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[Città del Gabbiano] La promessa. Di nuovo

Ultimo Aggiornamento: 28/08/2015 12:07
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Sesso: Femminile
28/08/2015 12:07

Tharek [Alloggi Cerwin]   « Percorre le viuzze a passo deciso. Dietro di lui nessuna guardia, nessuna scorta, tutti impegnati a seguire la sorella dopo quanto accaduto al porto. La spada bastarda pende al fianco sinistro ed è tutto l'aiuto che gli basta; il conforto dell'acciaio che ad ogni passo batte leggero sulla gamba. I capelli come consuetudine sono divisi in sei piccole trecce, tre per ogni lato del viso, e la rimanenza raccolti dietro la nuca in una coda da guerriero. Veste una casacca nera con ricami rossi, al centro il blasone di casata, morbidi pantaloni neri che cadono sullo stivaletto di morbido cuoio. Di lui si può udire il leggero scricchiolio della suola sul selciato, la camminata veloce non lo stanca particolarmente. Osserva i vari stendardi appesi alle pareti degli alloggi cercando quello con l'ascia fino a che non lo trova. I passi divengono ancora più veloci e cadenzati fino ad arrestarsi di fronte alla guardia » Cerco Lady Asyartha...è qui in questo momento? « Chiede senza troppi fronzoli. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn]   « Una brutta aria, un'aria di tempesta e grandine cade sugli acciai e sul ferro della Casata temprata da inverni che la Dama di Castle non ricorda nemmeno più. Mura di casa lontana, come è distante il lago ghiacciato, i muri caldi della fortezza e la sua solitudine non fa altro che incattivirla. I lutti in corso riguardano anche una parte della sua famiglia, ma alla fine la sua stessa famiglia pare essersi smembrata e sciolta. Forse, domani, non vi sarà nemmeno lei, nemmeno più la lupa bianca di questo ramo dell'albero. Le guardie di Casa Cerwyn si scambiano occhiate fuori dalla porta, uno di loro però, il gioviale Alfridh, si avvede del passo in rapido avvicinamento del nobilotto dei Ryswell.  »DamaASYARTHA, ha dato l'ordine di non voler ricevere visite, ma forse? «  indugia sul viso troppo giovane dell'uomo che ancora non ha infangato le sue mani con gli affari di casa sua.  » forse voi potreste incontrarla.«  Dice, mentre solleva una mano nell'aria come a fargli intendere di aspettare per sparire dentro un corridoio quasi scuro. Non mancherà di tornare indietro. Ma la voce del soldato è spenta, stanca.  » Passate, pure. Vi attende. « Apre il braccio, sposta lo sguardo fino a quando non lo vedrà scomparire. »


Tharek [Alloggi Cerwin]   « Un semplice cenno del capo rivolto alla guardia come ringraziamento prima di sparire oltre l'uscio. Muove i propri passi con sicurezza come se la consapevolezza della presenza della ragazza lo avesse già raggiunto per accompagnarlo, condurlo verso di lei. Lo sguardo oltrepassa una stanza vuota prima di trovare la ragazza. Il passo ora non è più troppo sicuro, si fa incerto e caracollante. Guarda la donna e un tenue rossore cresce sulle guance fino a poco prima rosate. » Asyartha.... « Sussurra avvicinandosi a lei. Si guarda intorno in cerca di occhi indiscreti e non vedendone nei paraggi si sbottona un poco aumentando il rossore del viso. » Ti devo le mie scuse... « La voce è un sussurro. la mano destra cercherebbe di avvicinarsi a lei, per prenderle una mano ma si ferma a mezz'aria, incerta sul comando ricevuto. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn]   « E' una lupa fuori posto, fuori dalla foresta, fuori dal bosco. E' ormai al limite, senza dubbio i segni sul viso, le candele accese, i rimanenti mozziconi, il piatto svuotato come una prigioniera, donano all'ambiente circostante un senso di squallore che si allontana parecchio dal senso di ricchezza e nobiltà -d'animo- che una volta, molto tempo prima, le apparteneva. Gli occhi azzurri si voltano, vuoti, tetri. Ascolta senza riconoscere l'uomo che aveva?. promesso? Giurato? Per un lungo istante, dentro la veste color ghiaccio, senza orpelli e acconciature sui capelli lunghi e lisci, si apre un'altra discesa.  » Non sarete mai un buon Guardiano della notte, avete rotto i giuramenti e non sapete proteggete una fanciulla«  la voce è rauca, dettata dal fatto che non parla e non spiega nulla da molto tempo.  » Non capisco cosa siete qui a fare, Ryswell. «  la cattiva razza apre fauci imponenti e lei vuole mordere. Ferire gli umani che non sono stati capaci di starle vicino. »


Tharek [Alloggi Cerwin]   « La mano viene immediatamente ritratta alle parole brucianti della donna. Il rossore di imbarazzo si trasforma lentamente in un rossore di vergogna. » Non è come pensate Voi... « Sparisce il tono confidenziale per lasciar spazio ad uno più informale e distaccato. » Non conoscete quanto è accaduto a me quindi non mi aspetto comprensione... « Misura le parole cercando un tono più calmo ma sempre fermo e deciso. » Ma sono qui ora a chiederVi perdono « Si inginocchia di fronte a lei, ginocchio destro a terra mentre la gamba sinistra rimane compressa e la spada viene spostata a terga dalla mano prima di posarsi sopra la gemella sul ginocchio sinistro. » Sono qui a chiederVi di perdonarmi per non aver adempiuto alle promesse che Vi ho fatto e poi toglierò il disturbo...per sempre se necessario. « Lo sguardo si abbassa, gli occhi puntati al terreno. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn]   « E' una delle scene più tristi che le compare innanzi agli occhi dagli ultimi tempi. Rimane ferma del tutto, non v'è in quegli occhi di ghiaccio nessuno scompiglio, nessun vento di baia, nessuna compassione per chi la delude, la delusione arranca su per il suo ventre, sale sul petto, ancorandosi al collo per strangolarlo, stringerlo, farla cessare di respirare. La mano destra, bianca ed esile, si solleva fino al centro della lunga veste, per poi stringere sull'addome la stoffa che si solleva dalla superficie del pavimento per mostrare che anche i suoi piedi sono nudi e spogliati.  » Non aver adempiuto «  mormora con stizza, ma anche in questo caso non batte ciglio.  » Voi uomini non sapete fare niente, se non fosse che vi si para innanzi il letto di una donna. «  parla in tono neutro, a odo di giudizio e di efferatezza completa. A lei non importa chi abbia innanzi, a lei importa l'onore e il coraggio.  » Siete qui per dire addio, ma l'addio è stato evocato in questi lunghi giorni, e in queste lunghe notti, senza che voi siate comparso da queste mura. «  si smorza un sorrisetto cieco, che non è uno splendore, ma una fetta della sua fragilità. «  A chi avete giurato, quale distrazione vi ha colto. Non ero che una chimera, Ryswell, ma mi avete aperto gli occhi sul mondo e sul mio futuro.  » Non è mai l'amore che trionfa in questo mondo, sette regni di guerra e sangue, sette spade e denari e monete d'oro. Lascia che la mano prima aggrappata alla veste possa rilasciarsi in un lento movimento, per poi sbiancare leggermente, perdere la forze e in attimo solamente portare bruscamente la stessa mandritta con il braccio teso ad appoggiarsi al bordo del tavolo.  »


Tharek [Alloggi Cerwin]   « Non v'è nessuna compassione nella voce della ragazza, non ve ne sarà alcuna per questo giorno infausto. Lui che per primo ha mosso i passi lungo il sentiero del perdono, lui che si trova la strada sbarrata dalla cocciutaggine di una ragazza. » Se pensate che io mi sia disinteressato a Voi sbagliate di grosso. « Alza gli occhi dal terreno al viso di lei, si alza dalla posizione precedente stagliandosi di fronte a lei in tutta la sua altezza potendola ora guardare dritta in faccia. » Non credo sia stato semplice nemmeno per voi questo nuovo trasferimento, in un'altra città, un altro luogo che non è casa... « La voce assume un'intonazione dura pur rimanendo poco più di un sussurro. » Io non ho scusanti per quello che ho fatto, o per meglio dire che NON ho fatto... « La guarda dritto negli occhi cercandone appositamente lo sguardo; in fondo al suo sguardo di giovane arde nel profondo rabbia e frustrazione. » Avrei potuto scriverVi, avrei potuto cercarVi...non l'ho fatto ma ora IO sono qui di fronte a Voi e anche se tardi IO ho mosso i miei passi verso di Voi e Voi? « Punta un dito, accusatorio, verso il busto della donna senza toccarla. » Voi avete fatto qualcosa oltre ad accusarmi? Cosa che vorrei ricordarVi state facendo solo ora! « Lo sguardo di rabbia permane mentre il tono della voce rimane basso e lento. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn]   « Entrare in punta di piedi in vite distrutte, spellate fino alle ossa, non cercare di capire e nemmeno di vedere. Lei lo ascolta, rimane ferma, con il braccio destro tirato e steso, sul quale poggia gran parte del suo peso. Le ciocche chiare dei capelli si parano ai lati del viso, lasciando al vuoto lunghezze e dosi nascoste di sensualità e femminilità. Solleva solo il mento, un momento, un attimo, un istante, gli occhi della lupa sono riempiti da enormi pupille nere dilatate, non abituata alla luce di questo mattino.  » Non ho fatto niente, perché non c'era da fare niente. Capisco perfettamente da me quando vengo lasciata, abbandonata o quando un uomo non trova un'alleanza, perché non ho mai visto vostro padre scendere dalla rupe della collina e al mio non sono arrivate voci di corvo a parlare di un'unione magra, forse per i Ryswell. «  parlano sulle labbra di lei l'amarezza di sentirsi rifiutata, ma non è solo questo, è la dolente realtà della loro vita. «  I Cerwyn non hanno bisogno di questo «  esclama come se la prima cosa che non vuole nascondere è la dignità del suo cognome.  » Cosa volete sentirvi dire «  cerca di sollevarsi eretta, cammina oltre quel dito inquisitorio ed ingiusto puntanti dritto alla sua anima, ma forse di più centra e colpisce il suo cuore.  » Eravate il mio desiderio più grande, ora cosa siete diventato «  la ferita si vibra tra quelle parole pronunciate basse, sconfitte, mentre lei impara a conoscere le rinunce e mai avrebbe desiderato questo momento per loro.  »



Tharek [Alloggi Cerwin]   « Lascia che la donna si sfoghi, la lascia parlare senza mai interromperla ascoltando senza proferire parola. La rabbia che ardeva nel fondo del suo cuore viene improvvisamente spenta da una secchiata di acqua fredda e ghiacciata. » Voi lo siete ancora...sei sempre il mio desiderio « La guarda in volto e riesce a trovare la forza per alzare delicatamente la mano destra al suo volto, appoggiandola con amore sulla guancia di lei, trattenendola come il calice di un fiore e alzando il volto in modo da poterlo avere frontale al suo. » ...E non è questione di alleanze o unioni formali...io non vedo in te un'opportunità o un affare: quelli li lascio a mio padre, il mercante di alleanze. « Scuote leggermente il capo per tornare a guardarla dritta negli occhi. » Il mio cuore è per te, i miei occhi sono rivolti a te, sempre. « China il capo su quello di lei per donarle un casto bacio sulle labbra. » Non ci sono stati corvi, non c'è stato alcun...contratto...i tempi sono maturi per noi ma tutt'intorno a noi stanno accadendo delle cose che impediscono a noi due di librarci in volo come vorremmo. E' a questi eventi che sto rivolgendo il mio sguardo nella speranza che gli Antichi Dei ci aiutino a superarli in fretta: stiamo rischiando la guerra... « Le ultime parole vengono appena sussurrate. » Che futuro può esserci per Noi con una guerra in corso...lascia che io faccia del mio meglio per evitare che questo accada: il mio aiuto non sarà fondamentale ma è importante che io lo faccia, che lo faccia per Noi. « La guarda sempre negli occhi, con lo stesso amore che le ha sempre donato. »


Asyartha
 [Alloggi Cerwyn]   « Cadono tutti quegli istanti, tutti momenti che le volano dritto al cuore, per poi schiantarsi con il dolceamaro della realtà che ancora piomba tra le dita e le labbra di lui. Lascia pure che la tocchi, ma non gli regala il mondo in quello sguardo, perché è chiuso, privo della speranza, non sente niente. Solo la Paura più costante. Si fa baciare, lo sguardo, prima vitreo, parrebbe ora essere smosso da una sorta di vita che cerca di tornare, ma è ancora stretta in un limbo conosciuto solo a lei.  » Io devo essere promessa a te, prima dell'arrivo dell'Inverno, se ciò non accadrà continuerà ad essere pasto per fiere ed io non sarò vittima mai più delle scelte degli altri. «  Si ferma se mai camminasse, restando nel panorama dei suoi occhi.  » Un mese di tempo Tharek, altrimenti io lascerò questo posto, o il nord, questa volta dico sul serio, la morte sarebbe la cosa migliore che essere scambiata come bestiame sui carri. Questo è il tuo compito, se ciò non accadrà non ha senso essere clandestini, amarci di nascosto e mantenere pura la mia castità, perché io ho voglia di vivere la mia vita, la MIA VITA, non me ne importa di niente, voglio un simbolo tra noi, qualcosa che mi leghi a te veramente. «  torna per questo momento a donargli del tu, ma è un attimo anche questo, perché per vie ufficiose non dovrebbero nemmeno conoscersi e lui non dovrebbe attardarsi da solo con lei, nascosti da mura di roccia e muschio.  » Puoi scegliere, nella vita si sceglie, lo sai. «  gli dona uno sguardo unico, frecce chiare di cielo innevato buttarsi in quelli di Tharek. Il tempo è breve, la vita ancora di più.  »


Tharek [Alloggi Cerwin]   « Un ultimatum era l'ultima cosa che si aspettava da lei, ma lo accetta, lo accetta con remissione del proprio dolore per questa che per lui è una sconfitta, la sconfitta dei propri sforzi per rendere felice quella donna. » Si mia dolce ASYARTHA « Cerca di non far trasparire il dolore nella voce che invero vibra appena per la vergogna. » Avremo quanto desideriamo « Sono le uniche parole che riesce a pronunciare prima che il silenzio cada nella stanza, silenzio che durerà alcuni interminabili secondi. » Io scelgo te, e questo lo sai fin da quando ci siamo incontrati la prima volta. Non lasciare che il dubbio o la rabbia intacchino questa verità, perché non fanno altro che rodere quella che è certezza rendendoti scostante. Io sono certo del mio desiderio! « Detto ciò Si avvicina a lei ancora cingendola in un abbraccio, girandola frontale a se se fosse il caso, donandole un bacio sulla fronte. » Io Ti Amo ASYARTHA. « La stringe ancora per qualche istante prima di slegarla dalla sua stretta, dolcemente lasciarla scivolare via da se. » Vado a fare quello che va fatto: ho indugiato troppo a lungo. « Si inchina di fronte a lei. » Ci vedremo molto presto mio dolce Bucaneve« Detto questo attende le sue ultime parole in piedi di fronte a lei. »


Asyartha [Alloggi Cerwyn]   « Come vorrebbe stringerlo, amarlo senza la paura di venire -svergognata- dalla misera lingua degli altri. Che lei si senta meno sicura oggi, è l'unica certezza.  » E' passato troppo tempo, Tharek non possiamo tornare indietro, come andrà, qualsiasi cosa succederà io non torno indietro. Io voglio vivere, nella fame e nella povertà se ve ne fosse il caso, io non ho bisogno del lusso ma di una vita più reale e vera.  » Le labbra riescono ad incurvarsi in un sorriso, si rende conto di aver -imposto- qualcosa ma non può essere questo il tempo dell'indugio e ridurre il sentiero impervio più di quanto non lo sia. Un abbraccio è già tanto, dopo lunghi tempi di siccità.  » Tornerai «  sussurra piano all'altezza del suo orecchio destro, un tremolio che sbatte costante, un corpo, ora al tocco, dimagrito e secco, come se nessuna primavera sia mai esistita.  » Vai ora «  gli dice scostandosi, lasciando per un attimo in più l'intreccio della propria mano con la sua. Se dovesse allontanarsi non slegherà quel nodo, per un attimo, quello che conta, distenderà il braccio al suo come la corda che tira i destini di entrambi.  »

Tharek [Alloggi Cerwin]   « Segue il movimento del braccio di lei con il suo per fare in modo che quella stretta non sia solo un nodo ma un unico filo che li lega e li legherà. Lascia la presa solo quando la distanza sarà troppa per poter proseguire quella stretta. Non ci sarebbe altro da dire, altro da aggiungere. » Tornerò! « Imperativo, una promessa, l'unica che ha fatto quel giorno. » Tornerò.. « ripete in un bisbiglio guardandola negli occhi prima di prendere l'uscio della stanza e muoversi verso l'uscita. » [EXIT]

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