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Sondaggio: AMT va privatizzata? Ovvero il Comune deve cedere il controllo societario di AMT ad un 'azienda "del mestiere" esterna ?
Risposte
#1
#2

Votazione Sondaggio Terminata

Dati Sondaggio
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Autore

AMT va privatizzata?

Ultimo Aggiornamento: 26/01/2016 16:43
13/11/2013 21:56
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Trammax, 13/11/2013 14:37:


La percentuale di copertura dei costi da parte dei contributi pubblici in conto esercizio è del 60,34% nel 2007 e del 59,89% nel 2011.
Valori ben al di sotto del tetto canonico del 65%, e che anzi nel 2011 sono un pò più bassi.

Se si considerano anche i contributi straordinari (più che raddoppiati nel 2011) la percentuale sale al 65,79 nel 2007 e al 69,6 nel 2011.
.....
Dettaglio dei ricavi: l'aumento della contribuzione pubblica è poco al di sotto dell' aumento totale medio (+16,77 contro + 17,6%), raddoppiano i contributi straordinari (+109%)e aumentano lievemente i proventi da tariffe (+ 5,34%)




Ad integrazione e chiarimento di quanto scritto da Trammax

La voce "per altri contributi e proventi straordinari" si riferisce nella quasi totalità ad altri soldi pubblici: particolarmente negli ultimi anni ricordiamo tutti, ad esempio le erogazioni straordinarie che a dicembre vennero fatte da Comune e Regione per tappare buchi di bilancio. La quota di costi totali coperta da ricavi propri da traffico passa quindi dal 39% circa del 2007 al 30% circa del 2011.

Si può osservare che a sostanziale parità di risultato economico finale tra i due esercizi(circa 3 Mni di margine - ricavi meno costi - e di risultato finale (bilancio in pareggio in entrambi i casi), in quattro anni:

-i km percorsi sono diminuiti del 5%
-i costi totali sono aumentati di MEu 28,5 (+18%) di cui MEu 9,3 (6% del totale) derivante da aumento gasolio e materie prime, MEu 9,1 (+7% del totale) da aumenti costo personale + lavoro da esterno ed il resto da svalutazioni.
-le entrate non da traffico (contributi conto esercizio e altri) sono passate da MniEu 106 nel 2007 a MniEu 131 circa nel 2011 ( +24%)

A titolo puramente indicativo, visto che non è direttamente applicabile ai costi industriali, l'indice ISTAT dei prezzi al consumo tra dic 2007 e dic 2011 mostra un aumento del 9,2%, circa la metà dell'aumento dei costi di AMT nello stesso periodo.
Non sarà direttamente applicabile ma questo è stato, quando è andata bene, l'incremento nelle entrate nelle tasche dei cittadini con cui essi devono comprare biglietti ed abbonamenti e pagare le tasse da cui escono i contributi.
[Modificato da ralco 13/11/2013 22:14]
13/11/2013 22:05
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Re:
brioskj, 13/11/2013 19:37:

vista l'inconcludenza della politica locale


Non voglio in alcun modo difendere la politica locale ma purtroppo ho constatato che spesso chi abita questa città è ancora peggio di chi la amministra. Vi ricordate qualche anno fa quando avevano provato ad inserire la corsia preferenziale in via paolo giacometti verso piazza giusti? Negozianti e abitanti in rivolta perchè non avrebbero più potuto parcheggiare (abusivamente)!!!
Vi ricordate (questa è più recente) la corsia centrale in via t. invrea? Gli autobus diretti in corso sardegna potevano usufruirne, ora non più. E' stata cancellata perchè nell'incrocio veniva fuori un casino; indubbiamente è vero ma, anzichè risolvere il problema (facendo rispettare le corsie di preselezione e proseguendo sul lato sx verso piazza alimonda con fermate su isola centrale, ...) hanno pensato bene - su pressione di chi va in macchina e di chi continua sistematicamente a fermarsi in doppia fila o sulla corsia bus - di cancellare la corsia riservata per i mezzi diretti in v.b.
Si possono fare mille altri esempi ma sono ot e li ho riportati per far vedere come anche quando l'amministrazione propone proposte semi-intelligenti, c'è sempre qualcuno pronto a stroncare la cosa: purtroppo vedo molto difficile una corretta gestione del trasporto pubblico in una città con una mentalità così ottusa.

Tornando all'argomento proprio del topic, tenendo ben presenti queste difficoltà, io mi chiedo per quale caspita di ragione continuiamo a discutere di privatizzazione quando sappiamo tutti quanto benissimo che cosa si intende per "privatizzazione" in italia. Per quale motivo non ci battiamo nell'IMPORRE al Comune di far funzionare in modo efficiente AMT? Per quale motivo non vediamo che con questa "privatizzazione" che i nostri politici intendono fare si vuole solo tappare un buco nel bilancio del comune per gravi "errori" che, incassando i soldi della vendita, continueranno a fare? Dopo che hanno mangiato l'impossibile gli permettiamo ancora di continuare svendendo quel patrimonio per cui noi, i nostri genitori, i nostri nonni, abbiamo fatto sacrifici?


14/11/2013 12:00
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Trovo molto condivisibili le tue affermazioni.
Intanto cominciamo col dire che, con privatizzazione di AMT, ovviamente si intende la sua vendita ad un soggetto specialistico del settore e non ad un padroncino qualsiasi, come vorrebbero far credere certe voci.
In tutta onestà non so dirti come sia busitalia, probabilmente si tratta della solita azienda di stampo politico che sposterebbe solo il problema da Genova a Roma.
In effetti è una sorta di lavarsi le mani, il Comune non è in grado, per sua debolezza, di intervenire in AMT per farla funzionare correttamente. Non è in grado perchè 2500 persone+famiglie sono un bacino di voti importante.
Sicuramente un passaggio del genere (vendita a Busitalia) uno scossone lo darebbe, comunque Firenze presto ci fornirà i risultati di questa operazione.
Diverso sarebbe stato se l'azienda fosse stata ceduta al 100% a Transdev, in questo caso si trattava di una scelta che è provata nel mondo, con una società competente e non legata alla nostra politica.
Purtroppo sappiamo come è andata...
14/11/2013 15:27
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...stappavano lo champagne, e ora?
15/11/2013 08:53
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Allora provo anche io a tirare giù alcune considerazioni.
Ho votato SI alla “privatizzazione” perché ritengo che ora come ora il mantenimento di questa gestione sia solo disastrosa per l’azienda, i lavoratori e l’utenza.
Però, facendo seguito al dibattito, vorrei fare alcune riflessioni.
1) AMT spa è una attualmente società di diritto privato con capitale prevalentemente pubblico; privatizzare significa che la quota azionaria maggioritaria passerà dal Comune di Genova ad un altro soggetto; per fare questo occorrerà una gara.
Solo in questo momento (gara) ci potrà essere una concorrenza tra soggetti del settore interessati. Attualmente si parla sempre di BusItalia, dando per scontato l’esito della gara. Sarà così? Non lo sappiamo.
In teoria altri soggetti italiani ed esteri potrebbero essere interessati.
Transdev è stato fatto fuggire dalla precedente sciagurata alleanza tra politica, Amministrazione e sindacato. Perché quest’Amministrazione non ha tentato di riallacciare un rapporto con quel partner che già conosceva la nostra realtà e poteva, sulla base di diversi presupporti (maggioranza azionaria), riprendere in considerazione di tornare a Genova? Ma figuriamoci, questa Giunta di mummie non mette il naso fuori dalle proprie tane di Tursi…..
2) Allorché il socio di maggioranza sarà selezionato non ci sarà più alcuna concorrenza, AMT sarà gestita dal nuovo socio di maggioranza e vedremo che succederà
3) E’ un falso mito, invece, e su questo concordo con trammax che la gestione del TPL al privato possa ridurre di gran lunga il finanziamento pubblico: può portare e questo sarebbe salutare, dei risparmi a livello gestionale, un miglior livello organizzativo, una razionalizzazione, maggiori investimenti ma scordiamoci che la quota di finanziamento pubblico si riduca. Così è in tutti i Paesi europei, ma anche nelle aree USA più servite da mezzi pubblici (es. New York) laddove si voglia mantenere un buon livello di offerta nel TPL; diversamente si può anche ridurre la spesa pubblica, ma ciò significherà tagliare l’offerta dove è meno “redditizia” (per Genova aree collinari): questo è avvenuto in molte aree urbane della Gran Bretagna, dove gli operatori si fanno concorrenza sulle linee redditizie, lasciando il deserto altrove: non mi pare un buon modello.

15/11/2013 09:18
titoit, 15/11/2013 08:53:

questo è avvenuto in molte aree urbane della Gran Bretagna, dove gli operatori si fanno concorrenza sulle linee redditizie, lasciando il deserto altrove: non mi pare un buon modello.



Paolo per l'amor del cielo! Non si dicono queste cose!! [SM=g11770]
15/11/2013 09:54
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Il modello britannico è un disastro sia in campo ferroviario sia in campo TPL, non lo scopriamo certo adesso.
Chiaramente non è questo il modello che vuole questa giunta, che avrà tanti difetti ma non certo quello di essere tatcheriana. Non è neanche questo il modello di Renzi, che anche lui avrà tanti difetti ma che almeno non manca di decisionismo. Perchè non fare nulla per risolvere i problemi e navigare a vista non è mai positivo...

Vorrei chiedere a Lord una cosa, se vuole rispondere:

In questo forum spesso difendi Doria, come del resto spesso faccio anche io.
Perchè in questo caso Doria non va bene?

Se AMT viene venduta a Busitalia, non siamo in presenza di privatizzazione, al limite siamo in presenza di nazionalizzazione.

AMT è SpA pubblica, Busitalia è SpA pubblica, cambia solo il proprietario che in un caso è il comune e nell'altro è lo stato.

E' così tanto incoerente quello che fa Doria?

15/11/2013 10:14
La risposta a Paolo era una burla, non c'entra niente con la posizione di AMT e company. So benissimo anche io che parlare di GB come esempio di TPL ben riuscito è come dire che da McDonald's si mangia bene, ma tant'è qualcuno mi ha bacchettato per averla detta.

Non vorrei che ora la canna di giunco vergasse altre falangi, non potrei perdonarmelo. [SM=g11770]

Poi se volete sapere la mia AMT pubblica tutta la vita, infatti io ero ad entrambe i cortei, e sono passato anche al presidio di DeFerrari.
Ma io sono un notav, guerrafondaio, anarco-insurrezionalista, affiliato ad Al Jazeera, e alla ribellione di Luke Skywalker cosa volete che ne capisca...
15/11/2013 10:31
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...ma Al Jazeera non è una televisione? [SM=g11770]
15/11/2013 10:38
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Giambo per favore non far confusione
Nazionalizzazione è quando lo Stato direttamente assume la gestione di un settore economico o di una società.
Bus Italia è una società privata anche se con capitale pubblico
Per aggiudicarsi la quota di maggioranza di AMT deve fare una gara e vincerla, altrimenti se le viene assegnata per legge o decreto si è in presenza di un atto illegittimo e contrario al diritto comunitario.
A Firenze infatti ha partecipato e vinto una gara: gli altri concorrenti erano GTT Torino e altre piccole società locali, che in realtà sono già partecipate da altri gruppi (es. Autolinee Toscane partecipata da RATP).
Suppongo che anche qui avverrà la stessa cosa: ora come ora di certezze non ce ne sono.

Sul TPL britannico. E’ un modello strano, per molti versi inefficiente, per i motivi già detti.
Ma la GB ha una tale concentrazione di linee ferroviarie comunque mantenute in esercizio che nei fatti un servizio ferroviario di discreto livello di è mantenuto: credo che si sarebbe mantenuto e anzi sarebbe stato migliore con la gloriosa British Rail che fino agli anni ’80 gestiva benissimo il trasporto ferroviario, ma che poi è stata uccisa per appetiti finanziari e motivi politici da quella merda della Thatcher fine [SM=x1177061] .
15/11/2013 10:56
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Hai ragione, Titoit, la mia affermazione è sbagliata.
Volevo solo dire che, comunque, sia AMT che BuSITAlia sono SpA pubbliche.
Vorrei aggiungere una cosa per Lord: in una delle ultime manifestazioni l'assessore Vesco è stato aggredito da molti tranvieri mentre lui camminava senza scorta in via Roma. Tra lanci di bottiglie l'insulto più ricorrente era "comunista di merda".
Ieri avrebbe voluto partecipare alla manifestazione, in cui ovviamente si riconosce, ma non ha potuto farlo per via delle minacce che continua a ricevere.
Tanto per precisare, anche io ho fatto sciopero e mi riconosco nella protesta contro la legge di stabilità che colpisce i soliti. [SM=g27988]
[Modificato da giambo64 15/11/2013 11:04]
16/11/2013 11:00
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Io imposterei il dibattito focalizzando l'attenzione su due tipi di gestione:
1. gestione diretta dell'azienda da parte del Comune, come avviene ora;
2. gestione di AMT lasciata ad un'azienda (pubblica o privata) del settore (ricordo che i francesi detenevano il 41% di AMT)

Cosa si preferisce?

Ora, non smetterò mai di sottolineare come la maggior parte di chi protesta in questi giorni abbia salutato con estremo favore il ritorno dei francesi a casa propria, francesi che sono, come già detto in altro post, "pubblici" e soprattutto competenti.
Guyot docet.

Ma cosa propongono concretamente i manifestanti?

L'unica cosa che ho capito è che non vogliono che AMT venga (s)venduta ---> cliccate QUI, adducendo come motivazione che "i "privati", i quali, per definizione, devono fare utili, taglierebbero il servizio, aumenterebbero le tariffe e penalizzerebbero fortemente le condizioni dei dipendenti di Amt..." (il link mi è stato passato da un amico che è macchinista della metropolitana di Genova).

Che dire: e allora che si tengano l'azienda così com'è, imbottita di gente incompetente nominata dalla politica.

Trovo poi davvero scorretto e mistificatorio affermare in quella petizione che coi privati aumenterebbero le tariffe: in primis, perchè le tariffe devono comunque essere approvate dal Comune, in secondo luogo perchè dopo l'uscita di scena di quei cattivoni dei francesi ci sono stati due ritocchi tariffari, nel 2011 e nel 2013.

E' un quadro decisamente grottesco e pieno di contraddizioni...
16/11/2013 11:40
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Andrea, premesso che in tutte le cose esistono le infinite sfumature di grigio e non solo il bianco e nero, vanno ricordate alcune cose:

Primo: può esssere vero che molti di quelli che oggi contestano abbiano a suo tempo salutato con favore la ritirata dei francesi, ma ricordiamoci che i primi ad aver orchestrato lo sgambetto a Transdev sono state proprio le istituzioni, poco disposte a garantire quel riordino viabilistico e la creazione di corsie protette che i soci d'oltralpe avevano posto come conditio sine qua non.

Secondo: gli stessi soggetti istituzionali avevano escogitato qualche acrobazia societaria (lo scorporo della "bad company" AMI allo scopo di rendere meno gravoso l'onere ai soci subentranti), un escamotage che prima o poi si paga. Ma noi italiani ci crediamo sempre i più furbi del mondo. [SM=g27996]

Terzo: quello che si prospetta oggi non è una partnership con soggetti potenzialmente virtuosi come Transdev o RATP, ma una svendita, attraverso la solita cessione camuffata da gara (è il solito meccanismo, si pongono dei cavilli architettati allo scopo di scoraggiare i concorrenti) ad una controversa SpA a capitale pubblico (quelle "cari utenti, i soldi sono i vostri ma noi facciamo i cazzi che vogliamo e non ne rendiamo conto", uno dei tanti aborti giuridico-societari che gli ultimi vent'anni hanno prodotto), compartecipata di una Holding che considera i pendolari come una palla la piede di cui liberarsi in qualche modo.
Non è assolutamente credibile che questo scenario possa portare ad un miglioramento, soprattutto per l'utenza.
La situazione attuale (che qualcuno ha voluto, non mi stacco di ripeterlo, è una strategia consolidata)rappresenta, con ipotetici correttivi, non il contesto ottimale ma il male minore.

Poi che ognuno dei soggetti in causa (sindacato e dipendenti compresi) rifletta sulle posizioni e gli errori del passato e tragga le dovute conclusioni. Il potere dei dirigenti di nomina politica venga giustamente ridimensionato (ma non è un problema certo solo genovese), ma non si voglia far credere che questa "privatizzazione", finta, senza una vera gara, senza che lo stato ci metta un centesimo di meno, rappresenti l'unica strategia di uscita da questa situazione. [SM=x1177057]

E' come far credere che con l'alta velocità le finanze pubbliche ci guadagnano. [SM=g27988]
[Modificato da Trammax 16/11/2013 11:45]
16/11/2013 12:48
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E sulle balle clamorose che raccontano circa gli aumenti tariffari non dici nulla?
16/11/2013 12:55
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Non vi sono certezze ma non sono nenche a priori balle clamorose.
Perchè il nuovo gestore può richiedere gli aumenti e il Comune concederli. Lo troveresti così inverosimile?
Altrimenti mi spieghi in base a queli poteri taumaturgici il privato potrebbe risanare AMT e farci uscire il proprio legittimo utile?
17/11/2013 10:21
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I margini di recupero in AMT, come in tutte le aziende pubbliche italiane, ci sono eccome.
Non si tratta di stabilire se sia meglio pubblico o provato, si tratta semplicemente si usare buon senso, competenza ed onestà, ovvero fantascienza, nel nostro paese!
E' di questi giorni la notizia che i manager pubblici in Italia sono i più pagati al mondo, con stipendio che è il triplo della media!!!
Va aggiunto che spesso questi sono tutt'altro che competenti e messi in quei posti per meriti politici.
Già questo dovrebbe far riflettere su come siano gestite le cose nel settore pubblico nostrano.
Questo è il problema principale, poi a ruota seguono gli altri, infiniti sprechi, cattive gestioni e... molte schiene che non si piegano.

PS Sempre di questi giorni è la notizia secondo cui i dipendenti dichiarano un reddito più alto degli imprenditori, questo per dire che il problema non è solo nel settore pubblico, anzi...
Evasione fiscale nel privato e pessima gestione nel pubblico, ma dove vogliamo andare? E poi ci lamentiamo dell'Europa e della Germania? Ma vaff...
[Modificato da giambo64 17/11/2013 10:26]
17/11/2013 10:43
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Contrariamente alle mie idee ho votato si.

No non sono impazzito sono contrario alle privatizzazioni e vorrei tutto in mano allo stato...
Ma lo vorrei come prima degli anni 90 dove l'Alitalia era il fiore all'occhiello delle compagnie aeree nel mondo, dove l'Italia Navigazione portava in giro per il mondo la Michelangelo e la Raffaello, le FS che portavano in giro i nostri treni in tutta europa, con le stazioni presidiati servizi capillari dove la parola rami secchi era una parola pressoché sconosciuta.

Certamente non voglio la privatizzazione all'italiana dove vengono nominati i soliti noti tra presidenti ed amministratori delegati che pensano solo a mangiare quello che c'è da mangiare ed una volta sfasciata l'azienda, c'è già bella pronta un'altra azienda da mungere e da sfasciare.

Ma il nel caso AMT i privati che erano subentrati come soci erano prima Transdev e poi Ratp, che in Francia e dove sono presenti mi pare che i servizi funzionano ed i dipendenti non mi sembrano schiavizzati come i dipendenti Fiat.
Ho potuto toccare con mano i trasporti parigini ed il tram fiorentino gestiti da RATP...

Andando poi su Wikipedia:

RATP Dev è una società francese specializzata nel trasporto pubblico, fondata nel 2002. È una filiale del gruppo RATP.
Al 2010 ha circa 9.500 dipendenti, il 60% al di fuori della Francia. È presente in 12 stati, tramite 50 filiali, e in Francia serve 30 città e dipartimenti.
In seguito alla fusione, avvenuta nel marzo 2011, tra Transdev e Veolia Transport RATP Dev ha acquisito le attività italiane precedentemente di Transdev Italia (partecipazioni in AMT (Genova) e DolomitiBus) e rilevato l'azienda GEST per la gestione della Tramvia di Firenze. RATP Dev in Italia è il primo operatore straniero gestore di reti di trasporto pubblico.[1]


Insomma sappiamo le battaglie di Guyot per le corsie gialle con Romolo Benvenuto che si schierava contro pretendendo le corsie gialle per i motociclisti..
O come è finito il tram in Valbisagno...
Poi possiamo dare tutte le colpe a Transdev,e RATP, ma con questi politici non so che cosa è peggio.
Vista inoltre la situazione attuale del trasporto pubblico genovese.

Concludendo se tornasse la Transdev o RATP gli lascerei carta bianca e non ci penserei due volte.
SI alla Privatizzazione!
[Modificato da Pinuccio"58 17/11/2013 10:49]
17/11/2013 14:50
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Condivido le ultime considerazioni presentate e affermo che pure io, a malincuore, per il momento non vedo una valida alternativa alla privatizzazione di AMT.

La politica, indipendentemente dal colore o dalla fede, ha ucciso negli ultimi due decenni tutto ciò che faceva capo ad aziende e ai servizi nel pubblico. Anche nel privato chiaramente ci sono state nefandezze a dismisura, ma certe situazioni alla fine si scopre che sono degenerate sempre e solo per colpa di infiltrazioni politiche (per non dire di altro tipo!) che sia per manifesta incompetenza, sia per malcelata delinquenza, hanno portato le aziende allo sfascio.
Manca purtroppo a tutti i livelli la consapevolezza che solo facendo il proprio dovere, a volte a costo di sacrifici e rinunce, si può provare ad invertire la rotta che porta al fallimento. Con la differenza che chi è ai vertici, tra assurde buone uscite e gli agganci di cui sopra, riesce sempre a cavarsela, mentre i lavoratori sono quelli che finiscono con il rimetterci di più.

Pertanto se non si cambia registro in termini di moralità, onestà e senso di responsabilità sarà molto difficile operare il risanamento di AMT e soprattutto di essere in grado di erogare un servizio efficiente e adeguato alle esigenze degli utenti.
[Modificato da EmmeDiEsse 17/11/2013 14:51]
17/11/2013 18:51
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Negli ultimi giorni circolano voci insistenti di un nuovo interessamento francese per AMT. Non so quanto ci sia di vero, ma ultimamente le voci sono spesso fondate.
Probabilmente è anche per questo che c'è tanto fermento, il ritorno di gente competente è visto con terrore da molti.
Contemporaneamente sembra che busitalia non abbia intenzione di rilevare AMT, questo sembra abbastanza certo.
17/11/2013 21:51
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Re:
giambo64, 17/11/2013 18:51:

Negli ultimi giorni circolano voci insistenti di un nuovo interessamento francese per AMT. Non so quanto ci sia di vero, ma ultimamente le voci sono spesso fondate.
Probabilmente è anche per questo che c'è tanto fermento, il ritorno di gente competente è visto con terrore da molti.
Contemporaneamente sembra che busitalia non abbia intenzione di rilevare AMT, questo sembra abbastanza certo.




Appunto.
Vedi che non c’è nulla di scontato? Ci sarà una gara come successo a Firenze con diversi partecipanti.
Se ci fosse un ritorno di RATP o di VEolia sarebbe tutto di guadagnato. Immagino le reazioni isteriche dei sindacati che nei momenti di difficoltà cercano in modo truffaldino l’appoggio dell’utenza….
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