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Coltivazione senza torba, esperimenti 2014

Ultimo Aggiornamento: 24/05/2015 13:20
30/03/2014 13:40
 
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l'idea è quella. Bisogna però vedere come sto messo attualmente a fondi [SM=x349153]
[Modificato da pandalf85 30/03/2014 14:25]
31/03/2014 10:55
 
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Davanti a un tale post non posso che ringraziare per l'oggettività della prova. Il truciolato è davvero un materiale semplicissimo da reperire e oltre a me sono sicuro che pure le torbiere ringrazino ampiamente!
Rimango in attesa di altri aggiornamenti :)
grazie ancora
31/03/2014 23:30
 
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peccato che ho gia rinvasato e avevo due sacchi di perlite con me da eliminare.....
porcaloca qua costa davvero poco il truciolato, Migros 30lt compresso 2,95fr

comunque per la perlite....poco importa se dentro o fuori, se in torba o cocco, se fa caldo o freddissimo.....diventa sempre VERDE
01/04/2014 07:54
 
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Probabilmente perchè all'interno dei suoi interstizi e microcavità le alghe trovano sia molta luce che un posto riparato in cui crescere.
03/04/2014 20:20
 
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RAGAZZI SPERO CHE ABBIATE RAGIONE SULLA RESA DEL TRUCIOLATO!!!!!

ho iniziato i rinvasi dei vasi grandi (40cm e 30cm) e solo il primo 40 s'è sbafato un blocco di köksnot + perlite....ne ho piu due di blocchi e visto che ho terminato la perlite provo il truciolato per ratti.
le cavie sono :
mitchelliana, oreophila e alata x flava.

vedo come rende con la fibra di cocco e poi vedo se fare un vaso solo legno (mi ispira la oreophila)

cmq le helia hanno avuto solo uno shock dovuto al leggero concime interno alla fibra ikea (solo ieri mi è corso l'occhio sulle caratteristiche) e credo sia stato quello a tirare una mazzata alle capensis, devo dire pero che pingu, dionee, nepope e sarre non sembrano accusare.

oggi ho terminato il penultimo dei vasi galleggianti, quello per le drosere ma mi puzza il fatto che le binata non accennino nulla di verde da dopo il rinvaso, che la fibra di cocco sia poco indicata per loro?
03/04/2014 21:12
 
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Re:
raffaella150, 03/04/2014 20:20:

RAGAZZI SPERO CHE ABBIATE RAGIONE SULLA RESA DEL TRUCIOLATO!!!!!

ho iniziato i rinvasi dei vasi grandi (40cm e 30cm) e solo il primo 40 s'è sbafato un blocco di köksnot + perlite....ne ho piu due di blocchi e visto che ho terminato la perlite provo il truciolato per ratti.
le cavie sono :
mitchelliana, oreophila e alata x flava.

vedo come rende con la fibra di cocco e poi vedo se fare un vaso solo legno (mi ispira la oreophila)

cmq le helia hanno avuto solo uno shock dovuto al leggero concime interno alla fibra ikea (solo ieri mi è corso l'occhio sulle caratteristiche) e credo sia stato quello a tirare una mazzata alle capensis, devo dire pero che pingu, dionee, nepope e sarre non sembrano accusare.

oggi ho terminato il penultimo dei vasi galleggianti, quello per le drosere ma mi puzza il fatto che le binata non accennino nulla di verde da dopo il rinvaso, che la fibra di cocco sia poco indicata per loro?








Drosera binata l'ho tenuta poco sotto controllo. Comunque visto che ci muoviamo nella sperimentazione possiamo aggrapparci solo alle poche esperienze che abbiamo tirato fuori in proprio.



RAGAZZI SPERO CHE ABBIATE RAGIONE SULLA RESA DEL TRUCIOLATO!!!!!



Lo speriamo anche noi, stiamo sperimentando mica pizza e fichi [SM=x349178]

Comunque le poche esperienze finora note hanno dato risultati promettenti. Bisognerebbe che tutti avessero coraggio di sperimentare per avere certezze.

04/04/2014 12:20
 
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boh ora il vaso galleggia parzialmente per dare tempo alle binata di adattarsi (le radici sembravano buone quando le ho toccate) e ci ho seminato sopra anche delle capensis alba, vediamo se ne esce qualcosa.

certo che i vasi galleggianti son davvero comodi in caso di tanto sole o di troppa pioggia, pero mi da da pensare come reagisce il truciolato a stare sempre a bagno....

oke che quest'ultimo vaso ha ancora la perlite dentro ma .....come la vedete l'idea di una sfagnera mista cocco/truciolato e una solo truciolato? non che il legno potrebbe muffire?

se raccatto ancora un paio di sottovasi rettangolari grandi ci provo e vi faccio sapere, con sta storia del giardino posso davvero darmi alla pazza prova.

concludendo pero io il truciolato Ecologicamente Parlando non lo vedo bene, la fibra di cocco arriva dai gusci di cocco, un frutto che comunque le palme producono, il truciolato (se buono) arriva da alberi comunque segati.....non so quanto possa essere a basso impatto.
04/04/2014 12:39
 
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Gli alberi possono essere di coltivazioni a cui ciclicamente sono ripiantati alberi!
In trent'anni (sto sparando un numero fattibile) la.foresta si riforma! :) penso poi.
Ps:anche io voglio un giardino :(
04/04/2014 12:40
 
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oke che quest'ultimo vaso ha ancora la perlite dentro ma .....come la vedete l'idea di una sfagnera mista cocco/truciolato e una solo truciolato? non che il legno potrebbe muffire?



Nel topic di Simmental se ne è già parlato. Il truciolato viene anche utilizzato per il ripristino di torbiere.


concludendo pero io il truciolato Ecologicamente Parlando non lo vedo bene, la fibra di cocco arriva dai gusci di cocco, un frutto che comunque le palme producono, il truciolato (se buono) arriva da alberi comunque segati.....non so quanto possa essere a basso impatto.





il truciolato di faggio dovrebbe essere appunto lo scarto delle segherie, così come la fibra di cocco è lo scarto dei gusci. Consideriamo poi che le faggete sono in rapida espansione con questo clima, inglobando e interrando talvolta le zone umide poste a quote superiori.

La fibra di cocco ha di contro il trasporto da paesi molto lontani e il discorso se viene prodotta in piantagioni che effettivamente non creino danni agli ecosistemi costieri.
04/04/2014 12:42
 
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Chiaramente il più del danno lo crea la palma da olio, pianta completamente diversa dalla pianta da cocco la quale è, sotto molti punti di vista, l'alternativa a minor impatto ambientale.

Vi sono in rete vari sunti che trattano sistemi e tipi di piantagioni che possono essere non distruttivi per le foreste in zona.
04/04/2014 13:07
 
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appunto lo dico, xke vedere quelle betulle tutte in riga nella bassa milanese mi disturba e assai anche, il legno viene utilizzato x fini molto egoistici e spesso INUTILI, mentre il cocco essendo un frutto, assolve una funzione primaria, IL CIBO poi con gli scarti va a servire tutti quei settori come profumeria, saponifici ecc... ecc....

certo anche li vale il discorso im patto ambientale, ma a differenza delle betulle che le puoi far crescere ovunque tanto da definirle INFESTANTI il cocco cresce solo in un posto dove la natura ha gia preventivato debba stare.
04/04/2014 18:09
 
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Re:
raffaella150, 04/04/2014 13:07:

appunto lo dico, xke vedere quelle betulle tutte in riga nella bassa milanese mi disturba e assai anche, il legno viene utilizzato x fini molto egoistici e spesso INUTILI, mentre il cocco essendo un frutto, assolve una funzione primaria, IL CIBO poi con gli scarti va a servire tutti quei settori come profumeria, saponifici ecc... ecc....

certo anche li vale il discorso im patto ambientale, ma a differenza delle betulle che le puoi far crescere ovunque tanto da definirle INFESTANTI il cocco cresce solo in un posto dove la natura ha gia preventivato debba stare.




Va anche detto però che le coltivazioni a ciclo rapido (qui vicino a milano vedo soprattutto pioppi) sono un'ottima via per l'assorbimento di CO2, che poi viene stoccata in tutti i derivati del legno come mobili, case e, appunto, truciolato. Se poi, come accade nelle torbiere, il substrato non marcisce rilasciando anidride carbonica, stiamo un po' replicando nei nostri vasi ciò che accade in quei delicati ecosistemi. [SM=x349152] Quindi se vogliamo vederla sotto il profilo ecologico direi che non è poi così male...


La mia Growlist
04/04/2014 18:35
 
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Ci possono essere molte vie ecologicamente parlando. Pure pratiche all'apparenza dannose possono avere risvolti positivi e insperati per la salute di certi ecosistemi.

05/04/2014 09:51
 
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Ho trovato questo sunto sui legni di greenpeace. Può essere di aiuto per evidenziare anche eventuali risvolti positivi per l'ecosostenibilità:link
05/04/2014 10:03
 
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Re:
sarasbraund, 04/04/2014 12:39:

Gli alberi possono essere di coltivazioni a cui ciclicamente sono ripiantati alberi!
In trent'anni (sto sparando un numero fattibile) la.foresta si riforma! :) penso poi.
Ps:anche io voglio un giardino :(



Per quanto riguarda le faggete, vengono spesso governate a ceduo. Di tanto in tanto tagliano gli alberi più vecchi e i più giovani crescono velocemente.


07/04/2014 22:58
 
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io resto dell'idea che il cocco sia ecologicamente il migliore, partendo dal presupposto che guscio o non guscio è un frutto che verrebbe importato comunque (tanto vale a sto punto sfruttarlo senza buttare na virgola) le piante non vengono tagliate, al massimo sostituite quando non piu produttive e vista la loro naturale diffusione non credo si faccia un danno a piantarne altre, tanto oltre a certi posti, non sopravviverebbero.
da quanto si legge sul pdf allegato non c'è da stare tanto allegri, se riescono a creare queste aree di "coltivazione" intelligente ben venga, ma il problema di fondo non è quanto legno o quale o dove lo utilizziamo, il problema è CHE SIAMO TROPPI, TROPPI SU STA TERRA.
07/04/2014 23:15
 
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Re:
raffaella150, 07/04/2014 22:58:

io resto dell'idea che il cocco sia ecologicamente il migliore



E qui andrebbe dimostrato. Mi calo per un attimo nei panni dei torbisti, chiedendo prima a me stesso come naturalista se il truciolato (presunto scarto della lavorazione di faggi e abeti europei) è meglio delle piantagioni di cocco che,a sentire alcuni (ma anche li andrebbe dimostrato), provocherebbe disastri agli ecosistemi costieri dei mangrovieti. Puoi tu fornirmi dati che un sistema sia megliore dell'altro?

(Questa è la domanda tipica che usano i torbisti per spiazzare noi sperimentatori [SM=x349153])



al massimo sostituite quando non piu produttive e vista la loro naturale diffusione non credo si faccia un danno a piantarne altre



Siamo sicuri che non siano state introdotte anche in altri paesi?

Ci sarebbe l'agricoltura itinerante per questo tipo di inconvenienti, così come le faggete vengono governate a ceduo ogni tot di tempo. Abitando in una faggeta appenninica ti posso assicurare che la sua crescita è talmente veloce che gli alberi vengono velocemente rimpiazzati.

[Modificato da pandalf85 07/04/2014 23:34]
07/04/2014 23:21
 
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La faggeta ospita molte specie di pregio, tra cui molte orchidacee. I cambiamenti climatici però ne stanno provocando un veloce rialzo altimetrico, tanto che molte zone umide sono continuamente inglobate e minacciate di interrimento dalla sua avanzata verso l'alto.

Parimenti ci possono essere habitat di faggeta di interesse comunitario (vedi il l'habitat 9220* della direttiva 92/43/CEE - Faggete appenniniche con Abies alba) e altre del nord europa con meno vincoli.
[Modificato da pandalf85 07/04/2014 23:42]
07/04/2014 23:35
 
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Il problema di fondo è che noi siamo troppo poco informati per poter quantificare benefici e svantaggi di ogni sistema.
Possiamo solo limitarci ad approfondire quello che possiamo, puntando però sullo sviluppo di nuovi sistemi di coltivazione sicuramente più sostenibili di quelli con la torba.
[Modificato da pandalf85 07/04/2014 23:36]
08/04/2014 16:29
 
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insomma a conti fatti bisognerebbe calare questa smania di consumismo sfrenato e cominciare a recuperare il cosiddetto "vecchio", in tutto, cosicche da lasciare il nuovo a cose piu essenziali.

giusto per restare in tema stragi, chi sta vicino a chiasso, se fa un salto alla migros, hanno il truciolato per conigli, 60lt compressi 3.40fr.

domani se non piove si rinvasa.
[Modificato da raffaella150 08/04/2014 16:30]
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