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Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di settembre 2014 su...

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2014 21:17
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23/09/2014 22:33
 
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L’ultimo intervento è a cura di don Cadei che tratta il tema

:

I tdG e i racconti della creazione nella Bibbia, cioè i primissimi capitoli della Bibbia.
Fra cattolici e tdG esistono differenze d’interpretazione.
Premetto che per noi cattolici Dio è realmente il Creatore e i fatti raccontati nella Genesi sono reali, compreso il peccato. Tuttavia tali descrizioni non vanno prese letteralmente.
Es. nel cap. 3 si legge che il serpente parla, ma sapppiamo che questo non accade nella realtà. Idem per l’albero della conoscenza del bene e del male che ritengono trattarsi di un albero materiale vero e proprio. A descrizioni simili i tdG danno spiegazioni letterali, che noi cattolici non possiamo accettare, piuttosto cerchiamo la verità profonda racchiusa in tali racconti.

Tutto il racconto della creazione della Genesi, a confronto con gli scrittori delle civiltà orientale vicine al mondo biblico, es. babilonesi, risulta che la Bibbia usa un linguaggio simile a quello dei popoli pagani ma non accetta le idee pagane. Le immagini prese a prestito da tali racconti sono corrette e adattate per esprimere l’assoluta fedeltà della fede dell’unico vero Dio. Ad es. il sole e la luna nel racconto della creazione babilonese sono considerate divinità in tali racconti pagani, mentre nella Bibbia invece assumono la funzioni di luminari creati da Dio che servono semplicemente per illuminare la terra e segnare giorni e mesi

Il genere letterario della Bibbia è il genere del linguaggio mitico e simbolico. Quindi nella Bibbia non dobbiamo prendere il racconto sulla creazione come un documento scientifico, ma come un racconto che vuol trasmettere un significato profondo. Immagini, simboli da non prendere in maniera materiale. Ciò che quindi ci vogliono insegnare tali racconti e' che l’universo e la terra sono stati creati da Dio e che l’uomo e la donna hanno realmente peccato. E questo ci viene spiegato sotto forma di un racconto umano per esprimere una realtà più profonda.

Quaando ad es. Dio dice: “Adamo dove sei?” non dobbiamo pensare che Dio non sapesse realmente dove era… oppure quando vien detto al diluvio che Dio si pente, qui dobbiamo ricordarci che si tratta di linguaggio antropomorfico col quale vengono attribuite a Dio caratteristiche umane. Servono per farci capire che Dio si interessa dell’umanità, ma quando leggo che Adamo ha mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male, non vuole parlarci di un albero letterale speciale, ma vuol significare che l’uomo è libero, che ha usato male questa libertà, pretendendo di essere lui a stabilire ciò che male, ribellandosi e non riconoscendo il suo creatore. La ribellione è la sostanza del peccato originale.
I racconti della creazione, soprattutto Genesi 1-3, non vogliono rispondere alle domande: quando e come è vneuto all’esistenza l’universo e l’uomo. I tdG dicono che l’umanità ha avuto origine circa 6000 anni fa mentre gli studi di paleontologia mostrano reperti umani che hanno decine di migliaia di anni.
I tdG di fronte a tali discordanze asseriscono di preferire la Bibbia. Ma la Bibbia va intesa rettamente, non come decide lo Schiavo fedele e discreto. Piuttosto bisogna applicare gli studi sui generi letterari che i biblisti utilizzano.

Quindi la Bibbia non risponde a domande scientifiche sull’origine ma piuttosto spiega da chi ha avuto origine l’uomo, perché la natura è ostile e si soffre, perché il dolore e la morte, perché la tendenza alla sopraffazione. La Bibbia spiega che questi mali sono riconducibili non a volontà divina come in certi racconti pagani, ma perché l’uomo è stato creato libero, anche potendo fare un cattivo uso di tale libertà. Inoltre la Bibbia ci pone dinanzi anche la speranza della redenzione, con le parole di Genesi 3:15, chiamato il protoevangelo:

Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».

Da questa dichiarazione capiamo che Dio non abbandona l’umanità che ha usato male la propria libertà, ma promette la redenzione!



Lascio la parola a chi desidera replicare...
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