| | | OFFLINE | | Post: 574 | Giudice**** | |
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01/08/2015 20:40 | |
INIZIAMO!
SETTIMO CLASSIFICATO
Katniss_Prior – Forse un giorno
Grammatica&Ripetizioni: 11,6/15
(0,2) • Ehi Annabeth → essendo “ehi” un vocativo deve essere seguito da una virgola.
(0,2) • che ero veramente stravolta, perché smise subito → la virgola dopo “stravolta” non ci va.
(0,2) • tutt'un tratto → il modo corretto di scrivere quest'espressione è “tutt'a un tratto”.
(0,2) • io, che avevo gli occhi fissi a terra per il rimorso di avergli urlato in faccia alzai lo sguardo → va messa una virgola dopo “faccia” per separare i due periodi.
(0,2x3) • Bhe → errore commesso tre volte. La forma corretta della parola è “beh”.
(0,2) • ma certo!!! → ho cercato molto e ho trovato che, quando si scrive, va usato un solo punto esclamativo, non di più.
(0,2) • così fu ancora più bello, perché facemmo → non ci va la virgola.
(0,2) • insomma, si → il “sì” va con la i accentata.
(0,2) • Sapevo che se me lo sarei sfilato avrei letto → congiuntivo errato. La frase corretta è “Sapevo che se me lo fossi sfilato avrei letto”
(0,2) • Mi voltai di lato, e incontrai un paio di occhi verdi → dopo “lato” non ci va la virgola.
(0,2) • Sai cosa si dice a volte? Che molte volte → ripetizione di “volte”.
(0,2) • Che molte volte, l'attesa è meglio → dopo “volte” non ci va la virgola.
(0,2) • quando dopo le lezioni andavamo a prendere la cioccolata calda, e passeggiavamo → dopo “calda” non ci va la virgola.
(0,2) • E' come → la “è” accentata maiuscola è scorretta se viene usato l'apostrofo. Puoi trovare la forma corretta ne “caratteri speciali” del tuo programma di editor.
(0,2) • Quindi essere arrivata persino a sposarsi era → avendo iniziato il discorso in prima persona, Annabeth si riferisce a sé stessa quindi “sposarsi” è scorretto in quanto è una forma generale, per riferirsi a chiunque. Va corretto con “sposarmi”.
Stile&Lessico: 6,5/10
Partiamo dallo stile: è semplice e conciso. Utilizzi un po' tutta la punteggiatura, alternando periodi brevi a periodi lunghi e questo è un bene perché equilibri le due cose. Riesci a descrivere bene la situazioni e, avendo scelto di utilizzare la prima persona singolare, questo ti da molti vantaggio nell'aspetto introspettivo del personaggio, in questo caso Annabeth. Non c'è dubbio che tu l'abbia usato, questo vantaggio, ma credo che avresti dovuto usufruirne maggiormente, in particolare nel momento in cui descrivi i dubbi di Annabeth verso la fine.
Un consiglio: vai a capo quando inizi un nuovo discorso diretto... Serve meglio a staccare il discorso e a dare una pausa al lettore.
Malgrado ciò il tuo stile non mi è dispiaciuto affatto, anzi, quindi su questo ti faccio i complimenti.
Ho trovato particolare la scelta che hai fatto di chiamare Era con il suo nome inglese, “Hera”. Non posso segnalartelo come errore perché ognuno fa le proprie scelte stilistiche, ma non l'ho nemmeno dispiaciuto così tanto, sai? Io stessa, nel momento in cui parlo di Thalia, mi riferisco a lei con il suo nome inglese...
Un ultima cosa: ci tengo a segnalarti un paio di cose – o meglio, periodi che andrebbero davvero rivisti.
-Mi sa che mi sarebbe toccato ringraziare Hera. → questa frase, oltre a presentare una ripetizione di “mi”, è costruita male e suona strana alla lettura. Potresti riformularla in questo modo: Credo che, dopotutto, avrei dovuto ringraziare Era.
-Almeno non fino a diventare adulti. → Suona davvero, davvero male, purtroppo. Potresti formularla in tale modo: Almeno non fino all'età adulta.
IC: 5/8
Allora. Partiamo dal presupposto che la Percabeth è la mia OTP e che tengo davvero molto che rimangano IC, sopratutto se la storia non è una AU.
Sul tuo Percy non ho molto da dire perché, in fin dei conti, sei riuscita molto bene a renderlo credibile, molto fedele al suo carattere originale in tutto e per tutto: dal modo dolce in cui parla ad Annabeth nei suoi momenti di debolezza, alle osservazioni non proprio intelligenti che qualche volta si lascia scappare (non facciamogliene una colpa: lo amiamo ANCHE per questo, no?). Quindi su di lui ti posso solo dire brava.
Non posso dire la stessa cosa, però, della nostra cara figlia di Atena. Sì, alcuni tratti caratteristici quali i dubbi esistenziali che si pone nei momenti più tranquilli (la si può capire, poverina, non ha vissuto in pace per dieci anni di fila!) e la migliore soluzione ai problemi logistici (in questo caso la sparizione improvvisa dei tavoli), la rendono affine al suo personaggio. Ma sono rimasta un pochettino perplessa all'inizio, quando rimprovera Percy all'inizio, dopo che lui si mette a ridere. Sì, mi rendo conto che i loro litigi si svolgono sempre in questo modo, con lui che fa l'idiota e lei che lo sgrida, ma il tono in cui ha posto il suo rimprovero mi è sembrato troppo forzato. Ricordiamoci poi che anche Percy odia Era (dopotutto, non è lei che gli ha rubato la memoria e l'ha separato da Annabeth per quasi sette mesi?) e che, di conseguenze, non si metterebbe a ridere così facilmente davanti all'ennesimo agguato della dea, per lo più al loro matrimonio!
Tutto sommato non posso dire nient'altro perché la parte finale è scritta a pennello per loro e quindi compensa quella piccola nota negativa che ho colto. Brava ugualmente!
Originalità: 2/5
Nel momento in cui si sceglie di scrivere una Percabeth, si accetta una vera e propria sfida: riuscire dove altri non ce l'hanno fatto, ovvero in originalità. Essendo la coppia così popolare (giustamente popolare u.u) è ovvio che si rischia di cadere nel banale, no?
Diciamo che la tua storia, purtroppo, è carente di originalità. Lasciando perdere il tema del matrimonio che era obbligatorio e quindi non è da considerare, quello che volevo era proprio che mi presentaste qualcosa di nuovo malgrado la difficoltà della situazione. Ciò che rende la tua storia un po' meno originale è proprio il discorso finale, quel momento così dolce tra loro che in un certo senso è anche un punto di forza della tua storia. Se ne leggono tanti di quei momenti in giro, ovvero la discussione tra i due fidanzati dei dubbi di Annabeth (qui varia: può essere lei o può anche essere lui, dipende) sul loro futuro. Apprezzo però il modo in cui l'hai trattato e premio la svolta iniziale, quando Era ruba loro i tavoli. Tutto sommato, 2 punti non sono poi così male ^^
Sviluppo della trama: 2,5/5
Riconoscerai che la tua storia è forse un po' cortina. Certo, per quello che hai pensato di scrivere è anche proporzionale, ma ci sono elementi che, personalmente, credo avresti potuto sfruttare maggiormente. In primis la questione di Era: l'idea è veramente molto buona, davvero, ma sono rimasta un po' delusa quando ho capito che non l'avevi affatto approfondita. Sì, Annabeth presume che sia stata la dea per la piuma di pavone, ma oltre a trovare una soluzione frettolosa, accantoni la questione in fretta. Essendo i protagonisti due degli eroi più capaci e temerari di sempre, credo che non avrebbero lasciato andare la questione tanto in fretta, nemmeno al loro matrimonio. Conoscendo la testardaggine di Annabeth, sopratutto nei confronti di ingiustizie divine (e stiamo parlando di Era, la dea che più odia), sono quasi certa che avrebbe cercato un confronto o, a mali estremi, si sarebbe vendicata dopo. Potevi davvero sfruttare meglio questo elemento... In generale, quando ho iniziato a leggere, mi aspettavo un po' di più su questa cosa, ecco tutto.
Vorrei farti un ultimo appunto: hai trattato bene lo svolgimento della conversazione tra Annabeth e Percy, ma forse avresti potuto approfondirla di più, approfondendo l'introspezione e i dubbi. E poi non ho trovato un vero e proprio legame tra la prima parte e la seconda, forse perché non c'è.
Gradimento personale: 6/10
È importante che tu sappia una cosa prima di commentare con il mio parere personale: la tua storia mi è piaciuta, sul serio. È molto risaputo che io ami tutti quei momenti Percabettosi che voi autrici sapete regalarci con le parole, anche se è già stato visto e stra rivisto. Dopotutto, non ci si stanca mai di questi due ragazzi, no? Zio Rick ha scritto così poco su di loro...
Piccola domandina: dove sono andati a prendere tutte quelle coperte i camerieri? :') Sono molto interessata a scoprirlo, sappilo!
Semplicemente la tua storia ha qualche punto – quelli che ti ho segnalato prima – che andrebbe rivisto. Probabilmente sono io che ho parametri davvero molto alti, aspettative ampie, forse. Però mi è sembrato quasi che volessi affrettare il tutto per concludere prima...
Probabilmente mi sbaglio ^^' Ti faccio solo i miei complimenti perché, in fin dei conti, è per sempre una storia scritta bene, rare da trovare di questi tempi, purtroppo, e ti esorto a non mollare, a continuare su questa strada! Bravissima.
Utilizzo elementi obbligatori: 4/5
Citazione usata egregiamente. Inserita nel testo in un punto di svolta, resa in tutto e per tutto la degna conclusione di una discorso importante. Insomma, sei stata molto brava!
Anche il prompt è stato usato molto bene, reso il problema centrale di quella povera cerimonia. Avrei solo voluto che non lo abbandonassi nella seconda parte della storia, tenendolo come vero e proprio prompt di tutta la storia. Bravissima!
Bonus facoltativo: 2/2
Utilizzata la coppia Percy/Annabeth.
Totale: 39,1/60
-- ° --
SESTO CLASSIFICATO Kirame amvs – I’m a queen. Of stupid people
+ Vincitrice del premio "Coppia"
Grammatica&Ripetizioni: 0/15
Allora. Prima di tutto, non preoccuparti per il punteggio di questo campo.
Bene, ora che (spero) sei calma, ti avverto che non è stato semplice scegliere come comportarmi nel tuo caso. Probabilmente così facendo discrimino un po' gli altri, ma non me la sono sentita di andare sotto lo zero e toglierti altri punti, visto che penalizzarti ulteriormente mi sembra eccessivo. Dopotutto, non siamo mica a scuola, no?
Okay, ora che ho fatto questa premessa, posso spiegarmi meglio: il fatto è che per ben due volte, hai cambiato tempo verbale, passando dal passato al presente, e viceversa. Ora, questo non è successo solo per due verbi, ma per intere frasi e, sommando tutti i verbi al presente (perché ho visto che il testo è, per la maggior parte, scritto al passato) più gli altri errori vari, il punteggio andava sotto lo zero, per questo ho deciso semplicemente di non darti nessun punto, invece di sottrarli.
Il primo cambio di tempo verbale c'è stato dalla frase “Percy ha la voce desolata.” a “Penso che si stia trattenendo dal dirmelo.”, mentre il secondo da “Non potrei con nessun altro» dico sconsolata.” a “Anche come amiche siamo inseparabili. Con le questioni di cuore è un genio.”. Prova a rivederle!
Per quanto riguarda gli altri errori, te li segnalo ugualmente, in modo che tu possa correggere.
• (Uno con Poseidone → anche se è tra parentesi, l'uno non va maiuscolo.
• scuotendola, e cingendosi le ginocchia con le braccia. → dopo “scuotendola” non ci va la virgola.
• dovuta essere io quella matura, e lui il bambino. → dopo “matura” non ci va la virgola.
• Con Percy, posso avere tutto. → dopo “Percy” non ci va la virgola.
• una Nazione → nazione non va con la maiuscola.
• ha provato a chiedermi... Di sposarlo. → “di” non va maiuscolo dato che è la continuazione della stessa frase.
• Io ho pianificato qualunque cosa, nella mia vita → dopo “cosa” non ci va la virgola.
• Era così fastidioso ed insopportabilmente → uso errato della “d” eufonica.
• ed insieme scaldiamo → uso errato della “d” eufonica.
• ostinava ad indossare →uso errato della “d” eufonica.
• leggermente melanconico → errore di battitura per “malinconico”.
• di milioni di anni su per nelle nuvole →errore di battitura per “nelle”. Credo volessi intendere “delle”.
• Guardò la mela che avevo in mano, e, con → dopo “mano” non ci va la virgola.
• ed in contrasto → uso errato della “d” eufonica.
• due libreria → errore di battitura per “librerie”.
• una libreria rigorosamente nera e rigorosamente vuota, Una poltrona nera → “una” non va maiuscolo.
• come “dacci un taglio” “va benissimo” “accetta” “non fare la scema” → dopo ogni espressione, ci va la virgola.
• una Nazione di persone stupide, saresti la loro Regina. → né nazione né regina vanno maiuscole, dato che non sono nomi propri.
Stile&Lessico: 9/10
Il tuo stile mi piace, non posso dire il contrario. È ben impostato e delineato.
Ho notato che ti soffermi molto sulle descrizioni dei luoghi: va benissimo visto che molte persone non lo fanno mai, dando per scontato che tutto si comprenda solo con le azioni dei protagonisti, ma a lungo andare il troppo annoia un po'. In questo caso, la descrizione della casa nei minimi particolari, forse è un po' troppo: non è necessario scrivere di ogni singolo oggetto presente nella casa, di tutte le stanze. Capisco che tu lo abbia fatto per coinvolgere il lettore, ma io avrei accorciato un po' il tutto.
Malgrado ciò, sei stata bravissima nell'utilizzo della punteggiatura e nel calibrare bene i periodi: non troppo lunghi, né troppo corti, l'ideale secondo me. Ho apprezzato particolarmente l'introduzione che fai riguardante l'esperienza di Percy e Annabeth nel tartaro.
Due brevi appunti:
-Anche quando non è con me, la mia amica capisce quando non è proprio il momento di non farmi sentire in colpa. → questa frase è un po' confusionaria, forse per la presenza di troppe contraddizioni (non). Prova a formularla in un'altro modo.
- Di cosa mi voleva parlare, madre? È stata lei a farmi fare quel sogno? A rovinare il mio matrimonio → va bene che Atena è una dea e tutto il resto, ma in tutti i libri i figli non si rivolgono mai con il “lei” ai genitori divini.
IC: 7/8
I tuoi personaggi sono sicuramente IC. Partendo da Poseidone e Atena, ho trovato fantastico il modo in cui li hai presentati e, sopratutto, il momento in cui li hai fatti litigare. Riconosco i loro caratteri originali nel battibecco, nel fatto che non smettano un secondo di lanciarsi frecciatine mirate a colpire l'altro nei punti deboli.
Troviamo una Piper molto IC nel fatto che voglia sempre aiutare chiunque abbia problemi.
Lo stesso discorso vale per Annabeth e Percy. La prima, molto più facile da inquadrare visto che la storia è scritta dal suo punto di vista, è arrovellata dai dubbi, dalle paura che la storia con Percy sia troppo precoce. Essendo una figlia di Atena, la poveretta deve pianificare ogni cosa, altrimenti c'è il rischio serio che impazzisca. Ciò che, però, non mi è sembrato da lei, è la crisi di pianto che la coglie alla fine: è vero che ne uscirebbe distrutta se Percy la lasciasse, ma ho trovato un po' inverosimile tutto il litigio...
Percy, invece, lo riconosciuto dal modo in cui fa del sarcasmo anche nelle peggiori situazioni, nella romanticissima proposta di matrimonio (a trovarlo un ragazzo che sappia creare scritte incredibili con le onde del mare) e nel modo in cui rimane deluso alla risposta negativa di Annabeth. Povero cucciolo, immagino la batosta!
Originalità: 4,5/5
Se si contasse solo sul fatto che, più o meno, la storia di basa sui (leciti) dubbi di Annabeth riguardo il suo rapporto con Percy, la storia non sarebbe molto originale... dopotutto, se ne vedono a bizzeffe di trame del genere. Ma il modo in cui hai posto tutto, con l'intervento di Atena e Poseidone, il fatto che costruiscano la loro casa dei sogni come regalo di nozze, ha reso il tutto più divertente e intrigante: in altre parole, originale.
Degno di nota è anche il sogno di Annabeth, nel quale lei sta per sposare Luke... Un colpo al cuore per tutte le Percabeth shippers!
Interessante il fatto che tu abbia citato la parte razionale di Annabeth e quella emotiva di Piper. È il tratto distintivo della loro amicizia e pochi lo citano, di solito.
Un ultima cosa: gradirei un momento di silenzio per il “lama bavoso” che è Percy... Okay, ora posso dirti che è stato un particolare tocco di classe e farti i complimenti! xD
Sviluppo della trama: 4/5
La trama è stata sviluppata bene, ma non completamente. Parti con la proposta di matrimonio, ben descritta e impostata, la crisi di Annabeth, e il repentino intervento di Piper, l'eroina di tutte le relazioni più disparate (XD). Mi è piaciuto molto come hai sviluppato il tutto, senza tralasciare nessun elemento per strada. Ciò che, però, mi sento di segnalarti è il finale: troppo frettoloso, mi è sembrato quasi che avessi l'urgenza di concludere. Il fatto che Annabeth, dopo aver avuto la crisi di pianto in seguito all'uscita di scena di Percy, proclami ad alta voce di volerlo sposare e, subito dopo, lui risponde di voler essere il suo Re degli stupidi, mi ha lasciato un po' spiazzata. Da dove è comparso Percy? Che reazione facciale e fisica ha avuto? Come si è concluso il tutto?
Malgrado ciò, brava!
Gradimento personale: 8/10
La tue storia mi è davvero piaciuta, anche se non sono riuscita a gustarmela del tutto. Chiariamoci: ho apprezzato la proposta come se l'avessi vissuta in prima persona. Dei del cielo, perché il tuo Percy (ma anche TUTTI i Percy) non è reale? Povero cupcake ç.ç ho sofferto io per lui. La parte che mi è piaciuta più di tutto il resto, però, è il momento in cui Percy e Annabeth trovano i loro genitori divini sdraiati a bordo piscina. Me li sono immaginata con degli occhiali da sole, un cocktail in mano e Atena che si applica la crema solare. Ho riso per mezz'ora.
Mi è piaciuta particolarmente la fase iniziale, quella dove parli del Tartaro, e la successiva, nel momento in cui Annabeth, facendo i suoi ragionamenti, capisce che non riuscirebbe a stare senza Percy nemmeno per un giorno. Hai colto lo spirito della Percabeth, bella!
A non farmelo apprezzare appieno, però, è stato il finale, troppo frettoloso anche se carino: l'idea era davvero molto buona, ma forse hai avuto fretta di concludere per il breve tempo rimasto?
Comunque sia, ti faccio ugualmente i complimenti ^^
Utilizzo elementi obbligatori: 5/5
Il prompt “alba” è stato ben utilizzato, posto come momento in cui la proposta (ovvero la situazione scelta) viene fatta.
Ma ciò che, veramente, hai reso centrale nella storia è stata la citazione: oltre ad essere stata ripresa due volte, l'elemento della regina degli stupidi compare nel testo come tema centrale, chiave essenziale per il finale. Bravissima!
Bonus facoltativo: 2/2
Utilizzata la coppia Percy/Annabeth.
Totale: 39,5/60
-- ° --
QUINTO CLASSIFICATO _AnnabeThalia_ – You're my Sunrise
+ Vincitrice del premio "Sposo"
Grammatica&Ripetizioni: 1,1/15
(0,2) • gioco di luci ed ombre → uso errato della “d” eufonica in quanto “ombre” inizia con una vocale diversa.
(0,2x2) • Quel giorno, l’alba aveva un significato particolare, per lei → entrambe le virgole sono errate in quando smembrano la frase.
(0,2x2) • l’appagante odore dell’oceano; che sapeva di genuino, che sapeva di amore, e che sapeva di Percy. → innanzitutto il punto e virgola non ci va perché il “che” è già una particella di congiunzione. Inoltre non ci va la virgola nemmeno dopo “amore” dato che la “e” è di congiunzione.
(0,2x2) • nella Cabina Tre al suo fianco, e non desiderava esser altrove → la virgola dopo “fianco” non ci va in quanto la “e” è di congiunzione. Inoltre a “esser” manca la e finale. Lo so che senza l'ultima vocale risulta orecchiabile, ma la vocale va tolta solo nel caso in cui la parola successiva inizi con la stessa vocale.
(0,2) • ed anni prima → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • con nettare ed ambrosia. → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ne era passato di tempo, da allora → dopo “tempo” non ci va la virgola.
(0,2) • ed il loro legame → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed alla normalità! → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • pugno colpì qualcosa di… Molle? → il termine “molle” non va con la maiuscola iniziale in quanto è la conclusione della frase precedente. Dopo i tre puntini di sospensione va la maiuscola solo se si inizia una frase che non ha una continuità con quella precedente.
(0,2) • ed un’espressione. → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • estremamente silenziosamente → hai messo due avverbi vicini. Va bene solo se metti una “e” che li congiunge.
(0,2x2) • Sei soltanto talmente impedito, da non riuscire → innanzitutto “soltanto” e “talmente” sono due avverbi e quindi non vanno assieme. Per aggiustarlo ti basta scrivere “Sei solo talmente”. Inoltre dopo “impedito” non ci va la virgola.
(0,2) • ed appoggiando la → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed in qualsiasi luogo → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • tremolante l’accendino alla candelina, che si illuminò → in quanto “che” è una congiunzione, dopo “candelina” non ci va la virgola.
(0,2) • ottenendo però, solo l’ilarità della ragazza → dopo “però” non ci va mai la virgola.
(0,2) • ed indifeso ragazzo → uso errato della “d” eufonica.
(0,2x2) • mentre lei scuoteva la testa, ed addentava il suo pezzo di → in primis dopo “testa” non ci va la virgola dato che la “e” fa da congiunzione. E poi c'è un uso errato della “d” eufonica prima di “addentava”.
(0,2) • ed io ti ho detto → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • diventato un Dio → cito testualmente dal dizionario: “Pendiamo la parola Dio. Sempre con la maiuscola per indicare l'essere supremo creatore dell'universo; ma, avverte la grammatica, con la minuscola quando si tratta di una divinità pagana.” Parlando della possibilità offerta a Percy di diventare dio, e quindi facendo parte della cultura pagana, non ci va la maiuscola.
(0,2) • ed aveva un piccolo → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • Aveva osservato mille volte e più quel viso, da riconoscerne → la virgola dopo “viso” non ci va.
(0,2) • ad occhi → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • Ed ogni volta → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed i suoi occhi → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed incominceremo finalmente → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed arricciò il → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • quattro passi verso la sua Cabina, a farle variare → dopo “Cabina” non ci va la virgola.
(0,2x2) • sguardo di puro orrore, ed a far → in primis non ci va la virgola perché la e funge da congiunzione e poi c'è un uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed una finta → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • che la cascata di capelli corvini, riempisse il cuscino di Annabeth. → non ci va la virgola in quanto essa separa il soggetto dal verbo del periodo.
(0,2) • ed i mormorii scocciati → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed anche con → uso errato della “d” eufonica.
(0,2x2) • ad illuminare gli occhi ed a passare → due volte uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed a sistemare → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed un’espressione → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed indossava → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed il tessuto → uso errato della “d” eufonica.
(0,2x2) • la sua chioma (SI)era allungata ed il suo sguardo → tra “chioma” ed “era” manca un “si”. Inoltre c'è un uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed indietro → uso errato della “d” eufonica.
(0,2x2) • Dio solo sa, quanto ci avessero messo la sera prima, per impostarla → entrambe le virgole presenti non vanno in quanto smembrano la frase.
(0,2) • di provarlo, ed era → a virgola non ci va in quanto la “ed” fa da congiunzione.
(0,2) • apprezzare molto la Ninfa → ninfa non va maiuscolo.
(0,2) • ed infatti erano → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed Annabeth era → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • Partì la musica, e con essa, accelerarono → nessuna delle due virgola va. La prima perché è seguita dalla congiunzione “e”, la seconda perché separa il verbo dal soggetto.
(0,2) • Annabeth deglutì, e per la prima volta → la virgola non ci va in quanto è seguita dalla congiunzione “e”.
(0,2) • Si voltò verso suo padre, che annuì → la virgola non ci va in quanto è seguita dalla congiunzione “che”.
(0,2) • accarezzarle le dita, e lacrime → la virgola non ci va in quanto è seguita dalla congiunzione “e”.
(0,2) • ad infilare → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed infine → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed un piccolo papillon → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • Ed infatti → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed i suoi due piccoli fratelli → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ad entrambi → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • ed attenzione → uso errato della “d” eufonica.
(0,2) • Non erano ancora arrivati all’altare, mancava ancora metà navata → ripetizione di “ancora”. La seconda volta potresti ometterlo.
(0,2) • Annabeth inclinò la testa, e capì che → la virgola non ci va in quanto è seguita dalla congiunzione “e”.
(0,2) • le sue mani grandi e calde, che in quel momento tremavano → la virgola non ci va in quanto è seguita dalla congiunzione “che”.
(0,1) • che gli avrebbe riserbato il futuro → errore di battitura per “riservato”.
Stile&Lessico: 9/10
Non posso nascondere che il tuo stile mi piaccia molto. È fluido, ben impostato e delineato. Utilizzi periodi non troppo lunghi: l'ideale se si vuole cogliere l'attenzione del lettore e mantenerla.
Anche il lessico è perfetto: semplice, conciso e con qualche parola più “ricercata”, ecco, giusto per non cadere nel banale o di ripetersi. Ho notato infatti i numeri sinonimi che hai utilizzato per evitare ciò. E qui ci vogliono i complimenti.
Ti faccio un appunto, però, sull'utilizzo delle virgole: vanno benissimo nel momento in cui vuoi dare una cadenza particolare alla frase, ma alcune volte dovresti usarle meno perché dopo un po' risultano stancanti e rendono la storia un po' lenta.
-Spostò l’asciugamano, scoprendo un piccolo dolcetto blu glassato, provvisto di un’unica, storta candelina verde, che vi aleggiava sopra. → Aleggiare non è il termine corretto. Aleggiare è detto di odori, essere diffuso in un luogo; di sentimenti, immagini e atmosfere. Al suo posto potresti usare “stava”.
-Sentiva di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. → La forma corretta sarebbe “nel posto giusto al momento giusto”, in realtà :')
IC: 7,5/8
Partiamo dai personaggi secondari: ho trovato la tua Piper incredibilmente IC sotto vari punti di vista. Primo fra tutti quel riferimento al fatto che non è una make-up stylist professionista, carattere identificativo del suo personaggio, come tutti sappiamo. Ho apprezzato però che tu abbia reso anche il suo lato romantico, di figlia di Afrodite, elemento che solitamente viene trattato in maniera eccessiva. Anche il tuo Leo è risultato quasi perfettamente IC nel suo essere divertente e giocherellone allo stesso tempo. Non è passato inosservato il fatto che abbia scritto sul braccio “Team Leo”, sappilo.
Passando ai due protagonisti: Percy è Percy, non c'è nient'altro da dire. Lo si riconosce in ogni cosa che fa, ogni gesto che compie. Dolce e anche un po' imbarazzato, munito di ironia e simpatia con le sue battutine. Insomma, l'unico e il solo Percy Jackson.
Della tua Annabeth mi è piaciuta quel pizzico di debolezza che cerca di mascherare con l'ironia e i commenti sarcastici, ma anche il fatto che mostri questa fragilità facendo riferimento a un piccolo brufolo. Ebbene, con questo hai fatto centro: non solo dimostri che nessuno è perfetto (per di più un personaggio inventato), ma fai vedere che Annabeth è insicura come tutti gli altri, malgrado il suo carattere forte. I suoi dubbi su Percy, il fatto che lui non si fosse dimenticato di lei nemmeno quando Era gli aveva rubato la memoria, rendono il suo personaggio molto IC.
Un piccolo appunto su Thalia: sì, hai spiegato il motivo per cui ha indossato tacchi e vestito, ma rimane pur sempre Thalia, la famosa mezzosangue dark che odia tutto quello che è femminile. Ecco, forse avrei optato più per una mise con pantaloni (?).
In qualsiasi caso sei stata bravissima ^^
Originalità: 3/5
La tua storia non è proprio il massimo dell'originalità, lo riconosci pure tu, no? Insomma, sono stati descritti un sacco di momenti dolci della Percabeth, in tutte le salse. Il matrimonio, poi, è stato ripreso sicuramente miglia di volte, ma tu eri costretta quindi, i fin dei conti, questa era una mezza sfida a scrivere qualcosa di diverso. Ogni storia, a suo modo, ha degli elementi che la rendono unica (ad esclusione del plagio, ovvio). I tuoi sono vari: partiamo dal fatto che hai scritto un riferimento a Luke, personaggio per lo più snobbato da quando è morto (ç.ç). Poi ci sono i piccoli particolari, quegli elementi che non possono evitare di farti sorridere come le converse rosse che Percy indossa assieme allo smoking. Assolutamente un colpo di genio.
Tutto sommato, come puoi ben capire, la tua storia si stanzia a metà strada, quindi direi che tre punti vanno bene u.u
Sviluppo della trama: 5/5
La trama è decisamente stata sviluppata bene. L'inizio, con Percy e Annabeth che si incontrano, che parlano, che ricordano il momento in cui si sono messi assieme, mette le basi per la funzione, indispensabili per capire il percorso di questi due personaggi che ne hanno passate veramente tante nella vita e che, finalmente, posso mettere un punto e virgola alla loro storia. Indispensabili sono anche i mille dubbi che affliggono Annabeth sulla memoria di Percy: pertinenti e decisamente utili per il finale. Dopotutto, nulla di tutto ciò che è successo potrebbe portare a quel momento all'altare se Percy non si fosse ricordato di Annabeth, no?
Un'altra colonna portante della storia, forse non ben visibile ma che si può cogliere molto bene, è il momento in cui Annabeth pensa che Percy, oltre a tutto il resto, è anche il suo migliore amico. Perché, se ci fermiamo un attimo a pensare, ci accorgiamo sul serio che tutto parte da questo: dall'amicizia. Se Annabeth e Percy non fossero in primis migliori amici, il loro rapporto sarebbe diverso.
Quindi bravissima, hai sviluppato molto bene la storia.
Gradimento personale: 9,5/10
Beh, come puoi ben vedere la storia mi è piaciuta. Ovviamente, trattandosi di una Percabeth, era difficile che fosse altrimenti, ma oltre a questo ci deve essere anche un buon contenuto e la tua storia rispecchia tutti i parametri.
Come ho già detto, ho apprezzato molto il riferimento a Luke ma, più di tutti, sono rimasta piacevolmente colpita nel momento in cui Annabeth si ferma ad abbracciare il padre. Con questo hai ripreso anche la storia del loro legame difficile, mostrando con molta maestria la fine di molto anni di conflitto tra padre e figlia, grazie al cielo finito bene. È stato bello vedere Frederick accompagnare all'altare Annabeth, proprio come farebbe il padre migliore che accetta con una punta di tristezza che la figlia sia diventata grande ormai.
Ti confesso che mi è scappata una lacrimuccia quando Percy ha parlato dopo il fatidico “sì”: ho adorato ciò che ha detto. Nulla di più: solo tanto complimenti e congratulazioni.
Utilizzo elementi obbligatori: 5/5
La citazione è stata usata in modo esemplare, posta al posto giusto e nel momento giusto. Sei stata in grado di integrarla nel discorso mantenendo il filo logico.
Ma ciò che più mi ha colpito è stato l'utilizzo del prompt: mi hai stupita, davvero (in positivo). Certo, citi proprio all'inizio il prompt “alba”, ponendolo come momento in cui Percy e Annabeth si incontrano, ma poi. Ma. Poi. Fai. Questo: “La sua alba era arrivata quella mattina”. Ragazza mia, così mi stendi da tanto che hai utilizzato egregiamente il prompt! Complimenti.
Bonus facoltativo: 2/2
Utilizzata la coppia Percy/Annabeth.
Totale: 42,1/60
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QUARTO CLASSIFICATO se191 - Un matrimonio benevolmente costretto
+ Vincitore del premio "Velocità"
Grammatica&Ripetizioni: 12,5/15
(0,2) • Amerò Annabeth, solo quando regalerò → dopo “Annabeth” non ci va la virgola.
(0,2) • mi confessava che pensava che eravamo entrambi innamorati l’uno dell’altro. → “eravamo” è coniugato in modo errato. La forma giusta è “che fossimo”.
(0,2) • Tutti questi pensieri mi affollavano la mente, mentre mangiavo una banana → dopo “mente” non ci va virgola.
(0,2x4) • Il suono della marcia nunziale / i nostri voti nunziali. / i miei voti nunziali / Avevo rovinato i voti nunziali → hai scritto per 4 volte “nunziale/i”. Il termine è scorretto in quanto si scrive “nuziali”.
(0,2) • non eravamo particolarmente religiosi, così decidemmo di non celebrare il matrimonio in chiesa. → “Decidemmo” è coniugato in maniera errata. La forma corretta è “avevamo deciso”.
(0,2) • ad uno→ uso scorretto della “d” eufonica prima di “uno”.
(0,2) • quasi come se in un ultimo attimo di disperazione, stesse cercando → dopo “se” ci va una virgola.
(0,1) • dare ai miei voti un valoro del → errore di battitura per “valore”.
(0,2) • Non sembrava triste, anzi, sembrava molto entusiasta. → ripetizione del verbo “sembrare”. Potresti sostituire il secondo con “pareva”.
(0,2)• Amavo follemente Percy Jackson, il mio promesso sposo, ma ero sicura che lui non amasse me. → ripetizione del verbo “amare”. Puoi semplicemente sostituire il secondo in questo modo: “che lui non mi ricambiasse”.
Stile&Lessico: 7,5/10
Il tuo stile non è affatto male. Semplice e lineare, con un'ottima calibrazione tra discorso diretto e descrizioni. Ho apprezzato che tu abbia scelto la prima persona all'imperfetto, perché ti permette di inserire i pensieri del protagonista (in questo caso Annabeth). Forse avresti potuto usufruire di questa possibilità meglio, aggiungendo qualche pensiero in più. In generale però mi è piaciuto, anche grazie al linguaggio non troppo ricercato e le pochissime ridondanze.
Ti segnalo solo due passaggi che, secondo me, andrebbero rivisti.
- Appena ad uno o due passi dalla piattaforma, il mio piede destro → L' “Appena” non sta molto bene con “ad uno o due passi”. Ti consiglio di impostare in questo modo: “A pochi passi dalla piattaforma...”.
- Avevo preparato il mio piccolo discorso con grande cura, decidendo minuziosamente ogni parola. Appena finii con il mio discorso, fu il turno di quello di Percy. → c'è una ripetizione che, in realtà, non è completamente errata ma ti consiglio di impostare la frase in questo modo: “Avevo preparato il mio piccolo discorso con grande cura, decidendo minuziosamente ogni parola. Appena finii di parlare, fu il turno di Percy.”
IC: 3/8
Ecco, qui ho dovuto toglierti un bel po' di punti, e credo tu sappia anche il motivo. Come tu stesso hai ammesso nelle note, i personaggi sono un po' OOC. Non che questo vada contro il regolamento, ma ovviamente ho dovuto toglierti dei punti. Che Percy non ama Annabeth si dissocia molto dal carattere originale, ma ho capito che era necessario per l'obiettivo finale, ovvero quello dei tappi.
Sembra quasi che i caratteri siano stati invertiti. Annabeth, così maldestra e insicura, assomiglia al Percy originale e viceversa. Comunque sia, malgrado ciò, i tuoi personaggi mi sono piaciuti.
Originalità: 5/5
Okay, nulla da dire perché la storia è, senza dubbio, molto originale. Bada bene, sono state scritte varie storie Percabeth, anche riguardanti il loro matrimonio, ma non ho mai letto di un Percy che non ama Annabeth prima di sposarsi. Originale anche l'elemento dei tappi per orecchie blu. Bravissimo.
Sviluppo della trama: 2,5/5
La trama, in generale, è stata sviluppata abbastanza bene. Mi è piaciuta molto la premessa, con la quale attiri molto il lettore, secondo me. Interessante come tu abbia deciso di far evolvere la faccenda: una Annabeth in preda all'ansia da prestazione, che mangia le banane, non l'avevo mai vista, ma seguendo il filo logico della vicenda e delle premesse, è stata ben inserita.
Ti ho tolto due punti perché, credo, sarebbe stato meglio se, magari, tu ti fossi dilungato sul motivo per cui, all'inizio, Percy sembra non amare Annabeth ma decida ugualmente di sposarla.
Malgrado tu non ne sappia quasi niente di funzioni nuziali (o almeno così ho capito dalle tue note) hai descritto abbastanza bene il procedimento, con l'arrivo all'altare della sposa e i voti. Bravo.
Gradimento personale: 6,5/10
Non posso dire che questa storia non mi sia piaciuta, perché mentirei. Mi sono divertita molto nel leggere dei tappi blu perché, insomma, sono davvero un colpo di genio. Nel momento in cui ho letto di Annabeth che mangiava convulsamente banane, me la sono immaginata in veste di scimmia. Un po' fuori dagli schemi, ma comica. Nulla, ti faccio solo i miei complimenti ^^.
Utilizzo elementi obbligatori: 4,5/5
La citazione è stata utilizzata egregiamente. Non era affatto facile inserirla, ne sono consapevole, ma tu ne hai ricavato il tema centrale della storia, aggiungendo l'aggettivo blu. Ragazzo mio, questo è in assoluto un colpo di genio. Ti ho tolto solo mezzo punto per la banana. Il prompt è stato utilizzato bene, sicuramente, ma non sono riuscita a cogliere totalmente un collegamento sensato tra l'oggetto e la trama. Interessante, però, la buccia di banana su cui cade Annabeth all'altare. Bravo.
Bonus facoltativo: 2/2
Utilizzata la coppia Percy/Annabeth.
Totale: 45,3/60
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