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Domande e risposte sulla fede

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27/08/2013 21:48
 
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S. GIUSEPPE:

L'UMILE SERAFINO D'AMORE

 

273) L’umiltà di S. Giuseppe è straordinaria, ma è anche il terrore dei diavoli.

Si direbbe, parlando di S.Giuseppe, che non possediamo dati sufficienti, essendo il Vangelo così parco sul Suo conto. E invece basta riflettere un pò per ritrovare in Lui splendori incomparabili di tutte le virtù e, prima di tutto, dell’umiltà. S. Giuseppe dovette possedere questa virtù in grado assolutamente eccezionale. Come avrebbe potuto essere accanto a Gesù, il Verbo che si era esinanito, e accanto a Maria “l'umile ed alta più che creatura”? L’infinita sapienza di Dio ,che sa così bene armonizzare e mettere le creature l'una accanto all’altra, deve averlo fatto splendidamente soprattutto nel Suo capolavoro, la Famiglia di Nazaret. E perciò l'umiltà di S. Giuseppe era, in certo qual modo, adeguata a quella di Gesù e di Maria.

L'umiltà di Giuseppe si rivela, per esempio, nella sua eroica obbedienza al Signore, e della quale il Vangelo ci dà notizia. D’altra parte egli, certamente consapevole dell'inaudito mistero di redenzione, che si andava compiendo attorno a Lui, poteva accettare di stare accanto a Gesù e a Maria, solo sprofondandosi nell'abisso del Suo niente, in atteggiamento di perenne silenzio adorante. Una ricchezza dunque di virtù velata da quella parola evangelica, così gravida di significato: “Giuseppe...che era giusto...”(Mt 1,19).

Stando così le cose è evidente che Giuseppe è il terrore dei demoni, essendo l'umiltà quanto di più odiato e temuto da essi, strutturati come sono d'insano orgoglio.

Ma Giuseppe è particolarmente temuto dal demonio anche perché, avendo egli protetto e messo al sicuro i Suoi due tesori, Gesù e Maria, proprio con la sua obbediente umiltà, continua a difenderli e proteggerli in qualche modo, nella Chiesa e nelle anime tutte, oltre che con la sua potentissima intercessione dal Cielo, proprio additando costantemente nell'umiltà il segreto di ogni vittoria sulle insidie del male.

 

274) Come mai S. Giuseppe è poco conosciuto?

Potrei rispondere che anche nel “destino” dei Santi, c’è un mistero grande difficile a svelare. Perché alcuni Santi operano moltissimi miracoli ed altri no?...Perché alcuni Santi sono amatissimi dal popolo nonostante la lontananza di tempi, di temperamenti e di cultura e altri, invece, cadono presto in dimenticanza? Perché alcuni Santi arrivano prestissimo alla gloria degli altari, mentre altri vi arrivano dopo secoli o non vi arrivano affatto?....Si potrebbe continuare ad accumulare domande di questo genere, alle quali si può rispondere solo fino ad un certo punto. Evidentemente c'è un piano di Dio anche per i Santi del Cielo nell'economia della salvezza. Siamo nel caso: perchè S. Giuseppe sia rimasto quasi ignorato per secoli può spiegarsi, ma solo in qualche modo, con svariate ragioni. Non certamente per il fatto che egli abbia avuto, nel mistero della redenzione, un ruolo importantissimo ma limitato solo ad un periodo iniziale.

Così in un mondo, che non stimando affatto il lavoro lo riservava agli schiavi, si poteva essere indotti a mettere un pò in ombra S. Giuseppe che era un lavoratore: non sarebbe stato certamente facile presentare a modello un Santo lavoratore.

Ancora. Non aiuta a rendere familiare alle masse un Santo come S. Giuseppe dall'intensissima vita interiore e dalle virtù splendide sublimi, ma tutte immerse nel silenzio e nella notte. Le masse, infatti, generalmente, sono estroverse e abituate a valutare soprattutto quello che si tocca con le mani e si vede con gli occhi.

Ma, per la stessa misteriosa Provvidenza di Dio, la figura di S. Giuseppe si imporrà in tutta la sua grandezza in tempi nei quali il lavoro è esaltato o dissacrato, orientato com'è solo al profitto e allo sfruttamento dei fratelli e dell’ambiente; e il silenzio, travolto da rumori e chiasso infernale, è pur sempre riguardato da tanti come ristoro e rifugio dell'anima alla ricerca di Dio e di valori eterni. Da aggiungere che S. Giuseppe è poco conosciuto anche perché la teologia si è poco occupata di Lui: un fenomeno che è insieme causa ed effetto dello scarso rilievo dato a tale figura.

 

275) Il Suo compito è stato unico?

A Lui solo Dio ha affidato il compito di occultare agli occhi indiscreti il mistero della redenzione. Il Matrimonio con Maria, infatti, velerà il mistero della concezione verginale di Gesù agli occhi degli uomini e del demonio; e impedirà che Maria fosse stata lapidata come adultera, secondo la Legge Mosaica, eventualità che avrebbe logicamente mandato per aria il progetto stesso della salvezza degli uomini.

Solo a Giuseppe pure sarà affidato l'incomparabile compito di preservare la vita e la sicurezza di Gesù e di Maria contro tutti gli attacchi che, presto e con estrema violenza, l’Inferno scatenerà contro di loro. S. Giuseppe, definito l'ombra del Padre celeste, ha realmente protetto e difeso, con la sua ombra discreta, i più grandi tesori del Cielo e della terra, Gesù e Maria.

 

276) Era giovane quando sposò Maria?

Certamente Giuseppe doveva essere giovanissimo quando sposò Maria. Nulla infatti fa pensare ad un vecchio che sposa una ragazza di 15 anni come era Maria: sarebbe stato, oltre tutto, ridicolo agli occhi al mondo. Il fatto poi che sia stato presentato come un vecchio, potrebbe spiegarsi con la disciplina del misterioso che velava sotto simboli e immagini i misteri della Fede per impedire che fossero ridicolizzati e profanati dai pagani, perché non compresi. L’immagine di San Giuseppe “vecchio” avrebbe dovuto “coprire” il mistero della concezione verginale di Gesù dai facili assalti da parte di chi mai avrebbe potuto capire e ammettere un mistero del genere.

 

277) San Giuseppe è il Santo che più ha amato Gesù, essendoGli stato Custode, guida e Padre verginale. Per questo San Giuseppe è potente intercessore?

Sì, S. Giuseppe è intercessore potente più che tutti gli altri Santi perché padre putativo di Gesù e Sposo castissimo di Maria e loro vigile premuroso Custode e difensore su questa terra. In tale veste quindi o ruolo egli è stato anche l'esaltatore dei diritti di Dio e della verità. E poi ha lavorato con tutto se stesso e con sconfinato amore per nutrire Gesù e Maria. Sarebbe pure estremamente interessante scendere nelle abissali profondità dell'amore di Giuseppe per Gesù e Maria, e rendersi conto, in qualche modo, del vincolo strettissimo che lo univa al Dio del Cielo e della terra e a Colei che è la Regina degli Angeli e degli uomini. Sono soprattutto questi i titoli -a parte anche la sua ricchezza interiore di virtù e di meriti, incomparabilmente- che spiegano in qualche modo l'efficacia dell'intercessione di Giuseppe sul Cuore di Gesù e di Maria.

 

278) S. Teresa d'Avila ne era molto devota, ed otteneva tantissime Grazie dal Santo Patriarca.

S. Teresa d'Avila era devotissima di S. Giuseppe e ha scritto che non ha chiesto mai senza essere esaudita. Con l'intuito di santa e di donna di eccezione -a parte anche l'illuminazione dello Spirito Santo che sempre l'accompagnò nella vita e nelle sue imprese- Teresa ha contribuito non poco a rivelare una grandezza, qual è quella di S. Giuseppe, che, come si diceva, poteva e potrebbe sfuggire facilmente all'occhio superficiale di tanti.

 

279) S. Bernardino da Siena, S. Alfonso M.De Liguori e altri Santi hanno detto che S. Giuseppe è stato assunto in Cielo in Anima e Corpo.

E' una opinione per nulla disprezzabile, considerato il ruolo di S.Giuseppe e l'eccezionale sua statura spirituale. Personalmente ho cara questa ipotesi e la ritengo tutt'altro che sbagliata. Oltre tutto, l’assunzione di S. Giuseppe in Anima e Corpo al Cielo sarebbe una prova di più dell'amore di Gesù per il Suo Padre putativo. Non saprei dire però se questa pia opinione potrà mai essere provata teologicamente, alla luce cioè della rivelazione divina.

 

280) Quindi, Dio Padre ha affidato il Bambino Gesù e l'Immacolata Madre al più Santo dei padri e degli uomini di tutti i tempi.

Sta proprio qui la prova della grandezza unica di S. Giuseppe. L’aver affidato a Lui quanto di più eccelso poteva esserci e ci sarà mai nella creazione prova che S. Giuseppe era di una grandezza spirituale addirittura da capogiro, che Lo distanzia infinitamente da tutti gli Angeli e Santi del Paradiso.

 

281) Se S. Giuseppe è il modello per amare Gesù e Maria, sicuramente Loro due vogliono che noi conosciamo, amiamo e veneriamo il Santo falegname di Nazareth.

L'amore vero desidera sempre l'esaltazione e la glorificazione dell’amato. Se S. Giuseppe ha amato come nessuno al mondo Gesù e Maria, anche Gesù e Maria a loro volta hanno amato e amano sconfinatamente Giuseppe e, per conseguenza, ne devono volere la conoscenza e l’esaltazione. E perciò ogni onore tributato a Giuseppe è certamente voluto prima da Loro, e per Loro è gioia e soddisfazione purissima.

 

282) I due Santi Formatori di Gesù Bambino non hanno eguali nell’amore verso Dio. Potrebbe sembrare una contraddizione, ma la Famiglia di Nazareth è stata la più incompresa, più perseguitata e più maltrattata. Questa Famiglia ha conosciuto bene la sofferenza, la povertà, il dolore, l’esilio forzato...

Storicamente parlando la Sacra Famiglia, pur essendo quello che era, unica al mondo e unica nella storia di tutti i tempi, andò soggetta a tutte le peripezie che vivono, spesso, famiglie oneste e povere in questo mondo dove regna l’orgoglio e la prepotenza. Certo, gli uomini che incrociavano la S. Famiglia non avrebbero mai potuto sospettare quale grande ineffabile mistero essa racchiudeva e viveva. Anche però a saperlo in qualche modo, non si sarebbero risparmiate del tutto le incomprensioni e le persecuzioni, così come succederà più tardi per Cristo stesso. Egli pur essendo il più Santo e il più amabile e generoso degli esseri, trovò incomprensione, odio, persecuzione spaventosa, in abbondanza. E’ la sorte del bene che, in questo mondo accecato, può essere temporaneamente misconosciuto e oppresso.

 

283) S. Giuseppe è chiamato nel Vangelo “Uomo giusto”.

Il Vangelo parla pochissimo di S.Giuseppe, ma in quelle parole “essendo giusto” ha come condensato l'elogio più essenziale e misterioso. Giusto, infatti, è colui che, dando a ciascuno (a Dio, ai fratelli, a sè stesso,al mondo) il Suo, possiede tutte le virtù in grado massimo, sicché la sua vita e il suo essere ne risultano come un'ammirabile e stupenda sinfonia. O, come ama dire un altro grande scrittore spirituale, proprio quella parola “giusto” ci fa capire come San Giuseppe possa rassomigliarsi a certe notti di estate. Queste, a prima vista, sembrano presentare un Cielo quasi sbiadito e vuoto. Ma poi guardando e scrutando più attentamente, esse rivelano all'occhio attonito un brulicare senza fine di stelle. Anche nell'anima di Giuseppe, a prima vista, sembra che non appaia nulla di speciale. Poi... poi è tutto un rimescolìo di luci e di splendori di Grazia.

 

284) La Chiesa Lo ha proclamato Patrono universale.

Una proclamazione che si fonda su una grande verità. Chi può proteggere la Chiesa, Corpo mistico di Gesù, da tutti i nemici e gli assalti infernali meglio di colui che già difese e protesse felicemente Gesù e Maria sulla terra? E chi meglio di Giuseppe, che ha lavorato e provveduto il necessario per Gesù e Maria può provvedere alle necessità della Chiesa, dove Essi sono ancora e sempre presenti e misteriosamente operanti?

 

285) Il 13 ottobre 1917 S. Giuseppe è apparso a Fatima con Gesù Bambino in braccio. Che significato dà Lei?

Forse è un richiamo a ricostituire la famiglia sul modello della Sacra Famiglia, se non si vuole arrivare allo sfascio completo con tutte le sue tragiche conseguenze.La famiglia,infatti, e’ il primo e più importante fondamento della società e il luogo dove per prima devono formarsi i cittadini della terra e quelli del Cielo. La famiglia sconquassata è premessa quasi infallibile di una società destinata a perire.

La presenza di San Giuseppe col Bambino in braccio vuol essere anche, forse, un annunzio di speranza ai buoni, sconcertati per quanto va succedendo, e un monito ai perversi che, subdolamente o apertamente vanno demolendo i più sacri valori della famiglia. Nella crisi che imperversa nella Chiesa, i fedeli non temano, e i perversi che la perseguitano riflettano bene: quel Gesù che, braccato dagli agenti di Erode, è salvato da Giuseppe sfuggendo miracolosamente alla morte, sarà protetto e salvato anche oggi che opera nella sua Chiesa, soprattutto per la protezione vigile di S. Giuseppe.

 

286) Lei è devoto di S. Giuseppe?

Sì, molto e non perdo occasione per parlare della sua grandezza e raccomandarne la devozione. Ho fiducia soprattutto che vorrà ottenermi una morte santa e tranquilla tra le braccia di Gesù e Maria!

 

S. GIUSEPPE:

L'UMILE SERAFINO D'AMORE

 

273) L’umiltà di S. Giuseppe è straordinaria, ma è anche il terrore dei diavoli.

Si direbbe, parlando di S.Giuseppe, che non possediamo dati sufficienti, essendo il Vangelo così parco sul Suo conto. E invece basta riflettere un pò per ritrovare in Lui splendori incomparabili di tutte le virtù e, prima di tutto, dell’umiltà. S. Giuseppe dovette possedere questa virtù in grado assolutamente eccezionale. Come avrebbe potuto essere accanto a Gesù, il Verbo che si era esinanito, e accanto a Maria “l'umile ed alta più che creatura”? L’infinita sapienza di Dio ,che sa così bene armonizzare e mettere le creature l'una accanto all’altra, deve averlo fatto splendidamente soprattutto nel Suo capolavoro, la Famiglia di Nazaret. E perciò l'umiltà di S. Giuseppe era, in certo qual modo, adeguata a quella di Gesù e di Maria.

L'umiltà di Giuseppe si rivela, per esempio, nella sua eroica obbedienza al Signore, e della quale il Vangelo ci dà notizia. D’altra parte egli, certamente consapevole dell'inaudito mistero di redenzione, che si andava compiendo attorno a Lui, poteva accettare di stare accanto a Gesù e a Maria, solo sprofondandosi nell'abisso del Suo niente, in atteggiamento di perenne silenzio adorante. Una ricchezza dunque di virtù velata da quella parola evangelica, così gravida di significato: “Giuseppe...che era giusto...”(Mt 1,19).

Stando così le cose è evidente che Giuseppe è il terrore dei demoni, essendo l'umiltà quanto di più odiato e temuto da essi, strutturati come sono d'insano orgoglio.

Ma Giuseppe è particolarmente temuto dal demonio anche perché, avendo egli protetto e messo al sicuro i Suoi due tesori, Gesù e Maria, proprio con la sua obbediente umiltà, continua a difenderli e proteggerli in qualche modo, nella Chiesa e nelle anime tutte, oltre che con la sua potentissima intercessione dal Cielo, proprio additando costantemente nell'umiltà il segreto di ogni vittoria sulle insidie del male.

 

274) Come mai S. Giuseppe è poco conosciuto?

Potrei rispondere che anche nel “destino” dei Santi, c’è un mistero grande difficile a svelare. Perché alcuni Santi operano moltissimi miracoli ed altri no?...Perché alcuni Santi sono amatissimi dal popolo nonostante la lontananza di tempi, di temperamenti e di cultura e altri, invece, cadono presto in dimenticanza? Perché alcuni Santi arrivano prestissimo alla gloria degli altari, mentre altri vi arrivano dopo secoli o non vi arrivano affatto?....Si potrebbe continuare ad accumulare domande di questo genere, alle quali si può rispondere solo fino ad un certo punto. Evidentemente c'è un piano di Dio anche per i Santi del Cielo nell'economia della salvezza. Siamo nel caso: perchè S. Giuseppe sia rimasto quasi ignorato per secoli può spiegarsi, ma solo in qualche modo, con svariate ragioni. Non certamente per il fatto che egli abbia avuto, nel mistero della redenzione, un ruolo importantissimo ma limitato solo ad un periodo iniziale.

Così in un mondo, che non stimando affatto il lavoro lo riservava agli schiavi, si poteva essere indotti a mettere un pò in ombra S. Giuseppe che era un lavoratore: non sarebbe stato certamente facile presentare a modello un Santo lavoratore.

Ancora. Non aiuta a rendere familiare alle masse un Santo come S. Giuseppe dall'intensissima vita interiore e dalle virtù splendide sublimi, ma tutte immerse nel silenzio e nella notte. Le masse, infatti, generalmente, sono estroverse e abituate a valutare soprattutto quello che si tocca con le mani e si vede con gli occhi.

Ma, per la stessa misteriosa Provvidenza di Dio, la figura di S. Giuseppe si imporrà in tutta la sua grandezza in tempi nei quali il lavoro è esaltato o dissacrato, orientato com'è solo al profitto e allo sfruttamento dei fratelli e dell’ambiente; e il silenzio, travolto da rumori e chiasso infernale, è pur sempre riguardato da tanti come ristoro e rifugio dell'anima alla ricerca di Dio e di valori eterni. Da aggiungere che S. Giuseppe è poco conosciuto anche perché la teologia si è poco occupata di Lui: un fenomeno che è insieme causa ed effetto dello scarso rilievo dato a tale figura.

 

275) Il Suo compito è stato unico?

A Lui solo Dio ha affidato il compito di occultare agli occhi indiscreti il mistero della redenzione. Il Matrimonio con Maria, infatti, velerà il mistero della concezione verginale di Gesù agli occhi degli uomini e del demonio; e impedirà che Maria fosse stata lapidata come adultera, secondo la Legge Mosaica, eventualità che avrebbe logicamente mandato per aria il progetto stesso della salvezza degli uomini.

Solo a Giuseppe pure sarà affidato l'incomparabile compito di preservare la vita e la sicurezza di Gesù e di Maria contro tutti gli attacchi che, presto e con estrema violenza, l’Inferno scatenerà contro di loro. S. Giuseppe, definito l'ombra del Padre celeste, ha realmente protetto e difeso, con la sua ombra discreta, i più grandi tesori del Cielo e della terra, Gesù e Maria.

 

276) Era giovane quando sposò Maria?

Certamente Giuseppe doveva essere giovanissimo quando sposò Maria. Nulla infatti fa pensare ad un vecchio che sposa una ragazza di 15 anni come era Maria: sarebbe stato, oltre tutto, ridicolo agli occhi al mondo. Il fatto poi che sia stato presentato come un vecchio, potrebbe spiegarsi con la disciplina del misterioso che velava sotto simboli e immagini i misteri della Fede per impedire che fossero ridicolizzati e profanati dai pagani, perché non compresi. L’immagine di San Giuseppe “vecchio” avrebbe dovuto “coprire” il mistero della concezione verginale di Gesù dai facili assalti da parte di chi mai avrebbe potuto capire e ammettere un mistero del genere.

 

277) San Giuseppe è il Santo che più ha amato Gesù, essendoGli stato Custode, guida e Padre verginale. Per questo San Giuseppe è potente intercessore?

Sì, S. Giuseppe è intercessore potente più che tutti gli altri Santi perché padre putativo di Gesù e Sposo castissimo di Maria e loro vigile premuroso Custode e difensore su questa terra. In tale veste quindi o ruolo egli è stato anche l'esaltatore dei diritti di Dio e della verità. E poi ha lavorato con tutto se stesso e con sconfinato amore per nutrire Gesù e Maria. Sarebbe pure estremamente interessante scendere nelle abissali profondità dell'amore di Giuseppe per Gesù e Maria, e rendersi conto, in qualche modo, del vincolo strettissimo che lo univa al Dio del Cielo e della terra e a Colei che è la Regina degli Angeli e degli uomini. Sono soprattutto questi i titoli -a parte anche la sua ricchezza interiore di virtù e di meriti, incomparabilmente- che spiegano in qualche modo l'efficacia dell'intercessione di Giuseppe sul Cuore di Gesù e di Maria.

 

278) S. Teresa d'Avila ne era molto devota, ed otteneva tantissime Grazie dal Santo Patriarca.

S. Teresa d'Avila era devotissima di S. Giuseppe e ha scritto che non ha chiesto mai senza essere esaudita. Con l'intuito di santa e di donna di eccezione -a parte anche l'illuminazione dello Spirito Santo che sempre l'accompagnò nella vita e nelle sue imprese- Teresa ha contribuito non poco a rivelare una grandezza, qual è quella di S. Giuseppe, che, come si diceva, poteva e potrebbe sfuggire facilmente all'occhio superficiale di tanti.

 

279) S. Bernardino da Siena, S. Alfonso M.De Liguori e altri Santi hanno detto che S. Giuseppe è stato assunto in Cielo in Anima e Corpo.

E' una opinione per nulla disprezzabile, considerato il ruolo di S.Giuseppe e l'eccezionale sua statura spirituale. Personalmente ho cara questa ipotesi e la ritengo tutt'altro che sbagliata. Oltre tutto, l’assunzione di S. Giuseppe in Anima e Corpo al Cielo sarebbe una prova di più dell'amore di Gesù per il Suo Padre putativo. Non saprei dire però se questa pia opinione potrà mai essere provata teologicamente, alla luce cioè della rivelazione divina.

 

280) Quindi, Dio Padre ha affidato il Bambino Gesù e l'Immacolata Madre al più Santo dei padri e degli uomini di tutti i tempi.

Sta proprio qui la prova della grandezza unica di S. Giuseppe. L’aver affidato a Lui quanto di più eccelso poteva esserci e ci sarà mai nella creazione prova che S. Giuseppe era di una grandezza spirituale addirittura da capogiro, che Lo distanzia infinitamente da tutti gli Angeli e Santi del Paradiso.

 

281) Se S. Giuseppe è il modello per amare Gesù e Maria, sicuramente Loro due vogliono che noi conosciamo, amiamo e veneriamo il Santo falegname di Nazareth.

L'amore vero desidera sempre l'esaltazione e la glorificazione dell’amato. Se S. Giuseppe ha amato come nessuno al mondo Gesù e Maria, anche Gesù e Maria a loro volta hanno amato e amano sconfinatamente Giuseppe e, per conseguenza, ne devono volere la conoscenza e l’esaltazione. E perciò ogni onore tributato a Giuseppe è certamente voluto prima da Loro, e per Loro è gioia e soddisfazione purissima.

 

282) I due Santi Formatori di Gesù Bambino non hanno eguali nell’amore verso Dio. Potrebbe sembrare una contraddizione, ma la Famiglia di Nazareth è stata la più incompresa, più perseguitata e più maltrattata. Questa Famiglia ha conosciuto bene la sofferenza, la povertà, il dolore, l’esilio forzato...

Storicamente parlando la Sacra Famiglia, pur essendo quello che era, unica al mondo e unica nella storia di tutti i tempi, andò soggetta a tutte le peripezie che vivono, spesso, famiglie oneste e povere in questo mondo dove regna l’orgoglio e la prepotenza. Certo, gli uomini che incrociavano la S. Famiglia non avrebbero mai potuto sospettare quale grande ineffabile mistero essa racchiudeva e viveva. Anche però a saperlo in qualche modo, non si sarebbero risparmiate del tutto le incomprensioni e le persecuzioni, così come succederà più tardi per Cristo stesso. Egli pur essendo il più Santo e il più amabile e generoso degli esseri, trovò incomprensione, odio, persecuzione spaventosa, in abbondanza. E’ la sorte del bene che, in questo mondo accecato, può essere temporaneamente misconosciuto e oppresso.

 

283) S. Giuseppe è chiamato nel Vangelo “Uomo giusto”.

Il Vangelo parla pochissimo di S.Giuseppe, ma in quelle parole “essendo giusto” ha come condensato l'elogio più essenziale e misterioso. Giusto, infatti, è colui che, dando a ciascuno (a Dio, ai fratelli, a sè stesso,al mondo) il Suo, possiede tutte le virtù in grado massimo, sicché la sua vita e il suo essere ne risultano come un'ammirabile e stupenda sinfonia. O, come ama dire un altro grande scrittore spirituale, proprio quella parola “giusto” ci fa capire come San Giuseppe possa rassomigliarsi a certe notti di estate. Queste, a prima vista, sembrano presentare un Cielo quasi sbiadito e vuoto. Ma poi guardando e scrutando più attentamente, esse rivelano all'occhio attonito un brulicare senza fine di stelle. Anche nell'anima di Giuseppe, a prima vista, sembra che non appaia nulla di speciale. Poi... poi è tutto un rimescolìo di luci e di splendori di Grazia.

 

284) La Chiesa Lo ha proclamato Patrono universale.

Una proclamazione che si fonda su una grande verità. Chi può proteggere la Chiesa, Corpo mistico di Gesù, da tutti i nemici e gli assalti infernali meglio di colui che già difese e protesse felicemente Gesù e Maria sulla terra? E chi meglio di Giuseppe, che ha lavorato e provveduto il necessario per Gesù e Maria può provvedere alle necessità della Chiesa, dove Essi sono ancora e sempre presenti e misteriosamente operanti?

 

285) Il 13 ottobre 1917 S. Giuseppe è apparso a Fatima con Gesù Bambino in braccio. Che significato dà Lei?

Forse è un richiamo a ricostituire la famiglia sul modello della Sacra Famiglia, se non si vuole arrivare allo sfascio completo con tutte le sue tragiche conseguenze.La famiglia,infatti, e’ il primo e più importante fondamento della società e il luogo dove per prima devono formarsi i cittadini della terra e quelli del Cielo. La famiglia sconquassata è premessa quasi infallibile di una società destinata a perire.

La presenza di San Giuseppe col Bambino in braccio vuol essere anche, forse, un annunzio di speranza ai buoni, sconcertati per quanto va succedendo, e un monito ai perversi che, subdolamente o apertamente vanno demolendo i più sacri valori della famiglia. Nella crisi che imperversa nella Chiesa, i fedeli non temano, e i perversi che la perseguitano riflettano bene: quel Gesù che, braccato dagli agenti di Erode, è salvato da Giuseppe sfuggendo miracolosamente alla morte, sarà protetto e salvato anche oggi che opera nella sua Chiesa, soprattutto per la protezione vigile di S. Giuseppe.

 

286) Lei è devoto di S. Giuseppe?

Sì, molto e non perdo occasione per parlare della sua grandezza e raccomandarne la devozione. Ho fiducia soprattutto che vorrà ottenermi una morte santa e tranquilla tra le braccia di Gesù e Maria!

 

287) Tutti noi siamo chiamati a diventare Santi, ma S. Giuseppe è un modello senza paragoni.

Se tutti i Santi sono modelli di santità, lo è soprattutto S. Giuseppe. Abbiamo detto che la sua anima è come un cielo stellato in una notte d'estate.Tutto vi si può trovare per la propria crescita spirituale. Soprattutto egli è modello di vita interiore, di intensissima comunione con Dio, di silenzio e raccoglimento, di lavoro soprannaturalizzato al massimo, tra i valori più misconosciuti oggi e perciò da perseguire più che mai da chi vuole arrivare alla santità.

 

287) Tutti noi siamo chiamati a diventare Santi, ma S. Giuseppe è un modello senza paragoni.

Se tutti i Santi sono modelli di santità, lo è soprattutto S. Giuseppe. Abbiamo detto che la sua anima è come un cielo stellato in una notte d'estate.Tutto vi si può trovare per la propria crescita spirituale. Soprattutto egli è modello di vita interiore, di intensissima comunione con Dio, di silenzio e raccoglimento, di lavoro soprannaturalizzato al massimo, tra i valori più misconosciuti oggi e perciò da perseguire più che mai da chi vuole arrivare alla santità.

 

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Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all'errore. Ef.4,14
 
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