PER SEMPRE ELVIS ARON PRESLEY ! (16 agosto 2013)

Anche su EICC voglio ricordare Elvis, la grande voce che ci ha fatto conoscere, ci tiene uniti tutti e ci emoziona sempre.

E voglio ricordarlo alla mia maniera... così, in un mio pupolo (disegno), mi sono voluto immaginare un Elvis odierno, oramai settantottenne, che ripensa (con una punta di malinconia) ai bei tempi della sua sfavillante giovinezza, quando l'American Dream degli anni '50 era una piacevolissima realtà tutta da vivere a mille e più all'ora.

PER SEMPRE ELVIS ARON PRESLEY !

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Qui di seguito, vi posto il mio ricordo sul mio blog pupoloso "Trieste patoca" (blog dedicato a Trieste, ma che ogni tanto raccoglie dei fuori tema come, per l'appunto, questo tributo ad Elvis):

triestepatoca.blogspot.it/2013/08/per-sempre-elvis-aron-pres...


René

bella l'idea di Elvis anziano..... ciao René

TROPPO FORTE!!!!!!!

Bravissimo come sempre Rene'!

Bellissimo Renè!!!!!

Uno stupendo tributo fatto con il cuore
oltre che con bravura nel saper disegnare...

Bravissimo

Bellissimo Renè, complimenti!!!!!!

molto bello René!

Osservavo questo mio pupolo/disegno.

L'ho realizzato esclusivamente per ricordare Elvis, il 16 agosto, in maniera un po' diversa. Immaginandomi, per l'appunto, un Elvis mai scomparso.

Però, riguardandolo... mmm, credo proprio che più avanti realizzerò un racconto (mi piacerebbe farne un fumetto intero, ma dove lo trovo il tempo?)... un racconto corredato da un paio di vignette, dove potrei far parlare in prima persona questo Elvis ancora fra noi.

Ecco un primo abbozzo di racconto:


"Elvis vive! No, non è la solita speculazione gossippara ai limiti dell'irrealtà giornalistica.
Sto parlando di un Elvis alternativo.
Un Elvis che, come vogliono le leggende, si "nasconde", vivendo per molti anni, in gran segreto, in Polinesia... ma poi, una decina d'anni fa, decide di ritornare in America. Ma non a Memphis, bensì nel Kentucky così magistralmente cantato da lui stesso in un suo bellissimo brano.
Un Elvis che oggi, a settantotto anni compiuti (e ben portati; ottima forma e salute), vive come un normale contadino, ritornando così alle sue umili origini. Un Elvis che vive con un altro nome ed un'altra identità; adesso si chiama Anthony J.J. Borrows, meccanico in pensione. Un Elvis con un altro nome ed un'altra identità per tutti gli altri, tranne che per quattro persone... le prime due le conosciamo già; sua figlia Lisa Marie, dalla quale non avrebbe mai potuto separarsi, e una sua carissima amica di gioventù... Ann Margret.
Ann Margret che, periodicamente, viene a trovarlo in questa grande fattoria persa tra le vallate del Kentucky, al numero 1699 della Barnes Mill Road (pochi chilometri da Richmond, città dove da giovane si era esibito).

Nel lontano 1987, la ancor bella e famosa Ann non credette ai suoi occhi quando, sentendo suonare il campanello, aprì la porta di casa e si trovò di fronte un bell'uomo di mezza età, barbuto ed abbronzato, con in mano un bellissimo mazzo di rose rosse. Un uomo che lei conosceva benissimo ma che, come tutti, credeva ormai non più tra noi da almeno una decina d'anni.
Dopo un mezzo svenimento, Ann si riprese a fatica. Elvis, dopo aver aiutato Ann ad accomodarsi sul divano del soggiorno, si scusò dicendole che non voleva assolutamente spaventarla e che aveva deciso di rischiare a venir lì e mostrarsi a lei solo perché, tra tutte le sue compagne di vita, Ann era quella che per lui aveva significato di più; la più onesta, sincera e autentica donna che avesse mai conosciuto. Da lì, i due continuarono a vedersi ancora, segretamente, solo come amici poiché Ann era ormai sposata con un uomo che amava tantissimo, ed Elvis si era già sistemato anche lui con una ragazza giovanissima e molto bella, ma soprattutto molto dolce e intelligente. Solo un anno più tardi, Elvis e questa ragazza si sposarono.

Così, oggi, abbiamo un Elvis totalmente in pace con se stesso e con il mondo, finalmente lontano, da anni, da quell'ingranaggio che alla fine degli anni settanta lo stava stritolando. E non pensate che egli abbia smesso di cantare e di suonare; ogni sabato sera l'ex "delinquente del Rock 'n Roll" chiama gli amici del vicinato, ed assieme a loro canta, suona la chitarra ed il vecchio pianoforte verticale, ridendo e scherzando e facendo un gran casino.
Accanto a lui, Allison, la sua seconda moglie (bella e distinta signora cinquantenne... la giovane ragazza del 1987 della quale parlavo poc'anzi) e Brad, il figlio ventenne dei due che alla mattina lavora come meccanico in un'officina della contea e dal pomeriggio fino a sera aiuta il padre e la madre, mandando avanti assieme a loro la fattoria.
E alla domenica, Elvis... pardon, Anthony, frequenta puntualmente le funzioni in chiesa.

Ogni 16 agosto storce il naso guardando in tv i vari impersonators che si mettono in bella (anzi, brutta) mostra alle varie commemorazioni, però, poi, tira un sospiro di sollievo pensando di non far più parte di quel mondo... pensando che la ricchezza non da' la felicità e che è assai meglio avere l'autentica ricchezza di una moglie, un figlio ed un pezzo di terra dove vivere in santa pace, a contatto con la natura."


Questo è il primo abbozzo di storia che mi è venuto in mente... appena avrò finito il tutto, pubblicherò sul blog ed anche qui.

René

E' davvero simpaticissimo questo abbozzo, mi è piaciuto molto......aspetto il seguito.

bravo Renè..

Una bella fantasia Renè!

bello! non vedo l'ora di leggere la tua storia in fumetto!

Sì, è gradevole !

Perché non pensi magari più in là anche ad un Paulin Paperin che incontra Elvis...(se non l'hai già fatto)