la costola di Adamo

Ipotesi sulla non creazione di Eva.
L'Homo Erectus di quasi un milione di anni fa fu il vero padre ancestrale dell'Homo Sapiens.
L'Homo Erectus possedeva una costola mobile, cioè delle reni, in più del Sapiens. Anche l'uro, bos primigenius, di tante raffigurazioni parietali preistoriche, possedeva una costola in più del dio toro, un dio non ancora antropomorfizzato. Il Lamassu, il toro androcefalo e alato assiro,è un chiaro esempio dellla mutazione in ambito psichico.
Il Sapiens, ossia Homo di Cro-magnon, vero portento nella caccia, visse per un periodo a contatto con quello di Neanderthal, un antropofago europeo, dal carattere sessuale più libero, e che tingeva di ocra rossa i morti e decorava le salme con fiori in caverne.
Io suppongo che Lilith, come demone della Bibbia, in realtà; fosse un Homo Neanderthaliensis e che mal si accoppiava col Sapiens; quando, poi, in rito sciamanico della fertilità, e dopo glaciazione, nella primitiva tribù si volle paragonare a forza vitale una rara bellezza di Homo Sapiens Sapiens, cioè Eva, si disse che essa fu tratta da costola di un Uro/Adamo. Eva, come nome ebraico,è l'onomatopea del vagito, per questo è detta la Vita.
Il serpente, poi, non appartiene tanto a un mito quanto a una antica realtà mesopotamica che, in El Obeid, presso Eridu, fu prima dei sumeri. Molte statuette furono fabbricate nell'8.000 a. Cristo con sembianze ofidie ed esse sono ricollegabili a un matriarcato misterico credente nella trasmigrazione delle anime. Adamo, come uomo, nella Bibbia si fa risalire proprio a quella data, ma noi sappiamo che la preistoria è ben più antica di qualsiasi antica scrittura.
Una domanda: se di Eva ce n’era una sola, come mai quell'omicida patentato di nome Caino vi trovò, nel paese di Nod, la sua nuova Eva?
Di Eva nella Bibbia ce n'è una sola... Allora, come ebbe a dire Galileo Galilei a proposito di Gerico (che da studi archeologici nostri risulta essere stata deserta ai tempi di Ramesse, che visitò la Galilea, protettorato egizio, nel 1272 a. C. - essa, come città, venne devastata dagli Habiru solo ai tempi di rilassatezza politica di Akh-en-Aton, cioè duecento anni prima di Ramesse. Se Abramo conobbe i primi Hyksos, l'Esodo vero ci fu ai tempi del figlio del faraone Thuthmosis III: e, in effetti, le sue cronache in geroglifico riportano colonne di fuoco e di fumo che circondarono i suoi nemici, ma allorché egli era in Palestina, luogo da sempre sotto l'influenza egizia!), bisogna non intendere alla lettera dei testi. Per questo e per altri motivi non credo in un Dio tremebondo, che sobilla i primi e riduce al silenzio gli ultimi, né confido nei suoi pastori che ne conoscono i testi a dito. I testi possono essere stati ritradotti, modificati. Infatti, non solo si hanno quelli redatti dai Settanta, e in greco, ma persino il re Giosìa ne ebbe di suoi. Il nome del Dio di Israele può persino tradursi in geroglifico egizio e significa Colui che viene con lo scettro è un dio. Del resto, già a Elefantina, in Alto Egitto, reparto armato di giudei costruì un tempio a esso dedicato, allorquando Cambise impose il potere persiano su quel Paese. Questo non lo leggerete mai in altri testi, ma i giudei combatterono per i persiani contro Alessandro Magno. In quel tempio il nome Yehowah compare scritto e di lui si dice che è anche il dio degli dèi, il ntor-n-ntoren. E se vogliamo proprio applicare un po' di logica alla lingua antica, il geroglifico ntor-ah, che significa il dio io sono, ci rimanda come verbo a Torah, la Legge di Mosè. Ma Mosè, come nome, è simile a mses, mosis, che in egizio significa salvatore. Anche Ramesse lo significa, ma è Ra a salvare. Ed è tutto. Fate vobis.