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[TEMPIO] Interrotte u.u [Alla c.a EREBO e ALIAS OK]

Ultimo Aggiornamento: 13/11/2014 10:57
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Sesso: Femminile
13/11/2014 10:57

RIASSUNTO

Naresh gioca in giardino mentre la mamma Arshal viene fuori e la vede. La bimba le corre incontro e non ha neppure il tempo di farsi coccolare che giunge Krysliin tornata da chissà dove. Le domanda di Ghebur ma non avrebbe risposta alcuna perché Arshal improvvisamente si sente male. (//Erebo style [SM=g27825] )
Kry l'aiuta mentre Naresh cerca Rois mostrandoli gelosa, spaventata e molto indispettita [SM=g27828]

COMMENTO

Ho una bimba monellissima e super gelosa.
Da comprendere: padre ucciso, e mamma che si sbaciucchia con Ghebur [SM=g27812] che la vuole annegare!
Ringrazio LE player per la disponibilità, e spero a presto [SM=g27822]

DA APPROVARE:

*** Arshal ha contratto la malattia ed ha le orecchie blu! (//aiutoo [SM=g27832] )

RIFERIMENTO:

)O( Il potere di Cerridwen )O(

REGISTRAZIONE ON - TEMPIO

Inizio e salvo :)

NARESH [Giardino] E' felice che quella macchia bianca avvolge l'isola, l'ha vista lei, quando è andata ieri all'approdo. C'erano i barcaioli che si lamentavano che non potevano passare e stavano perdendo soldi, ma lei è felice perché così i cattivi, se ne stanno a casa loro! Ha rischiato seguendo la mamma, ed ora, vuole parlarle, non capisce come fa a sbaciucchiarsi con quel tipo che litigava >>

NARESH con papà. Uno che gira armato non è un tipo affidabile, e sopratutto uno che vuole buttare i cuccioli nel lago. Un cattivone. E' seduta nella dondola, dove si metteva sempre dopo quel tragico incidente. Non ci pensa quasi più, si dondola, allunga le gambe. Indossa un bel vestitino verde chiaro, ed i piedini sono scalzi. Il ciondolo le penzola al collo.

ARSHAL [Navata/Giardini Esterni] cammina con calma lungo la navata, non sa che qualcuno l'attende, non sa che sarebbe il caso di correre. Il suo abito è rosso, come sempre, i capelli sciolti ondeggiano ad ogni passo e la stella sulla sua fronte completa l'immagine, senza che vi sia bisogno di altri elementi. Vede la luce che filtra dall'ingresso, una luce ben più tenue di quanto è stata in >>

ARSHAL >> passato, in mattine come quella, che tingono di bianco le mura del Tempio. La figura della sacerdotessa compare sotto l'arco e dopo un istante, in cui i piedi scalzi quasi si fermano, scende i tre gradini che ha davanti, per raggiungere il sentiero e l'esterno del Tempio.

NARESH [Giardino] Avanti e indietro, sopra e sotto. Non farebbe ancora caso alla mamma, ride perché è molto divertita, i piedi poggiano sulle foglie e si solletica. Stanotte si è divertita, ha cacciato un topolino e per la prima volta è riuscito a prenderlo. Non lo ha mangiato però, ci ha solo giocato perché non voleva fosse uno come lei, uno che cambia aspetto.

ARSHAL [Giardini Esterni] per un attimo rimane persa nei propri pensieri, poi i suoni dei giochi della bambina le fanno muovere lo sguardo nella sua direzione e le labbra si schiudono, lasciando uscire un unico suono ''Naresh...'' Da troppo tempo non la vede, non in quella forma, almeno, ed i piedi sembra non siano nemmeno in grado di portarla avanti e farla correre da lei. Rimane immobile, ma con >>

ARSHAL >> un'espressione decisamente di gioia sulle labbra.

NARESH [Giardino] la vede e gli occhi neri le brillano. ''Mamma!'' esclama, saltando giù dal dondolo (//agilità +3) Corre, corre come il vento a braccia aperte verso di lei, con un gran sorriso sulle labbra. Non è molto che non si vedono, ma è tanto che non sente le sue carezze sulla pelle umana. E' stata monellissima, lo sa.

KRYSLIIN . | Stanza --> Colonnato (fronte uscita giardino) | . Piedi nudi. Come sempre, come l'abito chiaro che copre le tue fragili ossa, appuntite ma morbide, tanta Luce negli occhi, ciglia bagnate forse di pianto, di Gioia. Hai Pregato nascosta dietro le statue, come se non ti appartenesse nemmeno il volto nel volto con Ella. Sei silenziosa da così tanti giorni, innumerevoli tempi persi, >>

KRYSLIIN terra, acqua e fuoco. Passano in rassegna negli occhi le ombre dei Tre Volti mentre lasceresti la navata centrale, per camminare lentamente verso il colonnato del portico del Tempio. Dalla parte dei giardini, l'hai vista. Sì il Fuoco della Guerriera, l'hai spiata per giorni, ci vuole coraggio per incontrarla, lasciare andare tutti i momenti e tutti i ricordi con Lei. Avanzi piano, la veste >>>

KRYSLIIN semplice sbatte sulle caviglie nude, come un tempo hai nastri bianchi legate ad esse, per legare te stessa, per stringere la tua Anima. Occhi chiari di un verde mare sono quelli che si posano oltre il varco dell'ingresso dei giardini. La spii, Arshal. Hai le mani poggiate con i palmi alle colonne, senti il riverbero della luce insinuarsi tra i capelli tenuti sciolti, eppure assottigli le >>

KRYSLIIN cigli, percepisci, come narrandole, le sue emozioni. Dovresti avvicinarti di più, di pochi passi, riuscire a farti scorgere, ma per il momento la visuale dalla colonna ti permette di scrutarla da lì, da quei pochi metri, pochi battiti di cuore.

ARSHAL [Giardni Esterni] le ginocchia si piegano, in modo che madre e figlia possano essere, circa, alla stessa altezza e la sacerdotessa allarga le braccia, perché l'abbraccio tra loro possa avere luogo. ''Dovrai spiegarmi molte cose, credo...'' pronuncia in fretta quelle parole e non c'è traccia di rimprovero, anche se l'apprensione della Stella non è stata poca, anche se sapeva che la >>

ARSHAL >> piccola era al sicuro...una madre resta pur sempre una madre. Mentre stringe la sua bambina, è del tutto ignara della presenza di Krysiin alle proprie spalle, anche se sa che colei che fu sacerdotessa del Vespro è stata accolta al Tempio.

NARESH [Giardini Esterni] Stringe la mamma, la cattura a se come se non la vedesse da tanto. ''Cosa mamma? Cosa ti devo spiegare?'' chiede curiosona, come sempre. La bacia se ci riesce e si intrufola con la testa nei suoi capelli, nella sua spalla. Si strofina come quando si trova in forma animale. Vuole che lei capisca, ma non sà come fare. Solleva lo sguardo e dovrebbe riuscire a vedere la tipa >>

NARESH che vi spia. ''Mamma, chi è quella signora? è budina?'' chiede, stringendola più forte, con paura.

KRYSLIIN . | Uscita Giardino | . Sospingi lentamente un piede dietro l'altro, un eterno movimento del divenire parrebbe innalzarsi con te, come solchi verso quel sentiero che tante volte avresti superato. Pochi passi quelli che ti permetterebbero di arrivare sulla soglia dei gradini, lasciare lì per un momento la tua presenza, mentre il vento ed i suoi refoli giocano smuovendoti la veste e >>>

KRYSLIIN facendo calare altre ciocche bionde sul viso. Una bambina. Una Donna. Avresti davanti agli occhi un'immagine che consola, che lascia alcune risposte alle domande della vita. Incurvi appena le labbra sottili in un timido sorriso, eri il ghiaccio, eri l'Inverno, non sei molto mutata in questo tempo, hai angoli oscuri nell'anima, forse diventati più sfumati, tenui probabilmente. Avresti il >>

KRYSLIIN Nome della Stella sulle labbra, tra i denti. Leggeri ed impercettibili movimenti del mento, farebbero comprendere quanto tu stia cercando la voce dal profondo per richiamarla. ''Arshal'' favelli tra le maree immote del tempo della Casa delle Sue figlie, il Tempio che ti ha accolto, il Tempio che copre e denuda tutto di queste sue donne. ''Arshal!'' di nuovo, una seconda volta>>>

KRYSLIIN parte il nome di Lei, come se non fosse bastato pronunciarlo una volta sola. Questa volta il tono è più alto, chiaro, la voce è cristallina. Sulla scia degli istanti, se Arshal si voltasse ora, vedrebbe una fanciulla dal lungo crine color della cenere, lasciare il proprio corpo al vento, alla luce, alla notte, poi al giorno. Il vento smuoverle la veste, pronta per un Destino. Il suo. Gli occhi >

KRYSLIIN cercano quelli della Stella se vi foste guardate, tu le doneresti uno sguardo limpido, libero dagli abissi, ma stretto a quel nodo.

ARSHAL [Giardini Esterni] ''Devi spiegarmi perché un lupacchiotto aveva questo al collo.'' pronuncia, prendendo tra le dita il ciondolo con il simbolo della Dea che la bambina porta al collo...ha compreso, non ha compreso...tutte resta in sospeso, perché alle parole della piccola la sacerdotessa scioglie l'abbraccio, s'alza e si volta, con movimenti rapidi. Lo sguardo corre verso il colonnato. >>

ARSHAL >> Sorride, ma è un sorriso che ancora lascia comprendere ben poco ''Sì, Naresh, credo sia buona.'' replica, incontrando lo sguardo di chi fu sua sorella. Non replica a voce al richiamo che le viene rivolto, al proprio nome pronunciato nel vento. Si limita ad alzare la mano destra, facendo cenno a Krysliin d'avvicinarsi, mentre la mano sinistra rimane bassa, a carezzare il capo della >>

ARSHAL > bambina, come se quel gesto potesse rassicurarla.

NARESH [Giradino] ''Ma mamma, io volevo stare con te, tu vuoi stare un pò con me?'' domanda, mentre si nasconde dietro di lei, tirando fuori solo la testa da dietro la gamba della Sacerdotessa. La mano sulla testa la rassicura molto, e lei, cerca di aggrapparsi alla donna con le mani sue, alle vesti, ed ai capelli, come a dire, non ti lascio andare. ''Lupacchiotto è mio amico'' direbbe, non è una >>

NARESH menzogna, il lupo che è in lei è un grande amico, lo teme a volte, ma è ciò che la rende una monella. Guarda l'altra che chiama la mamma e non le piace per niente una che interrompe i suoi momenti, budina un corno. ''La mamma oggi è mia'' esclama, testarda. ''Prima quello brutto, poi lei, ma mamma, quando stai con me?'' chiede verso la donna. Ma come farebbe la bambina a sapere del pirata?. >>

NARESH Insomma, è scocciata!.

KRYSLIIN . | Giardino Esterno | . Il cenno della mano di Arshal ha il sapore della porta socchiusa. Hai incontrato l'Alba, ora il Meriggio, manca solo la Notte per te, ma quel momento, nemmeno a dirlo, forse sarà il più arduo. I passi si mangiano veloci, oltrepassi la pietra, poi poggi un piede sul prato, sull'erba fresca, uno dentro l'altro fuori. Ascolti la bambina, lamentarsi, lagnarsi, corrucci >>>

KRYSLIIN per un breve attimo la fronte, osserveresti senza dire nulla il viso della bambina, la guardi… ed i tuoi occhi sono lame di ghiaccio nascono da coltri di inverno senza fondo. Essere stata l'oscurità non permette all'anima grandi sobbalzi emozionali, non ne senti nemmeno, sei pilastro, sei pietra, sei dura come il marmo dell'altare, di un sacrificio abbandonato con il sangue nel mezzo. >>

KRYSLIIN Vai avanti, tagli il confine tra te e la Stella. ''Sono tornata'' e che cosa di altro potresti dire a colei a cui eri più legata, quando i tuoi dolori, quelli di un tempo, lei li leggeva prima ancora che si depositassero in quelle ferite dell'anima dove l'animo regnava dominando te stessa. Ti fermi, in piedi, a pochi metri da lei, forse uno, due, non di più. Le sorridi. ''Conosco le mie colpe, >

KRYSLIIN ma l'Amore per La Dea è più Grande.'' è il tuo tribunale, il tuo processo. Senza ombre, senza salti di tono, senza emozione, non v'è più la stella nera ad incoronare la fronte. V'è un altro nero, il tuo…

[ATTENDERE RESPONSO]

Per una frazione di secondo, Arshal, avverte le gambe cedere. Si sente vacillare, rischiando di cadere all'indietro, come se il suo corpo fosse pervaso da una improvvisa debolezza. Alla spossatezza del momento, forse dovuta alla stanchezza per aver tentato ieri la cura di Roseline, o forse perchè qualcosa di diverso abita il suo corpo. La stella del Meriggio non se ne accorge da sola, ma >>

coloro che le sono attorno vedono...le orecchie di lei si tingono interamente di uno strano colore, un blu più intenso di quello del lago.Naresh è proprio dietro le sue gambe, piccolina, sente la mano della madre perdere contatto. Krysliin sta tornando a lei e si trova a breve distanza (circa 5 metri). [GDR PLAY, TURNI: ARSHAL-KRYSLIIN-NARESH

ARSHAL [Giardini Esterni] vede Krysliin avvicinarsi e dovrebbe sentire le parole che le rivolge, ma non fa a tempo a risponderle, perché sente le proprie ginocchia cedere. Come potrebbe la sua mente non correre immediatamente a ciò che da poco è accaduto, a Roseline stesa nella sala visite? Asseconderebbe quella debolezza, piegando le ginocchia ed accasciandosi a terra, per evitare di cadere >>

ARSHAL >> e non rischiare di far del male alla bambina che è vicina a lei. Per il momento non si sforza in alcun modo, non risponde a Krysliin, né replica alle parole di Naresh, le sue labbra rimangono serrate, la voce muta.

-/[ Arshal azione accettata. PROSEGUITE PURE IN AUTOMASTERING!]

KRYSLIIN . | Giardino Esterno | . Non sei Tu che porti coltri di neve? Bianco assassinato nei ventri di madri gracili. Sabbia di deserto, sensazioni estenuanti, dolori e gioie che si miscelano senza sosta, mentre negli occhi, nei tuoi, arriva l'immagine di Arshal che in un momento rapido parrebbe accasciarsi al suolo, rovinare a terra, senza parlare. Sei tu che porti questo? ''Arshal!'' ed è la >>>

KRYSLIIN terza volta, in questa mattina, che il suo nome rimbalza tra le labbra sottili e tirate in una linea adesso rigida. Cercheresti di accorciare la distanza che ti separa da lei. Sveltendo i passi, sono sempre solchi questa volta tremanti, quelli su cui staresti camminando. Andresti ad inginocchiarti a terra, tenderle le braccia, se vi riuscissi, un braccio a cingerle le spalle, tentando >>

KRYSLIIN di sorreggerla, o per lo meno, scorgerle il viso. Ed è a quel punto, in quell'orizzonte di fuoco, oltre la sua stella, che noteresti le sue orecchie mutare colore, diventare di un blu fortissimo, denso. ''Arshal, cosa hai?'' la voce rimane controllata, con la forza che avresti la terresti anche dalla vita, cercando di permetterle una posizione, magari seduta, più comoda per la Stella. Gli occhi>

KRYSLIIN passano sul viso della bambina, cercando di capire se ella sappia o meno, del malore della Sacerdotessa. ''Le tue orecchie…'' mormori in tono basso, toccandole il viso, sfiorando le orecchie di lei. Hai negli occhi una palese espressione di incredulità ma la sostieni, senza lasciarla.

NARESH [Giardini Esterni °°FU] Vedrebbe cedere la mamma da un momento all'altro, forse lei non se ne rende conto ma la manina che aveva sulla testa scivola via. L'altra che è tornata, o almeno così dice, si avvicina. ''Brutta strega cattiva, sta lontano dalla mia mamma!'' esclami, si, non appena si è avvicinata la tua mamma si è sentita male. Perché poi prova a toccarla? La mamma è forte e può >>

NARESH badare a tutti e sostenere tutto il mondo. ''DEVI STARE LONTANA DALLA MIA MAMMA'' le urla contro, come una matta, spaventandosi ovviamente, entrando nel panico. Cosa può fare? Rose, o come si chiama, quella dei biscotti. ''Chiamare tu donna biscotti aiuta mamma a portare nel letto'' direbbe, ''se mamma vuole'' poi, ma guarda tu questa. Ogni paura è andata via, la mamma in difficoltà va al primo>

NARESH posto, e dunque, corre dentro, verso il tempio, ci va lei, perché lei è veloce e l'altra sembra una statua impassibile, antipatica come quella che le ha rotto il braccio! Sarà una di quelle con la stellina nera, quella tutta tetra e triste. ''UFFA'' sbuffi, e correndo via, andresti all'interno del Tempio a cercare aiuto... [//uscita].

ARSHAL [Giardini Esterni] dovrebbe comprendere ciò che accade, ma tutto si muove troppo in fretta per lei, tanto che Krysliin giunge al suo fianco prima che lei possa dirle qualcosa, prima che possa impedirle di toccarla. ''Naresh...'' ma è troppo tardi, la bambina è già scappata verso il Tempio. Alza la mano destra verso l'orecchio dello stesso lato ''Hanno cambiato colore?'' si rivolge a Krysliin, >

ARSHAL >> ora ''E' accaduto anche a Roseline e peggiorerà temo...potrebbe accadere anche a voi, ma non so di cosa si tratti.'' parla piano, percepisce ancora la debolezza nel proprio corpo. ''E' andata a chiamare Rois...'' tenta di mettersi nuovamente in piedi, vuole raggiungerla e poi verrà il tempo di fare altri tentativi, provare a comprendere cosa stia accadendo e perché.

KRYSLIIN . | Giardino Esterno | . Le urla della bambina non scalfiscono, né infrangono il vetro di cristallo di cui sei fatta, carne e vetro, carne e ghiaccio, cenere e fumo senza volontà di sapersi posare da qualche altra parte. Scruti in quelle parole gridate, tutto il terrore della piccola {//Empatia +1}. Tenti di indirizzarle uno sguardo severo, senza donarle però dell'altro amore, o conforto. >>

KRYSLIIN nè sei capace, purtroppo, non hai l'indole della dolcezza, ma sai controllarti e così facendo, quando la bimba correrebbe via, la seguiresti solo con gli occhi, occhi di lupo. ''Arshal le tue orecchie sono blu, ora mi spiegherai bene… Le nebbie calate, le orecchie blu, siamo in un vortice da cui non ne comprendo le origini, come capita tutto questo?!'' la accompagni mentre si solleva >>>

KRYSLIIN in piedi, lasci che possa trovare il suo equilibrio, rassicurarti che stia bene tuttavia, comunque camminare, anche se non la molleresti mai, cingendola con le braccia le spalle, e tenendola dolcemente da un braccio. ''Mi mancavano le orecchie blu…'' sussurri piano, cercando di incoraggiarla, ma è un soffio di vento quello che vi desta, insieme. ''Arshal… mi sei mancata''.>>

KRYSLIIN Le poggi piano il viso sulla spalla ma senza dar peso, senza affaticarla. Scompari con la Stella oltre il giardino, oltrepassando il colonnato, cercando di seguire le urla della piccola e dei suoi passi rapidi. [//exit]

[GDR END]




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