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Restaturo di una Dominator nx650 del 1989 senza garage

Ultimo Aggiornamento: 28/03/2016 20:37
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Cinquantino truccato
14/12/2014 20:12



Restaturo di una Dominator nx650 del 1989 senza garage

(ovvero come restaurare una moto sul balcone)








Ciao!!

Visto che potrebbe essere utile a qualcuno, vi racconterò in breve questa singolare esperienza nel quale mi sono cimentato avendo a disposizione un po di tempo libero d'esate ma sopratutto la voglia di conoscere veramente a fondo ciò che mi romba sotto il sedere (e nel cuore).



Senza nessuna pretesa, spero che le difficoltà che ho incontrato servano come metro di misura per qualche altro pazzo che si cimenterà nell'impresa, in ogni caso le operazioni tecniche affrontate sono:


-resaturo estetico
-revisione ammortizzatori anteriori
-registrazione delle valvole
-sostituzione dell'albero a camme
-sostituzione della catena di distribuzione
-sostituzione olio-filtro





DEASSEMBLAGGIO


Parola d'ordine: ORGANIZZAZIONE della BULLONERIA



Purtroppo non basta il buon senso, bisogna dividere e organizzare ogni vite e bullone che si separerà dalla moto, più che altro perchè nessuno ci dirà quale vite combacierà con quale bullone al momento del rimontaggio. (il manuale d'officina non è come un manuale ikea eheh)

Purtroppo ho peccato di superbia ed il mio errore è stato quello di dividere la bulloneria in settori abbastanza grandi (sterzo, codone, cestello delle luci ecc), un errore che ho pagato perdendo giorni a capire dove andasse una determinata vite o dove andassero quelle che mi erano rimaste fuori.
Questo può essere evitato con una mappa della moto collegata a settori numerati abbastanza piccoli di viti e bulloni (massimo 5 o 10), inoltre meglio lasciare ove possibile le viti nelle loro sedi. Per quanto mi riguardai è stato utile fare molte foto.



INIZIAMO!


Per prima cosa si smontano tutte le carene, purtroppo non ho molte foto di queste operazioni iniziali, ma è abbastanza semplice e deve essere fatto in questo ordine:
-Si smontano i fianchetti e si rimuove la sella.
-Si libera il serbatoio dalle viti laterali, dal bullone centrale, dal condotto della benzina (ricordandosi di chiudere il rubinetto), dai perni delle carene e si lascia scivolare verso dietro sulle sedi di gomma che lo tengono fermo.









Si smonta il codone posteriore dopo aver segnato i cavi, scollegato la batteria e scollegato i cavi di alimentazione delle luci posteriori.





Si smonta lo spoiler e si smonta il lunotto che circonda gli strumenti. Questa è un operazione delicata in quanto le viti che fermano il lunotto con le carene sono nascoste all'interno. Una volta liberato il lunotto si smontano le carene laterali, il risultato dovrebbe essere questo.







Adesso si procede con lo smontare l'impianto elettrico e il cestello del faro. Nel rimontaggio mi sono trovato in difficoltà quindi è molto utile segnare con disegni (più che diagrammi) l'esatta posizione di ogni cavo e collegamento. Quelli da separare non sono molti in fin dei conti.

La parte finale dell'impianto elettrico, collegata alla batteria e al regolatore di tensione.






Il collegamento che va al pedale del freno e tutti gli altri collegamenti del cestello, della bobina della candela e del clacson








Ricorda un po alien, vero?






Di seguito si smonta il filtro aria, liberandolo dalle viti, dai tubi e dal collettore che lo collega al carburatore. Per sfilarlo bisogna anche rimuovere il coperchio sul lato, inoltre in questa fase vale la pena smontare il supporto del serbatoio sul telaio.











Poi si sfila il carburatore liberandolo a sua volta dai cavi e dal collettore.
Per i cavi dell'accelleratore basta svitare i bulloni per allentare la tensione sui cavi per poi fare uscire dalle sedi i fermi degli stessi.
Per il cavo dell'aria bisogna fare attensione che la molla non schizzi via quando si estrae lo spillo









Per il collettore bisogna stare attenti alla vite in basso e centrale perchè tende a spanarsi, quindi meglio avere molto spazio (assenza del carburatore) o in ogni caso una buona soluzione è uitilizzare la prolunga del cricchetto, che eviterà la leggera torsione laterale che vediamo in foto (colpevole della spantura)






Ecco il carburatore pronto per la revisione.






Di seguito si smontano le marmitte e i collettori. E' probabile che le marmitte siano saldate ai collettori, o per lo meno incastrate(le mie erano completamente arrugginite), bisogna tirare forte e dare qualche colpo con il martello gommato.








A questo punto arriva la parte impegnativa. Purtroppo ho poche foto ma vi assicuro che l'unica cosa che serve sono buoni attrezzi e olio (di gomito).



Lo spurgo dell'olio.

Non è per niente complicato, tra tutte le operazioni è una delle più semplice, ci riuscirebbe chiunque, QUINDI ci sarà qualche intoppo, come OVVIAMENTE è successo a me. Ma prima vi racconterò un piccolo aneddoto che mi è capitato proprio prima di compiere questa operazione, anche se è un po OT, ma potete saltarla se volevete:

(storia nella storia)
Scendo di casa, il cielo è limpido, il sole splende; accendo la moto e mi avvio come tutti gli altri giorni verso l'università. All'improvviso, nel giro di qualche minuto il sole viene oscurato da un nuvolone nero perce che si staglia sul panorama del vesuvio, riesco intravedere un piccolo cono che vortica nel suo centro e ai primi goccioloni scelgo di accostare la moto in discesa e mettermi al riparo. Non faccio in tempo a spegnere il motore che inizia a diluviare come se non ci fosse un domani. Dal piccolo porticato che mi da un po di riparo vedo che la mia domy è raggiunta da una specie di fiumiciattolo che dopo qualche secondo diventa un vero e proprio torrente; come se non bastasse i detriti si incastrano sotto la ruota posteriore e quando questa specie di fiume aumenta la sua portata crea una specie di onda che va a finire al sua corsa proprio sopra le marmitte. La corrente è così forte che la moto cade sui paletti sul ciglio della strada(quasi in piedi per fortuna). Dopo qualche minuto finisce tutto e il fiume sparisce. Ripulisco la moto dai detriti, foglie e altro e dirigo la moto in salita per fare uscire l'acqua dalle marmitte. Stupidamente provo ad accendere e non succede niente. La moto muore e la porto dal mio meccanico lì vicino. La diagnosi è aqcua nel motore. A questo punto gliela lascio e la riprendo il pomeriggio stesso e la moto riparte!! Ma secondo voi il mio meccanico mi dice che non ha cambiato l'olio, candela e niente e si è pure preso 50 euro? No, e quindi dopo un chilometro mi devo fermare perchè la moto fa molta resistenza ed ad un certo punto si inchioda. Sono convinto di avere fuso, ma dopo una mezzoretta provo a riaccendere e riesco a fare il breve tratto che mi separa da casa.
Apro il tappo dell'olio e trovo questo




Si può capire che l'olio non 'è più nero ma semplicemente marrone, completamente emulsionato con l'acqua che è penetrata all'interno del motore. A questo punto scelgo di compiere queste operazioni:
- eliminare completamente l'olio misto a acqua
- far girare per qualche giorno il motore con olio usato
- far girare un mese il motore con olio economico
- procedere al tagliando sostituendo filtro e olio di qualità
(Fine della storia nella storia, o meglio, dell'incubo)


Ritornando allo spurgo dell'olio, come se non bastasse, ho insistito (visto l'urgenza di cambiare l'olio) con una chiave di cattiva qualità su un bullone in pessimo stato. La fretta è sempre cattiva consigliera.
Il risultato è questo in foto, il che ha richeisto un bel lavoro per la rimozione, cioè recarsi con la moto dal mio meccanico che ha provveduto con una chiave di buona qualità e qualche colpo di martello per allentare il bullone. Come cavarsi un dente di bocca.





Lasciando il tappo olio aperto, quindi svito i due bulloni:
-il bullone sulla parte anteriore del telaio
-il bullone sul fondo sel carter
-si smonta il filtro olio
Mi organizzo con delle bacinelle e dei contenitori vuoti di olio.
Per far uscire completamente l'olio però non basta aspettare, infatti bisogna far giaciere la moto sul fianco per svuotare il piccolo serbtoio interno al motore.




Completata questa fase, si può procedere al deassemblaggio di tutto il resto della moto, che comprende i tubi di collegamento olio, sistema frenante posteriore, le pedaline, manubrio e sistema frenante anteriore, catena, motore, ruota posteriore, forcella, ammortizzatore posteriore, forcella anteriore.
In questa fase non ci sono particolari difficoltà. Gli intoppi sono sulle viti bloccate, incrostate, arruginite; Per esempio ho piegato una chiave inglese!
Per smontare il motore senza particolari problemi, ho poggiato la moto su un fianco e rimosso tutti i bulloni: è importante in fase di assemblaggio ricollocarli esattamente dove erano.
Confermo che il motore pesa ben 45 chili ho dovuto caricarlo su un piccolo carrello della spesa per aiutarmi, legandolo con delle corde molto resistenti per spostarlo là dove il carrello non poteva passare.





In questa fase ho usato due chiavi a crick da 3/8" per i bulloni normali e le viti e da 1/2" per i dadi grossi, aiutandomi con alcune chiavi inglesi per tenere fermi i dadi. Ho dovuto compreare alcune chiavi che mi mancavano tra cui: 17, 18, 22-20, 24, 27

Diciamo che la nostra domy si smonta con poco [SM=g27990]




Nelle prossime puntate vi racconto come non ho buttato per un pelo il motore della mia moto [SM=g27990]
[Modificato da David EsAd 14/12/2014 20:25]
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