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Nuovo allevamento coleotteri in grandi contenitori

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2014 18:13
20/11/2014 12:32
 
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Dubbi materiale alimentazione e substrato per neofita
Saluti a tutti, è da molto che non partecipo al forum, ho avuto parecchie difficoltà in questi ultimi anni, anche i miei allevamenti di fasmidi sono calati ma ora finalmente ho aperto un mutuo e ho trovato una casa tutta per me, le piante e gli insetti (una stanza è già stata adibita a camera degli insetti). Vorrei quindi, non avendo più nessun condizionamento o divieto, iniziare dall'anno prossimo con l'allevamento di coleotteri. Premetto che non ne ho mai allevati e quindi sono pasta nelle vostre mani, mi sono informato molto in vari siti (ho letto le schede anche qua) e ho atteso il momento adatto che per me è ora. Vorrei però chiedere a chi ne sa di più (Lobivia? wanted@80.bug?,...)

Ho dei dubbi sul materiale di partenza e utilizzo
Per prima cosa dispongo di alcuni contenitori plastici della capienza di 250 litri provvisti di piedi di 20 cm, quindi vorrei capire quanti individui possano convivere senza problemi, per evitare cannibalismi perchè il mio intento è quello di non tenere 50 bottiglie, inoltre quali, se possibile, individui di specie differenti possano convivere per esigenze e comportamento (lucanidae, Cetoniidae (o Cetoniinae), Dynastidae,...)
come terreno dovrebbe andar bene la torba da fiori esausta priva di concimi chimici se non sbaglio ma è possibile utilizzare terra da campo argillosa (medio impasto) mescolata alla torba? inoltre è necessario sterilizzare il terreno tramite riscaldamento o altro in ogni caso? Eventuali organismi come lombrichi e altri insetti possono dar problemi (setaccerò comunque la terra prima di immetterla ma qualcosa può scappare)
In un ambiente casalingo o non ci sarà necessità di introdurre nel “terrario gigante” Trichorhina tomentosa se non sbaglio, potrei usare specie nostrane (onischi) per una mia sicurezza o nell'eventuale fuga di questi tropicali non ci saranno problemi?
A seconda dei generi allevati so che cambia la quantità di foglie o legno marcio
- più foglie per Cetoniinae,(Pachnoda, Eudicella....)
- più legno marcio per Dinastidae, Lucanidae, Mecynorrhina,....
Ecco i miei dubbi riguardo questi materiali:
Per quanto riguarda le foglie ho raccolto e messo via foglie secche di Tilia, Populus alba, Liriodendron tulipifera, Acer campestre-montano-riccio, Carpinus betulus, Morus alba, pochissime foglie di Quercus robur e Ciliegio e quantità discreta anche di faggio. Quali sono le foglie più indicate? ce ne sono da evitare (Noce, Platanus, Lauroceraso, Ligustrum...?) Vi è differenza fra specie diverse di coleotteri o generi per l'utilizzo di diverso fogliame? Le specie che vogliono più fogliame devono necessariamente avere del legno marcio o non lo utilizzeranno?
Per il legno invece, avendone la possibilità, ho stoccato del legno marcio di tiglio, rovere e faggio.
Le larve attaccano solo la parte di legno attaccata dai funghi o in un pezzo di legno marcio avente buona parte di legno fresco e buono attaccheranno anche quello?
Ci sono legni, oltre al maggiociondolo, che sono poco adatti (Frassino, Noce, Robinia,...)? non utilizzerò conifere
Il legno marcio, se con presenza anche di legno fresco quindi pieno di umidità, appena tagliato, è consigliabile sempre introdurlo fresco per un migliore attacco o le larve, se se ne nutrono, attaccheranno il legno buono anche da secco? nel contenitore pieno di terriccio e acqua il legno buono prima o poi marcirà ugualmente o dovrà sempre essere mosso per farci arrivare aria?

[IMG]http://i59.tinypic.com/27zkrqo.jpg[/IMG]

fette fresche di rovere

[IMG]http://i59.tinypic.com/23w9oja.jpg[/IMG]

Scorze fresche con corteccia e molto legno di tiglio

[IMG]http://i59.tinypic.com/dr9ro8.jpg[/IMG]

scorze fresche senza corteccia di Rovere e Frassino (a volte Faggio)

[IMG]http://i57.tinypic.com/91gi7k.jpg[/IMG]

Paletti o Listelli freschi di Faggio con poca corteccia

[IMG]http://i61.tinypic.com/122f8g7.jpg[/IMG]

Credo che questo sia un'ottimale pezzo di legno marcio.... Tiglio fresco esposto all'aperto per un anno o due, volendo potrei crearmelo cosi
Vi sono funghi che inibiscono l'alimentazione delle larve? Il legno che ho è solo di latifoglia e dunque ho presenza di carie bianca (fibrosa e non fibrosa) e carie soffice (niente conifere niente carie bruna o cubica) inoltre ho del legno, specialmente faggio e tiglio con fenomeni chiamati di "Sobbollito". Non so se nel forum vi è qualcuno esperto in funghi, conosco i basidiomiceti in modo macroscopico ma su carie non sono afferrato anche se le carie (biance o soffici) possono essere causate da basidiomiceti (Cerrena, Trichaptum, Trametes versicolor, Fomes fomentarius, Phellinus,..), ascomiceti (Xylariaceae, Nectria, Endothia, herpotrichia,...), Deuteromiceti (Graphium, Alternaria, Pestalothia, Verticillum,..) e batteri. Il problema è che su testi parlanti di legno "marcio" non si parla di insetti che se ne nutrono e se fosse non nell'ambito di un'allevamento di specie tropicali ugualmente per libri di entomologia, probabilmente non vi sono differenze ma mi sembra giusto e utile approfondire.
E' possibile utilizzare anche segatura fresca, (intesa come umida di piante appena tagliate) ovviamente utilizzata in percentuale assieme al resto, di faggio, tiglio, rovere, ciliegio, pioppo, frassino?.... corteccia sfibrata con residui di cambio di rovere, faggio, frassino? piccoli scarti di lavorazione buona di legno di faggio fresco o secco con corteccia attaccata? uguale per grossi pezzi basali di tronco (piede) di tiglio, faggio e rovere? e corteccia di tiglio a fette senza legno?

[IMG]http://i61.tinypic.com/xp39qx.jpg[/IMG]

Sfibrato di corteccia e residui di legno cambiale di Rovere

[IMG]http://i57.tinypic.com/2rol355.jpg[/IMG]

Sfibrato di corteccia con residui di legno cambiale di Frassino ( lo stesso posso recuperare per Faggio)

[IMG]http://i59.tinypic.com/29wuzbd.jpg[/IMG]

Corteccia fresca a fette di Tiglio

[IMG]http://i59.tinypic.com/5n9cua.jpg[/IMG]

Segature pulite di Tiglio, Rovere, Frassino, Faggio, Noce americano, Pioppo, Acero,....

[IMG]http://i57.tinypic.com/34dn5mh.jpg[/IMG]

Segature miste a frammenti più grandi

non so se le segature possano essere messe all'interno del substrato per una più facile assimilazione anche se queste non sono attaccate da funghi o carie, sia per chi si nutre di legno che di foglie


Anche qui ci sono specie o generi di coleotteri che si nutrono in prevalenza di legname che hanno preferenze diverse nelle essenze?
Premetto che non vi sono vernici nei materiali che utilizzo ma non so se in boschi da legname vengono utilzzati prodotti chimici contro gli insetti xilofagi, magari irrorati sulle cortecce.
Se il mio contenitore è a fondo chiuso dovrò regolarmi di conseguenza con l'acqua, avrei pensato di lasciare un tubo di rete fina infilato per tutto lo strato del terreno e infilarci uno spago o un rametto per vedere di volta in volta se il fondo è pieno d'acqua o no, inoltre se decidessi di tenere il contenitore in un luogo riparato ma non riscaldato, come un garage chiuso o un gazebo aperto, in un contenitore di tale dimensione vi sarebbero comunque problemi col freddo o si rallenterebbe il metabolismo come una diapausa? è sempre opportuno avere una zona riscaldata dove in tanto spazio le larve non subirebbero mai il problema di "cuocersi" perchè liberi di fare molta strada per allontanarsi? (tappeto riscaldante sotto il contenitore verso un lato o direttamente su un lato stretto in basso)
Può dare qualche contributo per alcune specie seminare qualche coltura da radice? è possibile lasciare il contenitore all'aperto durante l'estate se provvisto di coperchio in zanzariera metallica e copertura per i giorni piovosi o il sole scalderebbe troppo la plastica nera? (250 litri comunque, 200 o poco meno di substrato)
per gli adulti poi mi regolerò di conseguenza a seconda delle specie ma l'interesse è sempre quello di disturbare il meno possibile e lasciare larve e adulti assieme ( dove vi saranno più maschi ne toglierò), sperando nella possibile convivenza

Spero che la scelta di evitare spazi piccoli per isolare ogni larva e adoperare invece un contenitore enorme abbia i suoi vantaggi, sperando sia possibile, altrimenti ci terrò solo ninfee, pesci e farfalle!!!!
Non ho la minima idea di cosa allevare, ovviamente andrò per gradi, mi piacciono i cetonidae ma il mio scopo con tali contenitori è di arrivare ad allevare con successo specie più grandi ed imponenti (ovviamente se i Goliathus non potranno essere allevati nel contenitore un domani li alleverò come dovuto) Se arriverò ai Lucanidi potrei iniziare con Lucanus cervus prima dei tropicali. Tutto questo potrei usarlo poi per allevare Archispirostreptus gigas o altri millepiedi ( magari con dei bei Glomeris) di cui sono sempre stato appassionato ma non ho mai tenuto perchè come coi coleotteri non pronto e con grossi limiti in casa.
Avrei voluto creare una specie di tabella con le varie essenze per ogni materiale (legno e foglie) ma spero comunque che questa discussione possa divenire utile per altri. Spero di cominciare ottimalmente, ditemi tutto

Adriano
[Modificato da ADRIANO.90 20/11/2014 12:40]
22/11/2014 12:44
 
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La mia esperienza è su Cetonidi e Dinastini tropicali (specie facili come Pachnoda, Eudicella, Mecynorrhina, Xylotrupes, Allomyrina).

Il legno va necessariamente "marcio" e di latifoglie, le essenze più usate sono quercia e faggio. Stessa cosa per le foglie, bisogna raccogliere quelle dell'anno prima, già parzialmente attaccate dai funghi.

Vedo però che hai una certa disponibilità di legno di scarto e segatura, potresti usare un paio di quei contenitori per produrre del flakesoil da utilizzare il prossimo anno (se cerchi su google troverai diverse ricette). 250 litri sono perfetti per produrre il flakesoil perché la quantità di materiale permette di mantenere delle temperature di fermentazione piuttosto alte.

Le specie tropicali devono essere tenute a temperature di 20°C meglio se 23-25°C.

Il motivo per cui per l'allevamento si utilizzano contenitori più piccoli è poter controllare facilmente lo sviluppo delle larve. Non bisogna controllarle necessariamente ogni mese, ma almeno all'inizio, se non si ha esperienza nell'allevamento, un controllo periodico è utile per capire se tutto procede bene o no. Per rovesciare un contenitore da 250 litri pieno di substrato serve un paranco :). Inoltre se un contenitore è troppo alto è possibile che gli strati più profondi non vengano colonizzati dalle larve per la limitata disponibilità di ossigeno.

Ho visto alcuni allevatori asiatici allevare coleotteri in contenitori grandi ma bassi. Fanno riprodurre i coleotteri in box più piccoli, e poi mettono 50 L3 assieme in un contenitore enorme e se li dimenticano fino a quando non trovano gli adulti. Vedi ad esempio www.youtube.com/watch?v=l7ztH0JHUpc (Xylotrupes gideon) o www.youtube.com/watch?v=j-jIFd5henY (Rhynchophorus ferrugineus, sospetto per consumo umano :) )

Non mischierei specie differenti in un unico contenitore.

Se ti accontenti di cetonie nostrane riempi uno di quei contenitori di paglia e letame, e il prossimo anno le cetonie andranno spontaneamente a deporre se presenti nella tua zona.


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22/11/2014 13:53
 
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Grazie per la risposta.
Delle Cetonia aurata e altre autoctone qui nei campi sia,o pieni, non ne voglio sapere (per quanto belle siano) dato che ne trovo scavando troppe e devo stare attento nei miei vasi di piante grasse e bulbose.
Per quanto riguarda crearmi il legno marcio con rovere e faggio potrei tenere un contenitore a cielo aperto nell'orto senza problemi... solo volevo sapere per gli altri legni di cui ho disponibilità come il tiglio...il tempo fuori farà tutto. Per l'allevamento dato il considerevole peso dei contenitori e la conformazione stretta e alta della mia casa potrei tenerne uno solo in cucina (volendo 2 ma ingombrano) per garantirne la temperatura...volendo metto meno substrato se non verrebbe utilizzato sul fondo, in questo modo potrei muovere meglio per la ricerca delle larve e gli adulti avrebbero spazio. Quindi le foglie secche raccolte adesso non sarebbero utilizzabili cosi come sono? devo farle marcire? non rischio di trovarmi tutto frantumato e inutilizzabile? se messe secche e fresche non verranno attaccate comunque da funghi presenti come spore nella superficie delle foglie o nel substrato?
22/11/2014 15:41
 
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Re:
Il legno marcio ideale è quello di colore bianco, leggero, compatto e friabile, con un leggero odore di fungo.

tipo questo:



Personalmente non ho mai utilizzato il tiglio, ma ad intuito direi che non ci sono problemi.

Puoi raccogliere le foglie di quest'anno e farle marcire come per la segatura, ma io trovo più comodo raccogliere quelle dello scorso anno già marce :). Quando vado in montagna a raccogliere foglie trovo spesso delle conche in cui le foglie si ammucchiano naturalmente, tolgo le foglie secche in superficie e raccolgo lo strato più basso, anche questo con un distinto odore fungino.

Se le metti fresche e secche nel substrato probabilmente le larve le mangiano comunque, ma non riescono a "digerirle" o riescono solo in parte.

Io ti consiglio di iniziare con un box di plastica (tipo i SAMLA ikea o simili che si trovano nei supermercati) da 40-50 litri e dei cetonidi tropicali come Eudicella o Mecynorrhina, così da capire bene la modalità di allevamento. Questi ultimi diventano 6-7 cm da adulti. E se produci un buon numero di larve puoi metterle nel contenitore da 250 litri quando sono L2-L3.


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22/11/2014 19:11
 
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Al momento non riesco a visualizzare la foto ma del legno marcio "bianco e fibroso" (come appunto dovrebbero essere i cancri bianchi fibrosi o sequenziali) l'ho già stoccato sebbene in modeste quantità. Mi adopererò già per mettere a marcire foglie e legno grazie alla disgregazione di questi mesi invernali... magari velocizzo la cosa per l'anno prossimo. Buona l'idea di trasferire le L3–L4, anche se avevo in mente un vero e proprio "ecosistema" dove apportare solo nuova sostanza... l'impprtante è prima sapere e imparare. Ho contenitori più modesti, volendo anche bacinelle e secchi da 25 litri (ripeto che vivrò da solo senza mamme o fidanzate). Ora non mi resta che capire sia per Cetonidae che per altre famiglie i principali esponenti adatti ai neofiti...cosa mi consigliereste? Per esempio se seguissi il tuo consiglio (asiletto) di cui sono felice dato che sono ottime specie, opterei per Eudicella, Mecynorrhina e presumo anche Pachnoda....sai dirmi delle specie precise? Non tengo più di due specie diverse quindi vorrei provare Mecynnorhina e altro fra le due sopra citate
22/11/2014 20:24
 
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Re:
la classica Mecynorrhina torquata ugandensis, facile da reperire e con diverse colorazioni. Potresti trovare delle larve in vendita anche qui sul forum. 12 mesi da uovo ad adulto.

Pachnoda marginata, molto facile da allevare e molto prolifica, ma anche piuttosto piccola. Se vuoi un paio di coppie adulte te le regalo, ho iniziato un anno fa con 4 esemplari e ora mi hanno invaso :). 6 mesi da uovo ad adulto.

Eudicella schultzeorum, disponibili coppie adulte su coleoptera-xxl.de, 8 mesi da uovo ad adulto.

Dicronorhina derbyana, leggermente più grande delle eudicelle, 10 mesi da uovo ad adulto.


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23/11/2014 23:38
 
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Ora ho visto l'immagine. Per quanta riguarda la tua offerta di pachnoda marginata gradirei moltissimo ma presumo che gli adulti disponibili li hai adesso... ho del materiale, oggi ho tagliato dei pali di Robinia di sostegno esposti alle intemperie da ormai 5 anni, quindi con la parte esterna molto morbida, friabile....ma dovrei attrezzarmi subito con il substrato, oltretutto credo che vogliano prevalenza di fogliame rispetto al legno e io al momento ho foglie secche appena cadute. Il "terriccio" che si forma nel mucchio di compostaggio formato da foglie, residui d'orto e letame equino è completamente invaso da Lombrichi e larve di Cetonia aurata, posso dedurre un suo buono e possibile utilizzo? Non sa molto odore dopo un paio di mesi ma non saprei se il fatto di non avere tutto materiale sterilizzato possa essere un problema...posterò una foto anche se non so cosa si capirà. Volendo per informazioni specifiche su quella specie possiamo parlarci in privato
25/11/2014 16:40
 
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Re:
Per le Pachnoda qualsiasi substrato va bene. Io le ho allevate con successo in foglie marce e avanzi di cucina (bucce di banana, mela, cipolla, carote, etc...), anzi voglio provare ad allevare la prossima generazione direttamente nel bidone del compost :).

Anche le altre specie si possono allevare in sole foglie marce, ma un mix 50/50 foglie/flakesoil produce adulti di dimensioni maggiori. Direi che potrebbe andare bene anche compost maturo e letame.

I lombrichi potrebbero disturbare le larve nel cocoon, alcuni congelano il substrato per eliminarli.

Non sterilizzo mai i miei substrati, è possibile che gli occasionali piccoli artropodi predatori presenti si nutrano delle larve, ma sterilizzando il substrato si formano inevitabilmente muffe. Io non me ne preoccuperei.
[Modificato da asiletto 25/11/2014 16:40]


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25/11/2014 22:19
 
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Ale ti ha risposto già ampiamente condivido e confermo tutto ciò che ti ha detto.

Aggiungo un paio di cose che potrebbero tornarti utili :

- Come ti ha detto il legno utile alla crescita di qualsiasi specie di coleottero è quello degradato dai funghi che creano carie bianca; questo perchè come presumo saprai disgregano la lignina lasciando la cellulosa praticamente intatta... la lignina risulta indigeribile alle larve la cellulosa invece viene scomposta da batteri simbionti nell' intestino delle larve. Al tatto è soffice e friabile tutto ciò che è "duro" contiene lignina e quindi non va bene; per questo aggiungere legno tagliato di fresco a substrato "pronto" non è una buona idea.

- Come specie legnose i migliori sono quercia e faggio ma vanno bene in generale tutte le latifoglie (nocciolo betulla acero ciliegio castagno pioppo frassino) purchè appunto il legno sia degradato nel modo giusto.

- Per le foglie stesse specie arboree del legno, evita assolutamente piante ornamentali come il Prunus laurocerasus o il ligustro che sono velenosi come anche il laburnum; se le hai già mischiate ti consiglierei di buttare tutto :(

- A proposito dei contenitori uno da 250 lt è sproporzionato lo puoi usare per autoprodurre un buon substrato (il soil a partire da segatura di quercia e faggio - non ha senso fare il lavoro partendo ma materiali qualitativamente inferiori) valuta però che il tutto va rigirato e fatto erare quindi comunque non è il massimo... potresti usarlo per fare un laghetto haha

- Per allevare le larve il metodo migliore è tenerle singole in box di dimensioni adeguate a seconda della specie; per quanto riguarda specie piccole come le pachnoda le puoi tenere tutte assieme e nutrirle come ti è stato detto; non sono particolarmente esigenti. E' bene controllare periodicamente le larve e sostituire il substrato in un box cosi grande non è possibile avere un qualsiasi controllo;

- Inoltre quasi tutte le specie piu belle non sono in grado di passare l'inverno perchè di origine tropicale quindi i box van tenuti in casa. Scaldare con un tappetino un box di 250 lt tenuto all'esterno la vedo proprio dura... non riesci manco con una stufetta elettrica oltre i costi spropositati x la corrente haha !!

Quindi dopo esserti procurato i vari componenti del substrato ti conviene decidere che sp vuoi allevare e regolarti di conseguenza, ma l' idea del megabox la accantonerei. Se ti interessano Goliathus ho delle larve da vendere (da me allevate) e non necessitano nè di legno nè di foglie per crescere e da larve neanche di troppo spazio. Da adulti poi se li metti in spazi enormi non possono che ringraziare e li vedrai pure volare ma comunque non all'esterno !! Se ti interessa e per info piu specifiche sul loro allevamento scrivimi in privato :)
26/11/2014 13:16
 
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Grazie delle precisazioni, premetto che come già detto non ho ancora iniziato nulla quindi non ci sono problemi per le foglie (che appunto immaginavo non utilizzabili, poi avendo disponibilità del resto non vedo perchè mettere quelle ma intanto può essere utile per altri). Ho già dei cassoni o box utilizzati come laghetti per le Ninfee e pesci....per produrmi il legno e le foglie marce come mi era stato proposto da asiletto non ho problemi, la voglia di far fatica non mi manca e il tempo per le cose serie lo trovo sempre!!!! Inoltre non ho problemi per il legno di faggio e quercia freschi per farlo marcire.... quello che trovo già pronto lo utilizzo e il resto me lo creo. Per i Goliathus aspetterei data la mia inesperienza ma ti terrò in considerazione per il futuro.
Vi mostro il legno marcio che sto stoccando anche in questi giorni (ne ho abbastanza a mio dire)

[IMG]http://i61.tinypic.com/2gtq13m.jpg[/IMG]

[IMG]http://i62.tinypic.com/25p49eg.jpg[/IMG]

pali di Robinia esposti alle intemperie da almeno 5 anni, hanno ancora un cuore (duramen) buono o semi-buono ma l'esterno è molto morbido, volendo posso scorticare la sola parte marcia e il resto lo uso per ardere.

[IMG]http://i62.tinypic.com/2460206.jpg[/IMG]

[IMG]http://i61.tinypic.com/1235tnd.jpg[/IMG]

[IMG]http://i57.tinypic.com/167qdqq.jpg[/IMG]

[IMG]http://i60.tinypic.com/e7b71z.jpg[/IMG]

Questi sono pezzi di faggio squadrati con evidenti carie in prevalenza con colorazioni sul marroncino, sembrano duri in foto, come delle macchie, ma in realtà con la pressione delle dita resta lo stampo....a volte ho qualche bel pezzo con carie bianca e fibrosa come si vede in una delle foto

[IMG]http://i59.tinypic.com/2u7yw6w.jpg[/IMG]

Questo invece è il substrato che andrei ad utilizzare in prevalenza composto da letame equino (e non solo ma non bovino), paglia, fieno, foglie, scarti casalinghi pochi e residui colturali dell'orto....dove vi trovo enormi quantità di Cetonia aurata, quindi non dovrei avere problemi con Eudicelle e Pacnhode

Comunque se riducessi lo spazio, dopo aver allevato gli stadi più piccoli, a dei secchi da 25 litri andrebbe meglio? Potrei tenerli in cucina impilati con delle prese d'aria in zanzariera sulla parte alta di un lato
26/11/2014 17:09
 
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Il primo tronco è perfetto ma con delle pachnoda è veramente sprecato...

Quello è ottimo per un Dynastino dagli umili Xylotrupes o Trypoxylus o anche Dynastes sp.

Per le pachnoda puoi usare il cumulo di compost senza problemi vivono bene in qualsiasi cosa e non ci vuole niente ad allevarle, personalmente non mi dan manco soddisfazione talmente poca abilità richiedono haha

Per le altre assi di legno dal colore ti dico che va bene, rimuovi le parti morbide ed il resto brucialo pure come hai detto o lascialo a marcire uleriormente.

I pali nella seconda foto è difficile valutarli dall'esterno ma vedendo corpi fruttiferi direi ad occhio che vadano bene a patto sempre che risultino morbidi !!

Per quanto riguarda i secchi da 25 lt sono sempre esagerati a meno che tu ci metta un 60-100 pachnoda hahaha

Le larve di sp grosse solitamente si allevano in 5-10 lt ciascuna...

Per quanto riguarda i goliathus non sono difficili come dicono è piu una giustificazione di chi non riesce ad allevarli, anche se comunque non nego che la fase di bozzolo comporta qualche accorgimento, simili comunque a quelli che è bene prendere anche con le pachnoda o eudicelle o mecy...
26/11/2014 18:13
 
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Molto bene, sarà sprecato quel pezzo ma ho sempre molta possibilità di trovare legno marcio, solo fin'ora non ne ho mai tenuto,.... volendo posso mettere certa roba in uno scatolone o sacco e lasciarli seccare per utilizzarli in futuro pronti all'uso?

Per lo spazio ero convinto leggendo alcune discussioni anni fa che se si voleva tenere più larve assieme era necessario non esagerare con l'affollamento o aumentare gli spazi, cosi potendo dare spazio (sottraendone a me senza troppi problemi) gle ne avrei dato....tanto meglio, se anche i secchi son troppo so già che salverò molto più spazio di quello che avevo destinato. Nei secchi posso spostare le pupe con del substrato per poi, dopo gli sfarfallamenti, facilitare l'allevamento e le deposizioni.

Come ho detto comincio per gradi, sono stato abituato a informarmi sempre al meglio e poi partire con qualcosa, per limitare gli errori...comincierei sicuramente con le Pacnhoda offerte da asiletto e appena capisco un po di sicuramente dopo il primo ciclo o anche prima, mi sentirò più pronto a iniziare con Mecynorrhina e poi Goliathus, Dynastini, ecc
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