L’espulsione o disassociazione di una persona è un atto privo d’amore e non cristiano, questo è fuori discussione.
In altri post ne abbiamo già discusso.
Il libero arbitrio comprende la difesa della dignità, inviolabile, della persona.
Qui non si parla di reati comuni come il furto o la truffa e così via.
Si tratta esprimere dissenso per delle idee che non ci sembrano in armonia con il messaggio cristiano.
Una persona libera deve sfuggire alle suggestioni e ad i condizionamenti che imprigionano la sua fede per scopi che non hanno a che vedere con il modo di vivere cristiano.
Lo scopo di molti movimenti religiosi è commerciale mascherato ad arte.
Solo in Cristo c’è il respiro di libertà per tutte le generazioni.
L’amore cristiano non si preoccupa, delle confessioni religiose, delle classi o delle razze, vede in ogni uomo un essere da rispettare ed amare.
Cosa deve fare una persona che si libera dalle catene di un incantesimo fatto di allettamenti ingannevoli?
Quello che sto per dire adesso è il vero nocciolo della questione.
Una persona che è scomunicata, disassociata, espulsa, come si sente?
Smarrita, svuotata dentro, priva d’identità, decodificata.
Anche se smaschera delle falsità colossali, da dove comincia, per recuperare se stesso?
Gli ebrei, quando si trovarono nel deserto, volevano tornare indietro, alla schiavitù.
A molti succede questo, anche se sono fuori, rimangono remissivi, a livello inconscio, al “credo” che hanno lasciato.
Solo il rinnovamento interiore e un rifacimento della nostra mentalità potranno aprire veramente la porta della prigione.
La ricostruzione spirituale dell’individuo è il vero stimolo per avere di nuovo una vera personalità.
Nella nostra anagrafe spirituale non ci deve essere scritto:
Buddista, ortodosso, mussulmano, testimone di Geova, cattolico,
evangelista, etc. etc, ma seguace di Cristo.
L'uomo, fatto ad immagine di Dio, non è prigioniero di alcun limite definitivo, deve crescere continuamente nella fede, usando la sua personalità cristiana, il suo libero arbitrio, il suo cervello.
E' venuto il tempo delle scelte, che vogliamo imprimere alla nostra esistenza.
Noi e solo noi, dobbiamo decidere su quali valori costruire la nostra fede!!
Questo è il mio grido da quel lontano giorno di marzo 1992, quando diedi le dimissioni dalla WTS SPA, che farò risuonare finché avrò vita!
Un abbraccio a tutti
Pino
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