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Vent’anni sono passati da quel lontano 29 settembre del 1994, dopo di che Lucio ha lasciato orfani milioni di italiani con le sue canzoni. Hegel, l’ultimo suo disco, non è stato certo un disco facile, da molti considerato la punta dell’ermetismo panelliano, così ostico e allo stesso tempo affascinante che spinse addirittura una certa Anna Lessi, allora lettrice d'italiano presso l'Università di Tubinga, a invitare Battisti e Panella per un seminario nella celebre Università, definendo quel disco così farcito di nozioni filosofiche un'operazione culturale di grande portata storica. Nel 1994, quando prende forma il ventennio del Cavaliere e quando le passioni pseudo-marxiste sono morte e sepolte, i due decidono di plasmare un lavoro difficilmente godibile pieno zeppo di riferimenti cifrati alla dialettica di Hegel e alla filosofia in genere. Compaiono Seneca ed Eraclito, e ci sono le "cataste scolastiche", forse ultimi fuochi dei tempi che stavano per mutare. Le barricate, i presidi nelle scuole e le lotte studentesche, le contrapposizioni destra- sinistra, il femminismo. Se dal versante sinistro il profeta era Marx, sul versante destro l'hegelismo fa proseliti in Italia con Spaventa e poi Gentile durante il ventennio fascista. Hegel e Marx, hanno dato un contributo rilevante per la comprensione del significato del lavoro. Hegel, nella Fenomenologia dello spirito, analizza la contrapposizione dialettica servo-padrone. Il padrone impone al servo la fatica del lavoro, ricavandone i mezzi per soddisfare i suoi bisogni e il servo diventa a sua volta padrone, consapevole di essere indispensabile. Entrambi sono necessari l’un per l’altro con i due ruoli che si invertono. Marx propose una soluzione totalmente diversa. La parte sottomessa, e cioè il proletariato, con la lotta di classe doveva abbattere la minoritaria parte dominante, e instaurare una breve dittatura del proletariato, per giungere infine ad una società senza classi; né sfruttatori, né sfruttati.“Ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni”. La storia ha poi dimostrato nel corso del XX secolo che non è bastata la dittatura del proletariato per portare ad una società senza sfruttatori, né sfruttati. D’altra parte, difficilmente si sarebbe raggiunta l’attuale coscienza sociale senza le dure battaglie della classe operaia e contadina. In una cosa, sia Hegel che Marx, hanno avuto ragione: attraverso il lavoro l’uomo prende coscienza della sua dignità.
E lei nel suo bel nome era una Jena.
Chi di noi il governato e chi il governatore
Son fatti che attengono alla storia.
Chi fosse la provincia e chi l'impero
A Hegel si risale quando si cerca il Padre spirituale degli Stati totalitari e dello Stato come Dio in terra, che fu il sogno in rosso e in nero del Novecento. Riportandolo al suo tempo, parte con lui la genealogia dello Stato potente che poi diventerà onnipotente. Ma rimane sempre forte in lui l'impronta di matrice cristiana, incessante è il confronto con Gesù a cui dedica da giovane una biografia, permane nella sua opera l'impianto storico-temporale lineare, che deriva dall'escatologia cristiana.
Era la collisione, il primo scontro epico,
Perché non scritto ma cavalcato a pelo,
Ed ognuno esigeva
La terra dell'altro,
Le mani, la terra, la carne, il terreno.
Ad Hegel comunemente si attribuisce l'identificazione dello Stato con Dio in terra, diventando a torto o a ragione il filosofo di Napoleone, perché lo ritrae a Jena come lo Spirito del Mondo a cavallo. L'Eroe, il Grande, l'Io Trascendentale che realizza il primo grande Stato centralista moderno. Ma Hegel si concepisce, prima che come filosofo, soprattutto come riformatore religioso. Egli concepisce la filosofia come la continuazione della religione cristiana con altri mezzi storicamente e razionalmente più fondati e più maturi. Tutta l’opera hegeliana si basa sulla possibilità di pensare il percorso dello Spirito nella storia, cercando schemi razionali triplici in ogni accadimento per poi esaminarne la dialettica tesi-antitesi-sintesi. Ogni cosa, nella mente del celebre filosofo idealista, nasce dal superamento conservatore degli altri due termini sicché da semplice in sé si giunge al per sé (coincidente con il momento negativo) fino allo sbocciare del terzo momento, ovvero l’ in sé e per sé che, mantenendo le caratteristiche dei precedenti momenti, li supera nella forma e nella sostanza. Come non esaminare, a tal proposito, la trinità cristiana? Come non ripercorrere filosoficamente la triplice unità di Padre, Figlio e Spirito Santo in chiave razionale ?
Gli opposti su un ponte e brume
su un fiume con molte schiume
L'ha sempre saputo
e l'ha sempre ignorato
ed il doppio del gioco
l'ha molto moltiplicato
Ed io mai che lo sospettai
quante volte con lei scambiai
Me ne parlò. spesso me l'indicò
"Li vedi. stanno scambiando
C'è un centro sopra il ponte
E loro si vanno incontro
La logica trinitaria hegeliana riprodotta nei suoi tre momenti chiave: il ponte esiste perchè ci sono le rive che contengono il fiume ( a+b = c ) con la teoria degli opposti che si attraggono... E allora perchè non ripercorrere con la memoria questi cinque dischi del duo Battisti – Panella così criptici e affascinanti servendosi proprio dei numeri, del triangolo di Hegel e della geometria ? Cinque sono le date di pubblicazione dei bianchi che coincidono con gli anni 1986 ( Don Giovanni ) 1988 ( L'Apparenza ) 1990 ( La sposa occidentale ) 1992
( C.S.A.R. ) 1994 ( Hegel ) Il percorso dei bianchi è durato otto anni ( 1986- 1994 ) con una cadenza regolare: ogni due anni usciva il nuovo lavoro. Una precisione millimetrica frutto di un impressionante disegno (2+2+2+2 = 8 ) Ma non bastava: la regola per ogni album sono otto canzoni ! La matematica non ammette sbagli: 8 le canzoni x 5 album = 40. Numeri perfettamente divisibili tra loro che parlano da soli: 40: 5 = 8 oppure 40: 8 = 5. Era già preparato tutto fin dall’inizio ( passando per bi e ci dalla a alla di ) Forse il numero otto altro non è che il doppio del gioco ? Il triangolo di Hegel : come i lati di un triangolo isoscele non avemmo motivo di conoscerci... Ancora il triangolo e la tresca : Ed io mai che Io sospettai fosse un'altra o due... Consideriamo dunque il numero tre riflesso allo specchio. Cosa si forma con il gioco dello sdoppiamento ? Il numero otto : Є 3 = 8. Specchi opposti riflessi limpidi e inebetiti tra se stessi... La logica dei contrari riconduce al pensiero hegeliano che in principio fu di Aristotele, di Eraclito e di Kant : gli opposti esistono solo grazie a se stessi. La vita sta nel divenire di questi opposti: se non ci fosse lotta tra gli opposti non ci sarebbe divenire.
Uno andò saldato ( soldato )
uno vive all'estro ( estero )
uno s'è spaesato ( sposato )
uno ha messo plancia ( pancia )
e fa il trans-aitante ( transitante )
uno fa le more ( amore )
E’ qualcosa che cade e una cosa sta su.
C'è del chiaro e del bruno c'è,
C'è qualcosa che odora, una profumo non ha.
C'è del grande e del piccolo.
Una c'è fintantocché ce n'è un'altra
C'è qualcosa che chiude, una schiude, una resta dov'è;
c'è dell'asciutto e dell'umido
nelle cose, cosicché piatte l'une altre ripide.
Cinque pietre preziose, con la musica del più grande tra tutti, quasi parossistica, aformale nel migliore dei sensi, metafisica, eppure straordinariamente viva. Il pensiero hegeliano pervade tutta l’opera dei bianchi, con i due poli dialettici che si attraggono: musica e parole si cercano per giungere a una sintesi che ricomponga l’essere e il nulla nel divenire. Il suono è un materiale che nel suo essere peraltro è senza consistenza e sparisce appena sorge ed esiste.
( Hegel - Estetica )
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