Le direttive sono chiare: i genitori hanno tutto il diritto di denunciare il reato, mentre gli anziani se ne occuperanno a livello pastorale.
Che si pretenda che "gli anziani" debbano denunciare, è un'accusa basata su un vizio di forma. Sarebbe come pretendere che il direttore di un'azienda debba denunciare il dipendente che manda sms osceni alla segretaria, come se questa fosse incapace di prendere decisioni. Oppure sarebbe come pretendere che l'amministratore di condominio debba denunciare il condomino che fa foto nascoste alla figlia della vicina mentre è in doccia.
Alla stessa maniera, saranno i genitori, coadiuvati dalla testimonianza del minore, a denunciare il caso. Ovviamente gli anziani offriranno tutto il supporto pratico ed emotivo necessario, ma non si sostituiscono ai genitori e al minore, come è giusto che sia.
La pedofilia ha una duplice natura: è un reato, e come tale va liberamente trattato - senza intromissioni degli anziani - in sede penale dalle parti interessate (danneggiatore e danneggiato); è anche un peccato, e come tale va trattato dagli anziani, espellendo il peccatore.
Nella mia vita ho conosciuto solo un tdG che ha manifestato tali tendenze, ed è stato immancabilmente espulso dalla congregazione.
Tale accusa è quindi campata in aria.
[Modificato da admintdg3 01/03/2014 18:31]
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