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Dragonero

Ultimo Aggiornamento: 20/07/2023 00:19
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Re:
PierrottheClown, 02/10/2013 09:26:


beh, se leggi per bene il forum e le sue vecchie discussioni capirai che:

- sì, siamo criticoni
- no, non siamo i tipici utenti Bonelliani

apprezziamo anche le storie classiche, vedi Saguaro che è molto ben visto.
mi sfugge però il perchè dovrei comprare un prodotto che non mi interessa (dopo aver letto il romanzo e il n.1)


Non mi fraintendere, la mia non voleva essere un'offesa: di solito sono una criticona anch'io :D La questione che sottoponevo è quanto possa, al giorno d'oggi, esserci qualcosa di completamente originale in un fumetto fantasy, dato che il Fantasy è, e non solo a mio parere, uno dei generi più sfruttati, ma che, diversamente dallo Sci-Fi, difficilmente potrà rinnovarsi.
Sul non essere "tipici utenti bonelliani"... ultimamente le alternative rimangono poche, nel senso che gli anni '70-'80 sono finiti e ci dobbiamo accontentare di quello che passa il convento, anche se talora è una sbobba immangiabile (capita di rado, anche se non è mai di prima qualità!).
Compra quel che vuoi, io faccio lo stesso!




Ciao. [SM=x74930]
Sulla tua prima critica, ha risposto perfettamente il nostro buon Tassonomo Massimo: non ritengo sensato sprecare il mio tempo e i miei soldini per acquistare una serie che ritengo non interessante. Di offerte fumettistiche il mercato è abbastanza pieno, di offerte interessanti molto meno e le testate che mi stufano o non mi prendono semplicemente le mollo, come penso tutti.
Riguardo all'essere "tipici utenti bonelli", ti chiarisco che (e il nome del forum dovrebbe esser una valida chiave di lettura in tal senso) il nucleo di utenti storici proviene dall'ex forum della Eura editoriale (ora Aurea) ed aveva in comune la lettura in primis di Lanciostory e Skorpio. Io non sono per nulla critico nei confronti di Bonelli, però: non è questione di puzza sotto il naso, la Bonelli sforna mensilmente un sacco di pagine, dando al proprio pubblico una buona parte del meglio presente sul mercato almeno in termini di disegni e spesso anche di storie. Per quanto si parli da sempre di "gabbia bonelliana", di limitazioni e quant'altro, a me il fumetto medio bonelliano piace e, più o meno, ho collezionato almeno per un breve periodo tutte le testate della casa editrice. Poi è giunto il momento della selezione e ora ne prendo ancora 5, ma Tex lo abbandonerò appena finita questa storia in corso. Quando e se Saguaro dovesse esser tagliato dalla redazione per scarse vendite come paventa il nostro buon Tristano nel topic apposito, mi resteranno solo tre titoli: Le Storie, perché è molto bella, Lilith perché non è granché ma è semestrale e l'esborso è quindi molto diluito e minimo e Dylan perché è un atto di fede, è religione.
Riguardo al fantasy, occhio: non sono un lettore accanito del genere. Se tu avessi fatto le tue considerazioni alla nostra Fede, che se ne divora uno via l'altro, forse la riflessione sui rigidi confini di genere sarebbe stata più pertinente, mentre io ho letto meno di 10 libri fantasy in tutta la mia vita, di cui due e mezzo negli ultimi due mesi, segno che mi sto aprendo al genere, ma non ne sono un convinto fruitore. Quello che lamento negli altri post è invece proprio l'utilizzo ampio di cliché di genere: insomma, non lamento solo che sia il solito fantasy, con draghi, guerrieri, nani e stregoni; questo è come un apocrifo ciceroniano, privo di qualsivoglia originalità perché tutto concentrato a risultare assimilabile alla fonte cui s'ispira. Ogni elemento presentato in questi primi 4 numeri (sottolineo, ché magari in futuro non sarà più così ovviamente, ma questo lo potrete leggere voi) è derivativo. Tra i dieci libri che io ho letto, i 7 di Harry Potter presentavano una marcata originalità rispetto al mastodontico capostipite tolkieniano; entrambi sono dissimili dalla Cronache del ghiaccio e del fuoco che sto leggendo ora e tutte e tre queste opere differiscono di gran lunga dalle splendide letture (qui Vinnie dissentirà) gaimaniane che ho fatto. Qui non trovo matrici personali e il progetto è privo di spessore, i personaggi sono stilizzati, gli approfondimenti scolastici e l'azione gestita (sempre: in quanto ho letto) in modo semplicistico e ricco di falle.
Quindi, perché dovrei continuarne la lettura? [SM=x74930]
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Ciao.
Sulla tua prima critica, ha risposto perfettamente il nostro buon Tassonomo Massimo: non ritengo sensato sprecare il mio tempo e i miei soldini per acquistare una serie che ritengo non interessante. Di offerte fumettistiche il mercato è abbastanza pieno, di offerte interessanti molto meno e le testate che mi stufano o non mi prendono semplicemente le mollo, come penso tutti.
Riguardo all'essere "tipici utenti bonelli", ti chiarisco che (e il nome del forum dovrebbe esser una valida chiave di lettura in tal senso) il nucleo di utenti storici proviene dall'ex forum della Eura editoriale (ora Aurea) ed aveva in comune la lettura in primis di Lanciostory e Skorpio. Io non sono per nulla critico nei confronti di Bonelli, però: non è questione di puzza sotto il naso, la Bonelli sforna mensilmente un sacco di pagine, dando al proprio pubblico una buona parte del meglio presente sul mercato almeno in termini di disegni e spesso anche di storie. Per quanto si parli da sempre di "gabbia bonelliana", di limitazioni e quant'altro, a me il fumetto medio bonelliano piace e, più o meno, ho collezionato almeno per un breve periodo tutte le testate della casa editrice. Poi è giunto il momento della selezione e ora ne prendo ancora 5, ma Tex lo abbandonerò appena finita questa storia in corso. Quando e se Saguaro dovesse esser tagliato dalla redazione per scarse vendite come paventa il nostro buon Tristano nel topic apposito, mi resteranno solo tre titoli: Le Storie, perché è molto bella, Lilith perché non è granché ma è semestrale e l'esborso è quindi molto diluito e minimo e Dylan perché è un atto di fede, è religione.
Riguardo al fantasy, occhio: non sono un lettore accanito del genere. Se tu avessi fatto le tue considerazioni alla nostra Fede, che se ne divora uno via l'altro, forse la riflessione sui rigidi confini di genere sarebbe stata più pertinente, mentre io ho letto meno di 10 libri fantasy in tutta la mia vita, di cui due e mezzo negli ultimi due mesi, segno che mi sto aprendo al genere, ma non ne sono un convinto fruitore. Quello che lamento negli altri post è invece proprio l'utilizzo ampio di cliché di genere: insomma, non lamento solo che sia il solito fantasy, con draghi, guerrieri, nani e stregoni; questo è come un apocrifo ciceroniano, privo di qualsivoglia originalità perché tutto concentrato a risultare assimilabile alla fonte cui s'ispira. Ogni elemento presentato in questi primi 4 numeri (sottolineo, ché magari in futuro non sarà più così ovviamente, ma questo lo potrete leggere voi) è derivativo. Tra i dieci libri che io ho letto, i 7 di Harry Potter presentavano una marcata originalità rispetto al mastodontico capostipite tolkieniano; entrambi sono dissimili dalla Cronache del ghiaccio e del fuoco che sto leggendo ora e tutte e tre queste opere differiscono di gran lunga dalle splendide letture (qui Vinnie dissentirà) gaimaniane che ho fatto. Qui non trovo matrici personali e il progetto è privo di spessore, i personaggi sono stilizzati, gli approfondimenti scolastici e l'azione gestita (sempre: in quanto ho letto) in modo semplicistico e ricco di falle.
Quindi, perché dovrei continuarne la lettura?



Forse non riesco a spiegarmi, quindi ci riprovo. Personalmente compro solo quello che mi piace, colleziono solo prime edizioni originali e leggo tutto quello che mi capita a tiro, anche se devo rinunciare a un gelato o una cioccolata calda, dato che non ritengo denaro perso quello speso in carta stampata. Lavorando nell'editoria mi trovo spesso a contatto con i famigerati "target": sostenevo solo che serie è rivolta al pubblico bonelliano, comunemente inteso come non specializzato in niente (anche se ci sono più che lodevoli eccezioni).
Pur non essendo neanch'io un'accanita lettrice fantasy (la palma la lascio a mio fratello :) ), mi pare esistano parecchi sottogeneri, e la declinazione della saga potteriana non mi sembra delle migliori, ovvero quella più "fantasiosa" (se mi concedi il gioco di parole). Lo stesso Martin è considerato poco originale e snobbato da una parte dei lettori, mentre io lo considero un ottimo esercizio di stile.
Probabilmente, e non voglio fare l'avvocato della Bonelli, i primi numeri sono funzionali alla spiegazione al grande pubblico di quei meccanismi a noi già noti. Non si presenta come la serie meglio riuscita di sempre, e nessuno deve considerasi obbligato a leggerla, anzi: solo mi stupivo di come nessuno si fosse fermato a considerare che il lettore medio è di media cultura per definizione, e che una casa editrice, talora suo malgrado, deve adattarsi allo standard (questo se vuole vendere, certo). Chi è totalmente digiuno di guerrieri medievaleggianti, maghi druidici e creature mitiche potrebbe essere ben contento di scoprire il mondo fantasy attaverso Dragonero; chi invece non lo disdegna, potrebbe anche voler fare un ripasso generale e vedere come va a finire.
Le offerte fumettistiche fantasy italiane non mi sembrano così varie, come ultimamente (voglio dire in relazione alla belle époque di qualche decennio fa) quelle del fumetto italiano più in generale. Che poi in giro per il mondo ci siano fumetti fantasy/fantascientifici molto più convincenti, sono la prima a sostenerlo.

Leggi quel che vuoi, compra quel che vuoi, lasciando la stessa libertà agli altri, possibilmente senza crocifiggere un progetto alla sua quarta uscita. Lungi dal voler cambiare l'idea altrui, esprimo solo la mia. :D
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Re:
PierrottheClown, 02/10/2013 12:36:




Leggi quel che vuoi, compra quel che vuoi, lasciando la stessa libertà agli altri, possibilmente senza crocifiggere un progetto alla sua quarta uscita.


E perchè no. invece? Se ti accontenti (e glielo fai capire) la prossima volta avrai di meno, non di più.

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E perchè no. invece? Se ti accontenti (e glielo fai capire) la prossima volta avrai di meno, non di più.



Vero. Ma dircelo tra noi forse è un po' limitato. Forse dirlo ai diretti interessati funzionerebbe meglio. Certo, anche partendo adesso, non credo cambierebbe molto per almeno i prossimi dieci numeri.
Ritengo sempre che non sia un capolavoro letterario, però i disegni non sono male, e la godibiliità, seppur non a livelli alti, c'è (a mio parere).
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Re:
PierrottheClown, 02/10/2013 18:31:


E perchè no. invece? Se ti accontenti (e glielo fai capire) la prossima volta avrai di meno, non di più.



Vero. Ma dircelo tra noi forse è un po' limitato.


Il modo migliore per dire certe cose è segare la testata.

V.




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Re: Re:
Juan Galvez, 02/10/2013 20:38:


Il modo migliore per dire certe cose è segare la testata.

V.





Quoto, in effetti.
Se poi la testata dovesse salire di livello (ché io sfere magiche non ne posseggo e il futuro non lo prevedo), tutt'al più rimedierò qualche arretrato.
Quanto al dirlo direttamente a loro, sfondi una porta aperta: glielo dico eccome. [SM=x74970]
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Con mesi di ritardo ho letto il numero 1 e la sensazione che ho provato durante la lettura è stata la noia, niente di nuovo o coinvolgente, anzi alla fine mi sembrava di aver in mano la parte fantasy di Nathan Never: stesso gruppo cioè un umano protagonista, quello grande e grosso e muscoloso e brutto ma col cuore d'oro, la donna patita di armi e combattimenti e quello/a dedito alla tecnologia, aggiungiamo che sono "agenti governativi (???)", ciliegina sulla torta stanno indagando su un traffico di armi (lasciatelo a Tex per favore). Cosa manca? Che siano in missione per conto di Dio? Forse si scoprirà nei prossimi numeri ma io non lo saprò.
I disegni li trovo nella norma bonelliana.
ps. Spero che senza la componente fantasy ci guadagni il NN fantascientifico.
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Dopo l'1 ho concesso una nuova chance alla testata col n.5, disegnato dall'ottimo Pagliarani all'esordio in Bonelli se non erro.
Sorpresa! Mi è piaciuto molto di più, anzichè partire con una saga in 4 parti tutta azione sarebbe stato un inizio migliore per la serie.



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Di questa serie non avete commentato un albo che sia uno, eppure mi pare di capire che sia piaciuto a diversi.
Ha sfornato capolavori? E' rimasto sui binari assolutamente déjà vu dei primi 4 numeri? Che albi consigliereste?
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Re:
Carlo Maria, 03/03/2015 22:29:

Di questa serie non avete commentato un albo che sia uno, eppure mi pare di capire che sia piaciuto a diversi.
Ha sfornato capolavori? E' rimasto sui binari assolutamente déjà vu dei primi 4 numeri? Che albi consigliereste?


Te li consiglio tutti. Non perché vi siano degli assoluti capolavori, ma perché se vuoi leggere una onesta, buona serie di avventura - vera e classica avventura - allora Dragonero è perfetto. A tutt'oggi non c'è stato nessun capolavoro, ma neppure una storia brutta che sia una.

V.



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Dragonero il Ribelle n.1

Mi verrebbe da sfruttare il neonato thread ozymandiano (horrorcomics), ma il caso in realtà è diverso. L'albo si inserisce perfettamente nella tradizione di "onestà" della testata, che senza aver mai sfornato il capolavoro assoluto ha mandato costantemente in edicola albi apprezzabili e che solo rarissimamente hanno mancato il compito fondamentale di intrattenere piacevolmente il lettore. L'albo è anche perfettamente in continuità con tutti i precedenti. E allora per quale STRACAZZO di motivo cambiare il logo della testata (aggiungendo il Ribelle...) e ripartire con la numerazione da uno?

V.


[Modificato da Juan Galvez 12/11/2019 23:10]



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Il cambiamento di logo e nome della testata mi lascia perplesso, non vorrei che risulti un boomerang per le vendite.
Per il resto, provano a tirare sul carro ancora più lettori, visto che la cosa va bene. Questo modo della nuova numerazione però rompe abbastanza, bastava scrivere qualcosa in copertina.
Però molto probabilmente lo prenderò, e finora non avevo mai letto Dragonero, quindi sulla mia pelle posso testimoniare che funziona... 😄
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La Marvellizzazione è completa!
Ora si riparte da 1!

Pensa che Odessa lo fa dopo 6 numeri!
E in Nathan Never comincerà la mini di 9 nella serie...
Chissà che non prendano coraggio e lo facciano pure lì.

Ora si fanno le "stagioni" come le serie TV!
Questa è modernità!




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Si parlava anche dei dati di vendita delle varie Bonelli, che vedono Dragonero nella metà bassa della classifica. La ripartenza dal numero 1 anche se di fatto è un 70 e passa evidenzia solo l'intento di catturare nuovi fan per tirare avanti la carretta. Nathan Never secondo quei dati sta allo stesso livello di Dragonero e sta attuando scelte che sembrano simili...
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Re:
Carlo Maria, 13/11/2019 02.02:

Si parlava anche dei dati di vendita delle varie Bonelli, che vedono Dragonero nella metà bassa della classifica. La ripartenza dal numero 1 anche se di fatto è un 70 e passa evidenzia solo l'intento di catturare nuovi fan per tirare avanti la carretta. Nathan Never secondo quei dati sta allo stesso livello di Dragonero e sta attuando scelte che sembrano simili...


Catturare nuovi lettori? Boh, sarà interessante vedere quanti lasceranno avendo "completato" la serie; e non ripartiranno.

V.




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Re:
ozymandias, 12/11/2019 23.48:

La Marvellizzazione è completa!
Ora si riparte da 1!

Pensa che Odessa lo fa dopo 6 numeri!
E in Nathan Never comincerà la mini di 9 nella serie...
Chissà che non prendano coraggio e lo facciano pure lì.

Ora si fanno le "stagioni" come le serie TV!
Questa è modernità!



E chi cominciò, extrabonelli, con le "stagioni"?

V.




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Risposta cumulativa, un po' per tutti: difficile, da come è stata posta la trama del 77, che la gente non abbia la curiosità di comprare questo n.1; Dragonero e NN vendono più o meno la stessa cifra, solo che per NN questo è sintomo di un gran tracollo, che evidentemente quelle miniserie balzane (tranne forse la mini di Vigna) non sono riusciti a invertire. Le "miniserie" nella serie le trovo un buon compromesso, perché diversamente dagli "starting point", che trovo demenziali, sono lunghe avventure all'interno della serie, ma fruibili facilmente per chi vuole iniziare la serie. Sono inoltre facilmente piazzabili in volume, e va bene così, due lire in più non fanno male alla baracca. DN però non credo vada male, credo non fosse più in crescita, e per prevenire un drastico calo futuro (le nuove serie non fidelizzano come serie che hanno 30-40 anni di attività) hanno preferito fare questa boiata.
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Re: Re:
Juan Galvez, 13/11/2019 05.36:


Catturare nuovi lettori? Boh, sarà interessante vedere quanti lasceranno avendo "completato" la serie; e non ripartiranno.

V.





Vale il discorso di Palomar: se fai un hype a chiusura dell'"ultimo" numero, poi la gente segue la ripartenza.
L'evento maestro di truffaldinità, in tal senso, è la famosa (e mediocrissima) morte di Superman.
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Re: Re:
Juan Galvez, 13/11/2019 05.37:


E chi cominciò, extrabonelli, con le "stagioni"?

V.





Questa la so! Intendi RRobe, vero? 😁😂
John Doe era in stagioni, ma se non erro anche Detective Dante.
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Re: Re: Re:
Carlo Maria, 13/11/2019 13.31:




Vale il discorso di Palomar: se fai un hype a chiusura dell'"ultimo" numero, poi la gente segue la ripartenza.
L'evento maestro di truffaldinità, in tal senso, è la famosa (e mediocrissima) morte di Superman.

Chissà. Io ci ho anche pensato, ma tutto sommato Dragonero mi diverte ancora e quindi proseguo; chi nicchiava probabilmente lascerà.

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