  [Castel Cerwyn | Stanza Asyartha] « Pare strano che di tutto quel guazzabuglio di inservienti nessuno gli abbia detto per tempo che la ragazza non era nella stanza, e nemmeno nel castello. Forse che qualcuno non abbia a cuore il povero giovane Ryswell. Fatto sta che riceve quelle parole di Clearance e il giovane gli risponde con un grugnito, richiudendo la porta e andando a nascondersi nel primo punto utile, prima che lei lo possa vedere. Una colonna poco distante e la figura del giovane sparisce appiattendosi contro il muro. Immobile statua nera contro la pietra mentre il capo di tanto in tanto si china in avanti per cercare di intravedere la ragazza che sale le scale e la reazione che potrebbe avere alla vista di tutti quei colori nel corridoio illuminato dalla luce del sole e dalle poche fiaccole rimaste accese. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Corridoio]   «  Sale i gradini restanti a due a due, è veloce, conosce ogni centimetro di quel castello, ogni ombra, ogni vetro, ogni sapore. Per fino i rumori dei passi degli inservienti. Ognuno ha una nota differente dall'altro. Non ci metterà molto a girare e portarsi sul pianerottolo, svoltare l'angolo, dare un'occhiata sbrigativa all'arazzo in alto e decidere di entrare ne corridoio allestito. I passi della Cerwyn si bloccano di colpo.  » Mah.. «  sfocia un sussurro secco dalle labbra rosee, aggrotta la fronte. Si strofina gli occhi, porta alcune dita della mandritta a grattarsi la fronte. Principia a camminare piano, in modo lento sul tappeto, cercando di fare attenzione, di guardare i fiori legati ai rispettivi muri.  »Clerance! «  non le sovviene nulla alla mente, neanche le passa per il cervello che v'è una sorta di assonanza tra i fiori ed i colori. Non ci pensa nemmeno.  »Guarda che io non c'entro nulla, non te la prendere con me «  poi a voce più bassa, appena mormorata  » se ti toccherà pulire «  sospira, incurva le labbra tuttavia divertita, ma passa dritto, oltrepassa il corridoio, supera le colonne, tirando dritta verso la porta della sua bella stanza, nel mentre si sfilerà i guanti, tenendoli stretti nella mancina.  »


Tharek [Castle Cerwyn | Corridoio]   « Rimane appiattito contro il muro, protetto dall'ombra della colonna a cui appoggia tutto il fianco. Respira piano come se ogni respiro potesse essere udito fino a Dorne. Il palpitare del cuore è un martellare incessante che diventa un rullio di tamburi in parata. Lentamente la mano sinistra va ad appoggiarsi sul blasone di casata: sotto di esso il cuore. Tocca, stringe il giustacuore come se quel gesto lo facesse rallentare, come se potesse, con la stretta, abbassare il suono del battitto che irrompe nelle orecchie e il giovane lo immagina irradiarsi per tutta Castel Cerwyn. Non osa nemmeno più sbirciare oltre la colonna avendo timore di essere un gigante che si nasconde dietro una pianta di fragole. Ascolta le parole che arrivano ad intermittenza, spezzate dal suo tamburellare del cuore. Forse sorpresa? Forse no. Ma non si arrende. Ha ancora una carta da giocare nella sala grande; se gli inservienti sono stati accorti, sarà una nuova emozione. Attende ancora ch'ella entri nelle sue stanze, attende il tonfo sordo della porta che si chiude prima di lanciarsi verso di essa. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  Non risponde nessuno, nemmeno la donnina che di solito spunta ovunque in quella casa. Asya incerta e leggermente confusa, se solo si soffermasse a pensarci un instante di più, porta la mano sulla maniglia, ma prima di spingerla per aprire quel piccolo pertugio, si volterà indietro, girando il volto verso il corridoio. Nessuno. Solo i fiori, i nastri. I colori di casate, due, come tante al Nord. Allunga il collo, si spinge sulla punta dei piedi, facendo perno sulla maniglia, la sua è una figura alta e slanciata, le si agita la coda di cavallo dietro al capo e arriccerebbe le labbra, immediatamente favellerà stranita alquanto.  » Si sono ammattiti qui. Ma oggi non è il mio compleanno, nemmeno di Cregan «  si appoggia con la spalla destra alla porta, vorrebbe attendere un momento di più. Stropiccia il viso di un'espressione sbigottita e subito dopo non farà altro che aprirsi l'uscio per entrare. Chiudendo alle sue spalle la porta con il tallone destro. La porta evocherà quel classico tonfo di una porta che è stata chiusa.  »


Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   « Il saliscendi fa il suo 'clack', il rumore del ferro che tocca altro ferro. La porta è chiusa eppure il muro sembra avere braccia poderose che trattengono il giovane ancora qualche istante attaccato ad esso. Deve farlo ora, prima che sia troppo tardi, prima che lei inizia a spogliarsi. Si stacca, non senza difficoltà, dal muro e a grandi e veloci passi si presenta alla porta chiusa della stanza di ASYARTHA. Incerto si dondola sui piedi per ancora un istante prima di alzare il pugno della mano destra e con le nocche già bianche per la troppa stretta, bussare al legno massiccio della porta. Un tocco leggero seguito da un'imprecazione sottile, appena sussurrata, e altri tre tocchi più forti. » ASYARTHA, sono io...Tharek. « Si pronuncia subito dopo essersi schiarito la gola. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  Non fa in tempo a sfilarsi niente che un rintocco delicato ma deciso allo stesso tempo la farebbe voltare nuovamente. Quando arriverà alla porta, avrà già udito il nome del Ryswell vibrare dal fuori e dentro al sua stanza. Apre la porta, è un movimento tuttavia spontaneo, leggero. Non appena i due possano trovarsi frontali l'uno di fronte all'altra, allora corruccerà lo sguardo, negli occhi della Cerwyn si potrebbe facilmente intravedere un attimo di perplessità, come se una corda la trattenesse da dentro.  » Tharek Ryswell, di ritorno? «  snocciola poche parole, tanto sia offesa di non essere stata considerata minimamente sugli spostamenti del nobilotto dei cavalli d'oro.  » Le mie guardie raccontano storie davvero interessanti, lo sai. Ma prego, entra «  il braccio sinistro apre maggiormente la porta, in quello stesso istante, lancia uno sguardo oltre le spalle di lui per accertarsi che vi siano proprio e sempre fiori attaccati ai muri del corridoio. «  Oggi si festeggia qualcosa che tu sappia? «  glielo chiede sollevando il mento, idealmente verso tutto quel grazioso quadro floreale.  »


Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   « La vista della ragazza riaccende l'animo del giovane di nuovo ardore, e se prima vi era stato il timore di farsi scoprire nascosto dietro la colonna, ora quella paura è scomparsa portandosi via ogni preoccupazione. Non legge il disappunto della ragazza tanto è emozionato dell'evento e di quanto ha preparato per lei. La colazione ancora attende nel salone e insieme ad essa la seconda sorpresa. I fiori ai lati del corridoio, tutte essenze rare del Nord, sono solo una parte: i nastri che racchiudono sapientemente ogni singolo mazzetto, stretti in modo che il nastro rosso si intrecci a quello ceruleo, sono un altro piccolo accorgimento. Accenna un passo dentro la stanza e poi un altro e un altro ancora fino a portarsi nel centro della stanza. » Nulla di particolare... « Verbia sorridendo, un ghigno felice mentre lascia cadere un velo d'attesa preparandosi a parlare. » Solo il fatto che ho parlato al Lord tuo padre e... « Ancora un'attesa mentre prende un grande respiro. » Ha accettato! « E' ben visibile l'eccitazione sul volto del giovane che nasconde la mani dietro la schiena per asciugarle dal sudore, un gesto che gli lascia un'alone di vergogna sul volto. » Ha accettato la proposta di matrimonio, e finalmente potremo coronare il nostro amore!! « E' quasi un urlo il suo, velocemente si avvicina alla ragazza e la abbraccia stretta a s, il capo vicino al suo, le labbra vicino all'orecchio di lei mentre ora sussurra. » Ti amo ASYARTHA, finalmente posso dirlo senza aver timore di niente e di nessuno: la clandestinità è terminata. « La scosta da lui per donarle un tenero bacio sulle labbra. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  Ci sono molti fiumi che arrivano al mare, alcuni fanno dei giri veramente incredibili, ma il fiume che conduce e guida la storia di Tharek e di ASYARTHA non è ancora giunto al suo mare aperto. Lei condivide quell'eccitazione, quasi più per empatia, per trasporto, che per la ragione effettiva che viene proprio ora enunciata. Le ombre sul viso di Asya non si dipanano del tutto, malgrado la foga, malgrado il bacio, l'abbraccio. Lei gli sorride, incurva quelle labbra che hanno cercato di sporcarsi sulle labbra di altri uomini, almeno tre prima di Tharek, ma sono storie mai scritte, questa invece la prende e la colpisce in quel punto dell'anima che lascerebbe chiunque senza respiri. La nota che esce dalla bocca di lei, dopo essersi leggermente scostata, quando una marea di fulminei pensieri la invade sarà una tonalità quasi incerta, preoccupata. Come la catena che, per quanto d'oro, sente ora cingerle il cuore e cadere come piombo tra le mani, per fare doppi giri, immensi sull'anima della sua libertà. Cammina un po' distrattamente dentro quella camera, come se fosse sull'orlo del burrone.  » Ha.. accettato, Cregan «  incredibile come le tremi la voce.  » Quindi ora che succederà? «  lei non è per nulla avvezza a certe dittature da protocollo e le parole le muoiono in grembo, oltre quelle nausee mattutine che ogni tanto la infastidiscono.  »


Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   « La osserva, solo ora per davvero, solo ora percepisce che l'entusiasmo che permea la sua essenza di ragazzo, il suo essere innamorato, non è ricambiato, nemmeno lontanamente. Sente il lei l'agitazione fino quasi l'ansia per un evento che doveva essere condiviso. Fuori dalle etichette che ha dovuto usare con Cregan, lui l'ama davvero, deve vestirsi di quelle etichette per far apparire l'unione tra le casate un mero interessa di onore, gloria, denaro, prestigio. Non così per lui che vuole quell'unione per semplice ed immenso amore. » Come, cosa succederà? « Chiede perplesso, e le emozioni ricevono una secchiata d'acqua gelida, l'incendio diviene un lago ghiacciato dal quale il giovane Ryswell emerge a stento. » Quello che succede dopo una proposta di matrimonio accettata tra due casate: « La guarda di sottecchi e il sorriso è sparito lasciando il posto ad un'espressione seria e triste. » i due promessi si sposano... « Lascia le parole in sospeso come se qualcosa volesse uscire da lui, spingesse dalle pareti della sua insensibile mente per uscire. Passano alcuni attimi di silenzio prima che l'argine venga rotto. » ...o dovrebbero. « Le parole sono sconsolate, appena accennate, ma abbastanza forti perché ella le senta. Le braccia cadono inanimate lungo i fianchi e le spalle sembrano incurvarsi sotto il violento peso della reazione della ragazza. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  Non è distratta, ma è ciò che finge di essere. Lo sa da sola cosa significa essere Promessi. Promessi e Ligi.  » Certo, certo Tharek lo so anche io ma io stavo pensando di lasciare il nord, non è ancora inverno, vorrei poter viaggiare verso Sud, forse ora ti devo chiedere il permesse, non so.. «  bofonchia, elude e sparisce dietro cortine di disagio puro. Fare gli innamorati era libertà, passare la vita insieme, e lei non conosce per nulla Tharek  » Scusa ma tu sei andato via da Castle, prima di proclamare amore eterno, io avrei bisogno di un uomo che mi consideri e mi tenga aggiornata sugli eventi. Che mi parli dei suoi stati d'animo, magari.. io.. io..«  torna quel cipiglio, perché lei ha dato un fastidio immenso che abbia lasciato il castello senza nemmeno degnarla di una riga  » Non si comporta così l'uomo che dovrei amare, Tharek, noi non ci conosciamo, se ti comporti così mi nascondi qualcosa, prima di legarmi vorrei sapere contro quali scheletri dovrei combattere  » parla senza dubbio abbastanza spedita, calma ma ancora fortemente basita.  » E' un contratto, il nostro.. la merce è stata venduta, non credevo che affatto che Cregan mi affidasse ad un secondogenito, non sarò mai Lady «  chissà perché glielo dice e chissà perché lo dice se non lo pensa. E' immobile, terrorizzata, sicuramente lontanamente pronta per un qualcosa di più grande di lei.  » Non mi hai chiesto come sto «  sussurra ricordandosi l'ultimo incontro.  »


Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   « Ascolta quelle parole e la furia cieca sale in lui. Forse il suo amore si riduce ad un semplice: voglio essere Lady. quelle ultime parole lo feriscono più delle precedenti. Lui ha sbagliato, questo è vero, ma sentirsi dire che non vuole essere sposata ad un semplice ed ignobile secondogenito è qualcosa che strappa il cuore più di ogni offesa possa aver recato lui a lei andandosene da Castel Cerwyn. Andandosene si, per poter parlare con la sorella e lasciare un messaggio a Raglan, ma per preparare i doni che l'avrebbero attesa alla sala grande. »Così Voi vorreste essere chiamata Lady... « La voce non è ferma come lui vorrebbe ma venata di rancore. » Se credete sia solo un contratto, mio padre sarà felice di sostituirmi con Ryan, mio fratello maggiore, erede dei Rills... « Lo sguardo si abbassa tristemente per rialzarsi dopo poco inespressivo. » Lo comunicherò a Lord Hoarfrost, comunicherò le mie intenzioni di lasciare questo onore a mio fratello, nulla ricadrà su di Voi e sull'Onore di questa nobile casata.« Quindi indietreggia un passo. » Viva gli sposi. « Farebbe per voltarsi ed andare verso l'uscio. » [PAUSA]


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  La schiaffeggiano nel profondo quelle parole, ancor di più lo fanno quei passi che Tharek conduce verso la porta, sicuramente intenzionato a lasciare quella stanza, quel Castello un'altra volta.  » Aspetta, scusami. «  compie un passo anche lei, la stanza di ASYARTHA è accogliente, nel centro - attaccato al muro portante - v'è un letto a baldacchino di legno, pellicce e coperte rinfoderano la lana sottostante e molte di queste cadono a lambire il pavimento. Al lato destro c'è il camino, annerito e sulla mensola poco distante dei libri piccoli. Poi v'è la vasca ancora calda e molte altre cose che parlano di lei.  » Perdonami, non era quello che intendevo, non so come mi sia uscita una cosa del genere, non era mia intenzione ferirti, nemmeno rovinare questo momento.  » Spera che lui a quel punto si sia voltato e possa guardarla. Se riuscisse a trovare gli occhi di Tharek cercherebbe di sorridergli, ma è fuor di dubbio che qualcos'altro scuote l'anima della Cerwyn.  » Ti prego siediti, Tharek «  lei lo fa, poi con il palmo della mano sinistra compie un minuto cenno sulla pelliccia di lupo adiacente.  » Perché prima non mi dici perché sei andato via, non sai quanti pensieri mi si sono arrovellati nella mente, le mie guardie mi hanno detto che un'altra damina è andata via, io credo di aver capito che è una tua sorella, Owen me lo ha detto. «  intende dire che sa che ha una sorella dall'Harclay.  » E' successo qualcosa che non so, per fuggire da Castle Cerwyn, mi dispiacerebbe «  Sorride, non sollevata, sembrano parecchi i momenti che si affollano.  » Non mi sono mai piaciuti i segreti, cerco trasparenza, amore mio. E' vero che noi non ci conosciamo molto, ma ho dato a te solamente la mia passione. Ed il mio Amore, in cambio desidero sapere tutto quello che c'è nella tua vita e..«  ora abbassa lo sguardo, meno duramente di come farebbe di solito  » C'è un'altra cosa, ma prima ti ascolto « 


Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   « Accenna un passo quasi trattenuto in quella stanza; la speranza divampa in lui, che ella lo fermi, che lo richiami alla normalità, che lo riporti dritto fra le sue braccia dove è giusto che lui stia. Le sue parole lo arrestano ancora prima che siano terminate, lui si volta a guardarla e nel profondo un velo di sollievo ricopre il tumulto appena creato. Si arresta a metà tra l'uscio e il letto e la ascolta senza mai smettere di guardarla in viso, cercarne lo sguardo. Ascolta quelle parole che paion gettare un ponte tra i due, traballante ma pur sempre un contatto che altrimenti li avrebbe visti allontanarsi alla deriva. » Si, era mia sorella...è andata a Grande Inverno. « Favella in tono piatto tornando sui suoi passi, rimettendosi al centro della stanza mentre lei si siede. attende ch'ella si sia sistemata prima di proseguire. » Non sono fuggito: sono andato a dare la buona notizia a Raglan e a mia sorella e poi... « Indica la porta alle sue spalle alludendo al corridoio e ai mazzi di fiori senza ancor far riferimento alla seconda parte di sorpresa. » Non sono fuggito, non ne avrei avuto motivo! Chi mi ha visto lo sapeva ma...deduco che la tua servitù non mi ami, dato che non mi hanno nemmeno detto che questa mattina sei andata via presto e io ho fatto la figura del fesso entrando nella tua stanza per dirti che la colazione era servita. « Scuote lento il capo mentre i passi ora muove al letto dove siede vicino ad ASYARTHA, guardandola. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  Il letto si muove baldanzoso, sostiene il peso di due Anime destinate. Destinate per il Nord decisamente e per il futuro che essi stessi decideranno di scrivere. Insieme. Muove lento il capo in segno di assenso, ma arriccia le labbra, stirandole debolmente, lo guarda mentre gli si rivolge, lo fa in tono pacato, eppur privo di una qualsiasi inflessione.  » Non ho detto che sei fuggito, ho saputo che eri andato via. Ho saputo, inoltre, che la piccola Ryswell è fuggita, ella di gran corsa, questo ha fatto indignare quasi tutta Castle, io ho cercato di correre ai ripari, ma la mia famiglia e la servitù è abituata ad un certo genere di rapporto, ossequioso, rispettoso, fortemente ospitale ed accogliente.«  Gli avvicina le dita, sperando che lui colga realmente ciò che sta dicendogli.  » E' una legge, noi seguiamo la legge del Nord, i Cerwyn tengono a queste creanze, mio padre è un uomo diplomatico, timorato dall'errore. Dal fallimento. Eppur egli è il nostro eroe, la vittoria la stringe e vuole che il suo scranno sia lindo a colpe. «  fiorisce un generoso sorriso. Ora gli stringerebbe le dita se lui acconsentisse.  »


Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   Credi che non lo sappia? « Chiede in tono neutro. La osserva scuotendo ancora il capo. » Ti credi che io non mi sia vergognato di ciò? che non ne sia stato ferito? Tuo padre avrebbe potuto negarmi la tua mano per questo motivo, avrebbe potuto attaccarsi a qualche cavillo e lasciare che qualcun'altro ti prendesse. Sono stato chiuso un giorno intero nella mia stanza a studiarmi ogni singola obiezione che tuo padre avrebbe potuto farmi per controbattere in maniera efficace sempre mantenendo il rigore delle forme e dell'etichetta tra nobili, sempre mantenendo il mio posto di secondogenito... « Un'occhiata ancora colma di rancore mentre pronuncia la parola. » che parla ad un Lord di spicco del Nord. « Il silenzio si posa per un istante. » Il suo scranno rimarrà suo per molti anni a venire e non una macchia si è posata su di esso o sul Lord. La macchia semmai è caduta su di me e sul Lord mio padre e non temere che lo ha già saputo. « Quindi guardandola bene in viso. » Non temere che ci saranno le dovute conseguenze...ma ciò non può far vacillare il tuo amore, se è vero come lo è per me. « Il volto si adombra appena. » Dici che mi dai il tuo amore eppure mi rimproveri di non conoscermi: non ho scheletri da nascondere....il primo bacio lo hai ricevuto tu, la mia prima volta è stata con te...questo sono io! « Una nota di rimprovero verso la ragazza. » Dici che ti preoccupi tanto eppure quando ti ho detto che Lord Cregan ha accettato la proposta i tuoi pensieri sono subito volati verso altre terre, le terre che vuoi visitare... « Abbassa lo sguardo nascondendo gli occhi che cominciano a velarsi. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  E' dolce nei modi e nelle parole, conosce meglio di chiunque l'animo umano, proprio perché lei stessa è stata vittima, carnefice. Colpevole, molte volte. E' stata corvo, un corvo solitario, ma anche adolescente, con un gran sorriso alla vita.  » Tharek, sono agitata, non sto molto bene, ancora non ho.. «  ma quelle parole si reprimono immediatamente. Si lancia in piedi, con un balzo familiare di chi sia nella propria stanza. Lo guarda, il viso è solare, v'è in ASYARTHA una bellezza che le è da sempre appartenuta, eppure quei tratti del viso paiono ora più delicati, come un dono fatto solo per lei, per renderla diversa agli occhi dell'uomo che ama.  » lo Cregan siamo cresciuti da soli, lui ha cercato di fare il papà, io ho cercato di fare la figlia. L'amore tra i miei genitori è stato vero, vero anche che l'alleanza c'era stata a quei tempi, ma bastò uno sguardo solo per far capire ad entrambi che avrebbero seguito le orme dell'amore e del rispetto. «  Cerca di voltarsi ora di guardare fuori dalla finestra che si è appannata per via della fonte di vapore che ancora, di rado, viene fuori dalla vasca.  » Lord Cregan è stato severo con me, tutti lo sono stati, ma più che combatterli come una ribelle senza cervello, ho cercato di mascherare, ribelle per via dell'anima, non volevo che pensassero che io fossi così incline a farmi piegare dalle regole, ma allo stesso tempo, ascoltavo. Studiavo e capivo. «  Sospira  » Si aspettano che io sia amata alle Rills, credo, tutto qui. «  sorride, scioglie le mani e posa i palmi sul bordo della vasca.  »


Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   Vuoi sapere cosa mi ha chiesto tuo padre? « Le chiede guardandola in viso, vedendola splendere della luce del giorno che le colora la pelle di qualcosa di nuovo, un dono inaspettato. » Tuo padre stesso mi ha chiesto se ero coinvolto sentimentalmente, se oltre ad una alleanza ci fosse qualcosa di più...e sai cosa gli ho risposto? « La guarda in viso e altro combustibile viene buttato sul fuoco e la fiamma torna ad essere un'incendio incontrollato. Le parole escono fuori di bocca come l'incendio che ha dentro, incontrollate eppure sentite nel profondo. Prenderà il silenzio della ragazza come un assenso, » Io gli ho detto SI, io gli ho detto che Ti amo! « E come la paglia brucia per un secondo generando un lampo, così le sue parole si esauriscono e lo sguardo torna ad abbassarsi al bordo del letto, alla pelliccia schiacciata dove poco prima era seduta la ragazza. »Io gli ho detto si e come ti amo io ti amerà chi mi è accanto, chi mi è fedele e chi ama me. « Il capo si alza nuovamente e gli occhi azzurri vanno ad incontrare i suoi. » Io amo i Rills, io amo il mio territorio e sono pronto a sacrificare tutto il mio essere e la mia esistenza per la mia terra; quella gente, la mia gente ama me e amerà te nello stesso modo in cui io amo te. « Un lieve sorriso torna a far capolino sul viso, un segno di rinnovata distensione. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  Forse si rende conto solo in questo momento del perché Cregan l'abbia affidata a Tharek per tutta la vita. Si rende conto che suo padre l'ha lasciata andare all'amore, ad un sentimento più vero rispetto all'effetto da suono atono che avrebbe comportato una qualsiasi altra scelta per la sua dolce ASYARTHA. Abbassa lo sguardo, sfugge un sorriso quasi simpatico, la bocca di lei forma una specie di cuore, mentre mastica la pelle all'interno.  » Ora ho capito molto, mio padre ha visto il buono in te ed il meglio per me, non ha esitato e lo ringrazierò per tutto e per questo. «  annuisce, consapevole di alcune storie che, forse, questa mattina, stanno evolvendosi verso la fine. Una fiaba finisce, una ha inizio. Il problema per ASYARTHA però giunge ora, in quei pressi mentre non riesce a non dirglielo e non si costringe nemmeno di non farlo.  » Tharek, ho bisogno di dirti una cosa veramente molto importante, io lo so che tu sei un uomo e non dovrei mai e poi farti una confidenza di tale portata, ma tu per me sei tutto, per questo motivo ti devo dire una cosa. «  si guarda in giro, poi cercherebbe di avvicinarsi al bordo del letto, inginocchiandosi e sollevando il busto verso il suo viso. Una volta compiuti questi movimenti, con la mano destra a conca andrà all'orecchio di Tharek, nessuno udirà nulla, solo lui sarà il depositario di un segreto. Quello che gli sussurrerà all'orecchio sarà il fatto di aver saltato il ciclo della luna, o per lo meno gli farà intendere che queste ritardano e ancora dopo settimane non sono arrivate. Dopo di che, rimarrà in ginocchio, la schiena dritta, le mani giunte sull'incavo delle cosce. Un cipiglio furbo e birichino  » Uhm, hmm«  mugola e fa segno di no con la testa.  »


Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   « Non fa che terminare il suo dire ed udire le parole della ragazza che disegnano lo stesso tipo di uomo che lui ha intravisto nel Lord Cerwyn. Per quanto lui abbia sudato freddo a dover parlare con lui nulla può ripagarlo di più dell'aver ottenuto ciò che desidera più al mondo: Asyartha. » Si amore mio, dimmi pure... « Così facendo asseconda i movimenti della ragazza aiutandola ad avvicinarsi, sostenendola e portandola a se mentre lei si avvicina con fare guardingo al suo orecchio per poter parlare nel massimo della riservatezza. Le mani sfiorano la folta chioma del giovane e l'orecchio mentre un soffio caldo arriva a lui e le parole dietro di esso. Strabuzza gli occhi e il corpo si irrigidisce: la prima reazione è quella di scoppiare in un urlo di gioia furibonda, eppure lo contiene. Il fatto che ci sia un ritardo non significa ancora nulla. Appena lei si stacca potrà vedere un candido sorriso sul volto del giovane e una calda espressione d'amore. » Cosa ti ha detto Maestro Lucan? « Chiede senza andare troppo per il sottile, alzandosi e stringendo la ragazza forte a se. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  Lei è la vera matta, mattacchiona. Non dice le follie che vuole fare, ma le esegue tutte.  » Maestro Lucan non mi ha detto nulla, non mi ha fatto mica una visita completa quella mattina. Tharek, mi ha dato un infuso dei suoi con le erbette e si è ritirato da me. «  Parla con un tono ironico e ne ha buoni motivi.  » Non posso mica dirglielo, per tutti gli Antichi, io non ho mai un ritardo, io sono precisa-precisa e se non arrivassero ancora per un po' di tempo, sarò costretta per forza a farglielo sapere e sai che cosa vuol dire? «  si lascia abbracciare, mentre parla si sentono le vibrazioni della voce che calcano sul petto di ASYARTHA.  » L'abbiamo combinata grossa grossa Tharek, se mio padre lo viene a sapere! «  si esprime per la rivoltosa che in fondo è, con il classico timore del padre che, per quanto sia pacifico e controllato, sapere che ASYARTHA si sia concessa prima del matrimonio potrebbe probabilmente infastidirlo e soprattutto, cosa che ella non vorrebbe mai e mai poi, che egli provasse un sentimento di delusione e di quel famoso -fallimento- verso la sua Primogenita.  » Io sto facendo di tutto, cammino, mangio, vado a cavallo, chissà.. «  si porta con la schiena curva ora, slegata dalle braccia di lui e inspira profondamente, poi solleva quei occhi cerbiatto e fissa quelli di Tharek.  » Che guaio se fosse così! « 



Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   « Ascolta le sue parole sempre tenendola stretta a se, nell'unico posto in cui lei deve stare. Il suo respiro è regolare nonostante la notizia assolutamente forte. La mente del giovane già elabora piani e teorie per trovare una soluzione. Stringe la ragazza e la bacia sul collo, e sotto l'orecchio per rassicurarla. » Si, lo capisco... « Il tono potrebbe far pensare che lui non abbia compreso davvero quello che la ragazza gli ha detto, invece è vero il contrario. Il silenzio diventa palpabile e quasi elettrico mentre la testa del giovane si riempe di mille voci che gli suggeriscono una cosa. » Dobbiamo anticipare le nozze e forse ho alcune scuse pronte per farlo...i tempi sono tumultuosi, non sarà visto come una bizzarria sposarsi in breve tempo... « La scosta un poco da se per avere una visione chiara del suo volto, per capire se quanto ha detto è congeniale anche a lei oppure no. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  Sente il contatto delle labbra di lui sul collo, il respiro e tutte quelle scintille che l'avevano già rapita e fatta cadere, rotolando da sommità altissima. Infine si è buttata ed è finita dritta al centro del cuore. Il suo, ma anche quello di Tharek.  » E' un bel problema, io aspetto ancora qualche settimana, dopo di chè dovrò per forza fare qualcosa «  la voce di Asya è tuttavia serena, pienamente controllata e accetta di buon grado perfino la soluzione delle nozze rapide e quasi indolore.  » Tu puoi fare avanti ed indietro da Castle, hai visto come è vicino a Grande Inverno, io credo che rimanderò tutti i miei viaggetti «  se la ride un po' sommessamente, abbracciandolo, tenendolo stretto, sollevandosi sulle punte dei piedi per stringerlo.  » Tharek quando verrò nelle Rills, porterò alcune mie guardie fidate e alcuni mie servitori, tra cui Clearance, ti prego non dirmi di no, saperli con me mi farà stare meglio nelle ore di solitudine mentre tu starai lontano, ma sappi che io verrò sempre con te. Io sarò sempre dove sei tu. «  gli poggia le labbra morbidamente sull'angolo della bocca e sorride mentre lo fa.  » Amore mio «  favella aprendo gli occhi sulla vita, su una vita che è costata tutto il tempo necessario.  »


Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   « La tiene vicina a se eppure abbastanza lontana da poterla sempre guardare in viso, la lascia parlare, lascia che ella esprima tutti i suoi dubbi e le sue paure, La guarda come se null'altro esistesse in quel momento al di fuori di loro due. E nulla in effetti esiste se non loro due oramai. Avvicina il volto a quello della ragazza e la bacia, sulle labbra, un lungo bacio caldo prima le labbra di lui si schiudano per aumentare l'intensità del bacio: la lingua che scivola nella bocca di lei. Un bacio che dura alcuni lunghi istanti prima di allontanarsi da lei. » Anticipiamo le nozze! « E' la sua decisione immediata. » Manderò alcune missive e muoverò un po' chi di dovere per velocizzare gli eventi. Lo farò da qui, da questo castello, dalla stanza che mi ha gentilmente concesso tuo padre. « La osserva con il sorrido ampio e dolce. » Avremo presto la nostra quieta intimità e da quel momento in avanti potremo essere più liberi di quanto lo siamo ora! « La bacia ancora, un bacio più casto, più veloce ma non meno carico di sentimento. »


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  Il bacio la confonde, la travolge e la rende -nuovamente- vulnerabile tra le braccia di Tharek.  » Lo sai che il nostro bambino semmai sarà così «  ed abbassa gli occhi sul suo corpo  » Finchè non ci saranno le nostre nozze ufficiali sarà un bastardo, dovremo chiamarlo con il cognome dei bastardi nobili del nord, Snow «  lei questo lo sa eccome, perché qualcuna delle sue parenti ha avuto dei bastardi e molti di questi nemmeno furono poi riconosciuti.  » Amore mio, io rimango a Castle, ma farò delle scappatelle rapide a Grande Inverno tanto per sentire che aria tira, ma tornerò sempre qui, quindi sai dove trovarmi ed io ti farò sapere, spero, forse che così non sarà. In fondo abbiamo tutta la vita, le nozze sono un momento molto emozionante e bello, non vorrei rincorrerlo, ma tuttavia mi affido alle tue decisioni, io amo te e che queste etichette.. «  stropiccia il viso, costretta sicuramente da tutti quei dettami così reali, così nobili. E loro sono molto, davvero molto fortunati oggi. Sono vivi, sono insieme e si sposeranno presto.  » Ho una fame! Andiamo in sala grande credo che ci sarà ancora qualcosa da stuzzicare, rimani qui a pranzo spero, Cregan ne sarà felice. «  lei lo sarebbe più di chiunque, in fondo è un grande castello quello, può ospitare le discendere dei Cerwyn e di chi verrà ancora.  »


Tharek [Castle Cerwyn | Stanza]   « Le parole di lei rispecchiano i pensieri che lui ha avuto in quel momento. La decisione di anticipare le nozze è per quel motivo: evitare di avere un figlio di nome snow. Ma lui ama lei e nessun'altra, ama la donna che con molta probabilità ha messo incinta, che ha promesso di sposare e per la quale ha ricevuto il permesso dal padre. I tasselli stanno andando al loro posto, forse più in fretta di quello che lui desidera ma ci stanno andando. » Si amore mio...una sorpresa ti attende nella sala grande. « Aggiunge prima di mettersi al suo fianco prendendola a braccetto per avviarsi alla porta. » Ti amo « Aggiunge infine prima di aprire la porta e varcarne l'uscio portando la ragazza al suo fianco, come fossero già sposati. Nella sala grande li attenderà la tavola imbandita ma qualcosa di diverso potrà vederlo la giovane Asyartha: tutti i piatti portano uno stemma diviso in 4, un cavallo ed un ascia. Lo stesso stemma è stato dipinto su una tela posta su un cavalletto vicino al tavolo. Sul piatto di Asyarta c'è un anello in oro, una treccia di oro bianco e oro rosso che rassomiglia ai fiocchi con cui sono stati chiusi i mazzi di fiori. » [EXIT]


Asyartha [Castle Cerwyn | Stanza]   «  Non si aspettava quasi nulla da questa giornata assurdamente ordinaria, attendeva, è molto brava a farlo, a guardare il tempo che passa e non fare assolutamente nulla. L'attesa è per i forti, gli altri si muovono come tarantole impazzire in un recinto che gli starà troppo stretto. E' stata educata, più che altro è stata temprata. L'inverno forgia, segna e marchia. La pazienza è un dono.  » Io davvero non credo di meritarmi tutto questo «  lo pensa, perché crede di non essere mai abbastanza nemmeno per se stessa. Non appena lasceranno la stanza calda, si avvicinerà a Tharek, ma cercherà di legare le sue dita alle proprie. Solo dopo, in un secondo momento, quando si ritroverà a ripassare da quel corridoio imbastito, comprenderà. Il rosso dei Ryswell e il grigio-argento dei Cerwyn. I gigli. Così si fermerà proprio vicino ad uno di questi e in quel momento, anche Tharek potrebbe sostare un attimo. Con le dita solleverà i riccioli dei nastri, riconoscendo la nobiltà dei colori delle loro casate. Della Fedeltà e dell'alleanza che unisce i loro nomi. I loro corpi, i loro cuori. Sfilerà via un mazzo di gigli e tutto il resto e se lo porterà via. Uno, quello scelto, verrà seccato e conservato per molto tempo. Dopo di che, arrivata in sala, ringrazierà Tharek forse un miliardo di volte. Perché non può fare altro che dirgli -grazie- per la vita che le sta donando, dolce come il bacio di poco prima ma forte come la potenza di steli in fiore.  » [Exit]
[Modificato da Antair 12/09/2015 09:18]

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