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INTERVISTE
Sigma, Maresca si candida a capitan futuro
La guardia Giuliano Maresca, lo scorso torneo in forza alla Sigma Barcellona, traccia un bilancio della sua esperienza in giallorosso con uno sguardo rivolto al futuro
16.06.2014 10:28 di Fabrizio Bertè
“Il mio obiettivo per la prossima stagione? Mi piacerebbe restare a Barcellona da capitano e continuare ciò che abbiamo iniziato lo scorso anno. Ad oggi non so ancora niente sul mio futuro, ma ho un altro anno di contratto e vorrei continuare a lottare per traguardi importanti con la Sigma Barcellona”. Sono queste le dichiarazioni di Giuliano Maresca, esperta guardia romana, leader indiscusso del team del Longano.
“Non è stato affatto un campionato semplice – continua il numero nove giallorosso – La nostra stagione è stata parecchio altalenante, abbiamo avuto tante difficoltà dovute al fatto che eravamo un gruppo totalmente nuovo rispetto all’anno precedente, di conseguenza abbiamo avuto bisogno di un po’ più di tempo per conoscerci bene. Anche il cambio in panchina non ci ha aiutati, sia Giovanni Perdichizzi che Marco Calvani sono due ottimi allenatori, ma a campionato in corso cambiare la guida tecnica non è mai semplice, proprio perché bisogna assimilare gli schemi e le idee tattiche del nuovo coach. Abbiamo assistito ad un campionato livellato verso l’alto, con grandi giocatori e con grandi squadre. Alla fine l'Aquila Trento ha vinto meritatamente il torneo dando continuità ad un progetto avviato già da diversi anni, puntando su un roster giovane e di grande qualità. Altre compagini, tra cui Napoli, Brescia e Ferentino, con grandi giocatori a disposizione, non sono arrivate neanche ai play-off, proprio perché abbiamo assistito ad una regular season estremamente avvincente e di altissimo livello. Complimenti anche a Capo d’Orlando, Torino, Verona e Veroli, abbiamo affrontato grandissime squadre durante l’arco di questo campionato. Se l’Orlandina Basket verrà ripescata in Serie A? Questo non lo so, di certo ha fatto un campionato pazzesco e meriterebbe la massima serie. Mi dispiace tanto per la Sutor Montegranaro però, sto vivendo questa situazione con grande tristezza perché sono molto legato all’intero ambiente marchigiano”.
Maresca, attualmente, sta lavorando per recuperare al meglio dopo i guai fisici che hanno condizionato l’ex giocatore della Nazionale Italiana durante l’arco della scorsa stagione. “Sto lavorando per recuperare la condizione migliore. Il mio più grande rammarico è quello di aver forzato troppo i tempi di recupero dopo diversi infortuni e di non essere arrivato ai play-off in grandissima forma. Ho avuto tanti problemi fisici che purtroppo mi hanno condizionato e non mi hanno permesso di dare quello che avrei potuto e che avrei voluto, motivo in più per restare a Barcellona anche il prossimo anno per rifarmi dopo questa stagione”.
L’esperto esterno, tra i giocatori Italiani dotati di maggior talento e leadership, ha militato anche in Serie A per diversi anni, vestendo le maglie di Sutor Montegranaro, Benetton Treviso, Olimpia Milano, Enel Basket Brindisi e Juve Basket Caserta. “Le differenze tra la massima serie e la Lega Gold? Tecnicamente siamo lì, ci sono tanti ottimi giocatori Italiani che hanno deciso di scendere i categoria e di mettersi in gioco e giovani molto promettenti che possono rappresentare il futuro della pallacanestro italiana. Forse in Serie A hai meno tempo per pensare, il gioco è più veloce e più dinamico, mentre in Lega Gold hai qualche frazione di secondo in più per scegliere cosa fare”.
Il prossimo anno il basket Italiano perderà un totem del calibro di Gek Galanda, campione e simbolo di una pallacanestro che ha visto trionfare una generazione di ferro assieme ai vari Pozzecco, Basile, Soragna, Marconato e Bulleri. “Stiamo parlando di gente che ha fatto e che sta continuando a fare la storia della pallacanestro Italiana. Saranno fondamentali per rilanciare un movimento, quello cestistico, che sta risentendo parecchio della crisi. Purtroppo il basket ha perso tanta visibilità, bisogna fare innamorare di nuovo la gente, senza mai perdere di vista quelli che sono i veri valori dello sport”.
Una grande carriera quella di Giuliano Maresca, che ha avuto anche l’onore di far parte della Nazionale Italiana di pallacanestro. La convocazione al “Torneo Quattro Nazioni” in Cina da parte di coach Carlo Recalcati, dove la guardia romana ha toccato il suo high in azzurro (21 punti con 5/6 da tre punti, determinanti per la vittoria finale con il punteggio di 74-69 contro i padroni di casa), gli ha permesso di realizzare il suo più grande sogno. “Indossare la canotta azzurra è il desiderio di ogni bambino che si approccia allo sport agonistico. La mia esperienza migliore? E’ difficile dirlo, ogni esperienza mi ha lasciato dentro qualcosa, a Montegranaro ho giocato tanti anni e sono stato benissimo sotto tutti i punti di vista, ho lasciato tanti amici e ricordo con grande piacere gli anni alla Sutor, come anche le esperienze con le maglie di Brindisi e Caserta, ma quando arrivò la chiamata della Benetton Treviso ho capito che i miei sforzi e i miei sacrifici erano stati realmente ripagati”.
Nel futuro c'è la speranza di proseguire la sua carriera in Sicilia e portare in alto la Sigma Barcellona. “Io dico sempre una cosa: prima ancora che essere giocatori siamo uomini, di conseguenza l’aspetto affettivo viene prima di ogni cosa. A parte una piccola parentesi a Patti, non avevo mai avuto l’occasione di giocare in Sicilia, quella di Barcellona è stata la mia prima esperienza. Mi sono trovato veramente bene, sia da un punto di vista professionale che umano. La gente è calda al punto giusto, appassionata a questo sport e l’ambiente permette di lavorare bene. Ormai la Sicilia è un centro importante della pallacanestro a livello nazionale e Barcellona, Capo d’Orlando, Trapani ed Agrigento sono piazze prestigiose. I presupposti per far bene ci sono tutti e nel giro di qualche anno la Sigma Barcellona può diventare una realtà importante della pallacanestro italiana. Mi piacerebbe molto essere al centro del progetto e portare in alto questa squadra”.
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