- Stein Erik Skar - Photobook / Biography - Published 1997
Siete appassionati dell’Elvis tutto lustrini e foulards? Vi appassiona il periodo di Las Vegas e dei tours degli anni settanta ? ecco, questo è il libro fatto per voi.
Si tratta del libro sul periodo concertistico della carriera di Elvis Presley ( vale a dire 1969 – 1977 ) più completo ed esaustivo mai pubblicato , ancor oggi sembra essere uno fra i più ricercati e collezionati .
Un libro intelligente dove viene dosata con dovizia di particolari leggenda e realtà , si può respirare l’aria elettrica di quegli anni leggendo le recensioni e lo stato d’animo di Elvis prima dell’entrata in scena , un vero libro guida per chi ama Elvis dal vivo , la musica ed i concerti……..
Si presenta con copertina rigida con scritte in oro e sovra copertina a colori in carta patinata rigida.
E’ possibile trovarlo anche senza la sovra copertina , sempre con la stessa rigida .
Le pagine interne ci offrono una qualità speciale , le fotografie, alcune davvero rare , sono su carta patinata lucida con una buona definizione dei dettagli.
Sembra di avere per le mani una enciclopedia .
Il libro analizza ogni anno , ogni tour, ogni spettacolo in maniera meticolosa , oserei dire maniacale.
Quest’opera davvero unica e speciale nel suo genere analizza le attività dal vivo di Elvis anno per anno , possiamo trovare recensioni di testate autorevoli come di quotidiani locali, fin anche racconti entusiastici di giornalisti e semplici fans.
All’epoca della sua uscita questo libro aveva un discreto prezzo e divenne presto un must.
Col tempo è diventato un vero oggetto di culto ed un pezzo da collezione pregiato.
Possiamo seguire il nostro eroe anno per anno quotidianamente , il libro racconta e segnala scalette usate per ogni concerto , abito di scena indossato , lista dei musicisti e dei coristi presenti , numero dei partecipanti ad assistere in sala il tutto suddiviso per tours e per stagioni.
E’ noto che Elvis Presley si esibiva con una certa regolarità sia a Las Vegas che a Lake Tahoe , il periodo clou era il Summer Festival in queste località.
Las Vegas per esempio si riempiva di manifesti di tutte le misure , a cominciare dall’aeroporto per continuare nel deserto,
Vegas era tappezzata da immagini giganti del King dove si annunciava il suo imminente arrivo , Elvis now oppure Elvis is back , la stessa show room dell’International Hotel (prima) e dell’Hilton Hotel (dopo) era letteralmente soffocata di souvenirs , Elvis Hats , Hound dod’s di ogni misura , posters materiale vinilico, scarfs ecc ecc.
I fan non potevano sbagliarsi e nemmeno il Colonnello Parker , i souvenirs erano un’attrazione efficace che portava un discreto guadagno senza contare le entrate registrate agli Hotels , per intere stagioni il tutto esaurito…….per mesi…….
Il libro è molto scorrevole , molto efficace il modo di raccontare dell’autore che non lascia nulla al caso , crea l’atmosfera e ci proietta in prima fila ad assistere all’eccitante entrata di uno degli artisti più amati ed osannati della storia della musica moderna.
Gli stessi musicisti raccontano la loro esperienza nell’arco di sette anni , le loro recensioni sono entusiastiche e piene di meraviglia.
Ogni esibizione di Elvis era attesa come l’ultimo dell’anno come le feste comandate , i suoi concerti erano sold out già nei primi due giorni dell’uscita dei biglietti , alle volte gli stessi biglietti sparivano nel giro di qualche ora , Elvis era guadagno sicuro ovunque andasse con il suo spettacolo itinerante.
Interessante è leggere le recensioni dei concerti storici della carriera del Re , gli shows al Madison Square Garden di New York City 1972, gli spettacoli di Houston Texas all’Astrodome 1970 , i due concerti di capodanno , Pontiac Michigan 1975 e Pittsburgh Pennsylvania 1976 , lo spettacolo via satellite alle Hawaii 1973 e naturalmente il concerto del 31 luglio del 1969 data del ritorno all’attività dal vivo di Elvis.
Quest’ultima recensione è particolarmente interessante , in quanto i giornalisti che riempirono l’International Hotel misero Elvis nelle condizioni di sentirsi sotto esame .
Elvis rientrava ad esibirsi dopo quasi dieci anni passati all’ombra di Hollywood , ora è un uomo nuovo ha dato dimostrazione della sua grinta durante il comeback di dicembre 1968 , è pronto con un nuovo look un nuovo e più moderno stile con dei musicisti all’avanguardia i migliori che poteva offrire il panorama musicale di quegli anni , professionisti consumati , veri sessionman , una intera orchestra alle sue spalle e dei coristi incredibili provenienti da Nashville.
Durante queste stagioni Elvis ha meritato il soprannome di Tigerman per la sua grinta per la sua agilità sul palco per la sua forma fisica , (mai più come ora nel tempo) per la sua voce squillante potente e roca.
Come recitava la reclame di uno dei suoi nuovi films Elvis a new kind of role a new kind of man Elvis was The King……….The King Comeback in Vegas……….buon divertimento , buon ascolto………e buona lettura a tutti voi ………
[Modificato da marco31768 24/08/2014 17:15]