vai al sito www.metrogenova.com
 

AVVISO IMPORTANTE
A partire dal 1° gennaio 2020 il nostro forum è visibile in sola lettura. Per contatti con la nostra Associazione, vi invitiamo a visitare il nostro sito (www.metrogenova.com) o la nostra pagina facebook (www.facebook.com/metrogenova/)
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Megabus

Ultimo Aggiornamento: 27/04/2017 01:21
14/07/2015 08:56
OFFLINE
Post: 229
Registrato il: 04/08/2006
articolo dalla la voce.info

Sempre più europei usano il trasporto su gomma


Liberalizzato nel 2012, il trasporto su gomma conosce un grande successo in tutta Europa. E sembra ripetersi quanto già accaduto con l’ingresso sul mercato delle compagnie aeree low cost: prezzi più bassi e una straordinaria espansione del servizio. Sussidi e tutela dei consumatori a basso reddito.

Un muro abbattuto in Europa

Il muro eretto e difeso con successo per svariati decenni dalle imprese ferroviarie statali in Europa per sottrarsi alla competizione del trasporto collettivo su gomma sulle medio-lunghe distanze (autobus autostradali) è crollato fragorosamente con i provvedimenti europei del 2012. Nel 2014, a due anni dalla liberalizzazione del mercato, in Germania il numero di viaggi in pullman si attestava a poco meno di 20 milioni, più che raddoppiati rispetto a quelli registrati nel 2013. “Uno sviluppo incredibile che non immaginavamo possibile” secondo un dirigente di Deutsche Bahn, l’impresa ferroviaria che a causa della competizione della gomma ha subito una riduzione dei profitti di circa 120 milioni di euro. Ora la società prevede di quadruplicare entro il 2016 la propria offerta di servizi su gomma (con una operazione di “integrazione verticale di impresa dominante” che dovrebbe attirare l’attenzione dei regolatori nazionali ed europei). Un quadro analogo si prospetta in Francia a seguito della recente approvazione della normativa che apre il mercato del trasporto su gomma, limitatamente alla lunga distanza: rimane infatti affidata all’autorità regolatrice del settore ferroviario (che estenderà le sue competenze a quello stradale), su richiesta dell’Autorità organizzatrice locale che finanzia i servizi su ferro, la possibilità di vietare o limitare i servizi su gomma su distanze inferiori ai 100 chilometri, laddove questo comporti una “atteinte substantielle” all’equilibrio economico del gestore ferroviario (e ciò mette in luce l’urgenza di cambiare anche in Italia tutele anticoncorrenziali ormai datate, quali contratti di servizio ventennali per i trasporti su ferro regionali, che non prevedono alternative su autobus neppure dove ciò potrebbe essere del tutto sensato dal punto di vista economico e funzionale).

E in Italia?

In Italia, il segmento della lunga percorrenza dei servizi da autobus è stato liberalizzato nel 2007, con un periodo transitorio che si è concluso nel dicembre 2013. L’offerta, molto ricca soprattutto al Centro-Sud, sembra destinata a crescere ulteriormente con l’arrivo di nuovi soggetti e la proposta di nuovi collegamenti da parte degli operatori già attivi. Tale evoluzione suscita alcune riflessioni sul passato e pone interrogativi per il futuro della regolazione del comparto. Poiché non sembra che, rispetto a qualche decennio fa, siano mutate le condizioni che determinano la possibilità di produrre servizi su gomma non sussidiati sulle medio-lunghe percorrenze, appare evidente come l’introduzione dei vincoli sia stata determinata dalla volontà di tutelare l’offerta e non da quella di rispondere alle esigenze di spostamento delle persone a più basso reddito, che sono di gran lunga gli utenti maggiori di questi servizi, data la loro bassa velocità. A meno di non voler considerare un diritto il poter disporre di servizi di livello qualitativo superiore, ma allora, per coerenza, questo dovrebbe valere anche per i servizi aerei e così via. Quanto sta accadendo “sulla terra” sembra ripercorrere molto da vicino quanto accaduto con la liberalizzazione dei cieli e l’ingresso sul mercato delle compagnie low cost, che non solo hanno abbattuto i prezzi su direttrici già servite dai vettori tradizionali, ma hanno anche reso possibile una straordinaria espansione del servizio. Per quanto concerne le motivazioni ambientali ai sussidi al modo ferroviario, queste sembrano essersi indebolite data la progressiva riduzione dell’impatto del trasporto su gomma (un veicolo Euro 6 inquina un decimo di un veicolo Euro 1) e il crescente prelievo fiscale sul carburante che internalizza gran parte delle esternalità residue. Rimane apparentemente valida, invece, la motivazione dell’incentivazione della mobilità su ferro come soluzione di second best al problema della congestione stradale. Non è però affatto certo che questa sia la scelta ottimale. Da un lato, si può osservare che la parte largamente prevalente degli spostamenti di media-lunga percorrenza (quelli di cui qui si tratta) viene effettuata in condizioni di deflusso scarsamente congestionato, se non nelle ore di punta e in prossimità dei maggiori centri urbani. E, dall’altro, dove i fenomeni di congestione siano rilevanti, si potrebbe ipotizzare di introdurre pedaggi, oltre che istituire corsie riservate (o, meglio ancora, per evitare il sottoutilizzo della capacità delle strade, di corsie a pedaggio) e – quando i pedaggi siano già presenti – a differenziarli in funzione della domanda sulla rete autostradale. In questo scenario, dovrebbe essere riconsiderata l’assunzione della virtuosità sempre e ovunque dei sussidi al mondo ferroviario: si potrebbe scoprire che, per alcuni importanti servizi per le categorie a più basso reddito, socialità, tutela ambientale ed efficienza non sono necessariamente sinonimo di spesa pubblica.



Stampa

In questo articolo si parla di: autobus, gomma, low cost, trasporto



Bio dell'autore


Marco PontiMarco Ponti insegna economia dei trasporti, prima a Venezia e da tre anni al Politecnico di Milano. Ha svolto attività di consulenza per la Banca Mondiale, il ministero dei trasporti, le Ferrovie dello Stato e del ministero del Tesoro occupandosi di regolazione del settore aereo e autostradale. Ha partecipato come esperto al primo e al secondo Piano Generale dei Trasporti. Svolge attività di ricerca nell’ambito dei modelli trasporti-territorio, di analisi di fattibilità economica e finanziaria dei progetti (versioni avanzate dell'analisi costi-benefici), regolazione economica e liberalizzazione del settore (tecniche di gara, regole di accesso alle infrastrutture ecc.) e di "public choice".
Altri articoli di Marco Ponti



Francesco Ramella Si è laureato in ingegneria meccanica ed ha ottenuto un Dottorato di ricerca in Trasporti presso il Politecnico di Torino. Libero professionista. Insegna "Trasporti e Logistica" all'Università di Torino. E' Fellow dell'Istituto Bruno Leoni.
Altri articoli di Francesco Ramella








[Modificato da GIANNUNZIO 14/07/2015 08:57]
14/07/2015 10:00
OFFLINE
Post: 102
Registrato il: 20/02/2012
Città: GENOVA
Età: 51
Hai trascurato di mettere il titolo: "Quando il pullman conviene di più" è anche un articolo molto recente: 10.07.15

Ho visto che all'articolo che hai postato c'era qualche commento di disaccordo sulle conclusioni, però al di là delle valutazioni mie personali, è chiaro che il pullman si rivolge ad un'utenza che vuole spendere poco, che prima probabilmente utilizzava il servizio ferroviario regionale.

L'elemento che mi coglie di sorpresa è che stiamo parlando del centro Europa, mentre avrei pensato che le corriere erano soprattutto usate nell'Est Europa, ad esempio a Genova è da anni che si vedono corriere che partono verso la Romania o altre regioni dell'est europeo.

Da parte mia posso dire che pensavo che il fenomeno fosse molto più limitato, però questo conferma che servizi come Megabus non sono così strani, anzi si stanno diffondendo.

Io che ho scoperto il pullman solo adesso, posso dire che ogni volta che mi mettevo in viaggio, in particolare per andare a Pisa, ero sempre indeciso se andare in treno o in auto, mentre prima era una questione economica (mi conviene il treno) adesso ormai è solo personale (non ho voglia di guidare) perché il costo è ormai analogo, considerato anche che il treno arriva massimo in Stazione e non diretto a destinazione.


[Modificato da Metro1973 14/07/2015 11:21]
15/07/2015 12:09
OFFLINE
Post: 4.379
Registrato il: 09/01/2008
Capotreno
L'autore di quell'articolo, Marco Ponti, è un personaggio che mi è ben noto.
I suoi scritti, in larga parte falsi, sono interessati perchè lui combatte una personale battaglia contro tutto ciò che va su ferro, probabilmente odia anche le montagne russe...
Comunque è noto per la sua proposta di eliminare i tram da Milano, per sostituirli con autobus, proposta caldamente approvata prima da Albertini e poi dalla Moratti, con il vicesindaco De Corato che già pianificava la Milano senza tram, per fortuna poi hanno perso le elezioni, ma tra poco torneranno...
Ma non sono solo i tram nel mirino di questo becero personaggio, egli è conto le ferrovie in genere, non a caso è idolatrato di notav, è autore di molti falsi studi che dimostrerebbero come il trasporto aereo e quello su camion siano più convenienti e puliti.
Spero che in un forum di appassionati di treni, metropolitane e tram le tesi di questo essere abbiano il credito che si meritano, ovvero zero.

Quanto all'idea che gli autoservizi in concorrenza alle ferrovie siano una soluzione ai disservizi delle ferrovie stesse, beh, francamente mi torna in mente il vecchio detto di Confucio, quando il dito indica la luna, il saggio guarda la luna, lo stolto guarda il dito...
Ricordatevi una cosa, per costruire una ferrovia ci vogliono anni, per chiuderla basta un giorno e poi non torna più.
Abbiamo già fatto questo tragico errore negli anni sessanta e settanta, vogliamo ripeterlo?


15/07/2015 13:21
OFFLINE
Post: 52
Registrato il: 22/09/2013
Città: GENOVA
Età: 58
Nel frattempo arrivano anche Gogobus e Flixbus...

[SM=x1609998]

www.gogobus.it/it/
www.flixbus.it/flixbus-italia
15/07/2015 15:50
OFFLINE
Post: 1.785
Registrato il: 13/05/2006
Città: GENOVA
Età: 44
Bisognerebbe fare un'arte sta contro questi autoservizi, che fanno andare indietro le lancette e contribuiscono, cn la loro scarsa velocità, a far perdere la voglia di trasporto pubblico. Gli autobus sono meno rapidi fanno viaggiare senza comfort ed in più fanno fermate molto lunghe , tra l altro spesso anche in zone degradate , insomma, il bus e l esempio, secondo me, del trasporto pubblico destinato a chi è emarginato dalla società
16/07/2015 01:44
OFFLINE
Post: 949
Registrato il: 04/11/2002
Città: GENOVA
Età: 48
Tanto lenti non mi sembrano, per fare l'esempio di quello per Pisa, guardando gli orari di domani, ci mette circa lo stesso tempo di un'Intercity (stimato Megabus 2 ore, Intercity da 1:56 a 2:21 a seconda della fascia oraria) e decisamente molto meno del regionale con cambio a La Spezia (3:05), solo che queste soluzioni su ferro costano rispettivamente il quadruplo ed il triplo.

Per metterci meno col treno bisogna guardare alle Frecce, 5 volte più costose, ma solo alle più veloci, visto che i tempi variano da 1:34 a 1:56.

Per Siena Megabus stima 4:25 e 17 euro contro i 2 o 3 cambi tra intercity e regionali con percorrenza dalle 4:14 alle 6:11 per un costo dai 22 ai 43 euro.

Per Milano e Torino invece sembra metterci decisamente meno il treno (seppur sempre ad un costo nettamente superiore), ma in entrambi i casi i bus fanno capolinea in zone interne alle città, e questo sicuramente incide parecchio sui tempi (peraltro in entrambi i casi fermano vicino a stazioni delle rispettive metro).
16/07/2015 08:00
OFFLINE
Post: 5.834
Registrato il: 12/07/2006
Amministratore
Capotreno
Sono d'accordo con quanto scritto da ralco e da giambo.
Non è che tutto ciò che è liberalizzato è bello,virtuoso e conveniente per definizione.
Quanto costano in termini di maggiori emissioni questi mostri di autobus?
E vogliamo parlare di rischio incidenti?
La ferrovia dovrebbe essere più tutelata.
Invece il modello che hanno in mente a Bruxelles è quello americano : autobus per relazioni a medio e lungo raggio con tariffe popolari, treni di alta classe costosi per le relazioni tra grandi città ( in questo senso le Frecce stanno funzionando e sono molto concorrenziali con gli aerei ) e trasporto urbano su ferro - gomma.
Sinceramente questo annullamento del treno come mezzo di trasporto popolare ed economico non mi piace per nulla

Fino a pochi anni fa si poteva andare ovunque con il treno in modo anche piuttosto semplice. Ad esempio dalla Liguria si poteva andare in giornata a Nizza oppure arrivare in Germania, ma anche raggiungere Palermo, Siracusa, Venezia. Oggi tutto questo è un miraggio ma abbiamo i Megabus [SM=g27996] [SM=g27992]
[Modificato da titoit 16/07/2015 08:01]
16/07/2015 08:30
OFFLINE
Post: 549
Registrato il: 31/07/2014
Città: GENOVA
Età: 30
In questo forum non ho mai nascosto la mia avversione per i fanatici degli autobus ultrachilometrici che ti prendono sotto casa e ti lasciano dove vuoi tu. Ma vi dirò: sabato devo incontrare gente a Milano. Per il solo viaggio di andata ho diverse opzioni:
1) prendo l'unico regionale della mattinata e lo pago oltre 13 euro
2) prendo un intercity e ne sborso 22
3) scelgo BlaBlaCar e sto sugli 8-10
4) fossi già patentato, potrei andare con la mia macchinina, ma dovrei comunque spendere in pedaggio e carburante
5) prendo il Megabus, ci metto quasi quattro ore ma spendo 5 euro

Io sono un grande sostenitore della mobilità su ferro. Ma quando il prezzo di uno stupido viaggio Genova-Milano e ritorno diventa superiore al car sharing, qualcosa non quadra. Non è questo che intendo per "mezzo di trasporto popolare". Allora sapete che vi dico? Ben venga la concorrenza, le mie tasche ringraziano. E in ogni caso quel bus è molto più comodo di una qualsiasi seconda classe ferroviaria.

Comunque, qualche settimana fa un francese mi ha fermato in via Cadorna e mi ha chiesto dove potesse prendere un bus per Lione. Gli ho spiegato che ci sono i bus per muoversi in città e nei dintorni, qualche compagnia privata che organizza i viaggi internazionali, ma per il resto si usano i treni. E lui ha mugugnato qualcosa sui trasporti italiani e sull'assenza di treni diretti in Francia dalla nostra stazione. L'ho poi convinto ad andare in treno con cambio a Ventimiglia.

Speriamo sia arrivato entro la serata...
16/07/2015 11:41
OFFLINE
Post: 4.379
Registrato il: 09/01/2008
Capotreno
In tutta Europa i treni costano più che da noi, d'accordo saranno migliori ma chi di voi è disponibile a pagare il triplo per avere un servizio alla tedesca?
E'ovvio che i treni costino di più che uno stupido servizio di corriere, fatto da aziende che assumono precari o pensionati, mantenere una ferrovia ha dei costi che non possono essere evitati.
In compenso però un treno emette sostanze inquinanti in maniera enormemente inferiore rispetto ad un bus o ad un camion, nonostante le cazzate dette da Ponti.
Stiamo vivendo l'ennesimo anno più caldo della storia e voi siete a compiacervi di potere usufruire di un bel bus con aria condizionata a prezzo stracciato.
Siete uguali a quelli che protestano contro gli incentivi alle energie rinnovabili perchè non vogliono pagare un euro in più sulla bolletta, poi però ne spendono centinaia per avere il condizionatore a stecca per resistere al caldo.
Prendo atto che il misero tornaconto personale vale di più che l'interesse comune e mi metto il cuore in pace, il futuro di questo pianeta sarà sempre più caldo e sporco, nonostante i continui moniti della comunità scientifica internazionale.
Meglio ascoltare Ponti che ci dice quello che vogliamo sentire piuttosto che migliaia di ben più autorevoli voci di scienziati che da anni ci dicono di cambiare strada.



16/07/2015 12:16
OFFLINE
Post: 4.170
Registrato il: 26/10/2006
Città: GENOVA
Età: 65
Capotreno
[Modificato da Trammax 16/07/2015 12:20]
16/07/2015 12:30
OFFLINE
Post: 5.834
Registrato il: 12/07/2006
Amministratore
Capotreno
Fabioquezzi sinceramente pagherai anche 5 euro ma 4 ore per arrivare a Milano sono un' enormità [SM=g27988]
Ma poi cosa si vogliono? Treni che costano ancora meno?
Come ha detto giambo i cisti di una ferrovia sono molto più alti di un mostro di corriera con climatizzatore
però i benefici del treno sono molto maggiori per la collettività.
Ora tutti a idolatrare Megabus ma al primo inconveniente quando verranno fuori i costo del personale e i turni cui sono sottoposti gli autisti allora ci sarà una finta indignazione [SM=g27996]
Tutta questa rincorsa al prezzo più basso, alla concorrenza sfrenata ci sta facendo andare a schiantare [SM=g27992]
16/07/2015 14:05
OFFLINE
Post: 102
Registrato il: 20/02/2012
Città: GENOVA
Età: 51
Qua stiamo andando decisamente OT; il discorso del minor inquinamento del treno può essere vero a livello locale, ma fin tanto che l'energia elettrica in Italia viene prodotta soprattutto con il carbone, e non con energie rinnovabili (state tranquilli non succede da nessuna parte), è discutibile che sia vero a livello globale.

Se devo seguire il ragionamento di Giambo64 uso allora solo la mia auto GPL...

Per la discussione Megabus/Treno, titoit ha ragione sul tratto GE-MI lì il treno si dimostra competitivo, perché non succede per GE-PI? Lì è il contrario il treno ci mette 3 ore e mezza ed la corriera 2 ore a 5/9 Euro, meno della metà del costo del treno.

Non nascondiamoci davanti al dito dei costi superiori a prescindere, perché 2-3 anni fa era ben differente, si potrebbe anche pensare che il degrado di un servizio ha lasciato spazio ad una potenziale concorrenza.

Ma d'altra parte qua stiamo scoprendo l'acqua calda, 2/3 anni fa l'ex AD Moretti aveva detto senza mezzo parole che FS avrebbe investito sul trasporto Intercity più che su quello regionale, dove il treno era probabilmente meno competitivo.

Io penso però che questi nuovi servizi alternativi evidenziano che c'è un utenza abbastanza cospicua su cui un operatore privato guadagna non sul singolo biglietto, ma sulla quantità.

Il treno potrebbe fare lo stesso, di ripensare il proprio servizio di conseguenza, per intercettare questa utenza. Si potrebbe fare anche una scelta differente ciò puntando sula qualità del servizio e sulla sicurezza, quest'ultima già migliore penso.

Comunque sia non sarò io a decidere chi prende il treno o il Megabus/corriera, ma l'utenza finale.



[Modificato da Metro1973 16/07/2015 14:28]
16/07/2015 14:26
OFFLINE
Post: 4.379
Registrato il: 09/01/2008
Capotreno

Qua stiamo andando decisamente OT; il discorso del minor inquinamento del treno può essere vero a livello locale, ma fin tanto che l'energia elettrica in Italia viene prodotta sopratutto con il carbone, e non viene prodotto soprattutto con energie rinnovabili (state tranquilli non succede da nessuna parte) è discutibile che sia vero a livello globale...
se devo seguire il ragionamento di Giambo64 uso allora solo la mia auto GPL...



come volevasi dimostrare, in poche righe un insieme incredibile di sciocchezze.
In Italia non produciamo la maggior parte di energia dal carbone, anzi, siamo tra quelli che lo usano di meno, per fortuna.
Le rinnovabili grazie agli incentivi sono cresciute tantissimo e superano bene il 20% con ottime prospettive di crescita, a meno che un popolo di idioti finisca col mandare al governo qualcuno che vuole ridurre le tasse al 15% a tutti, ricchi compresi.
I mezzi elettrici consumano meno perchè in frenatura e in discesa producono energia, che può essere riutilizzata, indipendentemente dal tipo di fonte che utilizzano. I motori termici invece consumano sempre e hanno rendimenti del 30%, contro il 95% di quelli elettrici.
Comunque molti paesi europei viaggiano come noi verso traguardi di elevato livello con le rinnovabili, mentre sia USA che Cina hanno programmi per ridurre anche loro le emissioni di CO2 grazie a eolico e solare.
La tua auto a metano invece non risolve un bel niente, anzi, a livello di riscaldamento globale peggiora le cose perchè il metano è tra i peggiori gas serra e durante il ciclo di trasporto viene disperso in grandi quantità nell'atmosfera.
EDIT ho letto metano, hai detto GPL, non cambiano le cose, il GPL non fa polveri ma riduce i rendimenti dei motori, risparmi soldi del tuo portafoglio ma emetti co2 come e più di prima.


Comunque sia non sarò io a decidere chi prende il treno o il Megabus/corriera, ma l'utenza finale.



io spero invece che la scelta sia fatta da governi responsabili, che privilegino gli interessi comuni rispetto a quelli individuali.
Io sono un convinto europeista ma in questo campo l'UE sta sbagliando, la strada deve essere quella di correggere gli errori e non disconoscere invece le tantissime cose giuste che l'unione europea ha fatto e che continua a fare, anche in campo ambientale.
[Modificato da giambo64 16/07/2015 14:32]
16/07/2015 14:43
OFFLINE
Post: 4.379
Registrato il: 09/01/2008
Capotreno
Anche se parzialmente off-topic, ecco i dati del 2014 sulla produzione di energia in Italia:

www.qualenergia.it/articoli/20150114-2014-le-rinnovabili-al-37virgola5-percento-domanda-e-al-43virgola3-percento-produzione-elettrica-n...


Gli ultimi dati di Terna forniscono una prima fotografia del settore elettrico in Italia nel 2014. La domanda diminuisce del 3%, mai così bassa in 14 anni; crolla il termoelettrico; crescono idroelettrico e fotovoltaico. Insieme le fonti rinnovabili coprono circa il 37,5% della domanda annuale. Il FV da solo contribuisce al 7,5% della domanda elettrica: 36 volte di più in soli 6 anni.

16/07/2015 14:47
OFFLINE
Post: 102
Registrato il: 20/02/2012
Città: GENOVA
Età: 51
Quindi l'utenza finale non conta un fico secco?
Andiamo bene... poi lamentiamoci che nessuno prende il treno.

P.S: io ho un'auto GPL, l'ho anche scritto.
P.S.2: Ma se il 37.5% sono rinnovali+idroelettrico il 62.5 % dell'energia con cosa lo fanno? Il Nucleare? Direi di no.

[Modificato da Metro1973 16/07/2015 14:50]
16/07/2015 14:56
OFFLINE
Post: 4.379
Registrato il: 09/01/2008
Capotreno
sì, infatti mi sono corretto, non cambia comunque la questione.


Quindi l'utenza finale non conta un fico secco?



se dessero la possibilità alla gente di scegliere se avere l'energia a metà prezzo grazie a centrali nucleari insicure o a carbone sporco fatte in paesi distanti, sai quanti direbbero di sì?
Diverso sarebbe se l'avessero sotto casa, ma se fossero a distanza di sicurezza sono certo che ci sarebbe pieno di egoisti che sarebbero ben felici di risparmiare grazie al danno ambientale.
Non è diverso il discorso nel settore trasporti, il riscaldamento globale è ancora visto come distante e un bus a basso prezzo è visto come una centrale che inquina lontano da casa.
Sì, per me l'interesse del singolo viene dopo quello della comunità, forse non faccio parte di questa epoca ma io continuo a pensarla così.
16/07/2015 15:03
OFFLINE
Post: 4.379
Registrato il: 09/01/2008
Capotreno

Ma se il 37.5% sono rinnovali+idroelettrico il 62.5 % dell'energia con cosa lo fanno? Il Nucleare? Direi di no.



mai sentito parlare di centrali termoelettriche? in parte sono alimentate da carbone, in parte da metano e in parte da olio combustibile. Il carbone per fortuna in Italia è tra le percentuali più basse in europa.
Essere arrivati al 40% di rinnovabili era impensabile solo pochi anni fa, nonostante tutto tu e molti altri continuate a sminuire le cosa e anteporre risibili interessi dei singoli rispetto alle prospettive di futuro per le nuove generazioni.
16/07/2015 15:32
OFFLINE
Post: 102
Registrato il: 20/02/2012
Città: GENOVA
Età: 51
Mi verrebbe da risponderti come mi ha risposto 5 minuti fa sul metano, invece visto che sono amico del treno ti dò un dritta, lo sai qual è la vera differenza?
Perché un utente dovrebbe prendere un treno anziché la corriera e su cosa il treno è imbattibile al momento? La sicurezza.

P.S. Il discorso dell'energia ti darò ragione quando siamo al 100% rinnovabili + idroelettrico; anche se in effetti il 37.5% è un valore alto.

[Modificato da Metro1973 16/07/2015 17:42]
16/07/2015 15:58
OFFLINE
Post: 549
Registrato il: 31/07/2014
Città: GENOVA
Età: 30
Questo discorso mi ricorda tanto quelli che spendono vagonate di soldi per comprare roba "biologica" che qualche decennio fa era il mangiare dei pezzenti. Tipo il farro o la farina di castagne. Ovvero, io dovrei sbancarmi per raggiungere una città praticamente adiacente su un mezzo - il treno - che rende di più e quindi, in prospettiva di scala, costa di meno? Non sono un economista né un ingegnere, ma non mi sembra che, a parità di utenza, una ferrovia abbia costi di lungo periodo maggiori di un autobus. Anzi.

Io credo che una politica dei trasporti debba anche essere una politica sociale. Soprattutto sociale. Se il mezzo pubblico diventa un bene di lusso alla portata di facoltosi radical chic ecologisti, campa cavallo. Stessa storia dei tassisti contro Uber: lorsignori offrono un servizio pubblico, ma così pubblico che per pagare la corsa devi avere almeno una o due ville in Albaro o Castelletto.

Io sono ecologista, ma non sono facoltoso. Se invece fossi tedesco, avrei forse un maggiore potere d'acquisto e potrei quindi sopportare un biglietto maggiorato per un servizio eccellente. Ma quando diventa nettamente conveniente (sotto ogni punto di vista) usare la privata scatoletta piuttosto che il mezzo pubblico 'green', peraltro di scarsissima qualità, ben venga la concorrenza dei mostri gommati. Sempre meglio 50 persone in pullman che 50 auto a spasso. La questione diventa allora politica, perché torna evidente che un sistema di trasporto pubblico pulito, capillare e accessibile può reggersi solo tramite un'imposta proporzionale dedicata su base personale, eventualmente integrata dalla vendita dei biglietti. Costringendo, per così dire, tutti quanti ad abbonarsi.

Signori, io ho più a cuore l'ambiente di infinite altre cose. Posso spegnere la luce, il condizionatore, tutto quello che non è necessario alla mia sopravvivenza. Ma, vi chiedo umilmente scusa, 44 euro per andare e tornare da Milano non li posso e non li voglio spendere.
16/07/2015 16:15
OFFLINE
Post: 549
Registrato il: 31/07/2014
Città: GENOVA
Età: 30
Tra l'altro la ricetta mi sembra semplice: aumento delle accise sui carburanti, aumento dei pedaggi autostradali, aumento proporzionale delle tasse sui veicoli privati per nucleo familiare, incentivi alle merci in treno anziché su tir, potenziamento del servizio ferroviario, miglioramento del comfort in carrozza e rimodellamento delle tariffe. E vedrete che il Megabus non se lo fila più nessuno.
Nuova Discussione
 | 
Rispondi



Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:44. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com