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Pensieri sulle vibrazioni

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2014 00:32
03/11/2014 02:05
 
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Vibrazioni: una parola sulle tastiere di tutti, qui; uno dei primi elementi in cui ci si imbatte anche solo incuriosendosi del generalissimo novero di informazioni ed esperienze collocato sotto la casella della forse troppo precisa definizione di viaggio astrale; un fenomeno connesso a quest'ultimo dall'evidenza empirica ma comunque ad esso non necessariamente legato.

Insomma, benché possano sembrare un concetto abusato o sovra-utilizzato, le leggendarie vibrazioni hanno probabilmente ragion d'esistere come argomento a sé stante ed importante: sia per la (spesso) travolgente o quantomeno particolarissima esperienza che rappresentano, che per i pensieri e le domande che stimolano.

E' indubbio che l'idea che ogni cosa vibri, o che ad un particolare stato delle cose corrisponda una particolare e differente vibrazione, è affascinante e che per la maggior parte di noi, che non ha quasi alcun metro per verificarla veramente oltre quello che legge su un libro o sente ripetere in certi filoni di pensiero, la percezione delle rinomate vibrazioni rappresenta, se non una conferma, un formidabile spunto di pensiero che permetta di basarsi su qualcosa che si è sentito in prima persona e visceralmente.

Purtroppo questo discorso muove su un terreno incerto ed è quindi necessario prepararsi ad agire, dialetticamente parlando, di conseguenza: ad una domanda precisa e puntuale come "Ma sapete almeno dare una definizione di vibrazioni o parlate a vanvera?" non potrà seguire una risposta affermativa esauriente; al più, è vero, si potrà rispondere tramite sensazioni, paragoni, supposizioni e un bel minestrone di esperienze. Non è però un buon motivo per tacciare il discorso, il quale troverà il carburante per andare avanti nella percezione empirica del fenomeno che a quanto pare è talmente massiccia (ponderando il termine "massiccia" all'universo forum) e uniforme (pur nelle proprie sfaccettature) da non poter essere trascurata solo perché mancante di un fondamento teorico preciso.

Quindi non è qui (né altrove, in realtà) che intendo dare una definizione di vibrazioni, per la quale si rimanda all'esperienza personale, nella migliore delle ipotesi, o, altrimenti, alla vasta letteratura presente in materia sul forum [SM=x431243]

Qui vorrei invece riportare una mia recente esperienza da cui prendo spunto per alcuni pensieri. Riporto fedelmente da un mio documento Word che uso come diario:

Comincio a prendere sonno in una posizione non da sonno, cioè ho le cuffie grandi che quindi non mi fanno stare con la testa di lato e tengo il cellulare in mano per mettere la musica, cosa che non faccio (mi dico "sì mo la metto, tra un attimo, solo un attimo") e quindi la mia posizione è tipo sospesa, non totalmente rilassata da sonno.
Comincio ad avere una specie di sogno. Dico "specie" perché è una sorta di sogno iper-fragile, come una ipnagogica molto molto avanzata che sta diventando sogno ma che non ne ha ancora acquisito la stabilità. Vedo (non sono sicuro di percepirmi anche presente) davanti a me un tavolo tondo in una sala di un ristorante piuttosto elegante. Le pareti sono rosse o comunque l'accoppiata luci-pareti mi stimola il rosso. Ci sono diversi tavoli nella sala, tutti tondi con tovaglie bianche, a poca distanza l'uno dall'altro. Al tavolo che ho davanti sono sedute mamma (ore una) e un'altra persona (ore 11) che mi guardano. L'altra persona non so se sia uomo o donna, forse donna, mi ricorda Sean Penn in This Must Be The Place, solo con un look un po' meno spinto. Mamma mi sta parlando in maniera abbastanza intensa, mi sta dicendo qualcosa con un discorso piuttosto lungo, sento che l'altra persona partecipa emotivamente ma non proferisce parola, continua solo a guardarmi. Ad un certo punto mi fisso sulla sua presenza. Tutto si ferma per un momento, come in pausa. Questa azione rivela la fragilità del quasi-sogno che sto facendo, il quale si sgretola in un attimo. Guardando la persona capisco che sto "sognando" ma non si può neanche parlare di SL, tanto velocemente tutto svanisce; la visione se ne va via facilmente quasi come un'ipnagogica.
Mi trovo direttamente in paralisi. Il pensiero di VA è istantaneo, quindi non so se le vibrazioni arrivano da sole o perché le ho indotte. Stavolta sono molto potenti, per la prima volta le sento arrivare con il rombo. E' un "suono" molto strano, non so descriverlo bene. Le vibrazioni mi prendono forte, per un attimo le assecondo, poi penso che va bene così e cerco di trattenermi. Sento allora affiorare quelle vibrazioni dolci, lente e lievi che ho imparato a percepire in certe situazioni, mentre quelle più forti si spengono. Qualche attimo e tutto svanisce.
nota: per quelle che ho chiamato "vibrazioni dolci, lente e lievi" rimando a QUESTO MIO TOPIC
.

Il punto di partenza comune per i due pensieri si trova nel passaggio dalle vibrazioni più forti e travolgenti a quelle del secondo tipo che descrivo.

1) Non sappiamo cosa siano le vibrazioni e non abbiamo un manuale per l'uso, ma sappiamo come gestirle o quantomeno influenzarle. Al di là delle volte in cui affiorano spontaneamente, sembra che sappiamo come provocarle (in certi momenti), assecondarle, inibirle e bloccarle senza sapere davvero come.
Per i nostri standard di comprensione, sappiamo di poter agire sulle cose in maniera fisica. In questo caso invece ci viene spontaneo e naturale riuscire a gestire le vibrazioni in maniera totalmente non fisica, senza che nessuno ci abbia spiegato prima come fare: ogni volta che scriviamo di averle assecondate o contenute, lo affermiamo convinti di aver agito in prima persona e senza essere in grado di spiegare come.
Da questo punto di vista sembra trattarsi di un fenomeno che si svolge in grande sintonia con le possibilità del nostro corpo.

2) Ad ogni stato la sua vibrazione. L'idea in base alla quale ad ogni cosa e ad ogni stato corrisponda una vibrazione trova sostegno in ciò che fino ad ora ho sperimentato (compresa l'esperienza che ho copiato poco sopra, durante la quale il tipo di vibrazioni cambia come conseguenza del ridimensionamento che decido di attuare).
Come ho scritto nel TOPIC CHE AVEVO GIA' RIPORTATO, mi sono imbattuto più volte in diversi tipi di vibrazioni le quali, oltre alle minime differenze riscontrabili di volta in volta, si possono ricondurre sotto due categorie principali. E come ho scritto già dal primo intervento in quel topic, ho subito sentito come il tipo di vibrazioni più lento, più dolce, meno elettrico ecc non avesse nulla a che fare con un fenomeno tipo VA ma lo sentissi tipicamente adatto allo stato fisico delle cose, insomma: se normalmente il tipo più comune di vibrazioni sembra agevolare o segnalare le condizioni per un VA, questo secondo tipo sembra invece l'identikit della dimensione fisica, è come sentire la fisicità delle cose.
In quest'ottica quindi si può pensare non solo che, appunto, ad ogni condizione sia associata una vibrazione diversamente percepibile, ma anche che le vibrazioni (e specialmente quelle del tipo comunemente descritto) abbiano a che fare con fenomeni tipo VA nella misura in cui rappresentano un segnale, o più precisamente una percezione più profonda di uno stato.

Ho deciso di aprire questo topic facendo queste due considerazioni poiché mi sembra che esse siano poco considerate, nel senso che mi sembra che i pareri di questa comunità a riguardo non trovino spazio di espressione perché dati per scontati, mentre secondo me scontati non sono e ho quindi creato un luogo per approfondirli.


..."Non c'è nulla da capire. Capire è solo una cosa molto piccola, così piccola" - Una realtà separata, Carlos Castaneda




"Devi lasciarti tutto dietro, Neo. Paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente."
03/11/2014 15:12
 
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vibro come un tarlo..
Ciao Teo! Complimenti per la tua dettagliata ed attenta analisi del fenomeno. io ho imparato a "sentire" le vibrazioni solo dopo esserne venuto a conoscenza tramite la lettura del libro di Buhlman. Nelle mie prime "uscite" spontanee onestamente non ricordo di averle sentite.. Forse perché all'epoca prevaleva il terrore puro, la paura di un fenomeno ignoto, mentre adesso (grazie alla conoscenza e alla condivisione con voi) prevalgono la serenità e la curiosità dell'esplorazione astrale. Letto il libro, ogni mia uscita astrale (intensa o ciofeca che fosse) è sempre stata preceduta da uno stato vibratorio. Nel mio caso più la vibrazione è forte e prolungata, migliore sarà la consapevolezza del VA; viceversa in caso di vibrazioni troppo soft, il viaggetto sarà piuttosto scarso e sfocerà presto in un sogno ordinario. Ultimamente cerco di gestirle così: quando sento che comincio a "vibrare come un tarlo" aspetto a mente lucida che la vibrazione si potenzi, evito di sgusciare subito fuori dal corpo, perché ho notato che se cerco di "scappare" alla prima vibrazione mi imbatto in una paralisi notturna oppure in un normale risveglio. La tratto come un vecchio motore diesel.. Le do tempo di "scaldare" il corpo astrale prima di partire a tutta birra. Però la qualità del viaggio è indipendente dal tempo di attesa, ma è legata solo all'intensità iniziale con cui la vibrazione, a sorpresa, si è manifestata.
03/11/2014 16:11
 
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Ciao Teo,
pare sia arrivata a te qualcosa che stavo per scrivere sotto forma di domanda provocatoria in questi giorni...
Ma 'ste vibrazioni, tutti a parlarne e, secondo me, nessuno sa cosa siano. ('na cosa del genere).
In realtà sono diventate qualcosa per "parlare facile". Hanno assunto il ruolo di porta di una stanza di cui, a mio avviso, non si ha un briciolo di certezza neppure sull'esistenza della stessa stanza, figuriamoci cosa possiamo sapere di una porta che si strutturerebbe quindi sul..nulla.
Quindi, Teuccio, premesso che non sono d'accordo quasi su nulla di questa sorta di decalogo in erba ma non essendo qui, siore e siori, per disquisire su vibrazioni o su presunti stati (occhio eh?) vibratori (ops) mi complimento con te, caro Teo, perché sei uscito dal "dare per scontato" e hai messo in gioco queste fantasmagoriche vibrazioni. Mi pare già una cosa buona in sé.

baci e carezze spinte










Ah, tutto accade una volta soltanto,
ma una volta, sì, deve accadere.
Per valle o monte, per prato o per campo
devo svanire, per sempre tacere
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03/11/2014 18:13
 
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E ora dico la mia, non che la attendessi Teo, ma mi sento chiamata in causa e devo esprimere la mia testimonianza in merito.
Le vibrazioni esistono e sono un fenomeno reale PER ME, perchè le ho sentite in stato ipnagogico, ipnopompico, in paralisi e non e pure da sveglia! Le ho sentite lievi, potenti pervasive "sismiche" e SOPRATTUTTO le ho sentite per almeno tre anni prima di sapere che qualcun'altro nel mondo gli avesse dato un nome. Quando avvengono le sento con l'udito, le sento nel corpo, come se nelle vene mi avessero iniettato la 7up. Le vedo perché alterano la mia vista, perchè quando sono forti e ho gli occhi aperti vedo camera vibrare come se casa fosse dentro un gigadildo.
Anni, che dico, mesi fa le chiamavo: "ronzio" e quando raccontavo ai miei amici che quel ronzio era pervasivo, a volte forte e a volte debole, alcuni credevano mi riferissi all'acufene. Ebbene no! Non si tratta di acufene.
Credo di aver scambiato da bambina quel ronzio per il ronzio delle zanzare, tant'è che da piccola ne ero terrorizzata a morte e a volte sentivo "ronzare le zanzare" anche d'inverno e mi tuffavo nel lettone dei miei tremante!! Erano diventati una mia fobia. Poi crescendo ho smesso di avere paura delle zanzare, ma ora non voglio troppo soffermarmi sulla mia infanzia perchè questa del ronzio che mi spaventava a letto è solo un'ipotesi che probabilmente non diverrà mai una certezza.
Per quanto riguarda invece le vibrazioni da 'adulta' posso affermare, almeno per me stessa(faccio questa precisazione perchè non pretendo che un moog o un pincopallino qualsiasi mi creda sulla parola) che le vibrazioni non sono una superstizione.
Per qualcuno saranno anche diventate una credenza, un dato dogmatico da prendere per assunto e non discutibile, così, a pacchetto chiuso, perchè è simpatico immaginare che certe cose esistano. Io non voglio pecore. Non le amo, se non a tavola arrosto o sulla griglia o nelle foto e nei quadri; e nei campi a brucare. Il fatto che io dica che le vibrazioni esistono e le ho vissute senza sapere che fossero, per poi riscoprirle su internet per bocca di altri, è una cosa che vale solo per me, perchè le ho vissute, e visto che non posso portare prove inconfutabili, ma nemmeno confutabili, di questo mio vissuto, non trovo giusto che secondi e terzi che non hanno mai esperito questo fenomeno mi credano sulla fiducia. Sarebbe come aver fede in Gesù, solo perchè il prete della tua parrocchia è una bella persona: Cazzata.

Altro punto: è vero quello che dici Teo, è un concetto un po' troppo inflazionato quello delle vibrazioni, non solo qui sul forum ma anche in altri luoghi che parlano di "cose maggicheeeh" quindi, purtroppo molti parlano di una cosa credendo di farsi capire dagli altri, quando invece gli altri, credendo di capire davvero in realtà pensano ad una cosa diversa che o suppongono esista solo perchè l'hanno letto...e magari, megapeggissimo, fingono di capire senza aver mai sperimentato il fenomeno sulle proprie carni e si riempiono la bocca di concettoni presi in prestito dalle esperienze d'altri, millantando tra l'altro chissà quale gran sapere o "professionalità" sulle questioni astrali.

Teo, pensavo, se volessi fare un discorso "scientifico", nel senso che se un giorno volessi aprire uno studio serio e curato al riguardo e provare a trovare dei punti in comune con le esperienze degli altri per stilare una sorta di schema o paradigma sullo stato vibratorio, questione che per il momento non può essere né riprodotta in laboratorio e al momento non so nemmeno sia mai stata "studiata" a livello, che ne so, elettronico, cerebrale, elettrostatico o nucleare... accomodati, ti auguro tanta buona fortuna perchè ne sentirai delle belle credo. Dovrai metterti da solo su un foglio elettronico bianco e scrivere le tue sensazioni, mettere prima di tutto te stesso in discussione e chiederti come prima cosa: "Quello che io reputo essere stato vibratorio posso realmente definirlo tale? E se sì, perchè?" E la risposta al tuo perchè dovrà essere molto razionale...e qui siamo su un probabilissimo "game over".
E poi: "Come l'ho vissuto questo stato vibratorio? A cosa pensavo prima durante e dopo? Quali sensi mi ha stimolato? Emotivamente ha alterato il mio stato? Mi ha lasciato sensazioni negative o positive e perchè mi ha lasciato emozioni positive/negative? " e, una volta fatto, questo devi anche elencare quello che hai sognato, vissuto durante la giornata, mangiato durante la giornata... o assunto, se prendi droghe o bevi o ti stai curando per qualche malattia, forse dovresti anche scrivere a che ora ti sei addormentato, e a che ora ti sei svegliato la mattina di quel giorno... ecc... per fare le cose scientificamente fatte bene dovresti farti un check-up completo, prima di partire con lo studio, e monitorarti a livello cerebrale e cardiaco durante la fase del sonno, così da vedere se puoi registrare delle alterazioni fisiologiche nel momento in cui senti vibrare, devi tenere conto di tantissimi aspetti. E devi pretendere dalle persone che ti forniranno la loro testimonianza altrettanta meticolosità e sincerità! Sarebbe curioso se scoprissimo un giorno che, la butto lì, le vibrazioni sono sintomi di una malattia genetica, o addirittura, la reazione a qualcosa che noi tutti, mangiamo. Se così fosse, forse dovremmo addirittura pensare ad un titolo diverso per questo topic, che ne so: Il club del Cipsteromani, o dei Fonziesani oppure "in vino vibras!" ahahah...
Aspetta un attimo, mi hai incuriosita. Vado a vedere se trovo qualcosa in rete, in merito a studi condotti sullo stato vibratorio...

Pace
[Modificato da Saliceridente 03/11/2014 18:27]





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"E che cos’è l’odio, se non Amore represso. Amore frenato? Amore che è divenuto
un veleno mortale sia per il nutritore che per il nutrito, sia per l’odiante che per
l’odiato?! Una foglia gialla sull’albero della vita, è solo una foglia svezzata
dall’Amore, non biasimiamola. Un ramo inaridito è solo un ramo
affamato d’Amore... Un frutto marcio è solo un frutto
allattato con l’odio. Non accusiamo il frutto
marcio, ma condanniamo la nostra cecità
e la nostra avarizia che preferisce
dare con parsimonia la linfa
della vita ai pochi e
negarla ai molti,
negandola in
tal modo a
noi stessi"


M. N. (Il libro di Mirdad)
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03/11/2014 22:03
 
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un bicarbonatino...

Azz, ho cercato e ricercato nei precedenti post di tutti ma, nessuno, amoruccio di willow, nessuno ha mai detto che le vibrazioni non esistono.
Vuota la tua tazza prima se vuoi che qualcuno ti offra del te'.










Ah, tutto accade una volta soltanto,
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03/11/2014 23:47
 
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@Astralito
Particolare questo tuo carburare, non lo avevo mai letto da nessuna parte

@mistermoog
mistermoog, 03/11/2014 16:11:

baci e carezze spinte



Sì, adesso sì che vibro tutto, brrrr...

@Salice
La climax del tuo ultimo capoverso mi ha fatto ammazzare!
Ad ogni modo no, non ho assolutamente intenzione di approcciare il fenomeno in tali termini. Fermo restando che non ne avrei i mezzi ovviamente, ma anche giusto pour parler: non ho messo a caso quella citazione alla fine del primo post, penso che si debba guardare ogni cosa con l'occhio che le compete tant'è che già nel pubblicare questo topic storcevo un po' la bocca verso me stesso: alla fine che senso hanno queste chiacchiere? Sperimentare, non parlare; le parole sono pregiudizi, ingabbiano, e a volte capire è, in effetti, una cosa così piccola



PS se ve ne siete accorti: lo so, ho messo i due punti dentro i due punti [SM=g8186] e non mi piace affatto, ma ho controllato e ho appurato che, benché sia preferibile evitarlo, non è propriamente scorretto. Quindi, dal momento che mi sento pigro di sintassi, ho fatto uno strappo alla dieta




"Devi lasciarti tutto dietro, Neo. Paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente."
04/11/2014 00:26
 
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mi hai trovata acida? Dove di preciso? Forse ho espresso con toni perentori delle personali considerazioni? Se ho dato questa impressione aimsorrii, ai dident uont sou. AI APOLOGIAIS FOR DE INCONVINIENS
Sentivo il bisogno di esprimermi su qeusto punto perchè il titpolo del 3d è "pensieri sulle vibrazioni e ultimamente, sisil, Astralito e teo lo sanno bene, mi sto molto concentrando su questo fatto... e non solo io, a quanto pare, anzi!

Comunque, moog, ti ho annoverato tra i possibili "increduli" riguardo all'esistenza o meno dello stato vibratorio per questa frase:


"[le vibrazioni n.d.r.]Hanno assunto il ruolo di porta di una stanza[presumo il viaggio astrale n.d.r.] di cui, a mio avviso, non si ha un briciolo di certezza neppure sull'esistenza della stessa stanza, figuriamoci cosa possiamo sapere di una porta che si strutturerebbe quindi sul..nulla."



Ho semplicemente ragionto in termini addizionali. Se tanto mi da tanto...Ipoteticamente tu dici che se le vibrazioni sono l'incipit di un'uscita astrale, ma l'uscita astrale ipoteticamente potrebbe non esistere nemmeno, a questo punto nemmeno l'incipit per una cosa insesitente avrebbe senso di esistere, quindi l'incipit non esiste... ma magari ho capito male, io non ho nemmeno una base minima di filosofia e di queste cose cerebrali, da cervelloni fabbricatori di sillogismi e quant'altro, e poi noN sono brava nemmeno in matematica, quindi stai tranquillo. Devo aver per forza frainteso il tuo discorso.
Mi dispiace moog se ho frainteso il tuo discorso, non dico che tu non creda nelle vibrazioni, dico solo che se seguo il filone logico della tua ipotesi qui da me quotata, la realizzazione finale del pensiero, per come l'ho letto io, è che la porta è inesistente perchè una porta senza stanza non ha senso, quindi non c'è.
Che tu abbia fatto ricerca sul forum per cercare teorie contrarie all'esistenza delle vibrazioni di modo da avvalorare il mio discorso, mi dispiace, il fatto è che sebbene questo sia un forum che tratta di viaggio astrale, la maggIoranza delle persone attive, iscritte e non qui, probabilmente, presumo, credo ipotizzo teorizzo che non esce dal corpo e moltissimi non hanno nemmeno mai sentito le vibrazioni. Ad ogni modo io non mi riferivo solo a te (dando per buono che il tuo discorso quotato da me fosse il tuo pensiero) ma fuori dal forum moltissima gente non crede alle vibrazioni. A me è capitato spessissimo, come appunto ho scritto, di imbattermi in discussioni in cui descrivendo quello che mi capitava, mi sentivo dire: te lo sarai sognato, oppure, magari hai sentito il rumore di un aereo, oppure, forse era un'allucinazione, senza ovviamente dimenticare la grandissima teoria dell'acufene che tantissimi mi hanno avanzato. Per cui, se ho inserito te tra i "miscredenti" è solo per queste tue parole. Non c'è spocchia non c'è "pienezzza dimeah!" per quanto io possa essere comunque piena, visto che stasera mi sono mangiata due piatti di tortellini con porri e salsiccia e semini di finocchietto,mantecati in padella con semplicissima salsa di pomodorini pachino e ottanta chili di parmigiano..

Ora un té mi servirebbe, grazie!
(la mia tazza non è mai piena, caro il mio cappelaio matto!)

Pace
[Modificato da Saliceridente 04/11/2014 00:27]





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"E che cos’è l’odio, se non Amore represso. Amore frenato? Amore che è divenuto
un veleno mortale sia per il nutritore che per il nutrito, sia per l’odiante che per
l’odiato?! Una foglia gialla sull’albero della vita, è solo una foglia svezzata
dall’Amore, non biasimiamola. Un ramo inaridito è solo un ramo
affamato d’Amore... Un frutto marcio è solo un frutto
allattato con l’odio. Non accusiamo il frutto
marcio, ma condanniamo la nostra cecità
e la nostra avarizia che preferisce
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negandola in
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M. N. (Il libro di Mirdad)
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04/11/2014 00:32
 
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Saliceridente, 04/11/2014 00:26:

non dico che tu non creda nelle vibrazioni




credi nelle vibrazioni, CREDI!!



Caliceridente..
[Modificato da t.teo 04/11/2014 00:32]




"Devi lasciarti tutto dietro, Neo. Paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente."
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