mercoledì mi è capitato di avvertire le vibrazioni da sveglia.
Una cosa tipo la tua. Stavo guardando dei video idioti su youtube, erano circa le 3 di notte. ero seduta sul letto con ìl pc sulle gambe, e me la ridevo. Ad un certo punto ho sentito come il cuore si fosse appesantito ho alzato gli occhi dallo schermmo; ho avuto come la sensazione che in camera mia qualcosa fosse fuoriposto. Come se non fossi sola. Lì per lì ho sorriso, pensando ad un'auto suggestione. Poi mi sono detta: se credo di avvertire qualcosa, assencondiamo la sensazione, anche solo per gioco! Ho pensato forte in testa : "se mi vuoi bene, resta, altrimenti vattene subito!" .... Skizzo, non so cosa era, ma ad un certo punto ho avvertito un fischio fortissimo all'orecchio destro e subito dopo ho avvertito delle vibrazioni fortissime. Vedevo camera vibrare da tanto che erano forti. era la prima volta che mi capitava di avere le vibrazioni completamente da sveglia! La cosa non mi ha turbata ma, quando ho iniziato a pertedere il contatto col corpo(nel senso che stavo cominciando a non sentire più il corpo) A quel punto mi sono spaventata a morte e ho ricaricato il video di prima,per concentrarmi su altro e non assecondare le vibrazioni... Quella sera mi sono addormentata dopo l'alba. Ero terrorizzata, non mi sentivo più padrona del mio corpo. Se ci ripenso adesso, invece mi mangio le mani. chissà come mai, le vibrazioni in quello stato di veglia totale! Chissà se qualcuno voleva contattarmi! E ho perso un'occasione per uscire solo perchè ero troppo stupita!
Mai fatti viaggi da sveglia ma, credo proprio si possano fare.
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"E che cos’è l’odio, se non Amore represso. Amore frenato? Amore che è divenuto
un veleno mortale sia per il nutritore che per il nutrito, sia per l’odiante che per
l’odiato?! Una foglia gialla sull’albero della vita, è solo una foglia svezzata
dall’Amore, non biasimiamola. Un ramo inaridito è solo un ramo
affamato d’Amore... Un frutto marcio è solo un frutto
allattato con l’odio. Non accusiamo il frutto
marcio, ma condanniamo la nostra cecità
e la nostra avarizia che preferisce
dare con parsimonia la linfa
della vita ai pochi e
negarla ai molti,
negandola in
tal modo a
noi stessi"
M. N. (Il libro di Mirdad)]