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The Ryse & Fall of Rome

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2013 18:34
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05/11/2013 15:43

La Nascita di Roma
Premessa: Ho avuto un'idea,cosi,giusto per divertimento.
Ora la spiego: Perchè postare semplicemente una campagna di Rome II e non provare a scriverla come se fosse un pseudo romanzo?
Lancio l'idea e farò il primo esempio con The Ryse & Fall of Rome:La nascita di Roma.
Ovviamente riguarderà completamente la campagna di Rome II non parlerà(forse)di amori,tradimenti e affini,sarà solamente la campagna enfatizzata.
La campagna è di Roma e a livello di difficoltà difficile
Spero possa essere di vostro gradimento.



Capitolo 1: L'inizio

Corre l'anno 272 a.C
Dopo secoli di anonimia una città,destinata a diventare la capitale del mondo,entra nella scena politica mondiale.
Essa è Roma!
Reduce di una lunga guerra contro i sanniti Roma si ritrova sfinita e in condizioni disastrose.
I sanniti dimostrano di essere validi guerrieri e di non fermarsi mai dinanzi a niente e nessuno.
Pur essendo parenti stretti e di stessa cultura fra Roma e i Sanniti non scorre buon sangue.
Anzi l'odio e l'avversità fra questi due popoli è incommensurabile.
Roma è ancora una modestissima città,nonostante domini un territorio gia molto vasto.
Circa 4 città fra Neapolis in Italia,Brundisium e Cosentia,quindi circa mezza Magna Grecia,e infine Roma stessa.
Ma l'anonimia di Roma era destinata a cambiare per sempre.
Per il momento le sue uniche forze armate erano composte dalle due legione: l'Apollinaris e l'Italica,composte la prima da 5 regimenti di Hastati e da altrettanti di Veliti, e la seconda da cosi poche truppe che quasi non esisteva.
I vivi rapporti commerciali con siracusa avevano però dato entrante sufficienti a Roma tanto da poterle permette di investire nel suo esercito ed espandere l'Apollinaris tanto da farla divenire un'immenso esercito,il più forte dell'Italia intera.
Cosi,una volta investito nel reclutamento di nuove truppe e di una buona cavalleria,l'Apollinaris marciò verso l'insediamento di Velathri,con l'intento di conquistarlo per la gloria di Roma.
La legione ci riusci senza grosse perdite,ma Roma non era ancora sazia della vittoria appena ottenuta e ordinò alla legione di proseguire verso Ariminium,ultimo insediamento in Italia ancora in mano ai sanniti.
I guerriglieri sanniti però sia spettavano tale mossa,infatti riuscirono a tendere un'imboscata alla legione,ma senza successo.
I sanniti vennero sopraffatti dalla potenza Romana cosi decisero di preparare un nuovo fronte proprio ad Ariminium,stanziando un grosso esercito.
Quando la legione attaccò e assaltò la città infatti si trovo in grosse difficoltà davanti ad un nemico numericamente superiore.
Ma il comandante romano Lucio Libone Giulio era un uomo determinato e non si fece scoraggiare dalle situazioni avverse.
Assaltò la città e,dopo un'accerchiamento grazie al quale i veliti romani riuscirono ad attaccare i sanniti alle spalle impegnati contro i fanti romani,riusci ad espugnarla.
Roma ora dominava l'intera Italia.
Passò solo un'anno quando anche l'ultimo insediamento in mano ai sanniti in Corsica cadde per mano romana.
Ora Roma aveva dimostrato la sua vera potenza davanti al mondo intero e si preparava al suo glorioso destino,guardando con fame insaziabile ai possedimenti Cartaginesi.


Capitolo 2: Le guerre Puniche

Dopo i Recenti successi in Italia e in Corsica Roma era presa da un'ondata di gloria e,spinta dal suo recente alleato militare Siracusa,dichiarò guerra a Cartagine.
L'impero commerciale Cartaginese era enorme,tale da renderla la prima potenza mondiale di allora.
Ma era un'impero orma in decadenza e tutti ne erano a conoscenza di ciò.
La guerra andava per il meglio,infatti Cartagine era debole e fiacca,mentre Roma era rinforzata dai recenti successi e dai nuovi partner commerciali Greci,inoltre godeva dell'aiuto di Siracusa.La sardegna cadde subito nelle mani romane,Lilybaeum invece cadde poco dopo da una rinvigorita e potente legione Italica,guidata dal generale Gneo Scipione Cornelio Asina.
Battere Cartagine in mare però era tutt'altra cosa.Per farlo Roma fu costretta a creare una potente flotta,la Classis I Minensis,una flotta immensa e di enorme potenza,con una grande quantità di navi d'artiglieria pesante,che sarà protagonista attiva nella storia di Roma.
Grazie alla nuova flotta Roma riuscì a distruggere la flotta Cartaginese nel mar Adriatico.
Cartagine stava vedendo la fine del suo impero in pochissimi anni,cosi,spinta da un'istinto di sopravvivenza,si abbassò a chiedere una pace misericordiosa a Roma,che accettò in seguito al pagamento di uno smisurato indennizzo.
Tale fu la cifra che Roma aveva chiesto a Cartagine da costringerla a rinunciare a proteggere i suoi stati clienti dalle invasioni barbariche della spagna e dei popoli africani a sud.
Nonostante la pace stipulata con Roma,la guerra contro Siracusa non era cessata,e un'immenso esercito greco-siracusiano sbarcò a Cartagine,assediandola e conquistandola.
Cartagine,la più grande potenza navale che il mondo fino ad allora avesse mai conosciuto, aveva terminato di esistere,sopraffatta dalla potenza greco-romana e Roma dimostro ancora una volta la sua potenza,pronta a prendere il posto che una volta apparteneva a Cartagine.
Intanto a Siracusa la popolazione latina si era rivoltata contro il governo greco con la scusa delle troppe differenze culturali.


Capitolo 3: Una situazione scottante

La città di Siracusa dunque cadde in mano ai Ribelli e Roma fu rapida a conquistarla e ad assicurarsi il dominio della Magna Grecia.
Intanto la situazione in Macedonia era molto calda.
L'Epiro,dopo aver tentato di usurpare il trono di Sparta,fu costretto a combatterla e,dopo una schiacciante sconfitta per mano degli Spartani,dove anche Pirro stesso perse la vita(si anche nella campagna è successo incredibile!),si trovo debole davanti a nemici spietati.
Sparta si alleò con Atene per rinforzare il potere in Grecia e la macedonia aiutò gli stati greci nella guerra contro l'Epiro,riuscendo a strappargli per un periodo limitato il controllo di Larissa,che venne successivamente riconquistata dall'Epiro per poi cadere sotto il controllo degli spartani.
Siracusa si vide sottratta la capitale e,per non perdere quel minimo potere che aveva acquisito,punto lo sguardo avido verso Apollonia,ultima città nelle mani del decadente stato dell'Eprio.
La caduta di Apollonia nelle mani di Siracusa vide l'uscita di un protagonista dalla grecia e l'entrata di un nuovo personaggio che non sarà 2° a nessuno.
Inoltre,la causa comune contro l'Epiro aveva unito tutti i popoli della grecia e la macedonia,che strinsero alleanze e patti commerciale fra di loro,forgiando una lega greca e minacciando il mondo intero.
Roma intanto,per combattere la pirateria illirica,invase il nord dell'Illiria e spazzò via la popolazione locale dopo una dura battaglia combattuta dall'Apollinaris.
Gli altri popoli illirici,ovvero i Daorsi e gli Ardirei temevano un'invasione da parte di Roma e,usando la affinità culturali,si allearono con i popoli della lega greca,nella speranza di scoraggiare una Roma assetata di gloria,ricchezze e potere,che ormai guardava alle ricchezze greche.

Capitolo 4: La situazione Romana

La posizione di Roma era ormai consolidata.
Da piu di 70 anni Roma prosegui una campagna di miglioramenti nei suoi territori e nei suoi eserciti.
La ricerca di nuove tecnologie le dava inoltre grossi vantaggi sui suoi avversari.
Per lanciare nuovi attacchi in Iberia Roma stabilì una testa di ponte nei territori un tempo cartaginesi spazzando via la popolazione locale.
A Roma però tutto ciò non bastava,era ricca ma voleva di più,era potente,ma non abbastanza da scoraggiare eventuali nemici,nemici che Roma aveva ovunque.
A nord gli Averni stavano pian piano unificando tutta la Gallia sotto la bandiera della confederazione gallica,mentre più a sud,un popolo,quello dei Norici,abitanti del Noricum,invasero la cisalpina e si impossessarono di Patavium.Gli Insubri si impossessarono del resto della Gallia cisalpina.Non ancora sazi,quei disgustosi barbari guardavano affamati i territori romani.
A Est l'insolente lega ellenica,nonostante un continuo commercio che univa i popoli romani a quelli greci,guardava Roma con sufficienza ,suscitando la sua collera e la sua ira,oltre che la sua gola vedendo la ricchezza che essi possedevano,ricchezza che sarebbe potuta diventare romana.
A sud i Libici e i Nasamoni avevano ottenuto immensi territori ed erano diventati molto potenti,sopratutto dopo aver sottomesso l'Egitto e le altre popolazioni africane.
Infine gli iberi erano pronti a vendicare le ingiurie fatte loro da Roma e ad invadere i suoi territori,non solo quelli quasi indifesi in Spagna,ma anche quelli in Corsica e Sardegna.

*note per il prossimo capitolo
*nota:Secondo Edinio Galba appartiene alla famiglia valeria solo nel romanzo che sto scrivendo,so che non ci sono in gioco infatti sarebbe delle altre Gentes ma visto che è un personaggio centrale dire che apparteneva alle altre gentes mi faceva un po schifo.
*nota: Saccheggiarono solo nel romanzo in realtà gli eserciti si sono fermati fuori e si sono messi in modalità assalto


Capitolo 5: La guerra con la lega ellenica

La situazione fra Roma e la lega ellenica esplose quando Roma assaltò l'isola di creta e spazzò via Cnossus.
Tutte le fazioni greche,inclusa Siracusa sua storica alleata,presero le armi contro Roma,che si trovò ad affrontare gli eserciti congiunti di Atene,Sparta,Macedonia,i superstiti di Cnossusm,una smisuratamente potente Rodi,che dominava su Ephesus e Side e sui popoli illirici alleati dei greci dei Daorsi e degli Ardirei.
Roma si aspettava una situazione simile,infatti la Classis I Minensis scortò la legione Italica,rinforzata da Princeps e Triari,tutti veterani e ben armati,alla conquista di Pella.
L'attacco a sorpresa ebbe un notevole successo:in un solo giorno il comandante Romano Secondo Edinio Galba,appartenente alla famiglia Valeria,sbarcò sulle spiagge macedoni,sbaragliò la guarnigione macedone e si impadronì della città.
Intanto 2 eserciti Spartani composti da 20 unita con truppe d'elite e un'esercito Ateniese sempre di 20 unità gran parte d'elite attaccarono la Magna Grecia per distruggere Roma.
Fu una mossa azzardata che li portò ad una sconfitta rovinosa.
I romani non avevano eserciti abbastanza potenti da poter vincere contro una tale potenza e sfruttarono il mare per poter vincere.
Gli eserciti infatti si stavano muovendo in mare per sbarcare in Magna Grecia ma vennero intercettati dalla Minensis.
Sprovvisti di navi da guerra e avendo solo navi da trasporto vennero spazzati via in una sola battaglia navale,l'esito fu tanto disastroso che Atene e Sparta quasi uscirono come protagonisti delle guerra contro Roma.
Intanto l'Apollinaris a nord distrusse gli eserciti dei Daorsi e si impadronì di Delminium.
Qui però arrivarono i Problemi per Roma.
Gli Insubri e i Norici,approfittando delle guerre contro i greci,attaccarono l'Italia e saccheggiarono Roma.
A sud la libya venne sconfitta dai Nasamoni e,sull'ondata del successo,cercarono di invadere la Sicilia romana
Infine gli Iberi dichiararono guerra a Roma e cercarono con ogni mezzo di strappare le terre hispaniche a Roma che le difendeva con le unghie e con i denti.


Capitolo 6: L'implacabile Roma e gli indomabili Greci

Dopo aver sistemato la situazione a Pella,Galba parti con l'intento di ottenere Larissa in nome di Roma,sotto il dominio Ateniese.
Qui si disputò la battaglia definitiva fra Atene e Roma.
I numeri non erano a favore di Roma neanche in questa battaglia:i rinvigoriti eserciti ateniesi contavano il doppio delle truppe rispetto a roma e comprendevano fanteria corazzata ateniese,inclusi nuovi ed efficaci opliti con cotta di maglia e thureos,e una particolare elite di truppe,chiamata "I valenti di Atena",particolarmente motivati ed estremamente abili.
Ma Galba non era una persona facilmente impressionabile.
L'attacco parti da Roma e Galba fece avanzare la sua legione in maniera decisa e spavalda verso la città.
Gli ateniesi si barricarono in città e prepararono una solida linea difensiva per contrastare l'avanzata romana.
Per fiaccare le falangi apostate alle entrate della città Galba sfrutto i veliti e posto i fanti subito dietro a loro.
Quando i veliti finirono i giavellotti gli hastati si lanciarono con furia devastante contro gli ateniesi rimasti nella prima linea della falange.
Fu un vero massacro:I greci non ebbero il tempo di reagire in battaglia e vennero braccati dai valenti romani che ne decimarono le fila facendo fuggire i superstiti.
Una seconda linea era però già pronta all'interno della piazza centrale,formarono un muro di scudi all'entrata della piazza e Galba non aveva piu veliti con cui ridure le fila nemiche.
Fu quindi costretto ad una carica frontale contro le truppe ateniesi.
Sfondata la prima linea,il vero e proprio massacro incominciò nella piazza principale della città dove romani e ateniesi combatterono per tutta la giornata(mezz'ora nel gioco).
Alla fine solo i valenti di Atena rimasero a combattere fino a quasi l'ultimo uomo,ma infine caddero anche loro insieme a tutti gli altri Ateniesi.
Roma dunque festeggiò un'altra vittoria anche se solo di misura.
Atene aveva dimostrato per l'ultima volta il suo coraggio in battaglia.Dopo la sconfitta a Larissa non riusci più a riprendersi e il suo declino fu piu che totale.Solo tre anni dopo Atene cadde per mano di Galba e della stessa legione che aveva messo in ginocchio l'intera Grecia.
L'Apollinaris intanto riprese la marcia verso sud per unificare le terre Romane e,spazzati via gli Ardirei,non senza difficoltà,si preparò ad unificare anche la macedonia sotto il simbolo dell'aquila e a vendicare il tradimento di Siracusa.
A nord la macedonia,ferita nell'orgoglio ma non nello spirito,riorganizzava gli eserciti per riprendersi Pella e vendicarsi del torto fatto da Roma.....

Prossimamente
Capitolo 7: La Grande Battaglia di Pupudeva
Capitolo 8: Sparta alle armi
Capitolo 9: La caduta di Sparta e la fine della dinastia macedone
Capitolo 10: Più ad est

The Ryse & Fall of Rome:La nascita di Roma
è vietata la copia non autorizzata di ogni singolo capitolo
Autore della campagna e del romanzo Riccardo.Cuor di Leone
Unico ed esclusivo proprietario dei diritti sul romanzo:Riccardo.Cuor di Leone
Per ogni domanda e/o autorizzazione rivolgersi al proprietario dell'account
[Modificato da Riccardo.Cuor di Leone 20/11/2013 18:34]
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Post: 623
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imperator
05/11/2013 15:52

Sicuramente meglio del libro intitolato Distuggi Cartagine" che era insieme a rome 2. Asdrubale sembrava il minotauro da com'era rappresentato...
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ID Steam:Leonida.99
http://twitaliamod.freeforumzone.leonardo.it/f/189885/Total-War-mod-italia-forum/forum.aspx




Davanti al pozzo della morte:
L'imperatore vuole la terra di Sparta
arrendetevi e consegnate le terre
Leonida pensa:beh , questo è già successo...
leonida dice : e sei dicessi di no?
il romano : beh , Roma o morte!
Roma o morte!
Leonida prende fiato e pensa: questo è il momento , su questo volta il calcio glielo do da un altra parte!

Roma?no , questa è Spartaaaaaaaaaaaaaaaaa!
05/11/2013 16:30

La campagna sta ancora proseguendo ma posterò appena si vedrano nuovi risultati,ovviamente chiedo che venga commentata da parte vostra altrimenti,se nessuno viene a leggere,cosa scrivo a fare?
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Post: 623
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Sesso: Maschile
Admin modder
imperator
05/11/2013 16:59

commentiamo, commentiamo....
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ID Steam:Leonida.99
http://twitaliamod.freeforumzone.leonardo.it/f/189885/Total-War-mod-italia-forum/forum.aspx




Davanti al pozzo della morte:
L'imperatore vuole la terra di Sparta
arrendetevi e consegnate le terre
Leonida pensa:beh , questo è già successo...
leonida dice : e sei dicessi di no?
il romano : beh , Roma o morte!
Roma o morte!
Leonida prende fiato e pensa: questo è il momento , su questo volta il calcio glielo do da un altra parte!

Roma?no , questa è Spartaaaaaaaaaaaaaaaaa!
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Post: 623
Registrato il: 10/08/2013
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Admin modder
imperator
05/11/2013 17:00

ecco:
bel pezzo, ma fallo più lungo e dettagliato e cerca di non mettere le parentesi!
Come capitolo è cortino.
Ma se prosegui con altri 10 capitoli allora sarà bellissimo.
:D
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L'imperatore vuole la terra di Sparta
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il romano : beh , Roma o morte!
Roma o morte!
Leonida prende fiato e pensa: questo è il momento , su questo volta il calcio glielo do da un altra parte!

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