Saint Seya : The Legend of Sanctuary

Credo di aver accennato in qualche mio altro post di essere stata una discreta fan de " I Cavalieri Dello Zodiaco negli anni delle scuole medie, particolarmente mi piacque la prima serie e relative armature, dove c'era una buona miscela di avventura e di quel tocco di sentimento che comunque attirava anche le ragazzine, tra le quali me appunto!!!

Le successive serie, però, non ebbero in me lo stesso effetto, non solo perchè ormai stavo crescendo e gli anime non mi attiravano più tanto (in quegli anni mi dedicai quasi del tutto al mio grande amore, ovvero la musica!), ma non apprezzai nemmeno il nuovo stile delle armature, che giudicai troppo misere rispetto alle precedenti!
Se ci mettete che già dalla seconda serie sparì quel tocco di sentimento che aveva caratterizzato la prima, capirete il motivo per il quale, ancora oggi, rivedo volentieri le prime puntate, ma mi blocco all'ingresso della prima casa dello Zodiaco, allorché i nostri cominciano quell'avventura lunga uno sproposito di puntate salendo quegli scaloni lunghi 1000 scalini l'uno, che nemmeno i campi di calcio di "Holly e Benji" duravano tanto, per salvare la dispotica Lady Isabel colpita al cuore da una freccia di Betelgeuse mi pare, intanto che la Meridiana dello zodiaco (che angoscia!) scandiva il passare delle ore con quei fuocherelli fatui lunghi mi sembra 24 ore!!!
E' la parte interminabile della saga che collegava la prima alla seconda serie e che mi ammorba peggio di Mur!

Dulcis in fundo, lo stile del disegno fu un'altra cosa che cambiò con l'inizio della seconda serie (i nuovi vitini da vespa dei Saints, stile Naomi Campbell, non si potevano vedere!)

Non molti anni fa, poi, sono venuta a conoscenza del fatto che il solito adattamento italiano aveva cambiato tutti i nomi dei protagonisti, spiegando così tante strampalate conclusioni tipo Pegasus della costellazione di Pegasus, che al solo udirlo mi da i brividi e mi fa credere che a quel tempo i nostri censori televisivi ci avessero preso per una mandria di idioti!

So che anche molte scene cruente furono tagliate, ma lo stesso non mi pare fosse comunque un anime Soft tipo "Memole dolce Memole", giacchè, inferi, craniate ai capitelli, smorfie di acuto dolore e cavalieri di dubbia sessualità, non mancavano di certo e vederli non mi ha sconvolto l'esistenza, almeno non quanto fece la mia matrigna!!!

Insomma, avrete capito che l'anime "I Cavalieri dello Zodiaco", ovvero "Saint Seya", a mio modo di vedere si perse qualcosa per strada, lo confermano anche i film e le serie successive, che lasciano l'amaro in bocca per una conclusione che poi non è arrivata, ritornando addirittura ad un passato ancestrale dove alcuni dei protagonosti appaiono sotto le vesti di soggetti pre-esistenti, dai quali poi si sarebbero reincarnati con le sembianze che conosciamo, nei tempi moderni!

Sono certa che i titoli in questione la maggior parte di voi li conosce, magari li avrete anche visti, se non altro perchè è in ogni caso una serie cult della nostra giovinezza: chi dei 30 enni e 40 enni di oggi non conosce i cavalieri di Atena?
E suppongo che ormai tutti sappiamo che Pegasus di Pegasus si chiamava in realtà Seya e di conseguenza anche tutti gli altri, ovvero, Sirio il Dragone, Andromeda, Crystal il Cigno e Phoenix, avevano dei nomi da cristiani prima di diventare santi, ovvero cavalieri (ma in Italia non si potevano scomodare mica i santi negli anni 80 ...!)

L'ultimo titolo uscito nelle sale, prima giapponesi e poi di tutto il mondo, è "Saint Seya: The legend of Sanctuary", arrivato in Italia forse all'inizio di quest'anno e che, come per "Captain Harlok" meditai di andare a vedere, se non fosse che mi vergogno come un ladro di spendere 10 euro per questi film che poi si rivelano sempre delle boiate pazzesche!

Leggendo le recensioni dell'ultimo film sui Santi di Atena (no, San Gennaro e Sant'Elpidio non sono tra questi!!!), ho capito che a molti non è piaciuto, così come accade nel 90% delle volte in cui i nipponici mettono mano a vecchie glorie dell'animazione anni 80, stravolgendo personaggi e trame!
Ne sappiamo qualcosa noi fan di Cyborg 009, che abbiamo perso la mascella, slogatasi dopo aver veduto i capelli color cocozza di Joe e i completini modello Cicciolina di Françoise nell'ultimo film del 2012, quello in grafica digitale!
Il titolo? Oh my God, mi sfugge il titolo!!!

I giapponesi non sono dei maestri con la grafica digitale, questo l'ho capito anche vedendo altri film quali "Tekken Blood Vengeance" e qualcun'altro che ora mi sfugge!
Sono ben lontani dalla fluidità che era già dominio della Disney 40 anni fa e restano sempre sullo stile filmetto da videogioco, tipo quelli di Final Fantasy per intenderci!

In "Saint Seya: The Legend of Sanctuary" si assiste di nuovo a questo effetto video gioco, che se non sei dotato di uno schermo TV buono, risulta un po' finto!

Partendo dal fatto che giusto per un caso fortuito mi sono trovata tra le mani codesto film, ammetto che ho trovato divertente l'dea di vedermelo nella santa e nascosta tranquillità del salotto di casa mia, lontana da sguardi allibiti, anche se l'immagine non era delle migliori e l'audio era scadente e ballerino, tuttavia, non è che volessi l'alta definizione di una gara automobilistica, dunque, è andata bene così, mentre mi dedicavo anche alla preparazione del pranzo, alla lavatrice e a trovare il miglior piazzamento per il sensore meteo della stazione meteorologica digitale che ho sul mio comodino!


Da questo momento, mio malgrado, potrei spoilarizzare in modo incontrollato, dunque, se c'è qualcuno che non lo ha ancora visto e vorrebbe farlo ... smetta di leggere e ritorni dopo la visione!

Dicevo, avere tra le mani questo film non mi ha procurato vampate di fremito come successe ai tempi dell'ultimo film dei Cyborg 009, dove, in attesa della scena porcellosa tra Joe e Françoise, avevo organizzato un tifo stile finale di Champions league, salvo poi restare come una pera cotta appena mi resi conto che tale scena era breve e loffia come se di fronte avessi avuto i Puffi, tuttavia, essere fan vuol dire anche apprezzare il solo fatto che il miracolo si fosse compiuto e, seppure non è un capolavoro, quel film, del quale non ricordo il titolo, resta ancora un ricordo presente nella mia R.A.M. ormai danneggiata!

Per i Santi di Atena, invece, ho ritagliato solo poche ore di un mio rovente mattino estivo di faccende domestiche, giusto per compagnia, avendo comunque, già letto alcune recensioni e sapevo di non dovermi aspettare "Titanic", ma alla fine ammetto che poi non è così orribile!

Il film e davvero breve, un'ora e un quarto, non credo di più e cerca di narrare la storia della corsa al Grande Tempio, anche se qui troveremo una Lady Isabel meno rompiballe, ancora ignara del suo ruolo e non certo tredicenne come pare sia nelle serie animate!
Ancora non è chiaro quanti anni abbiano lì Pegasus e compagni, ma qui hanno dichiaratamente (anche in lingua nipponica!) 16 anni, così come tradotto in italiano nelle serie originali, che invece sembra li volessero, come già detto, imberbi ragazzini appena usciti dalla scuola media!

A grandi linee, i caratteri dei personaggi, a parte Isabel, sono gli stessi, forse hanno marcato un po' troppo su quello baldanzoso di Pegasus, che poi risulta odioso peggio di sempre, salvo poi uscire fuori da cazzotti, craniate, morti apparenti e così via, con l'armatura del Sagittario e come salvatore della Dea Atena, ma tra loro qui non si sente odore di Lovvatura, ma solo di un'amicizia vera!

A tratti il film mi ricorda, durante le scene di battaglia, quegli anime/telefilm anni 70, con attori però in carne ed ossa, che provavano a ripetere in chiave umana gli anime in senso proprio, usando poi come robottoni e mostri dei modellini tipo Lego ... li esecravo da morire!!!

Tornando ai nuovi Saints di Atena, diciamo che oggi gli elmi dotati di vita propria che appaiono tipo "Magical Emi" non fanno molta presa, ma non disturbavano poi tanto, non fosse per quello di Gemini che sembra quello di Mazinger o Goldrake, come ho sentito dire in giro!!!

Ah, sì ... certo, sono presenti anche i Cavalieri D'oro, custodi delle case dello zodiaco, ognuno col suo carattere originale: Mur il saggio, che qui però ha le lenti, Torus il grassone buono, Ioria del Leone, che anche qui dopo qualche dubbio riconosce in Isabel la dea Atena, della quale nel frattempo una sosia imbogliona risiede a palazzo col perfido Arles/Gemini, poi c'è Cancer, il solito invasato che spedisce i nemici all'inferno come se li mandasse dal panettiere e che balla come un idiota al suono disco di alcune inquietanti facce illuminate, attaccate alle colonne della sua casa.
E poi c'è Scorpio ... ovvero Scorpia, sì qui è una donna, evviva ...

Il cavaliere dei Pesci non differisce nell'aspetto dal suo predecessore animato, anche se qui schiatta immediatamente con un semplice "puff" mi sembra proprio di Arles, insomma, un soggetto che forse ha pensato di più a guardare Clio Make up su Youtube che ad addestrarsi alla lotta!!!

Non voglio esagerare coi particolari, anche perchè non è che ne occorrano molti per descrivere questo film, la trama approfondita la trovate come sempre su Wikipedia it.wikipedia.org/wiki/I_Cavalieri_dello_zodiaco:_La_leggenda_del_Grande... se la troverete accattivante, allora vale la pena di spendere poco più di un'ora della vostra vita per vederlo!

Un'ultima nota: il doppiaggio dei personaggi è più o meno quello che conosciamo, con Ivo De Palma, Marco Balzarotti, Dania Cericola, eccetera e purtroppo anche i nomi sono gli stessi ... Pegasus di Pegasus!

P.S. Il più carino dei Saints? Phoenix! Armatura pazzesca e carattere ombroso! Wow

Chiedo umilmente scusa, ho sbagliato la sezione dove mettere la discussione!
Se la Nico, gentilmente, potesse metterla la posto giusto ... la glorificherei come Atena!!!

Prima di tutto, è bello saperti di nuovo attiva sul forum, si sente la tua mancanza con le tue espressioni sempre originali e uniche.
Anch'io come te, sono stata una grande fan della prima serie dei Cavalieri dello Zodiaco, le altre l'ho seguite a tratti proprio perchè troppo diverse dall'originale.

Avevo visto il trailer del nuovo film e sinceramente mi sarebbe piaciuto andare a vederlo pur sapendo che sarei rimasta delusa, ma non solo è difficile andare al cinema con tutti i piccini che ci sono per casa ma avrei avuto grosse difficoltà a trovare qualcuno che mi facesse compagnia.

Purtroppo è difficile che si riesca superare l'opera originale, questo succede anche quando di un libro ne fanno un film, quasi sempre delusioni!
Se mi capiterà di vederlo ti farò sapere.