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Sondaggio: AMT va privatizzata? Ovvero il Comune deve cedere il controllo societario di AMT ad un 'azienda "del mestiere" esterna ?
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AMT va privatizzata?

Ultimo Aggiornamento: 26/01/2016 16:43
15/04/2014 17:15
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Comunicato sindacale appena uscito, interessante.

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In riferimento alle dichiarazioni rilasciate dall’Amministratore Unico di AMT Livio Ravera alla stampa lo scorso sabato precisiamo quanto segue.

All’apice di una mobilitazione senza precedenti, il 23 novembre 2013, le OO.SS. siglarono in Prefettura, insieme a Regione Liguria, Comune ed AMT, un accordo che recuperava i contenuti non rispettati dalle Istituzioni nell’accordo del 7 maggio 2013. Tale intesa, ricordiamo, dava precise garanzie da parte delle Istituzioni, in merito alla creazione dell’Agenzia Regionale, all’acquisto di 200 nuovi autobus per AMT nel quadriennio 2014-2017, e al conferimento di 4,3 milioni aggiuntivi da parte del Comune.
Al fine di recuperare i restanti 4 milioni di euro, che avrebbero consentito il pareggio di bilancio nel 2014, le OO.SS. si impegnavano a partecipare ad un tavolo di contrattazione che non doveva prevedere interventi su normativa, orario di lavoro e sulla totalità delle retribuzioni, ma che non escludeva un aumento delle quote di attività da affidare in sub-appalto.
L’aumento di sub-appalti non è sicuramente un’opzione gradita alle OO.SS. ma in tale fase era una possibilità che si lasciava al tavolo per garantire la fattibilità pratica di una contrattazione che aveva l’obiettivo di recuperare una somma cospicua in tempi estremamente stringenti.
Il tavolo di confronto si apre nei primi giorni di dicembre e come tutti sanno si chiuse il 20 gennaio senza prevedere nessun tipo di esternalizzazione di attività.
Per meglio comprendere questa situazione è bene sottolineare almeno 3 aspetti:
 Durante la trattativa, l’Amministratore Unico Livio Ravera, ovviamente senza obiezioni da parte delle OO.SS., escluse, di propria iniziativa, qualsiasi tipo di esternalizzazione di attività. Tale posizione fu motivata dall’affermazione che tali iniziative non avrebbero comportato una diminuzione di costi.
 A conferma di ciò, al punto 8 di tale Accordo, le parti concordano addirittura di aprire un tavolo di confronto con l’obiettivo di reinternalizzare tutto o in parte l’appalto relativo alle attività di manovra e pulizia.
 Tenuto conto del progressivo invecchiamento del parco mezzi, grazie anche a quanto stabilito in Prefettura in merito al conferimento di nuovi bus, Amt presenterà entro il mese di giugno un piano sulla manutenzione con l’obiettivo di rendere più efficace l’erogazione del servizio.
A pochi mesi da quell’Accordo, AMT, con azione unilaterale, dopo averlo escluso in fase di tavolo negoziale, procede all’esternalizzazione della linea 478 motivandola con la necessità di recuperare vetture piccole. E poi saremmo noi quelli che devono mettersi d’accordo con noi stessi?
Se esisteva tale necessità non poteva essere discussa al tavolo negoziale invece di essere esclusa a priori dall’Amministratore Unico? Lo sa l’Amministratore Unico che sono 5 anni che le OO.SS. chiedono di acquistare vetture piccole? AMT ha predisposto un piano della manutenzione che consenta di efficientare le lavorazioni?AMT ha predisposto un piano di riorganizzazione degli acquisti visto che la metà del parco mezzi vetture piccole è indisponibile causa mancanza di pezzi di ricambio e di contenziosi con la ditta a cui vengono esternalizzate le lavorazioni (a proposito di aumento di costi)?
Entrando nel merito della questione ancora una volta si assiste all’incapacità di chi si trova ad organizzare e a gestire il servizio pubblico. Sin dalla creazione della linea 470 avevamo espresso la nostra contrarietà in quanto tale operazione risultava completamente in antitesi a come dovrebbe essere organizzato il trasporto pubblico.

Veniva tagliato un pezzo di servizio in Valbisagno eliminando il tragitto di 478 e 479 dalla Ligorna a Molassana, avendo la “brillante idea” di unificarle in una delle linee più lunghe di Genova, con una percorrenza tiratissima, con i transiti a valle incerti a causa della lunghezza e della tortuosità del percorso e con le vetture esposte a pesanti sforzi a causa dei motivi appena indicati.

Tale decisione, unita all’incapacità di acquisire vetture, ha prodotto un servizio indegno di un paese civile, esercito sulla carta con 5 vetture ma con una miriade di corse perse.

Questa situazione si protrae nell’indifferenza più assoluta da più di 2 anni ma adesso che si avvicina la campagna elettorale e conseguentemente aumenta la sensibilità nei confronti dell’utenza, si cerca di risolvere il problema creando l’ennesimo disastro.

AMT con l’ausilio di 4 vetture avrebbe potuto assestare il 478 e il 479 nuovamente a Molassana con frequenze di 30 minuti o farle assestare sulla Doria (Ponte Green) con frequenze di 25 minuti.

Nel primo caso addirittura, con un lavoro di regolazione con le partenze del 13 da Prato, avrebbe potuto offrire alla Valbisagno a parità di costi, una frequenza di passaggio del mezzo pubblico di 7-8 minuti nella tratta fra la Doria e Molassana.

Non tenendo minimamente conto di tutto ciò invece la premiata ditta Dagnino/Ravera, “coerentemente” con la posizione aziendale dichiarata al tavolo, “risolve” il problema.
Si ridivide la linea rispolverando il 479 e il 478 ma si procede ad esternalizzare quest’ultima ai privati (per vederli guidati magari da pensionati di Amt) istituendo una linea circolare sulla Doria con una frequenza di 35 minuti esercita con un “furgone” da 19 posti.

In un solo colpo trovano una medicina peggiore dalla malattia e inaspriscono nuovamente le relazioni con le OO.SS.

Per questi motivi esprimiamo la nostra più ferma contrarietà a questo tipo di iniziativa aziendale.

Riteniamo inoltre di non aver bisogno di lezioni di coerenza da chi esclude un’operazione al tavolo negoziale e poi la fa rientrare dalla finestra unilateralmente quando gli fa comodo.
O da chi concorda di discutere un percorso serio di lotta all’evasione tariffaria, utilizzando anche gli strumenti previsti dall’Accordo Nazionale e poi, senza consultare nessuno, convoca conferenze stampa per annunciare operazioni spot, casualmente ad Aprile/Maggio, che non hanno nessun interesse strutturale ma hanno l’unico scopo di lanciare la campagna elettorale a qualcuno.


Genova, 15 aprile 2014 Le Segreterie
26/01/2016 10:59
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Amt appalta ai privati 13 linee

Genova - Il tabù sta per cadere e, questa volta, non è la classica indiscrezione mirata a far fallire il progetto: Amt si prepara ad affidare a operatori privati tredici linee cosiddette a domanda debole, ossia quelle meno frequentate. Lo studio dell’azienda è stato consegnato ieri ai sindacati di categoria. E, nemmeno a dirlo, la scelta è stata motivata con la necessità di far quadrare i conti, incrociata - elemento essenziale - con lo stato sempre più fragile del parco mezzi.

«La chiave di volta del piano sta proprio qui - dice l’amministratore unico di Amt, Livio Ravera - a differenza di quanto ipotizzato in passato, l’operatore che si aggiudicherebbe il servizio dovrebbe fornire anche i mezzi da impiegare». E questo motiverebbe anche il cambio di approccio dell’azienda, in passato sempre molto dubbiosa a percorrere la strada delle esternalizzazioni per lo scarso ritorno in termini di economie.

In questo modo, invece, tenendo conto del nucleo di linee individuate, si raggiungerebbero circa 400 mila euro di risparmi, grazie ai risparmi combinati tra costi vivi di esercizio, di manutenzione e di personale. Nulla di eccezionale, tenendo anche conto che si tratta di 630 mila chilometri l’anno di servizio sui 26,5 milioni totali, ma un contributo all’equilibrio generale dei conti, sempre fragili.

I sindacati, che pure avevano aperto alla possibilità al termine delle concitate cinque giornate - era la fine del 2013 - hanno fatto sapere che contrasteranno in ogni modo questa eventualità. «Lo scenario è cambiato da allora - dice Mauro Nolaschi, segretario regionale della Faisa Cisal - adesso non avrebbe senso. È un blitz dell’azienda che sta approfittando dei ritardi del sistema e dei sacrifici dei lavoratori, questi già acquisiti, tentando di applicare solo le parti sfavorevoli degli accordi sottoscritti in passato».

Secondo l’idea di Amt, tutto dovrebbe concretizzarsi in tempo per l’entrata in vigore del prossimo orario invernale (settembre 2016).

dal secolo xix
[Modificato da Flavio4687 26/01/2016 10:59]
26/01/2016 10:59
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Nell'immagine allegata, le linee interessate (CS 340 57 273 93 275 276 277 65 374 375 377)
[Modificato da Flavio4687 26/01/2016 11:01]
26/01/2016 16:43
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374 e 377 a scarsa domanda??? [SM=x1177058]

Bah... le rilevazioni di AMT mi lasciano sempre perplesso.

Se vogliono privatizzare qualcosa, il percorso dell'ex linea 476 dovrebbe essere il primo... invece hanno pure aumentato le corse con la creazione del 477 unico. [SM=g28000]

Lasciando perdere che la dismissione feriale del 470/478 viene gestita in un modo scandaloso con vetture vecchie, corse saltate, impossibilità di tracciare la corsa, coincidenze con 85/584 non studiate e non regolate.


[Modificato da Freeway4333 26/01/2016 16:47]
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