| | | OFFLINE | | Post: 291 | Giudice** | |
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09/03/2015 16:27 | |
Ecco i risultati! Spero che siano di vostro gradimento, così come i banner ;_;
Per eventuali chiarimenti, io sono qui!
Gli occhi del Diavolo
1^ Classificata -Parimerito-
GRAMMATICA: 29.5/30
Stile e lessico: 24.5/25
IC:20/20
Originalità: 20/20
Gradimento personale : 10/10
Bonus: 3
Totale: 107
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Capitolo 1
Be’ su questo capitolo non saprei proprio che cosa dire, visto il punteggio pieno su tutti i campi di valutazione.
Chihiro ce lo vedo benissimo come scrittore, e trovo azzeccatissima la scelta di narrare il tutto in prima persona singolare, marca meglio l’impronta caratteriale di Mayuzumi, che spicca da ogni singola parola. La sua smania di scrivere e il suo fare il duro per poi capitolare davanti a chi ha figli è qualcosa di tenero a cui si aggiunge una buona dose di tristezza nell’apprendere il motivo per cui scrive; purtroppo è un “dramma” fin troppo conosciuto da molti autori.
Akashi è perfetto e nella sua perfezione riesce ad imporsi nella realtà di Chihiro pur senza esistere, non lascia a quest’ultimo il piacere di crearlo in tutto e per tutto, no, è lui a dovergli dire il nome che dovrà usare per chiamarlo e tutto questo è esaltante. È Chihiro che ha nelle sue mani il potere, essendo lo scrittore, ma Akashi è un personaggio talmente forte da non lasciargli scampo.
Ho apprezzato molto anche i fiori di ciliegio non associati ala caducità della vita e il fatto che Mayuzumi abiti proprio al quarto piano. Non so se i riferimento al quattro siano stati voluti o meno, tuttavia li trovo geniali (e poi anche io abito al quarto piano, cosa che non centra nulla, ma dovevo dirlo u.u)
Capitolo 2
Questo libro che Chihiro sta scrivendo (be’, che in realtà tu stai scrivendo), mi piacerebbe davvero tanto leggerlo – e giuro che non è solo per il fascino di un Akashi in kimono!
Anche in questo caso ho ben poco da dire, l’unico appunto che mi sento di farti riguarda la voce stile e lessico.
“«Cerca di essere qui entro le diciassette.»”
Yamada-san all’inizio si è riferito a Chihiro dandogli del lei, per poi dargli del tu. Non so se è stata una distrazione o se era voluto, ad ogni modo ho trovato che stonasse un pochino.
Parlando del capitolo in sé, trovo più che credibile che i primi due libri scritti da Chihiro riguardassero degli omicidi. Non so, ma ce lo vedo proprio a scrivere cose del genere all’inizio ed è una cosa che ho apprezzato tantissimo, così come ho apprezzato il fatto che Chihiro parli del fatto di aver una cosa in comune con Akashi: sta mettendo così tanto di se stesso in quel libro che non mi sorprenda che questo prenda vita nel suo mondo sotto le sembianze proprio di Seijuurou.
“Tetsuya restò a guardarlo per un attimo, poi riabbassò lo sguardo e si morse il labbro inferiore, vittima di un cattivo presagio.”
Tu e Chihiro avete un modo molto educato di dire: “E Tetsuya si rese conto di essersi fottuto da solo e che per una buona volta poteva stare zitto” x°
(Oh, povero Akashi-sama che non capisce che non esiste donna abbastanza perfetta per lui perché lui è gay quanto un mazzo di viole, su, mettiti con uno dei tuoi valletti e finiamola lì <-- perdonami… dovevo ;;)
Capitolo 3
Finalmente il caro Ogiwara-kun fa la sua comparsa! Come al solito sul punto di vista tecnico non ho nulla da dire, quindi mi limiterò a parlare del capitolo come la povera demente che sono!
Di Ogiwara non si sa moltissimo, quindi direi che è uno di quei personaggi a “libera interpretazione”, tuttavia penso che sia molto azzeccato come l’hai caratterizzato. È premuroso senza essere invadente, è modesto, spensierato. Sembra quasi un bambino, ma senza essere “fastidioso”, il tipo di persona ideale che possa di tanto in tanto stare attorno a Mayuzumi senza turbarne l’esistenza (ed ho subito pensato che una persona come Shigehiro non potrebbe mai ferire Chihiro… quindi ora inizierò a shippare MayuOgi ed è solo ed unicamente colpa tua).
Parlando di Chihiro… vuol tenere Akashi tutto per sé: una volta finito lo pubblicherà il libro o troverà una scusa per non farlo?
Ad ogni incontro, Akashi diventa più reale. In un certo senso mi ricorda il diario di Tom Riddle: più Chihiro si indebolisce perché trascura sé stesso per riversare la propria anima in quel libro, più Akashi diventa forte e reale.
E il libro. Il libro. Mi piace un sacco come hai trasportato nel fantasy l’abilità di Kise. Però, che brutta fine che gli hai fatto fare… ti adoro *^*
Capitolo 4
Un altro ottimo capitolo: ho solo da segnalarti uno spazio di troppo in questa frase:
“nel grosso specchio d'acqua che squarcia la terra e separa la nostra sponda da quella opposta” tra “separa” e “la”.
Continuano le analogie tra Akashi e Chihiro, entrambi giocavano a basket ed entrambi hanno padri che disapprovano le loro passioni. Nel canon è così e basta, ma in questo particolare contesto comincio seriamente a pensare che determinate caratteristiche Akashi le abbia solo perché le ha anche Chihiro, perché lui a sua volta vorrebbe essere come Seijuurou.
Già qualche capitolo fa si lamentava del fatto che il suo non essere perfetto o rallenta nella stesura dei capitoli e adesso vorrebbe essere in grado anche lui di distinguersi dagli altri.
E vuole uscire perché per la prima volta vuole fare qualcosa per qualcuno – mi stai diventando un bambino vero, Chi-chan? – ma… questa persona esiste realmente? Sono usciti realmente di casa o è tutto frutto dell’immaginazione dello scrittore? E in caso fossero usciti davvero e Akashi non esistesse… Chihiro come ha trovato quel luogo? In realtà è come il vicolo cieco di qualche capitolo fa e semplicemente non è reale?
La parte del libro è meravigliosamente violenta, come nota anche il nostro bello scrittore, ma dopotutto va bene così, ammazzare i personaggi è divertente! (benvenuto nel club, Chi-chan).
Capitolo 5
Anche qui, capitolo assolutamente perfetto.
E Chihiro fa certi sogni e poi se ne pente… eppure dopo, la sua stessa mente gli propone uno scenario simile nella doccia.
Povero Chihiro, prima o poi impazzirà più di quanto non stia già facendo. Lui si chiede come mai provi un legame tanto profondo per Akashi, quando non prova nulla neanche per i personaggi del suo primo romanzo. Io invece mi chiedo: Quanta della sua anima ha riversato Chihiro nei libri che ha scritto precedentemente?
Sono quasi sicura che la risposta sia tremendamente vicina allo zero e penso che sia questo il motivo per cui succeda quel che succede. Akashi è uguale e contrario a lui ed è ciò di cui Mayuzumi ha bisogno, anche se è pericoloso. Lui stesso se ne rende conto, arrivando a pensare di distruggerlo pur di mettere fine a tutto.
Inutile dirlo, ma anche il povero Midorimacchi fa una brutta fine, solo che trovo particolarmente triste vedere che sia morto a causa di un fucile. Già immagino Kise e Aomine nell’altro mondo che lo sfottono all’infinito, della serie: “Almeno noi siamo morti combattendo, la signorina qui presente è morta perché gli si è inceppato il fucile”.
Capitolo 6
Il capitolo si apre con Tetsu-kun e già so che diventerà pappa per sirene!
Non m stupisce il fatto che tra tutti solo Kise abbia ascoltato i consigli di Tetsuya, così come non mi sorprende che questo sia così preoccupato per la sorte degli altri. Sa già come andrà a finire perché lui conosce la profezia, ma all’Imperatore questo non importa, dopotutto loro, per quanto fidati, restano solo servitori.
E, nonostante lo abbia condannato a morte certa, la persona più importante per Tetsuya è proprio Akashi… woho, accenni AkaKuro *^* Tetsu-kun, mi spiace ma credo che sia a causa di questo che Chi-chan ti ha fatto morire. Peccato, speravo che almeno lui si salvasse…
Chihiro in questo capitolo fa una tenerezza assurda, la sua corazza piano piano si sta sfaldando e lui si ritrova ad ammettere che quello che sta creando, un mondo dove nessuno può ferirlo, è solo uno scudo per difendersi da ciò che vuole davvero. Forse sa già che Akashi potrà ferirlo, forse lui stesso che rendendolo reale gli sta dando consapevolmente la possibilità di farlo, per liberarsi da quello che oltre ad un rifugio è anche una prigione e se non se ne libera non potrà mai davvero innamorarsi (queste ovviamente sono solo mie riflessioni, che potrebbero non avere un cavolo di fondamento .-.).
Capitolo 7
A costo di essere ripetitiva, altro capitolo perfetto, quindi continuerò con le mie stupide considerazioni sui capitoli perché in realtà non c’è molto da dire, ma mi sembra assurdo limitare una valutazione a “bellissima, complimenti”.
Chihiro sta sempre peggio e per di più Akashi non gli farà visita. Il suo correre alla porta quando Ikeda-san suona al campanello ha i sé sia del tenero che del patetico: più la storia va avanti e più lo scrittore diventa dipendente da Akashi, nonostante mi paio di capire che lui non voglia essere dipendente da nessuno. La cosa sembra stargli fuggendo di mano e forse è proprio per questa sua profonda frustrazione che sta facendo una simile strage.
Ormai non avevo più alcun genere di dubbio sulla fine che avrebbe fatto Atsushi, tuttavia forse è la morte che più mi è dispiaciuta dopo quella di Tetsuya: dopotutto, lui è un bambinone troppo cresciuto, cos’aveva in mente Akashi quando ha deciso di affidare a lui l’Idra? Che poi sto iniziando a pensare che se avessero scelto loro quale mostro affrontare forse se la sarebbero cavata, chissà…
Capitolo 8
Una settimana di assoluto riposo senza poter scrivere dev’essere la peggiore delle torture per Chihiro, soprattutto ora che era così vicino alla fine del romanzo.
Immagino che abbia odiato profondamente Ogiwara per averlo praticamente costretto a chiamare il medico, ma cosa poteva fare altrimenti? Shigehiro al momento penso che sia il miglio amico che Chihiro possa avere, benché si vedano una volta a settimana e per così poco tempo.
Per il resto del tempo c’è Akashi… che dimostra il tatto di un Daiki della peggior specie quando dice a Mayuzumi che a degli occhi brutti, spenti. Povero patatino!
Le cose sembrano andare alla stragrande, però, finalmente si baciano e non solo una volta. Immagino che questo abbia largamente contribuito alla guarigione di Chihiro, dato che ormai il suo intero mondo ruota attorno ad Akashi – e lui si è comportato in odo inaspettatamente premuroso, tenendo insieme i cocci della sanità mentale di Chihiro.
Anche se comincio a pensare che Akashi l’abbia fatto di proposito: lui deve aver percepito l’intenzione di Mayuzumi di renderlo non più perfetto, quindi in un certo senso si è un po’ “prostituito” per ottenere per sé il finale che desidera, ovvero il raggiungere la perfezione.
E sembra funzionare, vista l’apparizione miracolosa di Chishisa giusto un momento prima che lui vada a farsi fare a brandelli da qualche mostro.
Chishisa mi dà tanto l’impressione di essere Chihiro che si inserisce in prima persona nel libro? Capelli e occhi grigi, donna fantasma… a me sembra proprio lui! – Se mi sbaglio, sono un epic fail vivente.
Capitolo 9
Che dire? Questo capitolo mi ha lasciato la sensazione di non riuscire a capire bene Akashi. Quando saluta Chihiro sulla porta sembra dispiaciuto, così come quando, infine, scompare. Quell’affievolirsi della sua voce, non so, mi sa quasi di rimpianto, ma potrei sbagliarmi.
Chihiro ha commesso l’errore di renderlo perfetto e così tutto si è infranto… forse, in un certo senso, Akashi voleva essere liberato una volta per tutte dalla perfezione, ma ripeto che sono solo congetture, magari non ci ho capito un cavolo.
Che dire, qua c’è un colpo di scena bello grosso! Chishisa uccide Akashi, che è solo una delle creature da uccidere per poter diventare perfetti. La profezia di Chishisa differisce da quella trovata da Kuroko, vero? Perché altrimenti non mi spiega come abbia potuto Tetsuya non informare il suo imperatore del pericolo. In pratica sono tutti morti inutilmente e Akashi è sparito in modo definitivo, cosa ne sarà adesso di Chihiro?
La morte che ha riservato ad Akashi è una sorta di vendetta per averlo respinto? O magari Chihiro ha pensato che la morte, avrebbe reso Seijuurou imperfetto, facendolo tornare da lui, può essere?
Capitolo 10
Non mi stupisce affatto che Chihiro si senta svuotato, dopo una cosa del genere. Ha riversato tutta la sua anima in quel libro che è stato cancellato con un gesto tanto rapido e tanto potente da spazzarne via lo stesso scrittore.
E Chihiro si annichilisce con un realismo tanto crudo da essere devastante. Alla fine anche il suo mondo di carta l’ha ferito e lui è rimasto di nuovo solo.
“Sono rimasto di nuovo solo” è una frase che usi spesso, ma soltanto in questo ultimo capitolo si sente come qualcosa di davvero definitivo.
Tuttavia, sono una persona positiva (?) e voglio pensare che, essendosi “liberato” del suo mondo di carta, adesso Chihiro possa essere libero di vivere nel mondo reale e magari riuscire ad innamorarsi davvero (propongo Ogiwara e, come ho già detto, la colpa è solo tua ;-;)
Ti ringrazio di aver scritto qualcosa di tanto bello per questo contest e spero davvero che parteciperai anche alla prossima edizione!
Please, Don’t Take My Sunshine Away.
1^ Classificata –Parimerito-
GRAMMATICA: 28/30
Stile e lessico: 24/25
IC:20/20
Originalità: 20/20
Gradimento personale : 10/10
Bonus: 5
Totale: 107
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Dunque, la grammatica, ad esclusione di due piccolissimi appunti che ho da farti, è assolutamente perfetta. Ci sono state giusto un paio di virgole che avrei messo in posti diversi, ma sono dell’idea che a meno che non si facciano cose inguardabili tipo mettere la virgola tra soggetto e verbo (già visto, sigh), la punteggiatura sia a piena discrezione dell’autore. Insomma, solo l’autore può sapere che tipo di pause vuole dare alla propria storia, no?
Come ho già detto, me la sento di segnalare queste due piccole cose:
1) “E poi lei non aveva chiesto a quella maledetta strizzacervelli di ficcare il naso nei suoi affari, soltanto sua madre considerava ogni sua parola oro colato.
Dovevano andarsene tutti al diavolo: la strizzacervelli”.
Ora, lo so che sono due frasi diverse, ma forse lo stessi termine utilizzato due volte a così poca distanza potrebbe disturbare un po’ la lettura.
2) “Aki non aveva pensato che lei alle perdite importanti era abituata e che, semplicemente, sapeva perfettamente”.
Anche qua, due avverbi che finiscono in –mente messi così vicini possono disturbare e rallentare la lettura. Insomma, niente di così grave.
Inutile dire che mi piace un sacco il modo in cui scrivi, riesci a catturare il lettore in modo immediato; subito dalla prima riga si capisce che c’è qualcosa che non va e, anche dopo aver capito cosa sia quel qualcosa, non si riesce a staccare gli occhi di dosso alla storia fino alla sua conclusione.
Penso che non sia facile fare una cosa del genere, quindi complimenti.
Il tuo è senza dubbio uno lessico vasto e curato, tuttavia viene utilizzato senza appesantire la storia, c’è il giusto equilibrio tra semplicità e ricercatezza, cosa che ha decisamente giocato a tuo favore.
Mi piacciono molto anche le similitudini che utilizzi, soprattutto quando si parla di Aki paragonata ad una belva, forse perché è proprio quello che è: una belva ferita e pare che l’unica che possa in qualche modo non dico controllarla, ma contenerla, sia proprio Seiko.
L’unico piccolo appunto che mi sento di farti, sono i dialoghi. Sono perfetti, ma danno una strana sensazione di “spezzato”.
E qui passiamo all’IC, su cui ho solo note positive. Se Tetsuko sul campo era un’ombra, fuori è decisamente una luce e, come ha fatto notare Seiko, era la luce di tutti loro (e questo mi fa pensare che sarei tanto curiosa di sapere come hanno gestito il lutto gli altri Miracoli, ma questa è una mia piccola divagazione). Aki è più fragile e cerca di mascherare la sua fragilità con l’aggressività; è molto da lei, il suo mondo è andato in pezzi con la morte di Kuroko ed egoisticamente pensa di essere l’unica a star soffrendo, non pensa neanche per un istante che esistono mille modi diversi per patire una perdita e va da sé che non tutti possono essere come il suo. È perfetto il modo in cui hai caratterizzato il trauma, la chiusura totale nei confronti della psicologa, il fatto che non riesca a scrollarsi di dosso la sensazione del sangue di Tetsuko sulla sua pelle, il fatto che anche un innocente pezzo di vetro riporti la sua memoria a quel momento.
Anche Seiko è perfetta nel suo spuntare fuori solo quando ormai Aki è al limite e vuole scappare. All’inizio sembra che voglio fermarla, poi è lei stessa che fa il primo passo. Lei è più temprata di Aki e si concede debolezza per la durata di un battito di ciglia e la cosa ovviamente viene scambiata da Aomine per mancanza di interesse. È abbastanza razionale da sapere che per quanto possa disperarsi, se anche dovesse piangere per mille notti e mille giorni, Tetsuko non tornerà indietro, da sapere che né lei, né Aki saranno mai in grado di dimenticare quanto accaduto; allo tesso tempo è folle quanto basta per appoggiare il piano di Aomine di scappare lontane.
La stessa Tetsuko, anche se viene solo nominata, è IC, soprattutto nel suo modo di morire, “con la stessa rapidità con cui la sabbia scivola fra le dita”.
Ora, come spero si sia capito, la OS mi è piaciuta davvero tanto! Non avevo mai pensato alla AkaAoKuro, di solito quei tre tendo a shipparli a coppie in tutte le combinazioni possibili e… niente, sono bellissimi anche in tre, non c’è nulla da fare (o forse sono io che shippo tuttixtutti, quindi mi sarebbe andata bene anche, chessò, una Izuki/Miyaji/Susa >_>). Grazie per aver scritto qualcosa di tanto bello e angstoso! L’angst è cosa buona e giusta, come lo è far crepare i personaggi <3 (e questo la dice lunga su quanto io sia sana di mente…).
Complimenti e grazie per aver partecipato!
Nocturne With no Moon
2^ Classificata
GRAMMATICA: 28/30
Stile e lessico: 24.5/25
IC: 19/20
Originalità: 20/20
Gradimento personale : 10/10
Bonus: 4
Totale: 105.5
Testo nascosto - clicca qui Parto dicendo che ho adorato follemente questa OS – anche se così corro il rischio di smascherare la fangirl che c’è in me, sigh.
Partendo dalla grammatica, purtroppo ci sono stati un po’ di errori, anche se sono tutti errori di battitura e quindi niente di eccessivamente grave:
1) ‘Lumos’; invece -> C’è uno spazio di troppo.
2) e le sue spalle esili e piccoli -> piccole.
3) fosse scagliata di lei ->Scagliata su di lei.
4) dentro di lei ci celasse -> Si celasse.
Per quanto riguarda lo stile, non ho assolutamente nulla da dire, lo trovo più che perfetto. Le descrizioni sono molto curate e mi è piaciuta particolarmente quella della biblioteca di notte, è molto suggestiva, così tanto che mi viene quasi da pensare – per assurdo – che anche l’atmosfera abbia reso così facile per Furihata innamorarsi di Akashi.
La storia scorre che è una meraviglia e le descrizioni accurate sia degli ambienti che dei sentimenti provati dai personaggi rendono tutto incredibilmente vivido e realistico (e il finale è stato una pugnalata al cuore, ma in senso positivo).
Sullo stile, l’unico appunto che mi sento di farti è che “Dolohoferio” è un incantesimo non verbale e come tale perde efficacia se pronunciato ad alta voce (ho inserito questo appunto sulla voce “stile e lessico” perché penso che rientri maggiormente sull’accuratezza del testo che su altro).
Mi è piaciuta tantissimo la caratterizzazione di Furihata – che per qualche aspetto mi ricorda vagamente Neville – è chiaramente una Grifondoro, ma la sua essenza non è sbandierata ai quattro venti e, soprattutto, è complessa. Non è una persona creata su misura con uno stampino per rientrare nei canoni richiesti dalla sua casa, ma ha una personalità propria. Prima è se stessa e poi una Grifondoro.
Mi ha fatto sorridere tantissimo nella prima parte della storia, il tuo paragonare Furi ad un cagnolino mansueto. Mi ha fatto ricordare la “paura” di Akashi nei confronti dei cani che non obbediscono agli ordini, di conseguenza ho pensato a quanto siano adorabili quei due assieme.
Solo tre cose mi hanno lasciata perplessa sull’IC:
1) All’inizio viene detto che le compagne di stanza di Furihata si sono profuse in urla isteriche alla notizia che lei fosse stata invitata al Ballo del Ceppo e più avanti viene detto che Kuroko è stata compagna di stanza di Koyuki… ecco, se devo essere sincera mi sembra parecchio strano immaginarmi Kuroko in simili atteggiamenti. Tuttavia magari delle due compagne di stanza, Kuroko era quella un po’ più moderata, non viene specificato… poi tenendo conto anche del fatto che hanno tredici anni, che Kuroko in questo contesto non ha bisogno di essere un’ombra e che in questo caso è una donna – quindi è ovvio che qualcosina nella sua personalità cambi – be’, questo punto è stato messo più per dover di cronaca che per altro, non me la sono sentita di lasciare che una cosa del genere influisse sul punteggio.
2) Mibuchi. Mi fa davvero strano pensarla Mangiamorte e pure così folle e sadica, forse in questo ruolo ci avrei visto meglio Haizaki o Hanamiya.
3) Non riesco proprio a capire perché una persona come Akashi sia potuta diventare una Mangiamorte e di conseguenza servire (bruttissima parola se associata ad Akashi) l’Oscuro Signore. Anche tenendo conto che qui si tratta della vera Akashi e non dell’Imperatore (Imperatrice?), mi sembra strano che si abbassi a servire qualcuno, soprattutto in un ideale che non condivide.
È vero, nel canon Akashi nonostante fosse “assoluto” era un po’ un burattino nelle mani del padre, ma questo perché pur essendo stato cresciuto per vincere in qualsiasi cosa, l’idea della vittoria non l’ha mai disgustato. Qua, invece, nonostante Akashi sia stata cresciuta con gli ideali delle famiglie Purosangue, è chiaro che Hidenori non appoggi neanche un po’ simili idee.
Anche ammettendo che lei potesse diventare una Mangiamorte – chissà, magari poteva aver un secondo fine – trovo strana la sua passività.
Non ci prova neanche a combattere per ciò che le appartiene, sceglie semplicemente l’opzione più “dignitosa” per Koyuki, si è arresa alla “supremazia” del Signore Oscuro ed ha agito di conseguenza.
Sia per il punto due che per il punto tre ho deciso di togliere solo mezzo punto a testa in virtù del fatto che si tratta di una situazione enormemente al di fuori del canon e con delle variabili grandi come case.
Sull’originalità non ho assolutamente nulla da dire, sotto questo punto di vista la tua OS è assolutamente perfetta.
Ammetto che la AkaFuri non è tra le mie ship preferite (trovo che assieme siano carinissimi, ma tendo a shippare Akashi con altra gente), tuttavia questa OS mi è piaciuta davvero tanto, soprattutto il finale che è destabilizzante – in senso buono, ovviamente! – ho passato tutto il tempo a ripetermi “non può farlo… ti prego, non può farlo!”… e invece lo fa. Quanto coraggio, quanta rassegnazione e quanta disperazione devono esserci state in quel gesto, posso solo immaginarlo, ma anche solo pensare a come debba essersi sentita Akashi mi ha lasciato un peso enorme all’addome che è durato per ore.
Questa storia ha uno spessore incredibile, sembra quasi che le vicende escano dallo schermo e si inscenino nella realtà, quindi complimenti vivissimi e grazie per aver partecipato a questo contest!
La Saga dell’ombra ubriaca.
3^ Classificata
GRAMMATICA: 29/30
Stile e lessico: 24.5/25
IC: 19.5/20
Originalità: 20/20
Gradimento personale : 10/10
Bonus: 2
Totale: 105
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Capitolo 1
Direi che possiamo iniziare da fatto che ho fangirlato come una matta e che ti odio davvero tanto per questo *heart*.
Mi sono subito immedesimata in Akashi, perché per quanto riguarda le discoteche la penso esattamente come lui, quindi… brrr, a morte Kise e Satsuki!
Allo stesso tempo, date subito una medaglia a quei due, perché senza di loro nulla di tutto ciò sarebbe mai successo – o magari sì: abbiamo appena appurato che sotto quel faccino angelico, Tetsuya è più manipolatore di Akashi stesso, quindi, chissà.
Mi piace molto il tuo stile di scrittura e la cosa in parte è dovuta al fatto che la narrazione in un certo senso si mescola con le emozioni e i pensieri dei personaggi, facilitando l’immedesimazione del lettore e di tanto in tanto, nella giusta misura, facendolo sorridere. Per il resto, mi piace perché è semplice senza essere assolutamente scialbo ed è molto ordinato. Inoltre trovo le pause molto azzeccate, ma come ho già detto in un altro commento, questo è abbastanza soggettivo.
Sicuramente l’idea di far festeggiare a Tetsuya il suo diciassettesimo compleanno in una discoteca è originale e divertente, senza però scadere nel demenziale. Diciamo che un contesto simile è un po’ un campo minato, dove il rischio di far scadere la storia nell’assurdo sono moooolto alte e sono molto contenta del fatto che non sia questo il caso.
Per quanto riguarda il mezzo punticino per quanto riguarda l’IC… continuo a non essere convinta della mia scelta, giuro.
Riguarda per lo più Kuroko: lo si vede totalmente stravolto dal suo carattere normale, ma come dici tu alla fine, lui è pur sempre un adolescente in preda agli ormoni – e diciamocelo, dopo tutti i rospi che ha dovuto ingoiare negli ultimi anni, una notte di follia assoluta se l’è anche meritata. Trovo assolutamente geniale che si sia finto ubriaco per far succedere quel che è successo e ci ho fangirlato come una dannata, perché è assolutamente stupendo, ma allo stesso tempo c’è una piccolissima parte di me che non ne è rimasta del tutto convinta.
Kuroko alla fin fine – anche se con buoni propositi – è un manipolatore. L’ha ammesso anche con Kagami stesso di averlo usato solo per impartire una lezione agli altri miracoli: il fatto che poi si sia legato così tanto a Taiga e al resto della squadra è irrilevante, al principio lui voleva solo usarli per raggiungere il suo scopo… quindi non mi sembra così assurdo che abbia escogitato qualcosa come il fingersi ubriaco. Però allo stesso tempo mi pare che, per dirla come la direbbe Akashi, abbia tirato un po’ troppo la corda, quindi con la morte nel cuore ho tolto quel mezzo punto (again, stesso discorso già fatto in altri commenti: ho dovuto tenere conto anche di cose minime che in altre occasioni avrei tralasciato, o vi avrei messe tutte al primo posto e tanti cari saluti alla classifica…).
L’ultima scena della discoteca, dove i Miracoli si mettono a discutere su chi “giocherà da attivo” è stata la ciliegina sulla torta, è geniale fino all’ultima sillaba, compreso Kagami che continua a ripetere “non ci credo”… giuro che hai sulla coscienza il polmone che ho perso a furia di ridere!
Ah… Akashi traumatizzato è la cosa più bella che questo mondo possa concepire… e adesso faccio finta di essere una giudicia professionale e non una fangirl e passo al secondo capitolo!
Capitolo 2
Okay, questa volta un paio di piccolissime sviste ci sono, ma non sono nulla di eccessivamente grave.
Cominciando dalla grammatica:
1) “Neh, Aka-chin, posso distruggere l’amico di Kuro-chin?” -> “neh” è dialetto piemontese, quella che usa Mirasakibara è la particella enfatica “ne”, un po’ come il “nanodayo” di Midorima.
2) “ Questa volta il fantasma annuì” -> Tra “questa” e “volta” c’è uno spazio di troppo.
Ad esclusione di questo, la grammatica è perfetta come nello scorso capitolo!
Poi, c’è una piccola incongruenza che ho deciso di segnalare in “stile e lessico” in quanto fa parte dell’accuratezza della storia:
“Ho visto il bassista e la ragazza ancora dentro” però poco prima, durante la presentazione della band è stato detto che, oltre a vocalist, è Ogiwara il bassista, quindi con la ragazza dovrebbe esserci il chitarrista, no?
Per il resto, continuo a trovare sempre più azzeccato il mescolare la narrazione con i pensieri dei protagonisti, come quando narratore/Aomine definisce Akashi Mr. Perfezione.
Il discorso dell’IC è lo stesso dello scorso capitolo, per quanto da un lato io trovi Tetsu perfetto, dall’altro lato una piccolissima parte di me trova che stia tirando un po’ troppo la corda. Voglio dire, è testardo, sì… ma davvero al punto di ubriacarsi – nonostante lui detesti l’alcol – solo per fare un dispetto a quella gelosissima testa di cactus che è Akashi?
Akashi, invece, lo trovo assolutamente perfetto, con tutta la sa gelosia per Ogiwara: non gli è mai andato a genio ed è palese già dalle medie –Tetsu, che razza di idea del cavolo è stata quella di raccontare ad Akashi dei tuoi “trascorsi” con Shigehiro?- e probabilmente Seijuurou non l’ha ucciso solo perché Ogiwara è di una sincerità e di una correttezza disarmanti ed è perfetto anche lui come lo è Daiki, tutta la Generazione dei miracoli e perfino il padre di Akashi e quel poveretto di Takao che rischia seriamente di diventare una povera vittima.
E, niente, ho fangirlato tantissimo anche qua, un po’ perché scrivi dannatamente bene, un po’ perché l’AkaKuro è la mia ex-OTP è un po’ perché, cavolo, questo contesto è geniale e bellissimo come il precedente.
Fastidioso
4^ Classificata
GRAMMATICA: 28.5/30
Stile e lessico: 25/25
IC: 20/20
Originalità: 20/20
Gradimento personale : 10/10
Bonus: 1
Totale: 104.5
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Per prima cosa… giuro che io ho amato follemente questo prompt da quando è stato fillato al p0rn fest – e se io sapessi scrivere p0rn, probabilmente ci avrei scritto qualcosa – quindi prova ad immaginare quanto sia felice che tu abbia deciso di partecipare con questa OS *-*
Ora, tornando alle cose serie, partiamo dalla grammatica:
1) “nel modo un cui Reo” -> in cui.
2) “poterserlo permettere” -> poterselo permettere.
3) “senza più potersi trattenere” -> tra “più” e “potersi” c’è uno spazio di troppo.
Sono tutti errori di battitura, quindi, hey, assolutamente nulla di grave!
Per il resto, essendo tutti punteggi pieni mi trovo davvero in seria difficoltà a fare un commento, ma sono una persona coraggiosa (certo, trust me) perciò ci proverò comunque!
Leggo le tue fanfiction da tempo immemorabile (e mi sento vagamente una stalker per questo >_>), ne consgue che mi piace un sacco il tuo modo di scrivere, è molto pulito e scorrevole, si adatta perfettamente a qualunque cosa tu scriva, quindi davvero complimenti *-*.
L’IC è qualcosa di meraviglioso: ciò che ho notato negli ultimi tempi è quanto sia difficile costruire un crack!pair mantenendo l’IC dei personaggi e tu ci sei riuscita meravigliosamente.
Ce lo vedo così bene Makoto con le sue categorie di persone, tutte schematizzate in ordine, finché non arriva Reo a sconvolgergli totalmente la vita. E, diciamocelo, Reo è assolutamente perfetto per Makoto, essendo un miscuglio molto ben equilibrato tra Teppei e Shoichi, quindi non capisco come sia possibile che questa ship sia così poco calcolata, è bellissima!
Reo è uno di quei personaggi che non vengono approfonditi moltissimo, comparendo solo nell’ultima parte del manga, tuttavia la sua impronta c’è e si sente benissimo. È un concentrato di fluffosità e stronzaggine così elevato che non mi sorprende neanche un po’ il fatto che il povero Mako-chan sia rimasto intrappolato tra le sue spire, diciamocelo, chiunque altro ci si sarebbe buttato di propria spontanea volontà, ma Makoto deve fare il difficile. Pfft, tipico.
Sull’originalità… be’, è una PWP, quindi riuscire ad ottenere un punteggio pieno in questo campo potrebbe risultare un po’ ostico, eppure tu ce l’hai fatta benissimo – non che mi aspettassi qualcosa di diverso.
Come si sarà capito questa OS mi è piaciuta davvero tanto, un po’ perché da ora shipperò a morte questi due, un po’ perché scrivi dannatamente bene e un po’ perché… be’… il p0rn è pur sempre p0rn u.u e questi due donzelli (?) sono adorabili – soprattutto Makoto nel modo in cui cede a Reo.
Chiedo immensamente scusa per la valutazione estremamente corta ma, come già detto, essendo praticamente tutti punteggi pieni c’è ben poco da dire, rischierei solo di mettermi a delirare e a fangirlare su una Os tanto bellina ;w;
Grazi mille per aver partecipato, davvero ;w;
Parole
5^ Classificata
GRAMMATICA: 29/30
Stile e lessico: 23.5/25
IC:19.5/20
Originalità: 18.5/20
Gradimento personale: 10/10
Bonus: 0
Totale: 100.5
Testo nascosto - clicca qui Dunque, per quanto riguarda la grammatica, ti faccio solo due appunti:
1) “per questo aveva scelto di voltargli le spalle e dirigersi verso”.
Tra “e” e “dirigersi” c’è uno spazio di troppo.
2) “perché sapevano entrambi che, qualcunque”.
Errore di battitura in “qualunque”.
A parte questo, direi che per la grammatica ci siamo! Entrambi sono solo errori di battitura, quindi va più che bene, complimenti!
Per quanto riguarda lo stile, invece, ci sono alcuni punti un po’ zoppicanti, per lo più si parla di “eccessi” in generale, che però appesantiscono la lettura.
L’anafora è una delle mie figure retoriche preferite, lo confesso, tuttavia in una singola pagina di word è stata usata a mio parere un po’ troppo spesso. L’anafora serve sì per sottolineare i concetti, ma non ad oltranza o si finisce unicamente per appesantire il testo.
Nella prima parte del documento c’è, a mio parere, una sovrabbondanza di avverbi terminanti in –mente, ti consiglierei di modificarli, dal momento che anche quelli contribuiscono a rallentare una lettura che altrimenti sarebbe più fluida. Stesso discorso di “che”; ripeterlo quattordici volte in meno di una pagina di word mi sembra un po’ eccessivo.
Crei un’atmosfera pesante e soffocante e, forse, visto il tema trattato, se dosato meglio sarebbe perfetto. L’atmosfera è giusta, ma è troppo calcata.
Parlando del finale, mi dà l’idea di qualcosa troncato a metà. È come se la flashfic in realtà non fosse davvero finita e ne mancasse un pezzo, sembra incompleta. Se posso permettermi, ti suggerirei di rivedere anche questo e magari trovarle un finale, perché termina di colpo, lasciando nel lettore quasi un senso di vuoto. Si arriva al climax, ma la tensione non viene risolta, né negativamente, né positivamente, viene lasciata appesa ad un filo, e ciò destabilizza un po’.
L’IC… su questo punto sono stata molto combattuta per quanto riguarda Aomine che è spesso paragonato ad un animale perché è istintivo, aggressivo e abbastanza testardo da rendersi conto di ciò che dice o fa solo molto tempo dopo. Qua è forse troppo riflessivo e lo è su qualcosa che ha detto nel presente. Forse tutto quel suo rimuginare l’avrei trovato più coerente col personaggio se fosse avvenuto a distanza di qualche giorno.
Per quanto riguarda l’originalità, non ho potuto darti il punteggio pieno perché questo è il momento angst AoKise per eccellenza che, nonostante sia stato sfruttato bene, non brilla per l’originalità – senza nulla togliere alla flash in sé.
Nonostante tutte le critiche (ho dovuto guardare il pelo nell’uovo e sottolineare anche cose che magari avrei tralasciato, o non sarei riuscita a stilare mezza classifica, mettendo tutti al primo posto ;-;), la storia mi è piaciuta e sono sicura che con qualche piccolo accorgimento potrebbe essere un vero gioiello! Soprattutto perché ho l’impressione che sia stata scritta parecchio di corsa; sto bazzicando parecchio nella sezione dei contest scaduti perché sto aspettando i risultati di un contest ed ho notato che hai il tuo bel da fare, quindi posso capire che molte cose possano essere state dettate dalla mancanza di tempo – e ad essere sincera, la cosa mi dispiace davvero tanto, perché ho letto altre tue storie e scrivi davvero bene, essere così “dura” è stata una pugnalata al cuore, giuro ;-;
Momenti
6^ Classificata
GRAMMATICA: 25/30
Stile e lessico: 20/25
IC: 16/20
Originalità: 10/20
Gradimento personale : 9/10
Bonus: 1
Totale: 81
Testo nascosto - clicca qui Dunque, direi di iniziare dalla grammatica…
1) “-Ma Aominecchi avevi promesso che saremmo stati insieme!-“
Se scegli di usare i trattini per limitare i dialoghi, be’, il trattino di chiusura va omesso in caso il periodo si concluda lì. Come sai già, dal momento che per il resto della storia questo errore non viene ripetuto.
2) “Shin-chant!” -> Shin-chan.
3) “WinterCap” -> Winter Cup.
4) “il coach” -> la coach.
5) “Serin” -> Seirin.
Capisco che siano errori di battitura, ma la scadenza era il quattordici e la storia è stata inviata l’undici, questo vuol dire che nonostante sia stata scritta di fretta, aveva tutto il tempo necessario per correggere questi errori.
Per quanto riguarda lo stile, ciò che ti penalizza maggiormente sono soprattutto i dialoghi, ti faccio degli esempi delle forme corrette.
1) “-Takao stai zitto.- disse perentorio Shintarou- E togliti.- Tuttavia non mosse un muscolo per spostarlo.” -> “– Takao stai zitto, – disse perentorio Shintarou. – E togliti. – aggiunse, tuttavia non mosse un muscolo per spostarlo.”.
2) “-Cosa vuoi Kise? Sto dormendo.- Con la coda dell’occhio […]” -> “– Cosa vuoi Kise? Sto dormendo. – con la coda dell’occhio […]”.
3) “[…] una voce:- Shin-chant! […]” -> “[…] una voce: – Shin-chan! […]”
Da notare che i trattini non vogliono la lettera maiuscola nella descrizione del discorso diretto; ribadisco che se la frase si conclude con il discorso diretto, non occorre il trattino di chiusura, mentre invece è obbligatorio lo spazio tra trattino e parola.
Queste mancanze hanno influenzato sia il giudizio della grammatica che quello dello stile, ma ho deciso di commentarlo qua perché rendono il testo visivamente disordinato.
“L’altro chiude di nuovo l’occhio –Perché, non siamo insieme ora?-Domandandosi perché Kise riuscisse a creare problemi anche dove non ve ne erano.” Questa frase, resa così, da l’idea di qualcosa di disordinato, secondo me stilisticamente starebbe meglio resa così: “L’altro chiude di nuovo l’occhio, domandandosi perché Kise riuscisse a creare problemi anche dove non ve ne erano – Perché, non siamo insieme ora?”
Mentre: “rosso arrossì” è ridondante, suona malissimo.
Ora parliamo dell’IC, partendo dalla prima flashfic e da Kise. Che si imbarazza per un bacio sui capelli… ora, io sono convintissima che l’IC sia soggettivo, ma sicuramente entro certi limiti. Kise è una persona spigliata, frizzante, estroversa e non credo si imbarazzi per un bacio sui capelli, soprattutto dal momento che dalla flash sembra che Daiki e Ryouta stiano insieme già da un po’ di tempo.
Piuttosto ce lo vedrei a piagnucolare su quanto Aomine sia insensibile a liquidarlo con così poco per passare il tempo a dormire.
Niente da dire sulla MidoTaka e l’AkaFuri, ma qualche problemino si ripresenta durante la KagaKuro:
“Vedere il viso di Kuroko sorpreso e allo stesso tempo esaltato” Ecco, trovo difficile vedere un Kuroko “esaltato”, a meno che Taiga non gliene abbia preparati litri e litri di milkshake. Certo, Tetsuya non è una maschera perennemente priva di espressione, ma resta una persona che indulge alle emozioni abbastanza di rado e comunque in modo controllato. Solo un evento più che straordinario potrebbe causargli addirittura un’espressione esaltata.
La vera nota dolente, tuttavia, è la KasaHaya. “Forse come metodo era poco ortodosso, forse non era etico” ecco, appunto, mentre Kasamatsu è, invece, un ragazzo molto etico e dai modi molto ortodossi. Non si sarebbe approfittato di Hayama e vedergli spuntare sul viso un sorriso predatore è altamente improbabile. Con Hayama ho riscontrato lo stesso problema già affrontato con Kise, insomma, la flash sarebbe molto più credibile se Kotarou e Yukio avessero avuto i ruoli invertiti.
Poi, perdonami se mi permetto, ma per un crackpair non basta prendere due personaggi che nel canon non si sono mai rivolti la parola e farli innamorare a random, è una cosa che va costruita, motivata.
Perché Hayama si è innamorato di Kasamatsu?
Come fanno quegli incontri clandestini (che, perdonami, fanno davvero strano, dal momento che sembra quasi che Kasamatsu si stia prostituendo per il bene della squadra) a sfociare in qualcosa di più profondo?
Non basta scriverlo, bisogna descriverlo o non sarà credibile.
Sull’originalità… be’, non so neanche se ci sia qualcosa da dire, semplicemente non c’è nulla di nuovo: Sono tutti contesti abbastanza “tipo” per i vari pair trattati.
Tuttavia il punteggio sul gradimento personale è alto perché sono convinta che con i giusti accorgimenti questa raccolta può diventare davvero molto bellina.
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