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[TOR] ..:Niente in comune. Tranne il Sangue:..

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2013 19:06
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Sesso: Femminile
17/10/2013 19:06

RIASSUNTO


Lungo e lento il tempo che è passato dall'ultimo incontro tra le due sorelle, il tempo di un nuovo appuntamento giunge tuttavia. Il sapore delle parole che elle pronunciano si caricano di diverse emozioni, un legame che cela, dietro la loro personale storia, un acuto dolore. Dewdra, non riesce ad accettare Alatriel come sua sorella, non riesce a vincere la sofferenza che l'attanaglia e viene a scoprire che al tempo, quando ero solo una neonata, non venne abbandonata ma rapita da orde barbariche, tutto questo, sempre più, la fa sentire estranea ai nomi che le si vogliono affibbiare e soprattutto si domanda chi ella sia oggi. Si lasceranno ancora con un nulla di fatto... ma il legame c'è. Il legame c'è.




COMMENTO


Du' Matte! XD Ma una splendida giocata [SM=g27822] Grazie Alatriel! [SM=g27838]





- §§§ Sacro TOR §§§ -










ALATRIEL §tor§Saresti giunta al sacro tor già da qualche minuto, e ti saresti accovacciata nello stesso punto, identico, del vostro ultimo incontro. Indossi un abito azzurro, bordato d'oro, con tematiche definite alla greca, scelto con cura, si, dello stesso colore degli occhi, ai piedi delle scarpette dorate. Accanto a te, trattenuta dal libricino, la lettera di tua mamma, guardi avanti e pensi. La mattina era trascorsa come un'attesa angosciosa, avevi più atteso la missiva di Dewdra che non quella della tua famiglia, avevi anche provato a concentrarti sullo studio, ma ogni momento la testa e lo sguardo volava altrove. MALEDIZIONE! Era stato il tuo monito e un pugno era stato dato al tavolo, provocando il rovesciar di qualche goccia di inchiostro e il gettar via un paio di pergamene sulle quali realmente poco lavoro era stato svolto. Di mangiare nemmeno l'idea, avevi comunque atteso la fine dell'ora del desinare, per avviarti. Ed ora l'attendi e se lei non venisse? Se lei non venisse?.....



DEWDRA | . Lastricato sentiero del Tor § Verso Cerchio di Pietre . | Nel cuore ti freme una strana ed alquanto bizzarra sensazione, definibile come un'emozione altalenante, che ti è mutata più e più volte nel corso delle ultime settimane, negli ultimi giorni. Specificare ora se si tratti di amore, rancore, rabbia, gioia sarebbe difficile, non per questo però avresti rinunciato a rivederla. Ti saresti concessa del tempo, tra il prima instabile della tua vita e il tumulto dall'arrivo di Alatriel. Tra la vita immersa nella Natura e tutto il futile che ora quella scelta comporta, porta con sè. Un suono dolce ed allegro, quanto armonico di campanelli incastrati tra i dred della tua lunga chioma scura, nera, liscia, risuonano come a preannunciare incantevole quell'incontro. I Triskell sono sempre dipinti sul viso, assomiglieresti ad una randagia di bosco, a nomadi di antiche tribù. Una lunga treccia sottile ricade sul lato sinistro della spalla, sulla quale si adagia il mantello rosso acceso. Il movimento che ti accompagna oltre il lastricato sentiero, oltre gli alberi di melo, non avrebbe, né possederebbe alcuna grazia concessa a femmine di alta nobiltà, donne di lignaggio, appari svelta nei gesti, ma il profilo latteo della tua pelle si concede una bellezza altera e spigolosa. Il rosso delle labbra si illumina con il manto fluttuante tra le correnti e il dolce movimento d'avanzare verso il cerchio di pietre. Ti permetti di soffermarti un attimo, un passo indietro, poi rapidi due avanti. Al collo hai legato il Medaglione della Luna, dell'unica madre che, in fondo, hai sempre amato e conosciuto. La Madre oggi per te è alto e mistico concetto. Negli occhi grigi, a metri distanza, una figura parrebbe starsene seduta. Bionda, vestita di blu. Non avete nulla in comune. Solo il Sangue.



ALATRIEL §tor§Una mente abituata a pensare, studiare, ricordare, e poi ancora elaborare, mettere in pratica, far domande, rispondere ad esse e poi ricominciare, una mente così, sa bene come trovare le porte per distrarre un fisso pensiero, quindi se questa mente a quel pensiero torna è perchè lo desidera fortemente, è perchè questa mente non è solo analisi, ma diventa cuore. Cuore Ali? Ecco che il capo volteresti leggermente alla tua sx a guardare la pergamena che sbuca da sotto il libricino e la cui punta si aggioga al vento, basterebbe che tu lo alzassi il libercolo per farla volare via, ma questa cosa non la desideri e lo stai ammettendo con te stessa, che gran passo avanti. Tuttavia la riprenderesti in mano, scorrendola per quella che sarebbe almeno la centesima volta, la scrittura precisa, ordinata della tua genitrice, le risposte alle tue domande, qualche spiegazione ovvia potresti dire, dei saluti e una finale domanda. E il cuore ti scoppia, perchè a te questo peso? A te questo compito, tu che sei testa, devi usare ben altro adesso e DEVI è il giusto verbo. D?un tratto forse li avverti, in realtà li avvertirebbe prima il tuo corpo, perchè la schiena si irrigidirebbe, prima che l'oro colga quei campanellini. Non ti vorresti voltare, ma in un attimo lo avresti fatto, di scatto verso dx, la squadri? No la guardi...Chi è? No non è esatto, la domanda è: perchè ancora non è? ° Ti aspettavo° un sussurro, una debolezza...solo due parole.



DEWDRA | . Lastricato sentiero del Tor § Verso Cerchio di Pietre . | Le foglie dei meli avrebbero un fremito lieto, l'aria dolce dello zefiro gioca e incastra lunghi fili di capelli, sorvola e passa tra le ciglia, regge i fili del destino, schiaccia una volontà tutta sua. La luce dell'astro si proietta fulgida sul medaglione, sul cristallo incastonato tra metallo ornato e ottimamente lavorato, crea vasti e distinguibili giochi di luce tra te e lei. Lei che trattiene un libricino tu, che deterresti la tua vita, senza volergliela donare maggiormente, senza, quasi, volergliela dare in pasto. Ognuno fa di sé ciò che vuole e quello che desidereresti non include alcun filo o legame familiare. I ponti di pietra cadono con il passare del tempo, credi fermamente che quello creato con Alatriel sia stato costruito con mattoni e pietre cedevoli, fragili, mal lavorati. Avanzi e odi la sua voce provenire a te, mentre la luce della Luna cerca il bagliore lucido dei suoi occhi. ''Sid et Naturalis, Alatriel… so perfettamente che stavate attendendomi.'' non ricordavi nemmeno il suo profilo fino a questo momento, non avevi voglia di ricordare nulla. Dalla strada del rifugio sei arrivata, ci metterai poi poco a riprenderlo a ritroso. Ed così che Alatriel vedrà nel tuo viso lo specchio ed il riflesso di lei stessa, un'altra lei dentro di te. Nello stesso colore degli occhi, nel taglio della faccia, nei gesti forse, a tratti similari, vedrà ciò che non potrà scorgere più in là di quel profondo limite che avvertirà.



ALATRIEL §tor§Tu che credevi di aver messo barriere ti scontri con le sue, armatura tirata a lucido? Un muro altro con ferree punte a sovrastarlo, le sue parole, lontane, un voi scelto, si lo credi fermamente che lei di darti il voi lo abbia scelto nuovamente, il perchè potresti chiederglielo, ma non lo farai, Però è decisamente troppo per tutto quello, puoi dominare gesti, espressioni per ore infinite, ma poi il castello se è di carte crolla, e lei forse il vedrebbe i tuoi occhi azzurri, simili ai suoi per taglio e immensità, ma più chiari, con quella punta di cielo che è di tua madre, che si spalancano un attimo e si immergono nel mare della delusione. Non le avevi portare oggi le maschere, le avevi lasciate nella stanza V, terzo piano, ma ora una sarebbe utile, quale potresti trovare per prima? La testa urla di girarti e non guardarla più, ma non ti stacchi da quella posizione, non le darai il saluto della tua congrega, tu una barriera stai cercando di toglierla. Un respiro, si quello ci vuole, e mantenere la calma, che è virtù di forti e santi. ° Siediti, te ne prego°. Le diresti con un tono che di neutro non ha nulla, ti sforzi di non dargli il peso del nodo che senti in gola, ma non sai come quelle parole siano uscite ai suoi oti. La pergamena l'hai in mano, vorrai che la legga, ma vorresti riassumerle prima tu il contenuto. Attendi. Come una sentenza.



DEWDRA | . Lastricato sentiero del Tor § Verso Cerchio di Pietre . | Il rosso del sangue, solo quello saprebbe richiamare il mantello, solo quell'unica nota effimera tra voi. A poco da lei andresti a fermarti frontalmente, mentre si fissa nel suo viso uno sguardo scuro, la sua voce è del tutto tremante, inquieta o, purtroppo, parrebbe che la fermezza e la durezza di Alatriel da sempre riscontrate si abbattano su muri irti e spinosi, sui quali ella stessa faticherebbe a trovare un lieto posto per buttare parole che abbiano il senso dell'affabilità e dell'armonia verso di te. Indugi su quell'invito, muovi le labbra in un gesto quasi nervoso, unicamente per il fatto che una parte di te teme di dover ancora affrontare i colpi bassi sul tuo passato, o meglio, sulla tua nascita, l'altra, ribelle, non vuole affatto sentire fandonie. Non ne vuole più sentire. Rimani in piedi. Parli, si muovono solo le invisibili corde vocali. Le labbra si schiudono. ''Alatriel dobbiamo gestire questo nostro rapporto.'' pronunci frasi ad effetto quasi, senza per forza volerti difendere ma cerchi quella sottile e ben utile chiarezza per il futuro. ''Non ci fa bene continuare a vederci.'' La testa, come lo sguardo, rimane dritta e la bocca deglutisce amaramente come il veleno che dalla bocca deve trovare una via. ''A me non fa bene'' dici in modo e tono deciso, osservandola in piedi, abbassando lo sguardo ed inclinandolo sulla sua figura. I Triskell sul viso ti donano qualcosa e qualcosa ti tolgono mentre scegli per te, mentre concludi in modo definitivo.



ALATRIEL §tor§ E parrebbe che di sentenza si tratta. La fisseresti, lei ferma dritta innanzi a te ti guarda dall'alto in basso, e non metaforicamente parlando e tu per guardarla devi alzare la testa, cosa che ti è sempre riuscita bene, sempre testa alta Ali. ° dobbiamo gestire questo nostro rapporto non vedendoci? Strano modo di gestire qualcosa°. Non vuole sedersi? Ti alzerai tu, lo farai con grazia, eleganza, ma al contempo il più celermente possibile, come se quell'incontro, come se lei potesse svanire in un istante. Non le fa bene vederti Ali, più chiara di così, non vuole vederti, oh lei non vuole ma tu azalea cosa vuoi? Ancora respiri, un paio di volte, e ti guardi attorno come se davvero cercassi una delle tue maschere. Poi la fissi, fisseresti in lei i tuoi occhi, cosa ci vedrebbe? Delusione per quel suo dire, paura che veramente non vi vedrete più e e e che altro? Non sai. Alzeresti la missiva, non porta, ma alzata, se lei volesse potrebbe farla sua . ° non sei stata abbandonata, rapita in verità, orde barbariche, abbandonata nella foresta da loro perché a loro non servivi, cercata in lungo e in largo da nostro padre…è stato ritrovato solo il corpo di tua madre° . telegrafica? Forse si, ma la voce trema, perché quando hai letto, hai pianto e quanto lo sai solo tu. ° non sei stata rifiutata, se fossi stata trovata avresti avuto il posto che..° Non lo dici che ora è mio, perché la verità è che anche lo daresti, a lei quella primogenitura. ° abbiamo tre fratelli, una coppia di gemelli ed uno piccolo°un altro respiro, deglutisci, che fatica, preferiresti essere in mezzo a lingue sconosciute che li, e li non ci vorresti essere perchè d'un tratto tu non sei più la maggiore e vuoi, desideri ardentemente che qualcuno lo faccia con te, lo sia per te.



DEWDRA | . Lastricato sentiero del Tor § Cerchio di Pietre . | Che senso ha adesso, dopo innumerevoli lune ed innumerevoli giri di Ruota assurdi, nomi, Clan, sangue, pelli che assomigliano ad altre più bianche meno vicine, voglie a forma di goccia, rugiada della neve, ululati nella notte, castelli lontani, denari, oro. Che cosa conta adesso, se non quel tuo divenire, quel tuo avvicinarti sempre più all'unico credo, unico e solo, quando nemmeno il legame del sangue ti rende palpabile a chi si professa ''sorella''. Chi è costei? Chi è costei che la vita di prima te l'ha cambiata. ''Non mi interessa, Alatriel.'' le daresti le spalle, che cosa sia quella storia, ti appartiene? Quella pergamena, ti appartiene. Chi è tuo padre? Sei una Rose, che il Mondo lo sappia. Che Alatriel lo conosca il tuo nome, che non è nemmeno quello, tu sei Huath, il Biancospino dei Druidi di Avalon, ti riconosci in quel nome come segno, non ce ne sarà un altro. Sei ferita probabilmente la Verità, come tutte le cose assurde e vere, fa male, fa male anche a te. Il tuo sguardo si proietta carico di perplessità verso l'orizzonte sul lago, da quella collina, tra il cielo e il lago. Le nuvole all'orizzonte non le vedi, senti lo scrosciare del vento su quella misera pergamena, senti nel cuore la via che è quella della fuga e senti ancora rimbombare le parole della persona che dice che sei sua sorella, stesso padre e stessa voglia. In un altrettanto ed uguale movimento indietro ti rivolteresti a mirarla, in quei suoi occhi, che assomigliano ancora a due bugie infauste per te. La corrente smuove i lembi del tuo rosso mantello, lasciando al sole la gioia di ridipingerlo acceso e brillante, ma non saranno così, non avranno lo stesso sapore quelle verba per lei. Le frecce scagliano, si muovono nella fitta corrente e colpiscono il bersaglio, quello più vicino. Il cuore di lei. ''Io sono Dewdra Rose, Nata per inseguire il Vento.'' e hanno un sapore, un gusto marziale, sarà meglio che ella le imprima nella mente. ''Non sono figlia e non sono sorella''.



ALATRIEL §tor§ Non sono figlia e non sono sorella, non sono figlia e non sono sorella, quelle 7 parole ruotano nella testa come il vortice dal quale ti faresti risucchiare ora, in quell'istante se fosse possibile, vorresti essere cattiva e pungente, dirle che se non ti vuole di certo non ti merita, non merita nessuno di voi. Ma tutto quello non esce, resti immobile a fissare, lei che si volta e lo dici e pensi che rifiuta te e anche quello, incredibilmente lo dici ° scegli la natura e rifiuti me?° quelle parole a denti stretti, a muso duro, e gli occhi azzurri diventano pozze d'acqua...°Non hai obblighi, non devi essere chi non vuoi e mi rifiuti lo stesso? Tieni per mano una bambina e rifiuti me? Ti..° e si ferma, ferma quella litania, e si volta verso il lago a guardarlo, basta la sx mano ruba lesta due lacrime amare, la dx fa a palla la lettera, ma poi la stireresti nuovamente con entrambe le mani. Sapevi esistevano artisti, avresti voluto chiedere loro di aggiungere il suo visto ai ritratti di famiglia, di scolpirla nella carta e nel cuore, ma lei ti rifiuta Ali... °hai deciso...ma è la decisione sbagliata° Lo udrà il vento quel pensiero, forse anche Dewdra, ma non ne è certa.



DEWDRA | . Lastricato sentiero del Tor § Cerchio di Pietre . | ''Zitta Alatriel.'' si solidificano quelle parole dalle tue labbra, dalle ferite, dagli anni, il tempo perso. Non vorresti inoltrare i tuoi sentimenti in quella conversazione, non ci saresti dovuta venire qui, qui oggi al Tor, non avresti dovuta incontrarla, che andasse per la sua via, che se ne andasse via, in modo semplice ed indolore. Le labbra si stringono rabbiose, furiose, tralasciano per un attimo quel dire folle, quel dire egoista. E la tua temperanza lascia il posto allo sconforto misto alla rabbia trattenuta da sempre. ''Mi hanno cercato in lungo ed in largo!?'' dalla voce non sembrerebbe nemmeno un quesito, ma una sorta di chiara contraddizione tra ciò che sono oggi parole su di una pergamena sporca e la vita e l'identità che oramai non può essere cancellata. ''Vissuta lontano, in un'altra terra, mi hanno chiamato Dewdra, sono stata a lungo nelle mani di una famiglia e tu mi dici che sono stata cercata ovunque!'' imperioso il tono ed il modo della voce, carico di dolore, di quelli tra i tanti, più acuti, più profondi. ''Ho scelto. Non ti permettere di giudicare ciò che è giusto o sbagliato per me.'' le porti la mano verso di lei, la mandritta, andresti a scaraventare la pergamena in basso, in modo che possa cadere sul suolo verde del terriccio della sacra collina. ''Non sono tua sorella.'' Le lanci uno sguardo vivo, quasi sfumato nell'astio, forse comprensibile, del non sapere chi sia oggi tu, e di non voler, dopotutto, essere un'altra da ciò che sei. ''Chiamami con il nome che sai, non Lott o cos'altro. Non lo accetterò mai. Perdi tempo ed io ho perso di perderlo con te.'' Allunghi una mano ancora sempre la mandritta in modo che, chiusa a pugno tra i lembi, possa portare giù il bordo che copre il petto, glielo scoprirai fino a vederne la voglia sul seno destro. Fissi con acidità quella macchia, la stessa che è sorta e vive con te, sullo stesso seno. Fissi immobile, quasi a svergognare, quell'unico ed insostituibile ''marchio'' per voi.



ALATRIEL §tor§ Staresti anche cercando di placare il tumulto del cuore, per dargli un senso anche una pace se vogliamo e lei da scacco al re, ti zittisce, lo fa sul serio. Stringeresti gli occhi come una fessura e ruoti lenta la testa verso di lei, lei che da di matto, comprensibile? Si certo lo è, ma Ali è una lince, l'azalea dei Lott e lei, che lo neghi, ne ha lo stesso temperamento furioso e caldo. Hai pochi istanti e vedi che ti strappa via la pergamena, lasciandola volare come carta straccia giù per il pendio, fisseresti quella scena sbalordita e lei ti sbalordisce ancora, ti afferra e spinge giù la veste per vedere quello che è stato l'inizio. Abbassi lo sguardo, a quella violazione, che scaraventa via le buone maniere e il buon voler fare. Le afferrerebbe il polso, cercando di strappare via quella mano dal tuo corpo, non la molleresti quella parte di lei. strattonandola, se potessi, violentemente. ° Come ti permetti piccola selvaggia..° lo sibili tra i denti ° Non ti ho chiesto niente, ero venuta in pace, per dar pace al tuo tumulto e tu.° fuoco diventerebbero i tuoi occhi mentre avanzi cercando di far indietreggiare lei, la rabbia ti offusca mente e cuore adesso..e la mano libera alzeresti pronta a colpirla, ti fermerai a pochi cm da lei, quando ti rendi conto che le lacrime non hanno più un arresto. Il polso non lo molli ancora.



DEWDRA | . Lastricato sentiero del Tor § Cerchio di Pietre . | Le gocce gemelle. Era iniziato così, in questo modo, no, non in questo esattamente, con lei che ti scherniva alla locanda, senza amore, senza grazia. Lei, Alatriel, vissuta negli agi e nei lussi del suo castello, illusa di essere Prima Figlia di un prestigioso Clan, sbeffeggiata e presa in giro dal destino, da quella meravigliosa quanto sensuale voglia sul seno destro, talmente evidente che un uomo non potrebbe scordarla su di voi. I movimenti sono rapidi dopotutto veloci, non pigri ma dettati dalla stessa rabbia, allo stesso suono. Ti afferrerebbe il polso, riuscirebbe nell'impresa di bloccarti e tentare di farti indietreggiare di alcuni passi. Il rosso del mantello si agita come una fiamma rinchiusa in un bicchiere di vetro, freme violentemente e il viso si acciglierebbe oscurandosi, lasciando che ella possa stringere quanto più le aggrada il polso tra le sue dita. L'ascolti, ti chiama -selvaggia- piccola selvaggia, non sa nemmeno di che parla, perché porti campanelli tra i capelli, o gli stessi capelli intrecciati e privi di una forma che possa farti apparire gradevole, deliziosa, banale? Oppure sono i segni disegnati sul viso, quei Triskell, ricavati dal liquido del fiordaliso e le ciocche blu dei tuoi capelli… e lei, scatta, nella sua anima scatta la verità, ed Alatriel ora erra, cade rovinosamente nel buio cieco di saper con fermezza che da questo momento in poi ti avrà persa per sempre. I tuoi occhi seguono il movimento della sua mano pronta a colpirti forse in pieno viso, quei due occhi smeraldi che avrebbero il tocco di grigie nuvole in tempesta, cambieranno emozione, rinsaldando un altro sguardo in quello di lei. Uno sguardo che è pronto ad accettare anche questo da quel sangue che mai sigillerai come il tuo. E poi il disprezzo più grande. ''Io non sarò mai come te.'' mentre nemmeno ti liberi dalla morsa delle sue dita, che compia il gesto che vuole.



ALATRIEL §tor§ E Ali ti fermi, fermi la mano, il braccio, ma no la molleresti, non perché ora vuoi farle male, ma perché non vuoi che vada via. Eppure perché dovresti trattenerla? ° Che brava Dewdra Rose, hai sentenziato, non sarai mai come me, fai bene, essere come me..° Cosa staresti per dire, per dirle. Ogni parte di lei respira libertà, tu hai scelto una libertà diversa e lei ha deciso che non sarà mai come te e perché le hai chiesto questo? Oh no, per nulla, avevi sperato che fosse un modus costruendi e lei ha scelto la pars destruens. ° La natura è equlibrio, questo l'ho letto da qualche parte, tutto bianco niente bianco..sorella, ci vuole buono e cattivo, bianco e nero, verde e secco, i cicli e anche noi, non sarai mai completa senza di me ed io non lo sarò senza di te… ma se hai scelto così..° Le molleresti il polso, aprendo quelle dita bianche, affusolate, perfette, oh una macchia di inchiostro, la guardi °vedi sorella..c'è imperfezione anche in ciò che si noma perfetto° Cercheresti anche umettando le dita di togliere quella macchia, ma resta, non andrà via così. Ed ora quella mani l'apriresti davanti a lei, il palmo rivolto a lei °puoi scegliere di non vedermi, ma non puoi scegliere di non farmi esistere dentro di te ...sorella° L'ultima parola, marcata, volutamente, profondamente, deve portarselo nel sonno il suono della tua voce che la chiama così.



DEWDRA | . Lastricato sentiero del Tor § Cerchio di Pietre . | Perché non vuoi ascoltarla, per questo ora abbasseresti il capo, a cercare con lo sguardo dell'altro che non sia il bagliore crudele dei suoi occhi. Che non sia lei, lei… lei… lei che viene ad Avalon, lei che ti chiama sorella. Lei che non vuoi accettare. Lei che vorrebbe darti un altro nome. Lei, solo lei. Allenta così la presa stretta del tuo polso destro, le sorridi infingarda alla fine di tutto. ''Potevi colpire.'' gli occhi si schiariscono nella corda tirata di sapere che pronuncia ancora quel termine immondo. ''Sorella, sorella. '' porti via il polso tra le sue mani, glielo strattoneresti via. ''Ma chi sei? Non accetti quello che sono, imponi la tua vita nella mia vita, una parola vuota come il tuo nome, senza chiedermi mai come ho vissuto io, se ho riso, se ho pianto, come si chiama mio fratello, chi mi ha istruito, chi mi ha amato. Chi sei tu?'' la voce si lega ad un tono sommesso, iroso, quasi ancora carico di astio in corsa verso di lei. ''L'Equilibrio è una necessità, nella mia esistenza non necessito di averti come sorella, sarai Alatriel. Niente di più.'' Indietreggi ancora, di passi corti ma misurati. ''Accettalo figlia dei Lott, forse troverò un posto, un giorno, per te dentro di me, ma non è questo il tempo. Non cercarmi, non chiamarmi con altri nomi, non… amarmi.'' nemmeno l'argento vivo di una lacrima saprebbe tramutarti gentile, eppure ti senti figlia di nessuno, non senti scorrere nemmeno un caldo liquido in te che possa definirsi Rose, o Lott, non senti nemmeno che tu sia mai nata ancora su questa terra. ''Non mi fa bene averti vicino, non voglio.'' induriresti quella frase, per tentare, probabilmente a malincuore, di farla demordere, una volta. E per sempre.



ALATRIEL §tor§ Urla? Si adira? Ma cosa crede? Che tu non abbia mai urlato quello che ora lei sta dicendo a te? Ti incalza? Bene tu incalzi lei, anche a costo di cozzar testa contro testa, di impattare a chi l'ha più dura. Digrigni i denti, li mostri bianchi e affilati se vuoi più della lingua. ° E tu a me queste cose le hai chieste? Sorella..Mi hai chiesto quante volte ho pianto, riso, se ho amato, sofferto? Dai per scontato di avere ragione perché sei la rosa smarrita? Ed io che ti ho dovuta sostituire? Essere perfetta per sostituire te, prima dei Lott, ed io sempre sotto ombra di ombre°. Ancora la incalzi, non indietreggi nemmeno se le dovessi finire addosso, urtarla, cadere, non ti importa. °troverai per me un posto nel tuo cuore? Ma grazie ho vissuto per questo..° sarcastiche, crude parole, tradite solo da occhi che lei legge crudeli, ma che sono mortalmente feriti. ° niente amore per me Dewdra, perché dovevo essere dura, perfetta, dovevo sostituire te, anche il mio nome era tuo…non hanno nemmeno pensato a darmene un altro, perché io dovevo essere te..MALEDIZIONE° Rabbia, furia cieca entrambe le mani contro le sue spalle, se non fermate, la strattoneresti, come fosse un giunco al vento... °E nonostante questo io non ti odio....e sarebbe certo più facile...°



DEWDRA | . Lastricato sentiero del Tor § Cerchio di Pietre . | ''Sono l'Orfana!'' parleresti sommessamente, soffocando quelle parole. Quella frase. Non indugeresti un attimo nel risponderle rapida. Così ti verrebbe davanti, camminerebbe verso te, frontalmente, tu indietreggeresti spontaneamente, come se vi fosse un cerchio nel quale Alatriel non deve mettere piede. Non ti molla, non ti lascia andare via, non ti lascia scappare e tutte le parole che pronuncia hanno l'amaro sapore del rammarico, della gelosia forse. ''No.'' glielo sussurreresti mentre deciderebbe di strattonarti per farti capire quanto Amore lei abbia? ''Io sono un'estranea per te e tu lo sei per me, Odiami, Odiami Alatriel, non riesco a provare nulla per te!'' finalmente quello squarcio profondo verrebbe a stagliarsi tra te ed il confine che t'eri ripromessa di non valicare. Pentita, pentimento è la nota subitanea che arriverebbe certa poco dopo quella rivelazione che ha ora il gusto del malsano, dell'acido incolore. ''Perdonami.'' rincorreresti quel lemma solo per aggrapparla a te, non permettendole di farla andare via in tale modo. Ti allontani decisa adesso, cammini dandole le spalle, orientando i tuoi passi svelti verso il sentiero a ritroso. Ti fermi. Ti volti. ''Sto impazzendo, Alatriel… è meglio che tu mi lasci stare, tu e tutta questa storia.'' E' il Tramonto tra poco, devi tornare al Rifugio, ma così, in questo modo, sei sicura che non sarà facile concederti libertà da tutto. La fissi ancora una volta, sei voltata di tre quarti verso Alatriel, non le sorridi no, ma certamente c'è qualcosa che si smuove in quell'azzurro grigio di quegli occhi.



ALATRIEL §tor§ Ci riesce finalmente il biancospino ha trovato la giusta chiave per aprire? O no per serrare il cuore di Ali, le molleresti le spalle come se bruciassero, allargandole le braccia, a guardare ovunque tranne lei, Perdonami ti dice poi, e a che serve pulire con una pezzuola un castello sporco di nero? Solo un istante la fisseresti con gli occhi colmi di quel dolore che solo quando c'è di mezzo il cuore si può provare, poi lei potrebbe vedere solo un lento movimento che la porta dritta a guardare il lago, che la porta ad incrociare le gemelle tra loro e a serrare le mascelle in un digrignar di denti. Ti regala una confessione, un malessere, tu stavi provando a lenire te e lei. ° volevo solo trovare un modo per darci un inizio per fermare la pazzia…che ancora credi sia sia solo tua..° amarezza? Si tanta, tanta come i fili d'erba. Non vedi che lei ti guarda, forse ne senti lo sguardo addosso, ma non la vedi con le azzurrine perchè le dai le spalle e ti stai imponendo di non voltarti, perchè se ti volteresti la fermeresti di nuovo e di nuovo sarebbero dardi. Resti immobile, come dolmen tra i dolmen, ti fonderesti in quel terreno andrai via solo se e quando sarai certa che lei non c'è più, ti ha già vista piangere, non dovrà accadere mai più. °Addio Sorella..° il sussurro è per lo stesso vento che ha portato via la pergamena, la lettera di tua mamma. Non ci pensi ora a cosa scriverai di quella domanda che non le hai fatto e che resterà, forse senza risposte



DEWDRA | . Lastricato sentiero del Tor § Cerchio di Pietre . | Un moto di stizza si intravedrebbe agitarti tra le mani ed il busto, stringi i pugni lungo i fianchi, un attimo solo, un brevissimo lampo di tempo per ricordare un ennesimo errore, un altro moto inglorioso dei vostri destini. Non siete nemmeno capaci di essere vicine, di sentirvi vicine, mossa tu da rancori insondabili e al momento inguaribili. Chi te la ridà la vita a partire dalla foresta, dai lupi, dai Rose. Le mani allentano la morsa nella propria pelle e le dita afferrerebbero decise i lembi del cappuccio che tireresti svelta sul capo andando così a nascondere il viso, i capelli ed i suoi campanelli infilati teneramente in quei duri dred. Ultime parole, quelle che potrai permetterti di udire, non il sussurro finale, quello non te lo regala il vento, condannata a fare i conti con lei ancora. Ti volteresti di scatto prendendo così il sentiero e la via di casa, per andare al rifugio dei postulanti. La miri veloce per un attimo che ti permetti di concederti, ma ella ripara il suo sguardo in altro orizzonti, giustamente, è ciò che vuoi, che desideri per ella. E se tanto vale il vostro fato, nel momento in cui ella sussurra diverse e tristi parole tu, dal canto tuo, scendendo dal Tor, mormoreresti piano, una Verità inossidabile, certa, dalla quale non puoi sfuggire. ''Alatriel, è mia sorella.'' stringi i lembi del manto sotto l'onda di uno zefiro morbido, mentre quel tintinnare leggero di campanelli aiuterebbero forse lei a non dimenticare quel suono.




Trovata dai Lupi nella Foresta, salvata dalle spine dei Rose.
-Nata per inseguire il Vento-


༺ Bardo dei Druidi di Avalon ༻





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