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[Città del Gabbiano] La battaglia personale

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2015 18:08
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Sesso: Femminile
31/08/2015 18:08

Asyartha [Alloggi Cerwyn] « Si è decisamente svegliata da poco. Si noterebbero ancora alcuni segni del cuscino che vanno a rigarle la guancia destra, tuttavia sembrerebbe avere un viso riposato, occhi vispi ed è di ottimo umore. Ha una vestaglia lunga a cingerle il corpo alto, bianco, magro, spuntano oltre la copertura del petto, le forme del seno appuntito e mordicchia un biscotto camminando a piedi nudi verso l'ingresso che porta poi fuori, dove solo Alfridh è di guardia. Ha i piedi nudi, lunghissimi capelli sciolti, puliti e profumati. Tra poco si preparerà per uscire, non le ci vorrà molto ad indossare qualcosa di realmente più appropriato. Passa attraverso una finestra, piccola e quadrata, si solleva sulle punte dei piedi per spiare all'esterno, si accorge di come il vessillo della sua casata svetti e di come lo stendardo garrisca sotto qualsiasi vento, in una qualsiasi terra. Straniera. » Volevo ricordarvi, mia Signora che avete tutto pronto, il mantello e l'abito quello blu. « la voce che si orienta bene per cercarla da quelle fitte mura è quella di Clarence, donna fidata ed ormai al servizio dei Cerwyn. E di ASYARTHA, ovviamente. Lei annuisce con un minuscolo cenno del capo, ma ha la bocca piena e una briciola le rimane attaccata all'angolo della bocca, non appena riuscirà a liberarsi del pastone favella. » Uhm, grazie Clarence, tra poco mi cambio. «

Owen [Contrada del lupo|Alloggi Cerwyn]« cammina per la contrada del lupo, la schiena lievemente inclinata in avanti, il braccio destro è disteso lungo il fianco, mentre il sinistro è piegato, la mancina ferma contro il fianco, le iridi azzurre danzano da un viso all’altro, senza soffermarsi troppo sui visi, Veste una tunica in tela grezza color cobalto, stretto sul davanti da alamari in tessuto, Brache in cotone grigio scuro si infilano negli stivali alti sino al ginocchio in pelle marrone, in vita un cinturone di pelle nera, da cui pende, presso il fianco sinistro, un’ascia da battaglia, un mantello in tela grigio chiuso sul davanti da una spilla in bronzo dalla forma delle tre lune, calante, piena e crescente del suo clan completa il tutto.La parte superiore dei lunghi capelli castani chiari sono raccolti in una coda di cavallo, stretti da un filo di cotone nero mentre la parte inferiore è lasciata libera e ricadono sulle le spalle; una barba, corta e regolata, dello stesso colore della chioma, gli decora il volto.seguito come di consueto dai suoi uomini, la sua attenzione è catturata dallo stendardo di casa Cerwyn che garrisce al vento, ferma il passo, un ghigno soddisfatto affiora alle labbra, avanza verso di esso, ferma il passo a pochi centrimetri dalla porta, punta le iridi azzurre sulla guardia posta all’ingresso, lo squadra dalla testa ai piedi » di alla tua signora che Owen Harclay desidera parlarle.« diretto il tono, attende che egli lo annunci. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « E' a poco dalla soglia, il portone di legno è spalancato, oltre ai raggi del sole di questo posto che si ostina a non dirle niente, entrano piacevoli refoli di vento caldo, un caldo più leggero rispetto ai climi torridi di Pinkmaiden. Alfridh che vede già in lontananza il nobile Harclay avanzare, assottiglia di poco le palpebre. Annuisce ma il tempo di girare le spalle e si trova proprio la Dama di Castle davanti agli occhi » Mia Signora, ben svegliata « il tono di lui è caloroso, paterno. » Ahhh, Alfridh perdonami, mi sono svegliata tardi, domani andremo a cavalcare, promesso. « le schiaccia l'occhiolino lui, e lei fa lo stesso. Poi lui continua » Dama ASYARTHA, c'è il nobile Harclay che desidera essere ricevuto. Gli dico di entrare? « è strano come Alfridh esprima in così poche parole, tutti i suoi migliori intenti. ASYARTHA di rimando, sgrana gli occhi, si sposta se ci riuscisse dalla visuale del profilo del corpo dell'armigero e scorge poco più in là, Owen. » Per gli Antichi! Cosa, chi? Scusa Alfridh ma in vestaglia? « domanda ora tornando a nascondersi davanti all'omone. » Va bene, ditegli che lo attendo ma che sono in vesti poco consone, si dice così secondo te « se la ridacchia e scappa via, entrando in una stanza proprio al lato dell'ingresso destro, dove vi sono tavoli, scaffali e una piccola libreria con scrittoio. » Vi attende ma è appena sveglia dice di non stupirvi del suo abito « sorride sotto i baffi Alfridh e fa cenno di invito ad Owen e gli indica la sala preziosa. »


Owen [Contrada del lupo|Alloggi Cerwyn]« Inarca il sopracciglio sinistro al dire della guardia, » Volete forse sedurmi Cerwyn,« alto il tono così che ella possa sentire le sue parole anche all’interno, » potevate avvertirmi che i vostri intenti erano questi, sarei venuto prima a trovarvi« la mancina si alza con il palmo aperto e rivolto verso l’interno, un chiaro segno ai suoi uomini di aspettarlo fuori, entra nella stanza, un ghigno beffardo affiora alle labbra, si guarda intorno, alla ricerca della figura di lei, la intravede nell’altra stanza,avanza, il ghigno permane sulle labbra, le iridi azzurre si soffermano per un breve istante sulla vestaglia di lei per poi risalire sino ai suoi occhi » devo dire che sono adir poco sorpreso dal vostro abbigliamento, dal nostro ultimo incontro ho dedotto di non esservi particolarmente simpatico, ed ecco che appena vengo a trovarvi vi abbigliate con una vestaglia, è straordinario come cambiano le cose in soli pochi giorni,« scherzoso il tono,il ghigno beffardo permane sulle labbra,attende una reazione di lei alle sue parole. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « Si pulisce le dita zuccherate sulla vestaglia, in tutto questo ode benissimo le parole di Owen da fuori e solleva gli occhi al cielo, ad intimarsi di rimanere calma. Calma e -ragionevole -. Non appena Owen spunta dall'ingresso della sala lei non farà nulla. Non è proprio male la vestaglia, del resto è spessa quanto basti a riparala dalla frescura notturna, ma non tanto dagli occhi indiscreto dell'altro sesso. » Sei un bifolco, non guardarmi così. « parla in tono seccato, e per quanto possa cercare un angolo meno illuminato che possa coprirla niente vale la pena di quello spettacolo di pura Innocenza. » Hai mai sentito parlare di Odio e Amore, Owen, bene io potrei arrivare a provare questi sentimenti così perversi per te che tu non ne avrai mai un'idea. « Si umette le labbra e fa un passo avanti, non v'è molto a dividerli forse un metro o poco più. Le forme del corpo di lei si definiscono tra i veli di lino e cotone e soprattutto ad un certo punto, con un rapido gesto di entrambe le mani porterà in avanti, dall'altezza del collo, i lunghi capelli che le scendono infiniti oltre i fianchi. » Non ho fatto in tempo a cambiarmi, mi sono svegliata da poco, stanotte non ho dormito. « mente, in realtà ha dormito benissimo, solo che la notte per la Cerwyn non è stata affatto di quelle brevi. »


Owen [Contrada del lupo|Alloggi Cerwyn] bifolco, che brutta parola,« il ghigno beffardo permane sulle labbra, » sono un uomo Cerwyn, e potrai capire che la visione di una donna in vestaglia possa colpire la mia attenzione, dopo tutto provengo dalle montagne, e le donne del mio clan indossano sempre cotte di maglia, e corazze di pelle al posto delle vestaglie« spiega con tono beffardo, » l’odio è un sentimento puro, infiamma i nostri animi, e nutre i nostri cuori,« una breve pausa, » l’amore in vece, svanisce in un battito di ali, non dura mai per sempre,« afferma con tono deciso, » io invece ho dormito benissimo, ed ho anche brindano con molti boccali di birra, dovresti berla anche tu la birra, è particolarmente adatta per fare dei sonni lunghi e profondi,« avanza di un passo verso di lei,le iridi azzurre permangono sul suo viso. » avete avuto occasione di parlare con Tharek? di chiedergli di rinunciare alla nostra piccola sfida?« tranquillo il tono, attende una risposta da lei. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « Stira le labbra » Bifolco è la parola giusta per te, Owen « trattine una sorta di presunzione nel tono di voce. Pochi attimi dopo, Clerance fa il suo ingresso nella sala, chiedendo permesso e occhieggiando verso ASYARTHA » Vi ho portato questo, mia signora « ben piegato v'è un mantello di candido bianco, spesso con delle cuciture argentata su un lato alto superiore sia a destra, sia a sinistra, di rose e gambi di spine. » Lo lascio qui « è chiaro l'intento di Clarence che spera che la sua pupilla possa indossare quel manto e coprirla. Esce poi dalla sala, mentre Asya dal canto suo ringrazia con un cenno del capo. Nel momento in cui ne ode le verba di lui, le dita starebbe per aprire il mantello con il solo intento di indossarlo, ma un gesto la rimanda indietro, poiché ferma quel movimento. » Guarda pure Owen, è l'unica cosa ch e potrai permetterti di me, guardarmi, nel guardare non c'è alcun peccato. « è sarcastica, lei vuole sfidarlo in tutti modi, vuole vedere quanto entrambi possano andare oltre, quanto anche rimanere nei loro ruoli e cognomi. » Non sono riuscita ad incontrare Tharek, ma spero che questa sfida tra voi non porti a disonorare i vostri nobili padri, in primis. Ci vorrebbe qualcosa di più alto, qualcosa a cui si ambisce per una sfida e non mi sembra che un cavallo sia la merce migliore « tasta con le dita la dolce sofficità della stoffa. Si volta e lo guarda con occhi da gatta, tanto avvelenati quanto maliziosi. » La prossima volta portatemi a bere birra, o consegnate un dono per me, un barile di prezioso liquido ambrato. « si volge ora completamente verso di lui, respira in modo regolare e lo fissa. »


Owen [Contrada del lupo|Alloggi Cerwyn] continuate pure a chiamarmi bifolco se volete, le vostre parole non mi scalfiscono per niente,« accompagna le parole con un lieve sorriso, » vi faccio soltanto una domanda, penso che avrete sentito anche voi di quella giovane che è stata stuprata qualche giorno fa,« si prende del tempo prima di continuare, » ecco, poniamo l’esempio che anche voi vi dovreste trovare i situazioni simili, in giro di notte per i viottoli di città del gabbiano con pochi uomini, e per uno sfortunato susseguirsi di eventi, vi dovreste trovare circondata da un numero di uomini superiore al vostro, armati e con intenzioni assai poco benevole nei vostri confronti, chi vorreste che ci sia a proteggervi? dei prodi cavalieri dalla fulgida armatura devoti al loro codice, o un bifolco come me e i miei uomini, pronti ad azzannare alla gola chiunque possa mettere in pericolo la vostra incolumità« afferma con tono rozzo, alle successive parole di lei, soffia fuori l’aria dalle narici, scuote lentamente la testa, » che ragazzina sciocca e ingenua siete, non dovreste sfidare così un uomo, potreste risvegliare il demone che si cela dentro di lui.« le parole fuoriescono in un soffio dalle sue labbra. » per quanto riguarda Tharek, non ho alcuna intenzione di disonorarlo, ne lui vuole disonorare me, e se pensato che sia stato io a sfidarlo vi sbagliate, è sua sorella a lanciarla a me « schiocca la lingua sul palato, » potrebbe non esserci una prossima volta,« commenta con tono tranquillo. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « Lo ascolta, anche perché in quella stanza ci sono solo loro due e lei, in fondo, non sta così male con Owen quanto tenterebbe con tutta se stessa di convincersi o convincerlo. » Mmmh « mugugna sulle sue parole e si porta alla finestra piccola e bassa, dandogli così le spalle. » Ci sono già gli uomini Cerwyn a proteggermi, se ciò non bastasse Owen vorrei avere i Lupi. « sostiene ma a quali lupi si possa riferire non è dato sapere. » E tuttavia se ciò dovesse accadere a te spiacerebbe? « si volta verso di lui, tenta di guardarlo negli occhi senza farsi travolgere, per un attimo, dai sentimenti di odio, ripicca o rivalsa che prova con l'erede. Attende una risposta, forse vorrebbe averne più di una ma se solo si permettesse di chiedere di più, sa che finirebbe in un vortice senza ritorno. » Tu tieni a me? « si limita a chiedergli, mentre prende un respiro e continua a cercare alcune risposte.


Owen [Contrada del lupo|Alloggi Cerwyn] « le iridi azzurre la seguono mentre ella si porta alla finestra, un lieve sorriso affiora alle labbra nel sentire la sua risposta,tira su con il naso, inarca il sopracciglio sinistro alla domanda di lei, » si, mi dispiacerebbe, « una breve pausa, » come mi dispiacerebbe per ogni donna del nord che dovesse trovarsi i tali tragici eventi,« afferma con tono tranquillo, avanza verso di lei, lento il passo, il suono degli stivali di pelle che picchiano contro il pavimento in pietra rimbalza sulle pareti lo sguardo è fisso su di lei. » che cosa c’è dietro a questa domanda, forse il tuo animo è tormentato Asyartha? forse dentro di te si sta combattendo una guerra, che non riesci a controllare? forse stai annaspando nel buio alla ricerca di risposte che ancora non hai trovato? » si ferma a pochi passi da lei, le iridi azzurre si tuffano in quelle di lei, la destra si alza e se ella glielo permetterà l’accarezzerà la guancia destra con il dorso della mano »Così bella, così fredda. Come un mattino di pallida primavera ancora legata al gelo dell'inverno.« le parole fuoriescono in un soffio dalle sue labbra, attende la sua reazione. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « Lo guarda e negli occhi di Asya si dipingono diverse possibilità, ma nulla le è concesso sapere, nemmeno di quello che sarà il domani. I suoi occhi si colmano di emozioni quasi oscure, gelide, ruvide. Lo ascolta, cresce in lei la consapevolezza che Owen e Tharek siano diversi per indole, natura e carattere. Non hanno niente da condividere eppure c'è un fuoco che ribatte ignaro senza forza. » Owen, ho le mie battaglie e tu hai le tue. Sto cercando di capire, ma non riesco a farlo. Ho pochi elementi, mettiamola così. Forse noi due non dovremmo vederci mai più. « spara dritto come il dardo che vorrebbe si conficcasse nel cuore di Owen. Quando lui si avvicina e l'accarezza, avverte un tocco diverso sul viso, in questo stesso istante i suoi occhi rimangono vitrei, freddi. Come chi si stesse ordinando di non coinvolgersi e non sbagliare. Ma lascia.. lascia che Owen possa toccarla. » Hai già vinto, Owen e non lo sai, ma questa guerra non mi può appartenere. Lo sai chi vive nel mio cuore e se tra noi dovesse esserci un trattato saprai che non potrai mai avermi completamente. « glielo dice e più rimangono lì a guardarsi negli occhi, più i loro visi sembrano scrutarsi a fondo. » Oggi hai "guardato" ed hai "sfiorato" la mia pelle, chi l'avrebbe mai detto « cerca di ironizzare, ma è alla mente che chiede distacco, al cuore di non esploderle nel petto. Ha due occhi affusolati, perfetti si direbbero eppure non sorridono. »


Owen [Contrada del lupo|Alloggi Cerwyn] e questi elementi ti stanno trascinando in un abisso profondo, dove non c’è via d’uscita,« una breve pausa, » se è ciò che credi e di cui sei convinta« si umetta le labbra, » allora ordinami di andarmene, di lasciare le tue stanze, ordina ai tuoi uomini di trascinarmi fuori a forza,« tranquillo il tono, ascolta in silenzio ciò che ella dice, riguardo la guerra, aggrotta la fronte » quanto poco sai di me ASYARTHA, quanto poco mi conosci,eppure credi di conoscermi perfettamente, in te si è stillata la convinzione che io sia un mostro, un essere che meriterebbe di venire bandito dai sette regni, e per cosa poi, per la mia crudeltà? per il mio pessimo carattere, è pieno di persone ben più crudeli di me, piccola ascia, in confronto a loro io sono un gentiluomo.« afferma con tono deciso. » per ciò abbassa la tua barriera di ghiaccio, non ho alcuna intenzione di ferirti, non sono una bestia, anche se tu sostieni il contrario.« duro il tono. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « Odia dover parlare di sè. » Owen ti voglio bene, credimi, credi in questo, ma Tharek è importante, molto. Quando lo vedrai dovrai pensare a me, a me solamente « non sa da quale pulpito le stiano sfuggendo quelle parole. Non sa più quale sia la verità dentro di lei. » Non voglio cacciarti, voglio che tu rimanga e vorrei conoscerti, io.. io credo che noi due non ci conosciamo affatto. « sente la mano di Ower scivolarle dal viso, non è pronta per la gabbia, qualsiasi essa sia, dorata o di piombo, il fiume di quegli istanti parte veloce e lei gli afferra la mano, la stessa che prima solcava il viso della Dama. Stringe le dita sul polso di lui. » Perché sei qui Owen, cosa dovevi dirmi di così importante da non poter attendere oltre, un giorno, due giorni. « non lascia il polso del guerriero, anzi sembra che le dita vadano a stringerlo più forte e in quel gesto v'è qualcosa, una scia invisibile. » Tharek non accetterà mai di averti come rivale in questa guerra, decidiamo di non vederci mai più. « è come se chiedesse lei un trattato di mutuo soccorso ora che ne sente davvero il bisogno, ma la guerra che intende è quella in cui potrebbero finire loro tre. » Io so che lui parlerà con Cregan quando saliremo a Nord, o forse non tornerà nemmeno nelle Rills per trattare con lui, Owen decidi la tua parte. « sussurra ma lo tiene sempre dal polso, ora in modo più placido. Parla piano, calma. Dovrebbe cacciarlo, forse, ma non è questo che farà di lui. »


Owen [Contrada del lupo|Alloggi Cerwyn] « sospira alle sue parole, abbassa la testa, lo sguardo fisso sul pavimento, »non voglio ucciderlo se è questo che temi, non useremo armi, non sono così pazzo dal mettere a repentaglio la sua vita e la mia per una sciocca sfida, queste terre hanno già assaggiato fin troppo il sangue del nord, e non ne assaggeranno più »in vero non so neanche se queste sciocche sfide si terranno visto che ora il mio clan e la sua casa sono in buoni rapporti,« si prende del tempo prima di continuare, »ascolta bene ciò che dico, perché è la prima ed ultima volta che sentirai queste parole, sono pronto a rinunciare alla sfida, per non farti soffrire, consideralo un regalo da parte mia.« afferma con tono tranquillo, avverte la presa di lei sul suo polso, » prima devi giurare sugli antichi che ti terrai per te ciò che sto per dirti, mi scoccerebbe molto se ciò che ho in mente dovesse sfumare per una tua leggerezza,« deciso il tono, ascolta in silenzio quanto ella gli dice riguardo a Tharek, » farò la mia parte, puoi starne certa.« un lieve sorriso affiora alle labbra. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « Lascia piano il polso di Owen. Non ha più nemmeno la minima idea di quanto è che sono stipati dentro quella stanza. » Il nord ci tiene che i propri Alfieri vadano d'accordo e siano in pace Owen, lo sai perché è una delle mille cose che Cregan è capace di dire alla sua primogenita, credo che tuo padre abbia fatto lo stesso per te, tanto diversi i modi diversi i sessi, ma tutti dobbiamo espletare i nostri compiti di figli e nobili, quindi ti ringrazio per la sfida. « si zittisce e quelle ultime parole la lasciano basita quanto sconcertata. » Nessuna leggerezza, so mantenere i segreti » si allontana fa un passo indietro, si appoggia con i reni al davanzale della finestrella. Storce il muretto sull'ultimissima affermazione di Owen, incrocia le braccia al petto. » Lo sapevi che avresti messo zizzania. « scrolla le spalle e lo guarda dritto negli occhi. » Io amo Tharek « lo afferma, lo ribadisce come se volesse indebolirlo e aggiunge » Ryswell e Cerwyn avranno modo di pensare al prestigio unico dall'unione delle nostre casate « continua perché vorrebbe quasi sfiancarlo dall'intento, semmai ne avesse davvero la reale intenzione di concorrere per la prima figlia di Castle. » Owen aizzi in me sentimenti violenti « dice ancora appoggiata al davanzale. » Tu mi sembri il classico uomo che dopo il matrimonio, se non prima, si svenderà ad altre donne di bordello, e metterà al mondo tanti piccoli bastardi. Ed io.. io non voglio un uomo così al mio fianco per la vita, per questo motivo ai miei occhi sei come il mostro che hai menzionato poco prima. Tharek è diverso. « conclude, certa di ciò che è un sensato elenco di pregi e difetti. »


Owen [Contrada del lupo|Alloggi Cerwyn] « le iridi azzurre si tuffano in quelle di lei, si prende un lungo momento di silenzio prima di parlare » ho trovato una pista che potrebbe portarmi sulle tracce dei responsabili dell’assassinio della nostra cara principessa, » un soldato di un lord dorniano, ha brindato alla caduta della casa Grafton la notte in cui è morta la principessa, e sono sicuro che saprà darmi molte altre informazioni quando ci parlerò molto educatamente,« l’angolo sinistro della bocca si tira in un ghigno,« non vado oltre, anche per la tua incolumità,ricorda tieniti per te queste parole« ascolta il silenzio il successivo discorso di lei riguardo i Ryswell e i Cerwyn » so bene di non poter competere con un nobile di una casata più prestigiosa della mia e che la tua casata troverebbe maggior vantaggio e prestigio con essa in vece che con la mia, non vi è alcun bisogno di ricordarmelo Asyartha,« tranquillo il tono, inarca il sopracciglio quando ella gli espone il suo pensiero riguardo ad un possibile matrimonio con lui, » ti sbagli,« sussurra piano, » avanza a piccoli passi verso di lei. »io non ti svenderei per nessun’altra al mondo, come sempre ti sei fatta un’idea sbagliata sul mio conto, se prendo un impegno con una persona o se le giuro amore eterno, non verrò mai a meno alle mie parole, e che gli antichi mi fulminino se dico il falso.« ferma il passo a pochi centimetri da lei, le iridi azzurre permangono nelle sue. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « La storia si ripete, direbbe qualcuno. Owen ha trovato i suoi indizi. » Non daremo la colpa a Dorne un'altra volta, spero! « dice repentina appena sente puzza di complotto alla Valle e della morte di sua cugina. » Owen non dirò nulla, puoi fidarti, ma a questo punto devi andare fino in fondo e chiedere prima che il drappello di Dorne parta per il sud e questo avverrà a breve, il re qui non li vuole. « evidenzia gli antichi rancori tra le casate. » Io ho deciso di lasciare andare il mio destino, se sposerò Tharek sarò felice se così non sarà, guarderai lo spettacolo di una nobile che..« e non aggiunge, né continua sui futuri sviluppi della sua vicenda, perché in molti la verranno a sapere da Nord a Sud e sarà proprio al Sud che chiederà riparo. » Nessuno può fermare i tragici eventi, nemmeno tu. » Gli si avvicina ancora, le labbra di lei andranno ad avvicinarci a quelle di Owen, non le sfiorano, ma anche questa è una sfida, lui potrebbe sentire il profumo della sua pelle e forse sentire oltre, quel senso del desiderio puro, dell'essere amato. » Io non sono mai stata con un uomo e quando ciò accadrà cambieranno molte cose « è quello che lega quelle verba al futuro è a dir poco terribile. Rimane lì a pochi centimetri dalle sue labbra, vuole giocare o vuole vedere con i suoi occhi l'uomo delle Montagne rovinare di fronte all'argento di mura opprimenti. »


Owen [Alloggi Cerwyn] non intendo dar colpe a nessuno a meno che non ne sia sicuro, tutto ciò che voglio è trovare quest’uomo e fargli delle domande,« una breve pausa » ed è proprio quello che intendo fare, non lascerò che questa opportunità mi sfugga tra le dita, andrò a parlare con loro domani, ho già conosciuto una dorniana qualche giorno fa e credo che voi due condividiate il disprezzo verso i miei modi,« accompagna le parole con un lieve sorriso, ascolta con attenzione le sue successive parole aggrotta la fronte quando ella parla di tragici eventi, » ti sbagli, io posso, e se per tragici eventi insinui la morte, beh, stai pur certa che verrò a cercarti anche nell’aldilà« una promessa la sua,l’osserva avvicinarsi rimane immobile, le iridi fisse in quelle di lei, la studia, il profumo della pelle di lei gli inebria le narici, » aye, cambieranno molte cose,« china la testa in avanti, e se ella glielo permetterà le sue labbra toccheranno quelle di lei. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « Non esistono nemmeno più i centimetri tra loro, ma questa storia è fatta di carne e di sangue, tra loro potrebbe esserci l'odio più profondo o l'amore più intenso, ma tutto quello che suggella a volte divide. Il gioco è nel gioco stesso e lei è così sicura di desiderarli entrambi che il fuoco la brucerà lentamente. Sarà una storia molto lunga, la loro. Sorride, incurva le labbra mentre sente la pressione delle sue labbra. Si abbandona per un attimo, percepisce la forma della bocca di lui sulla sua e respira e sorride, ma è un bacio che rimane casto, per un momento si incontrano in un angolo tutto loro, poi in altro momento il fiore di rosa fa sentire la spina che si conficca nella pelle di Owen. Infatti si scosterà da quel morbido contatto, per poi sollevare la mano destra e sul viso di lui tirargli come uno schiaffo ma che non sarà forte o aggressivo, solo accompagnerà quel gesto per allontanargli il viso dal suo. » Dovrai conquistarti tutto di me, anche il bacio! « sorride, in fondo si sta affezionando ad Owen a sua volta. » Ora devi proprio andare Uomo di Harclay « dice, mentre lascia i restanti attimi per le ultime battute. » Ora so che ti piaccio « afferma, convinta, crudele e sensuale come la gatta dal manto bianco. »


Owen [Alloggi Cerwyn]« Sente il contatto della mano di lei sulla sua guancia, si scosta di poco, le iridi azzurre permangono in quelle di lei, si mordicchia il labbro inferiore, così da assaporare di nuovo il gusto di quel bacio appena concluso, sorride alle sue parole, » sono pronto all’assedio, e credimi non è facile sconfiggermi in battaglia, anzi devo dire che è impossibile,« accompagna le parole con un sorriso, » umh,« commenta al dire di lei, » un ultimo bacio mia signora, e poi me ne andrò« tranquillo il tono, » si, potresti aver ragione mia signora,« dolce il tono, » e sono pronto ad affrontare anche gli estranei per non perderti, scalerei la montagna più alta, e attraverserei il mare in tempesta per te,« una breve pausa, » ma so che il tuo cuore batte per un altro, e come ho detto non farò niente per farti soffrire,« sommesso il tono, » sei ancora dell’idea di non rivederci mai più mia signora?« le iridi azzurre si puntano in quelle di lei, ne attende la risposta. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « Se l'aria di era un attimo rasserenata ora il piombo ricade in quella sala che è realmente gradevole. » Owen « sussurra mentre cammina verso il famoso mantello lasciato da Clerance, con entrambe le mani lo solleva per poi indossarlo sulle spalle. Si volta per guardarlo. » Ci stiamo mettendo in un grande labirinto. Voglio chiederti una cosa. « si avvicina la di nuovo, ma le posizioni sono invertite. Il mantello ha una coda molto lunga ed è veramente ricco e lussuoso a guardarlo bene. » Tu parlerai a Tharek che vuoi essere un « non sa che parola usare, ci pensa » un pretendente alla mia mano, perché come ti ho detto lui parlerà con Cregan ed io voglio sapere cosa vuoi fare tu. L'amore è una guerra e tu hai tutto da vincere ed io tutto da perdere. » porta la mandritta a sollevarsi e cercherà di donargli una carezza laddove l'aveva spinto via. »


Owen [Alloggi Cerwyn]« avverte il piacevole contatto della mano di lei sulla sua guancia, occhi e labbra sorridono, le iridi fisse in quelle di lei, » per prima cosa gli dirò che intendo annullare la nostra sfida,« una breve pausa, » non preoccuparti non ti metterò in mezzo, gli dirò che semplicemente i diverbi che avevo con sua sorella sono stati appianati, e visto gli avvenimenti che stanno colpendo il nord in questo ultimo periodo ritengo inutile impegnare il nostro tempo in queste sfide piuttosto che nelle ricerche dei rapitori,« afferma con tono deciso, » poi gli parlerò di te, e del mio desiderio di diventare un pretendente alla tua mano, anche se ben conscio che questa mia richiesta potrebbe essere rifiutata su tutti i punti, io sono l’erede di un clan, lui quello di una casata importante, ma comunque non intendo tirarmi indietro,« si lascia andare ad un lungo momento di silenzio prima di continuare, » ma lo farò soltanto se tu sei d’accordo, soltanto se a te sta bene che io gli parli di questo, e comprendo le tue parole quando dici che hai tutto da perdere, sposando lui esaudiresti il tuo sogno d’amore mentre sposando me.« soffia fuori l’aria dalle narici, » sposeresti una persona che non ti piace apparentemente e che non ami, ma voglio che tu sappia una cosa, in qualsiasi modo finirà questa storia, tu non sarai mai sola, mai, potrai contare sempre su di me, » la mancina si alza, e se ella glielo permetterà l’accarezzerà dolcemente la guancia sinistra. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] « Annuisce, annuisce ripetutamente, lascia ancora la sua mano sul viso di Owen, lo guarda negli occhi senza assoluta vergogna come se entrambi, in fondo, siano molto rispettosi della vita e dei valori. » Perdonami se ti ho dato del bifolco, non avrei dovuto e non lo farò mai più. » Le loro mani si toccano, sono così distanti i loro mondi quanto i fili d'argento lo siano da quelli d'oro, eppure nella vita pare che sia congeniale giungere al momento giusto con la persona giusta. » Io voglio che tu segua il tuo desiderio, come deve fare Tharek. « mormora, incurva le labbra in un dolce sorriso, il profumo di sottobosco afferra ancora gli angoli di quella stanza ed è sicura che le vite di tutti e tre siano su piatti differenti. » Owen, amo le persone determinate, coloro che non si tirano mai indietro, che mi lascino scegliere, ma che scelgano anch'esse. Tu sei così con me, hai visto più lontano e ti ringrazio. » Fa un passo indietro, aspetta le sue parole, ma poi si congederà di rimando. »


Owen [Alloggi Cerwyn]« si lascia andare ad una breve risata nel sentire le sue prime parole, » non sei ne la prima e temo neanche l’ultima a darmi del bifolco, per cui non preoccuparti,« afferma in tono tranquillo, ascolta in silenzio le sue parole riguardo ciò che egli desidera, china la testa in segno d’assenso, un lieve sorriso affiora alle labbra alle sue successive parole, » e sarà proprio questa mia determinatezza a guidare le mie parole quando incontrerò Tharek, e che siano gli antichi a decidere per il nostro destino,« sorride, un sorriso ampio, che mostra l’arcata dentale superiore, » spero godere della tua ospitalità ancora un’altra volta, se è in tuo desiderio,« una breve pausa, » sempre che questo uomo del clan non susciti ancora in te sentimenti violenti,« accompagna con una breve risatina, »


Asyartha [Alloggi Cerwyn] Sei ben accetto, la prossima volta attenderai che io mi cambi! « ad un certo punto però si riappropria dell'ilarità di cui è capace e con entrambe le mani lo spingerà al muro e se vi riuscisse lo circonderà con le braccia in una specie di abbraccio, timido, ma sincero. Assolutamente non malizioso o di secondi fini. Lui sentirà le braccia di lei cingerlo come potrebbe fare una sorella, l'addome schiacciarsi sul suo e il seno al suo petto. » Owen, comunque vada, abbi cura di te « dice quasi con le lacrime agli occhi per poi staccarsi veloce e ascoltare le sue parole di rimando ma qualunque esse siano le lascerà in quella stanza. Sa che presto avrà corvi, corvi che voleranno pesti e neri sulla sua testa. Ma a questi uomini sia data l'opportunità di combattere per una volta la loro personale battaglia. » [exit]


Owen [Alloggi Cerwyn]« si lascia andare a quell’abbraccio, avverte il cuoricino di lei batterle nel petto, ascolta in silenzio le sue parole, si avvede dei suoi occhi quasi lucidi, aggrotta la fronte, » no,« una breve pausa, » no amor mio, non piangere per quest’uomo del nord, non sciupare i tuoi bellissimi occhi per questo nordico, che non merita di sicuro le tue lacrime, mantienili belli per il tuo amato, o se gli antichi lo vogliono per me, qualsiasi verdetto avrà questa storia, voglio che tu sappia che avrai sempre un posto speciale nel mio cuore, e ovunque tu sia, al nord o al sud, o nell’essos, ad una tua chiamata io arriverò, portandomi dietro tutta la furia del nord, per poi scagliarla contro chi osa alzare una sola mano contro di te« afferma con tono mite, avanza verso la porta, volgerà un’ultima volta lo sguardo su di lei per poi uscire, ed avviarsi verso i suoi alloggi. » [exit]

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