È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 















La più grande comunità italiana sui videogiochi Total War di Creative Assembly
  

Total War: Warhammer | Total War: Attila | Total War: Rome 2 | Total War: Shogun 2
Napoleon: Total War | Empire: Total War | Medieval II: Total War | Rome: Total War

LEGGETE IL NOSTRO REGOLAMENTO PRIMA DI PARTECIPARE. PER FARE RICHIESTE DI SUPPORTO, LEGGETE PRIMA QUESTA DISCUSSIONE.

 

 
Stampa | Notifica email    
Autore

rome 1 vs rome 2

Ultimo Aggiornamento: 13/01/2014 19:58
15/12/2013 19:17
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
ho ripreso rome 1 e ho notato che veramente la differenza è enorme, in rome 1 le formazioni restano compatte sempre specie gli opliti, gli scontri non sono quasi mai "blob" informi, i morti cadono ammucchiandosi sulle linee di contatto e gli opliti si frantumano rapidamente se restano separati e diventano bersagli di continui attacchi da tiro com è giusto che sia.

in rome 2 invece gli schermagliatori sono decisamente meno letali, gli opliti attaccano come barbari e sotto il tiro di schermagliatori non vanno in crisi.

in rome 1 effettivamente le battaglie finiscono in tempi rapidissimi, basta un errore di manovra per compromettere l'esito ma fra molti difetti ( sopratutto per vanilla e multiplayer ) è una cosa abbastanza giusta mentre in rome 2 la rissa è prolungata senza quei particolari effetti distruttivi di manovre ben fatte...
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
15/12/2013 21:34
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re:
Archita, 15/12/2013 19:17:


in rome 2 invece gli schermagliatori sono decisamente meno letali,




ed è giusto così. Storicamente i giavellotti non mietevano molte vittime: la loro funzione era semplicemente di scompaginare il nemico, non di uccidere prioritariamente. L'ho letto su libri storici.
Se gli schermagliatori avessero saputo uccidere in modo intensivo, non ci sarebbe stato bisogno di passare al corpo a corpo in seguito.

(Costantinus - utente del nostro forum - docet)

[Modificato da Iulianus Apostata 15/12/2013 21:35]
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

15/12/2013 21:59
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
non parlo di uccidere ma in rome 1 disperdevano e creavano il caos nelle prime file, giusto per "ammorbidire" come pure avveniva per i legionari che prima di andare a corpo a corpo scompaginavano il nemico e sopratutto mettendo fuori uso i loro scudi ( in vanilla rome i legionari non tirano giavelotti, solo con i mod si è inserita questa funzione ).

Inoltre per bilanciamento di gioco, rendere gli schermagliatori utili può rendere più sostenibile per eserciti da schermaglia come i traci per affrontare la fanteria pesante oplitica o romana.

In Rome 2 le fanterie pesanti subiscono danni molto poco significativi anche da parte di arcieri contribuendo quella mentalità da "camping" abbastanza fastidioso.
[Modificato da Archita 15/12/2013 22:05]
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
15/12/2013 22:11
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re:
Archita, 15/12/2013 21:59:

non parlo di uccidere ma in rome 1 disperdevano e creavano il caos nelle prime file, giusto per "ammorbidire" come pure avveniva per i legionari che prima di andare a corpo a corpo scompaginavano il nemico e sopratutto mettendo fuori uso i loro scudi.

Inoltre per bilanciamento di gioco, rendere gli schermagliatori utili può rendere più sostenibile per eserciti da schermaglia come i traci per affrontare la fanteria pesante oplitica o romana.

In Rome 2 le fanterie pesanti subiscono danni molto poco significativi anche da parte di arcieri contribuendo quella mentalità da "camping" abbastanza fastidioso.



Non mi pare che in Rome 1 i legionari scompaginassero il nemico (coi pila) al punto da fargli mettere fuori uso gli scudi: non ho mai visto guerrieri separarsi dagli scudi e combattere poi senza.
Questo accadeva storicamente, ma non nel gioco (credo intendessi questo).

Se per rendere gli schermagliatori utili intendi solo di accentuarne la prerogativa di creare il caos, o di scompaginare le formazioni nemiche (non di dargli la facoltà di uccidere in modo intensivo), allora ok.

Nel mod RTW Casus Belli Gold, gli schermagliatori non sono così letali: magari scompaginano bene le file nemiche, ma non sanno uccidere troppo (come deve essere) - e quel mod è bilanciato ormai...


Comunque è strano..ricordo che anche in Rome 1 i Veliti erano piuttosto inutili...



[Modificato da Iulianus Apostata 15/12/2013 22:16]
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

15/12/2013 22:31
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
riguardo al tiro da parte dei romani avevo già corretto prima del tuo intervento visto che in effetti questa funzione è stata inserita con i mod successivamente. Al di là di questo gli schermagliatori ( veliti, frombolieri,arcieri e altri ) non sono stati inutili in rome 1, contro gli opliti fanno bene il loro lavoro, più di una volta ho visto opliti soffrire colpi dovuta anche alla loro lentezza di manovra.

in Rome 2 gli schermagliatori hanno una gittata eccessiva e una sequenza di tiro da mitragliatrice ma effetti scarsi contro quadrati di fanteria pesante a tutto danno di fare una partita decente in una battaglia da manovra più dinamica e divertente ( in multiplayer ).

non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
15/12/2013 22:53
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re:
Archita, 15/12/2013 22:31:

riguardo al tiro da parte dei romani avevo già corretto prima del tuo intervento visto che in effetti questa funzione è stata inserita con i mod successivamente.




No scusa...vuoi dire che in Rome 1 i legionari non tiravano i pila? Non ricordo che ci sia stato bisogno di mods per introdurre il lancio di giavellotti pesanti (appunto i pila)


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

15/12/2013 23:00
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
in rome 1 vanilla i legionari non tiravano i pila ( a mia memoria ) quando uscì, io mi ricordo che questa funzione è stata inserita con i mod come un mod che ricordavo quale Mare Nostrum all'epoca.
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
15/12/2013 23:04
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Nel mod Mare Nostrum, i legionari tenevano fin dall'inizio i pila in mano (invece che il gladio): fu un 'innovazione straordinaria, attuata da un modder italiano (Matthias ?).
Quando iniziai a giocare nel 2006 a Rome 1 (a mia memoria) tiravano già i pila.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

16/12/2013 00:44
OFFLINE
Post: 3.452
Registrato il: 16/12/2005
Città: TARANTO
Età: 44
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
io mi ricordavo che non tutti i legionari nel vanilla tiravano i pila all'epoca almeno nelle prime versioni e mare nostrum mi ha colpito molto a riguardo dei pila perchè era stato fatto o un uso più sistematico per tutti i legionari o migliore effetto, so che comunque a memoria mi ricordo che le icone dei legionari nel mod mare nostrum avevano le munizioni dei pila cosa che nel vanilla prima non c'era questo aspetto.

comunque sul discorso in generale della schermaglia, il mio discorso verteva sul fatto che rome 1 rende la fanteria pesante meno invulnerabile che in rome 2e comunque in rome 1 mi ricordavo le battaglie molto più manovrate per sbaragliare senza troppe perdite eserciti pieni di opliti grazie al supporto della schermaglia...
non abbiate pietà dei nemici! vittoria,vittoria e sempre vittoria!!!!

http://www.storiainpoltrona.com/
16/12/2013 10:29
OFFLINE
Post: 527
Registrato il: 07/04/2011
Città: PALERMO
Età: 32
Sesso: Maschile
Centurio
Re:
Archita, 15/12/2013 19:17:


in rome 2 invece gli schermagliatori sono decisamente meno letali



se prendi schermagliatori che costano poco forse si ma se compri unità d'elitè(che comunque non costano tantissimo) fai un sacco di uccisioni,tante da costringere l'avversario a caricarti frontalmente prima di finire le unità di fanteria,comunque preferivo le modalità speciali (frecce infuocate,assordanti etch) utilizzabili come abilità temporanee con un timer di tempo per poter essere utilizzate,l'abilità era qualcosa di devastante e ti permetteva di aumentare il numero di uccisioni ma era comunque necessario scegliere bene quando utilizzarla,adesso le frecce infuocate abbassano un pò il morale ma non conviene tanto usarle(tranne contro gli elefanti)sarebbe bellissimo se le strutture di legno installate sopra gli elefanti potessero prendere fuoco(si gli elefanti non mi stanno simpatici)
16/12/2013 11:34
OFFLINE
Post: 3
Registrato il: 09/12/2013
Sesso: Maschile
Miles
In Rome I ultima patch 1.5, dagli hastati alla guardia cittadina lanciano 2 3 colpi di pila..
16/12/2013 13:17
OFFLINE
Post: 470
Registrato il: 13/10/2013
Città: CASALECCHIO DI RENO
Età: 31
Sesso: Maschile
Principalis
Sono quasi certo che in Rome I i legionari lanciassero i giavellotti anche senza mod, io giocavo vanilla e mi ricordo la barra blu delle munizioni nei legionari!

Comunque, al di là degli schermagliatori, in Rome I trovavo molto più appagante inseguire il nemico con la cavalleria, era un macello! (giustamente)
In Rome II quando sguinzaglio la cavalleria all'inseguimento dei fuggitivi è una noia mortale, la maggior parte dei nemici si salva sempre.
Anche l'impatto della cavalleria sulla fanteria leggera era più violento in Rome I... forse è solo un'impressione ma le battaglie mi sembrano meno movimentate ora.
16/12/2013 15:17
OFFLINE
Post: 624
Registrato il: 18/10/2007
Città: ROMA
Età: 38
Sesso: Maschile
Centurio
Re:
Archita, 15/12/2013 23:00:

in rome 1 vanilla i legionari non tiravano i pila ( a mia memoria ) quando uscì, io mi ricordo che questa funzione è stata inserita con i mod come un mod che ricordavo quale Mare Nostrum all'epoca.




Ha ragione S.S. [Sua Santità] Iulianus !! anche senza mods in Rome 1 i legionari tiravano i pila eccome... spero che implementeranno questa cosa ELEMENTARE, trattandosi di Rome 2 per l'appunto, nello scalcagnatissimo Rome 2...non chiedo di vedere addirittura i nemici che gettano gli scudi resi inservibili dai pila , ma almeno s salve di pila lanciati in modalità guard è veramente il minimo...
16/12/2013 18:17
OFFLINE
Post: 96
Registrato il: 07/08/2011
Città: IVREA
Età: 53
Sesso: Maschile
Miles
:up posso confermare che nel primo Rome versione 1.5 astati e principi tirano almeno 2 salve di pila se ne hanno il tempo prima del contatto, e dopo la riforma mariana anche i legionari li tirano, non avendo rome2 ci sto giocando ora con i Giuli...... :dentoni e confermo anche che i veliti fanno pochi danni, infatti non li prendo mai
16/12/2013 21:37
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re: Re:
Ricimero, 16/12/2013 15:17:




Ha ragione S.S. [Sua Santità] Iulianus !!



E' semplice simpatia o cerchi di prendermi per i fondelli ? :superxd


Comunque le Guardie Cittadine in Rome 1 non lanciavano affatto giavellotti, ma erano semplici lancieri.





[Modificato da Iulianus Apostata 16/12/2013 21:46]
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

16/12/2013 21:46
OFFLINE
Post: 624
Registrato il: 18/10/2007
Città: ROMA
Età: 38
Sesso: Maschile
Centurio
Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 16/12/2013 21:37:



E' semplice simpatia o cerchi di prendermi per i fondelli ? :??


Comunque le Guardie Cittadine in Rome 1 non lanciavano affatto giavellotti, ma erano semplici lancieri.





simpatia , simpatia !!! ... ormai tu per me sei Sua Santità Iulianus! :angelo......... hai visto mai che con la tua fede sto gioco non si riesca a raddrizzare...
ps: spero la cosa non ti dia fastidio,se così fosse ti "secolarizzo" di nuovo :boing
[Modificato da Ricimero 16/12/2013 21:48]
16/12/2013 21:49
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re: Re: Re: Re:
Ricimero, 16/12/2013 21:46:




simpatia , simpatia !!! ... ormai tu per me sei Sua Santità Iulianus! :angelo hai visto mai che con la tua fede sto gioco non si riesca a raddrizzare...
ps: spero la cosa non ti dia fastidio,se così fosse ti "secolarizzo" di nuovo :boing




No no...fa pure a sto punto :superxd eeeeeeeee quante anime debbo purificare per infondergli la fede nella CA !!!! :dentoni

però vedo che ti sei dato il potere di "secolarizzare" ..aaaaaaaaa ma allora sei anche tu prete ;)


[Modificato da Iulianus Apostata 16/12/2013 21:51]
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

16/12/2013 21:56
OFFLINE
Post: 624
Registrato il: 18/10/2007
Città: ROMA
Età: 38
Sesso: Maschile
Centurio
Re: Re: Re: Re: Re:
Iulianus Apostata, 16/12/2013 21:49:




No no...fa pure a sto punto :superxd eeeeeeeee quante anime debbo purificare per infondergli la fede nella CA !!!! :dentoni

però vedo che ti sei dato il potere di "secolarizzare" ..aaaaaaaaa ma allora sei anche tu prete ;)






Santità io sono solo un modesto Diacono al Suo cospetto...fiat voluntas Dei :angelo
16/12/2013 22:33
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Ricimero, 16/12/2013 21:56:




Santità io sono solo un modesto Diacono al Suo cospetto...fiat voluntas Dei :angelo



e io però sono un "prete" non Dio è....solo lui con la fede può concretamente raddrizzare Rome 2 :bluglasses

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

17/12/2013 12:34
OFFLINE
Post: 3.284
Registrato il: 28/07/2006
Città: CATANIA
Età: 46
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
Con R1 ci sto giocando in questo periodo, non ho alcun mod ed uso la versione finale, patch 1.9, quella che rende compatibile l'antenato di R2 (Alexander TW), i legionari lanciano una pioggia di pila impressionante, non so per la guardia cittadina, che non uso mai, ma tutti gli altri pre e post riforma tirano almeno 2 scariche, se c'è tempo anche 3. Lo stesso fanno i legionari post Costantino in BI, che gioco anche (tutto in versione vanilla, ripeto, solo alcuni text e poco altro modificato da me).

Il motto è "più pila per per tutti!"
-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
12/01/2014 16:24
OFFLINE
Post: 590
Registrato il: 14/02/2013
Città: SANTO STEFANO DI CAMASTRA
Età: 52
Sesso: Maschile
Centurio
Re:
Antioco il Grande, 17/12/2013 12:34:

Con R1 ci sto giocando in questo periodo, non ho alcun mod ed uso la versione finale, patch 1.9, quella che rende compatibile l'antenato di R2 (Alexander TW), i legionari lanciano una pioggia di pila impressionante, non so per la guardia cittadina, che non uso mai, ma tutti gli altri pre e post riforma tirano almeno 2 scariche, se c'è tempo anche 3. Lo stesso fanno i legionari post Costantino in BI, che gioco anche (tutto in versione vanilla, ripeto, solo alcuni text e poco altro modificato da me).

Il motto è "più pila per per tutti!"




Cmq, più ci gioco e più penso che, nonostante la grafica molto bella, le battaglie in Rome II siano troppo confusionarie...quasi arcade rispetto al suo onorevole (ed inarrivabile) prequel.
Quando ho giocato per la prima volta con Rome I ricordo quel brivido di contentezza che provai, con Rome II, in battaglia, mi prende più che altro lo sconforto...poi quasi la noia ed il sonno! :-.-
[Modificato da LouisAquila 12/01/2014 16:27]







12/01/2014 17:19
OFFLINE
Post: 470
Registrato il: 13/10/2013
Città: CASALECCHIO DI RENO
Età: 31
Sesso: Maschile
Principalis
Re: Re:
LouisAquila, 12/01/2014 16:24:




Cmq, più ci gioco e più penso che, nonostante la grafica molto bella, le battaglie in Rome II siano troppo confusionarie...quasi arcade rispetto al suo onorevole (ed inarrivabile) prequel.
Quando ho giocato per la prima volta con Rome I ricordo quel brivido di contentezza che provai, con Rome II, in battaglia, mi prende più che altro lo sconforto...poi quasi la noia ed il sonno! :-.-




Sì è vero, in R2 la grafica è infinitamente migliore ma le battaglie sono molto meno movimentate... quasi soporifere!
Vabbè che nel primo Rome quando caricavi con la cavalleria vedevi dei soldati che partivano in orbita e facevano dei voli esagerati... però c'erano delle scene stupende di uomini che cascavano dalle mura e di cadaveri trascinati dalla corrente del fiume!
Non capisco perché hanno tolto queste cose, mi pareva che la Ca avesse promesso di rimetterle in R2, ma forse ricordo male...
12/01/2014 21:44
OFFLINE
Post: 32
Registrato il: 24/11/2012
Città: CASTREZZATO
Età: 38
Sesso: Maschile
Miles
giusto per confermare, ho ricominciato proprio ieri una campagna a europa barbarorum ed è sconfortante come nonostante i limiti del vecchio giuoco mi stò divertendo molto di più, quasi non ci credo...
13/01/2014 19:58
OFFLINE
Post: 595
Registrato il: 20/02/2009
Città: PALERMO
Età: 36
Sesso: Maschile
Centurio
Re: Re:
LouisAquila, 12/01/2014 16:24:




Cmq, più ci gioco e più penso che, nonostante la grafica molto bella, le battaglie in Rome II siano troppo confusionarie...quasi arcade rispetto al suo onorevole (ed inarrivabile) prequel.
Quando ho giocato per la prima volta con Rome I ricordo quel brivido di contentezza che provai, con Rome II, in battaglia, mi prende più che altro lo sconforto...poi quasi la noia ed il sonno! :-.-




sinceramente preferisco dal punto di vista delle battaglie Rome 2, proprio perchè nel primo era tutto troppo veloce.. insomma su questo non sono d'accordo... poi vabò so gusti :dentoni



Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:04. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com


© The Creative Assembly Limited.
All trade marks and game content are the property of The Creative Assembly Limited and its group companies.
All rights reserved.