La situazione non è così tragica, si tratta di proposte di legge in eseme alla commissione XIII - Agricolura della Camera dei Deputati. L'esame del testo unificato delle proposte di legge recanti interventi per il settore ittico inizierà il prossimo 31 marzo.
Di strada se ne deve fare ancora tanta ma, in ogni caso, ho dato una prima lettura ad alcuni testi delle proposte di legge presentate in commissione e ci sono cose davvero interessati.
l'articolo in questione della proposta di legge presentata dall'deputato Oliviero il 25 marzo 2013 è il seguente:
ART. 24.
(Pesca non professionale).
1. La pratica di pesca sportiva e ricreativa
a mare è subordinata al possesso
del relativo permesso rilasciato a titolo
oneroso in ragione del tipo di pesca praticato
e degli attrezzi utilizzati.
2. Ai minori di 16 anni, ai soggetti di
età superiore a 65 anni e ai disabili il
permesso è rilasciato a titolo gratuito.
3. I proventi derivanti dal rilascio del
permesso di cui al comma 1 sono destinati
agli interventi di cui all’articolo 2, comma
5-decies, del decreto-legge 29 dicembre
2010, n. 225, convertito, con modificazioni,
dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10.
4. Con decreto del Ministro delle politiche
agricole alimentari e forestali, sono
individuati modalità, termini e procedure
per l’attuazione del presente articolo.
limitarsi alla lettura di un solo articolo, per quanto possa essere inerente a qualcosa che non ci piace, è riduttivo. Il testo dobbiamo esaminarlo nel suo complesso.
I motivi delle mie perplessità sono diversi:
1) Questione di principio, ovvero, non ritengo giusto che per beneficiare di un bene (il mare) che ci è stato lasciato in prestito da madre natura, lo Stato ci debba lucrare.
2) Non credo affatto nei buoni propositi, sono le solite scuse per giustificare l'introduzione di una tassa odiosa e utile solo per le casse dello Stato.
3) Anche se introducessero alcune nuove misure per la tutela del mare, sei sicuro che non resteranno soltanto delle tutele di carta? Da quanto tempo è vietata la pesca del novellame? Eppure se vai in giro lo trovi, e lo trovi pure nei migliori ristoranti.
Chi controlla le maglie delle reti da posta piazzate quasi a terra su tutti i litorali italiani? Chi si assicura che le stesse, ancorché regolari o meno, siano piazzate da pescatori dotati di regolare licenza per la pesca professionale?
4) Pensi che l'introduzione di una tassa sia utile e sufficiente ad assicurare una maggiore tutela delle specie ittiche presenti nei nostri mari e quindi ad un ripopolamento? Io non credo in tutto ciò, per questo sono contrario a prescindere dalla destinazione dei soldi a alle finalità (apparenti) di questa ulteriore rapina legalizzata
per esempio, verrà impedito l'utilizzo dei
parangali fissi o
derivanti e delle
nasse.
E tu ci credi? Credi che faranno realmente i controlli?
Questo mi sembra possa avere un impatto più importante rispetto a qualche euro da sborsare ad inizio d'anno.
Adesso vado a cena e poi ho altri impegni.
Appena possibile continuerò la lettura delle proposte di legge.