Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

La mia Impresa

Ultimo Aggiornamento: 22/07/2015 23:02
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 6.385
Post: 2.478
Città: TORINO
Età: 72
Sesso: Maschile
18/07/2015 13:51

La mia impresa.

Tentare di spiegare ciò che non può essere comunicato, è la mia impresa principale.
A volte, ma meglio: spesso, i miei tentativi vanno a vuoto, sparo a salve, per così dire, si sente il botto, ma il proiettile non giunge a bersaglio.
Anche peggio, a volte sono guardato come un esaltato che fa: "Pam-pam!" con la bocca!
Cerco di parlare al Centro di chi mi sta di fronte, ma le parole si stampano sulla loro Periferia, non è un bersaglio piatto, dove il centro è ben delineato e visibile, no, è come una sfera con il Centro nascosto dall'involucro della Periferia.
A complicare le cose, ci sono insegnamenti spirituali antichi, di cose 'da fare' sintetizzati in poche parole, eppure, per tanti, sono diventati frasi fatte, da usare solo con la bocca.
Pigliamo per esempio: il "Conosci te stesso".
Uno comincia pensare a com'è, si chiede: "Come sono?", ma questo è quello che uno fa già, noi pensiamo costantemente a come siamo, rifacendoci a qualche modello, a qualcosa di dato.
Conoscere se stessi, è osservarsi, senza aspettarsi qualcosa che conosciamo o ci piacerebbe essere, senza neanche timore, magari osservandoci mentre stiamo pensando a come e chi siamo. E' osservare il misterioso noi stessi, senza paragonarlo a qualcosa.
E qualunque noi stessi conosceremo sarà una sorpresa. Una magnifica sorpresa.
Poi c'è il: "Essere Qui e Ora".
Questo, forse, è il più frainteso di tutti gli insegnamenti spirituali.
Naturalmente è inutile guardare l'orologio o consultare una cartina topografica, ma alcuni, ugualmente, cercano di essere lì dove sono in quel momento.
Si guardano in giro, cercano d'afferrare l'attimo, mormorano perfino: "Sono qui, ora!", standosene ben chiusi nella loro mente. Magari standosene immobili nella posizione del loto, che, in questo modo, non serve a molto, ma fa molto fine.
Tempo e spazio non esistono, non si può essere in nessun luogo e in nessun momento particolare, NOI siamo: sia il luogo, che il momento.
Ed è lo stesso posto e lo stesso attimo per tutti.
Noi non siamo da nessuna parte, e in alcun tempo, tranne che in quelli che abbiamo DECISO di essere, noi siamo il nostro tempo, il nostro luogo, la nostra realtà.
"Tutto è illusione!"
Verissimo! Ma poiché non esiste ciò che chiamiamo realtà, per noi, quest'illusione è REALE!
E sarà sempre così.
Siamo creatori di realtà, o meglio: L'Esistenza crea infinite Realtà/Esseri, che creano infinite Realtà.
Quando ho cominciato scrivere queste parole, ero dubbioso sulla loro utilità, poi mi sono imbattuto in alcuni video di Alan Watts ed è stata una conferma, ve li posterò al prossimo giro.

Jab [SM=g10765]
OFFLINE
Post: 6.385
Post: 2.478
Città: TORINO
Età: 72
Sesso: Maschile
18/07/2015 17:02

Eccovi il primo video:



Robinson Crusoe [SM=g7574]
OFFLINE
Post: 6.385
Post: 2.478
Città: TORINO
Età: 72
Sesso: Maschile
18/07/2015 17:31

E ancora Questo:



Gulliver [SM=g7574]
OFFLINE
Post: 6.385
Post: 2.478
Città: TORINO
Età: 72
Sesso: Maschile
19/07/2015 17:42

Come detto da altre parti, noi siamo uno degli infiniti sogni dell'Esistenza.
Possiamo fare sogni di ogni tipo, l'Esistenza si spaventa e allora facciamo un brutto sogno/vita, è allegra e facciamo sogni/vite belle, è fiduciosa ed è un sogno/vita magnifico, la vita/sogno dipendono dal nostro stato d'animo, dalle nostre emozioni e non viceversa, …E NON VICEVERSA!.
Può succede che l'Esistenza si svegli nel mezzo del sogno/vita ed allora diviene un sogno/vita consapevole, cioè: sappiamo, senza alcun dubbio, che la vita è un sogno, un'illusione, possiamo ricordare chi realmente siamo.
Allora abbiamo la possibilità di dirigere il nostro sogno/vita, oppure lasciarlo svolgere normalmente, 'raddrizzandolo' solo ogni tanto, quando diviene troppo penoso, che è quello che faccio io, perché dirigere tutto, alla fine, diviene noioso (e pericoloso).

Jab [SM=g10765]
OFFLINE
Post: 6.385
Post: 2.478
Città: TORINO
Età: 72
Sesso: Maschile
20/07/2015 22:22

Per 'conoscere' la realtà non puoi starne fuori

Da: Alan W. Watts, La saggezza del dubbio. Messaggio per l'età dell'angoscia, Mondadori, 1996


Un giovane alla ricerca della saggezza spirituale si era posto sotto l'insegnamento di un famoso santone. Il saggio lo prese al proprio servizio personale, ma dopo qualche mese il giovane si lamentò di non avere ancora ricevuto alcun insegnamento. «Che dici mai!», esclamò il santo, «Quando mi portavi il riso, forse non lo mangiavo? Quando mi portavi il tè, forse non lo bevevo? Quando mi salutavi, non rispondevo al tuo saluto? Quando mai ho trascurato di impartirti il mio insegnamento?». «Temo di non capire», rispose il giovane completamente sconcertato. «Quando vuoi studiare la cosa», rispose il saggio, «studiala direttamente. Se cominci a pensarci sopra la perdi affatto di vista». [...] Quando capiamo realmente che siamo ciò che vediamo e sappiamo, non ce ne andiamo in giro per la campagna pensando: «Io sono tutto questo». C'è semplicemente tutto questo. [...] Possiamo solo tentare una filosofia razionale e descrittiva dell'universo, basata sul presupposto che siamo completamente separati da esso. Ma se noi e i nostri pensieri siamo parte di questo universo, non possiamo starne fuori e descriverli. Ecco perché è inevitabile che tutti i sistemi filosofici e teologici finiscano con l'andare in frantumi. Per 'conoscere' la realtà non puoi starne fuori e definirla; devi entrarci dentro, esserla, sentirla. La filosofia speculativa, quale la conosciamo in Occidente, è quasi interamente un sintomo della psiche divisa, del tentativo dell'uomo di uscire da se stesso e dalla propria esperienza per verbalizzarla e definirla. [... Ma la psiche indivisa è libera da questa tensione dovuta al tentativo di uscire sempre da se stessi e d'essere altrove dal qui e ora. [...] Se invece capiamo che viviamo in questo istante, che siamo davvero questo istante e nessun altro, [...] è una danza e quando danziamo non abbiamo intenzione di andare in alcun luogo. Continuiamo a girare, ma senza l'illusione di inseguire qualcosa. [...] Scopo e significato del danzare è la danza. [...] Non si esegue una sonata per raggiungere l'accordo finale".

Ciao Jab [SM=g7566]
OFFLINE
Post: 6.385
Post: 2.478
Città: TORINO
Età: 72
Sesso: Maschile
21/07/2015 19:17

Ed ora parliamo di qualcosa di facile.
"Tutto ciò che si afferma con convinzione, attraverso la parola, o una qualsiasi azione: diviene realtà!"
Se si afferma, per esempio, che non si hanno soldi, che servono dei soldi, che piacerebbe avere più soldi, o che i soldi fanno schifo, o che si è poveri, creiamo una realtà, dove i soldi mancano.
Più semplicemente: "Il desiderio di qualcosa crea la sua mancanza"
E questo vale per ogni cosa: soldi, amore e salute, come si diceva una volta, contemplando in queste categorie tutto ciò che possa venire in mente.
Quindi: non mancherà mai ciò che si ritiene inevitabile, come anche non mancherà 'la mancanza' di ciò che siamo convinti che manchi e desideriamo.
Tutto ciò che vediamo, sentiamo, odoriamo, tocchiamo e gustiamo, intorno a noi, non è ciò che c'è, ma ciò che siamo convinti che ci sia, ritornando, per esempio, ai soldi, se siamo convinti che: i soldi non sono affatto un problema essi non mancheranno.

A volte quando parlo di questo, mi si chiede: "Ma allora gli altri chi sono?" "Sono una nostra creazione?" "E' pura illusione?" "Esistono o no?"
Questa è una di quelle domande dove si può rispondere sia: Sì, che No, e sono entrambe vere.
Gli altri esistono certamente, ma noi ne vediamo solo ciò che abbiamo 'costruito', creato, di loro, in pratica vediamo solo ciò che siamo convinti che siano, non ciò che sono veramente.
Difficilmente riusciamo a vedere un'altra manifestazione dell'Esistenza al pari di noi.

Jab [SM=g8097]
OFFLINE
Post: 6.385
Post: 2.478
Città: TORINO
Età: 72
Sesso: Maschile
22/07/2015 23:02

Se si diventa, almeno, coscienti che il mondo è il nostro personale mondo, una nostra creazione, si comincia a divenire cauti nel definirlo uno brutto mondo, o addirittura uno schifo.
E questa prudenza ha il potere di cominciare a cambiare le cose, a migliorarle.
Certo poi non basta ripeterselo, ma cominciare a vivere in modo diverso, ci va un piccolo sforzo, bisogna divenire più tolleranti, più generosi, più allegri, non ci si riuscirà sempre, non possiamo essere perfetti, si può finire per divenire fanatici.
Si può riuscire a vedere tutti i nostri guai non come errori, ma come azioni non consone al nostro benessere?
Una cosa importante da comprendere è che possiamo rimediare a tutto, non cercando di cambiare gli avvenimenti, ma cambiando il nostro atteggiamento, il nostro comportamento nei confronti del mondo:
"Se accetti il Mondo, il Mondo accetterà te!"
"Non è il Mondo ad accadere a te, sei tu che accadi al mondo, sorridigli ed esso ti sorriderà!"

Divenire padroni della propria vita è facile, rilassati e il mondo diverrà un posto rilassante.
Tu sei il tuo mondo, la tua realtà, quando strigi i pugni il mondo intero li stringe.
Quello che dai quello ricevi non trovare scuse, ora lo sai.

Ciao
Jab [SM=g8068]
[Modificato da JABANS 22/07/2015 23:02]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:11. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com