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Sondaggio: AMT va privatizzata? Ovvero il Comune deve cedere il controllo societario di AMT ad un 'azienda "del mestiere" esterna ?
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Autore

AMT va privatizzata?

Ultimo Aggiornamento: 26/01/2016 16:43
11/11/2013 20:53
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Capotreno
La perdurante situazione di crisi di AMT, con progressivo peggioramento del servizio e ricorrente rischio di fallimento, ripropone l'ipotesi che l'Azienda possa essere, in tutto o in parte, ceduta a un "privato del mestiere". Tale via è stata indicata come inevitabile da un'agenzia di consulenza esterna incaricata dal Comune di studiare il caso. Voi come la pensate?

AMT va Privatizzata?
NO perché:
-Non si può delegare un servizio pubblico ad un privato che ha come finalità dominante il profitto: ne farebbe le spese il servizio, visto che ci sarebbe la tendenza a concentrarsi sulle linee più remunerative..
-Non c'è alcuna certezza che un privato possa risolvere le criticità dell'Azienda, che nascono da carenza di finanziamento pubblico, mentre è assi probabile che un privato porterebbe penalizzazioni ai lavoratori di AMT.

SÌ perché:
-Non è necessario che un servizio pubblico sia gestito dal pubblico; il Comune, che continuerà per legge a coprire due terzi dei costi, attraverso il contratto di servizio avrà armi sufficienti per proteggere meglio di oggi gli interessi degli utenti, senza dover fare compromessi con quelli dell'azienda, come accade adesso.
-Solo un privato può portare un 'organizzazione aziendale moderna ed agile che consenta di eliminare sprechi e recuperare in efficienza; soprattutto, solo un privato può portare danaro fresco per quegli investimenti (rinnovo parco bus, in primis, ma anche future infrastrutture in project financing) che sono necessari perché AMT possa sopravvivere senza sofferenze

Associazione Metrogenova


[Modificato da ralco 11/11/2013 21:16]
12/11/2013 10:54
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Decisamente contrario alla privatizzazione. A supporto porto ad esempio i disastrosi risultati che si sono ottenuti a seguito di privatizzazioni in italia di queste aziende:
- fs/trenitalia
- ilva/riva
- telecom
- amga/iride (guardate quanto è aumentato il costo dell'acqua...)
- alitalia
- autostrade (in 15 anni aumento tariffe pedaggi +100% a fronte di inflazione totale media 70%)

Ad ogni modo se un qualunque soggetto decidesse di privatizzare qualcosa di pubblico dovrebbe esserci un referendum. Non è possibile che pochi str... decidano del patrimonio di tutti.
12/11/2013 11:32
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Premesso che sono convinto anche io che sarebbe meglio se i servizi essenziali rimanessero pubblici, mi potresti spiegare per filo e per segno quali sono i disastri apportati dalle privatizzazioni che hai citato?
Ad esempio, la privatizzazione di Telecom che disastro ha portato?
Sei convinto che le ferrovie sarebbero tanto meglio se oggi non fossero azienda? Mi spieghi allora perchè le aziende di TPL danno servizi pessimi pur essendo ancora pubbliche?
Sei convinto che se l'ILVA fosse rimasta pubblica avremmo un acciaio pulito?
L'Alitalia è una voragine di soldi pubblici, è giusto spendere questi soldi per un servizio che non è certo sociale?
Le autostrade hanno aumentato i pedaggi? E' un bene, io li avrei aumentati di più e con quei soldi avrei finanziato le ferrovie!


12/11/2013 12:32
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Capotreno
Sono decisamente favorevole alla privatizzazione di AMT, e non solo di AMT, ma di tutte gli altri enti locali pubblici o già privatizzati solo formalmente (formalmente sono società di diritto privato, ma la proprietà - e la gestione - è pubblica).

Quindi sono favorevole alla privatizzazione di AMT, ma solo a patto che sia una privatizzazione vera, con le quote della società in mano ad un socio, possibilmente privato, che non sia riferibile al Comune o agli enti locali.

Il ruolo del Comune deve essere esclusivamente quello di regolazione: dire al gestore che cosa si aspetta da lui, e concordare le reciproche incombenze attraverso un contratto di servizio, che entrambe le parti debbono rispettare: non come successe anni fa, quando una consistente fetta delle quote di AMT erano nelle mani dei Francesi (TRANSDEV e poi RATP), i quali furono posti nelle condizioni di andarsene a gambe levate dopo che il Comune rimaneva inadempiente alle proprie obbligazioni (fra tutte: costruire i km di strisce gialle concordate).

Soltanto l'acquisizione di AMT da parte di un gestore privato (ma non necessariamente privato, l'importante è che non abbia nulla a che spartire con il settore pubblico italiano e che abitualmente operi - anzi, competa - in regime di concorrenza) consentirà la drastica riorganizzazione di cui la società ha disperato bisogno ed eliminerà sprechi nei materiali e nel personale (penso ai troppi amministrativi, ai troppi dirigenti e probabilmente ai troppo pochi autisti, il che può portare all'utilizzo improprio e costoso dello straordinario), posizioni di privilegio e l'influenza deleteria della politica, che oggi esprime le inefficienti e, spesso, incompetenti posizioni apicali e si presta ad un pericoloso "traffico di interessi" fra posti di lavoro e pacchetti di voti.

Oggi questa razionalizzazione non viene fatta semplicemente perché non conviene a nessuno fra coloro che la dovrebbero proporre e la dovrebbero approvare (né alla dirigenza AMT né al Comune - che non può scontentare la lobby potente dei dipendenti AMT avallando un ipotetico piano di ristrutturazione lacrime e sangue), tanto il disavanzo lo paga Pantalone, cioè noi.
Il giorno in cui per qualcuno sarà conveniente farla - perché altrimenti non guadagna nulla dall'investimento - ci sarà la possibilità di rivedere una AMT efficiente (come stavano facendo i perfidi Francesi), il che rappresenta l'unico interesse dei cittadini.

Al fine di disinnescare la facile demagogia di alcuni dei difensori ad oltranza della AMT "pubblica", vorrei ricordare a tutti che il settore del TPL riceve gran parte delle risorse necessarie per la sua gestione, sotto forma di finanziamento pubblico a fondo perduto (finanziamento sacrosanto per poter ripagare il servizo pubblico economicamente in perdita, come le linee collinari), quindi qui stiamo parlando di far funzionare come Dio comanda un'azienda per trarre un utile dalla rimanente percentuale di attività non "drogata" dal necessario finanziamento pubblico.
Oggi questo non solo non avviene, ma AMT produce disavanzo di gestione, oltre ad un pessimo servizio.
E il disavanzo di gestione lo paghiamo noi, perché il Comune deve impiegare per ripianare il buco le sue risorse, svincolandole da altri impieghi (servizi sociali, manutenzioni etc).

Se un bravo imprenditore dei trasporti, offrendo ai cittadini-clienti un servizio conforme al Contratto di servizio, produce degli utili senza gravare sulla collettività, credo che ci si debba complimentare con lui e non trattarlo da profittatore di guerra.
12/11/2013 14:27
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Re:
davidsnow, 12/11/2013 10:54:

Non è possibile che pochi str... decidano del patrimonio di tutti.


Davidsnow ha centrato il punto.
Di fatto Amt è GIÀ privatizzata. Pochi str... utilizzano privatamente il patrimonio di tutti per infilarci dentro gente politicamente trombata, amici ed amici degli amici.
Ergo, pur essendo in linea di principio ultrafavorevole a che Amt rimanga formalmente pubblica (ma di fatto non lo è), la situazione concreta impone il passaggio ad una privatizzazione sana perché almeno l'azienda sarebbe guidata da gente competente.
Dubito che lasciando l'azienda così com'è si possa avere una sana gestione pubblica, almeno in una città come Genova.
12/11/2013 15:50
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Rispondo a Giambo sulle più che lecite domande:
fs/trenitalia: fai un paragone tra il servizio offerto 20 anni fa ed oggi: guarda quanti treni non esistono più. Fai un confronto sulla velocità media dei treni nelle stesse tratte: un disastro. Nota bene: la privatizzazione è del materiale rotabile, non della rete (in teoria...)
Ilva/Riva: Riva ha acquistato ilva a prezzo inferiore a quello di mercato, ricavando 10 volte tanto l'investimento iniziale senza un serio rinnovamento degli impianti (fatta eccezione giusto per genova...)
Telecom: siamo i più arretrati in europa per velocità della rete. Una vastissima parte del territorio non è coperta dalle fibre ottiche. L'azienda è stata spezzettata per consentire il licenziamento di decine di migliaia di persone. Il trio Gnutti, Colaninno, Tronchetti ha portato in passivo il bilancio di una società fortemente in attivo.
Alitalia: la privatizzazione non ha risolto una mazza: siamo punto e a capo.
Autostrade: putroppo i soldi derivanti dal rincaro dei pedaggi non è andato al traporto pubblico ma alle banche (autostrade infatti è stata acquistata a debito) e ai Benetton.

Con questo non voglio dire che un servizio, se è pubblico, è sicuramente migliore. La dimostrazione è amt. Ma allora se nè pubblico nè privato funzionano, perchè bisogna privatizzare, perchè?!?!?! Per quale ragione un governo nazionale o locale può decidere di SVENDERE un patrimonio pagato con le tasse di tutti? Il dibattito privato-pubblico è fuorviante perchè nessuno dei due rappresenta in sè una soluzione! Il vero problema è che bisogna estirpare lo scandaloso modo di gestire le cose "all'italiana". Ma insomma qualcuno mi vuole spiegare per quale stracavolo di motivo una società pubblica non può essere gestita in modo efficiente? Come fa una società privata (che ha come scopo il profitto) a portare vantaggi per le persone se detiene un monopolio? Perdonatemi i toni un po' vivaci ma io sono furioso con questa classe di ladri che ci amministra. Ma perchè gli stessi dipendenti non hanno un minimo di potere decisionale proprio come avviene nelle aziende tedesche? Io vorrei vedere saltare dalle poltrone amt i responsabili di questo disastro e mettere gente competente, scelta per le capacità e non per le raccomandazioni/la capacità di muovere voti.

Scusate ancora per i toni un po' vivaci. Sia chiaro nessun rancore per chi la pensa diversamente da me: sono furioso con chi disintegra le aziende e poi vende come soluzione la privatizzazione (magari a qualche amico... vedi Baffetto e il velista).
[Modificato da davidsnow 12/11/2013 15:53]
12/11/2013 19:01
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Perplessità
Dato che un Provato vuole ottenere dei guadagni, od almeno chiudere in sostanziale pareggio, mentre AMT non ha scopo di lucro, mi chiedo se è possibile che un ipotetico soggetto interessato possa fare un servizio almeno pari a quello attuale,come qualità, e non aumentare le tariffe. E' vero che attualmente ci sono degli sprechi,ma non sono certo che, anche eliminandoli tutti, si possano recuperare le risorse necessarie per realizzare gli obiettivi del nuovo socio privato. Temo che la privatizzazione serva,più che altro, per dare al Comune soldi che vadano a chiudere i buchi di bilancio
12/11/2013 22:50
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Capotreno
Sulle FS, la differenza è solo nei finanziamenti, che si sono ridotti. Se anche non fossero SpA credi davvero che i soldi li troverebbero? Non crescono sugli alberi e neanche basta stamparli ritornando alla Lira, come dice grillo.
Un tempo erano finanziate senza un bilancio, oggi sono SpA e un bilancio lo debbono avere. Se il governo decidesse di puntare sulle ferrovie e sul trasporto pubblico ecco che avremmo comunque un miglioramento dei servizi, indipendentemente dal tipo di società.
La Telecom aveva il monopolio, per cui era molto facile avere forti guadagni. Oggi con la concorrenza è possibile avere telefonate e internet per pochi euro al mese, quanto costerebbe invece col monopolio?
Alitalia doveva essere venduta ad AirFrance, non lo hanno fatto grazie a Berlusconi e a qualche sindacalista che pensava di salvare qualche privilegio, ora grazie a loro sono nella merda più di prima.
Sull'Ilva, Riva è un criminale, come tale andrebbe processato, ma con lui andrebbero processati tutti coloro che gli hanno consentito di non rispettare le regole.
Il prezzo delle autostrade lo fa il mercato, io vorrei che fossero molto più care in modo che molti lascino l'auto e prendano il treno.
13/11/2013 00:00
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Non concordo sul fatto che il prezzo delle autostrade lo fa il mercato: quale è una azienda concorrente di autostrade negli spostamenti pendolari? Trenitalia? Wow che concorrenza agguerrita! [SM=g11770]

Ora chiedo a te quali benefici tangibili per gli utenti hanno avuto queste privatizzazioni:

- fs/trenitalia
- telecom
- amga/iride
- autostrade

Lascio volutamente da parte Ilva e Alitalia perchè ritengo che nei settori privati e/o con forte concorrenza le privatizzazioni possano, in linea di principio, avere un senso... non certo fatte al solito modo tutto italiano: le ho citate unicamente per far vedere come le grosse privatizzazioni finora fatte siano state un gigantesco fiasco.

Aggiungo che al momento telecom italia, sulla rete fissa, ha un solo concorrente: fastweb, peraltro solo per una porzione molto ristretta (quella connessa a fibra ottica). Questo perchè in realtà gli altri operatori non dispongono di una rete propria e si appoggiano su quella telecom, pagandogli l'affitto... Insomma una concorrenza che mi sembra moooooolto zoppa! E il tutto si vede anche dai costi che abbiamo in Italia.

ispettore ha centrato in pieno il motivo di questa scellerata "proposta" di (s)vendita: "Temo che la privatizzazione serva,più che altro, per dare al Comune soldi che vadano a chiudere i buchi di bilancio".

13/11/2013 08:40
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Sulle FS, i malefici gli utenti li hanno avuti non per la cosiddetta privatizzazione (che privatizzazione non è) ma per la progressiva diminuzione dei fondi. Sarebbe avvenuto lo stesso se FS non fosse diventata SpA, anzi, visto che ora deve rispettare un bilancio forse si è riusciti a diminuire gli sprechi, secondo te con i fondi attuali come sarebbe il servizio con le FS di allora?
Su Telecom, comunque i prezzi delle bollette, pur avendo un unica rete, hanno consentito una concorrenza che ha portato al ribasso. Se fai contratti con gestori tipo Teletu o simili riesci ad avere una tariffa ben più bassa che quella che avevi da telecom.
Non so bene il discorso gas luce ed acqua, quindi non mi addentro, sono continuamente bombardato da telefonate di chi mi propone prezzi stracciati ma non mi fido.
Sulle autostrade, se comandassi io applicherei una tassa governativa sui transiti, pesantissima per i TIR. Oltre ovviamente a tassare pesantemente i combustibili.
13/11/2013 11:31
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Giambo la mia domanda era un pelo diversa: in quali aspetti il servizio all'utenza è migliorato per via della privatizzazione? Parliamo solo delle aziende trenitalia/iride/telecom/autostrade.
13/11/2013 12:05
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La gran parte degli esempi che hai citato è fuori luogo: si tratta di finte privatizzazioni, o perché il "pubblico" tuttora detiene il controllo della società, o perché la privatizzazione non è stata accompagnata dalla liberalizzazione / apertura alla concorrenza.

In ogni caso, il fatto che lo Stato/pubblico sia uscito da carrozzoni mangiasoldi e forieri di corruzione/scambi politici-posti di lavoro è di per sé un risultato altamente positivo.

Il monopolio è il primo nemico dei fautori delle privatizzazioni, perché di solito ne impedisce i benefici per i cittadini.

Sono ancora in attesa che qualcuno mi spieghi come mai AMT non dovrebbe essere privatizzata.
Chiedo solo di risparmiarmi i truffaldini slogan che ho visto ieri nei volantini delle OOSS alla stazione metro di De Ferrari: ricordiamoci che su questo forum sappiamo come viene finanziato il TPL.
13/11/2013 13:18
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Per ragionare di AMT con il supporto di qualche cifra, che avevo ricavato dai bilanci e dalle relative relazioni, vi propongo una sintesi dei dati salienti di due esercizi; quello 2007, gestione Transdev - Guyot, e quello 2011 (ultimo bilancio che ho potuto esaminare - aggiornerò al 2012 appena avrò anche questo bilancio)

DATI SUL SERVIZIO (il primo dato si riferisce al 2007, il secondo al 2011)
Milioni di km: 31 - 29,6
Milioni di Passeggeri: 157,6 - 154,6

DATI ECONOMICI(il primo dato si riferisce al 2007, il secondo al 2011)

Costi totali MEu: 161,1 - 189,5
di cui
per gasolio e materie prime: 14,4 - 23,8
per personale + prestazioni di lavoro da esterno: 139,4 - 148,5

Ricavi totali MEu: 164,0 - 192,8
di cui
per contributi pubblici in conto esercizio: 97,2 - 113,5
per altri contributi e proventi straordinari: 8,8 - 18,4
da vendita titoli di viaggio: 58 - 61,1

Se avete dubbi, chiedete


13/11/2013 13:42
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Chiedere a Transdev
Sarebbe possibile chiedere a Trasndev,dietro opportune garanzie, di ritornare in AMT con molta libertà d'azione?
13/11/2013 14:37
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I dati postati da Luigi sono molto interessanti, e mi conducono ad alcune considerazioni.

In base ai dati riportati, le contrazioni del servizio sarebbero molto contenute (-4,52% per il traffico, - 1,9% per i passeggeri).

Più interessanti le deduzioni sul bilancio: l'aumento dei costi totali è assolutamente comparabile con quello dei ricavi totali (circa + 17,6% nei due casi).

La percentuale di copertura dei costi da parte dei contributi pubblici in conto esercizio è del 60,34% nel 2007 e del 59,89% nel 2011.
Valori ben al di sotto del tetto canonico del 65%, e che anzi nel 2011 sono un pò più bassi.

Se si considerano anche i contributi straordinari (più che raddoppiati nel 2011) la percentuale sale al 65,79 nel 2007 e al 69,6 nel 2011.

Dettaglio dei costi: la voce dedicata alle materie prime è aumentata enormemente (+ 65,28%)mentre quella del personale (+6,53%)si è mantenuta al di sotto dell'aumento dei costi totali medi (+17,6%).

Dettaglio dei ricavi: l'aumento della contribuzione pubblica è poco al di sotto dell' aumento totale medio (+16,77 contro + 17,6%), raddoppiano i contributi straordinari (+109%)e aumentano lievemente i proventi da tariffe (+ 5,34%)

Ora, se questi dati sono veritieri non si capisce perchè AMT sia alla frutta. Costi e ricavi si equivalgono: la contribuzione pubblica rimane - escludendo i non meglio precisati contributi straordinari (pubblicità?) - ben al di sotto della fatidica soglia del 65%; i ricavi da biglietti sono ben lontani da coprire il 15%, ma sono comunque aumentati. Dunque dove nasce la situazione disastrosa di cui si vocifera?

Si ridimensiona molto anche uno dei miti dei sostenitori della privatizzazione, il costo del personale, che comunque registra un aumento percentuale di un decimo rispetto a quello dei costi di gasolio e materie prime (scarsa manutenzione > maggiori consumi di gasolio e olio).

Rimango ovviamnte contrario alla privatizzazione per due motivi.
Il primo è quello al secondo capoverso del post introduttivo: non è certo che un privato possa risolvere le criticità dell' Azienda, palesemente costruite ad arte(l'aggiunta è mia).
Il secondo è che il soggetto che si profila all' orizzonte, è BusItalia, un'alta finta azienda privata consociata di FS Holding.
Non proprio la realtà in grado, anche con strategie dolorose per il personale, di invertite il trend negativo in atto. Anzi... [SM=g28000]

P.S. ciederei ad Eugenio di indicare, al di là della diveristà di opinioni e a prescindere dalla natura giuridica del soggetto gestore (pubblico o privato) una rete di trasporto pubblico urbano ove si applica con succcesso il principio della concorrenza. Escludendo sotto questa voce, ovviamente, eventuali forme consorziali o consociate come London Transport, che sono comunque una cosa ben diversa. [SM=g27988]


13/11/2013 15:40
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Re:
euge1893, 13/11/2013 12:05:

La gran parte degli esempi che hai citato è fuori luogo: si tratta di finte privatizzazioni, o perché il "pubblico" tuttora detiene il controllo della società, o perché la privatizzazione non è stata accompagnata dalla liberalizzazione / apertura alla concorrenza.


Infatti sono privatizzazioni "all'italiana"

euge1893, 13/11/2013 12:05:

In ogni caso, il fatto che lo Stato/pubblico sia uscito da carrozzoni mangiasoldi e forieri di corruzione/scambi politici-posti di lavoro è di per sé un risultato altamente positivo.


Non mi sembra proprio che si sia usciti da questo sistema che si è invece "evoluto"

euge1893, 13/11/2013 12:05:

Il monopolio è il primo nemico dei fautori delle privatizzazioni, perché di solito ne impedisce i benefici per i cittadini.


E chi farebbe concorrenza ad una AMT privatizzata?

euge1893, 13/11/2013 12:05:

Sono ancora in attesa che qualcuno mi spieghi come mai AMT non dovrebbe essere privatizzata.


E perchè una società pubblica non si può far funzionare decentemente come avviene in molti altri paesi? Per quale motivo un privato dovrebbe investire dei capitali se non per trarne un maggior profitto?
Sono inoltre assolutamente contro perchè la vendita di patrimonio pubblico non può essere decisa da poche persone per tappare dei buchi di bilancio creati da un sistema politico alla frutta. Quando si parla di privatizzazione stiamo guardando il dito ma non la luna: quella è il bilancio comunale/regionale.

13/11/2013 18:33
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Purtroppo il terribile mito dei liberisti cattivi che hanno stravolto il mondo e questo paese non ha prodotto neppure un esempio a mia conoscenza di impresa privata di trasporto, operante in pieno regime di concorrenza, che vince un bando per la gestione di una rete di trasporto importante come quella genovese.

Il che la dice lunga sulle pastoie di casa nostra, sulla mentalità retrograda ed autolesionista (per non dire "interessata") di quasi tutte le amministrazioni pubbliche tricolori e sulla qualità delle finte privatizzazioni operate in questo paese (dove gli utili, se ci sono, vanno al privato, mentre gli oneri vengono "socializzati" - esempio eclatante Alitalia - CAI).

Il che, tuttavia, non significa dovere per forza accettare di continuare a foraggiare questa AMT che rappresenta una palla al piede per il Comune, producendo un servizio scadente con scasa produttività: la tattica del Gattopardo è una soluzione? A me non sembra.
Credo che Genova debba avere il coraggio di tentare di creare adesso un sistema virtuoso, che tolga dalla inefficiente mano pubblica polpette avvelenate mangiasoldi come AMT, ma garantisca che il potere pubblico abbia potestà regolatoria. Io credo che la cosa si possa fare, ma solo a patto di non volere fare pasticci al fine di non scontentare la fortissima lobby politico-sindacale che mira al mantenimento ad oltranza dello status quo in nome del menzognero slogan "se no tagliano i servizi".

Quanto precede, a meno di non voler considerare AMT, invece che una impresa di trasporto che deve dare un servizio di buona qualità ai suoi clienti, una sorta di ufficio di collocamento o di ammortizzatore sociale: nel qual caso, alzo le mani.


13/11/2013 19:37
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Mi sembra che si stia facendo un pò di confusione.
Un conto è una partnership con un'azienda di "mestiere", un conto è privatizzare.
Io sono sempre più convinto che se l'azienda è nella m***a è perchè non si è lasciato lavorare i francesi, che vista l'inconcludenza della politica locale, non vedevano l'ora di levare le tende. E scommetto che tra chi protesta ci sono tutti quelli che hanno brindato alla loro fuoriuscita da AMT. E' questo che mi lascia contrariato davanti alle proteste.
Ma veniamo al punto: chi sono questi francesi??
Andando a snocciolare un pò di dati e numeri VERI, RATP muove un giro di affari annuale di 4,983 miliardi di euro. Non solo: è un'azienda PUBBLICA, con nomine governative. Se per sbaglio ritornassero (ma lo escluderei, mica sono fessi), non credo si potrebbe parlare di privatizzazione. Un'altra cosa impensabile qui da noi è che nel consiglio di amministrazione di RATP ci sono pure rappresentanti dei pendolari. Sono troppo avanti!
Parliamo ora di Transdev: la proprietà è al 50% di Cassa Depositi e Prestiti (quindi PUBBLICA) l'altro 50% è di VEOLIA, il cui giro di affari annuale è 29 miliardi di euro.
Sia nel primo che nel secondo caso, che m**chia gliene fotte a 'sti qua di una ventina di milioni di euro investiti in AMT...ma noi a Genova siamo furbi e li cacciamo, pensando che siano PRIVATI ed imbottendo l'azienda di paraculi incappucciati...che arretratezza...e poi scusa, con tutti i soldi che i francesi incassano, noi pensiamo anche che siano venuti qui a farci la cresta?
MAH
13/11/2013 20:01
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Appunto, Andrea, visto che bisogna evitare le posizioni "ideologiche" il tuo discorso capita a fagiolo.

Tu ricordi che due potenziali partner affidabili come RATP e Transdev sono in parte pubblici, e sono stati fatti scappare (per opera dell' allora Amministrazione comunale in carica molto più che dai dipendenti) per consolidato e interessato conservatorismo. Tutto vero, sottoscrivo.
E in quel caso si trattava di una partnership con un soggetto "esterno", quindi più suscettibile di controlli.

Il soggetto che si propone adesso (e si tratta di una privatizzazione, quindi una cessione di fatto di proprietà e controllo) è invece un soggetto a capitale pubblico e di provata inefficienza.

Allora, invece di macinare i soliti slogan sul pernicioso conservatorismo ostile ai liberisti (con ragione fondata, visto che le politiche liberiste continuano a provocare disastri nel mondo intero, e non si tratta di politiche minoritarie ma delle idee che di fatto governano il mondo)e sulla "sana" concorrenza (che nel TPL non esiste, anche a New York, ed è bene che sia così)bisognerebbe riflettere su ciò che si prospetta adesso

E non è un caso che il modello virtuoso delle aziende francesi abbia preso forma ad un paese fortemente statalizzato.

Con questo non voglio difendere lo sfascio attuale, ma continuo a credere che questa situazione sia stata creata deliberatamente.


[Modificato da Trammax 13/11/2013 20:05]
13/11/2013 21:03
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Mi sembra che una delle "conditio" di transdev fosse p.es. l'aumento delle corsie preferenziali.
Se AMT fosse stata furba avrebbe ascoltato gli step necessari per trasformare una azienda inefficiente in efficiente.
A mio avviso la privatizzazione è una parola, visto che le condizioni richieste dai francesi sono rimaste lettera morta.
Noi italiani, abituati ai balletti della politica perdiamo di vista le cose reali perché le consideriamo banalità. Per esempio: aumento corsie gialle = aumento velocità bus = efficienza = maggior durata mezzi = migliore utilizzo forza lavoro. Oppure: asfaltature corrette = maggior confort passeggeri = minore usura mezzi etc etc.
Come al solito, vedo anche qui, che spesso ci si perde in "genoaesampdoria" simbolo del partito preso e del nulla di approfondimento.
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