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Proposta di aggiornamento statuto del Clan del Drago

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2013 21:34
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19/04/2013 21:32
 
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Salve a tutti,
vorrei proporre un aggiornamento dello statuto del Clan, a seguito dei diversi avvenimenti ON che si sono susseguiti nel corso degli anni e che hanno modificato alcuni aspetti dello stesso.
I principi base sono rimasti invariati, l'obiettivo è sempre la difesa dell'Eterea, ma ho inserito degli aspetti che prima erano solo tramandati oralmente e adesso per iscritto, oltre che una nuova struttura del Clan.
Qui di seguito troverete il nuovo statuto, per dubbi o chiarimenti o eventuali modifiche sarò pronto a intervenire dietro consiglio e suggerimento, offrendo anche le dovute spiegazioni.


Clan del Drago

Storia

Il clan nasce da un’antica famiglia, il casato dei Drake, del quale solo alcuni eletti han nel loro destino il compiere grandi imprese. Caduto in disgrazia e creduto scomparso per sempre è invece risorto dalle proprie ceneri come la fenice. Colui che ridiede lustro e gloria al Clan del Drago fu Drake IV, figlio di Envinyatar e un tempo eletto dell'Eterea.
Un onore per la famiglia essendo il terzo a ricoprire un ruolo così importante, poiché quale altro destino può essere più importante se non quello di proteggere e difendere l’Eterea? Dal suo capostipite Drake I ereditò il nome, il clan e i principi primi che regolano l’ordine e l’equilibrio di questa grande famiglia che si batte per il mantenimento della libertà e dei diritti degli uomini e degli oppressi. Le terre e i beni che appartengono al Clan discendono direttamente dal sovrano di Arborlon, Rael Elessedil, e nella capitale Elfica si trovava la sede più antica del Clan, celata agli estranei e collocata all’interno di una rientranza nascosta dalla vegetazione che caratterizza la radura sull'altopiano dell’Elfitch.
I fratelli, perché tali sono i membri di questa congrega, sono liberi di vagare per le Quattro Terre e per tale motivo altri rifugi sono sorti nel corso degli anni. Pur essendo perennemente in viaggio e distanti, a volte conosciuti per un nome o per fama, tutti sono accomunati dagli stessi principi che regolano il Clan.
Drake fondò anche l’A. G. A. (Associazione Giovani Agricoltori) gestita da lui stesso e principale copertura per le attività del clan e di quelle economiche del Visconte. Essa era vista come esempio di attuazione del pensiero del nobile mecenate, per garantire la tutela dei propri lavoratori e dei rapporti commerciali con gli altri popoli. Infatti, s’impegnava a garantire così le transizioni economiche di compravendita e i legittimi diritti che ogni singolo lavoratore avrebbe dovuto avere. Sulla linea di pensiero che si è liberi cittadini in liberi stati e tutti i dipendenti liberi lavoratori: non ci sono padroni, ma ognuno svolge una mansione, proprio come nel Clan.
Il Clan del Drago è costituito da guerrieri, ma vi possono essere anche monaci, intellettuali, mistici e soprattutto gli eletti dell'Eterea, purché essi siano pronti a lottare per difendere gli ideali dello stesso. Questi erano i principi che regolavano l’equilibrio prima dell’inizio della fine.
Purtroppo il fato si è dimostrato avverso, portando nuovamente la disgrazia e lo sconforto sulla famiglia dei Drake.
Non solo il capostipite primigenio, Envinyatar, cadde per primo per la sua avanzata età... ma a distanza di pochissimo tempo fu seguito nella tomba anche dal figlio Drake, con la sua morte l’A.G.A. scomparve e rimase il solo Clan. La storia di Drake potrà esser trovata narrata in diverse modalità, varianti che potranno insinuare il dubbio, la menzogna e la falsità, oppure inneggiare ad un eroe che credeva nella differenza, che credeva nelle leggi e nei suoi ideali, ma che è stato tradito.
Le azioni del clan e prima ancora quelle di lui sono state svolte all’insegna del casato degli Elessedil, prima, e di tutti i regnanti delle Quattro Terre, poi. L’unico principio non era l’egemonia, ma la pace e il mantenimento della stabilità. Tuttavia delle false voci lo portarono all’esilio per tradimento con prove forse fallaci ben architettate e lo condussero, infine, ad un duello mortale, epico e senza esclusione di colpi. Il giovane elfo, forse senza speranze sin dall’inizio, non riuscì ad evitare la sconfitta ma, nel momento cruciale, dovendo decidere se tornare a casa e ritirarsi o morire da eroe... Scelse la strada dell’eroe, coerente con la propria esistenza, non chinando la testa e nonostante le numerose ferite, si gettò sull’avversario morendo con la spada in mano, seguendo ciò che una volta il suo padre adottivo gli disse: «Figlio mio! Va’ e torna con lo scudo o sullo scudo!».
Dopo l’esilio e la morte del suo Capostipite il clan ha inevitabilmente cambiato il suo ordinamento e come i suoi membri non ha più una sede o una capitale in cui riconoscersi, rimanendo sotto la guida di Airi, sua figlia, e affiancata da due saggi anziani Barril e Neik Lot. Purtroppo all’interno del clan sorsero delle divergenze, delle incomprensioni che portarono a delle spaccature creando due correnti di pensiero opposte. Una di queste continuava a manifestare appoggio e sostegno ad Airi, riconoscendo l’autorità e la legittimità della sua eredità come figlia di Drake, ma a questa si contrappose un pensiero maschilista e conservatore che credeva fosse meglio un erede uomo, non reputando questo compito adatto ad una donna. La stessa Airi si impegnò per dimostrare le proprie doti, ma scomparve improvvisamente lasciando il clan nel caos. Alla guida si alternarono Neik Lot e Barril, a periodi alterni, sino a cedere il comando ad un uomo solo: Awrello. Sotto la sua guida il clan si è trovato a fronteggiare la minaccia di alcuni traditori, membri stessi del Clan sotto l’influenza di un drago demoniaco, costretti dalla magia a combattere i propri fratelli e l’Eterea.
In una situazione come questa, turbolenta e incerta, ma con la speranza che si sia trovata la strada che porta all’equilibrio, il Fato che a volte toglie, a volte dà ed inaspettatamente, un nuovo Drake rinasce dall’oscurità per elevarsi nella luce come nuovo Paladino. Il clan ritrova in Rysler Drake Eel, figlio del compianto Drake e fratello di Airi, un legame con il passato e con la legittima eredità del Clan. Rysler ottiene da Awrello la guida, mentre al secondo è riservata l’istruzione dello stesso Drake sugli insegnamenti e gli ideali del clan. Tuttavia, le sorti del Clan sono lontane dall’essere sicure, la stabilità potrebbe essere minacciata dalla presenza di Rysler diverso dal padre o dal Drago che ancora vive, portando nell’oscurità del vuoto gli animi di chi è troppo debole. Il clan continuerà a muoversi nell’ombra seguendo i precetti e gli ideali dei capostipiti e operare sempre contro le minacce che mettono in pericolo la vita dell’Eterea, adoperando nomi fittizi conosciuti soltanto dagli altri fratelli, ora e sempre.

Struttura Sociale

La discendenza è legata al sangue, cioè a una discendenza diretta dal capostipite, con l’affiancamento di due fratelli più anziani. Non esistono gerarchie ad eccezione di quella del Capo Clan che deve essere visto come una guida. Tuttavia, si può immaginare una struttura lineare o verticale al cui vertice si trova il Capostipite (erede diretto della famiglia dei Drake), affiancato da due Saggi (Gli anziani), il Gran Consiglio (composto da quattro fratelli fondatori), i Guardiani del Clan (sono quei fratelli che verranno insigniti di tale titolo e posti a capo di alcuni gruppi nelle rispettive città di appartenenza o raminghi), gli adepti (sono tutti gli altri fratelli sparsi per le Quattro Terre). A regolare l’equilibrio ci sarà l’Eterea come unica guida e garante delle leggi dei vari Regni, che dovranno essere fatte rispettare dai piccoli nuclei operativo presenti negli stessi, a capo dei quali ci saranno i Guardiani, le teste di ponte per gli altri membri e a conoscenza della loro posizione. Loro riferiranno gli ordini e interagiranno con loro soprattutto in caso di bisogno.

Ingressi

Possono entrare a far parte del clan coloro che si legano al capostipite tramite un rituale, un patto di sangue che li rende fratelli. L’impegno del clan è quello di aiutare gli umili e gli oppressi, mantenendo l’equilibrio e il rispetto delle leggi garantite dai sovrani e in principal modo la difesa dell’Eterea. Tutti i membri devono considerarsi fratelli e come tali devono cooperare nell’aiuto reciproco. Se l’Ordine e l’Equilibrio saranno messi in discussione dagli stessi sovrani e le loro leggi non saranno più considerate sufficienti per garantire il rispetto della giustizia, di conseguenza chi si trova alla guida del clan agirà secondo il proprio ideale di giustizia.

Le regole interne al clan si distinguono in due rami o correnti di pensiero, una non esclude l’altra, anche se sono due modi di agire apparentemente differente:

L’Ordinamento di Drake:

Tale ordinamento regola l’equilibrio del clan ed è alla base della sua fondazione, tale corrente di pensiero si basa:
- Sulla difesa dell’Eterea;
- Sul rispetto delle leggi emesse dai sovrani dei vari regni;
- Sul perseguimento degli obiettivi di difesa che riguardano offrire protezione e ausilio ad umili ed oppressi, una casa ai diseredati, aiuti umanitari e medici;
- Difendere il rispetto e l’esecuzione delle leggi regie, in modo da poter garantire il principio di libertà dei cittadini che è espresso nella libertà di pensiero, di parola e di opinione.
- Difesa del Capostipite ad ogni costo, così come la difesa reciproca degli altri fratelli, perché membri della stessa famiglia e figli delle stesse leggi e regole che la ordinano.
- Le decisioni dovranno essere prese sulla base dell’uguaglianza e della fratellanza, cioè in democrazia assoluta e con diritto di voto egualitario, garantito dalla maggioranza assoluta, la quale decreterà l’approvazione o l’abolizione.
- Le azioni da compiere e proposte al Gran Consiglio dovranno tutelare il bene di tutti i fratelli del Clan;
- Quindi, non saranno tollerate prese di posizione ostili, azioni e iniziative improvvisate e personali in grado di mettere in serio pericolo non solo la vita del singolo o dei gruppi che le hanno perpetrate, ma anche le vite di tutti gli altri fratelli e di conseguenza del Clan stesso.
- Sono naturalmente delle regole ferree che dovranno essere rispettate e chi si mostrerà incurante di esse si prenderà la sua totale responsabilità a riguardo.
- Lo stesso varrà anche per chi si mostrerà contro gli ideali del Drago o per chi mirerà ad acquisire il posto di leader, cospirando contro di lui. Sulla base delle accuse e dei crimini, saranno prese in considerazioni le pene da infliggere.
- Per chi attenterà alla vita del Capostipite ci sarà espulsione dello stesso dopo un regolare processo e, se egli sarà riuscito nell’intento, la pena sarà la morte.

L’Ordinamento di Rysler:

Quest’ordinamento non nega assolutamente ciò che è sancito dal precedente, per questo motivo si basa sul pensiero ereditato da Drake, prendendo per alcuni versi una posizione diversa che non si differisce dal primo per quanto riguarda la difesa dell’Eterea e l’ordine interno del clan. I suoi principi basilari saranno i seguenti:
- I membri saranno liberi di agire tra legalità e illegalità, pur di garantire i principi di libertà e difesa degli umili e degli oppressi. Il passo da compiere è molto breve e l’agire deve seguire comunque l’ideale della libertà di tutte le razze, senza distinzione alcuna: non si mira all’anarchia, ma alla sola ricerca della giustizia. Poiché il fine ultimo giustifica il mezzo.
- Un processo che a volte può non sembrare giusto, un innocente che paga per delitti non commessi, o anche nobili troppo avvezzi a incrementare le proprie ricchezze e non si curano dei loro dipendenti possono spingere i fratelli a scendere in campo. In soccorso di chi è oppresso senza alcuna ragione, togliendo ai ricchi ciò che per loro è superfluo e donarlo ai poveri, questo principio deve essere applicato soprattutto contro chi incamera ricchezze e potere illecitamente.
- La libertà di un uomo finisce quando un altro impone il suo ideale con la forza;
- L'aretè è la forza d'animo o lo spirito del guerriero che non ti fa mai chinare il capo;
- La giustizia è la ricerca dell'equilibrio del cosmo che ci permette di essere liberi;
- La saggezza ti permette di comprendere il momento migliore per ritirarsi;
- Il coraggio ti spinge ad andare oltre i tuoi limiti per la difesa dei tuoi ideali;
- La magnanimità ti permette di riconoscere agli altri ciò che riconosci per te stesso;
- L'intelletto ti permette di ricercare la verità, ed è ragione e pensiero. “Se penso, sono Libero”;
- Quando ti muovi sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna. Sii libero.
- Comportati come gli altri si comportano, ma non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.
- Se ti è reso un torto o la libertà ti è negata, tu ripaga con la stessa moneta.

Il Rituale

Anche il Rituale d’iniziazione segue una determinata formula tramandata da padre in figlio e caratterizzata dai seguenti momenti:

- La prima consiste nella presentazione degli Adepti al Gran Consiglio;
- Il Capo Clan esporrà le regole, gli ideali e le leggi da seguire da parte dei nuovi membri;
- Si procederà con la recita del giuramento, letto da un anziano e ripetuto dall’adepto, basato sui i principi del Clan, sulla fedeltà verso i capostipiti e del rispetto della loro autorità, ma soprattutto dell’Eterea vista come unica garante delle leggi terrene e della regalità dei sovrani;
- Al compimento del giuramento, il prescelto verrà avvicinato dal Capo Clan che tramite un pugnale effettuerà un piccolo taglio sul palmo della propria mano destra e su quello medesimo dell’adepto. Quando dalle ferite di entrambi sgorgheranno dei rivoli di sangue, i due potranno stringersi la mano, mescolando il proprio sangue con quello del capostipite in maniera simbolica, stipulando il patto di fratellanza che legherà i due da un vincolo inscindibile;
- L’ultima fase, consisterà nella realizzazione di un tatuaggio che raffigurerà un Drago Rosso nascente su una parte del corpo per i fratelli, mentre il Capostipite legittimo ed ereditario del casato dei Drake avrà il Drago raffigurato per tutta la sua interezza dietro la schiena, come carattere distintivo dagli altri fratelli.

I membri che abbandoneranno il Clan per loro scelta saranno sempre considerati fratelli, purché essi non si dichiarino apertamente nemici dello stesso. Loro potranno comunque continuare a collaborare con il clan se lo vorranno e poiché il legame con il Capostipite è inscindibile. I fratelli si riconosceranno per il saluto e anch’esso rappresenta una forma di rituale, infatti, porteranno la mano destra sul petto in direzione del cuore e a loro discrezione faranno un inchino con il capo proferendo: «Gloria e onore.…» seguito dal nome del fratello a cui ci si rivolgono e dal messaggio da recapitare.

L’Anti-Rituale

Chi invece si mostrerà incurante delle leggi e dell’autorità del capostipite, ponendosi in contrasto con i precetti del Drago dimostrandosi un pericolo per il Clan, sarà sottoposto a un processo presieduto dalla Corte degli Anziani, composta dal Gran Consiglio e dai Saggi.
Al termine del processo la Corte degli Anziani emetterà un giudizio insindacabile, la cui pena varierà a seconda delle accuse, potrà anche quella capitale. Coloro che invece saranno allontanati, saranno considerati delle minacce e soggetti a un rituale con il Marchio del Disonore.
Le fasi di tale rituale sono:

- Il processo presenziato dalla Corte degli Anziani che ne deve riconoscere la colpevolezza e la pena da infliggere al fratello;
- Sia nel caso di allontanamento che in caso di pena di morte, al fratello traditore verrà estirpato il tatuaggio nel sangue, cioè raschiando via direttamente la pelle;
- La cicatrice che ne genererà tale ferita sarà il Marchio del Disonore.
- Inoltre, prima dell’abbandono del clan dietro ipnosi verrà somministrato un veleno che ne causerà la perdita parziale dei ricordi che riguardano il periodo trascorso nel Clan;
- L’ultima fase consisterà nell’accompagnare l’esiliato sulle montagne del Kensrowe e lasciarlo in balia del suo destino.

Il Giuramento

Questo è il giuramento che verrà letto durante il cerimoniale di iniziazione:

“Pronuncio oggi, da labbra pure e con umile fierezza, tale Giuramento,
su quest’armi, sul mio Onore e per l’Eterea che non mente,
davanti al Sacro Albero della Vita io levo alta la spada della luce,
per depositarla ai piedi dell'altare come testimonianza del mio giuramento.
Giuro solennemente, per il Verbo, la difesa dei deboli, la guardia degli infermi, la verità e la giustizia, contro gli oppressori, i mietitori di scandali e i corruttori dell'innocenza e la menzogna deliberata.
Impegnerò la mia doppia lama: quella d'acciaio levigato e quella della parola splendente e fulminante e mai attaccherò per primo o provocherò. Tre volte sopporterò l'ingiuria e tre volte ignorerò il disprezzo e la menzogna, ma quando la spada brillerà nel sole come un colpo di chiarore, tuonerà la parola.
Quel tempo non mi vedrà indietreggiare di un solo passo, non tacerò se non dopo il silenzio dell'avversario.
Per me esisteranno solo queste Regole.
Sarò il difensore sino alla morte dell’equilibrio e dei miei fratelli;
combatterò contro ogni forma di tirannia
e sarò fonte di unione e Fratellanza nel rispetto dei valori tradizionali e delle leggi morali e civili con le altre razze.
Giuro di fronte all’Eterea, di non venir mai meno a tali Regole o al rispetto dei miei fratelli o del Drago.
Ma soprattutto di non concorrere, volontariamente, con le mie armi, i miei mezzi ed ogni mia opera contro la difesa della Patria, dei sovrani e del Clan,
non porrò ogni mia azione come esaltazione della mia Gloria,
andando contro il trionfo della Verità, della Lealtà e dell’Onore.
Dinanzi a voi, fratelli, all’Eterea e alla mia spada, possa io morire se ciò non manterrò perché val meglio la morte che con onta restare in vita o essere rinnegato.
Niente sarà per me, oh Eterea, ma tutto per la sola gloria del Tuo nome”.

Comportamento Off

Il Clan per sua natura si adopererà ad aiutare tutte quelle gilde di indole positiva o i sovrani, e saranno i membri del Clan a proporsi lasciando un messaggio o nel caso facciano parte della gilda stessa spiegheranno le modalità di contatto. Per venire incontro alle Gilde, i fratelli del clan che apparterranno ad una gilda opereranno nella città in cui vivono, o nelle città ove opererà la gilda, o saranno liberi di viaggiare e se in missione e lo vorranno potranno chiedere aiuto al Clan tramite i guardiani. In questo modo, tenendo conto del regolamento interno delle gilde e i rapporti interpersonali con altri PG, non si metterà in dubbio la priorità che spetta alla gilda e non si trascurerà neanche l’operato del clan. Infatti, se un gildato appartenente al clan sarà in missione per la sua gilda se non vincolato da segreti potrà coinvolgere i membri del clan presenti in quelle terre, o viceversa, al fine di raggiungere l’obiettivo comune, senza dover infrangere le regole interne del Clan o della Gilda.
Naturalmente si richiede un minimo di partecipazione e collaborazione alle attività On del Clan, perché in caso contrario, non avrebbe motivo di esistere e per quanto spiegato, la priorità l’avranno sempre le gilde.
In Off si spera di instaurare un buon rapporto di amicizia e unità all’interno del gruppo e si preferisce la schiettezza e la chiarezza, soprattutto se si intende prediligere maggiormente la gilda, sarebbe bene parlarne prima. L’ascolto e la libertà di opinione sono una buona base per evitare polemiche inutili, anche perché non si cercano PG per numero o che si fregiano del tatuaggio come moda.

Possono farne parte:

Tutti coloro che ne riconoscono gli ideali senza distinzione di razza e di allineamento e in particolar modo gli eletti dell’Eterea. Per principio vengono esclusi coloro che per natura vanno contro tutto ciò che rappresenta e difende il Clan, come demoni e quant’altro di simile e di allineamento malvagio. Il background deve essere appropriato e coerente con l’effettiva vita del PG. Non ci sono altre limitazioni. Dopo un certo periodo d’inattività o un minimo di 5 missioni alle quali non si è preso parte o per mancata voglia di partecipare o per altri futili motivi, i capostipiti incontreranno il membro per chiedergli spiegazioni e nel caso non fossero plausibili, si comprenderebbe la necessità di lasciarlo andare secondo quanto stabilito dallo stesso statuto e in via del tutto coerente con il gioco ON, in sostanza subendo un processo.
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§§ Chi segue le orme altrui non giungerà mai primo! §§

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