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Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di luglio 2014 su...

Ultimo Aggiornamento: 02/08/2014 14:47
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23/07/2014 19:22
 
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II PARTE:



viceadmintdg1, 18/07/2014 19:50:



Altra alterazione la troviamo in Atti 7:59 dove nella TNM viene tradotto:

E tiravano pietre a Stefano mentre faceva appello* e diceva: “Signore Gesù, ricevi il mio spirito”.

In realtà nella versione interlineare come nella CEI non troviamo “faceva appello” ma troviamo “mentre pregava”. Sono 2 cose molto diverse. Pregare è un atto di culto mentre fare appello è un atto giuridico. Questo ha come obiettivo di togliere la base biblica della preghiera rivolta a Gesù, proprio perché la preghiera fa parte dell’adorazione, avendo come obiettivo finale quello di abbattere la divinità di Cristo, degradandolo a semplice uomo.





Guardi l’ alterazione sta solo nelle sue fantasie, mi creda!

Stefano aveva appena vissuto un fatto straordinario, che certamente non capita di avere ogni giorno: si era da pochissimo trovato davanti alla visione di Dio e del Figlio dell' uomo seduto alla sua destra.

Stefano sapeva perfettamente che Cristo è la risurrezione e la vita (Gv. 11:25) e conosceva perfettamente le parole di Cristo di Gv. 5:28-29, per cui gli chiese di ricevere il suo spirito, ergo la sua richiesta assomigliava tantissimo a quella del ladrone di Luca 23:42 "ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno".

Sia il ladrone che Stefano vedono Cristo, il primo in carne ed ossa ed il secondo in visione...insomma, due situazioni non proprio comuni....

Inoltre, che sia una preghiera è tutto da vedere: Luca usa qui il verbo greco epikaleo, che secondo l' autorevole Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di Balz e Schneider significa "chiamare, nominare, invocare" (vol. I, pag. 1314).

Non è quindi necessariamente una preghiera, visto che Stefano si era poco prima trovato dinanzi ad una visione del tutto eccezionale e lo stesso verbo è usato anche in Atti 25:11, quindi mi chiedo: perchè dobbiamo vederci per forza una preghiera e non un appello, una richiesta a Colui che Stefano ha visto in visione e che sa che cosa ha in potere di fare, sulla base delle stesse parole di Gesù di Gv. 5:28-29?

Inoltre, sia Gv. 14:14 che Atti 7:59 non possono essere considerate delle “isole a parte”.

Ad esempio, come armonizzare questi due passi con Rom. 1:8, Efes. 5:20 ; Col. 3:17 ; Fil. 4:6, mi chiedo?

In Fil. 4:6 Paolo è assoluto: in “tutte le cose” (“en panti” , “in tutto” nel testo greco!) dobbiamo rivolgerci a Dio in preghiera, suppliche e ringraziamenti, come la mettiamo quindi?

Naturalmente, a motivo del suo dogma, lei deve assolutamente rideterminare in chiave trinitaria il termine Dio, presente in questo passo, tuttavia può dimostrarmi, con la Bibbia, che questa operazione sia lecita?
Cioè a dire: Paolo, nel I secolo, credeva a qualcosa che fu formulato secoli dopo, cioè che il Cristo fosse la Seconda Persona di una trinità immanente?

Attendo anche qui una sua cortese risposta.....



viceadmintdg1, 18/07/2014 19:50:




Tentativo che è avvenuto anche con il passo biblico di Colossesi 1:16:

perché per mezzo di lui tutte le [altre]* cose furono create nei cieli e sulla terra, le cose visibili e le cose invisibili, siano essi troni o signorie o governi o autorità. Tutte le [altre] cose sono state create per mezzo di lui e per lui.

Aggiungendo l’aggettivo "altre", il CD trasferisce e cataloga Gesù nel mucchio delle cose create. Gesù è diventato una delle altre cose, dunque se è una cosa è un essere creato.




Il problema è che lei ragiona con gli “occhi” del dogma della trinità immanente e non, invece, con il testo greco che è piuttosto chiaro!
Colossesi 1:15 afferma che Gesù è il “prototokos pases ktiseos”, letteralmente il “primogenito di tutta la creazione” o “di ogni creatura”.

Pertanto, scritturalmente e grammaticalmente parlando, NON C' È ALCUN MOTIVO per escludere il prototokos (il primogenito, Gesù) dal genitivo pases ktiseos (“di ogni creatura” o “di tutta la creazione”), è questa la realtà!

Pertanto, i versetti 16-17 escludono ovviamente il Cristo da “ta panta”, cioè da “tutte le cose” create per mezzo di lui.

Ma la costruzione grammaticale al genitivo non esclude minimamente il prototokos dalla creazione di cui egli è il prototokos, aggettivo greco che letteralmente significa "primo nato": l’ unico motivo per cui dovete assolutamente escludere (pena la decadenza del vostro dogma, e per questo dovete letteralmente arrampicarvi sugli specchi...) il primogenito di tutta la creazione dalla creazione di Dio è teologico, certamente non biblico né grammaticale!

Pertanto, alla luce del testo greco, [altre] tra parentesi graffa non è un' aggiunta, bensì un significato implicito nel testo greco medesimo.

Perché non ne parla agli ascoltatori di Radio Maria?


viceadmintdg1, 18/07/2014 19:50:




Ma noi sappiamo dal Vangelo di Giovanni 1:14 che “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”

Gesù dunque non è un essere creato, ma è eterno, Dio incarnato.

Lascio la parola a chi desidera replicare...




Ma Gv. 1:14 non afferma neppure lontanamente che il Cristo sia “Dio incarnato”, perché innanzitutto il testo greco afferma che egli divenne carne, giacchè qui troviamo il verbo ginomai, che significa “divenire, sorgere, nascere, derivare” secondo l’ autorevole Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento (vol. I, pag. 652).

Dato che lei parla di interlineari, guardi il cattolicissimo Nuovo Testamento interlineare greco italiano P. Beretta, che nella parte greca indica traduce come segue.

"Kai ho logos sarx egeneto..." "e la parola carne divenne...". Lo trova a pagina 758 dell' interlineare cattolico che le ho sopra indicato!

Egli non si incarnò, poiché per affermare questo occorre dimostrare che Egli sia la Seconda Persona di una trinità immanente (termine filosofico che indica ciò che procede da Dio e permane in Dio), quindi che proceda dal Padre per via di generazione nell’ ambito di una processione immanente, ma dove la Bibbia parla di processioni riguardo al Figlio, lei me lo sa dire?

Lei può indicarmi il passo biblico alla prossima trasmissione di Radio Maria?

E guardi che tutto questo è la base stessa dal suo dogma, il dogma della trinità immanente, se lo studi bene consultando, magari, un buon teologo cattolico!

Egli nacque, per mezzo dello spirito santo, da una donna e sotto la Legge (Gal. 4:4), quindi non c’ è alcuna possibilità biblica per dimostrare che Egli sia “Dio incarnato”, un Unione Ipostatica e parte di una trinità immanente come Seconda Persona.

Questa è metafisica greca, non Bibbia e se non dimostriamo con la Bibbia che il Figlio procede dal Padre per via di generazione nell’ ambito di una delle due processioni immanenti in Dio, le sue sono e restano soltanto chiacchiere metafisiche, non Sacra Scrittura....
[Modificato da Aquila-58 23/07/2014 19:34]
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