A Sir Wallis Budge (2002)
Che cosa ardente le Scritture:
paiono il canto d'amor di nibbio
che ha fatto il nido su sicomoro
e alla cui ombra si ristora
il bel liuto di grazioso sandalo.
E che cosa suadente le Scritture:
paiono gemme d'Albero della Vita
delle cui belle foglie voglia brucar
un montone in oro e lapislazuli.
E che cosa dolente le Scritture:
paiono rovo pungente, sì da gelarti
il sangue alla vista di Nilo rosso.
Piaga d'Egitto, gli impomatati
Hyksos, i simbionti, depredarono
gli ori di granaio come cavallette;
a gracidar nelle paludi del Tempo
sembrò quasi che ceneri e lapilli
di Santorino, di esploso vulcano
di un mar color del vino, cadessero
sulla testa degli antichi egiziani,
seminando morte tra i primogeniti.
Di Ah-hotepe, la regina madre, fu,
allora, lo sprono a un coraggioso
reincalzo e alla destra del faraone
combattè il dio, poiché quel serpente
di Apophis inghiottì l'ureo di corona
quasi fosse ciò il vincastro di Mosè.
[Modificato da francesco.2000 18/05/2014 09:07]