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[LOCANDA] --- La Verità? Non proprio Tutta... ---

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2014 10:06
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Sesso: Femminile
20/09/2014 10:06

RIASSUNTO


Tyana cerca Irisyan, fuggitiva dell'Accademia.
Si ritrovano, per caso, alla Locanda dove Irisyan metterà in -scena- la sua decisione di vivere alla locanda, che non tornerà nè in un posto nè in un altro.
Forse "zia Tya" la verità se la beve per metà.



COMMENTO

Ci vuole pazienza, zia Tyaaaaa!! [SM=g27838]





{ Sala Comune della Locanda }





IRISYAN  . } Stanza est --- Corridoio { . La stanza alla locanda c'è davvero, una stanza come le altre che Elwing avrebbe preso per far sì che tu possa nascondere il segreto della tua vera casa. Saresti pure lavata e profumata, bella, bellina, splendente negli occhi, con un sorrisino vispo sulle labbra ma peccato, peccato davvero per questa pioggia che scende pressoché senza decider di smettere e di far sì che il Sole possa nuovamente illuminare quelle sponde dorate. Saltelli uscendo dalla porta della stanza, chiudi bene bene, non si sa mai ci sia in giro qualche ficcanaso fastidioso, o qualche mascalzone, non si sa mai, mai fidarsi degli sconosciuti, mai, mai. Il vestitino è comodo, cucito di una stoffa chiara, i passi rapidi scalciano i bordi e le scarpette creerebbero quel suono ticchettato dell'impattare tra legno ed altro legno. { C'era il lupo cattivo, la bambina buona e il cacciatore. Il cacciatore inseguiva nella foresta il lupo e poi si nascondeva dietro agli alberi… si, si! } te la canti la canzoncina, allegra ed allegramente, mentre staresti discendendo le scale, sempre di gran corsa per tornare alla foresta.



TYANA  [ingresso]Piove, non solo piove, ma è un vero e proprio temporale, francamente questa cosa la sta svilendo..E come se non bastasse, si era aggiunto un grosso, grossissimo problema, Irysian era sparita..Felipe non la vedeva da un paio di giorni...Tyana era seriamente preoccupata, l'aveva portata via dal Tempio, e si era presa la responsabilità della Bololanina, ed ora?  ora non si trovava...L'idea era quella di chiedere a donna Filippa, ma entrando in locanda, gocciolando come se fossi un innaffiatoio, non la vedrebbe dietro il bancone..* Senora Filippaaaaaaaaaaaa, Soy Ty..* Chiamerebbe a gran voce cercando di togliersi, senza troppo danno, il mantello bagnato.



IRISYAN  . } Scale --- Sala Comune { . Saltelli, scivoli rapida dalla rampa di scale, primo piano, pian terreno. Conosci molto bene la locanda, le sue stanze, ci hai anche lavorato, rifatto i letti, poi lavato i piatti, avresti anche fatto qualche biscotto, se non fosse che poi sarebbe arrivata la Sacerdotessa Rose e ti ha portata al Tempio, poi li hai iniziato a parlare con le statue, ed è arrivata zia Tya, no zia Tya… è arrivata prima, dopo il Drago, poi mamma Elwing ed il cuoricino ti si è spalancato di emozioni mille e più infinite. { Ma il lupo perché vuole mordere la bambina buona, io non le capisco ste cose, no… no! } la boccuccia si allunga un po' avanti a fare quasi il cuore, per poi muovere la mano destra sul corrimano, afferrarlo e in un gran salto, ben tre gradini scavalcati, sprofondare sul pavimento, per l'impatto piegare le ginocchia al massimo. { Ahi! } esclami portando la mano libera e subito pronta sul pavimento a palmo aperto. { Che male } spaventata, troppe acrobazie bisognerebbe farle con attenzione, ma sei così vivace, sempre attiva che rischieresti spesso di farti male. Sollevi poi il viso e gli occhi verso il bancone e la rivedresti { Zia Tyaaaa! } ti slanci con il busto, compiendo poi una corsa leggera per finire a cingerla sul basso vita, stringendola con le braccia.



TYANA  [sala]Donna Filippa non spunta, ma in compenso uno scricciolo, piccolo e puccioso si attaccherebbe alle gambe della spagnola...Si chinerebbe di botto afferrandola...Si era davvero spaventata..* Ma che fai? sei sparita...Cosa è successo?* Intanto la guarderebbe, anzi cercherebbe di spostarla un po' a destra e un po' a sinistra per verificare se abbia tagli, se si sia ferita le tasterebbe anche la fronte, forse la pioggia l'ha sorpresa..Ma perchè Filippa non l'ha avvertita? * Mi hai fatto veramente preoccupare..*



IRISYAN  . } Sala Comune { . Ti scuote come un bambolotto, prima a destra e poi a sinistra. Corrucci la fronte e la guardi fissa negli occhi, dal basso, sollevando il mento { Ma zia Tya dov'eri tu? } domandi in modo secco, una sorta di velato rimprovero, quando cercheresti di colpirla dove sai, nel cuore che ha { Ora sono qui ma all'Accademia non ci vengo eh! } sicurezza fatta di quel carattere che ti si starebbe formando, zucchero e sole, macchiati però in gocce di trasparente limone. Se ci riuscissi ti scosteresti liberandoti dall'abbraccio per poi salire sullo sgabello del bancone ed evitare di guardare dietro il banco. { Filippa non la vedo da due giorni, forse è ammalata } ovatti la vocina e le sorridi ancora, senza aggiungere molto altro, almeno non per il momento. Abbasseresti lo sguardo e lasceresti cadere la gamba destra che inizierebbe ad oscillare davanti allo sgabello, con fare morigerato esprimeresti la tua piccola richiesta. { Zia Tya, ti devo chiedere un grandissimo favore, dovresti farmi avere tutti gli abiti miei e anche i disegni di Hannelore e del Drago che sono sul letto della stanza… quella dell'Acc… mia } parli in tono basso, cercando di portare il busto in avanti, accavallare le gambe e poggiarsi il gomito sinistro sopra con la mano aperta a sostenere il capo. { Eh? } chiedi, lemma per lemma.



TYANA  [sala]A quanto pare non ha niente, semplicemente è andata via di sua iniziativa..Si solleverebbe, lasciando la presa e lasciando che la piccola possa sedersi dove vuole..Non le risponderebbe nemmeno subito, come si ragiona con i bambini? eppure Irisyan era matura, una bolilanina decisamente in gamba, questa volta però Tyana è arrabbiata..E lo si potrebbe notare da un fatto molto semplice non dice una parola, una come lei che non parla? Strano no? *Sei andata via senza dire niente Irisyan? Si è vero io non c'ero, ma ho fatto nascere una bambina e sono stata impegnata in altre cose, ma tu non avresti dovuto*. Spiegherebbe con semplicità quel concetto, non rispondendo nulla circa i vestitini e il resto, non al momento almeno..Semplicemente poggerebbe le braccia sul bancone e la fisserebbe...* Lo capisci la gravità di quello che hai fatto?* Chiederebbe infine..* Mi spiace ma qui non ti lascio, ti riporto al Tempio, questa pioggia non è normale...*.



IRISYAN  . } Sala Comune { . L'ascolti, glielo devi dopotutto, la guardi inoltre, la guardi in un modo in cui non l'hai mai scrutata, fino in fondo, proprio in fondo all'anima che lei ha e che sa di avere. Il visino si indurisce un po' nei tratti, lo si vedrebbe ad occhio nudo, perché ti porta lievemente avanti la piccola mascella inferiore. Sei scappata per salvarti la vita, -ad Avalon- scappi per trovare la tua via. Spesso le persone che più ci amano, ci bloccano, ci vorrebbero in gabbie dorate, splendide e sicure, ma non sono ciò che abbiamo scelto. Scendi dallo sgabello, cammini piano fino al bancone, dietro questo per poi notare che v'è sempre la tua cassetta di legno, te la porti davanti e ci saliresti sopra, ora tu sei oltre il bancone e lei dall'altra parte. { Io sto qui, lavoro qui e non sono sola come pensi zia Tyana } indurisci tutto il nome di lei che sputi via dalla bocca. { All'accademia non ci torno, nemmeno al tempio, mi deprimono quei posti, mi fanno sentire SOLA! } l'ultima parola l'avanzi con un movimento del busto. { Zia Tyana, non ho fatto nulla di male, se all'accademia si fossero preoccupati di qualcosa, mi avrebbero visto uscire, non è un posto sicuro come mi avevi detto, quindi io sono libera di vivere dove voglio e tu non sei mia madre. } si sa, si sa, che i bambini quando parlano spesso feriscono perché esprimono la verità in maniera totalmente sincera. { Ora basta, per favore riportami i vestiti ed i disegni se puoi farlo per me, altrimenti non me ne importa nemmeno di quelle cose. } apri le mani sul banco ed anche tu sei arrabbiata, per la prima volta, non le sorridi.



TYANA  [Bancone]La lascia parlare, e francamente i modi che usa sono veramente duri e feriscono...I bambini sanno fare davvero male...In fondo Tyana pensava di meritare qualcosa di più, ma probabilmente sbagliava...Le viene in mente di chiedere a Donna Filippa se quella storia sia completamente vera, ma alla fine decide di no...Se vuole restare lì, che ci resti pure..* Avrai i tuoi vestitini e quello che hai lasciato in accademia...ti farò avere tutto* Lo direbbe con un tono amaro, di quelli che si hanno quando si è consapevolmente consci di aver perso qualcosa a cui si tiene davvero...* Stai attenta, questa non è l'isola delle favole..* Ignora la spagnola, che la piccola abbia già trovato nel suo cuore sostituti, se lo sapesse probabilmente sarebbe anche più tranquilla ma non importa adesso...



IRISYAN  . } Sala Comune { . Ti fa male tanto quel momento, come poter fare per non ferire nessuno e tu non puoi rivelare dove vivi ormai solo che, egoisticamente, non puoi che tentare questa ardua strada con lei. { Grazie zia Tya… } il naso ti punzecchia per lacrime che ricacceresti dagli occhi, perché sei parecchio sensibile, molto su alcuni frangenti del carattere. { Me ne sono accorta di mio che non è l'isola delle favole, Non ci sono Draghi e poi piove, sembra di stare nel mare, in un mare di cose cattive. } la colpa non è di nessuno, alcune strade non si accavallano ma scorrono parallelamente come le vostre, forse, in futuro. Decideresti di scendere dalla cassetta di legno per tornare da lei, arginare i lati del banco e tentare di avvicinarti ad ella, sfiorarle le dita della mano. Sei già cresciuta e Tyana vedrebbe di colpo parecchie cose, una bambina non rimarrà bambina per sempre. { Mi dispiace zia Tya, io mi fido di te, tu devi fidarti di me, starò bene, non mi accadrà nulla, sarò sempre qui, quando mi cercherai, io per te ci sarò sempre, andiamo al mercato a prendere i dolcetti la prossima volta, come il giorno del tempio e poi andiamo da Hannelore, alla loggia dei draghi, così la salutiamo, che ne dici? } se le dita ti fossero rimaste lì tra le sue, ora le infileresti proprio all'interno, avvinghiandola quanto basti, tirarla a te, che si abbassi o si avvicini, o si inginocchi per -vivere- alla tua altezza. { Ti voglio bene, zia Tya }.



TYANA  [sala] Oh si, quella bambina è cresciuta, lo ha fatto in un modo brutto certamente, ed ora, un po' come tutti, cerca la sua strada...Tyana spera che abbia davvero trovato la sua..* Ascoltami bene....Non fidarti...esistono delle persone che non solo quello che sembrano* Le viene in mente il concetto delle razze oscure, sa bene che esistono e non vorrebbe mai la piccoletta cadesse stretta in brutte mani...* Se qualcosa non ti convince, nasconditi, scappa...Non farti trovare..* continuerebbe..* Io vivo in una grande casa, ma con me non posso portarti, mi sposto spesso...* La lascerebbe stringersi, non è che le costa fatica, le vuole bene, ma sa che la purezza che ha addosso, verrà molto presto sporcata..* SE dovessi andare via, fammi sapere dove sei* la spagnola ignora che non potrà farlo...Francamente la spagnola non sa nemmeno che esistono i ranger..



IRISYAN  . } Sala Comune { . Asserisci incerta { Che vuol dire -non sono quello che sembrano- zia Tya ti prego di spiegarmi. } cerchi di portarti ad appoggiarti con la schiena alla superficie orizzontale della base del bancone, intrecci le braccia dietro, lungo la schiena. { Ma tu dove vivi esattamente, io non l'ho mai capito, stai anche su Barrington con la signora Edave, te la ricordi? } favelli pensando che la spagnola possa essersi dimenticata del pomeriggio trascorso, con le scarpe rotte e tutte le monetine che ti avrebbero regalato. E' un bel ricordo. { Senti zia Tya, io non ti voglio vedere triste, vieni qui. } la inviti accanto a te, mentre scivoli per sederti a terra, incrociare le gambine sotto al vestito e poi tendere le braccia verso di lei. { Come faccio a sapere che le persone sono buone o cattive, io non lo so, forse se tu me lo dicessi, starei di sicuro più tranquilla. } speri che lei possa accucciarsi lì accanto a te, tanto non passa nessuno da quella locanda e poi, ormai, hai conosciuto un paio di persone che non si stupirebbero nemmeno di vederti nella sala. { Dai zia Tya, giochiamo } porti i palmi delle mani sulle ginocchia piegate per poi farle la lingua, tirarla un po' e scoppiare a ridere.



TYANA
  [sala]Si che si siederebbe a terra con la piccola, Incrocerebbe le gambe a terra. * Si vivo anche sulla terra ferma, ma nella maggior parte dei casi, sono qui..In una casa grande, molto bella....* Non aggiungeresti altro perchè i bambini parlano e non si sa con chi..* Ascolta Irisyan, tu devi avere una persona di cui ti fidi, e da questa puoi farti proteggere e puoi dirle cosa  ti fa paura e cosa no..Ma di chi non conosci, beh non fidarti..* Non aggiungerebbe altro, guardandola...Ci vede molte cose dentro quella piccola, forse anche la donna che sarà...* Quando ci rivedremo, magari questa pioggia sarà finita..* Le sussurra con un sorriso.



IRISYAN  . } Sala Comune { . Pendi dalle sue labbra, gli occhi sono fari, o catalizzatori, che si orientano solo nello sguardo scuro della spagnola. Ti gratti la fronte, le dita si muovono lente, leggi nelle parole di lei, qualcosa che non riusciresti ad afferrare, non del tutto, almeno. { Ho… ca… pi… to… } scandisci per gioco quelle verba in quel momento, seguendo ogni sillaba con un movimento del capo in avanti, in realtà Irisyan non c'hai capito proprio molto, ne passerà del tempo in cui comprenderai davvero ciò che oggi zia Tyana ti starebbe spiegando, sulla vita, sulle scelte, sulle cose di tutti i giorni. { Comunque all'Accademia mi annoiavo zia Tya sono più tranquilla qui. } le schiacci l'occhiolino, tiri le mani sue sulle tue azzardando una domanda difficile, difficile per tante situazioni che potrebbero portare Tyana a rinvangare in ricordi magari suoi e personali. { Tu di chi ti fidi? } cristallina quanto delicata vocina, arriva al cuore, spalanca l'anima, quella della spagnola.



TYANA  [sala]Di chi si fida Tyana? * Io sono un po' matta Iry, ma ci sono delle persone a cui metterei in mano la mia vita..Due di queste vivono proprio nell'Accademia, per questo ti ho portata lì, perchè li saresti stata davvero al sicuro..Poi c'è Edave, il mio decano, ma sulla terraferma non ti avrei portata mai...* Ci sono altre due persone in realtà, ma una non c'è più  e l'altra ha il nome di una Stella...la guarderebbe seria, come si fa con gli adulti quasi...Non crede che lei stia dicendo bugie e le sta anche bene così..* Promettimi che starai sempre attenta..* Si raccomanderebbe ancora una volta, ma non proverebbe più a convincerla ad andare via..* Comunque dovresti scrivere una missiva al gran maestro, per ringraziare dell'ospitalità le bambine brave lo fanno* Le strizzerebbe un occhietto



IRISYAN  . } Sala Comune { . Fa un elenco di nomi, ma spiega molte più cose di quante ne vorrebbe far trasparire. Sei certa che la spagnola abbia un grande cuore, sei sicura però che qualcosa lo stringa, perché in fondo a quello sguardo ne scorgi una scintilla spenta. { Ma questa stella… chi è? Posso vederla anche io? } le chiedi, riavviandoti i capelli, cercando, in quel momento di lanciare uno sguardo alla finestra della locanda e scoprire che ancora piove e la cosa avrebbe stufato anche a te. Sulla richiesta della missiva, ci pensi un po' su, cambi totalmente l'espressione, come se stessi decidendo l'atto per un affare di stato. Mugoli, di nuovo indecisa, ti noia scrivere, ti piace chiacchierare, correre, sentirti libera insomma tutta quella rosa di piccole cose che ti renderebbero un pochino super-attiva e selvatica. { Ma zia Tya, non mi va dai, scrivila tu, o dille che è stato bello stare lì, tanti saluti, un bacino. } faresti spallucce e continueresti, mutando ancora l'espressione del viso in un particolare quanto oscuro stato d'animo, l'aria della pioggia cambia il sorriso { Io non sono una brava bambina, sono una bambina zia Tya, lo sai no? } detto questo cercheresti di alzarti in piedi, camminare fino alla finestra, portare le manine sui bordi, guardi fuori, stando con il viso quasi appiccicata al vetro, muovi il capo prima a destra, poi a sinistra, sollevandolo osservando sempre la stessa cosa, pioggia in caduta libera.



TYANA  [sala]anche stavolta non ribatterebbe, sembra davvero una battaglia persa in partenza, non le dice che va bene, perchè in realtà potrebbe andare bene o no, ma Tyana lascerebbe correre..* Si quando smetterà di piovere potrai vederla....E' nella costellazione dell'aquila*. Riderebbe sulla scia di quella scemenza, ovviamente lei parlava di un'altra Stella, la sua, ma forse troppo lontana anche per chi l'ha seguita ovunque..La raggiungerebbe alla finestra....Con il dito indice scriverebbe una piccola frase...Buena Suerte Bolilanina...E guardandola, le sputerebbe in testa tre volte....Non esiste augurio più grande in Spagna.



IRISYAN  . } Sala Comune { . Ascolti quello che dice { Ehhhhhhhh! } ti giri adesso, per vederla avvicinarsi anch'ella al vetro { Ma che stella è?? } che ne sapresti tu poi di costellazioni ed arti di scie argentate { Va bè, zia Tya anche tu tanto giusta non me la racconti, lo sai che una mia amica al palazzo, aveva un diario segreto, lo scriveva tutte le sere, poi un giorno, quando lei non era in camera sua, sono entrata a vedere che c'era scritto. } te la ridacchi quasi perfida, portando la mano destra alla bocca in senso orizzontale, con il braccio sollevato così { Lei scriveva tutte le cose che faceva con il suo innamorato, poi qualche giorno dopo… } cadi di nuovo in piccole oscurità perché le fiamme ed i ricordi di quel maledetto giorno torna sempre con te, sempre indietro per te { …dopo sono morti i miei genitori ed io non so nemmeno perché ora sono qui, ma poi mi dico che lo so. } ti daresti una spinta mentre lei scrive prima scrive sul vetro poi ti sputa in testa per ben tre volte, rimani quanto mai pietrificata { Ma che schifo zia Tya! } porteresti la mano a sfiorare i capelli, che erano puliti. L'espressione si fa palesa di disgusto e la guarderesti stupefatta.



TYANA  [sala] Che abbia un passato brutto, Tyana lo sa, ne è conscia, Si guarderebbe anche la cicatrice, quella per lei è sempre il simbolo di ciò che nel tempo è cambiato e di quello che invece è rimasto immutato...Ascolta senza dire nulla quell'altro pezzetto di vita..* Non ci sono sempre spiegazioni Piccola, certe volte le cose, semplicemente, accadono* Spiegherebbe un tutto ed un niente in quella frase, scoppiando poi a ridere dentro quella facectta disgustata che lei fa..* E no polpettina, questo è un grande augurio, ti augura di essere felice e di avere un cammino fortunato..* E si le sputate servono come ninnoli e scemenza antisfiga...Poi però la guarderebbe, serissima..* Io credo che tu qualcosa non me la dica, ma non ti forzerò a dirmi nulla, non devo essere degna della tua fiducia..* Direbbe seria, ma non diventerebbe comunque triste.



IRISYAN  . } Sala Comune { . { Secondo me, zia Tya, pure tu qualcosa non me la dici, ma io sto al gioco, devi starci pure tu. } ah però che linguetta, Irisyan speriamo che la vita all'aria fresca ti moderi un pochino, altrimenti sarebbe come sparare su un bersaglio statico, una vittoria facile. { Sì, speriamo un grande augurio, adesso però dimmi una cosa, sei arrabbiata con me? } Andresti ad arrampicarti come una scimmia se lei te lo permettesse, alzando e piegando la gamba destra, allungando le braccia sul suo petto, come quando si è molto ma molto più piccoli e si vuole essere presi in braccio. Il fatto è che hai un'esigenza infinita di coccole e baci, il magazzino del cuore non potrebbe dirsi vuoto mai e come potrebbe, quando è proprio quella l'età in cui si è più amati e più coccolati. Sbadigli appena, stanca un pochino, per poi lagnarti e continuare a fare poi piccoli saltelli per far sì che Tyana faccia qualcosa che ti scaldi, ti nutra di baci, bacetti, abbracci. Attenzioni.



TYANA  [sala]Arrabbiata? Si forse un po' lo è..Tyana si sente come tradita, e cosa penserebbe se sapesse che un'altra è stata scelta come mamma? Per fortuna la spagnola è come un soffio di vento gentile tra alberi che dondolano e l'asseconderebbe, tirandola su, prendendola come si fa con i bimbi piccoli..Se la stringerebbe, le vuole bene, anche se a dirla tutta fa odore di bosco e non di biscotti, ma lei che non ha la mente affilata, non coglie quella lieve sfumatura che coltiva una bugia o un'omissione, ma poi Tyana chi è per giudicare? Si limiterebbe a stringersela, forte, come se fosse necessario imprimersi l'odore di chi si pensa non si rivedrà facilmente..O forse solo con la manifestazione di un affetto vero, che Tyana ha verso quella  piccola polpettina tutto pepe.



IRISYAN  . } Sala Comune { . { Stringimi } le sussurri all'orecchio non appena ella ti abbia preso in braccio. Tu lo farai, la serrerai a te con le manine dietro la testa, faccia a faccia, la guardi negli occhi per poi sprofondare le labbra sulle sue. Un bacio a schiocco sulla bocca. Te le baci tutte, loro, perché le ami immensamente. Sono le tue mamme, avranno compiti diversi, ma entrambe legheranno a te una grande responsabilità. Entrambe ti insegneranno cose utili per vivere, per manifestare te stessa. La bocca rimane ad un soffio dalla sua, lo sguardo azzurro del mare cade in quelli di lei. Una bambina per due donne diverse. { Stringimi e baciami, zia Tya } incroceresti le gambine dietro la sua vita, al fondo della schiena, le manine si stringono dietro al suo collo. Un attimo è per sempre. { Non mi dimenticare mai } parli così, con il cuore che batte forte, forte.



TYANA  [sala] Ma tu guarda sta piccoletta, chissà se un giorno Tyana le spiegherà che lei è sensibile al fascino femminile, per ora semplicemente si limita a stringersela, non è certo un possesso ne un marcare il territorio, ma è una reale manifestazione d'affetto..* Non credo di poterti dimenticare..Tu potrai farlo, ti dimenticherai...Altre cose illumineranno il tuo cammino  e piano piano il mio volto sparirà..Ma non preoccuparti....io non lo farò*. Sussurrerebbe quelle parole al suo orecchio, schioccandole due piccoli baci...* Ora devo andare, ma se mai tu dovessi avere bisogno di me...cercami...ed io mi farò trovare..* La metterebbe giù, piano abbassandosi insieme a lei...* Ti voglio bene* Ed è vero..te ne voglio.



IRISYAN  . } Sala Comune { . { Non sarà così, io non mi dimentico mai delle persone speciali } cercheresti ancora di sorriderle, ma soprattutto desidereresti che lei guardasse ora i tuoi occhi, ne leggerebbe sincerità, un patto per sempre. Scivoleresti via dal corpo di zia Tya per poi puntare verso la porta d'uscita, ovviamente devi tornare al campo, prima che faccia buio se fosse  possibile, prima che la notte divori l'unica via che conosci per giungere all'accampamento, ma d'un tratto ti bloccheresti conscia che -tu vivi alla locanda- quindi faresti dietro front, sarebbe spassoso e divertente vederti tornare indietro, rallentare il passo, guardare zia Tya che sicuramente avrà notato qualcosa di strano e tu zitta-zitta, come un gattino, cercheresti il retro del bancone. Salita lassù sulla cassetta, incurveresti le labbra sornione e furbissime, guardi zia Tya nel caso avesse compreso qualcosa, in un modo strano, abile fino all'astuto. Ormai lei sa che tutta-tutta la verità non gliela hai detta.




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