Il "Nella nostra città il palazzetto si riempie" è una stupidaggine?

Discussione forse stupida ma che ci sta.
Ultimamente si sente sempre più spesso il ragionamento "Da noi il palazzo si riempie", "Ci sono 3.000 spettatori stabili", "Nelle minors siamo riusciti a fare grandi numeri".
Ma in questi giorni pensavo, molto pragmaticamente, non è un giochetto a chi ce l'ha più lungo?
Non è un ragionamento stupido? Numeri a parte...

1) Dicendo così si minimizzano i movimenti cestistici di altre città, mentre magari bisognerebbe considerare altre cose: se sei una metropoli, se sei una grande città, se nella tua città ci sono gruppi che si sono aggregati da altri sport consolidati, ecc... e solo dopo, coi parametri giusti, farti un'idea su quanto il basket sia realmente affermato.

2) Il basket è uno sport spettacolare e fa numeri dappertutto. Non esiste una società che è arrivata alla DNA e che fa pochissimi spettatori a partita.

3) Alla fine subentra il fattore-vittorie: riempirai sempre il palazzo se ti avvicinerai alle vette dei campionati.

4) A me sembra un ragionanento da bambini di 8 anni del tipo "Fammi vedere il tuo pistulino che io ti faccio vedere il mio perché comunque sono convinto di avercelo più lungo". Il movimento non si vede solo dal tifo (che poi può essere organizzato o meno) ma da quanto il basket è radicato nella città, lo vedi nelle società sportive, nei bar, nei playground, nel modo di pensare delle persone. IMHO il basket è uno stile di vita, non numeri dati ad cazzum.

Voi cosa ne pensate?
Se qualcuno si sente offeso da questo topic si attacca perché non intendo essere offensivo verso qualcuno in particolare, è il mio solito thread cazzone-generalizzante che andrebbe preso come tale.

Sono d'accordo con te quando dici che va tutto rapportato alla realtà in cui ci si trova, perchè è ovvio che 3.000 spettatori a Biella "pesano" molto di più di 3.000 spettatori a Milano.

Non vedo però questa gara a chi ce l'ha più lungo, nel senso che ognuno cerca sì di enfatizzare la propria eccellenza, se presente, ma non con lo scopo di sminuire il movimento degli altri.

I casertani saranno sempre orgogliosi dei loro numeri, e grazie al cacchio, sono in A, sono una squadra storica, c'è ancora gente della generazione dello Scudetto che va a seguire la Juve e la Casertana non esiste.

Idem gli avellinesi, anche se loro in quanto parvenu degli ultimi 15 anni in A non so quanto seguirebbero la squadra in serie minori.

Mi pare anche giusto che i fortitudini enfatizzino le migliaia di persone che vanno a seguire la F in DNB, visto quello che hanno passato negli ultimi anni. E non credo lo facciano per bullarsi, ma per far capire a tutti che la F è sempre viva e che prima o poi tornerà dove le compete.

Da noi non saprei: quest'anno siamo stati a volte anche sotto i 1.000 spettatori, siamo comunque ultimi in classifica come media, siamo anche dietro Ferentino (che è più piccola di un quartiere di Napoli, qui rientra in ballo il discorso del peso specifico delle presenze in confronto alla città) quindi siamo ultimissimi.
Ma è chiaro che con un progetto nuovo, molta sfiducia iniziale e risultati poco soddisfacenti, la gente non si avvicini.
Siamo passati da partite con quasi 2.000 cristiani a partite con pochi intimi, sempre per colpa dei risultati.
A Balbi il compito di riportare gli occasionali a palazzo, purtroppo è solo una questione di risultati e fiducia, già iniziare il prossimo campionato potrebbe servire per portare molta più gente.

Ringraziamo il fire per l'ultima perla, ma butto li la mia.
Io sono dell'idea che il concetto "città grossa=deve fare tanti spettatori" sia molto sbagliato. Una maggiore concentrazione di potenziali tifosi, non significa necessariamente che il fatto che siano solo 3.000 sia un fallimento. Il basket nelle metropoli è diverso, e sarà sempre diverso dalla realtà medio-piccole.
Generalizzando, nelle metropoli ci sono sempre state le squadre di calcio, che sono il polo attrattivo maggiore dal punto di vista sportivo. I soldi girano in città, il calcio è quello che ne muove di più, e alle altre realtà rimangono le briciole.
Nella città medio-piccola è molto diverso, perché è molto meno probabile che siano grandi realtà calcistiche. Sembra un discorso banale, ma fidatevi che non è così.
L'unica grossa città che fa eccezione è appunto Bologna. Il basket è talmente radicato nella popolazione, da aver scavalcato il calcio come sport cittadino.
Al netto di tutto questo, poi subentrano i fattori storici che hanno portato all'insediamento di uno sport, piuttosto che un altro.

Mi piacciono i vostri punti di vista diversi l'uno dall'altro, comunque io penso di essere abbastanza obiettivo perché provengo da una tradizione che si è completamente basata su queste sboronaggini, quindi in poche parole mi sto dicendo su.
Quante volte ho sentito che Verona sarebbe dovuta tornare perché avrebbe riempito il palazzetto... ma va là! Fosse quella la questione! Sveglia, ragazzi!
Io credo che tutti dovrebbero cominciare a essere umili e preoccuparsi più del movimento intero piuttosto che dei sedili dei loro palazzetti.

the fire bug, 26/02/2014 16:48:

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Squadra che vince, gente al palazzo, 10000 teste di cazzo

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Come non quotare Quando la PMS è partita nei dilettanti eravamo un centinaio scarso...adesso in Legadue sono quasi 3mila, dicono.

Comunque sì, per tornare al discorso di Dave, preferirei vedere tutti i playground della città pieni, pubblicità di basket in giro e gente che ne parla al bar piuttosto che "semplicemente" riempire un palazzetto.

Comunque su quello che ha detto fire sono passato anch'io: 3.500 effettivi durante gli anni d'oro con picchi di 5.000 e passa e 500 unità con Lardo alla fine della Scaligera pur con una buona posizione in classifica.
E se andate a leggere l'intervista che mi hanno fatto su "L'Arena" (ah-hem, mudestamont) ho lanciato una frecciata a tutti quei veronesi traditori e collaborazionisti di quelle pazzesche.

ROMA - Il basket italiano si dimostra più forte della crisi. Nonostante tante stelle siano emigrate all'estero, facendo perdere alla pallacanestro nostrana il peso che aveva in Europa fino a qualche stagione fa, e nonostante la scarsa visibilità televisiva, al punto che 16 società di serie A hanno recentemente lanciato una petizione per una maggiore copertura del mondo del basket sui canali Rai, l'affluenza di pubblico nei palasport, alla fine del girone d'andata, ha fatto registrare un lieve aumento (0,4%) rispetto alla scorsa stagione.

La media spettatori si è attestata a quota 3.679 con una media incassi pari a 39.718 euro. Il basket, dunque, continua ad attrarre i tifosi. In testa alla graduatoria, come informa la Lega Basket, si attesta l'EA7 Emporio Armani Milano, con 6.605 spettatori a partita (in aumento del 41.6%), seguita dalla Granarolo Bologna con 5.716; al terzo posto il Banco di Sardegna con 4.530 di media, quarta la Pasta Reggia Caserta con 4.021.

Superano quota tremila la Cimberio Varese con 3.883, la Montepaschi Siena con 3.872, l'Acqua Vitasnella Cantù con 3.754, la Victoria Libertas Pesaro con 3.665, l'Umana Venezia con 3.493, la Grissin Bon Reggio Emilia con 3.401, l'Enel Brindisi con 3.386 e la Giorgio Tesi Group Pistoia con 3.290.

repubblica.it

Ah ah, i bolognesi sono straordinari.
Comunque l'articolo linkato da Fussing conferma ciò che ho scritto in questo topic, tra l'altro mi permetto di aggiungere che l'Olimpia contro il Panathinaikos ha fatto 11.000 spettatori... e stiamo a parlare di crisi del basket?
Tra le tante cose non capisco quest'attitudine a dire che solo alcune città sono importanti perché "riempiono il palazzetto", se poi andate a vedere cosa scrivono i giornalisti pallavolistici... ho letto degli articoli allucinanti per cui i palazzetti praticamente esplodevano, poi andavi fuori dal palazzo e vedevi solo le famiglie dei giocatori.

E no Dave, se mi porti come esempio l'Eurolega quello non è basket italiano bensì europeo, e non è in crisi. In Eurolega tutte le partite sono competitive, c'è una grande livello delle squadre, diciamo che Milano è in Italia l'unico posto in cui godere del miglior basket possibile.
In generale però la crisi sta nel fatto che a fronte di un pubblico locale generalmente propenso ad andare a palazzo, non si riesce ad attrarre sponsor, spece di livello nazionale, a creare un'idea di marketing e format mediatico.

I dati sono in linea con gli anni d'oro dei 90s (a parte qualche picco)

89/90 - 4.271
90/91 - 4.505
91/92 - 4.337
92/93 - 3.703
93/94 - 3.740
94/95 - 3.833
95/96 - 3.877
96/97 - 3.967
97/98 - 4.189
98/99 - 3.451
99/00 - 3.389
00/01 - 3.127
01/02 - 2.944
02/03 - 2.916
03/04 - 3.235
04/05 - 3.600
05/06 - 3.739
06/07 - 3.859
07/08 - 3.854
08/09 - 3.886
09/10 - 3.858
11/12 - 3.919
12/13 - 3.911

Capisco.
Comunque tornando "in" topic oggi casualmente mi è "passata fra le mani" la foto della prima partita della Scaligera dopo il fallimento, eccola qua, scattata dal sottoscritto.

[IMG]http://i56.tinypic.com/33286t1.jpg[/IMG]

Perché ve la posto? Perché per anni si era detto che Verona avrebbe fatto 5.000 spettatori a partita.
Beninteso: abbiamo tutte le carte per farli ma il discorso sta a monte... quando andiamo ad analizzare un palazzetto "caldo" dobbiamo tenete presente molti fattori (alcuni già analizzati precedentemente) e nessuno scende dal cielo a miracol mostrare!

Fra le pateticità del basket italiano c'è anche il

"DEVE TORNARE"

Dei del basket, aiutateci voi...

Verona deve tornare in serie A

Petrucci: "Il Napoli Basket deve tornare in serie A"

Chiacig: "Scafati deve tornare in serie A"

Il basket deve tornare a divertire i novaresi

Deve tornare la Viola, deve tornare Cazzo di Spagna e deve tornare Gnocca di Torlonia... mabbasta... basta!!!
Pensate a giocare e a supportare il movimento!

P.S. Steve se ti interessa... link.

Il calcio studia il basket per imparare ad autodistruggersi.

p.s. è roba di bassa ... lega

Il fare spettatori anche quando si bazzica le serie minore è sintomo di quanto il basket sia radicato sul quel territorio. Penso in primis alla Fortitudo, che anche in questo momento continua a far registrare un numero di presenti notevole.

Rodman86, 02/03/2014 12:39:

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Il fare spettatori anche quando si bazzica le serie minore è sintomo di quanto il basket sia radicato sul quel territorio. Penso in primis alla Fortitudo, che anche in questo momento continua a far registrare un numero di presenti notevole.

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Ma vedi, qui torniamo al discorso di prima: alcune città sono indubbiamente più cestistiche di altre e ci mancherebbe, ma a volte i grandi numeri nelle minors sono dovuti al fatto che il prezzo del biglietto è bassissimo (sui 5 €) o è proprio gratis.
La storia cestistica di una società gioca un ruolo fondamentale ma a parte rari casi non si può dire che una città è un polo del basket solo in base agli spettatori che vanno a vedere le partite.
Tra l'altro questo discorso si ricollega prepotentemente alla storia di BC, in quanto le "infornate" dei migliori utenti sono avvenute dopo vittorie della nazionale, segno che se non vinci è raro formare uno zoccolo duro di tifoseria.
Ragazzi, io la penso così perché ho vissuto certe esperienze sulla mia pelle: 5.000 e passa tifosi che si calpestavano a vicenda quando si vinceva e 4 gatti con una buona squadra l'anno prima del fallimento.
Volevo anche dire, e qui veramente concludo, che spesso bisogna fare molta attenzione agli organi di informazione, perché se saranno in buoni rapporti con le società vi diranno sempre numeri mostrosi e da "basket city" tanto da far sembrare la Bologna di Danilovic e Myers una merda, ma a volte invece (non dico per tutte le squadre) la realtà è molto più cruda.
Non vedetelo come un attacco ma io uso sempre il calcio come metro per vedere il futuro del basket in una città, difficile che i due coesistano per lungo tempo e si scambino baci d'amor, logicamente anche in quel caso bisogna tenere conto di tutta una serie di fattori (mi pare che le metropoli più o meno resistano).

Il successo della nazionale è la cosa migliore per dare la spinta al movimento, a livello nazionale. L'eco di un'impresa in magli azzurra spinge il basket in primo piano sul tutto territorio, a differenza del momento positivo di qualche città.

Se ne facciamo un discorso di praticanti in una città, allora il discorso è un'attimo diverso dal numero di persone che vanno a vedere una squadra. Il praticare uno sport è figlio di una promozione dello sport tra ragazzi, dalla capacità di incuriosire i ragazzi a provare la palla a spicchi, "dirottandoli" dal calcio. La promozione dello sport pratico è diversa dalla promozione dello sport che si va a vedere a palazzetto.

E' chiaro che ogni Squadra fa storia a se , ci sono diversi parametri da valutare ,a me fa specie che Roma dico Roma , quella che ai tempi del Messaggero ha fatto registrare anche più di 14000 presenze oggi fatichi ad arrivare a 3000, fa specie che Milano fino allo scorso anno faticava anche a raggiungere 4000 mila spettatori spesso e volentieri, che molte società di lega adecco gold giochino in palazzi vuoti.
Certo che se la nazionale vincesse tutto stile Spagna qualcosa cambierebbe, ma non si può pensare di andare solo quando si vince.
IO sono ovviamente contento del periodo che sta attraversando Sassari , ma ben ricordo i momenti piacevoli passati al palazzetto quando si giocava in seconda serie e per non retrocedere.
Però sono un superappassionato , ho giocato e arbitrato per anni, quindi capisco che inculacare questa mentalità nelle persone quasi estranee a questo magnifico sport è molto difficile.
La strada come è ovvio che sia passa per i bambini , bisogna coinvolgerli il più possibile in eventi cestistici.
ricordiamoci che anche nel calcio si gioca spesso e volentieri in stadi semivuoti, inutile trovare la scusa della tv perché quella c'è anche in Germania e Inghilterra, in sostanza è la nostra cultura attuale quella di non andare a palazzo ,al di la della crisi.

Ricordo ancora con imbarazzo la semifinale a Milano dopo la magata di Spinelli febbriciante in gara2: 1000 biellesi invasero Milano, con scene del tipo "oh ti siedi che non vedo la partita!" oppure "batto le mani quando voglio e quando se lo meritano". C'erano pure i miei genitori, no vi rendete conto? Mia mamma in trasferta! Per fortuna almeno loro si adeguarono a stare in piedi e a battere le mani anche se han detto che non verranno mai più (un po' come la mia ragazza a Torino, salvo il fatto che verrà a Rimini per la Coppa Italia sabato ahahah).

Oh Fire, il "canta con noi pubblico di merda" lo abbiamo cantato a Casale, questi si sono pure offesi ahahahah