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Scheda allevamento Pantherophis Guttatus

Ultimo Aggiornamento: 23/06/2013 01:10
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23/06/2013 01:01

Pantherophis Guttatus


Classificazione scientifica:
Dominio - Eukaryota
Regno - Animalia
Phylum - Chordata
Classe - Reptilia
Ordine - Squamata
Sottordine - Serpentes
Famiglia - Colubridae
Genere - Pantherophis
Specie - Pantherophis Guttatus

Necessità di CITES: No.

Descrizione: Il P. Guttatus è un serpente il cui corpo appare snello e muscoloso, di dimensioni generalmente moderate, lungo tra i 100 e i 150 cm, ma non è raro trovare esemplari di dimensioni superiori. Alla nascita, i babies sono lunghi circa 20-30 cm, e pesano tra i 4 e i 10 grammi. E' originario degli Stati Uniti.

Il P.Guttatus ha una testa piccola e conica, non nettamente distinta dal corpo, occhi tondi con pupilla anch'essa rotonda e denti aglifi non troppo sviluppati, la colorazione della livrea in natura passa dal grigiastro al bruno scuro, fino al rosso e all'arancio. La coda è prensile e più sviluppata negli esemplari maschi, spesso accompagnata da un rigonfiamento alla base della stessa che indica la presenza degli emipeni, mentre nelle femmine è più corta e tozza. Il pattern del P. Guttatus si presenta con una serie di selle lungo tutto il dorso, a partire dalla base del collo fino alla coda, ed un disegno a scudi sui fianchi.
Si nutre di piccoli mammiferi, occasionalmente di volatili e nidiacei, mentre in età giovanile può preferire prede più accessibili come altri piccoli rettili e anfibi.
L'areale di distribuzione in natura è piuttosto vasto, si trova nella parte sud orientale degli U.S.A fino alla zona settentrionale del Messico. Si adatta a quasi tutti i biotipi (boschi, zone paludose, zone rocciose, zone urbane, praterie) grazie anche alla sua natura semi-arboricola, ed è un animale dalle abitudini crepuscolari che possono però subire alterazioni stagionali: in corrispondenza delle stagioni miti il Pantherophis Guttatus è attivo anche nelle ore diurne, mentre durante le stagioni più calde predilige l'oscurità.

Questa specie è probabilmente la più adatta all'allevamento in cattività per i neofiti, grazie alla sua robustezza, alla sua capacità di adattarsi anche a leggeri squilibri termici, è poco esigente ed in genere non ha problemi d'appetito, è capace di adeguarsi sia alle prede vive che al prekilled o al congelato. Inoltre, è un animale accessibile a tutte le tasche ed è longevo.

Il nome inglese Cornsnake (Serpente del grano) è molto esplicativo, infatti si riferisce all'attività di "bonifica" dei ratti e dei piccoli mammiferi dannosi per le colture che il Pantherophis Guttatus svolge nelle zone in cui vive.



Allevamento e alimentazione in cattività:
Temperatura media: 26-27°C.
Temperatura notturna: 23/24 °C. E' possibile comunque mantenere la temperatura media stabile sia di giorno, sia di notte, il serpente difficilmente ne risentirà.
Umidità: 50/60%. E' possibile creare questo clima dispondendo la citola dell'acqua in prossimità della serpentina/tappetino, specialmente in corrispondenza delle mute.

Per riscaldare l'ambiente è sufficiente un tappetino o una serpentina da 15/25w e disporlo in un lato del fauna/terrario così da creare un ambiente ideale per il serpente, ossia una zona più calda ed una più fredda per permettere all'animale di termoregolarsi. Sarà dunque necessario garantirgli due nascondigli sicuri all'interno del fauna/terrario in corrispondenza delle due zone.

Si tratta di un colubride che ama muoversi per cui sarebbe più conveniente disporlo in un terrario di dimensioni adeguate. Se l'esemplare è adulto si può stabulare all'interno di una teca di almeno 70x35x35 cm, con bocchette per il flusso d'aria. Se invece si tratta di un esemplare giovane è consigliato, per i primi otto mesi, di tenerlo in un fauna box poiché le dimensioni ancora ridotte del serpente potrebbero garantirgli una fuga grazie a qualche fessura nel terrario. Il terrario/fauna andrà arredato con una ciotola d'acqua abbastanza grande da lasciare che il serpente si possa immergere, due tane, ed eventualmente oggetti ornamentali che non abbiano fessure o parti piccole nelle quali il serpente potrebbe rimanere incastrato. Il substrato più adeguato è la carta assorbente, facile da rimuovere e pratica al momento della somministrazione della preda, in quanto un substrato in trucioli potrebbe essere ingerito accidentalmente. Non essendo gradevole però a livello estetico, si può optare per piccole cortecce in pezzi (ReptiBark) e truciolato di faggio depolverato.
E' consigliabile effettuare un lavaggio degli oggetti ornamentali e della teca prima che il serpente venga a contatto con essi con acqua calda ed Amuchina, e di ripetere l'operazione ogni quattro settimane circa per mantenere pulito l'ambiente.

E' consigliato alimentare il serpente in cattività esclusivamente con roditori, in quanto essi saranno sufficienti per garantire all'animale il fabbisogno nutrizionale di cui necessita. La preda deve essere di dimensioni adeguate alla stazza del serpente, non deve essere più grande in diametro del punto più largo del corpo dell'ofide.
Gli adulti vanno alimentati ogni dieci giorni circa, mentre i babies ogni sette circa.

Raramente questi serpenti si dimostrano inappetenti ma può capitare, spesso con esemplari baby, di non riuscire ad alimentarli. Ciò deriva da un fattore di stress che condiziona l'animale impedendogli di nutrirsi, è possibile dunque ricercare una causa plausibile a questo sintomo per esempio nella non corretta stabulazione, nella tendenza a maneggiare spesso l'animale, nell'aprire spesso il terrario/fauna, etc. Tutto ciò contribuisce all'inappetenza. Se si ha a che fare con un animale che rifiuta il pasto, nella maggior parte dei casi è sufficiente lasciarlo in pace per quattro o cinque giorni per poi tentare un nuovo approccio, preferibimente di sera, con un pinkie ben riscaldato. Se necessario, ripetere l'operazione bucando la testa del pinkie e strizzandola così da far fuoriuscire la materia cerebrale molto odorosa che invoglierà il serpente a mangiare.
In caso di forte debilitazione data da un digiuno prolungato (il P. Guttatus può sopravvivere per un mese senza cibo) sarà necessaria una visita veterinaria ed eventualmente una reidratazione e l'alimentazione forzata, che dovrà essere necessariamente praticata da un personale esperto in materia.

Sessaggio: Il dismorfismo sessuale nei Pantherophis Guttatus esiste, i maschi hanno una coda più lunga ed affusolata rispetto alle femmine, ma è sempre buona norma accertarsi del sesso del proprio animale domestico facendolo visitare da un veterinario esperto.

Accoppiamento:
La riproduzione del Pantherophis Guttatus è relativamente semplice e spesso può anche avvenire fuori stagione. Questi ofidi raggiungono la maturità sessuale in breve tempo ma è bene farli accoppiare dopo il terzo anno di vita per quanto riguarda le femmine (per prevenire la distocia, l'incapacità di espellere le uova), una volta raggiunto il peso minimo di 300 grammi, e dopo il primo anno e mezzo di vita per i maschi.
Dato che il loro habitat naturale è a clima temperato, sarà necessario raggiungere la brumazione dei due esemplari, ossia far trascorrere ai due serpenti un periodo con basse temperature, simulando la stagione invernale. Dopo aver verificato la buona salute degli esemplari e dopo aver atteso almeno due settimane dall'ultimo pasto, si può iniziare la preparazione alla riproduzione verso la fine di Novembre.

Nel periodo invernale le temperature andranno gradualmente abbassate fino a raggiungere i 13/15°C, da stabilizzarsi entro sette/dieci giorni. L'acqua deve essere sempre disponibile in modo tale che il serpente possa idratarsi adeguatamente ed è consigliabile controllare periodicamente lo stato di salute dell'animale.
Nei successivi tre mesi le temperature dovranno oscillare tra i 15° e i 18°C, senza superare la soglia massima, altriemnti il metabolismo del Pantherophis riprenderà a bruciare calorie ed il serpente perderà peso in fretta.
Verso la metà di Febbraio le temperature dovranno essere rialzate gradualmente fino a raggiungere le temperature solite e sarà possibile riprendere ad alimentare i serpenti con prede di dimensioni inferiori rispetto a quelle usuali. Subito dopo alcuni pasti, la femmina farà una muta molto importante, poiché questa permetterà alla femmina di sprigionare feromoni che indurranno il maschio all'accoppiamento. A questo punto, inizia la riproduzione vera e propria introducendo la femmina nel terrario del maschio: esso corteggerà la femmina muovendosi a scatti finché non introdurrà uno degli emipeni nella cloaca della femmina. Quando i serpenti si saranno staccati, l'esemplare femmina andrà riposizionato nel suo terrario e l'accoppiamento andrà ripetuto altre due o tre volte a distanza di tre giorni l'uno dall'altro, per assicurarsi l'effettiva riuscita della riproduzione.



Può capitare in alcuni casi che la prima muta della femmina successiva alla brumazione sia solo una semplice muta fisiologica, quindi il corteggiamento verrà rifiutato e l'accoppiamento non avverrà. Sarà dunque sufficiente attendere la seconda muta e ripetere il processo descritto sopra.
E' possibile riprodurre con successo questa specie anche senza l'ausilio della brumazione, pur essendo innaturale e fisiologicamente poco adatto, poiché la brumazione consente una maggiore produzione di spermatozoi ed un'attività ormonale adeguata a sostenere il carico di un accoppiamento. Da ciò ne viene una maggiore quantità di uova emesse ed una maggiore fertilità delle stesse.

La gravidanza ha una durata di circa due mesi (60 giorni), verso la fine del periodo gestazionale la femmina fa una muta che annuncia la deposizione, che dovrà avvenire entro 7-15 giorni. La femmina deporrà tra le 10 e le 30 uova, che verranno tolte alla madre e posizionate in un'"incubatrice" contenente un substrato di vermiculite inumidita in precedenza e verranno conservate a 27-28°C fino alla schiusa, che avverrà dopo circa 60 giorni dalla deposizione. Le uova non fertili (slug), riconoscibili grazie alla forma tipicamente allungata e al colorito scuro giallastro, dovranno essere tolte dalla nidiata per evitare che le muffe prodotte da queste intacchino le uova sane.



Dopo la schiusa, i piccoli dovranno essere stabulati singolarmente e tenuti ad una temperatura di circa 26°/27°C. Dopo circa due settimane dalla nascita faranno la prima muta e potranno essere alimentati con i pinkie.
[Modificato da _Nile_ 23/06/2013 01:10]
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