23/10/2015 20:14 |
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179) Jneiro Jarel (vivente)
labrena.it
pseudonimo di Omar Jarel Gilyard
indice di notorietà: ***
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Un vero artista a 360°: autore (per sé e per altri) e cantante hip-hop (in gran parte sperimentale: è considerato tra gli originatori del genere Low End Theory), polistrumentista ed esperto di musica elettronica (specialmente drum machine e sampler), produttore e dee-jay, attivo sin dagli anni 1990, ha al suo attivo collaborazioni eccellenti, quali quelle con Jay-Z, i Radiohead e i Massive Attack.
Il suo primo album, Timeless Volume 1, è datato 2004; l'anno successivo esce Three Piece Puzzle, che riceva un'ottima accoglienza. Nel 2006 inizia a lavorare con l'etichetta Lex Records, per la quale produce l'LP Craft of the Lost Art con la band Shape of Broad Minds (2007). Forma vari gruppi, come la band Willie Isz del 2009, che esordisce con l'album underground hip-hop Georgiavania. Negli anni successivi prosegue le sue sperimentazioni musicali, che si distinguono per una peculiare attenzione all' artwork (collaborando ad esempio con il famoso graff artist Steve J. Powers per l'album KttK, 2012) e per interessanti, quanto innovative, contaminazioni etniche, come quella d'ispirazione congolese realizzata nel corso di un project con l'ente umanitario Oxfam (2011). Nel 2013 ha annunciato l'istituzione di una propria casa discografica, la Label Who.
Video. Il videoclip di Guv'nor (2012). Il filmato ha fatto epoca per il suo uso
del tutto originale dello split screen.
youtube.com
Nella sua carriera si è lasciato dietro un numero incredibile di pseudonimi: Dr. Who Dat?, Capital Peoples, Panama Blaque, Rocque Wun, Mel Owens, JJ Tron, Gwizzo, Phish Bone; con tutti questi alias, ha realizzato in prima persona una trentina di album e singoli, ha prodotto tre album per altri artisti e dozzine di lavori di missaggio e ha collezionato numerose guest appearances, fra gli altri per King Britt ( Chea Chea, 2005) e Ohmega Watts ( Eyes And Ears, 2007)
Le copertine di alcuni album di Jneiro Jarel, dalle quali si può apprezzare
la straordinaria cura dei suoi lavori per l' artwork:
Craft of the Lost Art (2007), Fauna (2010) e Key to the Kuffs (2013).
shop.lexrecords.com
rushhour.nl
pitchfork.com
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Intervista al magazine on-line Whatiz nella quale Gilyard parla della propria fede:
whatiz.biz/jneiro-jarel-aka-dr-who-dat-the-interview/
Un brano (traduzione e grassetto miei):
intervistatore: sembra che tu sia una persona spirituale. Quanto è importante ciò per la tua creatività?
JJ: La spiritualità costituisce un'ampia parte della mia vita, e quindi si applica e tutto ciò che faccio. Per questo motivo ho scelto di non usare mai un linguaggio offensivo nella mia musica. Sono orgogliosamente testimone di Geova. Se non sapete chi è Geova, leggete il Salmo 83:18: 'affinché conoscano che tu, il cui nome è Geova, tu solo sei l'altissimo su tutta la terra'.
barfola.wordpress.com
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:19] |
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23/10/2015 20:15 |
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180) Joya Sherrill (1924-2010)
maniadb.com
indice di notorietà: ***
paese: USA
cantante pop e conduttrice televisiva
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Un bel nome per una bella persona: originaria di New Jersey, fra le figure più emblematiche del periodo d'oro del jazz della East Coast, poté vantare il privilegio di essere stata scelta personalmente, e di aver collaborato si può dire per l'intera carriera, con il 'mostro sacro' di questo genere Duke Ellington. Ellington l'aveva conosciuta quando lei aveva 17 anni, era rimasto folgorato dal suo talento e l'aveva voluta per la sua orchestra; del periodo della loro collaborazione va ricordata anzitutto la hit I'm Beginning to See the Light, scritta dal grande musicista assieme a Don George, Johnny Hodges ed Harry James, e che sarebbe diventata anche un cavallo di battaglia di Ella Fitzgerald.
Ellington con le sue vocalist predilette: da sinistra, la Sherrill, Kay Davis e Maria Ellington
(quest'ultima, solo omonima di Duke, sarebbe diventata moglie di Nat King Cole
e madre della cantante Natalie Cole).
vintageblackglamour.tumblr.com
Il legame professionale fra la Sherrill ed Ellington non si interromperà mai del tutto, malgrado varie parentesi da solista o con altri sommi jazzisti, quali Sammy Davis jr. ( Sammy Davis Jr. Jumps with Joya, 1957) o Benny Goodman (che la volle per una storica tournée nell'Unione Sovietica). E' del 1994 una tarda compilation di brani di Ellington interpretati dalla Sherril ( Black Beauty: The Duke in Mind), che a sessantasette anni aveva ancora una magnifica voce.
La Sherrill è anche ricordata come presentatrice di uno show per bambini piuttosto longevo (1970-1982), intitolato Time for Joya (e successivamente Joya's Fun School). Lo spettacolo, consistente di canzoni, giochi, storie e sketch con pupazzi animati, oltre che negli USA fu mandato in onda anche in Gran Bretagna, e addirittura in Iran, ove la Sherrill aveva accompagnato il marito Richard Guilmenot (un affermato imprenditore edile) nel 1976.
Immagine pubblicitaria dello show Time for Joya.
tvparty.com
Video. Un raro filmato con Duke Ellington che esegue, insieme alla sua orchestra, il capolavoro Take The A Train (noto in Italia anche come sigla televisiva di Appuntamento al cinema dell'ANICA). A 0' 56'' dalla sinistra entra la cantante, una graziosa ragazza di colore: è Joya Sherrill; la quale (particolare non irrilevante) era anche l'autrice del testo del brano.
youtube.com
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Joya Sherrill è morta di leucemia a New York nel 2010, a quasi 86 anni. Aveva avuto due figli e due nipoti. Era stata da tutti ammirata ed amata, oltre che per le proprie qualità artistiche, per la sua dolcezza, i suoi modi gentili ed il suo altruismo. Come attestato da innumerevoli fonti, era una testimone di Geova molto devota. Ellington sapeva delle sue ferme convinzioni e del suo rifiuto a partecipare a spettacoli a sfondo religioso. Ecco ad esempio cosa si legge nel numero del 9 luglio 1962 della rivista JET ( link, traduzione mia):
La cantante Joya Sherrill [...] in qualità di testimone di Geova, diffonde la conoscenza della sua fede porta a porta nella sua città natale di Great Neck. Moglie dell'affarista edile Richard A. Guilmenot, la cantante, rientrata di recente da un tour in Russia, crede fervidamente che la discriminazione razziale e altri mali del mondo possano essere risolti esclusivamente attraverso la devozione nella Bibbia e la fede nell'Onnipotente.
Articolo celebrativo del New York Times redatto in occasione della morte di Joya Sherrill, che si sofferma sul suo lungo e proficuo rapporto professionale e umano con Duke Ellington.
www.nytimes.com/2010/07/09/arts/music/09sherrill.html?_r=0
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:19] |
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23/10/2015 20:17 |
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QUINTO INTERMEZZO
CELEBRITA' NATE IN FAMIGLIE DI TESTIMONI DI GEOVA
E/O EDUCATE DA GENITORI TESTIMONI DI GEOVA ('raised as')
torna alla prima parte (Dwight Eisenhower, Geri Halliwell, Naomi Campbell, Phife Dawg, Patti Smith, Dave Mustaine, Dan Willson, Lisa Lashes, JA RULE, Aisleyne Horgan-Wallace, Hinano Yoshikawa, Nathan Day, Kenneth Gamble, Travis Lee Scott, Roy Harper, Jill Scott, Josh Osho, Faye Resnick, Gregg Alexander, Debi Mazar, Sandrine Bonnaire, Johnny Mack Brown, Lord Jamar, K-OS)
- PARTE SECONDA -
25-31) LA 'JACKSON FAMILY' (JANET JACKSON *****, LATOYA JACKSON ***, JERMAINE JACKSON ***, JACKIE JACKSON ***, TITO JACKSON ***, MARLON JACKSON ***, RANDY JACKSON ***). Katherine Esther, prolifica matriarca (9 figli, più uno morto alla nascita) della 'Jackson Family', ha dichiarato che della sua numerosa prole solo la primogenita Rebbie (testimone di Geova praticante) e Michael (morto da dissociato) sono arrivati al battesimo. Ciò permette di includere gli altri, tutti cantanti pop, nel novero dei 'cresciuti come Testimoni'.
Tutte e tre le donne hanno raggiunto un significativo successo personale. Oltre alla già citata Rebbie, c'è ovviamente da ricordare JANET JACKSON, seconda per popolarità solo a Jacko, e una delle cantanti più famose del mondo, con 100 milioni di dischi venduti. E' anche nota per aver interpretato il ruolo di Charlene, la fidanzata di Willis nella serie televisiva 'cult' degli anni '80 Il mio amico Arnold.
piterpan.it
Anche la terza figlia dei Jackson, LATOYA JACKSON, ha intrapreso con buon successo (ancorché non paragonabile a quello dei più celebri fratelli) una carriera individuale, peraltro condizionata in male da varie traversie familiari (il matrimonio con il suo manager, Jack Gordon, dal quale subì violenze e altri abusi) e dall'ingombrante ruolo di sex-symbol che volle perseguire a lungo. Ha prodotto oltre una quarantina di album e singoli.
fanpop.com
I maschi di casa Jackson 'nacquero' artisticamente tutti insieme, costituendo, come è noto, un gruppo Rhythm and blues a gestione familiare, i Jackson Brothers (in seguito chiamato Jackson Five e quindi semplicemente The Jacksons), che fece da 'incubatrice' al piccolo Michael prima dell'inizio della sua fortunatissima carriera solistica.
I Jackson 5 negli anni '60.
beatrice-gigliuto.blogspot.com
Michael e i suoi cinque fratelli maschi fecero tutti parte di questa band, ma con vari avvicendamenti, tanto che il numero dei suoi componenti è variato continuamente negli anni: da cinque, a sei, ai quattro della ormai 'attempata' formazione attuale. Michael lasciò definitivamente il gruppo nel 1984 ed il fenomeno Jacksons, che pure perdura fino ai nostri giorni, inevitabilmente perse lustro. I cinque fratelli di Michael hanno tentato quindi anche l'esperienza della carriera individuale.
Il più noto dei fratelli Jackson (escluso Michael) è probabilmente JERMAINE JACKSON; bassista e cantante dei Jackson Five, nella sua successiva carriera solistica ha prodotto una quindicina di album lungo gli anni '70, '80 e '90. Alla fine degli anni '80 è diventato musulmano.
ynaija.com
Di seguito elenchiamo gli altri Jackson in ordine di età decrescente. JACKIE JACKSON (vero nome: Sigmund), diventato leader dei Jacksons dopo l'abbandono di Jermaine, ha avuto il merito di realizzare con il gruppo due album di successo: Destiny (1978) e Triumph (1980), dei quali compose anche gran parte della musica. Ha inoltre pubblicato un paio di album e altrettanti singoli da solista, prima di dedicarsi prevalentemente alla produzione discografica.
twitter.com
La cosa migliore del terzogenito TITO JACKSON, chitarrista, è stata verosimilmente la sua partecipazione al concept di We Are The World (1987), brano di successo planetario, cui collaborò insieme ai fratelli Michael e La Toya, e a Stevie Wonder, Bruce Springsteen, Quincy Jones e altri celeberrimi musicisti. E' però da ricordare anche per essere il padre di Taj, Taryll e Tito Joe, che nel 1995 hanno costituito il complesso pop 3T.
imdb.com
MARLON JACKSON, il meno celebre dei figli di Katherine, ha prodotto individualmente un solo album, Baby Tonight, del 1987, peraltro ben posizionatosi nelle classifiche USA.
blackcelebritymen.blogspot.com
RANDY JACKSON, il più piccolo dei rampolli di casa Jackson, penetrato nella band familiare solo in un secondo momento a motivo della sua giovane età, è forse il più pregevole strumentista della famiglia (suona abilmente percussioni, tastiere, pianoforte, basso e chitarra), ma era anche conosciuto per essere quello dei Jackson che aveva il peggior rapporto con Michael. Da solista ha prodotto due album e tre singoli.
americanidol.fandom.com
32) YAHIR ***. Ovvero Yahir Othón Parra, popolare cantante latin. Lanciato da un reality musicale messicano, ha esordito nel 2003 con Alucinado, una cover di un brano di Tiziano Ferro. Si è visto anche come attore in un paio di telenovelas. Madre testimone di Geova.
cieloalatierra.wordpress.com
33) EMILY RÍOS ***. Nota attrice americana (di origini messicane) di cinema - Big Mama - e soprattutto televisione - ER, Almost Human, Dr.House - cresciuta da genitori testimoni di Geova, con i quali, malgrado non abbia condiviso la loro religione, è rimasta in ottimi rapporti.
latinheat.com
La Ríos con il tempo ha fatto outing della propria omosessualità. Interessanti queste sue parole a proposito della madre testimone di Geova: "Quando le ho parlato della mia omosessualità ... mi ha accolto con tanto sostegno ... Mi ha detto: ‘ Io voglio che tu sia semplicemente a tuo agio, serena'. Bellissime parole di una mamma dal cuore grande." ( link, grassetto mio).
34) MATT BUSH ***. Giocatore professionista di baseball di San Diego, talentuoso pitcher, purtroppo noto anche per svariate traversie giudiziarie, che ne hanno fortemente limitato la carriera. Allevato in una famiglia di testimoni di Geova.
bleacherreport.com
35) JOEL ENGARDIO **. Giornalista, scrittore e regista, figlio di una testimone di Geova, è inviso agli apostati perché ha curato (nel 2006) la produzione di un lungometraggio documentario, Knocking, avente per oggetto i Testimoni, e che aveva l'imperdonabile "difetto" di non parlarne male. Il documentario ha vinto una quantità di premi (miglior documentario per l' USA Film Festival, il Trenton Film Festival e l' Indianapolis International Film Festival) ed è stato trasmesso, sottotitolato, anche in Italia da Sky.
commons.wikimedia.org
36) RENE MONTES DE OCA MARTIJA **. Attivista cubano per i diritti umani, pacifista, dissidente del regime di Castro, dal quale è stato incarcerato decine di volte. E' il segretario del Partido Pro Derechos Humanos de Cuba che lotta, fra l'altro, per la libertà di insegnamento del cristianesimo nelle scuole. Madre testimone di Geova. La religione ricorre continuamente nei suoi discorsi politici: "Traiamo la nostra forza dalla Bibbia." "I diritti umani non possono esistere senza Dio". ( link)
payolibre.com
37) JESSE GARCIA ***. Caratterista del cinema e della TV americana, ha vinto nel 2007 il premio ALMA come migliore attore per il suo ruolo nel film Quinceañera. L'attrice protagonista del film, Emily Ríos (vedi questa stessa lista, #33), è anche lei figlia di testimoni di Geova (quando si dice: strana la vita...) In TV ha partecipato fra gli altri ai serial ER, CSI, Law & Order.
]
datingcelebs.com
In questa intervista, in cui entrambi gli attori si identificano come figli di Testimoni, Garcia ha dichiarato che, malgrado lui si sia chiamato fuori dalla loro religione, i suoi genitori lo sostengono apertamente nella sua carriera cinematografica e che ' fin tanto che io sono felice nel fare le cose che desidero fare, loro sono sereni' (traduzione mia). Ad una provocatoria domanda, Garcia ha inoltre replicato di 'non essersi mai sentito imbrogliato' dai testimoni di Geova e che continua a non celebrare il Natale e i compleanni ( Jesse Gets Big: Playing a Gay Cholo in Quinceanera, the Summer's Hottest Gay Movie, Jesse Garcia Is on the Path to Stardom, The Advocate, 15 agosto 2006).
38) JOHN SALLEY ****. Campione di basket della NBA, ha vinto 4 titoli nazionali (con tre diverse compagini, un record: i Detroit Pistons, i Chicago Bulls e i Los Angeles Lakers), nato da genitori Testimoni, da piccolo partecipava alla predicazione porta a porta ( link).
nba.nbcsports.com
39) THELONIOUS MONK ****. Jazzista celebre per le sue capacità d'improvvisazione almeno quanto per la sua indole silenziosa e riservata. Brillante partner di Gillespie, Davis, Blakey, Parker, Coltrane e altri, e grande virtuoso del piano, è stato attivo per oltre un ventennio nel secondo dopoguerra. La madre Barbara era testimone di Geova.
milanotoday.it
40) CARISSA PHELPS ***. Ieri vittima di un'infanzia travagliata e delle molestie del secondo marito di sua madre (che era una testimone di Geova), oggi donna socialmente impegnata, sostenitrice dei diritti dei senzatetto e autrice di un pluripremiato documentario, girato nel 2007, che porta il suo nome.
communities.washingtontimes.com
41) XZBIT ***. Ennesimo rapper con al seguito rapporto conflittuale coi genitori testimoni di Geova; vero nome Alvin Joiner. E' meno torvo di quanto la maggioranza delle sue foto lascino credere. E' conosciuto anche per aver condotto il programma automobilistico Pimp My Ride di MTV. Ha lavorato, molto, al cinema, fra gli altri con Werner Herzog.
funweek.it
42) ANDREA GRANT ***. Canadese, iniziata allo show business come modella, si è poi data a scrivere poesie e fumetti. E' conosciuta come The Pin-Up Poet. Genitori testimoni di Geova.
tallwomen.org
43) JOY CASTRO **. Docente universitaria (University of Nebraska) e letterata statunitense piuttosto poliedrica (poesia, saggistica e narrativa). E' figlia adottiva di una coppia di testimoni di Geova.
wabash.edu
44) MIU SAKAMOTO ***. Figlia d'arte della cantante Akiko Yano, una testimone di Geova, e del grande Ryuichi Sakamoto, il quale - speriamo - non ha bisogno di presentazioni. Ha interpretato fra l'altro una cover di NeverEnding Story di Giorgio Moroder, tratta dalla colonna sonora del film omonimo.
secondhandsongs.com
45) RICHARD ARTHUR SOHL ***. Il pianista del gruppo di Patti Smith, con la quale condivideva la circostanza d'essere nato e cresciuto in una famiglia di testimoni di Geova. E' morto nel 1990, a soli 37 anni, di infarto.
rockandrollparadise.com
46) WENDELL ROCHE ***. Kickboxer olandese, categoria pesi massimi. Può vantarsi di essere l'unico ad aver battuto il campione mondiale del 2008 Ginty Vrede, e di aver subito una sola sconfitta per KO in 70 incontri ufficiali (entrambi i record sono aggiornati al 2013). Genitori Testimoni.
croring.com
47) JOHN-PAUL LANGBROEK ***. Leader politico australiano, già membro del parlamento del Queensland e capo del Partito Liberale del suo paese, attuale Ministro dell'Educazione e del Lavoro. Nato in una famiglia di testimoni di Geova.
getup.org.au
48) FREDERICK K. C. PRICE **. Originatore della Crenshaw Christian Center con sede in California, una denominazione indipendente d'ispirazione pentecostale e fortemente orientata alla diffusione radiotelevisiva. I genitori erano stati un tempo testimoni di Geova; in seguito lasciarono il gruppo e iniziarono ad opporsi alla religione organizzata, proprio negli anni in cui il figlio si accingeva a fondarne una.
nndb.com
vai alla terza parte (Damon Wayans, Keenen Wayans, Shawn Wayans, Marlon Wayans, Dwayne Wayans, Kim Wayans, Elvira Wayans, Diedre Wayans, Nadia Wayans, Oliver Pocher, Craig D.Button, Zinaida Greceanîi, Notorius B.I.G., Carl McCoy, Norma McCorvey, Paul Patterson, Donald Glover, Luke Evans, Kate Langbroek, Lester Bangs, Miki Nakatani, Gerald Levert, Sean Levert, Roger Capps)
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[Modificato da EverLastingLife 21/04/2021 23:24] |
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13/11/2015 23:07 |
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181) Elio Gandolfi (1951-vivente)
it.wikipedia.org
indice di notorietà: **
paese: Italia
cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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In pochi se lo ricorderanno, eppure il cantante romagnolo anni '60 Elio Gandolfi ha un curriculum professionale di tutto rispetto, che comprende una vittoria, appena sedicenne, del Festival di Castrocaro (1967), due partecipazioni a Sanremo ( La vita nel 1968, con la cantante britannica Shirley Bassey, e Il sole è tramontato l'anno successivo), ed un terzo posto al Cantagiro 1969, con Un anno in più. La profonda e fascinosa voce baritonale sopperisce ad una presenza fisica non proprio sfavillante (anche se qualcuno ha voluto ravvisarvi una qualche rassomiglianza con Gianni Morandi), specie per colpa delle ingombranti orecchie; esegue brani scritti per lui (da ricordare almeno Capelli, cover italiana di un brano della commedia musicale Hair, interpretata in originale dai Fifth Dimension; e poi ancora Acquario, La rueda de la vida, I giorni tuoi le notti mie e Carezze, con il testo scritto nientemeno che da Mogol) e successi di altri cantanti, come Mino Reitano. Spesso ospite di varietà televisivi ( Settevoci, condotta da Pippo Baudo), nel 1972 concepisce e conduce, insieme a Ruggero Po, un programma radiofonico tutto suo ( Canzoni in transito, per Radio Capodistria).
Video. La canzone La vita, presentata da Gandolfi a Sanremo nel 1968
e che rimane probabilmente il suo brano più noto.
youtube.com
La sua carriera da cantante arriva almeno fino alla metà degli anni '80. Negli anni successivi apre al teatro e alla lirica, collaborando fra gli altri con Franca Valeri e con i maestri Rinaldi e Bergonzi. Sul finire del XX secolo diventa testimone di Geova.
Con Massimo Ranieri in un poster della rivista Giovani degli anni '60.
ebay.it
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:19] |
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13/11/2015 23:09 |
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182) Nicole Minnis Ferguson (1970 - vivente)
fineartamerica.com
indice di notorietà: *
paese: Bahamas
pittrice
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Figlia (la maggiore) e figlia d'arte del pittore Eddie Minnis, iniziata dal padre alla passione per l'arte e per i paesaggi delle isole Bahamas, dichiara di "aver sviluppato un vero amore per la semplicità e per la bellezza incontaminata della vita sulle isole". Dipinge soprattutto a olio e con il palette knife, uno speciale coltello incisore da tavolozza che serve ad aggiungere profondità alle immagini.
Conclusi a pieni voti gli studi al Queen's College, inizia a partecipare a varie competizioni artistiche e a vincerle, aggiudicandosi fra l'altro un premio nella categoria senior per l' Arts and Crafts Exhibition. E' del maggio del 1988 la sua prima personale a Toronto, seguita da numerose mostre e rassegne nelle quali ha presentato i suoi lavori sia da sola sia insieme alla propria famiglia, nelle Bahamas e in vari siti dell'america centrosettentrionale. Diversamente dal padre, nei suoi quadri prevale l'elemento umano: effigia nella maggioranza dei casi, con un giusto mix di realismo ed emozione, bambini indigeni, non di rado in atteggiamenti religiosi e qualche volta in compagnia dei genitori e/o sullo sfondo della natura bahamiana.
Il sito ufficiale di Nicole Minnis:
eddieminnis.webflow.io/nicoles-bio
Due riproduzioni tratte dalla sua homepage: da notare il secondo, in cui la bambina regge il vecchio libro Come ottenere il meglio dalla tua giovinezza.
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:19] |
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15/12/2015 22:50 |
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183) Drew Struzan (1947-vivente)
starwars.wikia.com
pseudonimo di Howard Drew Struzansky
indice di notorietà: ****
paese: USA
grafico pubblicitario
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Americano dell'Oregon, classe 1947, Drew Struzan è fra i più importanti e quotati grafici pubblicitari del cinema hollywoodiano a partire dagli anni '80. Suoi sono i manifesti di celebri e celeberrime pellicole quali Blade Runner, Scuola di Polizia, Ritorno al futuro, Il principe cerca moglie, Rambo, Fievel sbarca in America, I Goonies e le saghe di Star Wars e di Indiana Jones.
Alcuni dei manifesti pubblicitari di Struzan: Indiana Jones e l'ultima crociata (1989), Hook - Capitan Uncino (1991), Il miglio verde (1999).
La scelta è davvero ardua, considerata la mole dei lavori di Struzan, anche limitandosi ai più famosi.
monocromatik.com
nebula.wsimg.com
herocomplex.latimes.com
Di origini familiari poverissime, nel 1965 si iscrive diciottenne all'università privata ArtCenter di Los Angeles, ove ottiene una brillante laurea ed un Bachelor of arts. Inizialmente pensa di darsi all'insegnamento (ed effettivamente in seguito vi si dedicherà a tempo perso) ma, consigliato proprio da un lungimirante insegnante che ne aveva intuito il talento, dà inizio ad una sfolgorante carriera da illustrator. Inizialmente il suo campo di attività è la musica pop / rock: disegna infatti le copertine di album di gruppi e cantanti quali i Beach Boys, i Bee Gees, Roy Orbison, i Black Sabbath, Glenn Miller, gli Earth, Wind & Fire ed Alice Cooper ( Welcome to My Nightmare).
La copertina dell'album Welcome to My Nightmare (1975), di Alice Cooper, realizzata da Struzan.
Nel 1991 il periodico rock Rolling Stone l'ha inclusa fra le 100 migliori copertine di dischi di musica leggera di tutti i tempi.
allmusic.com
Alla metà degli anni '70 passa al cinema. Inizia con i B-movies, ma nel 1978 viene lanciato da George Lucas, che lo vuole per un poster di Star Wars. Sono gli anni di maggiore celebrità per il grande graphic artist, che lavora a stretto contatto, per citarne solo alcuni, con i registi Frank Darabont, John Carpenter ( La cosa) e Steven Spielberg, e con gli attori Harrison Ford, Michael J. Fox, Steve Guttenberg e Guillermo del Toro. Oltre ai film, opera come illustratore anche per videocassette, CD, DVD, libri, videogiochi, giocattoli, fumetti, programmi televisivi ( The Muppet Show), réclame commerciali e persino luna park. Predilige il disegno a gessetto, a matita e con l'aerografo. E' conosciuto anche per la mania di nascondere la propria immagine nei manifesti, come faceva Hitchcock nei suoi film.
Video. Il trailer del documentario Drew: The Man Behind the Poster, del 2013. Assolutamente da vedere. In poco più di due minuti è possibile ammirare alcuni capolavori grafici di Struzan, che raccoglie gli elogi, fra gli altri, di Michael J.Fox (l'attore di Ritorno al futuro) ed Harrison Ford.
youtube.com
Negli anni '90 e 2000, malgrado un certo declino dovuto all'irruzione della computer art, con la quale Struzan avrà per sempre un rapporto conflittuale, continua a lavorare per commesse importanti; realizza ad esempio il poster americano di Harry Potter e la pietra filosofale. Fra le curiosità di questo periodo sono da annoverare anche l'illustrazione di una edizione (1996) del famoso gioco da tavolo Cluedo della Parker Brothers e per una campagna pubblicitaria per Barbie, la popolarissima bambola della Mattel. Dei suoi lavori più recenti dobbiamo ricordare almeno alcuni manifesti per la serie TV The Walking Dead (vista anche in Italia). Nel 2008 annuncia il suo ritiro dall'attività professionale (al quale, però, derogherà più di una volta negli anni avvenire): il suo ultimo lavoro per il cinema è stato la realizzazione dei manifesti pubblicitari per Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. Nella sua lunga e gloriosa carriera ha vinto vari premi, come il Life Career Award (per Saturn Award nel 2002) e nel 2014 il Key Art Awards, onorificenza istituita alla memoria dell'illustre grafico Saul Bass.
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Il sito ufficiale di Struzan:
www.drewstruzan.com/
La sua pagina sul portale cinematografico Internet Movie Database, ove è accreditato per aver lavorato al comparto artistico di almeno 37 film.
www.imdb.com/name/nm0835405/
Sul Web esistono centinaia di pagine, realizzate di solito da suoi ammiratori, che espongono i suoi innumerevoli lavori.
Drew Struzan è al 100% un testimone di Geova dedicato e battezzato, anche se secondo varie fonti sarebbe attualmente poco attivo nelle attività della congregazione. Da notare che nel suo periodo di maggiore impegno ha collaborato anche con la Watch Tower. Sue sono, per esempio, le seguenti illustrazioni, utilizzate per la Svegliatevi! dell'8 gennaio 1992 (si veda questa pagina amatoriale).
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:28] |
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15/12/2015 22:50 |
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184) Louise Rowe (1934-vivente)
gaylynnrobinson.bandvista.com
indice di notorietà: **
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
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La band del grande musicista country Bob Wills (1905-1975), i Texas Playboys, attiva negli USA dalla fine degli anni '20 alla fine degli anni '60, era composta interamente di uomini (fino a otto), con una sola eccezione: si tratta di Louise Rowe (detta Lady Bass), texana, suonatrice di chitarra e di basso, attraente di aspetto almeno quanto di carattere, più giovane di Wills di trent'anni, e convinta testimone di Geova. Wills l'aveva conosciuta nel 1952 e assoldata per un tour nella California del Sud. Malgrado la giovane età, Louise aveva già una buona esperienza da musicista pop, per aver lavorato insieme ai suoi fratelli nel gruppo Seven Rowe Brothers.
Con i Seven Rowe Brothers (band in cui erano presenti anche due musicisti estranei alla famiglia,
Buddy Combs e Joe Byers) in un'immagine del 1950, poco prima che Louise, unica figlia femmina dei Rowe,
accedesse all'esperienza dei Texas Playboys.
gaylynnrobinson.com
L'esperienza successiva della Rowe è con la band Western Swing, il cui leader, Tommy Allsup, sposa nel 1955 a Las Vegas. Il matrimonio dura tre anni. Nel 1959 si risposa con il fiddler (suonatore di un tipo di violino usato nella musica folk) Buddy Beasley, assieme al quale idea un metodo didattico, basato su segni colorati, per l'apprendimento di questo particolare strumento. La coppia avrà due figlie femmine.
Con i Western Swing in un'esibizione country e Bob Wills in primo piano col vestito chiaro.
yourallen.dallasnews.com
Louise Rowe è ricordata per vari successi dell'epoca d'oro del country, quali Don’t Let The Stars Get In Your Eyes, Crocodile Tears, Fool Fool Fool, I Still Cry, What Love Can Do, Western Swing. Di molte di queste canzoni è accreditata anche come autrice. Dopo la morte di Wills, ha riunito alcuni membri superstiti della band in un nuovo gruppo, i Western Swing Road Band. Nel 2009 ha avuto accesso alla Texas Western Swing Hall of Fame. Nota per la sua devozione, ha dato testimonianza della sua fede, fra gli altri, al compianto idolo del rockabilly Buddy Holly.
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Due pagine biografiche dedicate a Loise Rowe da altrettante ammiratrici, con varie immagini di tutte le età:
www.daynawills.com/article-louise-rowe.html
gaylynnrobinson.bandvista.com/louise-rowe-tribute/
Video. Un successo dei Texas Playboys con la voce solista di Louise Rowe, Fool fool fool, in una storica registrazione radio del 1953. Si vedono diverse immagini della bella cantante, da sola, con Bob Wills e con la band al completo.
youtube.com
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:28] |
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15/12/2015 22:51 |
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185) Hubert Laws (1939-vivente)
downbeat.com
indice di notorietà: ***
paese: USA
musicista pop e sinfonico
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Il più grande, o quanto meno uno dei cinque più grandi flautisti jazz statunitensi di tutti i tempi (ma suona abilmente anche il sax), di formazione classica, nella sua carriera - che ha ormai superato il mezzo secolo di vita - ha frequentato, oltre al jazz, anche il pop ed il rhythm-and-blues. Veniva da una famiglia numerosa: otto figli, cinque dei quali (Johnnie, Eloise, Debra e soprattutto Ronnie, il più celebre insieme a Hubert e come lui testimone di Geova) si sarebbero dedicati alla carriera da musicisti.
Inizia a suonare il flauto mentre frequenta le scuole superiori in un'orchestra sinfonica, ma si appassiona presto anche all'improvvisazione jazzistica, per la quale rivela un talento fuori del comune. A soli 15 anni entra a far parte dei Jazz Crusaders (storica band due membri della quale, Wayne Henderson e Wilton Felder, erano o sarebbero divenuti testimoni di Geova). La sua collaborazione con i Crusaders dura dal 1954 a 1960, durante i quali continua a suonare anche musica classica. Il suo 'primo amore' per il sinfonismo classico lo accompagnerà a lungo (almeno fino alla metà degli anni '70) e con incarichi di grande prestigio: perfeziona il suo flauto col maestro Julius Baker, suona con la New York Metropolitan Opera Orchestra e con la New York Philharmonic Orchestra, eseguendo fra gli altri Fauré, Stravinsky, Ravel, Debussy e Bach.
L'album d'esordio di musica jazz di Hubert Laws, The Laws of Jazz (1964),
con la collaborazione di Chick Corea al piano. Era formato di sette brani,
tre dei quali composti da Laws.
lanquidity.eu
Nel frattempo, a partire dal 1964, aveva pubblicato i suoi primi dischi jazz, intitolati (ironizzando sul suo cognome 'giuridico') The Laws of Jazz, Flute By-Laws e Laws' Cause. Collabora col fratello Ronnie, Ashford & Simpson, Chet Baker e George Benson; negli anni '70 entra a far parte del New York Jazz Quartet; negli anni '80 e '90 continua a lavorare febbrilmente come leader o sideman per una quantità di concerti jazz e pop, eseguiti in tutto il mondo, e accumula collaborazioni eccellenti a josa. L'elenco è smisurato e ci limitiamo perciò a ricordare i soli 'mostri sacri': Herbie Hancock, Quincy Jones, Paul McCartney, Paul Simon, Aretha Franklin, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Leonard Bernstein, James Moody, Stevie Wonder e Chick Corea. Fra i progetti degli anni '90 sono da segnalare almeno un tribute a Nat King Cole e un altro, del 1998, a George Gershwin, finalizzato anche alla raccolta di fondi per la ricerca sul virus dell'HIV.
Laws in compagnia di altre personalità del jazz USA:
rispettivamente, Herbie Hanckock, Stevie Wonder e Chaka Khan.
La prima e la terza immagine sono tratte dal suo sito ufficiale.
houstonchronicle.com
E' stato nominato tre volte ai Grammy Awards. Nel 2010 ha ricevuto un premio dal National Endowment for the Arts e l'anno successivo si è aggiudicato il prestigioso NEA Jazz Masters Award.
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Il sito ufficiale di Hubert Laws.
www.hubertlaws.com/
Video. Una recente (2013), meravigliosa performance di Laws che interpreta Sophisticated Lady, accompagnato alla chitarra da Russel Malone. Impossibile non esserne ammaliati.
youtube.com
Laws è famoso nell'ambiente per le sue forti convinzioni di testimone di Geova. Eccolo, ad esempio, dare testimonianza della sua fede durante un'intervista al sito di news Examiner, nell'occasione della vittoria del NEA Jazz Masters Award (2011, traduzione mia):
www.examiner.com/article/interview-with-nea-jazz-master-hub...
Dopo aver vinto questo premio, cos'altro aspetta Hubert Laws?
Vorrei continuare a migliorare le mie capacità musicali e produrre musica che onori il Creatore (Geova) di questa meravigliosa espressione d'arte.
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allaboutjazz.com
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:28] |
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29/12/2015 00:59 |
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186) Tong Y. Chin (circa 1900-1975)
Svegliatevi! 22/12/97 pag. 21
indice di notorietà: **
paese: Cina
imprenditore (ristorazione)
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22/12/97 pag. 19-24)
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Trasferitosi negli USA dalla Cina per gli studi universitari, si laurea nel 1927 a New York e inizia a fare esperienza nei ristoranti. Dapprima lavora in un locale nei pressi di Times Square; ben presto si mette in proprio, dedicandosi soprattutto alla produzione del chow mein, celebre specialità orientale apprezzata in tutto il mondo e costituita da tagliatelle saltate in padella e condite con carne (di solito pollo, ma anche maiale o manzo, in alcune versioni sostituite da gamberi e tofu), e una salsa di cipolle e sedano.
Un piatto di chow mein, la specialità (apprezzatissima dagli amanti della cucina orientale)
che diede notorietà a T.Y.Chin nella città di Cleveland.
traveleatfun.com
Chin diventa una vera celebrità nella produzione del chow mein: inizia con un piccolo locale nel Greenwich Village, con il quale arricchisce in breve tempo; quindi è a Cleveland, ove apre uno dei più famosi e rinomati ristoranti della città, chiamato Golden Dragon Restaurant e poi, negli anni '50 (dopo la conversione) semplicemente Chin's Restaurant.
Facciata esterna del celeberrimo Chin's Golden Dragon Restaurant a Cleveland
in una foto d'epoca del quotidiano Cleveland Press.
images.ulib.csuohio.edu
Il Dragon gli frutta di per sé una rendita da un milione di dollari l'anno (siamo negli anni '30!), ma non basta: prende a dirigere altri ristoranti e night, divenendo uno degli uomini più ricchi del Middle West e un vero e proprio personaggio da jet set. In molti dei locali gestiti da Chin fanno i propri esordi alcune star del cinema americano, sia d'origine orientale che non.
Alcuni divi USA divenuti celebri dopo gli inizi in night e altri locali gestiti da Chin: nell'ordine, Keye Luke (famoso tra l'altro come spalla di Warner Oland in molti film dell'investigatore Charlie Chan), Jack Soo e Kaye Ballard, attrice di cinema e TV ( The Jerry Lewis Show, The Doris Day Show, Love Boat)
es.doblaje.wikia.com
hyphenmagazine.com
pinterest.com
Nello stesso periodo Chin è nominato presidente dell'Associazione dei Commercianti Cinesi. Buddista d'origine, nel 1958, dopo l'iniziale opposizione e decenni di esitazioni, segue l'esempio della moglie, che nel frattempo era diventata una testimone di Geova (come faranno tutti e sei i loro figli), battezzandosi a New York. Muore nel 1975 in seguito all'ultimo di una serie di attacchi di ictus.
Il nome di T.Y.Chin, quale personalità del mondo della ristorazione cinese negli USA, occorre in moltissime fonti: ad esempio (oltre che in innumerevoli articoli di giornale) lo abbiamo trovato nei libri AsiaTown Cleveland: From Tong Wars to Dim Sum e Local Foods Meet Global Foodways: Tasting History.
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La conversione di T.Y.Chin è evincibile dall'articolo della Svegliatevi! del 22/12/1997 pagg. 19-24, in cui si riferisce la biografia della moglie Wei Tung Chin. L'articolo si riporta di seguito.
Esperienza di Tong Y.Chin (Svegliatevi! del 22/12/1997 pagg. 19-24) - CLICCA PER VISUALIZZARE
“Il cliente ha sempre ragione”
NARRATO DA WEI TUNG CHIN
Mio marito soleva dirmi di non aver niente a che fare con “quella gente religiosa che suona alle porte”. Perciò quando i testimoni di Geova venivano a casa nostra dicevo che non ci interessava. Ma mi diceva pure che “il cliente ha sempre ragione”, per cui quando una Testimone venne nel nostro ristorante, il Drago Rosso, e voleva parlarmi della sua religione, ritenni di dover ascoltare.
MIO MARITO, Tong Y. o, come tutti lo chiamavamo, T.Y. (pronuncia, Ti Uai), era proprietario del Drago Rosso, un ristorante cinese della St. Clair Avenue a Cleveland (Ohio, USA). Lì, una volta sposati, mi insegnò il motto: “Il cliente ha sempre ragione”.
T.Y. era andato in America per frequentare l’Università di New York. Dopo essersi laureato nel 1927 iniziò a lavorare in un ristorante nei paraggi di Times Square a New York. Osservava la gente che faceva uno spuntino al bar dei drugstore, dove l’attrezzatura della cucina era limitata. Perciò gli venne l’idea di vendere chow mein caldo.
Ben presto, nel piccolo ristorante che aveva aperto nel Greenwich Village, gli affari andavano a gonfie vele. Nel 1932 si trasferì a Cleveland e aprì il Drago Rosso, che aveva 200 posti. Nel settembre di quell’anno un giornale di Cleveland riferiva: “Invadendo la regione dei Grandi Laghi dopo avere sfamato milioni di persone nella parte orientale degli Stati Uniti, Tong Y. Chin ha portato a Cleveland, nel Middle West, il primo avamposto dell’industria del chow mein appena fatto e in cinque anni l’ha trasformato in un’impresa da un milione di dollari l’anno”.
Prima di spiegare come T.Y. ed io ci siamo conosciuti, lasciate che vi parli della mia infanzia in Cina, che incise profondamente sulla mia vita.
Un passato di miseria
Fra i miei primi ricordi c’è la mamma che lascia il nostro piccolo villaggio nella Cina continentale in cerca di qualcosa da mangiare. I miei genitori erano così poveri che dovettero cedere alcuni figli in adozione. Un giorno, quando avevo solo due o tre anni, papà tornò a casa con una certa espressione negli occhi. Pensai: ‘Qui si mette male per me’.
Poco dopo la mamma mi prese per mano e percorremmo un sentiero stretto e fangoso in mezzo alle risaie, stando attente a non cadere nell’acqua da una parte o dall’altra. Ci fermammo in una casa dove la mamma parlò con una ragazza sorridente, poi in un’altra casa dove la ragazzina aveva lo sguardo torvo ed era tutt’altro che sorridente. Non ricordavo di aver visto quelle ragazze prima di allora. Erano le mie sorelle maggiori. Mentre mi salutavano, ebbi la sensazione che non ci saremmo più riviste.
Cammin facendo, mia madre parlava in continuazione, raccontandomi di sé, di mio padre e dei miei fratelli e sorelle. Vedo ancora i suoi occhi dolci, tristi. Quando arrivammo a destinazione, c’era qualcosa che non andava. L’edificio appariva squallido e deprimente. Era la mia nuova casa. La mamma e i miei genitori adottivi mi costrinsero a fare un sonnellino anche se non volevo. Ben presto mi addormentai e, quando mi svegliai, la mamma se n’era andata. Non la vidi mai più.
Un’infanzia triste
Anche se adesso avevo abbastanza da mangiare, c’era poco amore e il mio cuore era pieno di lacrime. Ogni mattina mi svegliavo piangendo. Avevo nostalgia della mamma e del mio fratello maggiore, che era rimasto con lei. Pensavo spesso al suicidio. Quando ne ebbi l’età, desideravo tanto andare a scuola, ma i miei genitori adottivi mi tennero a casa a lavorare.
Quando avevo nove anni ci trasferimmo molto lontano, a Shanghai. “Adesso sei abbastanza grande per fare la spesa e cucinare”, mi dissero. Perciò queste mansioni si aggiunsero alle mie fatiche quotidiane. Ogni giorno i miei genitori adottivi mi davano il denaro sufficiente per comprare da mangiare per tre pasti. Mentre andavo al mercato incontravo dei mendicanti e mi facevano compassione perché erano affamati. Perciò davo loro una moneta o due, pur conservando abbastanza per comprare quello che mi occorreva.
Quanto desideravo andare a scuola e imparare! “Fra sei mesi ti iscriveremo”, promettevano i miei genitori adottivi. Trascorso quel tempo mi dicevano: “Sei mesi da adesso”. Presto capii che non sarei mai andata a scuola. Ero disperata. Finii per odiare tutti in casa. Spesso mi chiudevo nel bagno e pregavo. Anche se credevamo in molti dèi, per qualche motivo sapevo che c’era un Dio principale, più potente di tutti gli altri. Quindi pregavo lui: “Perché c’è tanto dolore e sofferenza?” Questa fu la mia preghiera per molti anni.
Il matrimonio trasforma la mia vita
A quell’epoca i matrimoni combinati erano comuni in Cina. Un compagno di università che era ritornato in Cina scrisse a T.Y.: “Hai più di 30 anni e sei ancora scapolo”. Poi gli parlò di me e aggiunse: “Ha 18 anni, un viso delizioso e un carattere non da meno. . . . Ci farei davvero un pensierino, Tong Y. Chin”. L’amico accluse una foto.
T.Y. scrisse ai miei genitori adottivi: “Ho visto la foto della vostra onorevole figlia. La sposerei, se, dopo che ci siamo conosciuti e frequentati, vedremo fiorire l’amore nei nostri cuori”. T.Y. venne a Shanghai e ci conoscemmo. Pur pensando che era troppo maturo per me, decisi che il matrimonio perlomeno mi avrebbe permesso di andarmene da quella casa. Così nel 1935 ci sposammo e ci imbarcammo immediatamente per l’America. Fu così che arrivai a Cleveland.
Gravi problemi nonostante la ricchezza
Per cominciare, ci furono problemi per comunicare: mio marito parlava un dialetto cinese, quello di Canton, mentre io ne parlavo un altro, quello di Shanghai. Era come se parlassimo due lingue diverse. Dovetti anche imparare l’inglese e nuove abitudini. E il mio nuovo lavoro? Dovevo essere una direttrice di sala graziosa e affascinante, cercando sempre di accontentare gli avventori. Sì, dovevo ricordare: “Il cliente ha sempre ragione”.
Lavoravo con mio marito per 16 lunghe ore o più al giorno, ed ero quasi sempre incinta. La nostra prima figlia, Gloria, è nata nel 1936. Poi ho avuto altri sei figli in nove anni: tre maschi e tre femmine, una delle quali morì quando aveva solo un anno.
Intanto T.Y. aveva cominciato a gestire molti ristoranti e night. Alcuni attori e cantanti che iniziarono la carriera esibendosi in quei locali, come Keye Luke, Jack Soo e Keye Ballard, diventarono delle celebrità. Anche le nostre specialità cinesi erano molto richieste e diventarono famose.
Verso la metà degli anni ’30 T.Y. veniva chiamato il re del chow mein. Era pure presidente dell’Associazione dei Commercianti Cinesi e teneva conferenze sulla Cina. Io mi occupavo di numerose opere assistenziali, sociali e civiche. Comparire in pubblico e partecipare a cortei divenne parte della mia vita. Sui giornali di Cleveland era normale vedere i nostri nomi e le nostre immagini; tutto quello che facevamo o dicevamo sembrava far notizia, dalle speculazioni commerciali alle vacanze, persino la misura delle mie scarpe!
Nel 1941, quando l’aviazione giapponese bombardò Pearl Harbor, gli Stati Uniti dichiararono guerra al Giappone. Poiché eravamo orientali, la gente era prevenuta contro di noi. Anche prima della guerra, mentre ci costruivamo la nostra grande casa in un bel quartiere residenziale, avevamo ricevuto lettere minatorie. Ma la casa fu ultimata e lì crebbero i nostri figli.
Avevo dunque una bella casa spaziosa, un marito e una famiglia degni di rispetto, sì, anche abiti eleganti e gioielli. Eppure non ero felice. Perché? Una delle ragioni era che avevamo poco tempo per goderci la famiglia. Anche se riuscivo ad alzarmi ogni mattina per salutare i bambini prima che andassero a scuola, di solito quando andavano a letto noi lavoravamo. Una domestica si prendeva cura delle loro necessità quotidiane.
Eravamo buddisti, eppure gli dèi della nostra religione non mi davano nessun conforto. T.Y., accompagnato dal nostro figlio maggiore, andava in giro per la casa accendendo candele e deponendo cibo davanti agli idoli, perché lo mangiassero gli dèi. Ma gli dèi non lo mangiavano mai, perciò dopo se lo mangiavano i bambini.
Alla fine, soffrendo di esaurimento e non vedendo nessuna via d’uscita, pensai che la mia famiglia se la sarebbe cavata meglio senza di me. Ebbi un crollo totale e cercai di togliermi la vita. Grazie a Dio fui portata d’urgenza all’ospedale e mi ripresi.
La risposta alle mie preghiere
Qualche tempo dopo, nel 1950, una signora con dei bei capelli bianchi entrò nel ristorante insieme al marito. Mentre li accoglievo e li facevo accomodare, lei mi parlò di Dio. Non mi interessava. I testimoni di Geova erano venuti a casa e avevano cercato di parlare con me, ma li avevo sempre congedati bruscamente. Al ristorante, però, la situazione era diversa: “Il cliente ha sempre ragione!”
La signora, Helen Winters, chiese se credevo nella Bibbia. “Quale Bibbia?”, replicai. “Ce ne sono tante!” Ogni volta che tornava, pensavo tra me: ‘Ecco di nuovo questa seccatrice!’ Ma lei era gentile e costante. E quello che diceva di un paradiso terrestre dove non ci sarebbero stati più né dolore né sofferenze sembrava interessante. — 2 Pietro 3:13; Rivelazione (Apocalisse) 21:3, 4.
Durante una delle sue visite mi lasciò un invito per le adunanze nella Sala del Regno indicandomi il breve messaggio sul retro che descriveva le benedizioni del Regno di Dio. Ricordo di avergli dato un’occhiata in seguito e di aver pensato: ‘Fosse vero!’ Lei si offrì di venire a casa per studiare la Bibbia con me, e alla fine accettai.
Ogni settimana ci sedevamo intorno al tavolo per lo studio: Helen, io e i miei sei figli, che avevano dai 5 ai 14 anni. A volte ero dispiaciuta per lei perché i ragazzi sembravano perdere l’interesse. Nel 1951 cominciammo ad assistere alle adunanze nella Sala del Regno. Ben presto mi resi conto che quello che imparavo era la risposta alle mie preghiere. Perciò decisi che dovevo davvero imparare a leggere bene l’inglese, cosa che mi fu molto difficile.
Vera felicità
Cominciai a progredire rapidamente nella conoscenza e dedicai la mia vita a Geova Dio. Quindi il 13 ottobre 1951, a una grande assemblea tenuta a Washington, mi battezzai insieme ai miei due figli maggiori, Gloria e Tom. Per la prima volta la mia vita aveva un senso. Era l’inizio degli anni più felici della mia vita.
Per tutta la vita avevo servito altri esseri umani, ma ora ero decisa prima di tutto a servire il nostro Creatore! Cominciai a parlare del messaggio del Regno con tutti quelli che erano disposti ad ascoltare. Cercai anche di far capire ai miei figli la necessità di assistere alle adunanze cristiane e l’importanza di parlare ad altri delle meraviglie della Parola di Dio.
Nel 1953 cominciammo ad avere lo studio di libro di congregazione in casa nostra. Dopo quasi 45 anni lo studio si tiene ancora qui. Nel corso degli anni questo è stato un enorme aiuto spirituale per la nostra famiglia.
Rimanere spiritualmente attiva pur continuando a lavorare nel ristorante era difficilissimo, eppure riuscii a studiare la Bibbia con molte persone. Alcuni accettarono la verità biblica e poi diventarono pionieri, come vengono chiamati i ministri a tempo pieno. Durante gli anni ’50 gli altri quattro figli dedicarono la loro vita a Geova e si battezzarono. T.Y. non si interessava della Bibbia, eppure ci accompagnava alle adunanze in macchina e veniva a prenderci. Decidemmo di non fargli la predica, ma solo di parlare tra noi mentre ritornavamo a casa di uno o due punti dell’adunanza che ci erano piaciuti.
All’epoca T.Y. faceva frequenti viaggi di affari in città di tutti gli Stati Uniti. Telefonai alla sede mondiale della Società (Watch Tower) a Brooklyn, New York, e spiegai la nostra situazione. Grant Suiter, l’allora segretario tesoriere della Società, ci invitò a visitare il complesso quando eravamo a New York. T.Y. rimase molto colpito, soprattutto dalla pulizia della cucina, che normalmente sfamava circa 500 persone.
Durante la visita conoscemmo Russell Kurzen, che poi spedì a T.Y. una Bibbia che lui leggeva ogni sera finché non la lesse tutta. In seguito, all’assemblea internazionale dei testimoni di Geova tenuta a New York nel 1958, si battezzò! Con nostra sorpresa, il nostro figlio maggiore, che serviva alla sede mondiale, ebbe una breve parte nel programma.
Fedele sino alla morte
T.Y. ed io spesso partecipavamo insieme al ministero di porta in porta. Quando cominciò a perdere la vista svolgevamo regolarmente la testimonianza stradale. Il Cleveland Press titolò: “Conversione al Drago Rosso”, con la nostra foto mentre offrivamo La Torre di Guardia e Svegliatevi! a un passante. L’articolo spiegava come eravamo diventati Testimoni. Fra parentesi, il Drago Rosso cambiò nome, diventando il Ristorante di Chin.
Nel corso degli anni molti fratelli e sorelle cristiani di ogni parte del mondo sono stati nostri ospiti al ristorante. Abbiamo sempre ricordato il consiglio del fratello Fred Franz, che servì come presidente della Società. Durante una visita ci esortò: “Siate fedeli e tenetevi stretti all’organizzazione di Geova”.
All’inizio degli anni ’70 T.Y. fu colpito diverse volte da ictus e il 20 agosto 1975 morì. Un giornale locale pubblicò un lungo necrologio insieme a una foto di lui che offriva La Torre di Guardia nel ministero. Gli ultimi anni della nostra vita insieme furono i più belli. Dopo più di 60 anni di attività il Ristorante di Chin chiuse nell’aprile del 1995. Ad alcuni sembrò la fine di un’era.
Le nostre mete spirituali
Un tempo era nostro desiderio che i nostri tre figli maschi rilevassero l’azienda familiare. Tuttavia quel desiderio cambiò; volevamo che seguissero le orme di Gesù e diventassero ministri a tempo pieno. Chiedemmo a ciascuno dei nostri figli se desiderava servire come pioniere a Hong Kong per aiutare altri cinesi a imparare quello che avevamo imparato noi. Per questo offrimmo loro un sostegno finanziario. Per quanto nessuno di loro avesse imparato a parlare cinese correntemente, Winifred, Victoria e Richard decisero di trasferirsi a Hong Kong.
Nostra figlia Winifred serve lì come pioniera da oltre 34 anni! Victoria sposò Marcus Gum, e in seguito sono ritornati negli Stati Uniti. Hanno avuto tre figli: Stephanie e Seraiah, che svolgono il ministero a tempo pieno a Cleveland, e Symeon, che serve nei Poderi Watchtower a Wallkill, insieme alla moglie, Morfydd. Victoria e Marcus adesso vivono nelle vicinanze e si prendono cura di me. Marcus è il sorvegliante che presiede della Congregazione Coventry di Cleveland.
La nostra figlia maggiore, Gloria, è confinata su una sedia a rotelle dal 1955 quando fu colpita dalla polio. Vive con il marito, Ben, a Escondido, in California, e continua a svolgere regolarmente l’opera di predicazione. Tom svolge il ministero a tempo pieno da oltre 22 anni. Attualmente, insieme alla moglie Esther, lavora nel centro di istruzione biblica di Patterson. Richard e sua moglie Amy ritornarono da Hong Kong per aiutarmi ad assistere T.Y. prima che morisse. Adesso anche loro servono a Patterson. Il minore, Walden, svolge da oltre 30 anni il ministero a tempo pieno. Da 22 anni, insieme alla moglie Mary Lou, serve le congregazioni degli Stati Uniti nell’opera di circoscrizione e di distretto.
Non pensate che i nostri figli non ci abbiano mai dato dei problemi. Da adolescente uno scappò di casa e per tre mesi non diede sue notizie. Un altro per un po’ si interessò di sport più che delle cose spirituali e saltava il nostro studio biblico settimanale per partecipare a competizioni sportive. Gli furono persino offerte borse di studio perché entrasse in una squadra di atletica dell’università. Quando decise di iniziare il ministero a tempo pieno invece di accettare la borsa di studio, mi sentii come se mi fosse stato tolto un gran peso dalle spalle!
Sono felice di aver ascoltato
Anche se i miei figli sono letteralmente sparsi in tutto il mondo, il mio cuore è sollevato sapendo che servono fedelmente Geova. Adesso ho 81 anni, l’artrite e altri disturbi rallentano la mia attività, ma il mio zelo per Geova non è diminuito. Cerco di cavarmela da sola in modo che nessuno dei miei figli debba lasciare il servizio a tempo pieno per prendersi cura di me.
Attendo con ansia il futuro quando il proposito di Dio sarà pienamente realizzato e rivedrò i miei cari morti, incluso mio marito, i miei genitori carnali ed Helen Winters, che studiò con noi. (Giovanni 5:28, 29; Atti 24:15) Come sono contenta di aver ascoltato quella simpatica signora con i capelli bianchi più di 46 anni fa! Quella cliente aveva davvero ragione!
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:28] |
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29/12/2015 01:00 |
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187) Gottlieb Bernhardt (1922-deceduto?)
Svegliatevi! 02/2010 pag. 18
indice di notorietà: *
paese: Germania
ex-ufficiale delle SS
guardia del corpo di Adolf Hitler
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? TERMINATA ANNI PRIMA DEL BATTESIMO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 02/2010 pag. 18-20)
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Apprende i principi del nazionalsocialismo germanico nell'adolescenza, mentre frequentava un esclusivo istituto di istruzione in Polonia. Bello, atletico, dotato di intelligenza prontissima e di eccezionale propensione sia per gli studi che per lo sport, entra diciassettenne nelle Schutz-staffeln (organizzazione militare d'eccellenza del nazismo, le famigerate SS), quindi nella Leibstandarte, unità selezionata delle SS che operava da guardia personale di Hitler e di altri alti dignitari nazisti. Segue il Führer e i suoi collaboratori in spedizioni militari in Belgio, Francia, Paesi Bassi, Romania, Grecia e Bulgaria; indi frequenta un'ulteriore esclusiva accademia militare, la Junkerschule, che gli vale un incarico di sorveglianza al quartier generale dei III Reich a Berlino, ancora a strettissimo contatto con Hitler.
Trasferito in Russia nel 1941, ove guadagna una decorazione militare, in seguito ad un ferimento torna in Germania, e precisamente in Bavaria, nell'Obersalzberg, ove conquista la stima incondizionata del capo delle SS, Heinrich Himmler. Himmler gli conferisce il prestigioso incarico di assistente personale del capitano Siegfried Taubert, al tempo responsabile della fortezza di Wewelsburg, fondamentale centro strategico del nazionalsocialismo germanico e che ospitava, come si ritiene, un cospicuo deposito di opere d'arte d'inestimabile valore confiscato dal regime.
Heinrich Himmler, ministro dell'Interno
del III Reich dal 1943, morto suicida
nel 1945, mentre era prigioniero a
Luneburgo, prima che iniziasse il processo
di Norimberga.
ehistory.osu.edu
Il castello rinascimentale di Wewelsburg, in Vestfalia, divenuto noto come
centro ideologico del nazismo, anche nelle sue implicazioni esoteriche
(culto del 'Sole Nero').
germaniainternational.com
Poco distante dal castello era un campo di concentramento (Niederhagen) che ospitava fra gli altri gli Studenti Biblici, o testimoni di Geova. Bernhardt ne conosce un paio, che gli danno coraggiosamente testimonianza, e rimane folgorato da questi umili e tenaci prigionieri e dalle loro credenze. Sul finire della guerra (aprile 1945) riceve l'ordine di giustiziare un gruppo di testimoni di Geova, ma rifiuta di farlo; dopo il conflitto cerca i testimoni e inizia a studiare con loro, insieme alla moglie Inge, pervenendo al battesimo nel 1948.
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Gottlieb Bernhardt ha narrato in prima persona la storia della propria conversione nella Svegliatevi! del febbraio 2010 pagg. 18-20, che si riporta di seguito.
Esperienza di Gottlieb Bernhardt (Svegliatevi! di febbraio 2010 pagg. 18-20) - CLICCA PER VISUALIZZARE
Da ufficiale delle SS a servitore del vero Dio
Narrato da Gottlieb Bernhardt
Ero un ufficiale delle SS, la guardia scelta di Hitler, e prestavo servizio nel castello di Wewelsburg. Nell’aprile 1945 ricevetti l’ordine di giustiziare alcuni prigionieri di un vicino campo di concentramento. Erano tutti testimoni di Geova. Nelle SS l’ubbidienza assoluta era un requisito. Così mi trovai di fronte a un dilemma di natura morale. Lasciate che vi spieghi perché.
SONO nato nel 1922 in un villaggio vicino al Reno, in Germania. Benché la zona fosse molto cattolica, la nostra famiglia apparteneva a un gruppo pietista, un movimento religioso sorto nel XVII secolo. Nel 1933, quando avevo 11 anni, Hitler salì al potere. Qualche anno dopo, dato che eccellevo sia negli studi che nello sport, fui scelto per frequentare una scuola esclusiva vicino a Marienburg (oggi Malbork, in Polonia). Là, a centinaia di chilometri da casa, mi ritrovai completamente immerso nell’ideologia del nazionalsocialismo, o nazismo. Agli studenti venivano insegnati valori come onore, diligenza, lealtà, ubbidienza, senso del dovere e reverenziale rispetto per il patrimonio e il retaggio tedesco.
Le SS e la seconda guerra mondiale
Quando nel 1939 scoppiò la seconda guerra mondiale entrai nelle file della Leibstandarte Adolf Hitler, un’unità speciale selezionata tra le migliori SS che avrebbe dovuto rispondere solo al Führer. L’unità forniva guardie personali agli ufficiali del governo ed era impiegata in speciali operazioni militari. Fui presente a combattimenti che si svolsero in Belgio, Francia, Paesi Bassi, Romania, Bulgaria e Grecia. Mentre ero in Bulgaria assistei a una funzione religiosa officiata da un cappellano militare. ‘Chissà se il nemico partecipa alle stesse funzioni!’, pensavo. Inoltre mi chiedevo: ‘Dio benedice la guerra? Si schiera a favore di qualcuno?’
In seguito venni scelto per frequentare la Junkerschule, un’accademia militare per la formazione degli ufficiali. Successivamente fui assegnato a un’unità che aveva il compito di sorvegliare il quartier generale del Reich a Berlino, dove in un’occasione vidi Hitler inveire pubblicamente contro un eminente uomo politico. ‘Che comportamento deplorevole!’, pensai. Ma non osai dirlo ad alta voce.
A Berlino conobbi Inge, che pure lavorava al quartier generale. Eravamo in procinto di sposarci, quando all’improvviso la mia unità fu trasportata mediante ponte aereo al fronte russo. Non avevamo nemmeno l’abbigliamento adatto per l’inverno! Noi soldati eravamo sconvolti, perché nell’inverno 1941/1942 le temperature erano inferiori ai 30 gradi sotto zero. In quella situazione mi guadagnai la mia seconda Croce di Ferro. In seguito rimasi gravemente ferito e fui rispedito in Germania. Io e Inge ci sposammo nel 1943.
La mia successiva destinazione fu l’Obersalzberg, una montagna bavarese dove si trovava una delle basi operative di Hitler. Era presente anche Heinrich Himmler, capo delle SS. Dispose che venissi curato da Felix Kersten, il suo medico e massaggiatore personale. In seguito seppi che Kersten possedeva vicino a Berlino una tenuta chiamata Hartzwalde. A guerra inoltrata chiese a Himmler di permettere ai testimoni di Geova di un vicino campo di concentramento di lavorare nella tenuta. Himmler acconsentì e Kersten trattò i Testimoni con dignità. Una Testimone, che lavorava per Kersten in Svezia, metteva sempre nella valigia del medico una copia della Torre di Guardia per i Testimoni della Germania.
I testimoni di Geova entrano nella mia vita
Verso la fine del 1944 Himmler mi affidò l’incarico di assistente personale di un generale delle SS cui era affidato il comando del castello di Wewelsburg, una fortezza vecchia di 400 anni presso la città di Paderborn. Himmler intendeva trasformare Wewelsburg nel centro ideologico e cultuale delle SS. Vicino a questa fortezza si trovava un piccolo campo di concentramento chiamato Niederhagen, in cui era internata una particolare categoria di prigionieri: i testimoni di Geova, anche chiamati Studenti Biblici.
Un prigioniero di nome Ernst Specht venne diverse volte a medicarmi.
“Buongiorno, signore”, diceva.
“Perché non dici ‘Heil Hitler’?”, gli chiesi.
Lui replicò con tatto: “Ha ricevuto un’educazione cristiana?”
“Sì”, dissi. “Sono cresciuto in una famiglia pietista”.
“Allora”, proseguì, “saprà che la Bibbia promette che avremo la salvezza (Heil) solo tramite una persona, Gesù Cristo. È per questo che non posso dire ‘Heil Hitler’”.
Rimasi molto colpito e chiesi: “Perché sei qui?”
“Sono uno Studente Biblico”, rispose.
Le conversazioni con Ernst e con Erich Nikolaizig, un Testimone che lavorava come parrucchiere, lasciarono il segno. Parlare di religione con i detenuti, però, era proibito e il mio comandante mi ordinò di smettere. Tuttavia io ritenevo che se tutti in Germania, un paese cosiddetto cristiano con milioni di persone che andavano in chiesa, si fossero comportati come i Testimoni non ci sarebbe stata nessuna guerra. ‘Sono da ammirare, non da perseguitare’, pensavo.
In quel periodo una vedova sconvolta telefonò per chiedere di accompagnare da un medico suo figlio, perché fosse operato d’urgenza di appendicite. Ordinai prontamente che si provvedesse al trasporto, ma l’ordine fu annullato dal mio superiore. Il motivo? Il marito della donna era stato giustiziato insieme ad altri per aver attentato alla vita di Hitler nel luglio 1944. Il ragazzo morì e io non potei farci nulla. Ancora oggi pensare a quell’episodio mi lascia turbato.
Avevo poco più di vent’anni, ma cominciavo a vedere che le cose erano molto diverse da come le presentava la propaganda nazista. Nello stesso tempo cresceva la mia stima per i testimoni di Geova e per quello che insegnavano. Questo a sua volta mi portò a prendere la decisione più importante della mia vita.
Nell’aprile 1945 gli Alleati erano ormai alle porte e il mio superiore fuggì da Wewelsburg. Arrivò poi un’unità che diramò l’ordine di Himmler di distruggere la fortezza e uccidere i prigionieri. Il comandante del vicino campo di concentramento mi passò una lista di internati che dovevano essere giustiziati: tutti Testimoni. Perché? Si diceva conoscessero il nascondiglio di opere d’arte saccheggiate dal Terzo Reich, opere che a quanto pare si trovavano in qualcuno degli edifici. Quel segreto non doveva trapelare. Cosa avrei dovuto fare di fronte a quell’ordine?
Avvicinai il comandante del campo e gli dissi: “Gli americani stanno arrivando. Non pensa che sarebbe meglio che lei e i suoi uomini ve ne andaste?” Non se lo fece ripetere! Dopo di che feci quello che per un ufficiale delle SS era impensabile: disubbidii all’ordine e risparmiai i Testimoni.
L’onore di essere considerato loro fratello
Dopo la guerra io e Inge contattammo i testimoni di Geova e iniziammo a studiare la Bibbia seriamente. Ci aiutò in particolare una Testimone di nome Auguste. A causa delle ferite di guerra e del duro periodo postbellico le cose non furono facili. Tuttavia dedicammo la nostra vita a Geova e ci battezzammo, io nel 1948 e Inge nel 1949.
In un’occasione, negli anni ’50, diversi Testimoni che durante la guerra erano stati a Wewelsburg tornarono là per rivedersi. Fra questi c’erano Ernst Specht, Erich Nikolaizig e un altro internato che mantenne l’integrità, Max Hollweg. Per me è un grande onore essere considerato loro fratello, perché questi uomini impavidi e devoti rischiarono la vita per darmi testimonianza. Era presente anche Martha Niemann, che aveva lavorato come segretaria a Wewelsburg. Anche lei era rimasta molto colpita dalla condotta dei Testimoni e in seguito era diventata una dedicata servitrice di Geova.
Ripensando a quegli anni, vedo abbondanti prove che “tutto il mondo giace nel potere del malvagio [Satana il Diavolo]”, cosa di cui non mi rendevo conto quand’ero un giovane sprovveduto e idealista. (1 Giovanni 5:19) Inoltre comprendo chiaramente l’enorme differenza che c’è tra lavorare al servizio di un regime tirannico, come quello di Hitler, e servire Geova. Un regime pretende cieca ubbidienza, mentre Geova desidera che lo serviamo spinti dall’amore basato sull’accurata conoscenza della sua personalità e dei suoi propositi rivelati nella Bibbia. (Luca 10:27; Giovanni 17:3) E finché vivrò continuerò a servire Geova.
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:28] |
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02/01/2016 19:22 |
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188) Joyce Godenzi (1965-vivente)
jw.org
nome completo: Joyce Mina Hung Godenzi
indice di notorietà: ***
paese: Hong Kong
attrice
Miss Hong Kong 1984
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (La Torre di Guardia 09/2015 pagg. 8-10)
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La hongkonghese Joyce Mina Godenzi (高麗虹), di origini australiane per parte di padre, vince nel 1984 un titolo di Miss Hong Kong nel quale era apparsa, per la sua bellezza, quasi senza rivali; nello stesso concorso si aggiudica anche il primo premio per la fotogenia. Non riesce altrettanto bene nel concorso di Miss Universo dello stesso anno, nel quale molti l'avevano data per favorita, ma poco male: di lì a pochi mesi inizia infatti una fortunata carriera cinematografica, come interprete soprattutto di film d'azione.
La Godenzi in tutto il suo splendore di trionfatrice
del concorso di Miss Hong Kong (1984).
yibei.com
Molto nota nel suo paese, è comparsa in una quindicina di film per il grande schermo, ove rivela spesso una notevole dimestichezza con le armi, i motori e le arti marziali, e in un paio di serie televisive. In molti di essi (quasi tutti doppiati anche in inglese) è al fianco della star dei kung-fu movie Sammo Hung, che sposerà nel 1995. Il più conosciuto è Mr. Nice Guy (1997), diretto dal marito e che annovera nel cast la star planetaria Jackie Chan. A quanto sembra è l'unico della sua filmografia uscito anche in Italia (con il medesimo titolo). Il più apprezzato da pubblico e critica è Eastern Condors (in originale Dung fong tuk ying, del 1987), anch'esso diretto da Sammo Hung, ambientato nel Vietnam, dove Joyce interpretava una giovane guerrigliera. Nel 1988 riceve una nomination per la migliore attrice non protagonista di quest'ultima pellicola all' Hong Kong Film Awards.
Alcuni fotogrammi dei suoi film: rispettivamente,
The Ghost Snatchers (1986), Eastern Condors
(1987), She Shoots Straight (1990).
hkcinemagic.com
brns.com
permissiontokill.wordpress.com
In una immagine del 2012 (a sinistra), con l'attore Jackie
Chan (secondo da sinistra) ed il marito Sammo Hung (a destra).
L'occasione è il matrimonio di Timmy Hung (secondo da destra),
figlio di primo letto di Sammo.
kickemintheghoulies.com
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Joyce Godenzi si era battezzata nel 1982, era stata espulsa e quindi riassociata. Ha raccontato la propria storia nella Torre di Guardia del settembre 2015 pagg. 8-10, ove si fa chiamare col suo secondo nome Mina. L'esperienza, nella quale la Godenzi riferisce anche della conversione di Cher Yeung (a sua volta miss Hong Kong nel 1983), si riporta di seguito.
Esperienza di Joyce Godenzi (Torre di Guardia del settembre 2015 pagg. 8-10) - CLICCA PER VISUALIZZARE
Qualcosa di meglio di fama e bellezza
Una sera del 1984 la mia vita cambiò. Fui incoronata Miss Hong Kong e così da normale adolescente mi ritrovai a essere una celebrità. La mia foto finì sulle prime pagine di giornali e riviste. Iniziai a cantare, ballare, pronunciare discorsi, presentare programmi televisivi; indossavo abiti magnifici e facevo la mia comparsa accanto a personaggi di spicco, come il governatore di Hong Kong.
L’anno seguente iniziai a fare l’attrice di cinema, e spesso mi davano il ruolo di protagonista. I giornalisti volevano la mia storia, i fotografi volevano la mia immagine e la gente voleva la mia presenza alle prime cinematografiche o teatrali, alle cerimonie di inaugurazione e ai ricevimenti di gala. Ero sempre al centro dell’attenzione.
Col tempo però mi resi conto che non era tutto così bello come l’avevo immaginato. Mi scritturavano soprattutto per film d’azione, che comportavano dei rischi: gli attori a Hong Kong non usavano controfigure tanto quanto gli attori a Hollywood, quindi giravo io stessa le scene pericolose. Mi è anche capitato di salire con la moto su una macchina. Molti dei film in cui recitavo erano immorali e violenti, e alcuni avevano a che fare con il demonismo.
Nel 1995 sposai un produttore cinematografico. Sembrava che avessi tutto ciò che poteva farmi felice: fama e bellezza, ricchezza, un marito che mi amava. Eppure ero depressa e infelice. Decisi di abbandonare il mondo del cinema.
MI RICORDO DELLA FEDE CHE AVEVO DA PICCOLA
Iniziai a pensare con nostalgia alla fede che avevo da piccola. A quel tempo io e mia sorella andavamo ogni sabato da una famiglia di testimoni di Geova. Il padre, Joe McGrath, studiava la Bibbia con noi e le sue tre figlie. In quella famiglia regnavano affetto e calore, e lo “zio Joe” trattava la moglie e le figlie con rispetto. Inoltre mi piaceva frequentare con loro le adunanze cristiane, e a volte andavamo anche a grandi assemblee. Quelli sì che erano bei tempi! Con i Testimoni mi sentivo al sicuro.
Nella mia famiglia invece accadevano cose terribili. Mio padre col suo comportamento fece soffrire molto mia madre, che col tempo entrò in una profonda depressione. Quando avevo circa 10 anni, mia madre decise di non frequentare più i Testimoni di Geova. Io continuai, ma senza troppa convinzione, e mi battezzai all’età di 17 anni. Subito dopo però iniziai a vivere in modo contrario ai princìpi biblici e smisi di far parte della congregazione.
DECIDO DI TORNARE
Poco tempo dopo essermi sposata, due anziani di una congregazione locale dei Testimoni di Geova mi fecero visita e mi spiegarono come tornare a Geova Dio. Poi fecero in modo che una missionaria, Cindy, mi aiutasse. La mia fede era molto debole, così le chiesi di dimostrarmi che la Bibbia è davvero la Parola di Dio. Mi portò esempi di profezie bibliche che si sono adempiute. Poco a poco diventammo grandi amiche, e quando mi invitò a studiare gli insegnamenti fondamentali della Bibbia con lei, accettai. Per la prima volta mi fu chiaro che Geova è un Dio di amore e che desidera la mia felicità.
Quando ricominciai ad andare alle adunanze, mi resi conto che mi piaceva molto di più stare con i Testimoni che frequentare l’ambiente del cinema. Ma a causa di quello che avevo passato durante l’infanzia non mi piacevo e non riuscivo a fidarmi di nessuno. Una sorella mi aiutò: usò la Bibbia per mostrarmi come potevo affrontare quei problemi emotivi. E imparai anche a stringere vere amicizie.
QUALCOSA DI MEGLIO DI FAMA E BELLEZZA
Nel 1997 io e mio marito ci trasferimmo a Hollywood, in California. Là mi dedicai maggiormente ad aiutare le persone a mettere in pratica i saggi consigli della Parola di Dio. Insegnare la Bibbia mi dà molta più soddisfazione di tutta la fama che circonda una stella del cinema. Per esempio nel 2002 incontrai Cheri, una vecchia conoscente di Hong Kong. Sotto molti punti di vista avevamo avuto esperienze simili. Lei era stata Miss Hong Kong l’anno prima di me e quando avevo vinto il titolo, era stata lei a incoronarmi. Anche lei aveva fatto l’attrice di cinema. Poi era diventata produttrice e aveva lavorato con registi famosi. E anche lei si era trasferita a Hollywood.
Quando seppi che il fidanzato di Cheri era morto per un improvviso attacco di cuore, ne fui molto toccata. Cheri non riusciva a trovare conforto nella sua religione, il buddismo. Come me era arrivata ad avere una vita che la gente invidiava, fatta di fama e bellezza, ma nonostante tutto era infelice e non riusciva a fidarsi di nessuno. Iniziai a parlarle di ciò che avevo imparato dalla Bibbia, ma a causa del suo retaggio buddista per lei era difficile comprenderne il valore.
Un giorno del 2003 Cheri mi chiamò da Vancouver, in Canada, dove stava lavorando a un film. Piena di entusiasmo, mi raccontò che mentre ammirava il paesaggio alla guida della sua auto, a un tratto aveva iniziato a pregare ad alta voce: “Dimmi, chi è il vero Dio? Qual è il tuo nome?” Proprio in quel momento era passata vicino a una Sala del Regno e aveva visto il nome di Geova. Per lei quella era stata la risposta di Dio e così aveva deciso di incontrare i Testimoni di Geova il prima possibile. Mi interessai della cosa e nel giro di pochi giorni Cheri andò a un’adunanza in lingua cinese a Vancouver.
“Queste persone si interessano davvero di me”, mi disse poi Cheri. “Mi sento libera di esprimere i miei sentimenti”. Fui molto contenta di sentirglielo dire perché nell’ambiente del cinema non aveva mai avuto amici. Cheri continuò a frequentare le adunanze. Ma nel 2005 firmò un contratto per produrre due film epici in Cina, cosa che rese necessario il suo ritorno a Hong Kong. Comunque nel 2006 dedicò la sua vita a Geova e si battezzò a un’assemblea a Hong Kong. Cheri desiderava servire Geova in misura maggiore, ma non le era facile a causa del suo lavoro nel mondo del cinema, e questo la rendeva molto infelice.
LA GIOIA DI AIUTARE ALTRI
Nel 2009 la vita di Cheri cambiò radicalmente. Decise di abbandonare l’industria del cinema per servire pienamente Geova. Si fece molti nuovi amici nella congregazione. Si dedicò alla predicazione della buona notizia del Regno a tempo pieno: aiutare le persone ad avere una vita migliore le dava davvero molta gioia (Matteo 24:14).
Poi per dare una mano a un gruppo in crescita di lingua nepalese, Cheri decise di imparare quella lingua. A Hong Kong la gente in generale tende a ignorare o addirittura a disprezzare i nepalesi perché parlano poco l’inglese e il cinese e perché hanno usanze diverse. Cheri mi parlava di quanto la rendesse felice aiutare queste persone a capire la Bibbia. Per esempio un giorno nell’opera di casa in casa incontrò una donna nepalese che sapeva qualcosa di Gesù, ma nulla del vero Dio, Geova. Cheri le fece vedere dalla Bibbia che Gesù pregava suo Padre nei cieli. Quando la donna si rese conto che anche lei poteva pregare il vero Dio, il cui nome è Geova, accettò di cuore la buona notizia. Poco dopo anche suo marito e sua figlia iniziarono a studiare la Bibbia (Salmo 83:18; Luca 22:41, 42).
Vedendo quanto Cheri amava il ministero a tempo pieno, mi chiesi: “Cosa mi impedisce di fare la stessa cosa?” A quel tempo anch’io mi trovavo di nuovo a Hong Kong. Decisi di organizzarmi per dedicarmi di più all’insegnamento delle verità bibliche. E così ho scoperto che ascoltare le persone e aiutarle a capire la Parola di Dio mi rende davvero felice.
Per esempio ho studiato la Bibbia con una donna vietnamita che era sempre triste e spesso aveva le lacrime agli occhi. Ora guarda alla vita con ottimismo e ama stare con i fratelli della congregazione.
Sia io che Cheri abbiamo trovato qualcosa di meglio di fama e bellezza. Anche se lavorare per il cinema era emozionante e ci ha fatto diventare famose, parlare alle persone di Geova Dio dà più soddisfazione perché reca gloria a lui. Abbiamo sperimentato di persona quanto sono vere le parole di Gesù: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere” (Atti 20:35).
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:39] |
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02/01/2016 19:23 |
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189) Mateo (1969-vivente)
lifeway777.blogspot.it
pseudonimo di Matthew Kaunda
indice di notorietà: **
paese: Zimbabwe
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Nato nel 1969 nella città di Masvingo, Zimbabwe sudorientale, Matthew Kaunda (che sceglierà il nome d'arte di Mateo) cresce professionalmente grazie alla collaborazione con Willom Tight - uno dei più celebri musicisti afro del suo paese - e la futura personalità radiotelevisiva Patience Musa, con i quali fonda il gruppo Mateo & Friends. Il progetto consegue una perfetta fusione di generi tanto diversi (Kaunda aveva un'anima soul, Tight era di cultura reggae, Patience nasceva come cantante jazz) e Mateo, sia come parte del gruppo che individualmente, raggiunge grande notorietà in patria soprattutto sul finire degli anni '90, con successi quali Vanodana, Pamuhacha, Wada Rugare e Asambe Africa.
Poco dopo la svolta, con la fede dei testimoni di Geova, abbracciata con tale slancio d'entusiasmo da indurlo ad abbandonare la musica pop per dedicarsi a tempo pieno all'opera di evangelizzazione. Scelta non agevole, non solo per la rinuncia alla carriera, ma anche per la necessaria frattura con il proprio tradizionalismo religioso, in pratica una fusione fra cristianità e culti indigeni e come tale impregnata di paganesimo. Significativamente, nel 2007 Kaunda aveva realizzato un brano intitolato Nditeererei ('Ascoltatemi', in lingua Shona), che sembra più che mai premonitrice del suo successivo percorso spirituale (Isaia 51:1, TNM: ' Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia, che cercate di trovare Geova').
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Video. Uno dei maggiori successi di Kaunda, Pamuhacha.
youtube.com
Breve resoconto della storia professionale di Mateo Kaunda:
intimatemomentswithzimmusicians.blogspot.it/2011/10/mateo-friends-heartbreak...
Articolo del portale di notizie NewsDay ove si menziona la conversione di Mateo:
www.newsday.co.zw/2015/06/30/mateo-hangs-up-guitar-turns...
Un brano (traduzione mia):
Ho dedicato la mia vita con tutto il cuore a servire il mio Creatore come membro dei Testimoni di Geova.
Questa decisione mi ha realmente portato ad una vita di vera gioia e soddisfazione.
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[Modificato da EverLastingLife 21/11/2020 19:41] |
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06/01/2016 13:03 |
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190) Francis del Rosario de Páez (1966-vivente)
allmusic.com
indice di notorietà: ***
paese: Repubblica Dominicana
ballerina e coreografa
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO (?)
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22/08/2005 pagg. 20-23)
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Per oltre un decennio, dal 1982 (appena sedicenne) al 1993, Francis Del Rosario è stata l'ammiratissima ballerina solista dei Los Hermanos Rosario, gruppo interprete (ma anche innovatore) del merengue, molto popolare fuori e dentro l'America Latina, che era formato dai suoi fratelli Pepe, Luis, Rafa e Tony. Coreografa oltre che ballerina, ha lavorato negli anni di maggior successo con i Rosario, producento album quali Otra Vez (1988), Acabando (1990), Los Mundialmente Sabrosos (1993), Los Dueños del Swing, Fuera De Seria e Insuperables (tutti del 1995), per citare solo i più gettonati. Otra Vez, Fuera De Seria e Insuperables sono da top ten nella categoria tropical/salsa, e Los Duenos Del Swing li supera tutti e tre, raggiungendo la terza posizione nella medesima classifica.
Francis Del Rosario sulle copertine di tre album dei Los Hermanos Rosario (dal sito allmusic.com):
rispettivamente Otra Vez, Acabando e Insuperables (in quest'ultima è la seconda da sinistra).
Il modo di ballare di Francis è tanto peculiare da essere all'origine di un vero e proprio stile di latino-americano, detto appunto a lo Francis Rosario. Diventa di fatto il vero simbolo del gruppo, che accompagna nelle varie tournée in USA, Canada, Santo Domingo, Colombia, Ecuador, Panamá, Puerto Rico e in diversi paesi europei. Nel 1991 sposa il trombettista Roberto Páez, che con i fratelli Freddy e Julio si era unito ai Los Hermanos Rosario.
Video. Esibizione televisiva degli Hermanos in uno show del 1987, con il brano Las Locas. Tony e Rafa tentano di dominare la scena al centro del palco, ma Francis la ruba a entrambi con le sue movenze da consumata professionista di merengue.
youtube.com
Freddy inizia a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova, aprendo la strada alle conversioni di Roberto, Julio e appunto di Francis. Benché la del Rosario abbia lasciato il gruppo ai tempi del battesimo (1994), non pare aver abbandonato completamente la carriera. Risulta ad esempio accreditata come musicista per l'album Aquí Estoy Yo (2011), di Milly Quezada.
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Francis del Rosario ha raccontato la storia della propria conversione nella Svegliatevi! del 22 agosto 2005 pagg. 20-23, che si riporta di seguito.
Esperienza di Francis del Rosario (Svegliatevi! del 22 agosto 2005 pagg. 20-23) - CLICCA PER VISUALIZZARE
Abbiamo trovato qualcosa di meglio
NARRATO DA FRANCIS DEL ROSARIO DE PÁEZ
Nel 1988 io e i miei fratelli ci esibimmo insieme ad altri gruppi musicali davanti a migliaia di spettatori al Madison Square Garden di New York. Il nostro gruppo, del quale ero la ballerina, ricevette un’accoglienza entusiastica. Quando eravamo piccoli era stato papà a porre le basi per il nostro successo.
MIO padre, anche lui musicista, notò che i miei sette fratelli maggiori avevano talento per la musica. Perciò vendette la nostra casa e comprò loro gli strumenti musicali e l’attrezzatura necessaria perché mettessero su un complesso. Allora ero solo una bambina, essendo nata pochi anni prima, nel 1966. La nostra famiglia viveva nella cittadina di Higüey, nella Repubblica Dominicana.
I miei fratelli si esibirono per la prima volta nel 1978 nella sala municipale di Higüey. In seguito si stabilirono a Santo Domingo, la capitale. Cominciarono a suonare e cantare il merengue con uno stile innovativo e perciò diventarono molto popolari [Nota in calce]. Il gruppo divenne noto come Los Hermanos Rosario (I fratelli Rosario).
Siccome il mio sogno era sempre stato quello di diventare una ballerina famosa, volevo unirmi ai miei fratelli. A una festa mio fratello Pepe, che era il leader del gruppo, mi invitò a esibirmi, presentandomi così: “Francis è una delle mie sorelle minori, la più piccola, e lei sì che sa ballare”. La mia esibizione piacque molto. Colsi l’occasione per dire a Pepe che volevo far parte del gruppo. Così a 16 anni cominciai a esibirmi a tutti i concerti dei Los Hermanos Rosario.
Sull’onda del successo
Prima di allora alcune cantanti avevano fatto parte di gruppi di merengue, ma nessun gruppo maschile aveva avuto una ballerina che danzasse al centro del palco. Preparavo io stessa le coreografie e inventai un nuovo modo di ballare per accompagnare i nostri arrangiamenti. Quando il mio stile diventò famoso fu chiamato a lo Francis Rosario (alla maniera di Francis Rosario).
Il testo di una nostra canzone, “Cumandé”, diceva: “Y ahora todo el mundo como Francis Rosario” (e ora fate tutti come Francis Rosario), e il pubblico imitava i miei movimenti. A volte, anziché ballare, gli spettatori restavano seduti per terra a guardarmi. In seguito per pubblicizzare un nostro concerto era sufficiente una mia fotografia e tutti capivano che avrebbero suonato Los Hermanos Rosario.
Dopo di me altri musicisti si unirono al gruppo, tra cui i tre fratelli Páez. Uno di loro, Roberto, il trombettista, sarebbe poi diventato mio marito. Anche i fratelli Páez contribuirono al successo del gruppo. Los Hermanos Rosario cominciarono a ricevere molti inviti per partecipare a spettacoli televisivi a Santo Domingo e fare concerti in altri paesi.
Nel 1988 andammo in tournée negli Stati Uniti e in Canada. Una delle nostre esibizioni fu quella al Madison Square Garden citata all’inizio. Vi parteciparono molti dei gruppi di merengue più famosi, ma il nostro fu quello più apprezzato dal pubblico. Dopo quello spettacolo gli organizzatori dei concerti ci facevano esibire sempre per ultimi, come il clou della serata. La mia danza era più che mai popolare e Los Hermanos Rosario avevano sempre più fan. Anche le vendite dei nostri dischi aumentavano vertiginosamente.
Viaggiavamo molto: Colombia, Ecuador, Panamá, Puerto Rico, Curaçao, Spagna, Germania e altri paesi. Ben presto diventammo uno dei gruppi musicali più gettonati dell’America Latina. Il ballo, il palco, i costumi e il trucco diventarono le cose più importanti della mia vita.
Quando ero nubile dicevo che, se mi avesse fatto la corte un uomo a cui non piaceva ballare, avrei lasciato lui piuttosto che il ballo. Tuttavia di lì a poco la mia scala di valori sarebbe cambiata.
Mi accorgo dei miei bisogni spirituali
Questo cambiamento cominciò nel 1991 mentre eravamo in tournée alle Isole Canarie. Io e Roberto eravamo sposati da poco. Suo fratello Freddy, anche lui un componente del gruppo, aveva iniziato a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova e portava sempre con sé le loro pubblicazioni.
Un giorno, nella stanza di Freddy, vidi il libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca e iniziai a leggerlo. Rimasi colpita dal capitolo intitolato “L’‘inferno’ esiste veramente?” Attirò la mia attenzione perché mia madre diceva che chi fa cose cattive sarebbe finito tra le fiamme dell’inferno. Perciò mi faceva paura.
Alcune settimane dopo, mentre eravamo ancora alle Canarie, ebbi un aborto spontaneo. Quando fui portata in ospedale dissi a Roberto di chiedere a Freddy il libro che avevo visto nella sua stanza perché volevo leggerlo mentre mi riprendevo. Quel libro mi piaceva moltissimo. Tra le altre cose imparai che l’inferno di cui parla la Bibbia è semplicemente la comune tomba del genere umano e che Dio non si è mai proposto di torturare qualcuno. (Geremia 7:31) Fui colpita dall’insegnamento biblico che i morti non sono consci di nulla. — Ecclesiaste 9:5, 10.
Quando tornammo nella Repubblica Dominicana Freddy fece venire un testimone di Geova a casa nostra. Egli ci parlò della speranza biblica della vita eterna su una terra paradisiaca, e questo suscitò anche l’interesse di mio marito. (Salmo 37:29; Luca 23:43) Chiedemmo uno studio biblico.
I miei valori cambiano
Man mano che progredivo nella conoscenza della Bibbia il mio punto di vista sul lavoro che mi piaceva così tanto cominciò a cambiare. I princìpi biblici iniziarono a modellare il mio modo di pensare. (Romani 12:2) Mi chiedevo: ‘Come faccio a ballare in questo modo con tutta la gente che mi osserva? Non è quello che voglio’. Pregavo Dio chiedendogli di farmi uscire da quella situazione. Parlai a mio marito di come mi sentivo, e anche lui la pensava così. “Sii paziente, tesoro”, mi disse. “Lascia prima tu il gruppo e poi farò lo stesso anch’io”.
Rimasi di nuovo incinta e, dato che la gravidanza limitava le mie esibizioni, ero libera di assistere più spesso alle adunanze cristiane nella Sala del Regno. Questo rafforzò sia me sia Roberto, che veniva anche lui alle adunanze, e ci fece comprendere quanto sia importante radunarsi con il popolo di Geova. Capimmo che per continuare a fare progresso nella via della verità avevamo bisogno dell’istruzione e dell’incoraggiamento che si riceve alle adunanze cristiane. (Ebrei 10:24, 25) Anche quando lavoravamo fuori della Repubblica Dominicana, io e Roberto cercavamo la Sala del Regno locale e assistevamo alle adunanze.
Dopo la gravidanza tornai a lavorare, ma senza passione. Il cambiamento divenne evidente e la stampa cominciò a criticarmi. Spesso mi veniva chiesto: “Perché non balla più come una volta?” Continuavo a pregare Geova di indicarmi una via d’uscita senza che questo creasse problemi con i miei fratelli. Avevo acquisito una parte dei diritti del gruppo e volevo evitare screzi con gli altri proprietari, i miei fratelli.
Quando rimasi nuovamente incinta dissi a Rafa, nuovo leader del gruppo dopo la morte di nostro fratello Pepe, che volevo dedicare più tempo ai bambini e che non sarei tornata a lavorare. Rafa mi disse di fare quello che ritenevo la cosa migliore. Nessuno dei miei fratelli si è mai opposto al fatto che studiassi la Bibbia, cosa di cui sono molto grata.
Una nuova vita servendo Geova
Nel 1993, dopo dieci anni nel gruppo, terminai la mia carriera di ballerina e mi dedicai senza riserve a Geova. Diventai una proclamatrice della buona notizia del Regno di Dio e, dopo che anche Roberto lasciò il gruppo, ci battezzammo nel 1994. (Matteo 24:14) Sia Freddy che Julio, l’altro fratello di Roberto, diventarono Testimoni, e lo stesso fece Manuel Pérez, un altro componente del gruppo. Tuttora servono Geova fedelmente.
Poiché il mio lavoro mi era sempre piaciuto tanto, molti non capivano perché avessi lasciato il mondo dello spettacolo. Alcuni, come un famoso produttore televisivo del nostro paese, pensavano che fosse solo una parentesi nella mia carriera. “Come tutti gli artisti, supererà questa fase e tornerà col gruppo”, azzardò. Ma questo non avvenne mai. Ero decisa a dedicarmi il più pienamente possibile a servire Geova.
Oggi abbiamo tre figli: Katty, Roberto e Obed. Cerchiamo d’insegnare loro che nella vita le cose spirituali sono più importanti di quelle materiali. Per esperienza possiamo metterli in guardia contro l’influenza ingannevole del mondo e dare loro una guida valida per la vita. Lo studio familiare della Bibbia che teniamo ogni settimana è molto utile e ci aiuta a rimanere uniti in un mondo in cui le famiglie tendono sempre più a dividersi.
Abbiamo cercato di insegnare ai nostri figli a considerare Geova una persona reale di cui possono avere fiducia. (Proverbi 3:5, 6; Ebrei 11:27) Abbiamo anche mostrato loro l’importanza di assistere e partecipare alle adunanze cristiane. Vedere crescere i nostri figli nella via della verità biblica è un dono di valore inestimabile. Negli ultimi due anni ho servito come pioniera ausiliaria, nome con cui i testimoni di Geova chiamano coloro che ogni mese dedicano 50 o più ore a parlare ad altri della loro fede. Mio marito inoltre serve da diversi anni come anziano nella congregazione cristiana.
Considero ancora il merengue una bella danza. Purtroppo, però, buona parte del merengue in voga oggi è alquanto diverso da quello di qualche tempo fa. In generale prima si trattava di musica sana. Oggi invece occorre essere molto selettivi per trovare del merengue accettabile.
Servire Geova non ha pari
Il mondo ha molto da offrire, ma bisogna vedere cosa c’è dietro. Questo vale anche per l’industria discografica, che può apparire molto allettante e innocua. In realtà non lo è. Molti che lavorano nell’ambiente hanno problemi con la droga e vivono una vita immorale. Quando ci si esibisce in uno spettacolo si è in compagnia di persone che vivono per il presente e non hanno princìpi. — 1 Corinti 15:33.
Abbiamo imparato che servire Geova non ha pari. Ricordo il senso di vuoto che provai quando tornai in albergo dopo uno dei nostri spettacoli più grandi. Ora capisco il motivo: non stavamo soddisfacendo il bisogno più importante, quello spirituale. — Matteo 5:3.
La nostra meta è quella di piacere al nostro Creatore, in modo particolare predicando e insegnando la buona notizia del suo Regno. (Matteo 24:14; Atti 20:35) Questo fa sì che la nostra famiglia sia felice e soddisfatta. Siamo davvero grati di far parte del popolo di Dio e di avere veri amici, fratelli e sorelle in fede, con i quali condividiamo la meravigliosa speranza della vita eterna nel nuovo mondo di Dio. — Marco 10:29, 30; 2 Pietro 3:13; Rivelazione (Apocalisse) 21:3, 4.
Nel mondo dello spettacolo guadagnavamo bene, ma conoscendo il nostro Dio, Geova, abbiamo trovato tesori spirituali che valgono molto più di quelli materiali. Siamo davvero lieti di servire un Dio che ha un proposito, un Dio felice che ci invita a confidare in lui! (Salmo 37:3) Siamo fermamente convinti di avere trovato qualcosa di molto meglio della fama e della ricchezza, e preghiamo Geova di aiutare noi e la nostra famiglia a fare la sua volontà per sempre.
[Nota in calce]
Il merengue è una danza a due tempi. Nella sua forma tradizionale veniva suonato da un piccolo gruppo di musicisti composto da fisarmonica, güiro (uno strumento metallico a forma di grattugia) e tambora (un piccolo tamburo a due superfici). Col tempo si formarono gruppi più grandi, che nella Repubblica Dominicana sono chiamati anche orquestas. Oggi molti gruppi di merengue hanno tastiere, sassofoni, trombe, conghe (particolari tamburi a forma di barile) e altri strumenti.
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:39] |
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191) Madalena Ferraz (anni '50-vivente)
lisboaemdisco.blogspot.com
indice di notorietà: **
paese: Portogallo
cantante pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? NO
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 08/08/1990 pagg. 22-25)
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Il fado è un genere popolare portoghese facilmente riconoscibile all'ascolto: accompagnata da un gruppo di tre-cinque strumenti tradizionali, ovvero una guitarra portuguésa o talvolta due, una viola do fado, un cavaquinho - altro strumento simile alla chitarra - e un baixo - basso portoghese - , una voce maschile o femminile canta versi generalmente nostalgici ispirati ad argomenti come la lontananza o la separazione dovute all'emigrazione ed altri temi amarognoli. Maestra indiscussa del lacrimoso genere fu Amalia Rodrigues (1920 – 1999), con la quale si può far coincidere la moderna età dell'oro di questa musica.
Malgrado abbia inciso solo tre album prima della conversione (1974), Madalena Ferraz è considerata dagli appassionati una degna epigona della Rodrigues e una rappresentante di rilievo del genere, al punto da essere eletta nel 1972 'regina del fado'. Fra le sue più note interpretazioni, quelle di A vida que não te dei, Eu sei, Amar não é um Pecado. Si è esibita con successo a Lisbona, Madrid, Barcellona, Saragozza e Bilbao, e, al di fuori di Spagna e Portogallo, in altri paesi europei, nell'America Latina (Brasile) e persino in Africa (Angola). Dopo il battesimo si consacra con entusiasmo al ministero a tempo pieno in varie località del Portogallo.
Video. Un successo della Ferraz, Amar não é um Pecado.
youtube.com
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Madalena Ferraz ha raccontato la storia della propria conversione nella Svegliatevi! dell'8 agosto 1990 pagg. 22-25, che si riporta di seguito.
Esperienza di Madalena Ferraz (Svegliatevi! dell'08 agosto 1990 pagg. 22-25) - CLICCA PER VISUALIZZARE
Una carriera di “cantante” che reca felicità duratura
ERO giovanissima quando intrapresi la carriera di cantante. Col tempo divenni famosa a Lisbona come cantante di fado. Si tratta di un tipo di musica portoghese di intonazione nostalgica. Ben presto mi esibivo in altre città del Portogallo oltre che alla principale stazione radio del paese, l’Emissora Nacional.
Poi il mio impresario organizzò una tournée in Spagna che includeva città come Madrid, Barcellona, Saragozza e Bilbao. Dopo uno spettacolo in Francia, trascorsi più di due anni nell’Angola, in Africa. Lì cantai in una città dopo l’altra e nel 1972 fui eletta “regina del fado”.
Tuttavia, avendo una voce di soprano, il mio vero, principale interesse era la musica classica. Così, tornata a Lisbona, cominciai a studiare questo genere di musica. Comunque, anche se completamente presa dalla mia carriera di cantante, non ero veramente felice. Sentivo dentro di me un vuoto spirituale. Desideravo essere vicina a Dio ma non sapevo come accostarmi a lui.
Nel 1973 andai in Brasile per una tournée. Una sera, dopo aver preso parte a uno spettacolo televisivo, fummo invitati a un cocktail. Non passò molto che la moglie del mio impresario brasiliano ci chiese cosa ne pensavamo delle difficili condizioni sociali e degli avvenimenti mondiali. Rimasi colpita dalla franchezza con cui espresse la sua fiducia che forse Dio aveva una soluzione che meritava d’essere presa in considerazione. Io dissi che credevo in Dio. Prima che la serata si concludesse mi offrì gentilmente un libro intitolato La Verità che conduce alla Vita Eterna. Solo in seguito mi resi conto che era una testimone di Geova.
Il mio ultimo disco
Poco dopo tornai in Portogallo per incidere il mio terzo disco, ma ben decisa a fare ritorno in Brasile per continuare la tournée. Non mi rendevo conto che questo sarebbe stato il mio ultimo disco.
Mentre ero a Lisbona venne a casa mia una giovane che cominciò a parlare delle benedizioni che il dominio del Regno di Dio avrebbe portato su questa terra. Ascoltai attentamente mentre leggeva dalla Bibbia i cambiamenti molto interessanti e graditi che Dio ha promesso a coloro che anelano alla giustizia.
Quello che udivo ebbe un enorme effetto su di me. Le condizioni che lei descriveva servendosi della Bibbia erano proprio ciò che avevo desiderato. Mi fu di grande conforto poiché anche se giovane, ero già divorziata: mio marito mi aveva lasciata per un’altra donna.
Potete immaginare la mia sorpresa quando poi questa ragazza mi offrì lo stesso libro che avevo ricevuto in Brasile! Le successive conversazioni mi fecero capire che nella vita c’era qualcosa di più prezioso della fama o della ricchezza. Ero decisa a saperne di più sulle meravigliose promesse contenute nella Bibbia.
Una decisione importante
Il mio settimanale studio della Bibbia fu un’esperienza molto piacevole. Cominciai subito a stringere un’intima relazione personale con il mio Creatore, Geova Dio.
Certo, dopo che ebbi deciso di rinunciare alla mia redditizia carriera di cantante di professione ebbi dei momenti difficili. Ci furono molte pressioni perché tornassi in Brasile. Poi mi offrirono un contratto per cantare a Porto, nel Portogallo settentrionale. L’idea era che, se stavo lontana da Lisbona, forse avrei cambiato idea e proseguito la mia carriera di cantante.
Tuttavia avevo già preso la mia decisione. Risolsi di andare a vivere in Francia presso la mia sorella sposata per sottrarmi ai tentativi di convincermi a tornare nel mondo dello spettacolo. Solo che lei e il marito si opposero fortemente alla mia nuova fede. Non mi permettevano neppure di fare il mio settimanale studio biblico in casa loro. Imperterrita, per non perdere lo studio facevo un viaggio di 30 chilometri fra andata e ritorno. Infine mi chiesero di lasciare la loro casa.
Trovandomi ora da sola, accettai lavoro presso una donna ricca. Stava organizzando una vacanza di tre mesi su un’isola greca di sua proprietà e mi invitò ad accompagnarla. Ma vidi quale pericolo si nascondeva nell’essere lontana dal popolo di Geova, così decisi di non fare il viaggio.
Quell’estate assistei invece alle sessioni portoghesi dell’assemblea di distretto dei testimoni di Geova tenuta nel 1974 a Tolosa, in Francia. Ci furono oltre 12.000 presenti. Lì mi battezzai per simboleggiare la mia dedicazione a Geova Dio. Fu la mia prima assemblea e, cosa degna di nota, fu l’ultima assemblea che i Testimoni portoghesi dovettero tenere all’estero essendo vietate in Portogallo le grandi assemblee. Dopo quell’anno fu permesso loro di tenere assemblee in Portogallo.
Un’altra carriera
Il mese di attività precongressuale che svolsi a Tolosa ebbe un profondo effetto su di me. Che privilegio incomparabile essere ogni giorno a contatto con coraggiosi fratelli e sorelle cristiani che per anni avevano mantenuto l’integrità in Portogallo sotto la dittatura di Salazar!
La vicinanza di persone impegnate nel ministero a tempo pieno fece nascere in me il forte desiderio di dedicarmi al ministero a tempo pieno come loro. Così, sei mesi dopo il mio battesimo, intrapresi questo tipo di ministero in Portogallo. Poco dopo fui invitata a svolgere un incarico speciale. E chi sarebbe stata la mia compagna? Maria Eulalia da Luz, la stessa Testimone che mi aveva offerto i libro Verità a Lisbona!
Un territorio difficile
Il nostro primo incarico speciale fu nel Portogallo meridionale. Dopo la rivoluzione del 1974 questa regione era stata sotto il dominio del partito comunista. Nelle cittadine della provincia di Baixo Alentejo regnava uno spirito di fanatismo. Fummo ben presto oggetto di aspra opposizione.
Nel tentativo di scoraggiarci degli uomini prendevano spesso a sassate la casa che avevamo in affitto, per cui passavamo molte notti insonni. Poi una bomba esplose facendo saltare la serratura della porta principale. Per quanto sembri incredibile, un uomo che aveva contrastato la nostra opera ci affittò allora una casa migliore, riconoscendo che era pericoloso per noi vivere così isolate. Un giorno, durante la nostra assenza, degli oppositori abbatterono la porta principale. Immaginate la nostra sorpresa quando al ritorno trovammo il nostro nuovo padrone di casa che faceva la guardia! Ringraziammo Geova della Sua protezione. — Salmo 145:18, 19.
Malgrado questa opposizione la nostra opera in quel territorio portò molto frutto. Quando lasciammo quella zona, avemmo la gioia di veder formare due nuove congregazioni dei testimoni di Geova, ognuna con una bella Sala del Regno.
Una vera sfida
Nel 1977 fummo mandate in un altro territorio, l’Arcipelago di Madeira. Sebbene in queste isole semitropicali il paesaggio sia così bello da lasciare senza fiato, dovevamo lavorare un territorio montuoso che ci lasciava esauste.
In questo territorio le persone erano esattamente l’opposto di quelle incontrate nel territorio precedente. La devozione religiosa era incentrata sui “santi”. C’era molto analfabetismo e la superstizione esercitava una forte influenza sulla vita delle persone. Potevamo effettivamente vedere gli effetti dei “gravi carichi” spirituali che gli ipocriti capi religiosi mettono sulle spalle della gente. Questo creò in noi un forte incentivo a recare ristoro spirituale, a ogni costo, a queste persone ‘affaticate e oppresse’. — Matteo 11:28, 29; 23:4.
Spesso ci dicevano che, essendo cattoliche, non avevano bisogno di nulla da noi. Chiedevo se dicevano ancora la meravigliosa preghiera del “Padrenostro”. Quando rispondevano affermativamente, menzionavo che il desiderio di tutti noi era che fosse fatta la volontà di Dio sulla terra, visto che di questi tempi l’uomo non sta facendo un gran che di buono. Se ne convenivano, domandavo se si chiedevano quale fosse la volontà di Dio per noi. Spesso con questo metodo riuscivo a destare il loro interesse, dopo di che ne seguiva un’amichevole conversazione.
Un giorno parlavo con una signora che mostrava interesse per il messaggio del Regno quando all’improvviso sobbalzai sentendo esplodere dei petardi tutt’attorno a me. L’assalitore era il figlio della signora interessata, un uomo dall’indole violenta. Mi scagliò addosso un libro con furia, colpendomi alle gambe. Brandendo una falce usata per la raccolta delle banane, minacciò di uccidermi, sollevando la falce sopra la mia testa. All’improvviso di tra i banani spuntò un altro uomo, l’unica persona che rispettava e temeva. L’uomo gridò con voce autorevole: “Cosa stai facendo?” e ciò impedì all’uomo infuriato di aggredirmi.
Mentre svolgevo l’opera lì la mia vita fu minacciata in altre due occasioni, e ogni volta vidi la protettiva mano di Geova su di me. (Salmo 68:19, 20) In effetti quel territorio si dimostrò sensibile alla buona notizia del Regno di Dio, e quando ce ne andammo il numero dei presenti alle adunanze era aumentato parecchio.
In un’altra zona dell’Arcipelago di Madeira cominciai a studiare la Bibbia con una signora il cui marito non era bendisposto nei nostri confronti. Ma rispettava moltissimo la Bibbia. Facendo il fornaio lavorava di notte, e quando si svegliava, a nostra insaputa, ascoltava mentre facevamo lo studio settimanale. Il suo interesse cresceva a ogni studio, ma il fatto che Dio si chiama Geova lo confondeva.
Decise di fare indagini per conto suo nella propria Bibbia, ma non riusciva a trovarla. Voleva scoprire la verità riguardo al nome di Dio ed era ansioso di trovare la sua “vecchia Bibbia autentica” per chiarire la cosa. Non molto tempo dopo, mentre si stava pulendo a fondo il panificio, fu trovata la sua preziosa Bibbia. Cercò premurosamente alcuni versetti, ed eccolo lì. Non c’erano dubbi, il nome personale di Dio era proprio Geova! (Salmo 83:18) In breve tempo fece notevole progresso e si battezzò. Oggi serve fedelmente nella congregazione.
L’ultimo territorio in ordine di tempo
Al presente servo a Braga, una città del Portogallo settentrionale. Per anni questo è stato un centro religioso sede di un’importante università nonché di un santuario cattolico. Ma chi avrebbe immaginato che sarebbe venuto il giorno in cui i fedeli di molte chiese sarebbero diminuiti? Eppure questo è ciò che sta accadendo.
Incontriamo molti che credono nell’evoluzione e che si dichiarano agnostici. La pubblicazione Come ha avuto origine la vita? Per evoluzione o per creazione?, presentando i fatti a sostegno della creazione, è un potente strumento per ‘rovesciare i ragionamenti e ogni cosa alta innalzata contro la conoscenza di Dio’. — 2 Corinti 10:5.
La carriera migliore
Ripensando agli scorsi quindici anni non ho dubbi sul fatto di avere scelto la carriera migliore, quella di usare la voce non per intrattenere ma per parlare ad altri delle meravigliose promesse di Dio. Il caloroso invito a usare la propria voce per dichiarare la “buona notizia” viene da Geova stesso ed è rivolto a tutti coloro che vogliono accettarlo. — Matteo 24:14; Romani 10:13-15.
Quale magnifica opportunità ci è stata data di cercar di toccare il cuore di coloro che sono “affaticati e oppressi”, incoraggiandoli a ‘venire e prendere l’acqua della vita gratuitamente’! (Rivelazione 22:17) È il messaggio stesso della Parola di Dio a toccare una corda sensibile nel cuore delle persone umili. La mia compagna ed io svolgiamo il ministero a tempo pieno e consideriamo un privilegio poter continuare a usare la voce non per guadagnare fama o ricchezza, ma per lodare Dio e recare ad altri benedizioni eterne.
Ritengo che la carriera di “cantante” che seguo ora sia di gran lunga superiore a quella intrapresa in precedenza, poiché faccio come disse il salmista: “Cantate a Geova, benedite il suo nome. Di giorno in giorno annunciate la buona notizia della sua salvezza”. (Salmo 96:2) — Narrato da Madalena Ferraz Martins.
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192) Fred Kida (1920-2014)
wonderfulrife.blogspot.com
indice di notorietà: ***
paese: USA
disegnatore di fumetti
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? dato non disponibile
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Americano - era nato a Brooklyn nel primo dopoguerra - ma di origini nipponiche, è stato uno dei più apprezzati disegnatori di fumetti (sia libri che giornali) del ventesimo secolo, conosciuto soprattutto per il personaggio Airboy (creato negli anni '40), un eroe dell'aviazione contrapposto alla sensuale Valkyrie, sua nemica e talvolta alleata. Per avere una pallida idea dell'importanza di Kida, si sappia che è considerato uno degli esponenti principali della cosiddetta Golden Age dei fumetti a stelle e strisce (i popolari comics); che ha lavorato fra gli altri per la Lev Gleason Publications (anni '50), per la celeberrima Marvel Comics (fra gli anni '50 e '70) e per il giornale The Amazing Spider-Man negli anni '80; che ha disegnato personaggi quali Iron Man, Godzilla, Flash Gordon e l'Uomo Lupo, per citare alcuni dei più noti; che è stato amico o assistente personale di professionisti del calibro di Dan Barry, Bill Fraccio (famoso soprattutto per fumetti western e horror), Jerry Iger, presso il cui studio aveva iniziato a lavorare nel 1941, Milton Caniff (il papà di Steve Canyon) e soprattutto Stan Lee, che non ha certo bisogno di presentazioni.
Copertine di fumetti (di vari anni) con Airboy, il personaggio che diede notorietà a Fred Kida. Nell'ultima è in compagnia di Valkyrie; l'ambiguo rapporto di inimicizia-amicizia fra i due era uno dei segreti principali del successo della serie.
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Mentre lavora alle dipendenze di Iger dà vita ad Airboy, nato dalla fantasia dello scrittore Charles Biro e pubblicato nel magazine Air Fighters Comics, successivamente ribattezzato Airboy Comics, in onore del suo principale eroe divenuto nel frattempo, grazie ai disegni di Kida, famosissimo. Airboy sarebbe uscito con regolarità solo fino agli anni '50, ma ripreso innumerevoli volte nei decenni successivi (e almeno sino al 2014). A partire dalla fine degli anni '40 Kida si affranca da Airboy per dedicarsi a fumetti western, polizieschi, a tema biblico e di altro genere. Lavora senza soluzione di continuità fino al 1987; la sua ultima collaborazione è per The Official Handbook of the Marvel Universe. Nel tempo libero si dedica anche alla pittura (sia di paesaggi che di ritratti) con pregevoli risultati. Si spegne nel 2014, alla bella età di 96 anni; era diventato due volte bisnonno.
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Articolo del Greenwich Time del 3 aprile 2014 in cui si fa menzione della scomparsa di Kida. Il grande fumettista è identificato come devotissimo testimone di Geova e si specifica che al momento della morte serviva come anziano di congregazione.
www.legacy.com/obituaries/greenwichtime/obituary.aspx?n=Fred-Kida&pid=1...
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Video. Gli appassionati dei vecchi fumetti di supereroi yankee apprezzeranno questo filmato privo di audio, che è costituito dall'intero episodio Moonbound (con protagonista Man-Wolf) pubblicato sul giornalino Creatures on the Loose, numero 37 (peraltro l'ultimo della serie, uscito nel settembre del 1975). A 0' 4'' si può leggere in basso il nome di Kida, accreditato con George Perez come illustrator della storia.
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:39] |
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08/04/2016 23:00 |
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SETTIMO INTERMEZZO
VIP EX-TESTIMONI DI GEOVA
torna alla prima parte (Michael Jackson, Michelle Rodriguez, Nate Quarry, Damo Suzuki, Gloria Naylor, Lello Florio, Kurt Metzger, Kim Holland, Kevin Campbell, Karla Tarazona, Ryan Sutter, Carol Swain, John De Nugent, Jacob Miller, Joshua Miller, Gary Botting, Heather Botting, Sherri Sheperd, Raymond Franz, James Penton, Jerry Bergman, Eric Alán, Barbara Grizzuti Harrison, Daniel Allen Cox)
- PARTE SECONDA -
25) OLIN R.MOYLE ** (ex-testimone di Geova). Avvocato, già collaboratore legale di Rutherford prima di Covington, alcuni anni dopo la defezione (1939) divenne un leader del movimento religioso United Israel World Union, finalizzato alla conversione dei cristiani al giudaismo.
mikertower.blogspot.com
26) MAUREEN MWANAWASA *** (ex-testimone di Geova). Moglie del defunto presidente dello Zambia Levy Mwanawasa, disassociata nel 2001 per il suo impegno politico. Il fatto suscitò tanto scalpore nel paese che fu addirittura annunciato a mezzo stampa ( link). Secondo alcune fonti, la Mwanawasa continua a frequentare le adunanze malgrado l'espulsione.
zambianwatchdog.com
27) LEO J.VOLPE * (ex-testimone di Geova). Dopo essersi distinto come coraggioso obiettore di coscienza durante la Seconda Guerra Mondiale, sostenne di avere avuto una visione di 'Yahweh' che gli affidava l'incarico di profeta e gli comandava di abbandonare i testimoni di Geova. Nel 1973 fondò la Restored Israel of Yahweh, un gruppo religioso i cui componenti credono che Volpe (morto nel 2000) fosse in realtà il profeta Geremia risorto.
openlibrary.org
28) PAUL S.L.JOHNSON ** (ex-testimone di Geova). O meglio ex-Studente Biblico, in base alla denominazione di allora. Di origini ebraiche e in precedenza affiliato ai metodisti e ai luterani, nel 1903 conobbe gli insegnamenti della Watch Tower Society e divenne in pochi anni amico e assistente personale di Russell, l'iniziatore dei Testimoni moderni. Lasciò l'Organizzazione nel 1916, in dissenso con Rutherford, che l'anno successivo ne sarebbe divenuto il secondo presidente. Successivamente formò il movimento cristiano Laymen's Home Missionary, il quale, fra l'altro, trae ispirazione dagli Studi sulle Scritture di Russell, usa correntemente il nome 'Geova' e nega la Trinità.
evi.com
29) GILENA HOOTON ** (ex-testimone di Geova). Una ex-sorella di mestiere glamour model, non propriamente morigerata, che ha ammesso di aver lasciato i testimoni di Geova dopo aver scoperto il sesso ( link). W la sincerità...
dailystar.co.uk
30) THANDIWE BANDA *** (ex-testimone di Geova). Seconda moglie (di trent'anni più giovane) di Rupiah Bwezani Banda, ex presidente dello Zambia (mandato 2008-2011), e dunque first lady dello Zambia nel medesimo periodo. Docente universitaria di scienze politiche, era stata testimone di Geova e pioniera regolare prima di dell'abbandono.
ukzambians.co.uk
31) RYAN CONNER ** (ex-testimone di Geova). Cinque matrimoni (e una figlia) alle spalle: il primo con un testimone di Geova, nei tempi non sospetti in cui era pure lei una Testimone battezzata e, a quanto sembra, una pioniera regolare. Solo dopo scopre la sua vera 'vocazione': attrice pornografica. Negli ultimi anni ha sensibilmente ridotto i suoi 'impegni professionali' per sopraggiunti limiti di età.
pinterest.com
32) JULIANA DEVER ** (ex-testimone di Geova o inattiva critica). Moglie dell'attore di Hollywoodland Seamus Dever, e attrice essa stessa di cinema ( Mangler Reborn e altri, sempre in ruoli di secondo o terzo piano) e TV ( Castle; Criminal Minds), è cresciuta in una famiglia di testimoni di Geova, non si sa se arrivando a battezzarsi. Nel 2006 dichiarò al St. Louis Post-Dispatch di serbare un ricordo infelice del suo passato da testimone di Geova, e che aveva intenzione di portare al cinema tale esperienza ricavandone una sceneggiatura: non risulta, però, che l'infausto progetto si sia mai concretizzato.
magweb.com
33) RENÉ MARIE *** (ex-testimone di Geova). Autrice di canzoni e cantante americana di musica jazz. Ha iniziato la propria carriera alla tarda età di 42 anni. Ha al suo attivo una dozzina di dischi, con brani composti in grande maggioranza da lei stessa. Come artista è nota per le contaminazioni musicali (il Boléro di Ravel, Suzanne di L.Cohen) e per la sua sensibilità a problematiche sociali e razziali. Ha anche composto un intero one-woman show, intitolato Slut Energy Theory - U'Dean e incentrato sul tema degli abusi sessuali.
songkick.com
34) RAPHAEL NARBAEZ JR. ** (probabile ex-testimone di Geova). Comico texano ma di origini latine, è nato in una famiglia di testimoni di Geova. Le notizie sul suo conto sono contraddittorie: da qui si evince che è nato verso il 1964, e che era ancora testimone di Geova dopo i 20 anni, pare anche con incarichi di responsabilità; in questa pagina invece lui stesso afferma che avrebbe lasciato i testimoni nel 1979, e quindi a soli 15 anni. In quest'ultima intervista dice inoltre di essersi allontanato per aver maturato la convinzione che la verità può essere trovata semplicemente leggendo la Bibbia (cioè senza intermediazioni di sorta); solo che poi è diventato... musulmano.
brasileirosmuculmanos.net
35) GEVORG PETROSYAN ** (ex-testimone di Geova o inattivo critico). Uno stravagante personaggio, detto il georgian armenian “Caruso”, che intrattiene i clienti a bordo del suo taxi intonando arie d'opera. Ha partecipato con successo al Got Talent del suo paese.
youtube.com
36) SANDRA SCREAM ** (ex-testimone di Geova). Vero nome Zorena Dombrowski, è l'ennesima attrice hard ex-testimone di Geova, descritta da qualcuno come persona sensibile e dalle capacità recitative non spregevoli. Si era battezzata a sedici anni. Dopo essere stata introdotta nel cinema porno dal futuro marito Woody Long, ha lavorato nel genere per tre anni soltanto (1990-1993) prima di essere travolta - sembra - da una crisi mistica.
zagrebnights.com
37) MARC MAHÉLÉ LIÈKO BOKUNGU *** (ex-testimone di Geova). Dopo aver lasciato i testimoni di Geova, divenne generale dell'esercito del presidente congolese Mobutu (1965-1997), del quale aveva lavorato in precedenza come guardia del corpo. Con il dittatore fu sempre legato da un rapporto fatto di profonda stima, ma anche di avversione, dovuta al suo atteggiamento - poco gradito nel regime - di totale rifiuto della corruzione. Relegato a incarichi di basso profilo, fu infine assassinato dai lealisti di Mobutu (fra i quali, secondo alcuni, anche un figlio di Bokungu), mentre stava tentando di trattare la resa del governo all'avversario politico Laurent Kabila, che avrebbe poi destituito Mobutu nel 1997.
voiceofcongo.net
38) DEBORAH FRANCES-WHITE *** (ex-testimone di Geova). Adottata da una famiglia australiana di testimoni di Geova e battezzatasi come tale, dopo aver lasciato famiglia e religione ha viaggiato per mezzo mondo prima di stabilirsi a Londra, ove è diventata una stand-up comedian, cioè una protagonista di spettacoli comici con un solo personaggio, i quali (benché talvolta basati sull'improvvisazione) sono di solito anche scritti da lei. Possiede inoltre un'azienda, The Spontaneity Shop, finalizzata al miglioramento della comunicazione individuale.
chortle.co.uk
39) TONY DUSHANE ** (inattivo critico). Giornalista ( San Francisco Chronicle, Mother Jones, LA Weekly, The Rumpus, il webzine Cherry Bleeds ed anche Penthouse, la famosa rivista erotica), deejay e presentatore radiofonico ( Drinks with Tony), e sceneggiatore per la radio e la televisione. E' autore del romanzo Confessions of a Teenage Jesus Jerk, fortemente critico verso i testimoni di Geova, religione in cui è stato allevato e della quale fa tecnicamente ancora parte.
whytherearewords.com
40) FRITZ SPRINGMEIER ** (ex-testimone di Geova). Controverso (a dir poco) scrittore statunitense complottista e right-wing (ideologia che postula la necessità delle disuguaglianze sociali), sostiene l'esistenza di forze sataniche finalizzate a permettere a certune organizzazioni di assumere il controllo del pianeta. Ha scritto vari libri, fra cui quello d'esordio, The Watchtower & the Masons, in cui vorrebbe dimostrare i legami fra le convinzioni di Charles Russell - fondatore dei moderni testimoni di Geova - e la Massoneria, e alcuni testi sul controllo mentale. E' stato condannato e imprigionato per rapina a mano armata e altri reati.
thetruthseeker.co.uk
41) TRISHY DISHY ** (ex-testimone di Geova). Nome d'arte di Trish Karr, a guardarla abbigliata in stile 'pugno in un occhio' e con frustini e altri aggeggi sadomaso per le mani, sembra una specie di drag queen in gonnella. Si tratta in realtà di una eccentrica party planner australiana, cioè una organizzatrice di feste costose e non proprio da ritrovo parrocchiale, con un insospettabile passato da sobria testimone di Geova. A questo link si possono vedere anche alcune vecchie foto 'teocratiche', come quella del battesimo e della Karr in predicazione.
dailymail.co.uk
plus.google.com
42) RYAN KENNEDY ** (probabile ex-testimone di Geova). Concorrente del reality canadese francofono The Voix (quarta stagione, 2016), ove ha interpretato Springsteen, Dylan e Robert Charlebois, per essere infine eliminato ai Live Shows della decima puntata. Cresciuto in una famiglia di Testimoni, ha alle spalle un matrimonio cristiano finito male, poi ha fatto coppia (ironia del caso) con un'altra ex-testimone di Geova. In un'intervista ( link) ha spiegato che per darsi al pop si è visto costretto a lasciare i testimoni di Geova: forse dovrebbe fare un salto in questo 3D.
journalacces.ca
43) DAIANA LOU ** (ex-testimone di Geova). "Daiana Lou" è il nome d'arte sia della cantante pop (al secolo Daiana Mingarelli) che del duo di cui fa parte insieme a Luca Pignalberi, partecipanti del talent X-Factor nell'edizione 2016. Nella puntata del 15 settembre del seguitissimo programma, subito dopo la propria esibizione, la Mingarelli aveva tirato una inattesa bordata ai testimoni di Geova accennando ad un infelice passato trascorso fra i medesimi e suscitando il comprensibile gaudio dei fuoriusciti dissidenti. Due mesi più tardi il complessino, dopo una prova non proprio esaltante, ha abbandonato volontariamente e mestamente il programma per 'motivazioni etiche' che sono sembrate ai più un debole pretesto (un esempio: link).
corriereadriatico.it
44) DANIEL KOKOTAJLO * (ex-testimone di Geova). Cineasta britannico, dopo qualche short di poca rilevanza ha esordito nel lungometraggio nel 2017 con il film a basso costo (mezzo milione di sterline) dal "fantasioso" titolo Apostasy nel quale, a rimorchio di una moda che fino a ieri era seguita solo in letteratura, riversa la sua esperienza di ex-testimone di Geova. L'opera, uscita in UK, Canada ed India, non ha avuto alcun successo di pubblico.
screendaily.com
45) ROBIN DE RUITER * (ex-testimone di Geova). Olandese trapiantato in Spagna, altro scrittore complottista al pari di Springmeier (#40), dopo studi teologici ha dato alle stampe vari libri nei quali sposa le tesi più paradossali, compresa quella per la quale i testimoni di Geova sarebbero in realtà un setta satanica ( De verborgen macht achter de Jehova's Getuigen, del 1994). Altri soggetti delle sue fantasiose ricostruzioni sociali e politiche sono l'ex dittatore iugoslavo Milosevic, l'ex presidente USA Bush e l'industria cinematografica hollywoodiana.
compartelibros.com
46) MICHELE LOPRIENO ** (ex-testimone di Geova). Pugliese, è attore di fiction per TV locali ( E.R. Medici al capolinea, ove interpretava il dottor Giorgio Clone; Black Ice - Pirati nella rete), teatro e pubblicità, con comparsate anche in alcune produzioni RAI. Il suo ruolo televisivo di maggior rilievo cade nel 2019, quando è scelto come tronista dello show di Canale 5 Uomini e donne.
italianartist.it
47) JAMES ZIMMERMAN * (ex-testimone di Geova). E' fra gli ideologi dell'ente americano no-profit Minnesota Atheists, che promuove le scienze secolari e la separazione fra politica e religione. Ha scritto un libro, Deliverance at Hand!: The Redemption of a Devout Jehovah's Witness, che sin dal titolo fa 'il verso' alla sua precedente professione di fede, citando il tema dell'assemblea di distretto del 2006.
amazon.com
48) ALAN JOHN MILLER ** (ex-testimone di Geova). Fra le "trovate mistiche" di maggior successo del nuovo millennio è senz'altro da citare l'australiana Divine Truth, movimento fondato dall'ex ingegnere informatico Alan Miller, che sostiene di essere una reincarnazione di Cristo. Difficile stilare un elenco esaustivo dei vaneggiamenti del gruppo e del suo leader; afferma di aver conosciuto i filosofi greci e i patriarchi biblici nell'aldilà; che la sua compagna, Mary Suzanne Luck, è a sua volta una reincarnazione di Maria Maddalena; che nei prossimi anni si verificheranno eventi catastrofici in seguito ai quali un nuovo continente sorgerà nei pressi delle isole Hawaii. Miller è un ex anziano dei testimoni di Geova.
ilgiornale.it
vai alla terza parte (Ornette Coleman, Rolf Furuli)
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[Modificato da EverLastingLife 22/01/2021 23:44] |
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08/04/2016 23:36 |
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193) Rakel Koivisto (1917-2009)
Svegliatevi! 04/2007 pag.22
indice di notorietà: ***
paese: Finlandia
scultrice
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 04/2007 pp.19-22)
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Non si direbbe, ma questa mite signorina attempata è stata una delle maggiori scultrici finlandesi del XX secolo. Nata nella campagna di Perniö, sud della Finlandia, nel 1917, rivela sin da bambina una inclinazione fuori del comune nella scultura (specialmente in legno) per la quale i suoi familiari la inducono a iscriversi all’Università dell’arte industriale di Helsinki, presso cui si laurea nel 1947. Tre anni dopo viene indetto un concorso per un monumento ai caduti della II Guerra Mondiale. La Koivisto se l’aggiudica con quello che è tuttora considerato il suo capolavoro, una imponente statua in granito alta più di 5 metri, intitolata Paluuton tie (= ‘La via del non ritorno’), e attualmente esposta in un parco di Tuusula.
Alcuni turisti visitano l’opera più conosciuta della Koivisto, Paluuton tie, a Tuusula.
kolumbus.fi
La Koivisto non presenziò alla cerimonia patriottica nel corso della quale la sua opera fu disvelata, perché nel frattempo era diventata testimone di Geova. Nel 1953 iniziò il servizio di pioniera; nel 1957 conobbe Anja Keto, che sarebbe rimasta la sua compagna d’opera per quasi 50 anni, durante i quali le due svolsero l’opera nella capitale Helsinki, a Jalasjärvi, Ylistaro, Turku e altre città del paese scandinavo, e portarono alla Verità oltre 40 persone.
Alcune sue celebri opere monumentali sono esposte in varie località della Finlandia e costituiscono oggetto d’ammirazione di turisti ed esperti: fra le molte, Jälkeentulevien perintö (Viitasaari), una Pietà custodita in una chiesa di Uusikaupunki ed una fontana a Jalasjärvi. La Koivisto continuò a lavorare come scultrice anche dopo il battesimo e l’inizio della carriera missionaria, dedicandosi prevalentemente alla realizzazione di sculture di piccole dimensioni. Nel 1978 le è stato concesso un vitalizio per i suoi meriti artistici. È deceduta a Turku nel 2009, la sua ultima assegnazione, due anni dopo aver raccontato la storia della propria vita alla Svegliatevi, che si riporta di seguito.
Esperienza di Rakel Koivisto (Svegliatevi! aprile 2007 pagg. 19-22) - CLICCA PER VISUALIZZARE
Qualcosa di più eterno dell’arte
Narrato da Rakel Koivisto
Nel 1950 fu indetto un concorso nazionale per la realizzazione di un monumento in onore dei caduti della seconda guerra mondiale. Con la mia proposta vinsi il concorso. Un anno dopo, in una solenne cerimonia svoltasi a Tuusula (Finlandia) fu scoperto l’enorme monumento di granito che avevo scolpito, ma io non presenziai. Lasciatemi spiegare perché.
SONO nata nel 1917, ultima di otto figli. Vivevo con la mia famiglia in un paesino di campagna della Finlandia meridionale e, benché fossimo poveri, ero felice e serena. I miei genitori erano una coppia unita e credevano in Dio, per cui ci insegnarono ad apprezzare le cose spirituali. Papà aveva comprato una Bibbia che in casa nostra era tenuta in grande considerazione.
Da piccola scolpivo statuette di legno. I miei parenti ritenevano che il mio lavoro fosse eccezionale, così mi spronarono a intraprendere studi artistici. A suo tempo feci domanda per frequentare l’Università dell’arte industriale di Helsinki, domanda che fu accettata. Era un’università prestigiosa, il cuore pulsante della vita artistica finlandese, e io che ero solo una ragazza di campagna ne rimasi affascinata. Quando nel 1947 mi laureai, credevo di poter fare qualcosa che avrebbe lasciato il segno in questo mondo.
La svolta
A un certo punto i miei obiettivi cambiarono radicalmente. Un giorno mia sorella Aune venne da me e mi disse eccitata: “Ho trovato la verità!” Le avevano dato il libro “Sia Dio riconosciuto verace”, edito dai testimoni di Geova. La cosa mi lasciò indifferente. Non molto tempo dopo notai che una ragazza che era stata mia compagna di studi aveva lo stesso libro. Feci un commento ironico, ma lei ribatté: “Smetti di ridere! Questo libro ti aiuterà a capire la Bibbia”. Mi feci dare il libro e lo lessi praticamente tutto d’un fiato. Non ci trovavo più niente da ridere, anzi, mi ero convinta che i Testimoni avessero la verità. Mi ero pure resa conto che Geova Dio mi stava offrendo qualcosa che l’arte non può dare, la vita eterna.
Quando li conobbi, i Testimoni non mi invitarono alle loro adunanze, così pensai che fossero solo per i membri. Quindi fui io stessa a chiedere se potevo assistervi. Fu un piacere apprendere che le adunanze cristiane sono aperte a tutti. Frequentando le adunanze rafforzai la mia fede e decisi di dedicare la mia vita a Geova. Il 19 novembre 1950 resi pubblica questa mia decisione quando io e mia sorella ci battezzammo. Fu una grande gioia per noi quando anche le altre quattro nostre sorelle e i nostri cari genitori divennero in seguito Testimoni.
Quale carriera dovevo scegliere?
Mentre studiavo la Bibbia con i Testimoni, la mia carriera artistica procedeva a gonfie vele. Dopo la laurea lavorai come assistente di un professore di scultura. Poi, come ho detto all’inizio, vinsi un concorso nazionale con la mia proposta per un monumento ai caduti della seconda guerra mondiale. Il titolo che suggerii fu “La via del non ritorno” e rispecchiava il mio nuovo punto di vista sulla guerra. (Isaia 2:4; Matteo 26:52) La scultura, alta più di cinque metri, fu scoperta in occasione di una cerimonia patriottica e così non presenziai perché questo tipo di cerimonia non era in armonia con le mie convinzioni basate sulla Bibbia.
La mia fama di artista intanto cresceva; divenni molto nota e ricevetti promettenti offerte di lavoro. Tuttavia cominciai a chiedermi a cosa volevo dare la precedenza. Amavo il mio lavoro ma il desiderio di aiutare altri in senso spirituale era ancora più forte. Questo è il motivo per cui nel 1953 cominciai il servizio di pioniere, o evangelizzatore a tempo pieno dei testimoni di Geova.
A volte mi dicevano che stavo sprecando il mio talento. Mi rendevo conto però che qualsiasi successo personale come scultrice avessi ottenuto sarebbe stato temporaneo. Col tempo anche i monumenti di granito si sgretolano. Ma come pioniera potevo usare la maggior parte del mio tempo per aiutare altri a incamminarsi sulla via della vita eterna. (Giovanni 17:3) Tuttavia non accantonai del tutto l’arte della scultura. Ogni tanto mi dilettavo a fare delle statuette che poi vendevo per mantenermi.
Mi sposto in una zona rurale
Nel 1957, dopo aver fatto la pioniera a Helsinki per quattro anni, fui invitata dalla filiale dei testimoni di Geova della Finlandia a prestare servizio a Jalasjärvi, un comune nelle campagne della Ostrobothnia del sud. Dovevo raggiungere Anja Keto, che aveva 17 anni meno di me. Non conoscevo Anja ma accettai e mi trasferii da lei volentieri. Eravamo le uniche Testimoni della zona, per cui ci impegnavamo nel servizio quasi sempre insieme. Divenimmo ben presto amiche inseparabili.
Spostarmi a Jalasjärvi significò tornare alla semplice vita di campagna cui ero stata abituata fino a 20 anni addietro, prima di entrare negli ambienti artistici della capitale. L’inverno era particolarmente rigido e a volte dovevamo arrancare in mezzo alla neve che ci arrivava sino ai fianchi. Abitavamo in una casetta di legno che era tutt’altro che lussuosa. Attingevamo l’acqua da una sorgente vicina e ogni tanto quella che portavamo in casa gelava durante la notte. Ma non ci mancava niente. (1 Timoteo 6:8) Furono giorni felici e intensi.
Un’attività soddisfacente
In principio, tuttavia, le nostre fatiche non sembravano dare grandi risultati perché gli abitanti del posto avevano dei pregiudizi nei nostri confronti. Per aiutarli a capire la nostra opera organizzammo proiezioni di film prodotti dai testimoni di Geova, come ad esempio La Società del Nuovo Mondo all’opera e La felicità della Società del Nuovo Mondo. Questi film diedero loro la possibilità di conoscere noi e la nostra organizzazione e di vedere gli effetti positivi che le nostre attività avevano su persone di tutto il mondo. A queste proiezioni ci furono molti presenti.
In un’occasione Eero Muurainen, un sorvegliante viaggiante dei testimoni di Geova, proiettò il film La Società del Nuovo Mondo all’opera in una sala comunale. Il locale si riempì a tal punto che riuscii a stento a trovare un posto nell’angolo più lontano della sala. Dovetti rimanere in piedi appoggiata al muro, reggendomi su una gamba sola, perché non c’era spazio per mettere l’altro piede per terra. Dopo la proiezione molti si avvicinarono e ci chiesero di far loro visita.
Nelle fattorie facevamo anche ascoltare discorsi biblici registrati servendoci di un grande registratore. Una volta avevamo preso accordi per far ascoltare uno di questi discorsi alle sette di sera in casa di una famiglia, e avevamo invitato l’intero paese a essere presente. Quella mattina uscimmo di buon’ora in bicicletta per andare a predicare in un paesino distante circa 25 chilometri, pensando di fare ritorno prima di sera. Ma quando facemmo per andarcene, la strada non c’era più: la pioggia l’aveva trasformata in un pantano.
Alla fine le biciclette erano così incrostate di fango che le ruote non giravano più e dovemmo portare le bici a casa di peso. Di conseguenza solo nella tarda serata potemmo ripartire per andare all’appuntamento. Trasportammo con fatica il pesante registratore e arrivammo alle dieci di sera. Eravamo sicure che ormai fossero andati via tutti. Ma con nostra sorpresa la casa era piena di persone che ci aspettavano. Dopo il discorso ci fu un’animata conversazione. Quando nelle prime ore del giorno dopo arrivammo finalmente a casa, eravamo stanche morte ma felicissime!
Dato che i paesini erano molto lontani gli uni dagli altri, i Testimoni della regione ci aiutarono a comprare un’auto, un vecchio veicolo di fabbricazione russa che ci rese molto più facile predicare. In seguito l’auto diventò famosa perché durante una sua visita il vescovo della diocesi parlò ai parrocchiani di due signore con un’auto blu e disse loro di non farle entrare in casa. Gli avvertimenti sortirono un effetto immediato. Le persone volevano sapere chi erano queste due signore e cosa le rendeva tanto pericolose! Data la loro curiosità facemmo molte belle conversazioni bibliche. Veraci davvero sono queste parole di Isaia: “Qualsiasi arma formata contro di te non avrà successo”. — Isaia 54:17.
Col tempo la nostra opera portò frutto e cominciammo a tenere adunanze settimanali con un piccolo gruppo di interessati. Infine il gruppo crebbe e nel 1962 fu formata una congregazione di 18 Testimoni, prevalentemente donne. Due anni dopo io e Anja fummo trasferite nel comune di Ylistaro, nella stessa regione.
Un ambiente da cui traevo ispirazione
Ci piaceva vivere nel nuovo territorio poiché potevamo godere della bellezza e della tranquillità della campagna, ma quello che ci piaceva di più erano le persone. In genere erano ospitali e amichevoli. È vero che tante erano attaccate alla religione e animate da uno spirito patriottico e a volte ci respingevano arrabbiate, ma altre mostravano profondo rispetto per la Bibbia. Parecchie volte, quando tiravamo fuori la Bibbia, le donne smettevano di fare le faccende per ascoltare e gli uomini si toglievano il cappello, che altrimenti sembrava incollato alla loro testa. Certe volte, quando studiavamo la Bibbia, l’intera famiglia e perfino i vicini venivano ad assistere allo studio.
Dalla gente sincera e onesta che incontravo nel servizio traevo ispirazione per le mie sculture. Quando avevo un po’ di tempo prendevo dell’argilla e cominciavo a modellarla. Dato che mi ha sempre affascinato l’aspetto incantevole e umoristico degli esseri umani, quasi tutte le statue che facevo rappresentavano persone. Molte erano statue di donne che sbrigavano le faccende. L’articolo di una rivista disse delle mie sculture: “Trasmettono il calore della terra e un senso di pace e di equilibrio, con un pizzico di umorismo. . . . L’affetto per la gente, supportato da notevoli capacità artistiche, è la fonte di ispirazione per queste creazioni”. Tuttavia stavo attenta a non dare troppa importanza all’arte. Mi attenevo alla mia decisione di servire Geova a tempo pieno.
Nel 1973 ricevetti un’offerta di lavoro che non mi sarei neppure sognata di rifiutare. Mi fu chiesto di creare con l’argilla un grande rilievo per il nuovo ingresso della filiale finlandese dei testimoni di Geova a Vantaa. Come tema di quest’opera fu scelto Salmo 96:11-13. Fui molto felice di poter usare le mie capacità per lodare Geova.
Dato che negli anni in cui ero pioniera realizzare sculture era solo un hobby, rimasi sorpresa quando alla fine degli anni ’70 mi venne assegnato un vitalizio per meriti artistici. Naturalmente fui grata di quell’aiuto finanziario, ma pensai fra me e me: ‘È questo tutto ciò che avrei conseguito se avessi dedicato la mia vita all’arte? Qualche soldo in più per rendere più sicura l’età della pensione?’ Era ben poco in paragone con la ricompensa della vita eterna! — 1 Timoteo 6:12.
Di nuovo in città
Quando nel 1974 fummo mandate a Turku, una grande città, fu un grande cambiamento nella nostra vita e nel nostro ministero. A quell’epoca si stavano costruendo nella città molti nuovi palazzi e l’arrivo di altra gente fece sorgere il bisogno di proclamatori del Regno. Dapprima non fummo molto felici di essere state mandate in un centro urbano. Sembrava più difficile predicare a gente di città, perché molti erano apatici. Ma a poco a poco ci abituammo a quel nuovo territorio e trovammo molti che apprezzavano le verità della Bibbia.
Nel corso del tempo io e Anja abbiamo avuto il privilegio di aiutare più di 40 persone a dedicare la loro vita a Geova. Che gioia danno al nostro cuore questi figli spirituali! (3 Giovanni 4) Negli ultimi anni la mia salute è andata peggiorando, ma ho sentito di più il sostegno di Geova, l’amore della congregazione e l’“aiuto rafforzante” della mia cara compagna di servizio, Anja. (Colossesi 4:11; Salmo 55:22) Credo che quando ci conoscemmo, quasi 50 anni fa, nessuna delle due avrebbe potuto immaginare che avremmo fatto le pioniere insieme per tutta la vita.
Secondo un detto popolare, “la vita è breve ma l’arte è per sempre”. Tuttavia non è stato questo il mio motto. Piuttosto sono d’accordo con le parole dell’apostolo Paolo riportate in 2 Corinti 4:18: “Le cose che si vedono sono temporanee, ma le cose che non si vedono sono eterne”. Tutte le gioie che ho avuto quale artista, “le cose che si vedono”, sono state temporanee. Non si possono minimamente paragonare alle gioie che ho avuto nel servizio di Geova, e non danno la vita eterna. Sono molto contenta di avere dedicato la mia vita alle “cose che non si vedono”, cose che sono più eterne dell’arte!
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L’opera Jälkeentulevien perintö, esposta a Viitasaari.
hotarju.kuvat.fi
Alcune statuette di Rakel Koivisto (appartenenti a collezioni private), dal sito bukowskis.com.
L’ultima immagine mostra le iniziali autografe dell’autrice
e l’anno di realizzazione (1953) della seconda delle due statuette.
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:47] |
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07/05/2016 10:27 |
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194) Layton Kor (1938-2013)
banff.it
indice di notorietà: ***
paese: USA
alpinista
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Autentica leggenda statunitense dell'alpinismo, era nato nel Minnesota nel 1938 e da ragazzo si era avviato al mestiere di muratore. Iniziò ad allenarsi a livello amatoriale in Texas proprio mentre faceva questo lavoro, facendosi strada a colpi di piccone in un terrapieno di argilla. Di lì a poco si dedicò all'alpinismo professionistico, compiendo le arrampicate più spericolate fra la fine degli anni '50 ed il decennio successivo.
Il numero esatto delle sue imprese da rocciatore non è noto, ma verosimilmente oltrepassa il centinaio. Dal 1959 compì otto grandi arrampicate nel Colorado, muovendosi fra il Canyon di Eldorado (con le scalate lungo Yellow Spur, Psycho, T2, Naked Edge, Canary Pass), Longs Peak ed il Black Canyon. Effettuò inoltre cinque grandi scalate nei deserti dello Utah, tre in California (nella splendida Yosemite Valley) e una in Canada ( Mount Proboscis). Il libro Fifty Classic Climbs Of North America di Steve Roper e Alan Steck annovera due delle imprese di Kor (fra cui quella con Ingalls a Castleton Tower (Utah)) fra le cinquanta più memorabili scalate eseguite nel Nord America.
Durante la scalata della Bell Tower in Colorado (1961).
dailycamera.com
Durante la scalata alla South Sister ( Monument Valley), nel 1967.
pinterest.com
Nella seconda metà degli anni '60 Kor, sposato e padre di due figli, si unì alla religione dei testimoni di Geova. A proposito di questa svolta, Kor dichiarò ( link) che la religione 'gli aveva fornito una dose di energia molto più potente di quanto abbiano fatto dieci anni di arrampicate estreme'. La conversione lo indusse a prediligere da allora scalate meno rischiose, e, nella sua autobiografia Beyond the Vertical (1983; si veda anche la scheda di L.Kor nel 3D dei testimoni di Geova scrittori: link), dichiarò che mettere a repentaglio la vita per questo sport è da 'irresponsabili'. Tra parentesi, negli anni '60, durante una scalata lungo la parete nord dell'Eiger, era morto tragicamente il suo amico John Harlin.
Kor comunque non abbandonò mai la passione per l'alpinismo. Nel 2009 eseguì l'ultima arrampicata; morì di cancro, e in semi-povertà, nel 2013, poco prima di compiere i 75 anni. Si era guadagnato l'affetto e la stima incondizionata dei suoi colleghi. Jim Bridwell lo ha nominato suo erede morale; Royal Robbins lo ha definito "una dinamo di energia senza fine"; per Pat Ament era 'selvaggio e pieno di forza'. Secondo Cameron Burns, 'se Layton avesse guadagnato un centesimo per ogni singola persona che abbia ripercorso una delle sue scalate, sarebbe ora ricchissimo'.
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Pagina in italiano con l'elenco di alcune scalate di Layton Kor.
www.banff.it/sulle-tracce-di-layton-kor-sufferfest-2/
Pagina del Telegraph con la notizia della morte di Kor. Vi si fa cenno della sua fede come testimone di Geova.
www.telegraph.co.uk/news/obituaries/10198246/Layton-Kor.html
stephdavis.com
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:47] |
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07/05/2016 10:27 |
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195) Arthur Dritz (1905-1986)
thebiggamehunter.com
indice di notorietà: ***
paese: USA
imprenditore dell'industria del cucito e creatore di giochi da tavolo
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? NO
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Il ricco industriale John Dritz, scomparso nel 1965, magnate dell'industria del cucito con una prospera società, tuttora attiva, che porta il suo nome, aveva avuto 4 figli maschi (Arthur, Lawrence, Stanley ed Eugene) ed una femmina (Hazel Elson). Secondo fonti non confermate, John e altri componenti della famiglia appartenevano ai testimoni di Geova. L'unico membro della prestigiosa casata che era sicuramente un membro di questa religione era Arthur.
Oltre che per il suo coinvolgimento nell'impresa di famiglia, Arthur si creò autonomamente la propria celebrità facendosi strada come abile progettista e inventore di giocattoli, e in particolare di giochi di società. Il suo nome era associato ad almeno tre grandi aziende di giocattoli: la American Toy Works, la Game Makers Inc. e la Vitaplay Toy Co.. Con queste etichette, Dritz ideò e realizzò alcuni popolari giochi da tavolo, di cui sopravvivono oggi soltanto pochi esemplari in possesso di altrettanti, fortunati collezionisti. Si tratta di passatempi per una o più persone che oggigiorno, nell'epoca degli sparatutto tridimensionali e delle app per tablet e smartphone, farebbero sorridere per la loro ingenuità, ma che in anni in cui ci si divertiva con molto meno erano considerati dei piccoli capolavori di ingegno. Uno di questi era Flip It Auto Race and Transcontinental Tour, prodotto, probabilmente negli anni '30, con l'etichetta Toy Works, un classico gioco di percorso per due giocatori simile al Gioco dell'Oca; la confezione conteneva, oltre al tabellone, un dado e due automobiline di metallo come pedine (vedi le immagini di seguito; la fonte è thebiggamehunter.com).
Per la Game Makers Inc., Dritz realizzò fra gli altri, negli anni del secondo conflitto mondiale, il gioco Bomber Ball. Il tema 'guerrafondaio' del game lascia pensare che la sua conversione ai testimoni di Geova sia stata posteriore a quell'epoca (thebiggamehunter.com).
Per la Vitaplay Toy Co., una delle creazioni di Dritz maggiormente ricordate è Coney Island Playland Park, ispirato al mondo dei luna-park. Nelle due immagini che seguono si possono vedere la scatola originale del gioco e il particolare ingrandito della 'firma' di Dritz che compare in basso a destra sulla confezione (thebiggamehunter.com).
Le doti di inventore di Arthur non si limitavano alla sua passione principale, quella per i giocattoli. Diversi brevetti risultano intestati a Dritz, inclusi penne stilografiche, fermaporta, fibbie, bottoni, forbici per tessuti e altri oggetti legati alla sartoria. Aveva un affetto smisurato per i nipotini e per i bambini in generale (era sposato, ma sembra senza figli), per i quali era sempre prodigo di giocattoli, dolci e altri regali. Era inoltre un evangelizzatore appassionato ed un abile oratore cristiano. Morì nell'agosto del 1986 a Long Island.
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Altri due famosi giochi creati da Arthur Dritz: Snow White and the Seven Dwarfs Target Game, del 1938, e Prince Little's Marble Bowling Contest, del 1953.
filmic-light.blogspot.com
boardgamegeek.com
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:47] |
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02/07/2016 23:08 |
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196) Wayne West (1947-vivente)
i.ytimg.com
indice di notorietà: ***
paese: USA
musicista pop
Ha proseguito nella sua attività professionale dopo il battesimo? SI
La letteratura Watch Tower ha mai fatto cenno a questo VIP? SI (Svegliatevi! 22/7/73 p. 15 e Svegliatevi! 8/10/73 p. 28)
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Negli anni ’60 fa il suo debutto sul piccolo schermo americano, sul canale WCIV (in onda nella Carolina del Sud), il varietà The Village Square di Jim Owens. Pur proponendosi come vetrina per diversi cantanti e gruppi musicali, il programma è sin dal nome indissolubilmente legato alla band che ne determina il successo (e viceversa): i Villagers. La formazione iniziale, messa insieme due anni addietro, prende il nome di The Lancers ed è composta dalla giovanissima vocalist Jeanne Lavoie, Leroy e Mike Thompson, Frank Taylor, Ricky Baltzegar, Wally Till e Don Cantrell; con il nuovo nome di Villagers, sfruttando la portata dello show, si impone all’attenzione del pubblico televisivo di oltre 50 città americane, incluse Atlanta, Cincinnati, Indianapolis, New York e San Francisco. Le performance includono riproposizioni di celebri brani degli anni ’50 e ’60, ma anche composizioni inedite, a cominciare dal singolo You Don't Know What You've Got Until You Lose It / You're My Baby (Don't You Forget It) del 1966, per proseguire con delle vere e proprie hits (anche se raramente messe in commercio su vinile) quali Girl For Sale o Where Have All The Good Times Gone, scritte da Wayne West, che nel frattempo si era unito al gruppo come lead guitarist e che diventerà il marito della Lavoie.
I Villagers negli anni '60. West è nella fila posteriore, secondo da sinistra.
60sgaragebands.com
West, di modesta estrazione familiare e orfano di padre dall’età di nove anni, si era fatto le ossa nell’adolescenza suonando come componente di irrilevanti complessi rock in locali dance e basi militari, ma la bravura (era definito ‘un mostro’ dai suoi colleghi) e la determinazione l’avevano guidato attraverso una rapida ascesa, permettendogli di esibirsi con gruppi di crescente rilievo, fino ad approdare ai Villagers, dei quali, grazie anche al suo talento di autore di canzoni, diventerà uno dei leader. In quegli anni conosce personalmente Jimi Hendrix e Janis Joplin.
Con il passare degli anni The Villagers mutano sostanzialmente, oltre che nella composizione, anche nel look e nella ricerca musicale, confluendo - a rimorchio della moda - nel rock psichedelico, con pezzi quali Tobacco Road e Purple Haze. Anche lo show cerca nuove strade d’intrattenimento, variando ad esempio le location del set, che riproducono atmosfere rurali o da saloon dei film western. Nel 1968 il programma chiude definitivamente i battenti, e con esso tramonta l’esperienza dei Villagers. Contemporaneamente West, Leroy Thompson e la Lavoie formano il gruppo (effimero) August; l’anno successivo, Wayne e Jeanne convolano a nozze.
Dopo l’esperienza dei Villagers, sia Wayne che la moglie seguitano a occuparsi di show business; West in particolare continua a comporre e a produrre musica pop, avvalendosi dei testi scritti da David Brown ed Henry Steel. Dal 1969 al 1971 lavora con Lindy Blaskey del gruppo Lindy Blaskey & The Lavells. Uno dei frutti di tale collaborazione è la hit Rocks In My Head, appartenente al filone leggero detto bubblegum pop. Nel 1970 i coniugi West diventano testimoni di Geova; negli anni successivi serviranno come pionieri regolari (contribuendo alla formazione di una nuova congregazione a Water Valley, nel Mississippi), e Wayne anche come anziano. West riduce l’attività professionale (rifiutando, fra l’altro, di prendere il posto di Eric Clapton nel gruppo Delaney & Bonnie) senza però mai abbandonarla; lavora con personaggi del calibro di Monk Montgomery (che era stato il batterista di Elvis Presley), Little Richard e Wilson Pickett, e con i musicisti pop, e conservi cristiani, Wayne Henderson, Wilton Felder, Phil Volk e Al Kavelin.
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Video. Raccolta di alcune canzoni di successo di West e dei Villagers: fra le altre, You Don't Know What You've Got (Until You Lose It) (la prima della serie), Girl For Sale (a partire da 5' 17'') e la "bubblegum song" Rocks In My Head (9' 30''). Sullo schermo scorrono varie immagini del cantante, della moglie Lavoie, dei Villagers e di altri musicisti.
youtube.com
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Una pagina ben fatta con la storia dei Villagers.
www.60sgaragebands.com/footage.html
La homepage ufficiale dei Villagers, con varie foto del gruppo e del collegato show televisivo.
www.juneswebs.com/Villagers/index.htm
In questa pagina West parla specificamente della sua conversione (si tratta della trascrizione di un'intervista rilasciata ad un'assemblea di distretto del 2001):
www.juneswebs.com/Villagers/wjpersonal.htm
Le due fotografie seguenti, tratte dall'ultimo link, mostrano i coniugi West negli anni dei Villagers e dopo la conversione.
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Le pubblicazioni Watch Tower hanno fatto un paio di cenni ai Villagers, entrambi nel 1973. Si riportano di seguito (nel secondo riferimento, versione italiana della rivista, non viene specificato il nome del complesso, che però compare nell'originale inglese).
Svegliatevi! 22/7/73 p. 15 "Persone che divengono testimoni di Geova":
Parecchi ex drogati son pure divenuti testimoni di Geova, compresi quelli che avevano acquistato preminenza come musicisti di rock ’n’ roll. Un complesso chiamato “the Villagers”, comparvero in programmi nazionali della televisione. Dopo che il gruppo si divise, parecchi suoi componenti cominciarono a studiare la Bibbia, cambiarono il loro modo di vivere e divennero testimoni di Geova. Alcuni di questi furono battezzati all’assemblea “Dominio Divino” di Columbia, nella Carolina del sud, la scorsa estate.
Svegliatevi! 8/10/73 p. 28 "Delinquenti e drogati si sono emendati":
Alcuni ex drogati che divengono testimoni di Geova riescono spesso ad aiutare altri drogati a correggersi. Questo è quanto avvenne a un giovane che, anni fa, aveva un complesso di rock ’n’ roll di grande successo nella Carolina del Sud. Quando questo complesso si divise, e mentre egli era a Hollywood per adempiere un contratto d’incisione, egli e sua moglie cominciarono a studiare la Bibbia con i Testimoni di Geova. Riconobbero entrambi che quanto imparavano era la verità.
Come risultato, quest’uomo respinse allettanti offerte d’impiego, incluso lavoro con famosi complessi “rock”, per avere maggiore possibilità di crescere spiritualmente. I suoi amici della Carolina del Sud furono sbalorditi quando lo seppero. Furono anche sbalorditi apprendendo che si era rasato la barba. Egli spiega ciò che accadde quando uno di essi andò a trovarlo in California:
“Appena fu entrato nella stanza mi chiese dove poteva trovare il migliore ‘stupefacente’ a Los Angeles, e dove poteva trovare alcune ragazze. Gli dissi: ‘Non lo so’. Questo fu un altro colpo per lui . . .
“Cominciammo uno studio biblico con sua moglie e altri, ed egli sedeva sul divano e faceva sorrisini e usciva a fumare marijuana. Ma dopo alcuni giorni, guardandolo, scoprimmo che ascoltava un po’. Poi lesse ‘Svegliatevi!’ sul soggetto ‘Perché il movimento degli “hippies”?’ Cominciò così a fare domande. Lesse quindi le Scritture Ebraiche e il libro ‘“Quindi è finito il mistero di Dio”’ nel giro di due settimane. Cambiò immediatamente la sua attitudine, cominciò ad assistere alle adunanze, si tagliò infine la barba e i capelli.
“Dopo che avevano assistito alla loro prima adunanza sua moglie mi chiese se avevo telefonato a tutti i Testimoni e detto loro d’essere specialmente gentili con quei ‘mostri’ che portavo alla Sala del Regno. Il marito indossava blue jeans bucati e una sudicia maglietta sportiva; portava una fascia all’indiana intorno alla testa, grani al collo ed era scalzo. Le dissi: ‘Naturalmente no; questo è il modo in cui i testimoni di Geova trattano tutti, indipendentemente dal loro aspetto’. Era nauseata dalla falsa religione e riconobbe immediatamente che i testimoni di Geova erano il popolo di Dio e avevano la verità”.
In breve tempo questi hippies e drogati emendati furono battezzati dai testimoni di Geova. Durante l’anno passato essi hanno studiato con alcuni altri con cui avevano lavorato nel loro complesso di rock ’n’ roll. Parecchie di queste persone furono battezzate all’assemblea “Dominio Divino” dell’estate del 1972 a Columbia, nella Carolina del Sud, e altri con cui studiano attendono di divenire testimoni di Geova.
Molti hanno commesso delitti e sono ricorsi all’uso di droghe perché sono disgustati da questo corrotto, ipocrita sistema di cose. Le religioni che sostengono questo mondo, perciò, ripugnano a tali persone. Quando è loro mostrato con la Bibbia come Dio considera questo sistema — che anch’Egli lo aborrisce e si propone di distruggerlo e di stabilire un nuovo sistema di cose — spesso correggono la loro vita per piacere a questo grande Dio, Geova. — 2 Piet. 3:5-7, 13.
Può far sorridere, in tempi di correttezza politica, la disinvoltura con cui la Svegliatevi! dei lontani anni '70 apostrofava la categoria dei 'drogati'.
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Torna al 3D con l'elenco dei testimoni di Geova VIP: LINK
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[Modificato da EverLastingLife 24/05/2020 21:48] |
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