Dubbi materiale alimentazione e substrato per neofita
Saluti a tutti, è da molto che non partecipo al forum, ho avuto parecchie difficoltà in questi ultimi anni, anche i miei allevamenti di fasmidi sono calati ma ora finalmente ho aperto un mutuo e ho trovato una casa tutta per me, le piante e gli insetti (una stanza è già stata adibita a camera degli insetti). Vorrei quindi, non avendo più nessun condizionamento o divieto, iniziare dall'anno prossimo con l'allevamento di coleotteri. Premetto che non ne ho mai allevati e quindi sono pasta nelle vostre mani, mi sono informato molto in vari siti (ho letto le schede anche qua) e ho atteso il momento adatto che per me è ora. Vorrei però chiedere a chi ne sa di più (Lobivia? wanted@80.bug?,...)
Ho dei dubbi sul materiale di partenza e utilizzo
Per prima cosa dispongo di alcuni contenitori plastici della capienza di 250 litri provvisti di piedi di 20 cm, quindi vorrei capire quanti individui possano convivere senza problemi, per evitare cannibalismi perchè il mio intento è quello di non tenere 50 bottiglie, inoltre quali, se possibile, individui di specie differenti possano convivere per esigenze e comportamento (lucanidae, Cetoniidae (o Cetoniinae), Dynastidae,...)
come terreno dovrebbe andar bene la torba da fiori esausta priva di concimi chimici se non sbaglio ma è possibile utilizzare terra da campo argillosa (medio impasto) mescolata alla torba? inoltre è necessario sterilizzare il terreno tramite riscaldamento o altro in ogni caso? Eventuali organismi come lombrichi e altri insetti possono dar problemi (setaccerò comunque la terra prima di immetterla ma qualcosa può scappare)
In un ambiente casalingo o non ci sarà necessità di introdurre nel “terrario gigante” Trichorhina tomentosa se non sbaglio, potrei usare specie nostrane (onischi) per una mia sicurezza o nell'eventuale fuga di questi tropicali non ci saranno problemi?
A seconda dei generi allevati so che cambia la quantità di foglie o legno marcio
- più foglie per Cetoniinae,(Pachnoda, Eudicella....)
- più legno marcio per Dinastidae, Lucanidae, Mecynorrhina,....
Ecco i miei dubbi riguardo questi materiali:
Per quanto riguarda le foglie ho raccolto e messo via foglie secche di Tilia, Populus alba, Liriodendron tulipifera, Acer campestre-montano-riccio, Carpinus betulus, Morus alba, pochissime foglie di Quercus robur e Ciliegio e quantità discreta anche di faggio. Quali sono le foglie più indicate? ce ne sono da evitare (Noce, Platanus, Lauroceraso, Ligustrum...?) Vi è differenza fra specie diverse di coleotteri o generi per l'utilizzo di diverso fogliame? Le specie che vogliono più fogliame devono necessariamente avere del legno marcio o non lo utilizzeranno?
Per il legno invece, avendone la possibilità, ho stoccato del legno marcio di tiglio, rovere e faggio.
Le larve attaccano solo la parte di legno attaccata dai funghi o in un pezzo di legno marcio avente buona parte di legno fresco e buono attaccheranno anche quello?
Ci sono legni, oltre al maggiociondolo, che sono poco adatti (Frassino, Noce, Robinia,...)? non utilizzerò conifere
Il legno marcio, se con presenza anche di legno fresco quindi pieno di umidità, appena tagliato, è consigliabile sempre introdurlo fresco per un migliore attacco o le larve, se se ne nutrono, attaccheranno il legno buono anche da secco? nel contenitore pieno di terriccio e acqua il legno buono prima o poi marcirà ugualmente o dovrà sempre essere mosso per farci arrivare aria?
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fette fresche di rovere
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Scorze fresche con corteccia e molto legno di tiglio
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scorze fresche senza corteccia di Rovere e Frassino (a volte Faggio)
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Paletti o Listelli freschi di Faggio con poca corteccia
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Credo che questo sia un'ottimale pezzo di legno marcio.... Tiglio fresco esposto all'aperto per un anno o due, volendo potrei crearmelo cosi
Vi sono funghi che inibiscono l'alimentazione delle larve? Il legno che ho è solo di latifoglia e dunque ho presenza di carie bianca (fibrosa e non fibrosa) e carie soffice (niente conifere niente carie bruna o cubica) inoltre ho del legno, specialmente faggio e tiglio con fenomeni chiamati di "Sobbollito". Non so se nel forum vi è qualcuno esperto in funghi, conosco i basidiomiceti in modo macroscopico ma su carie non sono afferrato anche se le carie (biance o soffici) possono essere causate da basidiomiceti (Cerrena, Trichaptum, Trametes versicolor, Fomes fomentarius, Phellinus,..), ascomiceti (Xylariaceae, Nectria, Endothia, herpotrichia,...), Deuteromiceti (Graphium, Alternaria, Pestalothia, Verticillum,..) e batteri. Il problema è che su testi parlanti di legno "marcio" non si parla di insetti che se ne nutrono e se fosse non nell'ambito di un'allevamento di specie tropicali ugualmente per libri di entomologia, probabilmente non vi sono differenze ma mi sembra giusto e utile approfondire.
E' possibile utilizzare anche segatura fresca, (intesa come umida di piante appena tagliate) ovviamente utilizzata in percentuale assieme al resto, di faggio, tiglio, rovere, ciliegio, pioppo, frassino?.... corteccia sfibrata con residui di cambio di rovere, faggio, frassino? piccoli scarti di lavorazione buona di legno di faggio fresco o secco con corteccia attaccata? uguale per grossi pezzi basali di tronco (piede) di tiglio, faggio e rovere? e corteccia di tiglio a fette senza legno?
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Sfibrato di corteccia e residui di legno cambiale di Rovere
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Sfibrato di corteccia con residui di legno cambiale di Frassino ( lo stesso posso recuperare per Faggio)
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Corteccia fresca a fette di Tiglio
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Segature pulite di Tiglio, Rovere, Frassino, Faggio, Noce americano, Pioppo, Acero,....
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Segature miste a frammenti più grandi
non so se le segature possano essere messe all'interno del substrato per una più facile assimilazione anche se queste non sono attaccate da funghi o carie, sia per chi si nutre di legno che di foglie
Anche qui ci sono specie o generi di coleotteri che si nutrono in prevalenza di legname che hanno preferenze diverse nelle essenze?
Premetto che non vi sono vernici nei materiali che utilizzo ma non so se in boschi da legname vengono utilzzati prodotti chimici contro gli insetti xilofagi, magari irrorati sulle cortecce.
Se il mio contenitore è a fondo chiuso dovrò regolarmi di conseguenza con l'acqua, avrei pensato di lasciare un tubo di rete fina infilato per tutto lo strato del terreno e infilarci uno spago o un rametto per vedere di volta in volta se il fondo è pieno d'acqua o no, inoltre se decidessi di tenere il contenitore in un luogo riparato ma non riscaldato, come un garage chiuso o un gazebo aperto, in un contenitore di tale dimensione vi sarebbero comunque problemi col freddo o si rallenterebbe il metabolismo come una diapausa? è sempre opportuno avere una zona riscaldata dove in tanto spazio le larve non subirebbero mai il problema di "cuocersi" perchè liberi di fare molta strada per allontanarsi? (tappeto riscaldante sotto il contenitore verso un lato o direttamente su un lato stretto in basso)
Può dare qualche contributo per alcune specie seminare qualche coltura da radice? è possibile lasciare il contenitore all'aperto durante l'estate se provvisto di coperchio in zanzariera metallica e copertura per i giorni piovosi o il sole scalderebbe troppo la plastica nera? (250 litri comunque, 200 o poco meno di substrato)
per gli adulti poi mi regolerò di conseguenza a seconda delle specie ma l'interesse è sempre quello di disturbare il meno possibile e lasciare larve e adulti assieme ( dove vi saranno più maschi ne toglierò), sperando nella possibile convivenza
Spero che la scelta di evitare spazi piccoli per isolare ogni larva e adoperare invece un contenitore enorme abbia i suoi vantaggi, sperando sia possibile, altrimenti ci terrò solo ninfee, pesci e farfalle!!!!
Non ho la minima idea di cosa allevare, ovviamente andrò per gradi, mi piacciono i cetonidae ma il mio scopo con tali contenitori è di arrivare ad allevare con successo specie più grandi ed imponenti (ovviamente se i Goliathus non potranno essere allevati nel contenitore un domani li alleverò come dovuto) Se arriverò ai Lucanidi potrei iniziare con Lucanus cervus prima dei tropicali. Tutto questo potrei usarlo poi per allevare Archispirostreptus gigas o altri millepiedi ( magari con dei bei Glomeris) di cui sono sempre stato appassionato ma non ho mai tenuto perchè come coi coleotteri non pronto e con grossi limiti in casa.
Avrei voluto creare una specie di tabella con le varie essenze per ogni materiale (legno e foglie) ma spero comunque che questa discussione possa divenire utile per altri. Spero di cominciare ottimalmente, ditemi tutto
Adriano
[Modificato da ADRIANO.90 20/11/2014 12:40]