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Uscita odierna 2014

Ultimo Aggiornamento: 22/10/2014 07:12
01/01/2014 14:21
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Mi "arrogo" l'onore di aprirla io quest'anno [SM=g27987]
innanzitutto BUON 2014 a tutti!

Cominciato l'anno con 75 km tranquilli tranquilli con alcuni compagni di squadra, andatura "digestiva" per smaltire -solo parzialmente- l'immane cenone di ieri [SM=g27990]
Arrivati fino a Predore sul Lago d'Iseo e ritorno con alcuni strappetti della Franciacorta, tra cui il Bellavista tanto caro a Giorgio cpc (io però l'ho fatto dal lato facile).

Ciao e ancora auguri!
01/01/2014 17:15
Post: 3.185
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Io ho rimesso il fondoschiena sulla sella dopo due settimane perché dovevo onorare l'impegno che mi sono preso da qualche anno: salire, tempo permettendo, in Nevegal (ovviamente dal lato facile) il primo dell'anno come buon auspicio per la stagione.
Operazione riuscita: inizio tranquillo semipianeggiante attraverso Belluno e Ponte nelle Alpi per scaldare le gambe, poi salita senza forzare (anche perché non vedo come potrei forzare attualmente [SM=g27987] ), cambio di maglia intima e discesa per lo stesso versante, poi dritto a casa.
Tutto sommato non andata nemmeno male, ed in più la giornata è risultata luminosa e nemmeno fredda (la minima temperatura è stata di 3°C).
Ovviamente, in cima ero l'unico in bici. [SM=g27987]
Km 56,97 per circa 900 m D+, media 23,9 km/h.
[Modificato da MirkoBL 01/01/2014 17:17]

******************************

Ciao Moro...

9/10/1963 - “Un sasso è caduto in un bicchiere colmo d’acqua e l’acqua è traboccata sulla tovaglia. Tutto qui. Solo che il bicchiere era alto centinaia di metri e il sasso grande come una montagna e di sotto, sulla tovaglia, stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi.” (D. Buzzati)
05/01/2014 16:19
Post: 5.371
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Oltre agli auguri di un buon inizo di 2014, sinceri complimenti a Pigi e Mirko, visto che avete onorato la nostra passione sportiva con una bella uscita !!!

Io, prima per mal tempo e poi per ferie, sono fermo dal 18 dicembre [SM=g27989] [SM=g27989] [SM=g27989] e non mi era mai accaduto.

Domani vorrei risalire in sella, dico "vorrei" in quanto piove, piove, piove e voglio sperare che il meteo ce lo permetta. Certo le gambe faranno fatica a girare, ma la compagnia dei miei soci e (forse) anche quella di Pier Luigi con il quale mi sono appena scambiato un paio di sms mi aiuteranno a tener botta ... o almeno spero.

Ciao

Giorgio
06/01/2014 15:52
Post: 180
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6 gennaio
Fermo dal 22 dicembre per pioggia e vacanze carniche. 14 giorni senza bici sono dannosi per i muscoli e per il fiato ma per la testa fanno miracoli: ho una voglia pazza. In più questa mattina un sole caldo invita a star fuori finché ci si riesce.
La pianura maschera le condizioni veramente pietose, ma non si può pretendere di più, che la prima saltella disvela in maniera impietosa. Fà lo stesso, anzi, meglio così. Ridiscendo sulla Val Trebbia incredibilmente deserta e decido di inaugurare il 2014 con un classico Passo del Cerro, salita veramente da inizio stagione, pendenza lieve e regolare che porta a 760 mt., non c'è ghiaccio ma solo un pò di smorcia. Scendo a Bettola e dopo sei km di fondovalle decido di soffrire sulla salita di Mansano. Di solito non si patisce più di tanto ma oggi ho visto i sorci verdi perché, come sempre accade dopo un lungo periodo di sosta, le gambe non sono allineate alla voglia e la luce si spegne all'improvviso. Comunque scollino con l'aiuto del nuovo Dura_ACE 11v e poi mentre caracollo sino a Piacenza penso alla bellezza crudele di questo sport che non appena si trascura mostra la sua vera sostanza di fatica.
Comunque bellissimo.
100 km 1.200mt+
saluti e auguri a tutti per un sereno e "pedalato" 2014
06/01/2014 18:10
Post: 5.374
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Dopo 19 giorni di astinenza da bici, si ricomincia con tanta fatica …

Domenica 6 gennaio 2013: l’idea originaria di ieri sarebbe stata quella di replicare l’anno scorso, quando al rientro dalla vacanza sciistica avevo barattato il pranzo con un’uscita in bici, ma le previsioni meteo erano chiare: neve in montagna e pioggia fino a casa. [SM=g27992] [SM=g27994] [SM=g27996] La pioggia, come se non bastasse, era andata avanti fino a sera inoltrata e così le mie ciclo-speranze si erano ridotte … per modo di dire … all’uscita domenicale in compagnia dei miei soci Angelo e Maurino. Ma ieri sera avevo anche sentito Pigi e ci eravamo accordati per un rendez vous in quel di Credaro, al quale avrebbero partecipato anche Giuseppe e Daniele, che non vedo da diverso tempo … troppo.

Le premesse ci sarebbero tutte, ma forse per via dell’aria un po’ troppo secca nel viaggio di ritorno di ieri o più probabilmente per colpa di un virus che all’hotel in montagna ha letteralmente steso diversi ospiti (tra cui mia moglie e mia figlia), trascorro la notte piuttosto male, faticando a respirare per un mezzo raffreddore e con qualche strano dolore tra le spalle e la base del collo. Boh … alle 6,25 mi alzo e scendo a fare colazione. Poi mi preparo e nella migliore tradizione porto il caffè a letto a mia moglie.

Alle 7,31 eccomi lasciare casa dando il 1° colpo di pedale del 2014 al mio fidato King. Sì fidato, ma dopo 19 giorni di stop, fatico veramente a gestire il mezzo e a trovare una posizione naturale in sella. Le strade sono pure bagnate e così in agilità esco dal paese e copro i 6 km che mi separano da Coccaglio, dove trovo in fase di riscaldamento i miei 2 soci Maurino e Angelo. Una bella stretta di mano, un “Buon anno” e via verso Cologne ancora in agilità. Mentre pedaliamo, oltre alle solite battute, informo i ragazzi che alle 8,30 abbiamo appuntamento con i 3 Bergamaschi e così, attraversata la Franciacorta e raggiunto Capriolo, scendiamo in Val Calepio per risalire in terra “nemica” in quel di Credaro proprio un attimo aver visto passare i 3 prodi.
Sosta di pochi secondi per presentazioni e altre strette di mano e poi via verso Sarnico e il lago d’Iseo.

Nel frattempo sto ritrovando un po’ di confidenza con il King e in doppia fila percorriamo quegli 11 km circa che ci separano da Tavernola Bergamasca. E’ bello chiacchierare un po’ con tutti e la bella giornata di sole aiuta a mantenere uno spirito bello allegro, come è giusto che sia. Giunti a Tavernola Bergamasca, svoltiamo a sinistra e iniziamo la salita obiettivo di giornata che, in 12 km circa, ci dovrà portare prima al paesino di Vigolo e successivamente alla località La Bratta a quota 857 metri partendo dai 190 del lago. E’ una salita perfetta per questa stagione: lunghezza discreta, pendenze sempre pedalabili, esposizione al sole.

In salita, si sa, ognuno va con il suo passo. Io, reduce da qualche mangiata di troppo (71 kg netti il responso della bilancia questa mattina appena alzato) e dalla pausa ciclistica, dovrei usare il cervello, ma appena vedo Maurino che “attacca” non posso rinunciare al nostro modo di salire, dando tutto quello che posso dare e impegnandomi al massimo. Forse anche troppo … col senno di poi … ma l’uomo in fuga guadagna metro dopo metro e così ci ritroviamo tutti sfilacciati: davanti Maurino a dettare il ritmo, dietro io, poi Angelo e dietro ancora i 3 amici Bergamaschi. Fortunatamente conosco a memoria questa salita e così, nonostante la grande fatica, riesco a gestirmi in grande agilità con il 34x21 alternato al 34x23 nei tratti più difficili e a concedermi qualche breve recupero. Dopo poco più di 7 km entro nell’abitato di Vigolo. Oramai Maurino non lo vedo più, ma non vedo neppure Angelo dietro di me. Esco dal paese ed approccio al tratto forse più impegnativo. Inizio a sentire la stanchezza e le gambe ora sono un po’ imballate, ma so che devo soffrire ancora poco e poi la strada regala un breve spiano. Ci sono, recupero e affronto l’ultimo strappetto che mi porta alla meta con penso un paio di minuti abbondanti di ritardo rispetto a Maurino. Sono soddisfatto, ma anche decisamente provato. Respiro a fondo per tornare alla normalità e subito dopo arriva anche Angelo. Eccoci qua, l’onore Bresciano è salvo ed i Bergamaschi hanno fatto la fine della Roma contro la Juve ieri sera: un bel tre a zero secco … scherzo dai …

Ripartiamo in discesa, ma poco dopo incrociamo Daniele che sale in solitaria. Io rigiro la bici e lo accompagno su di nuovo, tanto manca poco. Poi la storia si ripete quando scendo con lui e dopo un brevissimo tratto incrociamo Pigi e Giuseppe. So che Maurino deve essere a casa presto e così mi trovo costretto a salutare i miei amici e a scendere il più rapido possibile. A Tavernola ritrovo Angelo e Maurino, che si mette davanti a tirare e sullo strappo prima di Sarnico fa una delle sue progressioni che, per non mollargli la ruota, mi costringono ad un fuori giri che mi finisce di botto tutte le energie residue.
Come se non bastasse mi ritrovo davanti e non posso certo chiedere subito un cambio … così mi impegno di nuovo e cerco di fare un ritmo accettabile nello strappo che ci riporta a Capriolo.

Non ne ho più davvero e Maurino il Cannibale non mi lascia neppure la soddisfazione di transitare per primo sul cavalcavia della frazione Zocco di Erbusco: ero davanti a tirare e lui scatta staccandomi alla grande.
Ora ci resta solo l’ultimo breve tratto che ci separa da Coccaglio, nel quale la tradizione che vuole l’abbandono di tutte le velleità viene rigorosamente rispettata. Saluto i miei soci e completo il giro con una quindicina di km di scarico arrivando a casa cotto come non mai al punto che nemmeno la doccia mi ha rimesso in forza ed ho fatto fatica a pranzare.

Subito dopo provo a riposare, ma non mi sento a posto e il termometro attesta un paio di linee di febbre.
Un’aspirina e il pomeriggio di tranquillità al calduccio è quello che ci vuole, mentre le mie 2 donne escono munite di carta di credito … son dolori anche quelli …

E’ iniziata la stagione 2014. Un inizio duro devo dire e quindi speriamo che almeno la situazione migliori. [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Tempo: 4h 26'
Distanza: 110,4 km
Battiti: 142/176 bpm
Cadenza: //
Velocità media: 24,9 km/h
Dislivello: 982 mt
Calorie: 2.417 kcal
Temperatura: min +1°C/media +5,7°C/max +10°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
08/01/2014 18:55
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Prima uscita early morning del 2014: le gambe non ci sono, ma la testa c’è …

Martedì 8 gennaio 2013: la sveglia era puntata alle 4, ma non avendo ricevuto alcuna risposta agli sms serali inviati al mio socio Maurino, un’oretta prima ho deciso di spegnerla e di postergare lo sbrandamento a quando il fisico, non del tutto ripresosi dall’attacco virale, avresse deciso che era il momento giusto. Così mi alzo alle 4,47 e scendo a fare colazione. Altro messaggio a Maurino e ancora nessuna risposta (tra parentesi, ho scoperto più tardi che lui questi messaggi non li ha ricevuti … se no in compagnia sarebbe anche uscito).
Mi preparo. Porto il caffè a mia moglie [SM=g27998] [SM=g27998] [SM=g27998] e alle 5,57 esco di casa e do il 1° colpo di pedale al mio King.

Le prime sensazioni sono leggermente migliori di quelle di domenica: che il malanno stia davvero passando?
Punto verso la Franciacorta e ad Erbusco salgo al Bellavista per testare un po’ le gambe che ovviamente non ci sono proprio, ma va bene così. Do la colpa alla bilancia che stamattina mi ha inchiodato con il suo responso: 72 kg netti … una mostruosità.  Scendo verso Adro e a Capriolo affronto lo strappo del Belvedere. Stesso film: tanta fatica per una scarsa resa. Scollino e scendo in Valcalepio oltrepassando il confine con la provincia de berghem. Tempo di risalire a Castelli Calepio e mi tolgo dal traffico per puntare alla salitella che porta alla chiesetta degli alpini: sono 1,9 km per 150 mt esatti di dislivello. Ci salgo per 3 volte di fila scendendo (dopo un recupero di qualche secondo) dalla stessa e unica strada fatta per salire. La seconda volta ho sensazioni migliori rispetto alla prima, ma è un’illusione che dura solo il tempo di verificare su Strava i dati rilevati dal gps. Chissene …

La terza volta lo capisco anch’io che sono salito ancora più piano e allora mi concedo 3 km di pianura per poi salire a Gandosso fino alla località Pitone dove la strada finisce. Discesa freddina e umida fino a Credaro e nuovo passaggio dal ponte sul fiume Oglio per tornare in terra bresciana e fare rientro a casa dalla Franciacorta senza che il sole riesca a uscire dalle nuvole che tappezzano il cielo.

Doccia al volo e via di corsa al lavoro, abbastanza soddisfatto e sicuramente tranquillo. [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Tempo: 3h 17'
Distanza: 73,6 km
Battiti: 139/168 bpm
Cadenza: //
Velocità media: 22,4 km/h
Dislivello: 1.194 mt
Calorie: 1.568 kcal
Temperatura: min +4°C/media +4,4°C/max +5°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
10/01/2014 13:18
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Scarico e chiacchiere in Franciacorta con Maurino …

Giovedì 9 gennaio 2013: ieri sera il cellulare avave dato i primi segni di squilibrio: non mi partivano più gli sms, ma almeno WhatsApp funzionava e così ero rimasto d’accordo con il mio socio Maurino che dopo la colazione gli avrei inviato un messaggio tramite questa tecnologia. La sveglia suona alle 4 precise. Mi alzo e scendo per far scorta di energia. Quando finisco, invio il primo WhatsApp “Io esco alle 5 circa”. Nessuna risposta. Dopo qualche minuto inoltro un sollecito “???” con allegate 3 biciclettine evoluzione delle semplici ed oramai obsolete faccine (e pensare che mi ero appena abituato a quelle …). Tutto tace. Allora ci provo con un sms in bresciano “Alura ???”. Inatteso giunge un “Esco alle 5,10” a cui rispondo confermando con un “Ok”. Meno male – penso – perché di uscire da solo non ne avevo voglia e già stavo pensando di tornare nel lettuccio caldo.

E così alle 5,06 mi allontano da casa dando il 1° colpo di pedale al mio King. Dopo 6 km sono a Cologne: immagino che Mauro sia lievemente in ritardo e vado sulla strada “sotto monte” verso Coccaglio, ma dopo un paio di km mi rendo conto che è troppo strano e allora gli telefono a costo di svegliare la famiglia. Invece scopro semplicemente che lui è già oltre, in quanto l’sms che ho ricevuto era una sua iniziativa e da me non ha ricevuto niente. Cellulare maledetto … va beh, poco male dai. Giro la bici e la faccio girare anche a Mauro così di lì a 3-4 minuti ci becchiamo (finalmente) poco prima della frazione Spina di Erbusco.

A questo punto, con qualche minuto di ritardo, non ci resta che stare in zona e così, senza neppure chiedercelo, puntiamo diretti al Bellavista percorrendo 3 volte il “nostro” circuito in senso orario e la classica ultima volta in senso opposto salendo da Erbusco e scendendo a Adro. Anche se il percorso non è nulla di speciale, il bello di questa uscite sta nello spirito con cui io e Mauro le affrontiamo: parliamo di tutti i problemi che la vita ci pone davanti quotidianamente e questa cosa ci fa bene perché ci permette di scaricare qualsiasi tensione. Con un inizio così la giornata va senz’altro meglio.

Quando è l’ora, rientriamo verso Coccaglio. Lascio Mauro davanti a casa e mi concedo ancora una mezz’ora di scarico, prima di una doccia e della “corsa” verso l’ufficio. Prima delle 9 sono già al lavoro, davanti alla mia scrivania. E pensare che sono sveglio da 5 ore … [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]

Tempo: 2h 41'
Distanza: 67,2 km
Battiti: 122/160 bpm
Cadenza: //
Velocità media: 25,0 km/h
Dislivello: 460 mt
Calorie: 1.075 kcal
Temperatura: min +1°C/media +2,6°C/max +3°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
10/01/2014 19:02
Post: 3.190
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Questo pomeriggio sono tornato in sella dopo i vari malanni.
68 km e non è andata neanche tanto male.
Una cosa mi ha colpito: temperatura minima di 9°C.
Ma che razza di inverno è?

******************************

Ciao Moro...

9/10/1963 - “Un sasso è caduto in un bicchiere colmo d’acqua e l’acqua è traboccata sulla tovaglia. Tutto qui. Solo che il bicchiere era alto centinaia di metri e il sasso grande come una montagna e di sotto, sulla tovaglia, stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi.” (D. Buzzati)
11/01/2014 18:00
Post: 388
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Re: Scarico e chiacchiere in Franciacorta con Maurino …
CiclistaperCaso@, 10/01/2014 13:18:


... Anche se il percorso non è nulla di speciale, il bello di questa uscite sta nello spirito con cui io e Mauro le affrontiamo: parliamo di tutti i problemi che la vita ci pone davanti quotidianamente e questa cosa ci fa bene perché ci permette di scaricare qualsiasi tensione. Con un inizio così la giornata va senz’altro meglio.

Quando è l’ora, rientriamo verso Coccaglio. Lascio Mauro davanti a casa e mi concedo ancora una mezz’ora di scarico, prima di una doccia e della “corsa” verso l’ufficio. Prima delle 9 sono già al lavoro, davanti alla mia scrivania. E pensare che sono sveglio da 5 ore … [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]




BENTORNATI! [SM=g27987]

Ho notato ora però che sei rimasto al 2013... o hai copiato le tue prime uscite del'anno scorso? [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]

[Modificato da pandicko 11/01/2014 18:05]
11/01/2014 18:02
Post: 389
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Giovedì 9 gennaio
Consueto incontro con Maurizio a Montello e via verso il lago d’Iseo. Ci accodiamo ad un trio in bdc in cui il capofila pedala a testa bassa come un forsennato. Io reggo fino alla discesa prima di Credaro dove devo mollare perchè perdo subito parecchi metri… poco male perché ritrovo l’amico Maurizio all’entrata di Sarnico. Ci spostiamo sul versante bresciano e una volta giunti ad Iseo attacchiamo la salita verso Polaveno (Passo dei Tre Termini). Proseguiamo affiancati perchè stavolta Maurizio monta una bici d’epoca che ha un rapporto parecchio duro e anch’io mi adatto con un dente più duro del solito… giusto per spartire la fatica in egual misura!
La salita si rivela più lunga e dura del previsto (le leggere uscite invernali si fanno sentire! [SM=g27987]) ma è lo strappo prima di S. Giovanni che rompe non poco… cmq alla fine, dopo una breve sosta nell’unico bar incontrato all’altezza della chiesa, affrontiamo la lunga e veloce discesa che ci porta ad Ome. Ci spostiamo poi verso Monticelli Brusati per puntare il più diretti possibile nella Franciacorta che conosciamo ma ci perdiamo… finiamo non so come a Fantecolo, rientriamo lungo la strada che ci porta a Passirano dove svoltiamo a destra in direzione di Monterotondo.
Ci attende l’ennesima salita impegnativa… ormai siamo abbastanza stanchi e ogni piccolo dislivello si sente più del dovuto. Scolliniamo e finalmente abbiamo davanti a noi un bel tratto di discesa che ci rasserena un poco e ci porta ad incrociare la strada Rovato-Iseo, l’attraversiamo e lungo una piacevole strada di campagna arriviamo all’ennesimo strappo di Torbiato. Maurizio rimane leggermente dietro di me e in prossimità di Adro mi giro per attenderlo ma non lo vedo più arrivare… torno dunque indietro e lo trovo sconsolato e un po’ arrabbiato fermo all’altezza di una rotonda. Gli si è spezzata la catena! [SM=g27992]
Lo accompagno ad un bar poco distante per scaldarsi e rifocillarsi in attesa dell’arrivo di qualcuno che lo riporti a casa insieme alla bici. Ci salutiamo e riparto tutto solo in direzione di Capriolo. Mi rimane ancora l’ultimo strappo dopo il fiume Oglio che mi porta in terra bergamasca, quindi il lungo tratto dritto e monotono che mi porta ‘finalmente’ a casa!
Faticosa e lunga pedalata ‘stile estate’ preventivamente pensata un po’ troppo frettolosamente... ma alla fine portata a termine! [SM=g27987]
Ricevo poi la bella telefonata di Maurizio che mi comunica di essere arrivato a casa pure lui verso le 14… insomma è come se siamo tornati insieme come sempre! [SM=g27987]
98 km. in 4h 42’.

[Modificato da pandicko 11/01/2014 18:03]
12/01/2014 17:51
Post: 1.763
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Altro che Lourdes...
Speravo di lasciare tutta la sfortuna alle spalle con il 2014. Ed invece
come ormai mi capita troppo di frequente appena sto un poco meglio, ecco
che arriva la botta. Questa volta si tratta di un incidente in bici: per
evitare un'auto uscita dallo stop senza dare precedenza vado a sbattere
violentemente contro un muro (ero in discesa ed i freni mi hanno tradito
). Insomma, gran botta (ho ripreso a respirare dopo un paio di minuti
buoni). Son tre giorni ora che non dormo ed ho paura sia un problema
più grave della semplice botta (forse un pneumotorace).
E pensare che ero contento di poter andare in bici alla stazione.

Obiettivi 2014 ? In sequenza Medjugorje, Lourdes e Santiago di
Compostela. Magari all'inizio comincio con Zuccarello, San Patrizio,
Cornabusa e Caravaggio (tutti santuari, si intende).
GNaldi

Lent e seguent
12/01/2014 18:06
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Re: Altro che Lourdes...
Mi spiace tantissimo per questa tua nuova disavventura, un grande in bocca al lupo, sperando che che sia "solo", appunto, una botta.
Tienici aggiornati e... a presto in bici!

Ciao!

Elena

====================================================

Un'emozione in più è terra conquistata,
non possiamo chiedere certezze a questa vita (R.Z.)

E' il tempo, sai, che ci misura,
che ci fa uomini o soltanto frenesia (R.Z.)
12/01/2014 19:26
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Re: Altro che Lourdes...
gnaldi, 12/01/2014 17:51:



Obiettivi 2014 ? In sequenza Medjugorje, Lourdes e Santiago di
Compostela. Magari all'inizio comincio con Zuccarello, San Patrizio,
Cornabusa e Caravaggio (tutti santuari, si intende).




ti ci porto io sabato o domenica, preparati!
12/01/2014 20:19
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Re: Altro che Lourdes...
gnaldi, 12/01/2014 17:51:

Speravo di lasciare tutta la sfortuna alle spalle con il 2014. Ed invece
come ormai mi capita troppo di frequente appena sto un poco meglio, ecco
che arriva la botta. Questa volta si tratta di un incidente in bici: per
evitare un'auto uscita dallo stop senza dare precedenza vado a sbattere
violentemente contro un muro (ero in discesa ed i freni mi hanno tradito
). Insomma, gran botta (ho ripreso a respirare dopo un paio di minuti
buoni). Son tre giorni ora che non dormo ed ho paura sia un problema
più grave della semplice botta (forse un pneumotorace).
E pensare che ero contento di poter andare in bici alla stazione.

Obiettivi 2014 ? In sequenza Medjugorje, Lourdes e Santiago di
Compostela. Magari all'inizio comincio con Zuccarello, San Patrizio,
Cornabusa e Caravaggio (tutti santuari, si intende).




Cavoli Beppe ... [SM=g27996] [SM=g27996] [SM=g27996]
Di questa cosa me ne ha parlato Pigi durante il giro di sabato e mi ha anche riferito che chi ha causato il tuo incidente non si è neppure fermato ... 'sto stronzo !!! (scusate [SM=g27995] )

Ti faccio tanti auguri e tra qualche giorno, quando avrai magari un pò più voglia di parlare, ti chiamo.

Ciao

Giorgio
12/01/2014 22:56
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Urca!
Non è un bel modo per iniziare l'anno.
Un abbraccio e in bocca al lupo. [SM=g28002]

******************************

Ciao Moro...

9/10/1963 - “Un sasso è caduto in un bicchiere colmo d’acqua e l’acqua è traboccata sulla tovaglia. Tutto qui. Solo che il bicchiere era alto centinaia di metri e il sasso grande come una montagna e di sotto, sulla tovaglia, stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi.” (D. Buzzati)
13/01/2014 07:32
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Mi spiace Giuseppe, ti auguro di rimetterti in fretta.
In bocca al lupo!
Ciao.
Sergio
13/01/2014 13:52
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Re: Altro che Lourdes...
gnaldi, 12/01/2014 17:51:

Speravo di lasciare tutta la sfortuna alle spalle con il 2014. Ed invece
come ormai mi capita troppo di frequente appena sto un poco meglio, ecco
che arriva la botta. Questa volta si tratta di un incidente in bici: per
evitare un'auto uscita dallo stop senza dare precedenza vado a sbattere
violentemente contro un muro (ero in discesa ed i freni mi hanno tradito
). Insomma, gran botta (ho ripreso a respirare dopo un paio di minuti
buoni). Son tre giorni ora che non dormo ed ho paura sia un problema
più grave della semplice botta (forse un pneumotorace).
E pensare che ero contento di poter andare in bici alla stazione.

Obiettivi 2014 ? In sequenza Medjugorje, Lourdes e Santiago di
Compostela. Magari all'inizio comincio con Zuccarello, San Patrizio,
Cornabusa e Caravaggio (tutti santuari, si intende).



Accidenti Gnaldi. Rimetti presto!
15/01/2014 17:10
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Le prime salite dell’anno sono sempre durissime …

Sabato 11 gennaio 2014: ieri sera, al telefono con Pigi, ci eravamo addirittura trovati d’accordo sulla salita da mettere nel mirino oggi: i Colli di San Fermo. Strano, perché di solito quando gliela propongo io capita che lui faccia il “difficile” cercando scuse o alternative più soft. Invece ieri no, aveva pensato anche lui la stessa cosa.

Mi alzo alle 6,15 con ancora addosso tanto di quel sonno che se non avessi l’impegno di trovarmi con Pigi me ne starei ancora a letto un paio d’ore. Faccio tutti i preparativi e alle 7,23 mi allontano da casa in sella al mio King. Un paio di minuti dopo le 8 arrivo a Telgate e chiamo Pigi. Sta arrivando anche lui e infatti eccolo. Una stretta di mano e via di chiacchiere mentre ci dirigiamo lì vicino a Grumello del Monte, dove attacchiamo la prima salita di giornata: il sempre ostico Gandosso. Sempre ostico perché non è una salita lunga (poco più di 4 km), ma ci sono 3 rampe che (almeno a me) fanno sempre male. La percorriamo abbastanza tranquilli, anche se nel secondo strappo duro il cuore rimbalza: il mio a 172 e quello di Pigi (beata gioventù) a 182 battiti. Scolliniamo con un benaugurante “Fuori una”, ma il pensiero inquadra già il prossimo obiettivo con quel rispetto sempre dovuto, ma a maggior ragione indispensabile quando la condizione è solo un lontano ricordo.

Scesi da Gandosso siamo a Villongo e si inizia subito a salire. L’obiettivo di oggi è scollinare in un’ora e 10, che significa un tempo molto tranquillo. Il cielo è nuvoloso e purtroppo non ci concede il beneficio del sole, ma superati gli abitati di Adrara l’umidità cala e infatti, dopo il 12° km, guardando di sotto si nota benissimo come prima stavamo dentro una nuvola. Finalmente scolliniamo, anzi per essere sinceri Pigi scollina e io lo seguo staccato di una ventina di metri. Breve recupero nel falsopiano fino al valico e poi, tanto per farci male fino in fondo, saliamo a Valpiana percorrendo l’ulteriore km e mezzo decisamente impegnativo che ci porta ai 1.210 metri di quota del piazzale da dove, nonostante il cielo un po’ grigio, si possono ammirare le cime delle Orobie innevate. Il rifugio è aperto e noi non ci facciamo scappare l’occasioone di un caffè.

Quando ripartiamo ci aspetta la parte peggiore: la discesa freddina e a rischio scivolata verso Grone e la Val Cavallina, ma quello che ci sorprende di più è vedere qualche ciuffetto giallo di primule sui prati a bordo strada proprio all’inizio della discesa. Un inverno matto, non c’era bisogno di questa conferma.

Finita la discesa ci ritroviamo sulla SS 42. Mi incarico di fare da gregario per circa 6 km fino a Spinone al Lago, dove torniamo a salire per meno di 7 km fino ai 664 metri di quota del Colle Forcellino. Breve sosta mangereccia e poi giù in Valle Rossa, ma ci serve ancora qualche metro di dislivello e allora deviamo verso la frazione San Rocco di Leffe per poi planare in Val Seriana, purtroppo con un po’ troppo traffico.
Giunti a Nembro ci attende l’ultima formalità: il facile Colle dei Pasta, ma che oggi ci presenta il conto della stanchezza. Superiamo l’obiettivo dei 2.000 metrio di dislivello e con esso anche il punto di scollinamento per scendere poi verso Cenate Sotto.

Da lì dritti verso casa … di Pigi, perché lui è abbastanza cotto e allora allungo un po’ io per fargli da gregario e compagno di viaggio. Tanto poi ci saranno diverse occasioni per essere contraccambiato … [SM=g27989] [SM=g28002] [SM=g27988]

Tempo: 5h 53'
Distanza: 133,2 km
Battiti: 137/172 bpm
Cadenza: //
Velocità media: 22,7 km/h
Dislivello: 2.051 mt
Calorie: 2.930 kcal
Temperatura: min +2°C/media +5,1°C/max +9°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
15/01/2014 17:11
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Anche le seconde non sono uno scherzo: Parzanica e lago d’Iseo con Angelo …

Domenica 12 gennaio 2014: purtroppo oggi siamo senza la nostra punta di diamante Maurino, fermato qualche giorno da una sciatalgia. Mi alzo e faccio colazione. Porto il caffè a letto a mia moglie e alle 7,43 esco di casa in sella al Protos alla prima uscita del 2014.

Purtroppo la situazione meteo è pessima: la nebbia, calata già ieri sera, è come una coperta umida che copre tutto togliendo visibilità e rendendo la strada viscida. Serve molta, molta prudenza. Arrivo a Coccaglio e trovo Angelo e Dario che ci accompagnerà solo per circa tre quarti d’ora. La nebbia persiste, ma noi siamo fiduciosi e infatti, a Cologne il cielo rischiara e giunti alla frazione Zocco di Erbusco è sparita del tutto lasciando posto ad un cielo meravigliosamente blu. Attraversiamo la Franciacorta mentre il sole ad est sorge ed inizia a scaldarci. In Val Calepio salutiamo Dario e puntiamo a Sarnico sul lago per raggiungere sulle ssivamente Tavernola Bergamasca. Il sole scalda le gambe che è un piacere e la nebbia che c’era a casa è solo un ricordo.

Oltrepassato il paese, iniziamo a salire verso Parzanica: circa 8 km, abbastanza impegnativi, ma splendidamente soleggiati e con la vista del Monte Guglielmo e del lago d’Iseo a riempirci gli occhi. Fatichiamo e sudiamo, ma teniamo duro e soprattutto saliamo regolari fino a raggiungere la piazza del paese. Breve sosta per chiudere il giubbino e poi proseguiamo con qualche su e giù fino a Vigolo, dove affrontiamo la discesa che ci riporta a Tavernola sul lago.

Nel rientro, dopo Sarnico allunghiamo fino a Grumello per poi rientrare a casa con un po’ di scarico. La forma non c’è, in salita si fatica tantissimo, ma quel che conta è divertirsi in compagnia e su questa cosa siamo dei veri campioni !!! [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Tempo: 4h 14'
Distanza: 109,5 km
Battiti: 130/179 bpm
Cadenza: 78/109
Velocità media: 25,8 km/h
Dislivello: 993 mt
Calorie: 1.849 kcal
Temperatura: min +0°C/media +3,9°C/max +7°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
15/01/2014 17:12
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Scarico in Franciacorta prima di iniziare una nuova settimana …

Lunedì 13 gennaio 2014: ieri sera c’era un nebbione umido e grigio e le gambe, dopo 2 giorni di bici, mi facevano male, ma il mio programma prevedeva uno scarico. La sveglia suona alle 6,15 e, dopo aver fatto tutto con calma, alle 7,18 mi allontano da casa in sella al mio King.

C’è un po’ di foschia e la strada è umida: mi sa che il sole non lo vedrò, ma è meno peggio di quel che poteva essere. Non ho un programma preciso, ma solo 2 ore a disposizione per non tardare troppo al lavoro.
E così vado verso il percorso base della Franciacorta, tagliando tutti i possibili strappi … se no che scarico è?

La forza è quella che è, ma quando rientro a casa mi sento sicuramente meglio di quando sono uscito e, soprattutto, sono pronto per affrontare la settimana lavorativa. [SM=g28002]

Tempo: 2h 06'
Distanza: 55,4 km
Battiti: 125/160 bpm
Cadenza: //
Velocità media: 26,4 km/h
Dislivello: 270 mt
Calorie: 915 kcal
Temperatura: min +0°C/media +1,9°C/max +3°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
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