Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di agosto 2014 su...

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2014 22:37
Autore
Stampa | Notifica email    
27/08/2014 08:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 9.115
TdG

Fino al 1928 il Corpo Direttivo (CD) insegnava che Gesù è morto sulla croce. Infatti i tdG portavano il distintivo con croce e corona, che compare nel frontespizio della rivista Torre di Guardia fino al 1931.

Il secondo presidente della Società Torre di Guardia Rutherford nel suo scritto L’arpa di Dio del 1921 p. 143 afferma:

“La croce di Cristo è la grande verità centrale del piano di Divino dal quale si irradiano le speranze degli uomini. Io mi glorio della croce di Cristo” affermava Rutherford.



Questo è corretto, tuttavia c'è da dire che nessun TdG ha mai adorato la croce, come invece vorrebbe farci intendere il sig. Spoto. In realtà, il fatto che la croce avesse forma classica con i due legni oppure fosse un palo eretto non ha per noi alcun significato. Grande valore l'ha invece per coloro che ne hanno fatto un oggetto di culto. Noi non abbiamo dogmi su come Gesù possa essere stato ucciso, mentre riteniamo importante che lui sia morto per noi. Credere che Gesù sia morto su di un palo piuttosto che su di una croce a due bracci è un modo per ritornare all'origine della parola stauros come strumento di tortura e sfrondarlo di secoli e secoli di superstizioni sedimentate sopra questo oggetto.


Dal 1928 in poi inizia il cambiamento. Rutherford cambia idea e insegnò che la croce è un simbolo pagano e che Gesù sarebbe morto su un palo verticale.

Il CD nel manuale Ragioniamo facendo uso delle Scritture, 1985, p. 87:

“La croce è un’invenzione tardiva di origine pagana risalente al III d.C.... Più precisamente la T è l’iniziale del Dio babilonese Tammuz”



Veramente, questa citazione mi pare errata. Forse Spoto si riferisce a questa citazione:

“La forma [della croce a due bracci] ebbe origine nell’antica Caldea, ed era usata come simbolo del dio Tammuz (essendo a forma del mistico Tau, iniziale del suo nome) in quel paese e nei paesi limitrofi, incluso l’Egitto. Verso la metà del III secolo d.C. le chiese si erano ormai dipartite da certe dottrine della fede cristiana o le avevano travisate. Per accrescere il prestigio dei sistemi ecclesiastici apostati, i pagani erano ricevuti nelle chiese indipendentemente dalla rigenerazione per mezzo della fede ed era largamente permesso loro di ritenere i loro segni e simboli pagani. Perciò il Tau o T, nella sua forma più frequente, con il pezzo in croce abbassato, fu adottato come simbolo della croce di Cristo”. — An Expository Dictionary of New Testament Words, di W. E. Vine, Londra, 1962, p. 256.

Qui non si fa altro che citare l'opera di Vine a sostegno della deduzione generale.

Sottolineiamo inoltre che noi non seguiamo una persona o un gruppo di persone: non era Rutherford ad insegnare che la croce fosse un simbolo pagano, ma era quello che il CD aveva compreso in quel momento. Non è escluso che potremo cambiare idea su di un punto tanto ininfluente.


A p. 85 il CD cita il famoso Dizionario di greco-italiano Liddle & Scott:

"È interessante che la Bibbia usa anche il termine xỳlon per identificare lo strumento usato. Il Dizionario illustrato greco-italiano di Liddell e Scott ne dà questa definizione: “Legno tagliato e pronto per l’uso, sia legna da ardere, sia legname da costruzione, . . . pezzo di legno, tronco, trave, palo, . . . bastone, clava, randello, . . . asse o trave a cui erano legati i malfattori . . . di legno vivo, pianta, albero”." (Le Monnier, 1975, p. 875).

Ma come stanno realmente le cose al riguardo? Diciamo subito che nel Vangelo di Matteo 27:37 si legge che Pilato ha fatto mettere sul capo di Gesù una scritta che riportava la motivazione di condanna: “questi è Gesù il re dei giudei”.

Ma nella raffigurazione geovista, Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca a p. 170, la scritta si trova sopra le mani di Gesù e non sopra il suo capo. Quindi questa raffigurazione non è fedele a quanto dice la Bibbia. Le mani infatti non si trovavano in una posizione verticale ma in una posizione orizzontale, altrimenti la scritta non poteva essere posta sopra la testa.



Non comprendo chi ancora usi tale obiezione: se la scritta si fosse trovata sopra le mani di Gesù, appare chiaro che si sarebbe trovata pure sopra la sua testa. Inoltre, a voler essere puntigliosi, non avendo alcun dogma sulla crocifissione, possiamo anche ipotizzare che le mani fossero inchiodate ai lati del palo con l'iscrizione sopra la testa.

Quel che pare non abbia capito Spoto è che i disegni del supplizio di Gesù raffigurati nelle nostre riviste sono solo rappresentazioni artistiche prive di alcun valore cultuale.


Inoltre in GV 20:25 si legge:

Gli altri discepoli dunque gli dissero: Abbiamo veduto il Signore! Ma egli disse loro: Se io non vedo nelle sue mani il segno de’ chiodi, e se non metto il mio dito nel segno de’ chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non crederò.

Quindi Tommaso parla di chiodi al plurale, uno per ogni mano, non di un chiodo solo come illustrato dal CD



Anche qui si spaccia per certa una cosa che certa non è. Nell'ipotesi descritta prima sarebbero occorsi due chiodi, accontentando così il sig. Spoto. Inoltre, non è nemmeno escluso che Gesù potesse essere stato affisso con due chiodi anziché uno anche se queste si fossero trovate sopra la sua testa. E se anche fosse stato inchiodato alle mani con un solo chiodo non si può escludere che con “chiodi” Tommaso non si stesse riferendo all'insieme dei chiodi usati per affiggere Gesù.


Concludendo, il CD sostiene che la croce è un simbolo pagano tardivo del III secolo d.C., ma questo non è vero e lo dimostra l’archeologia.

In una casa di Ercolano, distrutta dall’eruzione del 79, è stata conservata l’immagine di un mobiletto carbonizzato, un inginocchiatoio, e sopra l’immagine di una croce sulla parete di gesso e calcestrezzo, a dimostrazione che in quella data già un cristiano li si è inginocchiato a pregare ai piedi di una croce. Infatti ad Ercolano già c’erano cristiani.



In realtà non sappiamo cosa sia quella “croce” e nemmeno gli studiosi sono concordi. La sicumera dimostrata in questa frase è indice di come si voglia difendere il dogma ad ogni costo.


Purtroppo il CD per sostenere che i termini stauros e xylon indicherebbero solo un palo verticale hanno alterato anche il Dizionario il dizionario di greco-italiano Liddle & Scott citato in precedenza. Infatti la citazione corretta sostiene che il termine xylon oltre a significare “trave, palo”… significa anche “la croce NT”.

Nel Ragioniamo del 1990 infatti troviamo la citazione corretta, che riporta anche il significato “la croce NT” perché gli i gli Editori del libro Ragioniamo sono stati costretti a correggere la precedente citazione malevola!



In realtà non c'è stata alcuna alterazione, poiché ciò che si vuole dimostrare non è l'assenza della definizione “croce” dal L&S, ma la presenza di numerose altre definizioni. Trovo odiosa questa maniera di alterare i fatti.

Invito a visionare quest'articolo: www.tdgonline.net/indice/bibbia/croce-palo.htm
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:04. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com