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Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di novembre 2013...

Ultimo Aggiornamento: 26/11/2013 14:53
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19/11/2013 20:01
 
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viceadmintdg1, 17/11/2013 23:01:

L’intervento successivo è di don Paolo Sconocchini, del Gris di Ancona, che riprende il tema della cristologia mostrando le differenze fra cristologia dei TdG e quella cattolica dicendo:

la volta scorsa ho spiegato che i tdG non possono essere considerati cristiani. Sono piuttosto un gruppo giudaico del giudaismo precristiano, perché annullano il NT




Guardi, annulliamo talmente il N.T. che ubbidiamo al comando di “andare e fare discepoli, insegnando loro” (Mt. 28:19-20), comando scritturale che Gesù ha lasciato ai suoi discepoli e che si trova, come visto, nel I^ Vangelo, quindi nel N.T. che secondo lei noi annulleremmo……… i suoi parrocchiani ubbidiscono a questo comando del Signore Gesù? [SM=g2037509]

viceadmintdg1, 17/11/2013 23:01:


e non battezzano nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, cioè in comunione con la Trinità.




Guardi, quello che lei dice è falso, giacchè ogni cristiano testimone di Geova è battezzato nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito santo.
Quello che le sfugge è il significato del battesimo nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito santo: ci si battezza nel nome di Gesù perché nel suo nome avviene il perdono dei peccati, riconoscendo così l’ autorità del Padre e il ruolo e l’ operato dello spirito santo/Paraclito (Luca 24:47 ; Atti 2:38-39 ; 3:15-26; 4:31; 5:31 )
Questo significa battezzarsi nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito santo, non è una stanca e ripetitiva formula rituale, magari per battezzare dei neonati, come avviene da voi….

Inoltre, lei sa benissimo che Mt. 28:19 non indica alcuna trinità immanente, giacchè non si fa cenno ad alcuna sostanza divina (che cos’ è la sostanza divina condivisa da tre ipostasi, Lei lo sa spiegare Bibbia alla mano? O deve per caso ricorrere alla metafisica greca?), trasmessa nell’ ambito di una processione divina immanente per via di generazione, riguardo al Figlio e, attraverso il Figlio , per via di amore, allo spirito santo.
Inoltre, secondo il dogma l’ unica distinzione tra le tre Ipostasi dell’ Essere Divino risiede nelle relazioni, ma in Mt. 28:19 non si fa alcun cenno ai rapporto intratrinitari per cui, come vede, mancano perfino le basi minime per poter trasformare la formula di Matteo in una formula “trinitaria”, che è e resta una formula “ternaria”, come ce ne sono molte altre nel N.T…..

viceadmintdg1, 17/11/2013 23:01:



Il punto fondamentale è la negazione della divinità di Cristo. Per loro Cristo non è della stessa sostanza del Padre, ma il primo essere creato da Dio, l’arcangelo Michele.




Ripeto: lei può spiegare, Bibbia alla mano, agli ascoltatori di Radio Maria che cosa diamine sia la sostanza divina trasmessa per via di generazione nell’ ambito di una processione immanente in Dio?
Perché se non spieghiamo questo con la Bibbia, ci accorgiamo che stiamo parlando di filosofia ed è proprio questo il punto: senza l’ intero apparato metafisico greco che portò poi a Nicea e a Calcedonia, con il testo sacro e senza la filosofia dell’immanenza non è possibile formulare alcuna trinità consostanziale e quindi nessuna divinità di Cristo intesa in senso immanente.

Restando invece alla semplicità della Sacra Scrittura e senza andare a cercare “favole” cui perdersi dietro (2 Tim. 4:4), facendo speculazioni metafisiche che il testo sacro non fa e che sono del tutto inessenziali per la nostra salvezza, per noi il Cristo preesistente è l’ “Unigenito Figlio che è nel seno del Padre” (Gv. 1:18) e noi, al pari di Giovanni, non diamo alcuna connotazione immanente a questa affermazione: l’ essere “nel seno del” Padre è un classico semitismo che sta ad indicare che il Cristo preesistente è, nella “gerarchia celeste”, in una posizione unica nel suo genere (monogenes) e inarrivabile per chiunque altro, eccetto il “solo vero Dio”, il Padre, Geova (Gv. 17:3).

Questo per noi è il Cristo preesistente e “Michele” è soltanto un ruolo che il Cristo ricopre (come quello dell’ Emmanuele di Mt. 1:23), per esempio in Apoc. 12:7-9, nella guerra celeste come capo degli angeli, che gli sono tutti sottoposti (1 Pt. 3:22).

Inoltre è falso che noi neghiamo la divinità di Cristo, questa è una barzelletta che può incantare i suoi ascoltatori ma che poi viene regolarmente confutata in un forum serio come questo: per noi il Cristo preesistente è Dio nello stesso senso per cui lo è per l’ autore (ispirato da Dio) della lettera agli Ebrei, che infatti applica il Salmo 45:6 (45:7 CEI) al Cristo preesistente in Ebrei 1:8!

Per noi Cristo è Dio, quindi, nello stesso senso per cui lo è per un autore ispirato di cui sopra, non in senso immanente (per la cui formulazione bisogna ricorrere inevitabilmente all’ intero apparato metafisico greco), ma in un senso che si potrebbe definire funzionale o rappresentativo: Egli è Dio perché lo rappresenta, perché ricopre un Ufficio o Ruolo Divino, perchè agisce in nome e per conto del “solo vero Dio” (Gv. 17:3) e come visto con l’ applicazione del Salmo 45:6 a Cristo in Ebrei 1:8, questo è perfettamente scritturale ( e tranquillamente accettato nel giudaismo…), al contrario della filosofia dell’ immanenza!.

Cristo è Dio sulla base del ruolo ricoperto e non sulla base di una sostanza divina trasmessa nell’ ambito di una processione immanente in Dio che lei non può spiegare in alcun modo col testo sacro: pertanto noi cristiani testimoni di Geova crediamo eccome nella divinità di Cristo e possiamo spiegarla tranquillamente con la Bibbia nel suo senso non ontologico, mentre voi credete che Cristo sia la Seconda Persona di una trinità immanente e non potete spiegarla in alcun modo con in Testo Sacro, ma solo ricorrendo ad un bel trattato di filosofia!

Infine, non essendo in alcun modo dimostrabile, biblicamente, una processione immanente in Dio per via di generazione riguardo al Figlio (mi sa dire dove la Bibbia accenna a processioni riguardo al Figlio? Da nessuna parte! E guardi che questa “mancanza” di alcun cenno al riguardo non è affatto casuale……) e non potendo certo immaginare che Dio “generi” il Figlio Unigenito come un volgare dio pagano, ecco che resta una sola strada biblica percorribile: quella di ricondurre l’ origine del Cristo preesistente non ad una indimostrabile processione immanente, ma ad un atto creativo di Dio.


(segue seconda parte…..)
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