La Bibbia, più che una dottrina, è la storia dei rapporti tra Dio e l'umanità, storia nella quale è sempre Dio che prende l'iniziativa: è lui che crea tutte le cose; è lui che stabilisce un rapporto di amicizia con l'uomo; è lui che dopo ogni peccato o infedeltà rilancia la proposta di un rapporto amichevole. Già dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio ridona speranza, dicendo al serpente, cioè al diavolo: «Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (Gen 3,15).
Questo rapporto amichevole tra Dio e luomo viene espresso dall'ebraico BERÌT (greco DIATHÈKE), tradotto in italiano PATTO, ALLEANZA o TESTAMENTO. Patto e alleanza indicano reciproci legami di solidarietà e fedeltà; testamento sottolinea che non c'è parità di livello tra Dio e l'uomo: Dio dona (come fa il testatore quando fa testamento), mentre l'uomo riceve la donazione, a determinate condizioni. Vediamo le tappe principali di questa alleanza. Cominciamo dallAT.
1) Subito dopo il diluvio, Dio pone in cielo l'arcobaleno, e dice a Noè: «Questo è il segno dell alleanza, che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future. (Gen 9,12).
2) Anche con Abramo l'iniziativa è di Dio, che lo chiama a uscire dalla sua terra (Gen 12,1-3), e gli dice: ecco, la mia alleanza è con te: diventerai padre di una moltitudine di nazioni. (Gen 17,4). Abramo, mostrandosi disposto a sacrificre il suo unico figlio Isacco: dà una prova di fede così grande, da diventare il modello di ogni credente: Gen 22,1-18.
3) Tappa fondamentale per la formazione del popolo d'Israele, è la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto: il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe chiama Mosè e gli dice: «Io stesso ho udito il lamento degli Israeliti, che gli Egiziani resero loro schiavi, e mi sono ricordato della mia alleanza. (Es 6,5). Ai piedi del monte Sinai è suggellato un patto col sacrificio di animali: Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dellalleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!». (Es 24,8; cf. Lc 22,20: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi»).
4) Il passo successivo è rappresentato dalla monarchia, con la promessa di una discendenza eterna per la casa del re Davide. Ricordiamo che Gesù nel Vangelo è chiamato figlio di Davide.
5) Segue il periodo dell'esilio, che purifica le idee troppo materialistiche e terrene di regno, e preannuncia un'alleanza nuova.
Il "credo" o professione di fede del popolo ebreo consiste nel riconoscere l'iniziativa di Dio, che ha stabilito questa alleanza col suo popolo, e lo guida nella storia:
«Tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dallEgitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Dt 26,5-9).
Dio è fedele nonostante le infedeltà del suo popolo La storia di questo patto è storia di un Dio fedele nonostante tutto; e di un popolo spesso infedele, e che perciò va incontro a vari guai: pestilenze, carestie, sconfitte, deportazioni. Ma ogni volta Dio gli ridà la possibilità di riannodare lamicizia, perché: Se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso (2 Tm 2,13). I profeti parlano di Israele come di una sposa che non solo fa qualche scappatella (adulterio), ma addirittura si prostituisce (Os 2,4; Ger 2,20). Ma Dio è come uno sposo fedele e magnanimo, o un padre tenerissimo:
─ Non darò sfogo all'ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perché sono Dio e non uomo... (Os 11,9); ─ Ti farò mia sposa per sempre, ti farò mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell'amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà, e tu conoscerai il Signore (Os 2,21-22).
─ Ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare (Os 11,4).
In questo caso Cadei non fa obiezioni specifiche da confutare. Se tuttavia qualcuno lo desidera può fare qualche commento...