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Col du Jandri - 3150 m

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2019 09:41
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Cinquantino
07/05/2015 21:28

Dicono che sia il colle più alto d'europa raggiungibile con mezzo motorizzato (siamo 150m sopra al Sommeiller), forse c'è qualcosa di più alto sui pirenei ma è vietato al traffico... Sicuro è il posto giusto per verificare la carburazione del domy!

Bell'itinerario tra le alpi francesi fatto lo scorso 3 ottobre, in pieni colori autunnali, secondo me nel periodo più bello dell'anno per questi paesaggi. Sono partito con l'idea di fermarmi in un bed and breckfast a Saint Sorlin d'Arves, ma l'ho trovato chiuso! Risolto facendomi una bella tirata di 500 km casa-casa in giornata. Peccato, ho vissuto quasi tutto il viaggio col sogno della cena in questo B&B: ti portano un tagliere del diametro di circa 50/60 cm pieno di formaggi tipici INTERI, di cui ti puoi ingollarne finché non scoppi.



L'obiettivo era dunque di raggiungere deux alpes e il colle dello jandri al di sopra. Partito da casa, val di susa, monginevro, francia, lautaret e giù verso la grave, e il bivio per le deux alpes. Partito presto sapendo di avere una lunga giornata davanti, freschetto al mattino d'altronde è ottobre e l'aria è tagliente.

Per l'occasione sfoggio un bauletto autocostruito e ricavato da una cassa per raccogliere vinili 33 giri. Dentro, oltre al kit standard di mamma honda di primo soccorso, due ferri un po più lunghi per stallonare le gomme, qualche taccone e spazio per l'altro obiettivo della giornata (oltre ad arrivare al colle e mangiare formaggio la sera) ovvero prendere un quintale di sanguinaccio di maiale francese, per gli stranieri che vivono a sud del 45esimo parallelo nord si ricava dal budello del maiale e lo si riempie di sangue finché si trasforma in una specie di salame dal gusto di quasi fegato, ottimo cucinato al vapore insieme ai cavoli, salciccia e funghi).

Secondo voi sopravviverà il bauletto fino a casa senza interventi d'urgenza? No, ovvio.

Il dubbio della strada chiusa ce l'avevo, invece a ottobre tutto ok, si procede a deux alpes e si prende la bella strada sterrata per lo jandri, no divieti, impianti di risalita chiusi e quindi neanche downhilers da cui fare un minimo di attenzione. Prime rampe a fuoco su fondo sterrato duro. Ho le metzeler-tourance da strada, ma gli 80 si prendono. Il bauletto fa da spoiler. Al piano degli impianti successivo incontro un simpatico cartello che recita qualcosa del genere "strada aperta, ma attenzione alle cariche delle mine". Ah, mi tocca aprire ancora di più. In effetti ci sono dei crateri non indifferenti a fianco strada per alloggiare delle cariche per dei lavori di assestamento delle piste da sci. Se ci finisco dentro da solo sono impanato.

Lo sterro dai 2300m peggiora un po' diventando ghiaioso e alcune rampe non sono proprio banalissime, un po' la preoccupazione sale: da solo, a quasi tremila metri, con un bauletto giradischi e delle cariche di dinamite pronte a brillare.

La strada rimane pulitissima fino a 3150m manco un filo di neve! Si arriva ai piedi del ghiacciao più su di così è impossibile o quasi... La moto si è comportata benissimo erogazione perfetta fino a oltre 3100 m ed è ripartita senza il minimo problema!

L'avventura non è minimamente finita. Scendo dal Colle e ripercorro parte della strada dell'andata fino al bivio per Mizoen e il plateu d'emparis, un balcone magnifico con una strada sterrata in mezza costa che risale perfetta. Anche qui velocità folli e perdite dell'avantreno a gogo. Il plateau è percorribile ad anello e si ricongiunge con una strada secondaria che porta all'Alp d'Huez, passando dal colle Sarenne, su asfalto, tante curve, molto divertente.

Arrivato alla stazione sciistica più brutta di francia trovo una bella strada sterrata anche qui di servizio piste, che mi permette di tagliare parte dell'asfalto e fare una decina di km su un bel balcone panoramico. Il dramma. Il bauletto inizia ad accusare i colpi degli sterri e il peso del sanguinaccio. La fortuna vuole che ho centinaia di fascette appresso memore della regolarità. Con un cacciavite lo sfondo a colpi e lo rinforzo con le indistruttibili fascette. Sembra riprendere in parte la sua altezzosa robustezza intrinseca di vano porta 33 giri. Tra l'altro la strada è bastasa, un sali scendi continuo molto smosso con ghiaia molto grande. Ovviamente ho tacconi ecc ecc, ma non ho pompe per gonfiare eventuali forature e su una strada sterrata in sali scendi di 10 km questo fa pensare... fortuna che penso poco e apro il gas fino a riprendere l'asfalto ad Allemont sulla strada per il colle della croce di ferro, ultimo almeno speravo colle prima della stop.

Come già detto a Saint Sorlin d'Arves niente fromage e tutto bello chiuso. Fanculo. Demoralizzato e già un po' stanchino scendo quindi a Modane, per farmi almeno un kebab da qualche lurido e decidere il da farsi. Intanto il cavo della frizione decide di tagliare la guaina metallica a gomito alla fine verso la leva sul carter. Con la mano sx devo applicare una forza ad ogni cambiata che manco yuri chechi sugli anelli.

Decido di tornare a casa, d'altronde l'ho già fatto in bici, lo faccio anche seduto in poltrona anche se con la frizione un po più dura del solito. Da Modane risalgo la Maurienne e affronto l'ultimo colle della lunga giornata, il moncenisio. Ancora una pausa pro tunnel carpale a Susa e poi dritto filato con tutta la moto, il bauletto e il sanguinaccio nel letto a casa finalmente!

PS: per chi volesse ho fatto la traccia GPX finta, precisa non al 100%, ma molto utile!

Lautaret.


La Meije (detta la "Reine" - La regina) dalla Grave.


Il Col du Jandri ai piedi del ghiacciaio de Mont des Lans, con le chiodate e marce corte si potrebbe tentare anche di salirlo e magarli fare un incontro ravvicinato con un elicò della gendarmerie e 1000 euro di multa.


Scorci di sterrato prima del colle, siamo sulle piste da sci di Deux Alpes.


Deux Alpes


Deux Alpes bis e la mia prossima destinazione dall'altra parte della vallata della Romanche.


Un taglio netto nella montagna di fronte indica la strada per il plateau d'emparis.


Diga sul lago duchambon.


Foto poser sul plateau d'emparis.


Strada da fare a fuoco, ma occhio a sbagliare la curva si vola per 1000 metri.


Di nuovo asfalto al colle de sarenne.


Direzione Alp d'Huez


Laghetti nel lungo traverso sterrato sotto le Grandes Rousses. Davanti il massiccio della Belledonne




Lago di grand-maison, sotto al colle de la croix de fer.


Croix de fer e discesa nella moriana.


Davide
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